00Linux.book Page 17 Tuesday, January 21, 2003 3:53 PM Capitolo 2 Preparate il vostro computer per Linux •••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• In questo capitolo ➤ Apprendere i passi di installazione ➤ Utilizzare Linux e Windows sullo stesso computer ➤ Conoscere (e trovare) le informazioni sull’hardware ➤ Preparare l’installazione con CD o floppy ➤ Personalizzare le partizioni del disco prima dell’installazione •••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• Q uasi tutte le distribuzioni Linux attuali sono in grado di determinare il vostro hardware in modo automatico e di guidarvi attraverso il processo d’installazione. Per la maggior parte dei sistemi relativamente moderni, l’installazione di Linux avviene regolarmente e senza nessun problema. Ma potete rendere questo processo ancora più semplice eseguendo un compito importante prima dell’installazione stessa: prendere familiarità con l’hardware del vostro computer. Prima di installare Linux, è opportuno che abbiate le informazioni e i componenti necessari sotto mano, in modo da non doverli recuperare mentre la schermata d’installazione è in attesa delle vostre istruzioni. Inoltre, quando dovesse capitare di sostituire, cambiare o aggiungere dell’hardware, in questo modo potrete disporre di una sua registrazione. In questo capitolo saranno illustrati alcuni compiti da eseguire per preparare il processo d’installazione di Linux. Inoltre, scoprirete come impostare il vostro sistema per installare Linux direttamente da CD, o con un dischetto d’installazione. Come comprendere il vostro sistema Prima di iniziare a installare Linux, occorre valutare il computer che si prevede di utilizzare. Si tratta di un’operazione molto semplice se desiderate installare esclusivamente Linux: se il vostro computer ha meno di un paio d’anni di vita e non ha installato software particolare di fornitori specifici, è sufficiente che vi assicuriate 00Linux.book Page 18 Tuesday, January 21, 2003 3:53 PM 18 Parte I – Un primo approccio ______________________________________________________________________ di avere un lettore di CD e di potere eseguire il boot direttamente da esso (per ulteriori informazioni, consultate il paragrafo “Avvio da CD”, in questo capitolo). Se invece disponete di un sistema preinstallato come quelli forniti da Dell, Compaq o Hewlett-Packard, probabilmente basterà inserire il CD, far ripartire il sistema e installare Linux con le impostazioni di default. In questo caso, potete tranquillamente ignorare il successivo paragrafo “Come riconoscere l’hardware importante”, in questo capitolo. Se invece intendete far coesistere Linux e Microsoft Windows sulla stessa macchina, dovrete consultare il paragrafo “Come utilizzare Linux e Windows insieme”. E infine, se il vostro computer ha più di un paio d’anni, o semplicemente se volete essere assolutamente certi di poter installare Linux, andate al successivo paragrafo “Come verificare se il vostro computer supporta Linux”. Preparazione all’utilizzo di Linux e Microsoft Windows Se il computer su cui volete installare Linux è utilizzato attualmente da Windows, e se volete continuare a mantenere questo sistema operativo, è necessario un lavoro preliminare minimo. Il primo passo consiste nel capire se tutto lo spazio del disco sulla vostra macchina è assegnato a Windows: a questo scopo, potete usare gli strumenti forniti da questo sistema operativo. Le versioni di Windows installate sono molte, ma saranno considerate in particolare Windows 98, Windows 2000 e Windows XP. Determinare lo spazio disco in Windows 2000 e Windows XP I sistemi operativi Windows 2000 e Windows XP fanno uso degli account per controllare e rendere sicuri i file e le cartelle. Per ottenere le informazioni sull’uso dello spazio del disco dovete accedere al sistema come amministratore, o comunque come un utente che disponga dei permessi di amministratore. Userete poi l’applicazione Computer Management nel gruppo di strumenti di amministrazione, per accedere ai dettagli dell’utilizzo dello spazio disco, come segue: 1. Aprite il pannello di controllo Start/Impostazioni/Pannello di controllo. 2. Aprite la cartella Strumenti di amministrazione e fate doppio clic sull’icona Gestione Computer. 3. Nel pannello di sinistra dell’applicazione fate clic sull’icona corrispondente alla cartella gestione Disco. In pochi attimi, nel pannello di destra sarà visualizzato lo stato corrente dei dispositivi presenti sulla vostra macchina, quali i dischi fissi, i lettori di CD, i lettori di DVD/CD ecc. La Figura 2.1 presenta un esempio di visualizzazione di Windows XP, mentre la Figura 2.2 mostra l’interfaccia Disk Management di Windows 2000. La Figura 2.2 si riferisce a un computer con un solo disco fisso e un lettore di DVD/CD. Il disco fisso è suddiviso, o “ripartito”, in quattro parti: di queste, tre 00Linux.book Page 19 Tuesday, January 21, 2003 3:53 PM ___________________________________________ Figura 2.1 Le informazioni di Disk Management presentate dallo strumento Computer Mangement di Windows XP Figura 2.2 Le informazioni di Disk Management presentate dallo strumento Computer Mangement di Windows 2000 Capitolo 2: Preparate il vostro computer per Linux 19 00Linux.book Page 20 Tuesday, January 21, 2003 3:53 PM 20 Parte I – Un primo approccio ______________________________________________________________________ sono utilizzate mentre una è libera. In Disk Management, le partizioni identificate come Primary o Extended si riferiscono a sezioni del disco già assegnate a un sistema operativo. Nella Figura 2.2 la sezione denominata come Unallocated non è assegnata ad alcun sistema operativo, ed è quindi disponibile. Questa porzione non allocata potrebbe essere utilizzata per l’installazione di Linux, dal momento che è maggiore di 3 GB e non assegnata ad alcun sistema operativo. Verifica dello spazio disco in Windows 98 Windows 98 non dispone di un’utilità grafica come Computer Management, ma mette a disposizione FDISK, uno strumento da riga di comando che indica le partizioni presenti sul disco fisso. Per determinare i dettagli del disco fisso in Windows 98 potete procedere come segue. 1. Aprite una finestra di comando MS-DOS (Start/Programmi/Prompt di MS-DOS ). 2. Digitate fdisk e premete Invio. In Windows potete digitare FDISK in maiuscolo o in minuscolo, purché il nome di questo comando sia scritto correttamente! In funzione delle dimensioni del vostro disco, vi potrebbe essere chiesto se volete visualizzare le informazioni per i dischi di maggiori dimensioni. Se non appare questa domanda, le opzioni del menu di FDISK saranno simili a quelle illustrate nella Figura 2.3. Figura 2.3 Opzioni del menu di FDISK 3. Se è mostrata la richiesta relativa alle dimensioni del disco, rispondete in modo affermativo e premete Invio. A questo punto, vi apparirà il menu FDISK. 4. Visualizzate le informazioni relative alla partizione del disco corrente. Se avete installato più di un disco fisso, FDISK mostrerà una quinta opzione di menu, che permette di cambiare il disco di cui visualizzare le informazio- 00Linux.book Page 21 Tuesday, January 21, 2003 3:53 PM ___________________________________________ Capitolo 2: Preparate il vostro computer per Linux ni: in tal caso, digitate 5 e premete Invio. La schermata di FDISK visualizzerà tutti i dischi fissi presenti sul computer. Digitate il numero corrispondente al disco di cui volete conoscere le informazioni e premete Invio. Nella parte superiore della schermata sarà indicato il numero del disco attivo in quel momento. 5. Per visualizzare le informazioni sulle partizioni relative al disco attivo, digitate 4 e premete Invio. La Figura 2.4 mostra un esempio della schermata d’informazione sulle partizioni del disco di FDISK. Figura 2.4 Informazioni sulla partizione in FDISK Le informazioni mostrate nella Figura 2.4 indicano che non è disponibile nessuno spazio non allocato. Nel caso il disco disponesse di spazio libero, FDISK ne visualizzerebbe l’ammontare. Nella Figura 2.4 una parte dello spazio disco è configurata come partizione estesa EXT DOS. Nonostante l’etichetta della partizione estesa indichi DOS, nessuno spazio vuoto in questa partizione potrà essere utilizzato da altri sistemi operativi. Sfortunatamente, le informazioni visualizzate da FDISK a questo livello non indicano se nella partizione estesa ci sia spazio libero di qualsiasi tipo. In una partizione estesa, poi, è possibile suddividere lo spazio disco in altri frazionamenti, i cosiddetti drive logici: in ogni caso, ovviamente, la somma dello spazio disco di tutti i drive logici non potrà mai eccedere le dimensioni della partizione estesa. 6. Per visualizzare l’assegnazione di drive logici nella partizione estesa, premete Invio. La Figura 2.5 mostra un esempio di allocazione di drive logici: in questo caso, tutto lo spazio nell’ambito della partizione estesa risulta assegnato. Se ci fosse stato spazio libero, FDISK ne avrebbe visualizzate le dimensioni disponibili. Potete utilizzare lo spazio disco di una o più parti di una partizione estesa per Linux, come pure per Windows 98, Windows 2000 e Windows XP. 21 00Linux.book Page 22 Tuesday, January 21, 2003 3:53 PM 22 Parte I – Un primo approccio ______________________________________________________________________ Figura 2.5 Informazioni dei drive logici in FDISK Se tutto lo spazio del disco fisso è stato assegnato a Windows e se non è disponibile quindi spazio non allocato, non sarà possibile installare Linux e Windows su partizioni separate. Se invece non avrete utilizzato tutto lo spazio disponibile sul disco allocato a Windows, potrete ridimensionarne, diminuendole, le dimensioni. Diversi strumenti, come Partition Magic, sono disponibili per ridimensionare e lavorare facilmente sulle partizioni del vostro disco fisso: per ulteriori informazioni su Partition Magic consultate il sito web www.powerquest.com. Le partizioni saranno trattate più in dettaglio nel paragrafo “Come lavorare con le partizioni disco”. Utilizzare Linux e Windows insieme Senza ricorrere ad altro software, quando installate Linux su un sistema in cui Windows è già presente potete utilizzare un solo sistema operativo alla volta. In altre parole, se state utilizzando Windows e volete usare Linux, dovrete uscire da Windows, far ripartire il computer e quindi attivare Linux. La Figura 2.6 illustra l’ambiente d’inizializzazione di un sistema in cui sono installati sia Linux sia Windows. Tuttavia, utilizzando software specifico avete la possibilità di usare Linux su una macchina Windows mentre questo sistema è attivo. Con il software VMware (www.vmware.com) potete gestire simultaneamente uno o più sistemi operativi sulla stessa macchina: per esempio, il software VMware per workstation permette di usare Linux e altri sistemi operativi nell’ambito di Windows. Per garantire prestazioni decenti con entrambi i sistemi operativi, il vostro computer dovrà disporre almeno di un processore da 1 GHz, di 512 MB di memoria e di 4 GB di spazio libero su disco: ovviamente, più la vostra macchina è potente, migliori saranno le prestazioni. Nella Figura 2.7 la finestra centrale rappresenta Red Hat Linux attivo in una sessione VMware di Windows 2000. 00Linux.book Page 23 Tuesday, January 21, 2003 3:53 PM ___________________________________________ Figura 2.6 Schermata di inizializzazione dual-boot per un sistema in cui sono installati Linux e Windows Figura 2.7 Sessione VMware con Linux attivo in Windows 2000 Capitolo 2: Preparate il vostro computer per Linux 23 00Linux.book Page 24 Tuesday, January 21, 2003 3:53 PM 24 Parte I – Un primo approccio ______________________________________________________________________ Verificare se il vostro computer supporta Linux Se il vostro computer ha già qualche anno, se non conoscete esattamente il tipo di hardware, o se volete verificare semplicemente se il vostro sistema è in grado di funzionare con Linux, dovete tenere conto di alcune considerazioni prima di procedere all’installazione del sistema operativo. ✔ Determinate l’hardware del vostro computer e le eventuali informazioni di rete. Nella documentazione della maggior parte delle distribuzioni troverete un elenco dettagliato dell’hardware supportato da Linux. Talvolta questo elenco è disponibile nella documentazione cartacea e/o sui CD. Se il vostro hardware è molto recente, potrebbe non essere incluso nella documentazione: in tal caso, consultate il sito web della distribuzione per ottenere informazioni più aggiornate. Allo stesso modo, se il vostro vecchio hardware non è incluso nella documentazione, provate a eseguire qualche ricerca su Internet: Linux supporta una varietà enorme di hardware, da quello molto vecchio a quello più recente, ed è assai probabile che la vostra macchina si riveli adatta. ✔ Assicuratevi di aver accesso a tutti i componenti software necessari per l’installazione di Linux. Quasi tutte le distribuzioni forniscono il software necessario su uno o più CD. Inoltre, questi CD contengono talvolta una grande quantità di utilità e di software aggiuntivo che potete installare in seguito. Se il vostro sistema contiene dell’hardware non supportato dalla vostra distribuzione Linux, assicuratevi di poter accedere ai necessari driver hardware prima dell’installazione. Inoltre, se la vostra macchina include componenti hardware vecchi, verificate che la distribuzione abbia un driver compatibile, oppure cercate il relativo driver Linux su Internet. ✔ Determinate quale metodo userete per installare Linux. Potete scegliere tra tre metodi diversi. ● CD: se il vostro computer può effettuare il boot da CD e se il CD d’installazione della vostra distribuzione Linux è idoneo, potete eseguire l’installazione direttamente da esso. Attualmente, la gran parte della distribuzione Linux è fornita di CD che consentono di effettuare il boot. ● Floppy: potete iniziare l’installazione anche da un dischetto. Questo metodo inizia il processo d’installazione dal dischetto e utilizza il contenuto del CD per installare il sistema. ● Risorsa di rete: questo metodo permette di installare Linux da una macchina disponibile in rete. Con questa tecnica, fate partire il vostro computer, attivate una connessione di rete all’indirizzo in cui risiedono i file d’installazione di Linux, quindi completate l’installazione accedendo ai file via rete: le informazioni sull’installazione di Linux da una risorsa di 00Linux.book Page 25 Tuesday, January 21, 2003 3:53 PM ___________________________________________ Capitolo 2: Preparate il vostro computer per Linux rete sono disponibili sul file README contenuto nel CD1 allegato a questo libro. In questo capitolo, vi preparerete a installare Linux a partire dal CD o dal dischetto d’installazione. ✔ Decidete dove installare Linux sul disco di destinazione. Se sul vostro computer esiste già un sistema operativo, potete scegliere di mantenerlo e di determinare in fase di avvio (il cosiddetto booting) se attivare questo oppure Linux. Potreste anche scegliere di rimuovere qualsiasi sistema operativo e di installare soltanto Linux. Inoltre, potete installare un altro sistema operativo o un’altra versione di Linux in seguito. Tutto ciò ovviamente dipende dalla quantità di spazio che avete a disposizione sul vostro disco. In questi casi, potreste pensare di lasciare una certa quantità di spazio per qualsiasi sistema operativo decidiate eventualmente di installare in seguito. Nel Capitolo 3 saranno esaminate le diverse opzioni d’installazione che possono interessare l’architettura dei vostri dischi. Rendete disponibile la documentazione prima di affrontare qualsiasi installazione di Linux. Se doveste incontrare un problema nel corso dell’installazione, tale documentazione potrebbe esservi d’aiuto: inoltre, vi aiuterà certamente al termine dell’installazione stessa, per mettere a punto il sistema. In funzione della vostra distribuzione Linux e in base a come l’avete ottenuta, la documentazione può essere presente in diversi modi: talvolta in forma cartacea, ma più spesso direttamente su CD. Inoltre, per molte distribuzioni la documentazione è disponibile sui relativi siti web. Se doveste trovarvi in una situazione che non è trattata dalla documentazione corrente, consultate il sito della distribuzione, oppure verificate uno dei molti siti di riferimento per Linux. Nel Capitolo 20 sono illustrate le fonti delle diverse distribuzioni Linux, la documentazione, le informazioni generali e il supporto. Riconoscere l’hardware importante Prima di iniziare a installare Linux, documentate l’hardware della vostra macchina: i componenti principali di cui dovete tenere nota sono il processore, la memoria, i dischi fissi, il lettore di CD, il mouse, la scheda video, il monitor, la scheda di rete, il modem e la stampante. Se siete nuovi utenti di computer o se non avete familiarità con le definizioni e i dettagli dell’hardware, potrete trovare un gran numero di informazioni su Internet: un eccellente sito web di riferimento è www.tomshardware.com. Occorre documentare i componenti elencati di seguito. ✔ CPU (Central Processing Unit). Linux è in grado di operare con numerose marche di processori, di diversi modelli e velocità. In generale, più veloce è 25 00Linux.book Page 26 Tuesday, January 21, 2003 3:53 PM 26 Parte I – Un primo approccio ______________________________________________________________________ il processore migliori sono le prestazioni; a meno che non abbiate un processore e un’architettura veramente vecchi, il vostro sistema dovrebbe andar bene. ✔ Memoria RAM (Random Access Memory). Al contrario di altri sistemi operativi commerciali, Linux non richiede molta memoria per lavorare. Dovete disporre di almeno 32 MB spazio, anche se il vostro sistema garantirà prestazioni migliori con un minimo di 64 MB. Se il vostro computer dispone di più di 64 MB di RAM, tenete presente che Linux è in grado di supportare una quantità enorme di memoria. ✔ Disco fisso. Documentate il numero e il tipo (IDE o SCSI) di dischi di cui disponete. La maggior parte dei computer desktop o notebook hanno dischi di tipo IDE (Integrated Drive Electronics) e molti di essi sono di tipo EIDE (Enhanced Integrated Drive Electronics). I dischi SCSI (Small Computer System Interface) si trovano di norma nell’hardware dei server e sono più costosi di quelli di architettura IDE. Non dovete preoccuparvi dei dettagli dell’architettura IDE o SCSI, a meno che non abbiate in programma di installare un altro disco al sistema. Se non avete mai avuto a che fare con l’hardware e se volete installare un disco aggiuntivo, è opportuno che vi rivolgiate a un esperto. Oltre al tipo di disco fisso, dovete tenere conto anche degli elementi indicati di seguito. ● Posizione del sistema operativo. Oltre al tipo di disco, se avete già un sistema operativo che volete conservare dovete tenere nota del disco su cui esso è installato e dello spazio allocato: in precedenza abbiamo illustrato come ottenere queste informazioni. Linux riconosce la maggior parte dell’architettura dei file degli altri sistemi operativi, ma è sempre utile verificarla. ● Spazio su disco. Oltre all’architettura dei dischi e del file system dovete assicurarvi di avere sufficiente spazio per installare Linux. Nel Capitolo 3 sarà trattata l’installazione in modalità Personal Desktop della distribuzione Red Hat Linux 8, che richiede circa 2 GB di spazio libero. Se scegliete di installare tutti i package di questa distribuzione lo spazio richiesto aumenterà a 3 GB. L’installazione completa di alcune distribuzioni richiede circa 4 GB: in ogni caso, ognuna di esse specifica esattamente la quantità di spazio richiesta. ✔ Lettore CD. Assicuratevi di prendere nota del tipo di lettore di CD presente sul vostro sistema, IDE o SCSI. Se utilizzate un lettore IDE, molto probabilmente esso sarà conforme allo standard ATAPI (AT Attachment Packet Interface), che è supportato da molti sistemi operativi e componenti hardware. Se il vostro lettore di CD IDE non supporta lo standard ATAPI, prendete nota delle relative specifiche hardware. ✔ Mouse. Se intendete servirvi di un mouse, tenete nota della marca e del numero di modello. Se si tratta di un mouse seriale, indicate anche la porta seriale cui è connesso. Talvolta le porte seriali sono contraddistinte dalla 00Linux.book Page 27 Tuesday, January 21, 2003 3:53 PM ___________________________________________ Capitolo 2: Preparate il vostro computer per Linux sigla COM seguita da un numero, di solito 1 o 2. Sui sistemi in cui sono installati i mouse di tipo PS/2, generalmente il connettore previsto a questo scopo è contrassegnato dall’immagine o dal simbolo di un minuscolo mouse. I mouse USB possono essere connessi a qualsiasi porta USB presente sul computer. Segnatevi il numero dei pulsanti, due o tre, e l’eventuale presenza della rotella centrale. Se non siete certi del tipo di mouse, osservate il connettore che è inserito nel computer: se esso è di forma rotonda con gli spinotti disposti a corona, si tratta di un mouse PS/2, se invece è rettangolare è certamente un mouse seriale. Anche i connettori USB sono rettangolari, ma sono più piccoli di quelli seriali. ✔ Scheda video. La documentazione della vostra scheda video è veramente importante. Dovete assolutamente conoscere la marca e il modello della vostra scheda o interfaccia video, la quantità di memoria video e le risoluzioni supportate. ✔ Monitor. Identificate la marca e il modello del vostro monitor. Se queste informazioni non sono presenti sulla parte anteriore dell’apparecchio, provate a leggere le targhette sul retro. Se il monitor ha più di qualche anno di vita, cercate di recuperare le informazioni sui valori di sincronizzazione orizzontale e verticale, i cosiddetti sync values: nel caso tali valori non appaiano sull’etichetta sul retro consultate la documentazione del monitor. In genere è possibile trovare le specifiche dei vari modelli sui siti web dei relativi produttori. Nel corso dell’installazione, l’impostazione dei parametri video è quasi certamente il punto in cui i test di rilevazione dell’hardware potrebbero bloccarsi o fornire informazioni inesatte. Oltre ai moltissimi tipi e versioni di schede video disponibili, esistono anche quelle integrate, le cosiddette onboard: alcune di queste ultime, che sono appunto integrate nella schema di circuiti della scheda madre, sono l’esatto corrispondente delle schede video esterne. Prima di procedere all’installazione di Linux è essenziale conoscere i dettagli del proprio hardware video. ✔ Scheda di rete. Se disponete di una scheda di rete, segnatene il produttore e il numero di modello: prendete nota se si tratta di architettura ISA (Industry Standard Architecture) o PCI (Peripheral Component Interconnect). Se la vostra scheda di rete è di tipo ISA, annotatevi il numero di interrupt, la porta I/O, la memoria di base e i parametri di canale DMA (Direct Memory Access). Praticamente tutti i computer costruiti negli ultimi due anni sono di tecnologia PCI. Inoltre, molti nuovi sistemi hanno l’elettronica di rete integrata nella scheda madre: in tali sistemi, i componenti della scheda di rete fanno uso dell’interfaccia PCI. Oltre alle informazioni hardware sulla scheda di rete, dovete anche determinare in che modo sarà assegnato l’indirizzo IP (Internet Protocol) associato al vostro sistema. Se non siete certi di queste impostazioni e se condividete la rete con altri utenti, consultate il vostro amministratore di rete. 27 00Linux.book Page 28 Tuesday, January 21, 2003 3:53 PM 28 Parte I – Un primo approccio ______________________________________________________________________ Se disponete di una rete domestica e di una connessione a banda larga, per esempio di tipo DSL o cable modem, probabilmente è lo stesso dispositivo di connessione che assegna gli indirizzi IP: in questo caso, è probabile che sia selezionata l’opzione DHCP (Dynamic Host Configuration Protocol). Se invece non usate DHCP, annotatevi l’indirizzo IP, la maschera di rete, il gateway predefinito e il valore del server DNS (Domain Name System) utilizzati. ✔ Modem. Se ritenete di utilizzare un modem con Linux, annotatene la marca e il numero di modello. Nel caso di un modem esterno, indicate a quale porta è connesso; nel caso di un modem interno, invece, segnalate se è di tipo PCI o ISA, e nel caso fosse di architettura ISA, prendete nota anche del numero di interrupt, della porta I/O, della memoria di base e dei dettagli del canale DMA. Inoltre, annotate anche la massima velocità di frequenza, la cosiddetta baud rate, e se il modem è predisposto per inviare e ricevere anche i fax. ✔ Stampante. Dovete documentare il metodo di collegamento della stampante. Se essa è connessa a un computer, segnate i riferimenti della porta parallela. Se invece la stampante è connessa direttamente a una rete, annotate le informazioni IP relative. Ricordate anche di prendere nota del produttore, del numero di modello, della memoria e di qualsiasi funzionalità di linguaggio specifica della stampante. Fate attenzione a tutto l’hardware etichettato con il termine win, come Windows: per questi componenti, per esempio i cosiddetti WinModem, la configurazione e il software non sono contenuti direttamente nell’hardware poiché sono progettati in modo che il sistema operativo Windows gestisca una parte delle loro funzionalità. Esistono soltanto remote possibilità che riusciate a trovare un driver Linux per un dispositivo hardware di tipo win. Se lo trovate, copiatelo su un dischetto prima di installare Linux. Se invece non riuscite a trovare il driver e l’hardware è assolutamente indispensabile, l’unica soluzione è sostituirlo con uno nuovo, compatibile con Linux. Per maggiori informazioni sui WinModem, consultate il Capitolo 7. Determinare quale hardware possedete Ora che avete un’idea del tipo di informazioni necessarie, come fate a sapere esattamente di quale hardware disponete? Avete diverse possibilità per capirlo. ✔ Consultare la documentazione fornita a corredo del vostro computer. Se negli ultimi due o tre anni avete acquistato un computer preassemblato, dovreste disporre di una serie di manuali esaurienti che potete consultare. ✔ Verificare sul sito web del vostro fornitore. Se, come spesso accade, non riuscite a recuperare la documentazione, potete provare a verificare sul 00Linux.book Page 29 Tuesday, January 21, 2003 3:53 PM ___________________________________________ Capitolo 2: Preparate il vostro computer per Linux sito del produttore del vostro PC preassemblato: talvolta alcuni fornitori mettono a disposizione in linea i dettagli dei sistemi da loro prodotti o commercializzati. In alcuni casi è sufficiente che inseriate, in un’apposita schermata, il numero di serie e/o il modello della macchina, per ottenere i dettagli del sistema. Di norma, i principali produttori, come Dell, applicano l’etichetta con i loro dati di riferimento sulla parte anteriore o laterale del computer: talvolta invece dovrete cercarla. ✔ Utilizzare un sistema operativo già installato per recuperare i dati dell’hardware. Se sul vostro computer è già installato Windows, esso potrà fornire una grande quantità di informazioni. Lo strumento Computer Management di Windows 2000 contiene le informazioni sull’hardware del computer. Nel pannello di sinistra, selezionando con un clic il simbolo (+) a sinistra dell’icona corrispondente a System Information ne sarà visualizzato il contenuto, come illustrato nella Figura 2.8. Quindi selezionate con un clic la cartella System Summary per visualizzare i dettagli del vostro hardware: nel pannello di destra sono mostrati la quantità di memoria e la velocità del processore. Le informazioni rappresentate nella Figura 2.8 indicano che il computer dispone di un processore a 1 GHz e di 261 MB di memoria RAM. Sempre in Windows 2000, per ottenere altre informazioni sul computer è sufficiente selzionare con un clic l’icona corrispondente a Device Manager, nel pannello di sinistra: la Figura 2.9 mostra appunto un esempio del suo contenuto. Figura 2.8 Dettagli con le informazioni di sistema forniti dall’applicazio ne Computer Management 29 00Linux.book Page 30 Tuesday, January 21, 2003 3:53 PM 30 Parte I – Un primo approccio ______________________________________________________________________ Ognuna delle sezioni elencate nel pannello di destra può essere espansa ulteriormente per visualizzarne i dettagli: grazie a essi, sarà possibile ottenere tutte le informazioni sull’hardware riconosciuto da Windows 2000. Windows 98 mette a disposizione uno strumento equivalente per visualizzare i dettagli del vostro hardware: l’applicazione System Control Panel mostra le informazioni hardware in una finestra molto simile a quella rappresentata nella Figura 2.9. Figura 2.9 Dettagli di Device Manager forniti dall’applicazione Computer Management Considerazioni sui computer portatili Le attuali distribuzioni di Linux si comportano molto bene anche sui notebook e sui laptop relativamente nuovi. Se il vostro portatile ha meno di due anni di vita ed è di una marca nota, l’installazione di Linux non dovrebbe creare alcun problema: recentemente, le principali distribuzioni Linux sono state oggetto di miglioramenti notevoli per quanto riguarda il supporto ai portatili. Tuttavia, come già detto in questo capitolo, l’hardware etichettato con il prefisso win è per Windows, non per Linux e i portatili con modem interni molto spesso sono dotati di WinModem. Se pensate di acquistare un portatile per Linux, verificate accuratamente che il modem e l’altro hardware, come le schede di rete, non siano marcati win; nel caso lo siano potreste essere in grado di usare comunque una scheda PCMCIA. La maggior parte dei portatili moderni contiene almeno uno slot di questo tipo, in cui potete inserire schede modem, di rete, o anche combinate. Purché queste schede siano standard, non dovreste avere alcun problema con Linux. 00Linux.book Page 31 Tuesday, January 21, 2003 3:53 PM ___________________________________________ Capitolo 2: Preparate il vostro computer per Linux ✔ Scaricare un’utilità per la rilevazione dell’hardware. Se non avete alcuno strumento di diagnostica, ma avete installato una versione relativamente recente di DOS, potete scaricare da Internet diverse utilità per la rilevazione dell’hardware di PC, come PC-CONFIG. Lo strumento PC-CONFIG contiene diverse schermate informative e menu da cui potete selezionare varie aree e opzioni hardware. Per maggiori informazioni su questo strumento shareware potete consultare il sito web di Holin Datentechnik (www.holin.com). ✔ Rilevare le informazioni della schermata che appare all’avvio del computer. Se il vostro sistema non contiene alcun sistema operativo e non avete nessun’altra documentazione, potete cercare di leggere le informazioni che appaiono sullo schermo, all’avvio del computer: alcuni sistemi visualizzano anche i componenti PCI e le relative impostazioni. Nel caso l’avvio avvenga troppo rapidamente, potreste essere costretti a far ripartire la macchina più volte. ✔ Accedere alle informazioni del BIOS (Basic Input/Output System). Contenuto in una piccola area di memoria e alimentato da una piccola batteria, il BIOS è chiamato talvolta CMOS (Complimentary Metal-Oxide Semiconductor) e indica il tipo di circuito integrato che conserva le informazioni. La quantità di informazioni contenute nel BIOS è assai variabile: alcuni sistemi recenti prevedono diverse schermate sull’hardware del sistema. Per avere accesso al BIOS dovete avervi accesso prima che il sistema operativo sia caricato. La maggior parte dei produttori segnala il tasto o la combinazione di tasti da premere per accedere al BIOS, il cosiddetto Setup, direttamente sulla schermata di avvio del computer. Se non riuscite a capire quali tasti dovete premere, provate a consultare il sito web del produttore. Dopo aver avuto accesso al BIOS, generalmente vi muoverete al suo interno con le frecce, i tasti di tabulazione, il tasto d’Invio e talvolta anche i tasti funzione. Una delle schermate del BIOS di solito include informazioni sui lettori del computer, dischetto, disco fisso e CD e sul totale della memoria. Generalmente nelle schermate del BIOS sono anche indicati il tipo di mouse e altre impostazioni IDE: ma il vostro computer potrebbe contenerne altre, che verificherete attentamente per rilevare le informazioni necessarie. Avvio da CD Un’ottima opzione di installazione è quella che permette di installare Linux da CD, per cui la presenza di un altro sistema operativo già installato sul vostro computer non è indispensabile. Prima di cercare di impostare il vostro sistema per l’avvio da CD, dovete eseguire due operazioni. 1. Determinare se il CD d’installazione di Linux consente l’avvio. Queste informazioni sono presenti nella documentazione o nell’elenco delle caratteristiche della vostra distribuzione Linux. 31 00Linux.book Page 32 Tuesday, January 21, 2003 3:53 PM 32 Parte I – Un primo approccio ______________________________________________________________________ La versione di Linux contenuta nei CD allegati a questo volume, ossia Red Hat Linux 8, consente l’installazione diretta. 2. Determinare se il vostro sistema è in grado di eseguire il boot da CD. Se avete già avviato il vostro sistema da un CD, allora non avrete neanche problemi ad avviare dal Cd di installazione di Linux. Che abbiate già eseguito il boot da un CD oppure no, in primo luogo il vostro computer deve essere configurato per l’avvio da CD. La maggior parte dei computer permettono di effettuare il boot da disco fisso o da dischetto, e altri anche di avviare a partire da un CD o da un altro media rimovibile, come un lettore Zip. La configurazione del BIOS del vostro computer vi consente di selezionare i lettori che il sistema operativo verifica in fase di avvio. Un metodo molto semplice per determinare se la vostra macchina è predisposta consiste semplicemente nell’inserire nel lettore il CD1 allegato a questo volume e avviare o riavviare quindi il vostro computer: se la macchina si avvia a partire dal CD, significa che è predisposta per farlo, in caso contrario non lo è. In questa seconda eventualità potrete cercare di modificare le impostazioni del BIOS, oppure creare un dischetto di avvio: questa tecnica è illustrata nel prossimo paragrafo. Fate riferimento alle impostazioni del BIOS per l’ordine in cui il computer ricerca un sistema operativo. Se il boot da CD non è possibile, nel BIOS non sarà presente l’opzione di scelta del CD come dispositivo di boot. Se invece la macchina accetta il boot da CD ed è già impostata in questo modo, il primo dispositivo elencato sarà proprio il CD. Molti BIOS permettono di specificare l’ordine dei dispositivi da cui eseguire il boot, nel qual caso assicuratevi che il CD sia elencato per primo in questa sequenza e ricordatevi di salvare le nuove impostazioni prima di uscire dal BIOS, altrimenti le modifiche non avranno effetto. Avvio dal floppy d’installazione Se il vostro sistema non è in grado di eseguire il boot da CD, se il CD della vostra installazione Linux non consente l’avvio, o semplicemente se non volete utilizzare questa opzione, potete iniziare l’installazione da floppy. Alcune distribuzioni includono un dischetto d’installazione mentre altre no, come la Red Hat Linux 8 allegata. In ogni caso potete preparare il dischetto d’installazione su un’altra macchina su cui sia presente Windows. Di norma, sul CD d’installazione di Linux è presente una directory di programmi d’utilità DOS. Tale directory contiene un file utilizzabile per creare un dischetto d’installazione: nella distribuzione Red Hat Linux 8 fornita con questo libro, tale directory è chiamata dosutil ed è presente sul CD1, mentre il nome del programma usato per creare il dischetto è rawrite.exe (la documentazione di que- 00Linux.book Page 33 Tuesday, January 21, 2003 3:53 PM ___________________________________________ Capitolo 2: Preparate il vostro computer per Linux sto programma si trova nella stessa directory). Per scorrere il contenuto della directory /dosutil potete utilizzare Windows Explorer oppure il comando dir di DOS. Inoltre, il CD1 contiene anche i file di immagine del disco, contenenti le informazioni che saranno copiate sul dischetto d’installazione. Nella distribuzione Red Hat Linux 8 fornita, questi file sono contenuti nella directory /images, sia in inglese sia in altre lingue. Per realizzare un dischetto d’avvio in lingua inglese su un sistema Windows usando i CD di Red Hat Linux 8 forniti con questo volume eseguite le operazioni riportate di seguito. 1. Inserite il CD1 nel lettore e prendete nota della lettera che corrisponde al lettore di CD. 2. In Windows 98, aprite una finestra MS-DOS (Start/Programs/MS-DOS Prompt). In Windows 2000 e XP, aprite una finestra di comando (Start/ Programs/Accessories/Command Prompt). 3. Posizionatevi sul lettore che corrisponde al vostro CD, digitandone la lettera seguita da due punti (:), premendo quindi Invio. Il prompt nella finestra MS-DOS o in quella di comando cambia secondo la lettera del vostro lettore di CD. 4. Per spostarvi nella directory /dosutils, digitate cd dosutils al prompt di comando, seguito da Invio. 5. Per creare un dischetto di avvio nel lettore di dischetti A:, digitate rawrite -f ..\images\boot.img -d a Il parametro -f specifica la posizione e il nome del file d’immagine. L’opzione -d indica la lettera che corrisponde al lettore di dischetti. Sullo schermo saranno quindi visualizzate le seguenti istruzioni: Please insert a formatted diskette into a drive A and press - ENTER- 6. Inserite un dischetto da 1,44 MB, formattato e vuoto, nel lettore e premete Invio. A completamento del processo, sarà visualizzato nuovamente il prompt di MS-DOS per la directory /dosutils, con il normale cursore lampeggiante. Dopo aver creato il dischetto d’installazione dovrete configurare opportunamente, o verificare, che il vostro computer consenta l’avvio da dischetto. Il metodo più semplice consiste nell’inserire il dischetto nel lettore relativo, assicurandovi che tutti gli altri lettori siano vuoti (CD e DVD/CD). A questo punto potrete far ripartire la macchina: se il computer si riavvia da dischetto, va tutto bene. 33 00Linux.book Page 34 Tuesday, January 21, 2003 3:53 PM 34 Parte I – Un primo approccio ______________________________________________________________________ Come avete visto in precedenza in questo capitolo, molti BIOS permettono di indicare l’ordine di avvio dei diversi lettori. Nel BIOS del vostro sistema verificate che il lettore di dischetti sia indicato per primo; ricordatevi sempre di salvare eventuali modifiche alle impostazioni prima di uscire dal BIOS. Lavorare con le partizioni disco Nel paragrafo “Comprendere il vostro sistema”, all’inizio di questo capitolo, avete visto come riservare spazio libero per Linux su un computer in cui sia già installato Windows. Le tecniche che vedrete ora assumono che il disco fisso del vostro sistema abbia spazio non già assegnato a Windows. Ma occorrerà tenere conto anche delle opzioni di installazione di Linux per i sistemi in cui tutto lo spazio disco sia assegnato a Windows. Se il disco del vostro computer è già completamente pieno, dovreste prendere in considerazione l’acquisto di un altro disco per Linux. Se non avete familiarità con l’hardware, è opportuno che vi affidiate all’assistenza di qualcuno, poiché la gestione non corretta dei componenti potrebbe danneggiare il vostro computer. Inoltre, lavorando con componenti elettrici dovete sempre tener conto della sicurezza. Un’altra opzione per un sistema Windows già esistente prevede l’installazione di Linux “all’interno” di Windows stesso, ma si tratta di un metodo non raccomandato soprattutto perché ha pesanti effetti in termini di prestazioni. Linux opera al meglio quando lo spazio disco o le partizioni sono allocate e configurate espressamente per Linux. L’utilizzo di un altro file system, come quello di Windows, deteriora le prestazioni complessive del disco perché Linux deve operare con il proprio file system “sopra” un’altra architettura. Scelta dello strumento di ripartizione Se disponete già di un sistema operativo come Windows, che intendete mantenere e che occupa tutto lo spazio disponibile sul disco o sui dischi, dovrete ridimensionare le vostre partizioni prima di iniziare l’installazione di Linux. Questa operazione è possibile purché il sistema operativo esistente disponga di almeno 3 GB circa di spazio libero. Probabilmente il metodo più semplice e sicuro per mettere a punto le partizioni del vostro computer consiste nell’utilizzo di programmi commerciali, come Partition Magic, che consentono di visualizzare le informazioni presenti sui vostri dischi. Questa utilità include anche funzionalità per il ridimensionamento, lo spostamento e l’aggiunta di partizioni, che supportano un’ampia gamma di sistemi operativi. 00Linux.book Page 35 Tuesday, January 21, 2003 3:53 PM ___________________________________________ Capitolo 2: Preparate il vostro computer per Linux Se sul vostro computer è installato Windows 2000 o Windows XP potete servirvi di Computer Management per creare partizioni aggiuntive; tenete presente comunque che questo strumento non permette di ridimensionare le partizioni esistenti. Il paragrafo “Come determinare quale hardware possedere” fornisce alcuni dettagli sull’utilizzo di questo strumento. Oltre alle applicazioni commerciali e alle utilità presenti nel sistema operativo, sono disponibili numerosi programmi shareware e freeware per l’impostazione delle partizioni, di cui potete servirvi per modificare l’architettura dei vostri dischi: l’utilizzo di uno di questi programmi è illustrato nel paragrafo successivo. Alcuni preferiscono impostare tutte le partizioni disco per Linux prima dell’installazione, anziché nel corso della stessa. Per ulteriori informazioni sulla gestione delle partizioni disco, consultate il Capitolo 3. Ripartizione sicura con FIPS Il programma più famoso per la modifica delle partizioni è FIPS (First nondestructive Interactive Partition Splitting program), contenuto nella maggior parte dei CD d’installazione di Linux: nel caso non lo fosse, potete scaricarlo da Internet. Sul CD1 della distribuzione Red Hat Linux fornita con questo libro, FIPS si trova nella directory /dosutils, dove troverete due sottodirectory per fips: /fips15c e /fips20. Quest’ultima contiene la versione più recente di fips e la relativa documentazione. Come indica il nome inglese, FIPS permette di modificare le partizioni disco esistenti senza distruggerne i dati o il sistema operativo. Tuttavia, dal momento che questo programma modifica l’architettura del file system sui dischi, eseguite il backup dei file esistenti, in particolare dei dati importanti, prima di avviarlo. Inoltre, soprattutto, dovete leggere la documentazione prima di ogni altra operazione e consultare anche il contenuto del file /dosutils/fipsdocs/fips.faq che si trova nel CD1 allegato. FIPS non funziona con le partizioni NTFS: di nuovo, assicuratevi di aver letto accuratamente la documentazione prima di usare il programma. Se possibile, fate in modo di avere la documentazione di FIPS davanti a voi, quando utilizzate il programma. Per impostare e utilizzare FIPS, attenetevi alle istruzioni che seguono. 1. Inserite un dischetto DOS di boot nel lettore. 2. In un sistema con DOS, oppure in una finestra MS-DOS o di comando in Windows 98, digitate format a: /s e premete Invio. In un sistema Win- 35 00Linux.book Page 36 Tuesday, January 21, 2003 3:53 PM 36 Parte I – Un primo approccio ______________________________________________________________________ dows 2000/XP, non eseguite il comando di formattazione, ma copiate direttamente i file Boot.ini, NTLDR e Ntdetect.com dalla root directory (per esempio, C:\) al dischetto. Inoltre, se nel sistema Windows 2000/XP sono presenti anche i file Bootsect.doc e/o Ntbootdd.sys, copiateli sul dischetto. Nel comando di formattazione, a: si riferisce alla lettera del driver in cui si trova il vostro dischetto; nel caso disponiate di più lettori di dischetti, sostituitela con la lettera appropriata. L’opzione /s copia i file necessari sul dischetto, per consentire il boot. 3. Copiate i seguenti file dalla directory /fips20 sul dischetto. ● restorrb.exe ● fips.exe ● errors.txt Se usate Windows, per copiare i file sul dischetto potete servirvi di Explorer. In DOS o nella finestra di comando o MS-DOS all’interno di Windows, potete utilizzare i comandi copy o xcopy. Prima di usare FIPS, dovete eseguire la deframmentazione del vostro disco fisso: Windows dispone di un’apposito programma di utilità. 4. Selezionate Start/Run. 5. Digitate defrag nel campo di testo e fate clic su OK. La deframmentazione dispone i file in modo che essi occupino la parte iniziale dell’area di archiviazione del vostro disco. In questo modo si libera una certa quantità di spazio non utilizzato nella parte finale del disco, che permette di ridimensionare la vostra partizione. Se non deframmentate il disco fisso, potreste non essere in grado di restringere la partizione. Si aprirà la finestra di dialogo dell’utilità di deframmentazione. 6. Selezionate il disco o i dischi e fate clic su OK. In funzione delle dimensioni del disco fisso, del numero di file e di quanto il disco è già frammentato, l’operazione di deframmentazione può richiedere molto tempo, addirittura diverse ore. Di conseguenza, è opportuno iniziare questo programma in serata, affinché possa essere eseguito nel corso della notte. 7. Fate ripartire la macchina con il dischetto di avvio FIPS che avete creato nelle fasi da 1 a 3. Assicuratevi che il riavvio avvenga dal dischetto. Non usate assolutamente FIPS in una finestra MS-DOS o di comando in Windows o all’interno di un emulatore DOS poiché questo potrebbe provocare seri problemi. 00Linux.book Page 37 Tuesday, January 21, 2003 3:53 PM ___________________________________________ Capitolo 2: Preparate il vostro computer per Linux 8. Quando il sistema sarà ripartito in DOS, digitate fips sulla riga di comando e premete Invio. La schermata che appare inizialmente contiene avvertimenti sull’utilizzo di FIPS. Dopo aver letto le informazioni, premete Invio. Se il vostro sistema dispone di più di un disco, l’utilità ne presenterà l’elenco chiedendo di selezionarne uno. 9. Digitate il numero che corrisponde al disco fisso con cui volete lavorare. La schermata visualizza la tabella delle partizioni del disco fisso selezionato e FIPS richiede di specificare un numero di partizione, come illustrato nella Figura 2.10. Figura 2.10 Esempio dell’utilità FIPS 10. In fondo alla schermata, digitate il numero che corrisponde alla partizione da suddividere. La schermata mostra le informazioni relative alla partizione selezionata e, in fondo l’applicazione chiede se desiderate effettuare una copia dei settori di root e di boot, ossia radice e avvio, prima di continuare. Se decidete di farlo potete ritornare indietro e annullare la suddivisione della partizione. La disponibilità di questa copia assicura di poter ripristinare l’architettura della partizioni in caso di problemi nell’uso di FIPS. 11. Inserite un dischetto formattato vuoto nel lettore e digitate Y. 37 00Linux.book Page 38 Tuesday, January 21, 2003 3:53 PM 38 Parte I – Un primo approccio ______________________________________________________________________ 12. Utilizzate le frecce presenti sulla tastiera per regolare le dimensioni delle due partizioni ai valori che preferite e premete Invio. FIPS chiede se volete continuare, oppure editare la tabella della partizione. 13. Se siete soddisfatti delle modifiche effettuate, digitate C. In fondo alla schermata, l’applicazione richiede se desiderate scrivere le nuove informazioni di partizione sul disco. 14. Per confermare le modifiche e per uscire dall’applicazione, digitate Y; per ignorare le modifiche e per uscire dall’applicazione, digitate N.