EMMETI INDUSTRIA S.r.l. Sede legale e operativa : Via dell’Industria n.16 - 04011 Aprilia (LT) P. IVA e C.F. 06211531006 Tel. 06-9284225 - 06-9284227 - 06-9281739 – Fax 06-9284220 SCHEDA DI SICUREZZA (D.L. 14.03.03 n. 65 e succ.) 1. Identificazione del preparato e della società 1.1. Ditta fornitrice : ..….................................... EMMETI INDUSTRIA S.r.l. - via dell'Industria, 16 - 04011 Aprilia (LT) - tel. 06/9284225. 1.2. 1.3. 1.4. 1.5. 1.6. 1.7. 1.8. Numero tel. per chiamata urgente : .......... Denominazione del preparato : ................. Utilizzo : ...................................................... Dose d’impiego : ......................................... Caratterizzazione chimica : ....................... Nome/i - chimico/i : ..........................……… Nome/i commerciale/i :…………………….. 06/9284225 - 06/9284227. 2. Composizione / informazioni sugli ingredienti Acido cloridrico. . NOME CHIMICO (O COMUNE) Acido cloridrico 3. % 33 “ACIDO MURIATICO”. Disincrostante, decalcificante. Tal quale. Soluzione acquosa al 30 - 33 % ca. di acido cloridrico. Cloruro di idrogeno. Acido muriatico, Spirito di sale. C.A.S n. 7647-01-0 EINECS N. 231-595-7 SIMB. C FRASI “R” 34 - 37 Identificazione dei pericoli 3.1. Effetti sulla salute umana . ........................ Ingestione : Irritazione intensa, ustioni, abbondante salivazione; rischio di edema della glottide con soffocamento; nausea, vomito sanguinolento e crampi addominali; rischio di bronco polmonite chimica e edema polmonare; rischio di sintomatologia generale. Inalazione : Irritazione intensa del naso e della gola, tosse, difficoltà respiratoria; per inalazione massiva rischio di broncopolmonite chimica e edema polmonare. In caso di esposizione ripetuta e prolungata, rischio di mal di gola, sanguinamento dal naso, bronchite cronica, erosione dello smalto dentale. Contatto con la pelle : Irritazione dolorosa, arrossamento, rigonfiamento della pelle; rischio di ustioni profonde; rischio di stato di “choc” per contatto molto esteso Contatto con gli occhi : Irritazione intensa, lacrimazione, arrossamento, possibilità di edema, rischio di lesioni all’occhio. 3.2. Effetti ambientali : ..................................... La dispersione di questo prodotto, nell’ambiente acquatico, provoca fenomeni di tossicità per i pesci e gli altri organismi presenti. 4. Misure di primo soccorso 4.1. Contatto con la pelle : ................................ Scheda di sicurezza “ACIDO MURIATICO” (provisional) Senza perdere tempo portare il soggetto ancora vestito sotto la doccia, togliere immediatamente di dosso tutti gli indumenti pag. 1 di 5 4.2. Contatto con gli occhi : .............................. 4.3. Inalazione : ................................................. 4.4. Ingestione : ................................................. 5. Misure antincendio 5.1. Mezzi di estinzione : ................................. 5.2. Rischi particolari : ................................... 5.3. Misure di protezione : .............................. 6. Acqua in grandi quantità, acqua nebulizzata, schiuma, polvere, CO2. Il prodotto è incombustibile però può dare luogo a formazione di gas infiammabili al contatto con certi metalli (vedere sez. 10). Decomposizione con formazione di acido cloridrico gassoso. Se possibile, allontanare i recipienti esposti al fuoco, altrimenti raffreddarli con abbondante getto di acqua. Allontanare tutte le persone non indispensabili, far intervenire solo le persone addette al servizio antincendio, informate sui pericoli del prodotto; indossare l’autorespiratore e indumenti protettivi adatti. Misure in caso di fuoriuscita accidentale 6.1. Precauzioni individuali e collettive : .......... 6.2. Metodi di pulizia : ...................................... 6.3. Precauzioni per l’ambiente : ...................... 7. contaminati, lavarsi abbondantemente con acqua; consultare immediatamente un medico. Sciacquare immediatamente con acqua, per almeno 15 minuti, a palpebre ben aperte; consultare in ogni caso, con urgenza, un medico oculista. Prevedere il trasporto d’urgenza in un centro ospedaliero. In caso di difficoltà di apertura delle palpebre, somministrare un collirio analgesico (ad es. ossibuprocaina). Allontanare il soggetto dal luogo dell’infortunio, trasportarlo coricato e con tronco sollevato in un luogo tranquillo, fresco e ben aerato; se necessario, praticare rianimazione respiratoria (ossigenoterapia); nei casi gravi, prevenzione e trattamento dell’edema polmonare e della superinfezione batterica; riposo e sorveglianza medica per 48 ore; controllare la funzionalità respiratoria il 2° e 3° giorno successivi all’esposizione. Nei casi gravi praticare ossigenoterapia per intubazione intratracheale; in caso di dolore intenso somministrare un analgesico morfinomimetico (piratramide) per via intramuscolare, prima del trasporto in un centro ospedaliero; evitare la lavanda gastrica (rischio di perforazione); non somministrare nessun medicamento protettivo per l’apparato digerente, prima dell’esame endoscopico; endoscopia urgente dell’apparato digerente con asportazione del prodotto per aspirazione; prevenzione o trattamento dello stato di “choc”, dell’edema polmonare; cura delle ustioni e delle loro conseguenze sull’apparato digerente; trattamento e prevenzione delle stenosi esofagee. Prima di procedere allontanare le persone non interessate, indossare guanti di gomma e indumenti protettivi adatti (vedere anche sez. 8). Se possibile bloccare la perdita, senza esporsi a rischi; allontanare i materiali e le sostanze incompatibili con il prodotto. In caso di formazione di vapori, disperdere con acqua nebulizzata. Se possibile arginare la perdita con terra/sabbia; raccogliere il prodotto con mezzi meccanici, mettere il tutto in recipienti idonei chiudere ed etichettare. Per l’eliminazione applicare le indicazioni della sezione 13. Sciacquare la zona abbondantemente con acqua. Evitare che il prodotto finisca in fogne, canali di scolo e corsi d’acqua; in caso contrario e, qualora si verificasse lo sversamento di grandi quantità, avvertire immediatamente le autorità competenti. Manipolazione e stoccaggio 7.1. Stoccaggio : ................................................ 7.2. Materiali per l’imballaggio : ...................... Scheda di sicurezza “ACIDO MURIATICO” (provisional) Stoccare in locale fresco, al riparo dai raggi solari; in recipienti ben chiusi e lontano da sostanze reattive (vedere sez. 10). Contenitori in polietilene, PVC, poliesteri stratificati, vetro, pag. 2 di 5 7.3. Manipolazione : .......................................... 8. Limiti di esposizione / protezione personale 8.1. Misure di ordine tecnico : .......................... 8.2. Protezione respiratoria : ............................ 8.3. Protezione della pelle : .............................. 8.4. Protezione delle mani : .............................. 8.5. Protezione degli occhi : .............................. 9. ermeticamente chiusi. Manipolare lontano da ipocloriti ed altre sostanze reattive (vedere sez. 10); indossare indumenti e DPI adatti (vedere sez. 8). Attenersi alle correnti norme in materia di pulizia, sicurezza ed igiene del lavoro. Informare il personale dei rischi connessi alla manipolazione. E’ consigliabile un’aerazione dei locali durante l’utilizzo. Non richiesto per l’uso specifico; eventualmente mascherina per vapori acidi. Abiti da lavoro idonei. Guanti in materiale resistente agli agenti chimici, quali PVC, neoprene, gomma. Occhiali protettivi. Proprietà fisiche e chimiche 9.1. Aspetto fisico : .............................................................. 9.2. 9.3. 9.4. 9.5. 9.6. 9.7. 9.8. 9.9. 9.10. 9.11. 9.12. 9.13. 9.14. 9.15. 9.16. 9.17. 9.18. Odore : ......................................................................... pH tal quale : ................................................................ pH 1% : ........................................................................ Punto di ebollizione : ................................................... Punto di solidificazione : .............................................. Infiammabilità : ........................................................... Limiti di esplosività (% in vol. ): ............................... Tensione di vapore (a 20 °C ) : ................................... Densità di vapore (aria = 1) : ...................................... Densità relativa (20/4) : ............................................... Solubilità : .................................................................... Viscosità (a 15 °C) : ..................................................... Temperatura di decomposizione : .............................. Pericolo di esplosione : ................................................ Proprietà comburenti : ................................................ Coefficiente di ripartizione P (n-ottanolo/acqua) : .... Autoinfiammabilità : .................................................. Liquido limpido non viscoso, incolore o giallino (fuma a contatto con l’aria). Acre. <1 <1 > 50 °C (sviluppo acido cloridrico gassoso). < -25 °C Non infiammabile. N.A. N.C. 1,27. 1,16 ca. Solubile in acqua in tutte le proporzioni. 1,9 mPa.s N.C. Non esplosivo. Non comburente. N.C. N.A. 10. Stabilità e reattività 10.1. Stabilita : ......................................................... 10.2. Condizioni da evitare : ................................... 10.3. Sostanze da evitare : ....................................... 10.4. Prodotti di decomposizione pericolosi : .......... 10.5. Altre informazioni : .......................................... Stabile in determinate condizioni (vedere appresso). In caso di decomposizione, formazione di gas pericolosi. Calore/sorgenti di calore, luce solare diretta. Metalli (escluso acciaio inox), gli agenti ossidanti, le basi forti, i carburi, i solfuri, l’acetato di vinile, l’aldeide formica, gli ipocloriti Acido cloridrico, cloro, idrogeno (vedere anche sez. 5). Azione corrosiva su molti metalli, a contatto con i quali sviluppa idrogeno. A contatto con basi forti o materiali alcalini può dare luogo a reazioni esotermiche e/o violente. A contatto con ipocloriti sviluppa cloro gassoso, fortemente tossico e irritante. 11. Informazioni tossicologiche 11.1. Tossicità acuta orale : ............................... 11.2. Tossicità acuta cutanea : .......................... 11.3. Tossicità acuta inalatoria :........................ Scheda di sicurezza “ACIDO MURIATICO” (provisional) LD50 > 900 mg/Kg su coniglio. N.C. LC50 >1,68 mg/l, 60 min. su ratto. pag. 3 di 5 11.4. Tossicità cronica : .................................... 11.5. Contatto con gli occhi : .............................. 11.6. Contatto con la pelle : ............................... 11.7. Ingestione : ................................................ 11.8. Inalazione : ................................................ Cancerogenesi, teratogenesi, mutagenesi; non sono stati riscontrati effetti, sia in vitro sia nella letteratura consultata. Può causare serie irritazioni agli occhi. Può causare irritazione in caso di contatto prolungato e/o ripetuto, specie nei confronti dell’epidermide più delicata. Può causare seria irritazione alla bocca ed al primo tratto dell’apparato digerente. N.C. 12. Informazioni ecologiche 12.1. Ambiente : ................................................. 12.2. Organismi acquatici : ............................... 12.3. Dati su ecotossicità acuta : ....................... (riferiti ad HCl) Il prodotto è facilmente ionizzabile, sia nell’acqua che nel suolo; viene facilmente neutralizzato dall’alcalinità naturale; non dà luogo a bioaccumulazione. Dispersioni di notevoli quantità del prodotto nell’ambiente acquatico, possono risultare nocive per gli organismi presenti a causa dell’abbassamento del pH (pH acido), nonché dell’elevata ionizzazione e mobilità 10 mg HCl/l = pH 3,5 --- 100 mg HCl/l = pH 2,5 pesci, Lepomis Machochirus, LC50, 96 ora (e), ca. 20 mg/l ;pesci, Lepomis Machochirus, LC100, 24 ora (e), ca. 36,5 mg/l ;batteri, batteri del suolo, EC50, < 10 mg/l. 13. Considerazioni sullo smaltimento 13.1. Trattamento dei rifiuti : .................... 13.2. Trattamento dei contenitori : ............ 13.3. Impianti di depurazione : .................. Il prodotto da smaltire è da ritenersi un rifiuto speciale e come tale deve essere smaltito o in adeguato impianto di depurazione, o affidandolo a terzi; il tutto in accordo con le normative nazionali/locali cogenti. Sciacquare bene con acqua, trattando gli effluenti come sopra detto. I contenitori vuoti e puliti possono essere riutilizzati, riciclati od eliminati in conformità alle normative nazionali/locali cogenti. Non disperdere il contenitore nell’ambiente dopo l’uso. Tenere presente che il prodotto ha reazione fortemente acida e, di conseguenza, può provocare un notevole incremento del pH delle acque reflue. 14. Informazioni sul trasporto 14.1. 14.2. 14.3. 14.4. 14.5. Numero ONU : .......................................... Classe IATA : ............................................ Classe RID : .............................................. Classe ADR : ............................................. Precauzioni : ............................................. 1789. 8 ; imballaggio III ; etichetta CORROSIVO. 8 , 5° b. 8 , 5° b. 15. Informazioni sulla regolamentazione 15.1. Secondo il D.P.R. 3.12.85. e successivi aggiornamenti e modifiche sull’etichettatura e classificazione dei preparati pericolosi, il prodotto in base al contenuto in cloro attivo, è classificabile come “corrosivo”. 15.2. Simbolo di pericolosità : ............................ 15.3. Frasi R (natura dei rischi specifici) : ...... 15.4. Frasi S (consigli di prudenza) : ............... Scheda di sicurezza “ACIDO MURIATICO” (provisional) C (CORROSIVO) R – 34 - 37. - Provoca ustioni - Irritante per le vie respiratorie. S – 1/2 - 26 - 45. - Conservare sotto chiave e fuori delle portata dei bambini. pag. 4 di 5 - In caso di contatto con gli occhi, lavare immediatamente e abbondantemente con acqua e consultare un medico. - In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico (se possibile mostrargli l’etichetta). 15.5. Elenco Riferimenti ⇒ legislativi di base - “in quanto applicabili”: ⇒ ⇒ ⇒ ⇒ ⇒ ⇒ ⇒ ⇒ D.P.R. 547/55 e D. L. 626/94: Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, e per la sicurezza dei lavoratori. D.P.R. 303/56: Norme generali per l’igiene del lavoro. L. 319/76 e D.L. 133/92: Scarichi idrici. D.P.R. 175/88: Attività con rischi di incidenti rilevanti. D.P.R. 203/88: Emissioni in atmosfera. D.P.R. 277/91: Esposizione ad agenti chimici. D.P.R. 250/89: Etichettatura detergenti. D.L. 3/2/97 n. 52 Classificazione, imballaggio, etichettatura sostanze pericolose. D.L. 16/7/98 n. 285 Classificazione imballaggio ed etichettatura dei preparati pericolosi. ⇒ Decreto 07/09/02: Recepimento della Direttiva 2001/58/CE riguardante le modalità della informazione su sostanze e preparati pericolosi immessi in commercio. ⇒ D.L. 14/03/03 n.65: Attuazione delle Direttive 1994/45/CEE e 2001/60/CE relative alla classificazione, all'imballaggio e all'etichettatura dei preparati pericolosi. E successive modifiche e provvedimenti di attuazione. 16. Altre informazioni 16.1. 16.2. 16.3. 16.4. 16.5. 16.6. 16.7. 16.8. 16.9. E bene che il preposto o chi per lui periodicamente tenga informati gli addetti sui rischi specifici cui vanno incontro nell’utilizzo del prodotto. Leggere attentamente l’etichetta del prodotto, seguire le relative istruzioni d’uso e raccomandazioni. Non impiegare il prodotto in maniera impropria. Si forniscono i numeri telefonici di alcuni centri antiveleni, operanti 24 ore, in Italia (fonte internet: http://www.tin.it/anriucsc/cav/cavitalia.htm/). POLICLINICO A. GEMELLI-ROMA tel. 06/3054343. -- OSPEDALE NIGUARDA CA’ GRANDAMILANO tel. 02/66101029. -- OSPEDALE VITO FAZZI-LECCE tel. 0832/665374. -- CENTRO ANTIVELENI UNIVERSITÀ’ DI TORINO-TORINO tel. 011/6637637. -- PRONTO SOCCORSO UNITA’ TOSSICOLOGICA-BOLOGNA tel. 051/333333. – CENTRO ANTIVELENI OSPEDALE CARDARELLI-NAPOLI tel. 081/7472870. – CENTRO ANTIVELENI OSPEDALE S. MARTINOGENOVA tel. 010/352808. – CENTRO ANTIVELENI OSPEDALE CIVILE-PORDENONE tel. 0434/550301. Le informazioni , redatte dal ns. ufficio tecnico, e riportate sulla presente scheda, sono al meglio di quanto in ns. possesso per accuratezza ed attendibilità, alla data dell’ultima revisione e non sono esaustive. Tutte le istruzioni, raccomandazioni o suggerimenti sono tuttavia dati senza garanzia. La ditta EMMETI INDUSTRIA S.r.l. declina ogni responsabilità per perdite o danni conseguenti l’uso delle informazioni o suggerimenti qui riportati, in quanto le condizioni d’impiego di questi sfuggono al suo controllo. Si declina inoltre ogni responsabilità qualora l’uso dei prodotti, in base alle informazioni sopra riportate, violasse qualche brevetto o licenza. In ogni caso l’utilizzatore è tenuto, al rispetto dell’insieme delle norme e regolamenti legislativi ed amministrativi relativi : al prodotto; alla sicurezza; all’igiene; alla prevenzione e protezione della salute umana e dell’ambiente. Per ogni ulteriore informazione complementare si prega di scrivere o telefonare a: EMMETI INDUSTRIA S.r.l. - via dell’Industria, 16 - 04011 Aprilia (LT) - tel. 06/9284225. Legenda : N.A. = NON APPLICABILE/NON ATTINENTE ; N.C. = NON CLASSIFICATO. Data di compilazione : novembre 2003. Data ultima revisione : ottobre 2007. Scheda di sicurezza “ACIDO MURIATICO” (provisional) pag. 5 di 5