SINTESI DEI CONTENUTI M A P P A D E L L’ U N I T À T 3 1 3 2 Il ciclo dell’acqua Oceani e mari Le acque marine Le acque di oceani e mari sono in perenne movimento 6 L’acqua nel terreno e nelle rocce 7 4 5 Le onde Le maree e le correnti I fiumi e i laghi 8 I ghiacciai 1 Il ciclo dell’acqua • Tutta l’acqua del nostro pianeta è coin• volta in un ciclo che è messo in moto dall’energia solare. Il calore del Sole provoca la continua evaporazione d’acqua dall’idrosfera marina (soprattutto) e dall’idrosfera continentale. 2 Le acque marine • Quasi tre quarti della superficie terrestre • sono coperti d’acqua. L’acqua si trova nei tre stati fisici della materia: solido (ghiacciai, ghiaccio marino), liquido (oceani, fiumi, laghi, falde sotterranee) e aeriforme (umidità atmosferica). 3 Oceani e mari • Sulla Terra esistono tre grandi oceani: l’O- • – – – – 1 ceano Pacifico, l’Oceano Atlantico, l’Oceano Indiano. Insieme ai mari dipendenti, essi costituiscono l’idrosfera marina. Oceani e mari presentano alcune differenze: gli oceani hanno dimensioni molto maggiori dei mari; le acque degli oceani sono mediamente più profonde di quelle dei mari; i mari in molti casi si insinuano nei continenti; gli oceani in genere ne lambiscono le coste senza penetrarvi molto; i fondali degli oceani e quelli dei mari sono formati da rocce diverse. SCIENZE DELLA TERRA • Il vapore acqueo entra nell’atmosfera e • viene trasportato dalle masse d’aria in movimento (i venti). Raffreddandosi l’aria, il vapore acqueo condensa in minuscole gocce che formano le nuvole, dalle quali l’acqua torna di nuovo al mare e alle terre, sotto forma di pioggia, neve o grandine. • Le acque di oceani e mari: – sono salate, soprattutto per il cloruro di sodio (salinità media del 35‰); – sono più dense dell’acqua dolce (la densità aumenta con la profondità); – esercitano una pressione che aumenta di circa 1 atm ogni 10 m di profondità; – hanno una temperatura che diminuisce con la profondità. • La temperatura delle acque superficiali dipende dalla latitudine e dalla stagione. • Anche la temperatura dell’acqua in profondità varia con la latitudine; il valore medio è di poco superiore a 0 °C. • I fondi oceanici sono percorsi da lunghi rilievi sottomarini, le dorsali oceaniche. Le piane abissali ospitano profonde e strette fosse e numerosi monti sottomarini, molto spesso di origine vulcanica. In continuazione delle terre emerse vi sono le piattaforme continentali, alle quali seguono le scarpate continentali. Oceano Atlantico 29% Oceano Indiano 21% Oceano Pacifico 50% Lupia Palmieri, Parotto, Saraceni, Strumia, Scienze naturali © 2011, Zanichelli editore S.p.A. 4 Le onde • Le onde sono movimenti irregolari cau- • Lontano dalla riva le onde trasportano sati dal vento. soltanto l’energia ricevuta dal vento che le ha messe in moto (oscillazione). Vicino a riva (dove la profondità dell’acqua è inferiore alla metà della lunghezza • Esse agitano soltanto le acque superficia- • 5 Le maree e le correnti • Le ampiezze di marea massime si verifi- li, e non quelle profonde. • Le maree sono movimenti periodici cau• • sati principalmente dall’attrazione gravitazionale della Luna e del Sole. L’alta marea o la bassa marea si verificano contemporaneamente in località costiere diametralmente opposte sulla superficie terrestre. In 24 ore e 50 minuti si verificano generalmente due alte maree e due basse maree. 6 L’acqua nel terreno e nelle rocce • • rali sotterranei di acqua dolce. • L’acqua che si infiltra nel terreno occupa • 7 I fiumi e i laghi • I fiumi sono corsi d’acqua perenni, ali- • • mentati dalle sorgenti, dalle piogge e dallo scioglimento della neve e dei ghiacci. I torrenti sono corsi d’acqua che si prosciugano durante i periodi aridi. Non tutti i fiumi sfociano in mare: alcuni confluiscono in altri fiumi, di cui sono affluenti, altri ancora sboccano nei laghi. La porzione di territorio che fornisce le 8 I ghiacciai • I ghiacciai si possono formare soltanto al di sopra del limite delle nevi permanenti. • La zona di alimentazione è la parte del ghiacciaio in cui si accumula la neve. Qui, nel corso degli anni la neve si trasforma in ghiaccio. • La zona di ablazione è la parte del ghiacciaio che scende sotto il limite delle nevi persistenti. Qui prevale la fusione del ghiaccio. • Tra i molti tipi di ghiacciai distinguiamo i seguenti: – inlandsis, estese calotte glaciali, come cano durante le fasi di Luna nuova e Luna piena; le ampiezze minime durante le fasi lunari di primo o ultimo quarto. Le correnti sono, in genere, movimenti costanti causati dal diverso riscaldamento delle varie zone della Terra e in parte anche dai venti. Le correnti superficiali formano dei circuiti chiusi e distinti nei diversi oceani e nei due emisferi. • Le falde freatiche sono falde idriche sot- • Le falde idriche sono i «serbatoi» natugli interstizi tra i granuli che costituiscono il suolo e va a riempire i pori o le fessure delle rocce permeabili. La discesa all’acqua nel sottosuolo viene bloccata dalla presenza di rocce impermeabili. d’onda) le onde si deformano e producono i frangenti, trasportando sia energia, sia materia (traslazione). • terranee alimentate dalle precipitazioni meteoriche e dai corsi d’acqua. Esse non sono delimitate superiormente da uno strato impermeabile, come sono invece le falde artesiane. Le falde idriche affiorano in superficie con le sorgenti. roccia permeabile sorgente falda idrica roccia impermeabile acque superficiali a un fiume costituisce il suo bacino idrografico. Un lago è una massa d’acqua che occupa una depressione della superficie terrestre. Può essere alimentato da un fiume, che viene chiamato immissario e di solito ha anche un emissario, che ne asporta l’acqua in eccesso. quelle presenti in Antartide e in Groenlandia; – ghiacciai di tipo alpino, che partono da un circo e si prolungano con una lingua; – ghiacciai di tipo pirenaico, più semplici e più piccoli; occupano depressioni di vario tipo e non hanno lingue. • I ghiacciai si muovono verso valle, sotto la spinta del loro stesso peso. • I ghiacciai oggi sono ciò che resta di masse glaciali molto più grandi, che si svilupparono durante le glaciazioni del Quaternario (ultimi 2,6 milioni di anni). Lupia Palmieri, Parotto, Saraceni, Strumia, Scienze naturali © 2011, Zanichelli editore S.p.A. U N I T À T3• L’idrosfera 2