Patologia (Generale) e Terminologia Medica Corso di Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Marco Cei & Alberto Genovesi Ebert Spedali Riuniti, Livorno 1 Danno Cellulare 2 Modalità di adattamento: •Ipertrofia: •Iperplasia: •Atrofia: •Metaplasia: 3 Modalità di adattamento: Ipertrofia: ingrandimento delle cellule e delle dimensioni di organo ➢Risposta a sovraccarico di lavoro o ormoni ➢Mediata da fattori di crescita prodotti in risposta a stress meccanici o altri stimoli Si verifica in tessuti incapaci di divisione cellulare 4 5 IPERTROFIA L’organo ipertrofico non ha cellule nuove ma solo cellule piu’ grandi, per la sintesi di maggiori quantità di proteine e altri componenti strutturali. Aumento del volume nucleare, dei polisomi, dei mitocondri, del volume delle creste mitocondriali Ipertrofia della muscolatura liscia: negli organi cavi (stomaco, cuore, intestino, vasi, ecc) a monte di una stenosi (riduzione dell'orifizio) sopravvenuta per deformazione, cicatrizzazione della parete dell’organo. La difficoltà di passaggio del contenuto provoca una distensione a monte del restringimento e quindi ipertrofia del segmento muscolare corrispondente. Esempio di ipertrofia: utero Normale Gravidico Normale Gravidico 7 Esempio di ipertrofia: miocardio Sovraccarico di lavoro: Ipertrofia: Richieste metab. Probabilità ischemia/IMA 8 Modalità di adattamento: Iperplasia: aumento del numero delle cellule. ➢Risposta a stimolazione ormonale o fattori di crescita Si verifica in tessuti le cui cellule sono capaci di replicarsi 9 La capacità iperplasica, per un tessuto, dipende dalla capacità delle cellule di dividersi, permettendo così la classificazione dei tessuti ad elementi labili, stabili e perenni. LABILI: alta capacità mitotica (epiteli di rivestimento – tessuto emopoietico) STABILI: capacità mitotica limitata (fegato – tubuli renali) PERENNI: non hanno capacità mitotica (sistema nervoso centrale – cuore) 10 L’iperplasia puo’ quindi avvenire solo nei tessuti che contengono cellule capaci di dividersi. Iperplasia tiroidea: la tiroide si accresce a seguito della stimolazione delle cellule tioidee da parte del TSH Ciclo mestruale: le ghiandole dell’endometrio aumentano per effetto della proliferazione indotta da stimolazione endocrina ovarica normale iperplasia 11 Modalità di adattamento: Atrofia/ipoplasia: riduzione delle dimensioni e/o numero delle cellule e delle dimensioni di organo ➢Risultato di ridotto apporto nutrizionale o stimolazione/ormonale/nervosa o disuso Riduzione di sintesi dei costituenti cellulari e aumento dell distruzione degli organuli cellulari 12 Esempio di atrofia:atrofia muscolare •Decreased workload (atrophy of disuse). •Loss of innervation (denervation atrophy). •Diminished blood supply. •Inadequate nutrition 13 Esempio di atrofia: cervello senile 36 anni 82 anni 14 Metaplasia Modificazione reversibile in cui un tipo cellulare differenziato viene sostituito da un altro tipo differenziato. ➢ Adattamento a stimoli irritativi ripetuti 15 Esempio di metaplasia: polmone Nei fumatori cronici l’ epitelio cilindrico ciliato muciparo è sostituito da cellule stratificate di tipo pavimentoso ricco di cheratina. Modificazione talora precancerosa 16 Esempio di metaplasia: esofago Esofago di Barrett: Reflusso gastroesofageo> Metaplasia “intestinale”: sostituzione di epitelio squamoso stratificato, con epitelio colonnare e cellule mucipare fattore di rischio importante per l'adenocarcinoma esofageo 17 Modalità di adattamento: •Ipertrofia: • Aumento del volume di organo, senza apprezzabili variazione del numero di cellule. •Iperplasia: • Aumento di numero e volume delle cellule. •Atrofia: • Riduzione del volume di organo/cellule •Metaplasia: • La sostituzione di un tipo cellulare con un altro. 18 Danno Cellulare 19 Cause di danno cellulare •Difetto di ossigeno o ipossia. •Agenti chimici •Agenti biologici (batteri, virus •Reazioni immunitarie •Difetti genetici •Anomalie nutrizionali •Agenti fisici •Invecchiamento etc) 20 Danno Cellulare 21 Danno Cellulare da Agenti Chimici Lista infinita….. • …Glucosio • …Soluzioni • …O2 ipertoniche ad alta concentrazione • Veleni Arsenico, Cianuri, Mercurio • Tossici ambientali e Inquinamento • Insetticidi, • Prodotti diserbanti di lavorazioni industriali, CO, • Farmaci 22 Meccanismi Biochimici e Sedi di Danno Cellulare 23 Nella cellula si producono prevalentemente attraverso 5 processi Che producono specie reattive dell’ossigeno (Reactive Oxigen Species, ROS) 24 25 26 Cause di ipossia tissutale •Riduzione della Hb: Anemia •Riduzione saturazione della Hb (pAO2, pO2 ambiente, polmoni) •Ridotto apporto ematico regionale: ischemia Aterosclerosi (stenosi vascolare) Trombosi Embolia Compressione •Alterata respirazione cellulare (anossia istotossica KCN, CO) 27 “Dizionario” • Anemia: riduzione del Q di GR • Ischemia: apporto ematico insufficiente alle necessità metaboliche • Trombosi: • Embolia: formazione di un aggregato di PLT… materiale che parte da una sede e giunge ad “occludere/ostruire” distalmente 28 Insulto ischemico reversibile • • • • • • • • • tensione di O2 produzione di ATP, glicolisi anaerobica pH: denatura le proteine, proteasi e fosfatasi attiva trasporto attivo di ioni trasmembrana gradiente osmotico trasmembrama Rigonfiamento cellulare Danno delle membrane reticulo endoplasmatico, riduz. sintesi proteica, danno ultra structure citoscheletro •Il nucleo può rimanere inatto e la cellula può ritornare integra 29 Cellule Tubulari Renali Normali • Cellule epiteliali citoplasma eosinofilo (rosa) nuclei (porpora) basofili , acidi nucleici confinati nei nuclei • Presenza di “Ciglia” sulla superficie apicale • Interstitio non infiltrato nè congesto 30 Rigonfiamento delle Cellule Tubulari Renali • Aumento della colorazione eosinofilia • Riduzione della colorazione basofilia • Membrane arrotondate perdita delle connessioni intercellulari e delle ciglia • Danno dei tubuli con membrane basali intatte • Nuclei per lo più intatti, un pò avvicinati 31 Perdita dell’Omeostasi del Calcio Il Ca2+ intracellulare è mantenuto ad una concentrazione molto bassa rispetto ai livelli extracellulari, e la maggior parte del Ca2+ è sequestrato nei mitocondri e nel reticolo endoplasmatico. L’aumento del Ca2+ intracellulare, causato da un danno come l’ischemia, porta all’attivazione di enzimi ATPasi ( che degradano ATP), fosfolipasi (che promuovono il danno di membrana), endonucleasi (frammentano il DNA) 32 Danno (ischemico) irreversibile: •[Ca++] citoplasma normale < 1000–10000 volte [Ca++] extracell., mitocondr, e ER •Inibiz. Pompa Ca++ ATP-dependente > aumento influsso da mitochondri, ER, fluidi extracellulari •La cellula rigonfia ha citosol con pH più basso,> [Ca++], [Na+] •Aumento acidità & conc. ionica: denaturazione delle proteina •Ca++ activa enzimi litici •Fosfolipasi A, ribonucleasi, proteasi degradano membrane, ribosomi, proteine strutturali •Necrosi Infarto (infarcire), area localizzata di necrosi di un tessuto, secondaria ad ischemia o altro insulto. 33 Cellule Tubulari Renali Necrotiche •Frammentazione cellulare •Perdita/rottura dei nuclei Cariolisi •Rottura delle membrane •Perdita della arrchiettura tissutale 34 La Cascata Ischemica 35 Il danno ischemico, come quello ipossico induce: difetto nella regolazione del volume cellulare causato dal blocco della pompa sodio-potassio ATP dipendente (con aumento dell’entrata di acqua e perdita di potassio), accumulo di acido lattico (ed altri metaboliti) con conseguente aumento del carico osmotico intracellulare aumento del calcio intracellulare dovuto al rilascio dello stesso dal reticolo endoplasmatico e dall’ingresso di calcio extracellulare. Intervento terapeutico: ripristino del flusso sanguigno Entità e durata dell’insulto ischemico: morte di una parte delle cellule del tessuto ischemico. Infarto Miocardico 37 Infarto Miocardico: Perdita/riduzione della funzione 38 Danno Cellulare Liberazione del contenuto cellulare >interstizio>circolo: Dosaggio di marcatori specifici di tessuto (es. enzimi): orientamento diagnostico 39 La necrosi: morfologia del tessuto Una volta che le singole cellule sono andate incontro alle alterazioni suddette, l’insieme delle cellule necrotiche può assumere diversi aspetti morfologici: ✓ ✓ ✓ Necrosi coagulativa ( il tessuto appare compatto, come cotto) ✓ Prevale la denaturazione delle proteine; ✓ Preservazione dei contorni cellulari per giorni; ✓ Caratteristica della morte ipossica (miocardio); Necrosi colliquativa (il tessuto appare semifluido) ✓ Predomina la digestione enzimatica; ✓ Perdita dei contorni cellulari; ✓ Caratteristica del cervello. Necrosi caseosa (il tessuto ha una consistenza soffice, che ricorda il formaggio) ✓ Tipica del tubercolo 40 41 42 Morte Cellulare 43 Morte Cellulare: Apoptosi Morte cellulare “programmata” L‘equilibrio è mantenuto quando la consistenza delle (1972 JF Kerr, AH Wyllie, AR mitosi (proliferazione Currie dal greco “caduta delle cellulare) in un tessuto è foglie e dei petali dei fiori”) bilanciata dalla morte di un numero equivalente di cellule 44 Relazione tra Apoptosi e Mitosi e Massa Tissutale 45 Equlibrio 46 Esempi di Apoptosi ✓ Membrane interdigitali del feto; ✓ Ricambio cellulare dei villi intestinali; ✓ Rimozione cellule ematopoietiche vecchie ✓ Delezione linfociti T autoreattivi nel timo ✓ Sviluppo connessioni neuronali; 47 Necrosi Apoptosi •Gruppo di cellule •Da agenti/eventi dannosi •La reversibilità precede •Poche o singole cellule •Morte programmata •Se iniziata irreversibile •Utilizza energia •Collasso cellulare e la irreversibilità •Deprivazione di energia •Rigonfiamento cellulare per entrata di acqua disassemblaggio del citoscheletro •Casuale distruzione di •Impacchettaggio del organelli e materiale nucleare da liberazione lisosomiale •Il materiale distrutto stimola l’ infiammazione materiale distrutto in organelli •Le molecole nuove che si formano stimolano la fagocitosi non l’ 48 ischemi a traumi fisici o chimici cellula normale segnal iscatenan ti specifi ci NECROS I la cellula si rigonfia i suoi organelli sono danneggiati APOPTOS I la cellula si raggrinza organell indenn i i cromatina addensata il nucleo collass a e si frammenta la forma membrana protuberanze la cellula si lisa si distruggono organelli e cromatin a si corpi formano apoptoti ci fagocit a il contenuto cellular e viene rilasciato infiammazione nessuna infiammazione fagociti localii inglobano residui Enzimi Protagonisti dell’Apoptosi Caspasi=C.ASPasi Proteasi a cisteina presenti nelle cellule come proenzimi Attivazione a cascata Taglio del substrato dopo residui di aspartato distinte in: c. iniziatrici (cas –8, -9, -10) c. esecutrici (cas –3,-7) Agiscono su: • endonucleasi (CAD)* • proteine citoscheletriche • proteine della matrice nucleare * caspase-activated deoxyribonuclease 50 Due vie di attivazione •Estrinseca, mediata da “death receptors” •Intrinseca, mediata dai mitocondri 51 La via estrinseca I Recettori di Morte 52 La via intrinseca: Mitocondrio Protagonista • La diminuzione del potenziale di membrana, l’ eccessiva produzione di radicali, la presenza di ioni Ca++ ed altri stimoli, possono determinare l'apertura di pori della membrana mitocondriale detti megachannels o mitochondrial pores, con conseguente alterazione della sua permeabilità. Ciò provoca la fuoriuscita di fattori normalmente sequestrati, quali il citocromo ccitocromo c o l'AIFAIF (apoptosis inducing factor) che sono in grado di innescare l'apoptosi se a contatto con cofattori citoplasmatici 53 Apoptosi, Necrosi & ATP • L’apoptosi richiede ATP per permettere fenomeni attivi quali l'idrolisi enzimatica delle macromolecole, la condensazione nucleare e la formazione di blebs, fenomeni che non avvengono invece in corso di necrosi • La disponibilità di ATP determina la strada che la cellula sceglierà per morire: • quando l'ATP scende sotto una certa concentrazionesoglia, la cellula muore per apoptosi • quando il calo è massiccio e rapido, la cellula va incontro a necrosi 54 Regolazione dell’apoptosi •Anti-apoptotici – Bcl-2, Bcl-XL – IAPs – HSP27, HSP72, HSP90 •Pro-apoptotici – Bax, Bad, Bid – P53 – HSP10, HSP60 55 56 57