DIODO SCHOTTKY Si tratta del più semplice dispositivo unipolare, in cui cioè la corrente è legata esclusivamente ai portatori maggioritari. livello del vuoto q qm qs Ec EFs EFm q(m-) Ec EFs EFm Ev Ev prima q = affinità elettronica q = lavoro di estrazione q(m-s)=qVbi dopo q(m-s)=qVbi q(m-) Ec EFs EFm barriera Schottky Ev qND w accumulo di elettroni liberi q(m-) = qBn (eV) E w -Emax E x qN D Si Emax x W qN D Si W 2 Si (Vbi V ) W qN D CAPACITA’ DI SVUOTAMENTO Q sc qN D W dQsc Si C dV W 2 q Si N D Vbi V [C/cm2] [F/cm2] BARRIERA SCHOTTKY La barriera q(m-) = qBn prende il nome di barriera Schottky, ed è indipendente dalla polarizzazione e dal drogaggio. metallo/Si qBn (eV) Ni Al Pt Cr PtSi 0.50 0.70 0.90 0.62 0.84 polarizzazione inversa q(m-) EFm q(m-s)+qV=q(Vbi+V) Ec EFs qV allargamento della regione di c.s. aumento della barriera S --> M Ev W polarizzazione diretta q(m-s)-qV=q(Vbi-V) q(m-) EFm qV Ec EFs restringimento della regione di c.s. riduzione della barriera S --> M Ev W CARATTERISTICA I-V DEL DIODO SCHOTTKY Ism Ims Eci q(m-s)=qVbi qBn EFm Ims è la corrente diretta dal metallo al semiconduttore, costituita dagli elettroni provenienti dal semiconduttore. All’equilibrio Ims = - Ism Ec All’interfaccia si ha: Eci - EFs = qBn EFs Ev V=0 ovvero: ns N C e e quindi gli elettroni all’interfaccia sono: E E q Bn ci Fs kT kT s C C n N e E E q m s c Fs kT kT e ND e N e q m s kT ND e qVbi kT Assumendo le correnti attraverso la giunzione proporzionali al numero di elettroni presenti: I MS I SM A N D e qVbi kT in cui A è una costante Le correnti Ims e Ism sono indotte termicamente (emissione termo-elettronica) (N.B.: NC è la densità degli stati efficace in B.C.) polarizzazione diretta Ism Ims q(m-s)-qV=q(Vbi-V) q(m-) EFm Ec EFs qV - + Ev L’applicazione di una polarizzazione diretta riduce la barriera dal lato del semiconduttore favorendo il passaggio di elettroni da S a M, squilibrando così le correnti. La corrente che si manifesta è data da: W I I MS I SM A N D e in cui: Io A ND e qVbi kT q Vbi V kT A ND e area A T 2 e qVbi kT qV kT I o e 1 q Bn kT A* = 110 (n-Si) o 32 (p-Si) [A K-2 cm-2] (costante efficace di Richardson) CARATTERISTICHE ESSENZIALI DEL DIODO SCHOTTKY Bassa tensione di soglia (0.2 – 0.3 V) Funzionamento per portatori maggioritari Assenza di capacità di diffusione I Schottky PN Elevata velocità di commutazione Semplicità di realizzazione Caratteristica inversa di tipo soft Bassa tensione di breakdown inverso Elevata ricombinazione superficiale (la giunzione è in superficie) Sottile strato di ossido all’interfaccia Elevato fattore di idealità V la realizzazione dei contatti di anodo e catodo di un diodo p-n potrebbe portare alla creazione di giunzioni rettificanti in serie al diodo stesso q(m-) q(m-) EF metallo semiconduttore metallo GIUNZIONI M-S OHMICHE (CONTATTI OHMICI) Un contatto ohmico è caratterizzato dalla sua resistenza di contatto. Nel caso di una giunzione M-S: 1 q I AT e RC V V 0 kT q Bn 2 kT 1 q Bn k e kT qA T Per avere RC 0 deve essere quindi Bn molto piccolo (valori negativi molto grandi creerebero una giunzione al contrario). Il caso ideale è il contatto neutro: Contatti in cui m < s sono ancora ohmici (entro certi limiti) assenza di rcs (su silicio n) Questo si puo ottenere solo con un limitato numero di combinazioni metallo-semiconduttore (difficilmente con l’alluminio, ad esempio). qm EFm livello del vuoto q qs Ec Ev I contatti ohmici M-S si basano quindi sull’attraversamento della rcs da parte dei portatori per effetto tunnel. Utilizzando semiconduttori degeneri, la rcs si assottiglia al punto che l’effetto della barriera di potenziale diventa trascurabile (W inferiore a 2 nm) q(m-s)=qVbi q(m-) I Ec EFs EFm Ev caratteristica ideale di un contatto ohmico caratteristica reale di un contatto ohmico n++ metallo n V DIODO GUNN (transferred electron device, J.B. Gunn, IBM 1962) E’ costituito da una regione di GaAs opportunamente drogata e contattata per mezzo di contatti ohmici. Utilizza la particolare dipendenza della velocità degli elettroni nel GaAs dal campo elettrico per ottenere una regione di funzionamento in cui la conduttanza differenziale è negativa. Questa proprietà viene sfruttata per ottenere amplificatori ed oscillatori a frequenze elevatissime (100 GHz) I gd=dI/dV<0 iS GL io V contatto ohmico contatto ohmico n-GaAs n+ GaAs n+ GaAs gd Vo is è il generatore di segnale, GL è il carico. is ha una componente continua fissa il punto di funzionamento. che I Scegliendo opportunamente is e GL, è possibile impostare il punto di funzionamento nella zona in cui gd<0 is Vo V I Piccole variazioni di is possono indurre ampie variazioni di Vo. is±is Il guadagno di corrente dell’amplificatore è: io io GL Vo GL Ai GL Vo g d Vo GL g d is io id Vo V in cui GL + gd può tendere a 0 Uso del diodo Gunn come oscillatore I (f maggiori di 10 GHz e fino ai THz) is Per GL = - |gd |, Ai è infinito ed il circuito entra in oscillazione in quanto esistono infiniti punti di intersezione fra le due caratteristiche. V - + Si tratta di un oscillatore che non prevede un circuito risonante. Interpretazione fisica + - + E Ec qV EL qV Fase 1 Il campo elettrico E è uniforme e superiore al campo critico EH EL Ec qV EH Ec Fase 2 Fase 3 L’ingresso di un gruppo di elettroni dal contatto determina la nascita di due zone con diverso campo elettrico Per effetto di EH il gruppo di elettroni rallenta sempre più, e dunque si compatta man mano che procede verso destra. Ec EL qV EH Fase 4 Quando il gruppo di elettroni raggiunge l’anodo si manifesta un aumento della corrente. Il campo torna ad essere uniforme e pari al valore iniziale. Il processo riprende. Il tempo impiegato dagli elettroni per raggiungere l’anodo è T L vm che è dunque il periodo dell’oscillazione - - + E E + prima dopo Essendo la V applicata costante, gli integrali dei due campi elettrici devono coincidere.