FILARMONICA LAUDAMO MESSINA ente morale onlus 93 ª stagione concertistica 2013-2014 93 ª stagione concertistica 2013-2014 2013 Ottobre Novembre Dicembre 27 3 7 10 17 24 28 8 12 15 Quartetto di Venezia Ramin Bahrami Francesco Tornabene Marco Fumo Stefan Milenkovich - Srebrenka Poljak Luca Aquino Mario Calì laVerdi barocca Ivano Tornello L’Estravagante 2014 Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio 5 12 23 26 2 6 9 16 20 23 2 6 9 16 20 30 6 13 27 4 ExclusIVe Saxophones and Piano Quintet Dounia Crossover Ensemble Warhol Piano Quartet Ralph Towner - Mariella Lo Sardo Sabrina e Simona Palazzolo Domenico Nordio - Maurizio Baglini Trio Broz Stefano Maltese AKA Trio Amato Jazz Trio Giovanni Scaglione Lelio Giannetto - Alessandra Fazzino Helene Zindarsian I Cameristi del Bellini Stefan Hagel Franco D’Andrea Rosario Strano e Les Elements Giovanni Renzo Orchestra di fiati del Conservatorio Corelli Sestetto Armonia 93 ª domenica 27 ottobre 2013 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” Rigore analitico e passione sono i caratteri distintivi dell’ensemble veneziano, qualità ereditate da due scuole fondamentali dell’interpretazione quartettistica: quella del “Quartetto Italiano” sotto la guida di Piero Farulli e la Scuola Mitteleuropea del “Quartetto Vegh”, tramite i numerosi incontri avuti con Sandor Vegh e Paul Szabo. Il Quartetto di Venezia ha suonato in alcuni tra i maggiori festival Internazionali, esibendosi in sedi prestiose quali National Gallery a Washington, Palazzo delle Nazioni Unite a New York, Sala Unesco a Parigi, IUC a Roma, Serate Musicali di Milano, Kissinger Sommer, Ossiach/Villach, Klangbogen Vienna, Palau de la Musica Barcellona, Tivoli Copenhagen, Societè Philarmonique a Bruxelles. Il repertorio del Quartetto è estremamente ricco e include, oltre ai brani più noti, opere raramente eseguite come i quartetti di Malipiero (“Premio della Critica Italiana” quale migliore incisione cameristica). Ultima produzione è l’uscita dell’integrale dei sei quartetti di Luigi Cherubini, registrati per la DECCA in tre cd. Nel 2013 il QdV ha festeggiato i primi 30 anni di attività artistica. E in tale occasione ha ricevuto l’alto riconoscimento del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano. classica QUARTETTO DI VENEZIA Andrea Vio violino Alberto Battiston violino Giancarlo di Vacri viola Angelo Zanin violoncello ANTONIO BAZZINI Quartetto in Mib maggiore op. 76 n. 3 ALFREDO CASELLA (1883-1947) 5 pezzi op. 34 (1920) *** LUIGI CHERUBINI Quartetto n. 6 in La maggiore 93 ª classica domenica 3 novembre 2013 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” RAMIN BAHRAMI pianoforte DOMENICO SCARLATTI Sonate in re min, sol maggiore, re maggiore, fa diesis maggiore, do maggiore GEORG FRIEDERICH HÄNDEL Suite in fa maggiore JOHANN SEBASTIAN BACH (1685 - 1750) Partita n. 6 in mi minore *** JOHANN SEBASTIAN BACH Suite francese n. 5 in sol maggiore CLAUDE DEBUSSY Suite Bergamasque LUDWIG VAN BEETHOVEN Chiaro di Luna Ramin Bahrami, pianista iraniano, è considerato uno tra i più interessanti interpreti bachiani viventi a livello internazionale. La sua ricerca interpretativa è attualmente rivolta alla monumentale produzione tastieristica di Johann Sebastian Bach, affrontata con il rispetto e la sensibilità cosmopolita della quale è intrisa la sua cultura e la sua formazione. Bahrami si è esibito in importanti festival pianistici tra cui “La Roque d’Anthéron”, Festival di Uzés, il festival “Piano aux Jacobins” di Toulose, il Tallin Baroque Music Festival in Estonia e il Beijing Piano Festival in Cina. Nel febbraio 2010 ha debuttato con successo a Parigi con le Variazioni Goldberg, e in marzo ha tenuto un applaudito tour con i Festival Strings Lucerne. Del maggio 2010 è il grande successo con Riccardo Chailly alla Gewandhaus di Lipsia, che completa l’integrale dei Concerti bachiani. Ramin Bahrami incide esclusivamente per Decca-Universal. La sua discografia comprende le Variazioni Goldberg (2004), le 7 Partite (2005), l’Arte della Fuga (2007), la raccolta “Ramin Bahrami plays Bach” (2009), comprendente anche una selezione di esecuzioni dal vivo, le Suite Francesi (2010). Nel novembre del 2012 è uscito il suo primo libro edito Mondadori “Come Bach mi ha salvato la vita”. Inoltre è uscito l’ultimo cofanetto DECCA “Amare Bach” un doppio cd con tutte le sue migliori registrazioni. 93 ª giovedì 7 novembre 2013 ore 17 Galleria Provinciale di Arte Moderna Il percorso formativo di Francesco Tornabene, diplomato al conservatorio “Francesco Cilea” di Reggio Calabria, vede l’influenza di più maestri ed è teso e aperto alla conoscenza e allo studio di nuove didattiche che si affacciano nel panorama dell’insegnamento della chitarra classica. Da questo punto di vista importantissimo è stato il suo incontro con Giovanni Puddu. Ha tenuto numerosi concerti per diverse associazione musicali, master-class ed è membro di commissione in diversi concorsi musicali. Ha svolto numerosi concerti in tutta Italia, sia come solista sia in duo, prediligendo il repertorio classico Ottocentesco. Ha partecipato a corsi di perfezionamento con maestri del calibro di Alirio Diaz e Oscar Ghiglia. Ma il suo percorso formativo è soprattutto teso e aperto alla conoscenza dello studio di nuove didattiche inerenti all’insegnamento della chitarra classica. Attualmente è docente al Conservatorio “A. Corelli” di Messina. classica FRANCESCO TORNABENE chitarra JOHANN SEBASTIAN BACH Preludio fuga e allegro BWV 998 J. K. MERTZ Elegia HEITOR VILLA-LOBOS Preludi, nn. 1, 3, 4, 5 F. SOR Int. Tema e Var. op 9 BARRIOS La Catedral 93 ª jazz e nuovi linguaggi domenica 10 novembre 2013 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” MARCO FUMO pianoforte “Dalla danza cubana al piano stride di Harlem” MANUEL SAMUELL Contradanzas: La nina bonita, La tedezco LOUIS MOREAU GOTTSCHALK Danze Cubane: O ma charmante, épargnez moi!, Ynés IGNACIO CERVANTES Danze Cubane: Adios a Cuba, Soledad SCOTT JOPLIN Solace, Heliotrope Bouquet, Paragon Rag, Maple Leaf Rag JELLY ROLL MORTON New Orleans Joys, Grandpa’s spells GEORGE GERSHWIN Preludio n. 1, I Got Rhythm dal Songbook, Rialto Ripples JAMES PRICE JOHNSON The Dream, Snowy Mornin’ Blues, The Mule Walk TOMAS “FATS” WALLER Martinique, Numb Fumblin’ EDWARD “DUKE” ELLINGTON Black Beauty, Reflection in D, Swampy River Marco Fumo è considerato uno dei migliori interpreti del repertorio pianistico afroamericano. Negli anni Ottanta, dopo una prima parte di carriera dedicata alla musica classica europea, ha iniziato a occuparsi di ragtime, per poi analizzare attentamente le origini di questo genere pianistico e le influenze che ha avuto sul periodo successivo, realizzando così un repertorio che abbraccia quasi un secolo, dalle danze cubane di Gottschalk e Cervantes a Ellington e Gershwin, attraverso la scuola stride di New York. Fumo si è occupato con curiosità anche della musica da film, collaborando personalmente con Nino Rota ed Ennio Morricone. Ha tenuto concerti nelle più importanti città italiane, in molti paesi europei e negli Stati Uniti, partecipando a numerosi festival, sia di classica, sia di jazz. Ha inciso per la RAI, la RSI, la Radio Vaticana e per le case discografiche Pentaphon, Edi-Pan, Fonit-Cetra, Dynamic, Soul Note. Negli ultimi anni ha suonato in duo pianistico con Hugo Aisemberg, Kenny Barron, Enrico Pieranunzi. Dal 2008 è vicepresidente della SIdMA, Società Italiana di Musicologia Afroamericana. 93 ª domenica 17 novembre 2013 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” Stefan Milenkovich, nativo di Belgrado, ha iniziato lo studio del violino all’età di tre anni, dimostrando subito un raro talento che lo porta alla sua prima apparizione con l’orchestra, come solista, all’età di sei anni ed incominciando una carriera che lo ha portato ad esibirsi in tutto il mondo. È stato invitato, all’età di 10 anni, a suonare per il presidente Ronald Reagan in un concerto natalizio a Washington, per il presidente Mikhail Gorbaciov quando aveva 11 anni e per il Papa Giovanni Paolo II all’età di 14 anni. Ha festeggiato il suo millesimo concerto all’età di sedici anni a Monterey in Messico. Riconosciuto a livello internazionale per le sue eccezionali doti artistiche, ha suonato come solista con l’Orchestra Sinfonica di Berlino, l’Orchestra di Stato di San Pietroburgo, l’Orchestra del Teatro Bolshoj, l’Orpheus Chamber Orchestra, la New York Chamber Symphony Orchestra, la Chicago Symphony Orchestra, collaborando con direttori del calibro di Lorin Maazel, Daniel Oren, Lu Jia, Lior Shambadal, Vladimir Fedoseyev, Sir Neville Marriner. Nell’ambito della musica da camera, è invitato regolarmente alle Jupiter Chamber Music Series, ed è fondatore e membro del Corinthian Piano Trio e più recentemente del Formosa Quartet. classica STEFAN MILENKOVICH violino SREBRENKA POLJAK pianoforte CLAUDE DEBUSSY Sonata for Violin and Piano in sol minore, L 140 MAURICE RAVEL Sonata for Violin and Piano n. 2 in sol maggiore GEORGE GERSHWIN/HEIFETZ Three Preludes * * * PABLO DE SARASATE Carmen Fantasy op. 25, sui temi dell’ opera di Georges Bizet PYOTR ILYICH TCHAIKOVSKI Serenade Melancolique op. 26 CAMILLE SAINT-SAENS Introduction and Rondo Capriccioso MAURICE RAVEL Tzigane - Rhapsodie de Concert 93 ª jazz e nuovi linguaggi domenica 24 novembre 2013 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” LUCA AQUINO tromba e flicorno CARMINE IOANNA fisarmonica “aQustico” Brani originali e improvvisazioni jazzistiche di Luca Aquino e Carmine Ioanna Luca Aquino - trombettista, flicornista e compositore autodidatta - ha avuto tanti dischi da ascoltare e pochi maestri, ma importanti, tra i quali Paolo Fresu. Ammaliato dal soffio di Chet Baker, decide di dedicarsi completamente alla musica. Proviene dal rock, ama le melodie e odia i modelli (non solo nel campo musicale) e i futili virtuosismi. In musica come nella vita attribuisce pari importanza al suono e al silenzio. Dopo vari progetti internazionali e il premio internazionale per solisti “Massimo Urbani”, nel 2008 il suo primo album solista, “Sopra le nuvole”, seguito nel 2009 da “Lunaria”, con ospiti Roy Hargrove e Maria Pia De Vito, e il premio come miglior nuovo talento del jazz italiano. Registra “Amam” nell’antico bagno turco di Skopje, in Macedonia, e “Tsc” in una chiesa in Olanda, e nel 2010 “Icaro solo” lo proietta ai vertici della musica elettronica mondiale. Nel 2011 pubblica “Chiaro”, con il suo trio norvegese, ospite Lucio Dalla, per l’etichetta Tùk Music di Paolo Fresu. Dopo importanti collaborazioni (Jon Hassell, Enrico Rava) e centinaia di concerti in tutto il mondo, nel 2012 entra in pianta stabile nel quartetto del batterista Manu Katchè e nel 2013 pubblica il suo nuovo album, “aQustico”. 93 ª giovedì 28 novembre 2013 ore 17 Galleria Provinciale di Arte Moderna Mario Calì si è diplomato al Conservatorio di Musica “F. Cilea” di Reggio Calabria sotto la guida Eszter Lencsès, e dal 2011 segue assiduamente la scuola del M° Giovanni Puddu. Ha frequentato vari corsi di perfezionamento, tutti organizzati da prestigiose associazioni musicali, collaborando con Francesco Tornabene, Carlos Bonell, Bruno Battisti d’Amario, Pablo de la Cruz, Cristian Saggese, Lourent Boutros, Carlo Carfagna, Francesco Taranto, Carlo Domenicani, Leo Brouwer e Jorge Cardoso. Si è classificato al primo posto nel IV Concorso Nazionale di Musica “Danilo Cipolla” del 2008 e risulta vincitore assoluto delle seguenti competizioni musicali: Premio Internazionale città di Castrovillari - Pollino del 2008; I Concorso Nazionale di Musica città di Reggio Calabria del 2008; Concorso Nazionale di Musica “Pasquale Benintende” del 2010; Concorso Musicale Nazionale Tuttarte del 2011; Concorso Chitarristico Nazionale “R. Beccuti” del 2011 e Concorso “Fourth European Music Competition” città di Palmi del 2011. Accanto all’attività concertistica da solista ed in formazione cameristica, opera da più di dieci anni nella didattica presso l’accademia musicale “Amadeus” di Rizziconi e le scuole medie statali ad indirizzo musicale. Suona una chitarra del maestro liutaio Antonino Scandurra. classica MARIO CALÌ chitarra FRANCISCO TARREGA Sueno (Mazurca) Pavana Tango Capriccio Arabo MANUEL DE FALLA Homenaje por le Tombeau de C. Debussy JAQUIN RODRIGO Tiento Antiguo HEITOR VILLA LOBOS Preludi nn. 3, 4 e 5 FERNANDO SOR Introduzione Tema e Variazioni Op. 9 MAURO GIULIANI Rossiniana Op. 120 n. 2 93 ª antiqva domenica 8 dicembre 2013 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” laVERDI BAROCCA RUBEN JAIS direttore JOHANN SEBASTIAN BACH Concerto Brandeburghese n. 3 in sol maggiore BWV 1048 ANTONIO VIVALDI Concerto per violino e orchestra in re maggiore RV 208 ‘Grosso Mogul’ * * * JOHANN SEBASTIAN BACH Concerto Brandeburghese n. 6 in si bemolle maggiore BWV 1051 CARL PHILIPP EMANUEL BACH Concerto per violoncello e orchestra in la minore WQ 170 Nasce nel 2008 laVerdi Barocca, ensemble specializzato nell’esecuzione del repertorio musicale che spazia tra il XVII e l’inizio del XIX secolo; nasce all’interno della Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi per offrire un arricchimento della già vasta offerta culturale che laVerdi propone al suo numerosissimo pubblico di sostenitori e amanti della musica ‘colta’. L’Ensemble è costituito da musicisti e coristi che hanno svolto il loro percorso di studi approfondendo le pratiche di esecuzione barocca, utilizzando strumenti originali o copie di strumenti del ’600/’700 e applicando le regole di prassi esplicate nei trattati coevi. Questo approccio offre, ovviamente, la possibilità di misurarsi in modo più diretto con le caratteristiche di un repertorio vastissimo e ricco di capolavori strumentali e corali e di avvicinarsi con occhio più attento all’estrema ricchezza di dettagli di tale repertorio. Nella sua pur breve vita laVerdi Barocca ha saputo offrire non solo perizia tecnica ma anche energia e desiderio profondo di fare musica insieme e di trasmettere tale emozione al proprio pubblico. Il repertorio ormai nutrito dell’Ensemble comprende i grandi capolavori della musica sacra e profana di area germanica, francese e italiana. Dal Requiem de Jean Jill al Weihnachtsoratiorium di Bach, dai 6 Concerti Grossi di Scarlatti al ciclo integrale dei Concerti Brandeburghesi di Bach, dalla Messa in Si minore alla Messa in Do minore di Mozart, dalle 4 Stagioni di Vivaldi a quelle di Domenico Scarlatti. Dal 2009 l’Ensemble, oltre all’attività fuori sede, è presente con una propria stagione stabile all’interno della programmazione della Fondazione Verdi. Nel 2011 ha debuttato anche nel repertorio operistico eseguendo, in occasione del 300° anniversario, Rinaldo di G.F. Händel. concerto nell’ambito del Progetto Circolazione Musicale in Italia del con il sostegno della 93 ª giovedì 12 dicembre 2013 ore 17 Galleria Provinciale di Arte Moderna Nato a Catania, città nella quale conduce i primi studi musicali e consegue il Diploma in Chitarra presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “V. Bellini”, deve la sua formazione musicale alla preziosa guida del M. Giovanni Puddu. Segue corsi di perfezionamento con maestri di chiara fama tra i quali Matteo Mela, Lorenzo Micheli, Giampaolo Bandini, Darko Petrinjak, Angelo Gilardino, Adriano Del Sal organizzati da prestigiose istituzioni musicali di risonanza internazionale tra le quali figurano l’Accademia Pianistica Internazionale “Incontri col maestro” di Imola e l’ Accademia di Musica Pinerolo. Nel luglio del 2011 si esibisce come unico interprete all’interno del “Giuseppe Sinopoli Memorial” organizzato dall’ Università degli Studi di Catania in occasione del decennale dalla morte del maestro. È assiduamente impegnato, in qualità di docente, in attività didattico-formative volte all’insegnamento della prassi esecutivo-interpretativa del repertorio chitarristico, vantando un significativo numero di allievi. Collabora stabilmente con l’Associazione “Quadrivium” nell’ambito del progetto “Musica Insieme a Librino” che prende ispirazione da “El Sistema” di Josè Antonio Abreued insegna nelle Scuole Secondarie di I grado ad indirizzo musicale. classica IVANO TORNELLO chitarra FEDERICO MORENO TORROBA dai Castillos de Espana: Montemayor Simancas Torija Siguenza GIULIO REGONDI Introduction et Caprice op. 23 *** ANTONIO JOSÉ Sonata para guitarra GIORGO FEDERICO GHEDINI Studio da Concerto AGUSTIN BARRIOS MANGORÈ La Catedral 93 ª antiqva domenica 15 dicembre 2013 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” L’ESTRAVAGANTE Stefano Montanari violino Francesco Galligioni violoncello Maurizio Salerno clavicembalo «L’arte del Violino» ARCANGELO CORELLI Sonata I in re maggiore op. V per violino e basso continuo JOHANN SEBASTIAN BACH Sonata n. 4 in do minore BWV 1017 per cembalo e violino GEORG FRIEDERICH HÄNDEL Sonata in re minore HWV 359 per violino e basso continuo * * * ARCANGELO CORELLI Sonata III in do maggiore op. V per violino e basso continuo JOHANN SEBASTIAN BACH Sonata I in sol maggiore BWV 1021 per violino e basso continuo ARCANGELO CORELLI Follia in re minore op. V per violino e basso continuo L’Estravagante è il frutto dell’unione di musicisti desiderosi di condividere la comune passione per la musica da camera, cimentandosi in un repertorio che, nella prassi esecutiva barocca con strumenti originali, raramente vede l’affermazione di gruppi con una forte tradizione alle spalle. Nonostante i componenti abbiano una ricca esperienza, concertistica e didattica, l’ensemble è di recente formazione. La sua affermazione è già avvenuta grazie alle registrazioni e ai numerosi concerti, apprezzati sia per la loro freschezza sia per l’originalità delle scelte musicali. La discografia offre interessanti integrali di carattere monografico quali le Suonate a due, violino & viola da gamba di D. Buxtehude op. 1 e op. 2 e le sei sonate in trio a due violini e basso continuo di J. Pachelbel, assai curiose per l’uso della scordatura che ha caratterizzato autori come F. I. Biber. Di recente realizzazione è i il disco che raccoglie una parte delle sonate op. 1 di Vivaldi, pubblicato dalla rivista Amadeus nel 2011 e riedito da Naive nel 2012. Oltre alle monografie che culminano con le celebrazioni corelliane, a caratterizzare i programmi dell’ensemble è anche il repertorio con voce sola, attraverso collaborazioni con Michael Chance e Roberta Mameli. 93 ª domenica 5 gennaio 2014 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” Il quartetto ExclusIVe si distingue nel panorama musicale italiano per la professionalità e freschezza del repertorio, che si misura su territori spesso inusuali. Formatosi nel 2010, il quartetto è composto da musicisti provenienti da differenti esperienze concertistiche in Italia e all’estero, sia come solisti sia in formazione. In collaborazione con il pianista Giuseppe Bruno - pianista di ininterrotta attività concertistica in tutto il mondo, anche come direttore d’orchestra (Filarmonica di Kiev) riescono a dar vita ad una proposta che comprende anche brani composti e trascritti appositamente per questa formazione. Nel programma che presenteranno per la Filarmonica Laudamo è compresa la “prima esecuzione assoluta” della “Piano Sonata n. 1” del compositore Roberto Scarcella Perino, messinese di nascita e residente a New York. “Scrivere oggi una sonata per pianoforte in tre movimenti è stato per me un po’ come girare un film in costume: come scrivere per alcuni attori inseriti in un set pieno di carrozze, contesse, duchi in grandi giardini ottocenteschi. La forma-sonata è infatti il luogo dove i temi musicali, anche se hanno un posto assegnato, adorano gironzolare trasformandosi in mille modi. La sonata è dedicata alla pianista Sonja Pahor”. Roberto Scarcella Perino classica EXCLUSIVE SAXOPHONE AND PIANO QUINTET Valentina Renesto sax soprano Olga Costa sax alto Francesca Simonelli sax tenore Stefano Angeloni sax baritono Giuseppe Bruno pianoforte ROBERTO SCARCELLA PERINO Piano Sonata n. 1 (Prima Esecuzione Assoluta) ROBERTO SCARCELLA PERINO Piano Concerto n. 1 * * * ROBERTO SCARCELLA PERINO Variations on Mozart’s Variations for Saxophone Quartet and Piano (Prima Esecuzione Assoluta) L.V. BEETHOVEN Concerto per Pianoforte n. 5 “Imperatore” (trascrizione e arrangiamento M° G. Bruno) 93 ª jazz e nuovi linguaggi domenica 12 gennaio 2014 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” DOUNIA Faisal Taher voce Vincenzo Gangi chitarra e voce Giovanni Arena contrabbasso e voce Riccardo Gerbino percussioni Gaetano Leonardi tecnico del suono “A new world of monkeys” Gruppo nato nel 1996 dall’unione di quattro musicisti provenienti da varie esperienze artistiche. Incentrando il loro progetto musicale sulla base di un set acustico, i Dounia fondono la singolare vocalità mediorientale di Faisal Taher ad un’inedita miscela di melodie, armonie, ritmi e suoni provenienti da ogni parte del mondo, affidando così ad ogni singolo strumento la prerogativa di esprimere, attraverso il proprio timbro, il fascino e le suggestioni del mondo dal quale proviene e al quale si rifà, per tradizione ed evoluzione. Il risultato supera ogni forma di contaminazione per creare il loro piccolo mondo dove, in un intreccio sonoro decisamente scarno, ogni nota, ogni suono, anche il più piccolo, acquista un valore fondamentale. Ne nasce così motivo di suggestione, fascino e suggerimento per l’ascoltatore, cui è lasciato uno spazio d’ascolto aperto e interattivo: lo spazio dell’immaginazione. una performance densa e suggestiva, - uno spettacolo ricco, costituito da vari mondi musicali nei quali il gruppo si addentra e dai quali trae linfa vitale, pone anche i presupposti per una musica sempre più propensa ad istaurare un rapporto esclusivo di fruizione e d’interazione con ogni singolo ascoltatore. I Dounia propongono un concerto di brani inediti contenuti nel cd “Monkey” (il manifesto), nel precedente “New World”, ed altri appartenenti alla tradizione mediorientale rielaborati e arrangiati secondo lo stile personale del gruppo. 93 ª giovedì 23 gennaio 2014 ore 19 Sala Laudamo Progetto dedicato alla musica del leggendario pianista jazz Bill Evans, interamente ideato da Francesco Branciamore, compositore, arrangiatore, e batterista di trentennale esperienza e innumerevoli collaborazioni (fra cui Lee Konitz, Evan Parker, Michel Godard, Gianluigi Trovesi, Paul Rutheford), membro di alcune fra le formazioni più interessanti del jazz italiano, come il December Thirty Trio, oltre che leader del Perfect Quartet. L’ensemble pensato da Branciamore comprende flauto, clarinetto, violino, violoncello, pianoforte, contrabbasso. Può dirsi, senz’altro, che per la prima volta la musica del pianista americano viene pensata per un ensemble di questo tipo. L’ultimo esperimento di rilievo è stato fatto dal Kronos Quartet con il contrabbassista Eddie Gomez circa venti anni fa. Per questo progetto Branciamore ha lavorato sull’anima classica di Bill Evans esaltando l’influenza di Chopin, Ravel, Debussy e Satie. I brani orchestrati e arrangiati per l’ensemble non comprendono soltanto composizioni di Bill Evans, ma anche noti standard jazz da lui frequentemente suonati che nelle sue mani sono diventate vere e proprie composizioni del suo repertorio oltre a due brani inediti che Branciamore ha dedicato al grande pianista. La parte del pianoforte è interamente tratta da trascrizioni originali di Bill Evans, tutto ciò che si sovrappone a questa (le parti per gli altri 5 strumenti) è stata composta e arrangiata ad hoc per questo progetto. accordiacorde CROSSOVER ENSEMBLE FRANCESCO BRANCIAMORE direzione, composizione, arrangiamento Carmelo Aglieco flauto Gaetano Cristofaro clarinetto Christian Bianca violino Susy Kimbell violoncello Marina Gallo pianoforte Giuseppe Guarrella contrabbasso “Remembering B. E.” Tributo a Bill Evans Prologue (F. Branciamore) Autumn Leaves (Kosma/Prevert) How My Heart Sings (Anne e Earl Zindars) Minority (Gigi Gryce) My Foolish Heart (Washington/Young) Oleo (Sonny Rollins) Peace Piece (Bill Evans) Peau Douce (Steve Swallow) Peri’s Scope (Bill Evans) Quiet Now ( Denny Zeitlin) Two Lonely People (Bill Evans) Time Remembered (Bill Evans) Waltz for Debby ( Bill Evans) Remembering B.E. (F. Branciamore) Epilogue (Bill Evans) 93 ª classica domenica 26 gennaio 2014 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” WARHOL AND PIANO QUARTET Filippo Fattorini violino Alessio Toro viola Michele Marco Rossi violoncello Andrea Feroci pianoforte GUSTAV MAHLER Quartettsatz A minor (1876) ALFRED SCHNITTKE Piano Quartet in A minor, after Mahler (1988) GIOVANNI SOLLIMA Quartetfiles per violino, viola, violoncello e pianoforte (2005) ROBERT SCHUMANN Quartetto in Mi bemolle Magiore, op. 47 Musicisti giovanissimi, ma che hanno al loro attivo già una brillante carriera solistica e cameristica, hanno quale prerogativa il volere rendere viva la pagina musicale, considerando fondamentale lo studio dei linguaggi contemporanei e riconoscendo nella comunicazione e nella sperimentazione un momento fondamentale dell’atto musicale. Il quartetto ha seguito i Corsi Internazionali di Sermoneta nella classe di Bruno Giuranna e il Corso di Perfezionamento biennale con il Trio di Parma, il I premio al Concorso Nazionale di Musica da Camera “G. Rospigliosi” di Lamporecchio e presso le più importanti Accademie italiane ed europee. Vincitori di numerosi concorsi di Musica da Camera, tra cui il I premio al Concorso Internazionale “Anemos” di Roma e il Bando Rec & Play del CIDIM, Concorso Nuove Carriere e classificandosi al 2° posto, hanno tenuto concerti in alcune fra le più importanti istituzioni musicali come l’Accademia Chigiana a Siena, l’Accademia Filarmonica di Bologna, la Citè de la Musique di Parigi, e per I Concerti del Quirinale, trasmessi da Radio Tre. Il repertorio che presenteranno per la Filarmonica spazia tra quasi due secoli, partendo da Schumann e Mahler, per approdare ai contemporanei Schnittke e Sollima. 93 ª domenica 2 febbraio 2014 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” Madeleine Suite, tratta da “Maria Maddalena o della Salvezza” di Marguerite Yourcenar è una pièce incentrata sul controverso e affascinante personaggio della Maddalena, recitate dall’attrice Mariella Lo Sardo in dialogo con la chitarra di Ralph Towner. Ralph Towner è unanimemente considerato uno dei maggiori chitarristi e compositori contemporanei. Sin dal 1972 i suoi dischi sono pubblicati dalla prestigiosa etichetta ECM. Ha collaborato fra gli altri con Keith Jarrett, Jack De Johnette, i Weather Report, Gary Peacock, Elvin Jones, Egberto Gismonti. Con il suo leggendario gruppo storico, Oregon, ha ottenuto riconoscimenti di ogni tipo, fra cui più nominations ai Grammy Awards. Mariella Lo Sardo, apprezzata attrice, ha studiato recitazione con Michele Perriera, debuttando in teatro con Roberto Guicciardini, e al cinema con i fratelli Taviani “Kaos”. Ha lavorato con diversi registi italiani e stranieri fra cui Giorgio Barberio Corsetti, Toni Servillo, Amos Gitai, Raul Ruiz, Roberto Benigni “Johnny Stecchino”, Franco Zeffirelli “Storia di una Capinera”. “La nostra intenzione era quella di presentare la storia in una forma che utilizzi la musica originale come un personaggio che spesso prende la parola in isolati interludi musicali”. Ralph Towner e Mariella Lo Sardo jazz e nuovi linguaggi RALPH TOWNER chitarra MARIELLA LO SARDO voce recitante “Madeleine Suite” produzione Gigi Spedale per “Querelle” 93 ª accordiacorde giovedì 6 febbraio 2014 ore 19 Sala Laudamo SABRINA PALAZZOLO arpa celtica SIMONA PALAZZOLO arpa celtica “Clàrsach” Ministrel Boy (trad. irlandese (sec. XVII) The Fine Companion collection irish music traditional O’ Carolan’s Air Turlough O’Carolan (1650 - 1738) O’Carolan Concert Folk Harp Duet Turlough O’Carolan Bridget Cruise Turlough O’Carolan Brian Boru March trad. irlandese (sec. XI) Morrison Jig trad. irlandese (sec. XIV) Scarbourgh Fair trad. inglese (sec. XV) Greensleeves trad. inglese (sec. XVI) Rigaudon trad. bretone (sec. XVII) Rencontre trad. bretone (sec. XVII) Antro trad. bretone (sec. XVII) God rest ye merry Gentlemen trad. inglese (sec. XVII) Sabrina e Simona Palazzolo, messinesi, hanno conseguito il diploma presso il Conservatorio “Arcangelo Corelli” di Messina con il massimo dei voti e la lode in Arpa, strumento particolarmente difficoltoso e complesso che le ha affascinate e che suonano con trasparente purezza espressiva, passione, grazia e professionalità. Sono state scelte in Francia da Elizabeth Fontan-Binoche per partecipare al concerto conclusivo della “Academie International d’etè” di Nizza. Nonostante la loro giovanissima età, hanno già partecipato a rassegne e festival in Europa e in Sudamerica, riscuotendo molteplici apprezzamenti e un notevole interesse da parte di diverse personalità della cultura e della società presenti, avendo peraltro utilizzato nel corso dei concerti diversi tipi di arpe tra queste anche quelle andine. Tra gli eventi più importanti cui il Duo ha preso parte, vi è stata la partecipazione al “14th Suzuki Word Convention” di Torino, dove specialisti del settore hanno riscontrato in loro un “...indubbio talento musicale”. Sono tra le più giovani componenti dell’Orchestra Italiana di arpe e fanno parte di alcune formazioni cameristiche ed orchestrali. Hanno partecipato a diverse trasmissioni televisive collaborando con diversi artisti. Hanno frequentato, altresì, master-class e studiato con alcuni dei migliori arpisti mondiali per approfondire e perfezionare la tecnica dell’arpa sia celtica che a pedali. 93 ª domenica 9 febbraio 2014 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” Domenico Nordio, violinista, violista e direttore d’orchestra, ha suonato alla Carnegie Hall di New York, alla Salle Pleyel di Parigi, al Teatro alla Scala di Milano, al Barbican Center di Londra e alla Suntory Hall di Tokyo. Nella sua trentennale carriera si è esibito con la London Symphony, la National de France, l’Orchestre de la Suisse Romande, l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, le Orchestre della Radio di Stoccarda, Madrid, Lugano e Sofia, la Sinfonica di Mosca, la Nazionale della RAI e la Nazionale di Spagna. Il pianista Maurizio Baglini è tra i musicisti più brillanti e apprezzati sulla scena internazionale. Ha al suo attivo un’intensa carriera in Europa, America e Asia: oltre 1200 concerti come solista e 900 di musica da camera. È ospite dei più prestigiosi festival e viene invitato come solista e in formazioni di musica da camera dalle maggiori istituzioni internazionali. Collabora con direttori quali Emanuel Krivine, Maximiano Valdes, Donato Renzetti. Dal 2005 suona stabilmente anche in duo con la violoncellista Silvia Chiesa. Nel 2010 debutta con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Dal 2008 promuove il progetto “Inno alla gioia”, che lo porta a eseguire in tutto il mondo la “Nona Sinfonia” di Beethoven nella trascendentale trascrizione per pianoforte di Liszt . classica DOMENICO NORDIO violino MAURIZIO BAGLINI pianoforte LUDWIG VAN BEETHOVEN Sonata n. 5 in fa maggiore, op. 24 “La Primavera” ROBERT SCHUMANN Sonata n. 1 in la minore, op. 105 * * * JOHANNES BRAHMS Sonata n. 2 in la maggiore, op. 100 JOHANNES BRAHMS Scherzo in do minore per la «Sonata F.A.E.» 93 ª classica domenica 16 febbraio 2014 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” TRIO BROZ Barbara Broz violino Giada Broz viola Klaus Broz violoncello JEAN SIBELIUS Trio in Sol min LUDWIG VAN BEETHOVEN Serenata op. 8 in Re maggiore * * * ERNST VON DOHNANYI Serenata per archi op. 10 LUIS BACALOV Trio per archi (2010, Dedicato al Trio Broz) Il Trio Broz ha intrapreso l’attività nel 1993 sotto la guida di docenti del Mozarteum di Salisburgo, completando la formazione cameristica diplomandosi col massimo dei voti in musica da camera presso l’Accademia di Santa Cecilia a Roma, con il Maestro Rocco Filippini, e la Scuola di Musica di Fiesole, sotto la guida dei Maestri Piero Farulli, Andrea Nannoni e Milan Skampa. Vincitore di vari concorsi e premi nazionali e internazionali, il Trio Broz annovera al suo attivo ormai più di 500 concerti sia in Italia che all’estero (Austria, Germania, Olanda, Spagna, Inghilterra, Penisola Balcanica, USA, America Centrale, Africa, Cina) e vari tour (Messico, Guatemala, Nicaragua, Germania). Diversi compositori contemporanei hanno dedicato opere al Trio Broz, che annovera nel suo repertorio anche opere di Ennio Morricone, Andrè Abujamra, Fausto Sebastiani, Luis Bacalov, Azio Corghi. Oltre a varie collaborazioni, il Trio Broz ha registrato quattro album. Dopo la pubblicazione delle Variazioni Goldberg di Bach nella versione per archi dell’illustre violista italiano Bruno Giuranna e “Divertimento” per la Universal Music Group (2011), nel 2013 il Trio ha avviato la collaborazione con Sony Classical, incidendo “Tang’Jok (Them)”, progetto ambizioso in cui i tre musicisti propongono a ritmo di tango opere di celeberrimi autori del Novecento e contemporanei. 93 ª giovedì 20 febbraio 2014 ore 19 Sala Laudamo “Innegabilmente Stefano Maltese è il più importante talento della scena jazz europea”. Così, senza mezzi termini, ha scritto Stan Wooley, sull’autorevole rivista specializzata inglese Jazz Journal. Sin dagli anni ’70 il compositore e polistrumentista Stefano Maltese ha lavorato con una varietà di situazioni musicali che vanno dal solo all’orchestra, esplorando l’interazione fra scrittura e improvvisazione, in un percorso assolutamente personale, ispirato da varie forme d’arte. Ha inciso ben 36 dischi, suonando, tra gli altri, con Gioconda Cilio, Marilyn Crispell, John Tchicai, Keith Tippett, Evan Parker, Han Bennink, Antonello Salis, Barre Phillips. Per la Filarmonica Laudamo presenterà il suo AKA Trio, insieme all’inseparabile Antonio Moncada, con cui collabora ininterrottamente dal 1982, batterista internazionalmente apprezzato, e al contrabbassista Alessandro Nobile, talento di solida formazione, in grande ascesa nel panorama del jazz italiano. “In un gruppo in cui a ogni musicista viene chiesto di affrontare la musica come esperienza che conduca a una sorta di viaggio in dimensioni sconosciute, l’aspetto umano è di importanza fondamentale. Questo gruppo per me rappresenta un punto di sintesi che apre verso nuove possibilità, dove più che mai composizione e improvvisazione si fondono e si sviluppano insieme, dove già il suono fa la musica, dove l’essere umano è strumento ancor prima dell’attrezzo che suona”. Stefano Maltese jazz e nuovi linguaggi STEFANO MALTESE AKA TRIO Stafano Maltese ance Alessandro Nobile contrabbasso Antonio Moncada batteria Brani originali di Stefano Maltese e improvvisazioni jazzistiche 93 ª jazz e nuovi linguaggi domenica 23 febbraio 2014 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” AMATO JAZZ TRIO Elio Amato trombone e pianoforte Alberto Amato contrabbasso Loris Amato batteria Proiezione documentario Amato Bros. Quando il jazz nasce in Sicilia di Giuseppe Di Bernardo Musiche di Elio Amato, Alberto Amato, Igor Stravinsky Canicattini Bagni (Siracusa) è un comune della Sicilia Orientale. Come amano ricordare i suoi stessi abitanti “qui ogni tre case c’è uno strumento musicale”. In questo mileu si innesta l’incredibile storia dell’ Amato Jazz Trio, la prima grande famiglia del jazz italiano. Giuseppe Di Bernardo L’Amato Jazz Trio si forma in Sicilia nel 1979 con Elio, Alberto e Sergio. Definiti “il trio più originale e stimolante ascoltato negli ultimi anni” dalla rivista Musica Jazz, partecipano alle più importanti rassegne italiane. La loro originalità è riconosciuta ovunque, si rifanno a Ornette Coleman, a Mingus, ma anche alla componente “colta” europea, in particolare a Stravinskij. Nel 2003 scompare prematuramente Sergio, il più piccolo dei tre fratelli, batterista del gruppo. L’evento traumatico non ferma la necessità di fare musica dei fratelli, e il più piccolo, Loris, riprende alla batteria il ruolo del fratello scomparso, permettendo un nuovo corso del trio. Il regista Giuseppe Di Bernardo ha realizzato un film sulla singolare storia dei fratelli Amato che aprirà il concerto dell’Amato Jazz Trio per la Filarmonica Laudamo. 93 ª domenica 2 marzo 2014 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” Dopo il diploma al Conservatorio “N. Paganini” di Genova ottenuto, con il massimo dei voti, sotto la guida di Nevio Zanardi, Giovanni Scaglione segue i corsi di perfezionamento di Michael Flaksman e Antonio Meneses, ricevendo da entrambi attestati di merito. Nel 1997 entra nella Konzert Klasse di Ivan Monighetti presso la Musikhochschule di Basilea. Il Concerto per violoncello e orchestra di Schumann, eseguito con la Basel Symphony Orchestra, gli vale come prova conclusiva per il conseguimento del prestigioso Solisten-Diplom. Nel 2002 entra a far parte del Quartetto di Cremona, formazione che si è imposta negli anni come una delle migliori realtà del panorama musicale e con la quale svolge tuttora un’intensissima attività concertistica che lo ha portato in sale di grande importanza in tutto il mondo: dalla Wigmore Hall di Londra al Konzerthaus di Berlino e al Teatro Coliseo di Buenos Aires. All’attività quartettistica affianca quella da solista, e ha debuttato nel maggio 2011 con un programma per violoncello solo, al quale sono seguiti altri concerti per società musicali italiane come il Lyceum Club di Firenze e la Società del Quartetto di Milano. È docente di Quartetto e Musica da Camera presso l’Accademia Stauffer di Cremona. Suona un violoncello costruito dal liutaio Marino Capicchioni nel 1974. classica GIOVANNI SCAGLIONE violoncello SOFIA GUBAIDULINA Preludio (dai 10 Preludi per violoncello solo, 1974) JOHANN SEBASTIAN BACH Suite n. 1 in sol maggiore per violoncello solo BWV 1007 GASPAR CASSADÒ Suite per violoncello solo (1926) * * * SOFIA GUBAIDULINA Preludio (dai 10 Preludi per violoncello solo, 1974) JOHANN SEBASTIAN BACH Suite n. 6 in re maggiore per violoncello solo BWV 1012 93 ª accordiacorde giovedì 6 marzo 2014 ore 19 Sala Laudamo ALESSANDRA FAZZINO danza LELIO GIANNETTO contrabbasso “Bestiario” “Bestiario“ è uno spettacolo di danza e musica che travalica i tradizionali schemi. È un viaggio fantastico attraverso le diverse qualità del corpo, del gesto e del suono, che evoca immagini e creature misteriose, affascinanti e a volte mostruose cui vorremmo alle volte somigliare, altre no. Il “Bestiario” nel Medio Evo, era rappresentato da libri raffiguranti descrizioni di animali con spiegazioni moralizzanti o riferimenti a testi sacri Alessandra Fazzino, danzatrice e coreografa, si è formata presso il Centre Internationale de Danse di Rosella Hightower a Cannes e la London Contemporary Dance School a Londra. Dal 1988 fa parte della Axas Dance Company di Zurigo, partecipando alle produzioni della compagnia fino al 1991. Da tempo, ha intrapreso un percorso di ricerca personale che persegue l’obiettivo di mettere insieme il linguaggio della danza contemporanea con quello del teatro. Nel 2001 l’incontro con la nota regista teatrale e cinematografica Emma Dante, con la quale collabora ancora oggi. Lelio Giannetto, contrabbassista attivo dagli anni Ottanta, sviluppa una grande sensibilità verso i percorsi di confine tra diversi contesti e linguaggi della musica: dal jazz alla tradizione orale, dalla musica classica alla musica antica, dalla contemporanea all’improvvisazione radicale, collaborando con alcuni fra i maggiori musicisti contemporanei, da Barre Phillips a Giovanni Sollima. Nel 1997 crea a Palermo “Curva minore”, associazione per la divulgazione e produzione delle musiche innovative e della ricerca. 93 ª domenica 9 marzo 2014 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” “A Night in Armenia” è una produzione originale della Filarmonica Laudamo. Un progetto multiculturale che per la prima volta viene affrontato in un unico concerto e dove la armeno/americana Helene Zindarsian incontra alcuni fra i musicisti più significativi della Sicilia in un repertorio del tutto inusuale: i violoncellisti Maurizio Salemi e Genziana D’Anna, l’arpista Lucia Clementi, la flautista Maria Chiara Sottile, la pianista Stefania La Manna. La prima parte del concerto è basata su musiche sacre armene, risalenti anche al V Secolo, tratte dalla suite Janabar (pubblicata su CD nel 2012), la seconda parte da canzoni tradizionali armene. Helene Zindarsian, nativa di San Francisco, figlia del compositore di musica jazz e classica Earl Zindars, e della pianista e compositrice Annig Bohigian, fa il suo debutto professionale con la San Francisco Ballet Company. Solista della Philarmonia Baroque Orchestra e della Marin Symphony, ha avuto modo di cimentarsi con i repertori di Purcell, Bach, Rameau, Vivaldi, Vaughan Williams e Mozart. L’altro lato molto affascinante della Zindarsian è la grande dedizione al repertorio musicale Armeno, di cui è una apprezzata interprete, essendo lei stessa di tali origini, per parte di madre. Grazie a tale repertorio ha ricevuto vari riconoscimenti, fra cui una nomination all’Armenian Music Awards, con il CD A Mother’s Love. jazz e nuovi linguaggi HELENE ZINDARSIAN Helene Zindarsian soprano Maria Chiara Sottile flauti Genziana D’Anna violoncello Maurizio Salemi violoncello Lucia Clementi arpa Stefania La Manna pianoforte “A Night in Armenia” Traditional songs celebrating the cycle of life Arrangiamenti di Richard Walsh Produzione della Filarmonica Laudamo di Messina SACRED MUSIC Janabar - Looys ee Loosoh - Ov Zarmanali Anganimk - Vor Gazmetzer - Patz Mez Der Aneghanelit - Hyre Mer (Annig Zindarsian) Hyre Mer (Yegmalian) - Kuta Der * * * VILLAGE LIFE GOMIDAS VARTABED Kele Kele ROMANOS MELIKIAN Vart ALEXANDER SPENDIARIAN Ay Vart 93 ª classica domenica 16 marzo 2014 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” I CAMERISTI DEL BELLINI Alessandro Cortese, Valentina Caiolo, Adriano Murania, Massimo Cipria primi violini Marcello Spina, Giuseppe Costantino, Alessio Nicosia secondi violini Luigi De Giorgi, Aldo Randazzo, Vincenzo Di Ruggiero viole Antonio Di Credico, Alessandro Longo violoncelli Giuseppe Giacalone contrabbasso J. S. BACH Aria sulla 4 corda (dalla III suite per orchestra) W. A. MOZART Divertimento in Re Maggiore K 136 E. ELGAR Serenata per archi op. 20 in Mi minore * * * J. STRAUSS Pizzicato Polka A. VIVALDI Concerto per archi in La maggiore RV 158 B. BRITTEN Simple Symphony L’Ensemble è formato da giovani musicisti provenienti da tutta Italia che lavorano stabilmente come professori d’orchestra del Teatro Massimo Bellini di Catania, ed hanno al loro attivo una vasta esperienza solistica, cameristica e sinfonica, diretti da grandi maestri quali Yuri Temirkanov, Hubert Soudant, Alain Lombard e Hans Graf solo per citarne alcuni. Da Vivaldi a Sostakovic, da Mozart a Respighi fino ai compositori contemporanei, il repertorio dei Cameristi del Bellini spazia dal Barocco al Novecento valorizzando anche le composizioni meno note scritte per tale formazione. La peculiarità di questo gruppo è il suonare senza direttore e, per la loro versatilità, sono invitati spesso come gruppo base per affiancare solisti di fama mondiale. Compaiono individualmente da oltre un decennio nei cartelloni dei teatri e delle associazioni musicali più importanti e partecipano costantemente a numerosi e prestigiosi festival e rassegne nazionali ed internazionali del settore. 93 ª giovedì 20 marzo 2014 ore 19 Sala Laudamo Stefan Hagel è un musicista e studioso austriaco specializzato nell’esecuzione del repertorio vocale e strumentale dell’antica Grecia. Nel panorama - ultimamente piuttosto affollato degli esecutori di musica “antica”, la sua peculiarità consiste nel fatto che le sue esecuzioni sono fondate su un estremo rigore filologico, sia nella pronuncia del greco antico (argomento su cui Hagel ha scritto diversi contributi scientifici), sia negli aspetti organologici. Hagel infatti costruisce da sé i suoi strumenti secondo le descrizioni che si trovano nelle fonti antiche e le indicazioni dell’iconografia musicale (pittura vascolare, statue, ecc.). Hagel è in grado di suonare la lyra e la kithara con diverse tecniche testimoniate dalle fonti - lo psallein, ossia l’impiego delle dita nude, oppure l’uso del plektron; inoltre ha realizzato diversi tipi di auloi (strumenti aerofoni a doppia ancia) che replicano esattamente, nelle dimensioni e nel numero e posizione dei fori, gli strumenti antichi ritrovati negli scavi archeologici. Hagel ha elaborato un software che gli consente, date le dimensioni di un aulos, si calcolarne l’estensione e il tipo di scala. Anche nel caso degli auloi, Hagel usa gli antichi sistemi di accordatura che consistono nell’otturare alcuni fori con tappi di sughero per ottenere una scala piuttosto che un’altra. Il concerto sarà introdotto da Massimo Raffa, studioso di musica antica di fama internazionale. accordiacorde STEFAN HAGEL “Musiche della Grecia Antica” Introduzione di Massimo Raffa 93 ª jazz e nuovi linguaggi domenica 30 marzo 2014 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” FRANCO D’ANDREA pianoforte “Piano Solo” Brani originali di Franco D’Andrea e improvvisazioni jazzistiche Franco D’Andrea è un musicista che non ha bisogno di presentazioni. La sua storia artistica è talmente ricca, intensa, coerente, che per condensare in pochi tratti tutte le sue collaborazioni, gli incontri, le opere significative ci vorrebbero forse le parole di un poeta. “Il piano solo rappresenta nel jazz una delle occasioni più adatte per ricercare, improvvisando, nuove combinazioni musicali, con esiti imprevedibili. In genere il musicista ha molti tasselli del mosaico pronti. Nel mio caso possono essere composizioni originali o anche brani dei miei autori preferiti (Kid Ory, George Gershwin, Duke Ellington, Billy Strayhorn, Thelonious Monk, Lennie Tristano, John Coltrane) col profumo che le varie ere del jazz a cui appartengono portano ancora oggi con sé. Ma la trama finale è tutta da inventare, il racconto che ogni sera si dipana sul palcoscenico sarà sempre diverso. Inoltre, qualche volta, suonando può venire alla luce un elemento musicale nuovo, non conosciuto, di cui non sono chiare le implicazioni. Accettare il confronto con questo nuovo elemento significa, in un certo modo, aprirsi un varco verso il mistero”. Franco D’Andrea 93 ª domenica 6 aprile 2014 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” La voce di controtenore trova il suo repertorio più ampio, appropriato e consono nella musica barocca, anche se il geniale Gioacchino Rossini assegnerà ancora tale ammaliante tessitura ad alcuni suoi personaggi operistici. Nel Seicento e nel Settecento per ottenere tale particolare tipologia canora si ricorreva a una barbara ed incivile pratica; nei tempi moderni si ricorre all’uso del falsetto, accorgimento tecnico che permette alla voce maschile di “simulare” altezze permesse solo a certe voci femminili. Pertanto a tali controtenori o falsettisti dobbiamo attribuire il pregio ed il merito di farci ascoltare la musica barocca così come veniva concepita e praticata dai musicisti dell’epoca. Nella tipologia di questi artisti possiamo senz’altro annoverare il ventitreenne catanese Riccardo Angelo Strano, laureatosi al Conservatorio Reale dell’Aia in canto lirico nell’estate del 2012 e che vanta già una lusinghiera carriera e valide affermazioni in tutta Europa. Les Elements, formazione di musica antica fondata da Piero Cartosio e Basilio Timpanaro, ha realizzato concerti per importanti istituzioni italiane ed estere. Di recente ha pubblicato il cd “Venere, Amore e Ragione” dedicato ad Alessandro Scarlatti, pubblicato da Discantica. antiqva RICCARDO ANGELO STRANO e LES ELEMENTS Riccardo Angelo Strano controtenore Piero Cartosio, Alessandro Nasello flauti diritti Maurizio Salemi violoncello Basilio Timpanaro clavicembalo JOHANN HEINRICH SCHMELZER Sonata FRANCESCO CAVALLI Delizie e contenti (da “Giasone”) LULLY-MARAIS-D’ANGLEBERT Suite du Sommeil (da “Persée” e “Athys” di Lully) HENRY PURCELL Why should man quarrel (da “The Indian Queen”) The Four Seasons (da “The Fairy Queen”) Suite per cembalo in Re maggiore Z 656 Chaconne (da “Dioclesian”) An evening hymn *** WILLIAM WILLIAMS Sonata in imitation of birds ALESSANDRO SCARLATTI Più del vago pellicano (da “Il giardino di rose”) Vedi lo stuolo (da “Il giardino di rose”) Mi fan guerra (da “Là dove a Mergellina”) GEORG FRIEDRICH HÄNDEL Triosonata in Fa maggiore Verso già l’alma (da “Acis, Galatea e Polifemo”) Crede l’uom (da “Il Trionfo del Tempo e del Disinganno”) Coll’ardor del tuo bel core (da “Agrippina”) 93 ª jazz e nuovi linguaggi domenica 13 aprile 2014 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” GIOVANNI RENZO pianoforte “Cosmic Concert” Musica di Giovanni Renzo Video di Gianluca Masi, Babak Tafreshi, P. M. Heden, Kwon O Chul, Bernd Pröschold, Giovanni Renzo Una serie di composizioni musicali concepite come una sorta di esplorazione del Cosmo dischiudono, in quest’opera, un suggestivo atlante sonoro. Giovanni Renzo, musicista e appassionato di astronomia, propone in questo spettacolo multimediale un viaggio siderale nello spazio e nel tempo. Le immagini della composizione visiva nata dalla collaborazione con l’astronomo Gianluca Masi del Planetario di Roma e con gli astrofotografi Babak Tafreshi, P. M. Heden e Kwon O Chul Bernd Pröschold, si affiancano alle musiche e proseguono nel segno diverso il senso di un viaggio di poetica ispirazione. Nel corso di questo affascinante viaggio musicale si osserveranno fenomeni visivi come le aurore boreali, le notti rischiarate dal sole di mezzanotte delle alte latitudini, si sorvolerà la superficie lunare, si attraverseranno nebulose, fino alla conclusione del viaggio, quando, accompagnati dalle note di Bach contenute a bordo della sonda Voyager ci si perderà nelle infinite profondità del cosmo. “Cosmic Concert” è un progetto nato su commissione di Astronomers Without Borders, associazione internazionale di astronomi, che annualmente organizza il Global Astronomy Month, la più grande celebrazione dell’astronomia a livello globale. 93 ª domenica 27 aprile 2014 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” L’Orchestra di Fiati del Conservatorio Corelli, formata da numerosi elementila cui assoluta professionalità ha da tempo conquistato un posto di diritto nelle stagioni dell’ente. L’orchestra è guidata da Lorenzo Della Fonte, considerato ormai un’autorità indiscussa nel mondo fiatistico internazionale anche come compositore, trascrittore, ricercatore e didatta. Nato a Sondrio nel 1960, oltre ad aver conseguito tre diplomi di Conservatorio (clarinetto, strumentazione per banda e musica jazz), Della Fonte ha studiato direzione d’orchestra in Italia e all’estero con Jo Conjaerts, Henk van Lijnschooten, Robert Reynolds, Gianluigi Gelmetti, Eugene Corporon, Jan Cober, Andreas Spörri. È vincitore del Primo Premio dell’edizione 2000 del Concorso Internazionale per Direttori d’Orchestra “Prix Credit Suisse” di Grenchen (Svizzera), organizzato nel corso della “Internationale Musikwoche Grenchen” (fondata dal violinista Yehudi Menuhin nel 1958 e da lui stesso curata fino al 1999, anno della sua morte). È il direttore di banda italiano più richiesto all’estero grazie ad una intensa e proficua attività come direttore ospite, iniziata già nel 1992, con prestigiose orchestre di fiati in Giappone, Germania, Canada, Svizzera, Olanda, Spagna, Belgio, Portogallo, Irlanda, Lettonia, USA, Argentina, Brasile, Taiwan, oltre a numerose altre bande in Italia. classica ORCHESTRA DI FIATI DEL CONSERVATORIO CORELLI LORENZO DELLA FONTE direttore Musiche di autori del Novecento in collaborazione con 93 ª classica domenica 4 maggio 2014 ore 18 Palacultura “Antonello da Messina” SESTETTO ARMONIA Pasquale Faucitano primo violino Fabrizio Scapara secondo violino Salvatore Randazzo viola Pierluigi Marotta violoncello Giuseppe Blanco contrabbasso Antonino Cicero fagotto “Tango del Angel” ASTOR PIAZZOLLA La Trilogia del Angel: la muerte del Angel - la milonga del Angel la resurecion del Angel *** ASTOR PIAZZOLLA Ave Maria - Escualo - Escolaso PEDRO LAUREZ Milonga de mis amores Viaggio musicale durante il quale il fagotto di Antonino Cicero - musicista che vanta partecipazioni di altissimo livello (Holencourt Orchestra di Bruxelles, Filarmonica di Oviedo, Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia) attraversa un repertorio originale e alquanto inedito per uno strumento di nobile tradizione classica. Inattese e suggestive atmosfere, nel piacere di sonorità inusuali dove la robusta voce del fagotto è sostenuta con eleganza dal quintetto d’archi Armonia. Un percorso intenso e appassionato affidato al calore del tango ed a spunti di ricerca musicale. Sarà eseguita la Trilogia Del Angel di Piazzolla, nelle preziose trascrizioni pervenute di prima mano attraverso José Bragato (classe 1915) - leggendario violoncellista di origini italiane compositore, direttore d’orchestra, arrangiatore e archivista musicale, e primo violoncello al Teatro Colón di Buenos Aires. Bragato fu uno dei personaggi di punta del Tango “Nuevo” sin dalla sua nascita, nel 1950, sempre a fianco di Astor Piazzolla nel Tango Nuevo Ensemble. Arrangiò personalmente la musica di Piazzolla per vari organici, dal duo al quartetto d’archi, all’orchestra. ANTIQVA LaVerdi barocca L’Estravagante Riccardo Angelo Strano e Les Elements CLASSICA Quartetto di Venezia Ramin Bahrami Francesco Tornabene Stefan Milenkovich - Srebrenka Poljak Mario Calì Ivano Tornello ExclusIVe Saxophone and Piano Quintet Warhol Piano Quartet Domenico Nordio - Maurizio Baglini Trio Broz Giovanni Scaglione I Cameristi del Bellini Orchestra di fiati del Conservatorio Corelli Sestetto Armonia JAZZ E NUOVI LINGUAGGI Marco Fumo Luca Aquino Dounia Ralph Towner - Mariella Lo Sardo Amato Jazz Trio Helene Zindarsian Franco D’Andrea Giovanni Renzo ACCORDIACORDE Crossover Ensemble - dir. Francesco Branciamore Sabrina e Simona Palazzolo Stefano Maltese AKA Trio Lelio Giannetto - Alessandra Fazzino Stefan Hagel Impaginazione e stampa Tipografia Samperi - Messina