Quest’anno si va in scena con Romeo e Giulietta,
celeberrima opera di William Shakespeare.
Tra gli innumerevoli impegni, gli attori protagonisti Angelica e Gabriele,
sono riusciti a trovare il tempo per un’intervista
Angelica: a differenza di
Gabriele ho già “esperienza”
come protagonista, avendo
interpretato Giovanna d’Arco
lo scorso anno, e sono felice di
poter ripetere l’esperienza
quest’anno.
Inoltre,
sono
d’accordo con Gabriele: la
scelta dei costumi è stata
azzeccata, è molto più teatrale
così.
Quest’anno il regista dello
spettacolo vi ha scelto come
attori protagonisti.
Com’è avere i ruoli
principali?
Ritenete che la scelta dei
costumi sia stata buona?
Angelica: sì, lo spettacolo Lo spettacolo, quest’anno, è
dura di più, ma imparare a
anche più lungo del
memoria le battute non era la
precedente. Come avete
parte che mi preoccupava di reagito vedendo il copione, la
più. Ho avuto solo qualche
prima volta?
problema, inizialmente, ad
immedesimarmi
con
il
personaggio di Giulietta. Lei è
perdutamente innamorata di
Romeo e soprattutto è una
ragazza molto dolce. Al
contrario, il mio carattere
assomiglia di più a quello di
Giovanna: dolce, sì, ma anche
con un lato molto più deciso e
“peperino” di Giulietta – che
comunque alla fine della
vicenda ha il coraggio di
uccidersi per amore di Romeo.
Gabriele: rispetto all’anno
scorso – in cui mi limitavo a
sbattere le uova – quest’anno
avere
una
parte
così
importante è davvero una
soddisfazione, mi fa molto
piacere. E credo che l’idea di
utilizzare i costumi sia stata
ottima.
Gabriele: il giorno che ho
ricevuto il copione ero molto
teso, per via della sua
lunghezza. Romeo ha molte
battute e la cosa mi aveva
preoccupato, ma alla fine sono
riuscito ad imparare tutto.
Don Millo mi ha aiutato
molto: alle prime prove
recitavo sempre con la stessa
intonazione e lui mi ha fatto
capire che dovevo dare un
tono diverso ad ogni battuta, a
seconda del contesto.
Recitare con Angelica, poi, mi
mette sicurezza, per via della
sua bravura e della sua
“esperienza”.
Quindi tu Gabriele ti sei
anche affidato ad Angelica,
per così dire.
Angelica: è quello che ho fatto
anch’io: “Romeo” è davvero
molto gentile, quindi recitare
con lui è molto semplice e non
mi sono trovata in difficoltà.
L’unica
mia
altra
preoccupazione è stato il ballo,
per via della mia inesperienza
Gabriele: lo ammetto, non
sono un bravo ballerino (ride
anche lui – NdA).
e quella dei miei partner,
Paride e Romeo (Angelica
ride, ricordando le prime
prove – NdA).
Angelica: di Giulietta …
l’ostinazione. Vuole Romeo,
lo ama, deve averlo ad ogni
costo, anche se ciò significa
dover andare contro i suoi
genitori e sfidare suo padre
(interpretato da Alessandro
“Citrus” Amendola – NdA).
Angelica:
“Non
voglio
sposarmi (con Paride)”. È la
frase che più fa capire quanto
Giulietta possa essere testarda
e ferma nelle sue convinzioni.
Lei, anche se è inesperta in
amore
(Giulietta
nella
tragedia di Shakespeare ha
solo tredici anni e mezzo –
NdA) sente che l’unico uomo
che può amare è Romeo e non
intende accettare la mano di
Paride
(interpretato
da
Edoardo Santero – NdA).
Di certo i vostri personaggi
sono in grado di
commuovere davvero, con le
loro battute. Cosa vi piace di
più di loro?
E qual è la vostra battuta
preferita?
Gabriele: io invece ammiro la
galanteria di Romeo. È
romantico, sa come affascinare
la bella Giulietta sin dal primo
istante, al Gran Ballo dei
Capuleti. E come Giulietta è
disposto persino a morire, pur
di ottenere ciò che vuole –
ovvero l’amore della ragazza.
Gabriele: la mia battuta
preferita è forse quella che
secondo me è tra le più
poetiche. Romeo pronuncia
questa frase quando per la
prima volta si ferma sotto il
balcone di Giulietta. È triste e
sconsolato, poiché si è
perdutamente innamorato di
una nemica. “Ride delle
cicatrici altrui, chi non ebbe a
soffrir giammai ferita”. Lo
trovo un pensiero molto
profondo.
Angelica: Oh (sorride – NdA), I vostri personaggi quindi vi
assolutamente Fra Giovanni. piacciono molto. Ma che mi
Sartorio non ha bisogno di dite degli altri? C’è qualcuno
battute per fare scena, gli basta per cui nutrite più simpatia?
la presenza. E con la sua
presenza sul palco, tutto lo
spettacolo acquista subito un
senso, come l’anno scorso.
Gabriele: il mio preferito
invece è sicuramente il
vecchio Capuleti. Ricordo
Citrus nei panni del padre di
Giovanna, l’anno scorso, e
anche quest’anno ha dato
prova di essere un buon attore,
rendendo
al
meglio
determinate battute.
Angelica: la preparazione di
questo spettacolo è stata più
piacevole, sotto certi punti di
vista, perché anche se sento
più … “mio” il personaggio di
Giovanna, Romeo e Giulietta è
uno spettacolo che molti
volevano da tempo e per me
Gabriele: io ho amato I
Promessi Sposi. Ricordo lo
spettacolo e fra tutti è
sicuramente il mio preferito,
anche se non vi ho preso parte
come in questo e ne
L’Allodola.
Ricordo anch’io Citrus.
(Gabriele mima la famosa
battuta di Amendola “Sì
padre, sì padre” dello scorso
anno, Angelica ride.)
Da quando siete qui, però,
avete assistito ad altri
spettacoli oltre alla messa in
essere Giulietta è quasi un
sogno che si realizza.
scena della vita di Giovanna
d’Arco e Romeo e Giulietta.
Fra tutti quelli a cui avete
assistito (o partecipato)
quale avete apprezzato di
più?
Angelica: assolutamente sì.
Love Story (della cantante
Taylor Swift – NdA) è la mia
preferita, è la canzone più
romantica ed è perfetta per
l’ambiente del Gran Ballo,
poiché ha una melodia che fa
venir voglia di ballare.
Sono d’accordo con
Angelica, Romeo e Giulietta
è proprio un sogno che si
realizza, per chi ha possiede
uno spirito romantico.
Cosa mi dite delle canzoni,
sono adatte al clima di
questo spettacolo?
Gabriele: la canzone Ama e
cambia il mondo (canzone
dello spettacolo teatrale scritto
e musicato per la prima volta
nel 2001 da Gérard Presgurvic
– NdA) è molto bella, ma
anche io come Angelica trovo
che la canzone di Taylor Swift
sia la migliore. Parla proprio
della storia di Romeo e
Giulietta ed è perfetta per lo
spettacolo.
Angelica: certo. Ognuno di
Anche io ho un debole per
noi si è impegnato davvero questa canzone della Swift.
molto per far riuscire al meglio
Vi faccio solo un’ultima
delle nostre possibilità questo domanda, così potete entrare
teatro. Le prove sono state
in scena: trovate che il
molte ed ogni attimo era risultato sia soddisfacente?
buono per migliorarsi. Inoltre,
fare teatro è stato anche un
modo per stringere legami e
fare nuove amicizie. Tra gli
attori del “cast” siamo amici e
ci siamo aiutati a vicenda
quando si è trattato di reperire
i costumi o altri accessori e di
certo
la
professoressa
Scagliotti ha saputo aiutarci.
Gabriele: Angelica ha
ragione, ce l’abbiamo messa
tutta. C’è stato un momento
per ridere e scherzare tra di
noi, ma anche uno in cui ci
impegnavamo per fare uscire
bene lo spettacolo. I consigli
di Don Millo hanno fatto la
loro parte, ci ha insegnato
come comportarci in scena.
Uno spettacolo teatrale
scolastico può sembrare una
cosa da poco, ma per noi è una
soddisfazione personale, e mi
piace il fatto che Don Millo ci
tenga a fare le cose per bene,
curando i dettagli.
Ora ci aspetta solo la prima,
direi.
Angelica: sì, e penso proprio
che
ce
la
caveremo
egregiamente.
Gabriele: personalmente mi
sento un po’ nervoso, essendo
la mia prima come
protagonista, ma confido in
Giulietta e negli altri attori,
Lo credo anch’io.
Vi ringrazio per il tempo che faremo un buon lavoro.
avete dedicato all’intervista,
ci vediamo in scena questa
sera, alle 20.30!
Amanda L. VC.