Aids
L’Aids sta provocando sempre più vittime nel Sudafrica. Per questo motivo è stata lanciata la campagna di raccolta
fondi “Fermiamo l’Aids sul nascere”, indetta dal Cesvi. Questa campagna fornirà la cura a base di neviparina (farmaco a basto costo) alle donne incinte anche in ospedali dello Zimbawe e del Sudafrica. L’Italia ha scelto un modo
innovativo per partecipare a questa raccolta di fondi e lo farà attraverso dei semplici sms con i cellulari. Chi vuole
aderire, deve inviare un sms dai telefonini Omnitel al numero della Cesvi 4333253. Il versamento sarà di un euro
che la Omnitel girerà alla Cesvi senza alcuna trattenuta. Con 21 sms si somministrera il farmaco a 10 neonati.
Secondo alcuni rapporti del Governo di Johannesburg, entro il 2010, milioni di persone moriranno prima dei 40 anni
e le donne soprattutto faranno parte di questa fascia d’età. La neviparina, antivirale creato dalla dottoressa italiana Claudia Gandolfi, impedisce la trasmissione del virus dalla madre al figlio.
E’ iniziata la prima serie di finanziamenti per il Fondo
Globale contro l’Aids, tubercolosi e malaria. Ne dà notizia il direttore esecutivo dell’Unaids, Peter Piot, che
sostiene che per “consolidare e rendere durevoli i progressi contro queste tre epidemie, che assieme causano ogni anno circa 6 milioni di vittime, sono disperatamente necessarie molte più risorse”.
Questo Fondo è stato creato in meno di un anno. Le
istituzioni, i governi hanno riconosciuto che bisogna
fare molto di più per sconfiggere l’Aids. Nei paesi a reddito medio basso sono necessari interventi annuali di
10 miliardi di dollari per combattere l’Aids e ancora
siamo molto lontani. Per quest’anno nei paesi più colpiti saranno stanziati 2 miliardi di dollari. In questa
lotta devono intervenire tutti quei governi a favore di
programmi contro l’Aids per ridurre il numero delle vittime.
Frank C. Moore era un pittore. Diventò famoso per aver disegnato il simbolo mondiale della lotta contro l’Aids: il fiocco rosso. Aveva 48 anni ed è morto in giugno a New York.
Frank C. Moore disegnò il famoso fiocco rosso nel 1991 per la prima volta, per un gruppo di artisti di New York che
lavoravano per raccogliere fondi in favore dei malati di Aids e per incentivare la ricerca sul virus. Il primo che indossò il fiocco rosso fu un attore, Jeremy Irons, inglese, alla celebrazione di un premio equivalente all’Oscar nel teatro
americano.
Ma a che cosa si ispirò Frank C. Moore per creare il fiocco rosso? Moore si ispirò al nastro amaranto dei veterani
statunitensi che avevano partecipato alla guerra nel Golfo. “Il rosso simboleggia il sangue e l’idea della passione,
non solo la rabbia, ma anche quindi l’amore”, spiega Moore in un’intervista al “New York Times”. I suoi quadri sono
esposti nelle principali gallerie d’arte contemporanea degli Stati Uniti.
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