L`uso creative dell`italiano nei marchi, nei messaggi pubblicitari e

Con il sostegno di
L’uso creative dell’italiano nei marchi, nei messaggi pubblicitari e nelle insegne dei
negozi
Conferenza del Prof. Joseph Brincat in occasione della 16° settimana della lingua italiana nel mondo
Nicosia, giovedì 20 ottobre 2016, 20.30, Cultural Centre of the University of Cyprus, Manor House in Axiotheas
Street, Old Nicosia.
"Il buon vino non ha bisogno di frasca" è un vecchio proverbio
italiano che riporta ai giorni quando, nelle piccole città, nei villaggi
e nei distretti, la gente sapeva dove comprare prodotti genuini. Di
conseguenza non c’era bisogno che i negozi mettessero insegne
fuori dalle loro porte. In quei tempi solo poche persone sapevano
leggere e scrivere e i negozi erano soliti utilizzare simboli
facilmente riconoscibili: per esempio un venditore di vini avrebbe
utilizzato un ramo della vite (frasca). Il proverbio significa quindi
che un buon vino non ha bisogno di promozione per essere
venduto.
Le cose sono ormai cambiate, per due motivi: prima di tutto, al
giorno d’oggi la pubblicità è indispensabile e sappiamo quanto
martellante possa essere. Siamo bombardati da messaggi
promozionali mentre camminiamo per strada, quando guardiamo
la televisione, in ogni tipo di pubblicazione, senza parlare dei
messaggi di posta elettronica indesiderata. In secondo luogo, oggi quasi tutti sanno leggere e
scrivere, e la pubblicità utilizza le parole per trasmettere e mettere in risalto il messaggio del
produttore. La concorrenza è così accesa che le tecniche pubblicitarie sono diventate molto creative,
escogitando nomi di marchi, slogan e insegne di negozi che fanno di tutto per attirare la nostra
attenzione.
Nella sua presentazione, il Prof. Joseph Brincat, docente di linguistica italiana presso l’università di
Malta, cercherà di mostrare i trucchi del mestiere, evidenziando i diversi stratagemmi linguistici
utilizzati dai professionisti del marketing: figure retoriche come iperbole ed eufemismi, giochi di
parole ecc. Si focalizzerà principalmente sulle insegne e sugli slogan creati in Italia, ma spiegherà
anche come gli slogan di marchi internazionali sono tradotti, modificati o riscritti nella lingua italiana.
La presentazione comprenderà anche i riferimenti alla Svizzera, dove l'italiano è una delle lingue
ufficiali ed è diffusamente parlato in vari cantoni.