La gravitazione 6 6. La gravitazione Domande sui concetti 3 4 Poiché il volume della nuova biglia è 8 volte il precedente e la biglia è omogenea e dello stesso materiale, anche la nuova massa e di conseguenza la nuova forza gravitazionale saranno 8 volte maggiori. No, è scorretto perché la forza è inversamente proporzionale al quadrato della distanza, quindi nella proporzionalità quadratica inversa al raddoppiare della distanza la forza diventa 1/4 e così via. 5 Perché in questo modo si equilibrano le due forze-peso con cui la Terra attrae le due masse appese al manubrio e si misura solo l’intensità della forza tra ciascuna massa appesa e la massa fissa ad essa vicina. 6 Un quarto di quello attuale. 7 Perché sono quantità proporzionali, ma dal punto di vista concettuale sono distinte. 8 Come rapporto tra la forza-peso della pentola e quella del kilogrammo campione. 9 Perché la loro distanza dalla Terra sarebbe vincolata all’altezza del supporto di lancio. Con un razzo vettore si può decidere arbitrariamente a quale quota mettere in orbita il satellite. 10 Nettuno, perché in base alla seconda legge di Keplero ci sarà più differenza tra le distanze Sole-pianeta, e di conseguenza tra le velocità, rispettivamente all’afelio e al perielio. 2π v = . T R Sostituendo nella relazione che uguaglia forza gravitazionale e forza centripeta: otteniamo R = 3 11 12 Perché la forza di gravitazione è diretta parallelamente al raggio vettore che unisce il Sole al pianeta. Quindi, il momento della forza calcolato rispetto al centro del Sole vale zero: M =r ×F =0 Dal capitolo precedente so che il momento angolare di un corpo si conserva se è nullo il momento delle forze esterne che agiscono su → di esso, quindi in questo caso L si conserva. Falso. Lo sarebbero se fosse costante il rapR porto . Gli esponenti che compaiono nella T legge indicano un rapporto di proporzionali3 tà, ma non diretta: T è proporzionale a R 2 . 13 Il telo imperturbato è un piano, su cui le sferette “leggere” effettuano moti in due dimensioni. La presenza di una sfera più grande deforma il piano e lo fa diventare una superficie tridimensionale, sulla quale possiamo descrivere il moto delle sferette più piccole. Lo spazio interplanetario è tridimensionale, e in esso la presenza di un campo gravitazionale introduce una deformazione in una quarta dimensione che non è oggetto di studio della fisica classica. 14 Poiché è il rapporto tra una forza e una massa, ha le dimensioni fisiche di un’accelerazione. 15 La variazione di energia potenziale di una massa che si sposta da A a B è pari all’opposto del lavoro compiuto nello spostamento. Per allontanare il corpo di massa m il lavoro è svolto contro il campo gravitazionale, quindi è negativo. Di conseguenza DU è positiva, cioè U aumenta. 16 U aumenta e L rimane costante. La velocità angolare è w = Idee per insegnare la fisica con Amaldi, L’Amaldi per i licei scientifici © Zanichelli 2012 GM w2 1 Soluzioni per capitolo 2 Per la terza legge di Keplero, il rapporto fra la distanza Sole-pianeta e quella Sole-Terra è pari alla radice cubica del rapporto fra i quadrati dei due periodi di rivoluzione, che in questo caso vale 64. Quindi la distanza deve essere 4 volte quella Terra-Sole. Mm = mw2 R R2 soluzioni degli esercizi del libro 1 G La gravitazione 17 No. L’energia totale della Terra E = K + U è negativa, perché il nostro pianeta è legato gravitazionalmente al Sole. Poiché l’energia cinetica è sempre positiva e quella potenziale sempre negativa, il modulo di U deve sempre essere maggiore di K. 18 Sì. L’energia potenziale è inversamente proporzionale alla distanza dal Sole ma è negativa, quindi U assume il valore massimo quando |U| è minimo, cioè alla massima distanza orbitale dal Sole. 6 problemi 3 R N = (1 a) × (30, 06)3 = 165 anni RT 2 TN = TT 3 T RM = RT 3 M = (1, 50 × 1011 m) × 3 TT 4 2 2 (686, 98 d) 11 = 2, 29 × 10 m (365, 26 d) 2 πr 2 π × (1, 50 × 1011 m) = = 2, 99 × 104 m/s T (365, 26 d) × (8, 64 × 104 s/d) v= 1 1 A = Rs = × (1, 50 × 1011 m) × (2, 99 × 104 m) = 2, 24 × 1015 m2 2 2 Fr 2 . GM T La distanza r del satellite dal centro della Terra si ottiene sommando il raggio terrestre alla distanza del satellite dalla superficie terrestre: r = 500 km + 6378 km = 6878 km = 6,88 × 106 m. Quindi: 6 Invertendo la formula della forza di gravitazione universale otteniamo m = (8, 58 × 1020 N) × (6, 88 × 106 m)2 (6, 67 × 10−11 N ⋅ m2 /kg 2 ) × (5, 976 × 1024 kg) m= che dà m = 4,16 × 105 kg. 7 L’ordine di grandezza della forza di attrazione Sole-Luna si ottiene approssimando la distanza tra i due corpi con la distanza Terra-Sole: FLuna-Sole ≈ (7 × 10−11 N ⋅ m2 /kg 2 ) × (7 × 1022 kg) × (2 × 1030 kg) (1, 5 × 1011 m)2 8 Uguagliando le due forze di attrazione abbiamo: G M Terra mLuna 2 Luna r =G M Terra masteroide 2 rasteroide Quindi rasteroide = rLuna masteroide (1, 36 × 1016 kg) = 1, 65 × 105 m = (3, 84 × 108 m) × 22 mLuna (7, 35 × 10 kg) Idee per insegnare la fisica con Amaldi, L’Amaldi per i licei scientifici © Zanichelli 2012 2 Soluzioni per capitolo Poiché FLuna-Terra = 2 × 1020 N → FLuna-Sole /FLuna-Terra ≈ 2 soluzioni degli esercizi del libro Quindi FLuna-Sole ≈ 4 × 1020 N. La gravitazione 9 Utilizziamo la formula GM g= 2 R e otteniamo gLuna = 10 M= 11 12 (6, 67 × 10−11 Nm2 /kg 2 ) × (7, 35 × 1022 kg) = 1, 62 m/s2 (1, 738 × 106 m) gR2 (1, 63 m/s2 ) × (1, 738 × 106 m)2 = = 0, 0740 × 1024 kg G (6, 67 × 10−11 N ⋅ m2 /kkg 2 ) Gm1m2 F= 1 F2 = F1 → r2 = 2r12 = 7,1 cm 2 F= d2 = (6, 67 × 10−11 N ⋅ m2 /kg 2 ) × (12 kg) × (0, 015 kg) = 4, 8 × 10−9 N 2 (0, 050 m) Gm1m2 d2 ( M T ML ) MT ± → x = d , 1 2 ( M T − ML ) (d − x )2 x 2 Scartiamo la soluzione che si ottiene con il segno + (che fornisce una posizione oltre la Luna, invece che fra la Terra e la Luna). FL = FT → ML = x = (3, 84 × 108 m) × 13 g= MT (5, 98 × 1024 kg) − (5, 98 × 1024 kg) × (7, 35 × 1022 kg) [(5, 98 × 10 kg) − (7, 35 × 10 kg)] 24 22 = 3, 46 × 108 m GM (6, 67 × 10−11 N ⋅ m2 /kg 2 ) × (1900 × 1024 kg) = = 24, 9 m/s2 (71, 37 × 106 m)2 R2 M G FG Gm1m2 337 MT F= = (1 kg) × (9, 8 m/s2 ) × → FG = mg = 26, 3 N → = 2 2 2 FT d d (11, 2)2 d G G dT dT MG MT La formula del periodo delle oscillazioni di una molla è: m k T = 2π Perciò il rapporto tra le masse è pari al rapporto tra i quadrati dei tempi, che indichiamo rispettivamente con T1 e T2. Poiché il campione ha massa unitaria, otteniamo m= 15 T12 T22 = (0, 58 s)2 = 0,16 kg (1, 45 s)2 Le due masse appese al manubrio sono diverse. Su ciascuna di esse, trascurando l’attrito dell’aria, agiscono due forze: • la forza-peso, direttamente proporzionale alla massa gravitazionale; • la forza centrifuga apparente dovuta al moto di rotazione terrestre, direttamente proporzionale alla massa inerziale. Idee per insegnare la fisica con Amaldi, L’Amaldi per i licei scientifici © Zanichelli 2012 3 Soluzioni per capitolo 14 soluzioni degli esercizi del libro 6 La gravitazione 6 Se la massa inerziale non fosse direttamente proporzionale a quella gravitazionale, ci sarebbe equilibrio tra le due forze-peso ma non tra le due forze centrifughe, quindi il manubrio al passare del tempo risentirebbe di un momento torcente. Un raggio luminoso che colpisce lo specchio avrebbe quindi un’immagine non fissa. 16 (6, 67 × 10−11 N ⋅ m2 /kg 2 ) × (5, 98 × 1024 kg) GM = = 2, 8 × 103 m/s 6 R (50 × 10 m) v= La stessa: la velocità orbitale non dipende dalla massa del satellite. GM R (1, 741 × 106 m) → M = v 2 = (1, 6 × 103 m/s)2 × = 6, 7 × 1022 kg R G (6, 67 × 10−11 N ⋅ m2 /kg 2 ) 17 v= 18 T= 19 v= T 2πR 2πR R R3 = = 2πR = 2π v GM GM GM R (6, 67 × 10−11 N ⋅ m2 /kg 2 ) × (5, 98 × 1024 kg) GM = = 7, 35 × 103 m/s R (7, 38 × 106 m) = 2π 20 T = 2π 21 R3 (4 × 6, 38 × 106 m)3 = 2π × = 4, 06 × 104 s − 11 2 2 24 GM (6, 67 × 10 N ⋅ m /kg ) × (5, 98 × 10 kg) v A dP (2, 05 × 1011 m) = = = 0, 83 vP dA (2, 46 × 1011 m) Nel 22 R3 (7, 38 × 106 m)3 = 2π × = 6, 31 × 103 s − 11 2 2 24 GM (6, 67 × 10 N ⋅ m /kg ) × (5, 98 × 10 kg) perielio, per la conservazione del momento angolare. Dalla terza legge di Keplero: 2 2 2 π R3 2π (1,494 × 1011 m) M = = = 1, 97 × 1030 kgg × 4 2 2 − 11 T G (365, 26 d) × (8,64 × 10 s/d) (6,67 × 10 N ⋅ m /kg ) Restano costanti: l’energia totale e il momento angolare. Variano: la velocità, il raggio dell’orbita e il periodo: R = 4,22 × 107 m + 6,40 × 106 m = 4,84 × 107 m 24 v= T= (6,67 × 10−11 N ⋅ m2 /kg 2 ) × (5,98 × 1024 kg) GM = = 2, 87 × 103 m/s R (4,84 × 107 m) 2πR = 1, 06 × 105 s V Idee per insegnare la fisica con Amaldi, L’Amaldi per i licei scientifici © Zanichelli 2012 4 Soluzioni per capitolo soluzioni degli esercizi del libro La gravitazione 25 g0 = GM (6,67 × 10−11 N ⋅ m2 /kg 2 ) × (5,98 × 1024 kg) = = 9, 80 m/s2 6 2 2 (6,388 × 10 m) R0 g1 = GM (6,67 × 10−11 N ⋅ m2 /kg 2 ) × (5,98 × 1024 kg) = 9, 50 m/s2 = (6,24 × 106 m)2 R12 MT GH (5, 98 × 1024 kg) → RT = RG = (71, 37 × 106 m) × = 4, 00 × 106 m 24 MG g (1900 × 10 kg) 26 R= 27 28 Trascurando il valore di 1 m rispetto al raggio dei pianeti (indicati rispettivamente con i pedici T e M), scriviamo le espressioni dei due campi gravitazionali: GM GM gT = 2 T gM = 2 M RM RM g M R2 da cui abbiamo T = T M2 g M M M RT 6 g l (9, 8 m/s2 ) → TS = TT T = (1, 9 s) × = 18 s gS g (11,17 m/s2 ) Aumentare la sua lunghezza oppure salire di quota in modo che g diminuisca. T = 2π Quindi g T (5, 98 × 1024 kg) × (3, 39 × 106 m)2 = = 2, 6 g M (6, 41 × 1023 kg) × (6, 38 × 106 m)2 29 U =− 30 U = mgDh = (75 kg) × (9,8 m/s2) × [100 × (0,18 m)] = 1,3 × 104 J D W = 1,3 × 104 J 31 32 A distanza infinita. Per convenzione, si pone l’energia potenziale uguale a 0 J quando la distanza è infinita. 1 1 D U = GMm − = R0 RK2 1 1 − = (6, 67 × 10−11 N ⋅ m2 /kg 2 ) × (5, 98 × 1024 kg) × (80 kg) × = 6 6 (6, 378 × 10 m) (6, 3866 × 10 m)) = 6, 7 × 106 J 33 U = mgDh = (80 kg) × (9,8 m/s2) × (8616 m) = 6,8 × 106 J D Vicino alla superficie terrestre i risultati sono in accordo perché g si può considerare pressoché costante. Il raggio terrestre non è noto con la stessa accuratezza con cui è fornita l’altezza del K2. Combinando la g = 2GM GM con la v f = si ottiene: 2 R R v f = 2 gR → (v f )L = 2 gL RL = 2 ×[0,165 × (9, 8 m/s2 )]×[0, 272 × (6, 38 × 106 m)] = 2, 37 × 103 m/s Idee per insegnare la fisica con Amaldi, L’Amaldi per i licei scientifici © Zanichelli 2012 5 Soluzioni per capitolo GMm (6, 67 × 10−11 N ⋅ m2 /kg 2 ) × (5, 98 × 1024 kg) × (10 kg) =− = − 6, 25 × 108 J R (6, 38 × 106 m) soluzioni degli esercizi del libro La gravitazione 34 RS = 35 36 2GM 2 × (6, 67 × 10−11 N ⋅ m2 /kg 2 ) × (2,188 × 1030 kg) = = 3, 25 km c2 (22, 998 × 108 m/s)2 2GM 2 × (6, 67 × 10−11 N ⋅ m2 /kg 2 ) × (5, 98 × 1024 kg) = = 11, 2 km/s R (6, 38 × 106 m) vf = No. Sì. U 6 GMm GMm (6, 67 × 10−11 N ⋅ m2 /kg 2 ) × (5, 98 × 1024 kg) × (200 kg) = 6, 99 × 106 m →R= = R −U (1,14 × 1010 J) = Combinando la U = − GMm GM con la v0 = si ottiene: R R 1 1 GM 1 1 10 9 K 0 = mv02 = m = (−U ) = × (1,14 × 10 J) = 5, 70 × 10 J 2 2 R 2 2 problemi generali L’area spazzata dal raggio vettore in 1 s è l’area di un triangolo rettangolo: dD s 1 v A= = d 2 2 Dt 1 (0, 90 km/s) AA = ×[36 × (1, 50 × 1011 m) × = 2, 4 × 1015 m2 2 (1 s) AP = AA (per la seconda legge di Keplero). LA = mvr = (6,0 × 1010 kg) × (0,90 km/s) × [36 × (1,50 × 1011 m)] = 2,9 × 1026 J⋅ s F= Gm1m2 = d2 (6, 67 × 10−11 N ⋅ m2 /kg 2 ) × (7, 35 × 1022 kg) ×[(1, 0 m3 ) × (1025 kg/m3 )] = 3, 4 × 10−2 N = (3, 84 × 108 m)2 Gm1m2 F= = d2 (6, 67 × 10−11 N ⋅ m2 /kg 2 ) × (7, 35 × 1022 kg) ×[(3, 236 × 1017 m3 ) × (1025 kg/m3 )] = 1,1 × 1016 N = (3, 84 × 108 m)2 2 3 T = 2π R3 (17, 94 × 1, 50 × 1011 m)3 = 2π × = 2, 41 × 109 s = 76 anni circa GMS (6, 67 × 10−11 N ⋅ m2 /kg 2 ) × (1, 99 × 1030 kg) Nell’anno 1986 + 76 = 2062, i nati nei primi anni ’90 avranno una settantina d’anni, pari all’incirca alla durata di vita media, quindi è plausibile che gli studenti assistano di persona al ritorno della cometa di Halley. 4 vf = 2GML 2 × (6, 67 × 10−11 N ⋅ m2 /kg 2 ) × (7, 35 × 1022 kg) = = 2, 38 × 103 m/s 6 RL (11, 738 × 10 m) Idee per insegnare la fisica con Amaldi, L’Amaldi per i licei scientifici © Zanichelli 2012 6 Soluzioni per capitolo soluzioni degli esercizi del libro 1 La gravitazione U 5 =− RS = 6 GMm (6, 67 × 10−11 N ⋅ m2 /kg 2 ) × (7, 35 × 1022 kg) × (2, 38 × 103 m) =− = − 6, 68 × 109 J 6 R (1, 748 × 10 m) 2GM c2 2 × (6, 67 × 10−11 N ⋅ m2 /kg 2 ) × (4, 881 × 1024 kg) = 7, 28 mm Venere: (2, 99 × 108 m/s)2 2 × (6, 67 × 10−11 N ⋅ m2 /kg 2 ) × (6, 41 × 1023 kg) = 0, 956 mm Marte: (2, 99 × 108 m/s)2 2 × (6, 67 × 10−11 N ⋅ m2 /kg 2 ) × (8, 678 × 1025 kg) = 129 mm Urano: (2, 99 × 108 m/s)2 2 × (6, 67 × 10−11 N ⋅ m2 /kg 2 ) × (3,18 × 1023 kg) = 0, 475 mm Mercurio: (2, 99 × 108 m/s)2 6 Dalla loro massa. 4 d 4 GM G(Vd) = = G π R3 2 = π GRd 2 2 R R 3 R 3 g= Poiché il pianeta ha la stessa densità della Terra, g è direttamente proporzionale a R, quindi il peso sul pianeta sarebbe 15 volte maggiore. Il satellite più interno. Dalla terza legge di Keplero: 4 π2 3 3 4r TR2=4 r = GM 2 R =4 r 2 r T T Il satellite più lento (quello più esterno) ha un periodo pari a 8 volte il periodo del satellite più veloce (quello più interno). La distanza del satellite dal centro della Terra è r = 1,9 × 107 m + 6,4 × 106 m = 2,5 × 107 m. Il periodo di rivoluzione è dato dalla formula T = 2π da cui si ha: T = 6, 28 × 8 9 (2, 5 × 107 m)3 = 3, 9 × 104 s (6, 67 × 10−11 N ⋅ m2 /kg 2 ) × (5, 976 × 1024 kg) La velocità è data da: v= r3 GM 2 π r 6, 28 × (2, 5 × 107 m) = = 4, 0 × 103 m/s T (3, 93 × 104 s) I due asteroidi, quando sono a distanza molto grande, hanno energia potenziale molto piccola ed Idee per insegnare la fisica con Amaldi, L’Amaldi per i licei scientifici © Zanichelli 2012 7 Soluzioni per capitolo 4 π2 3 3 4r T = GM 2 = 43 = 6 4 → R = 4 r = 8 Tr 4π 3 r GM soluzioni degli esercizi del libro 7 La gravitazione energia cinetica nulla: per il teorema di conservazione dell’energia meccanica possiamo considerare che, al momento dell’impatto, la somma dell’energia cinetica e dell’energia potenziale sia pari a zero. Per il sistema dei due asteroidi la distanza tra i centri, al momento dell’impatto, è pari a 2R: 1 2 1 2 mm mv + mv − G = 0 , da cui abbiamo 2 2R 2 v= G L’accelerazione si ottiene dal secondo principio della dinamica: mm G F π G 4 (2 R)2 Gm a= = = 2 = 2 ρ π R3 = G ρ R 3 3 m m 4R 4R pprossimiamo il raggio dell’orbita del proiettile con quello del pianeta e uguagliamo i moduli A della forza centripeta e della forza gravitazionale sul satellite: M mM mv 2 = G 2 P , da cui si ha v = G P . RP RP RP Per il satellite geostazionario il periodo di rivoluzione dell’orbita deve essere uguale a quello di rotazione del pianeta su se stesso; la velocità di rotazione si ha dalla formula precedente, per un valore di R generico: v= G M MP ; 2π R = vTP = G P TP R R Elevando al quadrato i due membri dell’equazione abbiamo M T2 R2 = G P P 2 , da cui otteniamo R 4π R= 3 G 4π2 e, dividendo per RP la formula, si ottiene il risultato. Per ogni satellite in orbita, il valore dell’energia cinetica vale metà del modulo del valore dell’energia potenziale: 1 2 1 GMP mv = m 2 2 RP Quindi l’energia totale vale: Analogamente a quanto svolto nel problema n. 9: mMP 1 mV 2 − G = 0 , da cui RP 2 V = 2G MP RP 4π × (15, 6 cm3 ) × (8, 0 g/cm3 ) = 0, 52 kg 3 Invertiamo la formula della legge di gravitazione per ricavare la distanza r: Massa delle palline: m = V ⋅ dFerro = Idee per insegnare la fisica con Amaldi, L’Amaldi per i licei scientifici © Zanichelli 2012 8 Soluzioni per capitolo mMP 1 1 mMP =− G E = K + U = mv 2 − G 2 2 RP RP 11 MPTP2 soluzioni degli esercizi del libro 10 m G 4 3 2π = ρ πR = R Gρ 2R 2R 3 3 6 La gravitazione r= G 6 m1m2 F Sostituendo m1 = m2 = m = 0,52 kg; F = 1,5 × 10–9 N, otteniamo: r = (6, 67 × 10−11 N ⋅ m2 /kg 2 ) × (0, 52 kg)2 (1, 5 × 10−9 N) Quindi r = 1,1 × 10–1 m. Velocità al contatto: utilizzando la conservazione dell’energia meccanica, poiché le palline partono da ferme, abbiamo, per ciascuna: 1 2 m2 , da cui otteniamo: mv = G 2 r v= 2Gm 2 × (6, 67 × 10−11 N ⋅ m2 /kg 2 ) × (0, 52 kg) = = 2, 5 × 10−5 m/s −1 r (1,1 × 10 mg) L’accelerazione di gravità g viene diminuita dalla forza centrifuga apparente, che agisce sui corpi posti sulla superficie del pianeta per effetto della rotazione intorno all’asse, secondo la formula: GM g ′ = 2 − w2r R dove R è il raggio del pianeta Marte, R = 3,386 × 106 m, w è la velocità angolare di rotazione e r è la distanza dall’asse del punto preso in esame, che varia a seconda della latitudine. Al polo Nord w = 0, perciò 12 ′ =g= gPolo (6, 67 × 10−11 N ⋅ m2 /kg 2 ) × (0, 641 × 1024 kg) = 3, 729 m/s2 = 3, 73 m/s2 (3, 386 × 106 m)2 All’Equatore r = R, perciò: 2 2π ′ = g − R g Eq T 2 6, 28 6 2 2 ′ = (3, 729 m/s ) × g Eq × (3, 386 × 10 m) = 3, 712 m/s = 3, 71 m/s 86 620 s 2 13 2 = 2, 394 × 106 m , perciò: 2 2 6, 28 2 6 2 2 ′ = (3, 729 m/s ) × g 45° × (2, 394 × 10 m) = 3, 717 m/s = 3, 72 m/s 86620 s A 45° di latitudine è r = R I l punto essenziale da considerare è la distinzione fra il centro della Terra e il centro di massa del sistema Terra-Luna che, come detto, si muove di moto circolare uniforme; trascurando gli effetti dovuti ad altre cause, il valore medio della durata dell’anno tropico coinciderebbe quindi con il periodo di rivoluzione del centro di massa; questo si trova a circa 4600 km di distanza dal centro della Terra, sulla congiungente Terra-Luna, come si ricava facilmente. Infatti in un riferimento con origine nel centro della Terra, dette M e m le masse di Terra e Luna rispettivamente, il centro di massa T-L si trova calcolando: MxT + mxL m (3, 8 × 105 km) = = 4600 km, con xT = 0 e xL = r. r= M +m M +m 82 xG = Al primo quarto Terra e Luna sono allineate con la tangente dell’orbita della Terra e il centro della Terra è in anticipo sul centro di massa di circa 2,6 minuti, dato che Idee per insegnare la fisica con Amaldi, L’Amaldi per i licei scientifici © Zanichelli 2012 9 Soluzioni per capitolo soluzioni degli esercizi del libro La gravitazione 6 xG 4600 = = 153 s v 30 Quindo l’equinozio (geocentrico!) avviene 2,6 minuti prima del passaggio del centro di massa. Poiché in un anno ci sono circa 12,5 cicli lunari, il successivo equinozio avviene (approssimativamente) in fase di ultimo quarto, guadagnando così altrettanto perché adesso il centro della Terra transita sulla linea del punto gamma dopo il centro di massa: l’anno risulta più lungo della media di 2Dt = 5,2 minuti. Nell’anno successivo gli effetti sono opposti; l’anno è più corto di circa 2Dt e, detta T0 la durata media dell’anno tropico, la differenza tra i due anni, a causa della Luna, risulta: Dt = DT = 2T0 + 2Dt – (T0 – 2Dt) = 4Dt ≈ 10,4 minuti Nota: come detto, ci sono molti altri effetti perturbativi sul moto della Terra, cosicché la durata di anni tropici successivi varia in modo molto più accentuato e irregolare. test per l’università 1 d 2 b 3 c 4 b prove d’esame all’università 1 uando i due corpi si trovano all’infinito, l’energia potenziale gravitazionale dei due asteroidi è Q nulla. Inizialmente i due corpi sono in quiete, quindi anche la loro energia cinetica è zero e pertanto l’energia meccanica del sistema è nulla. Per la conservazione dell’energia meccanica totale si ha: mm mm −G 1 2 + K tot = 0 → K tot = G 1 2 = 320 J R R Durante il moto agisce solo la forza gravitazionale tra i due asteroidi, che è una forza interna; quindi la quantità di moto totale del sistema si conserva. Dato che inizialmente i due corpi sono fermi, la velocità del centro di massa è nulla e continua a essere zero anche quando i due corpi si trovano a distanza R. 1 m1v1 + (2m1 )v2 = (m1 + 2m1 )vcm = 0 → v2 = − v1 2 2 1 4 K tot 1 1 1 1 m1v12 + (2m1 )v22 = m1v12 + (2m1 )− v1 = K tot → = 3, 3 × 10−4 m/s 3m1 2 2 2 2 2 3 A response that includes the following steps 1. States the two laws in mathematical form GMm Newton’s Second Law: F = ma and the Law of Gravity: F = 2 . r v2 2. Applies the formula for centripetal acceleration: a = . r GM (or equivalent) and uses this to show that v (Venus) is 3. Derives the formula for velocity, v = r greater than v (Earth). e 2 a Idee per insegnare la fisica con Amaldi, L’Amaldi per i licei scientifici © Zanichelli 2012 10 Soluzioni per capitolo 1 soluzioni degli esercizi del libro Study abroad