SALA FILARMONICA
SABATO 28 FEBBRAIO 2015 - ORE 20.45
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tHe CHrIStIan WaLLUMrØd enSeMBLe
Christian Wallumrød pianoforte, harmonium
eivind Lønning tromba
espen reinertsen sassofono tenore
tove törngren violoncello
Per oddvar Johansen percussioni, vibrafono
Musiche di
CHRISTIAN WALLUMRØD
(1971)
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ASSOCIAZIONE FILARMONICA DI ROVERETO
STAGIONE DEI CONCERTI 2014-2015
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Christian Wallumrød è nato nel 1971 e cresciuto a Kongsberg, Norvegia; ha iniziato a studiare
pianoforte a dodici anni e scoperto il jazz a quindici, grazie al maestro Egil Kapstad.
Cresciuto musicalmente al conservatorio jazz di Trondheim, ha iniziato la sua carriera con il
Quartetto Airamero con T. Seim, J.Eick e P. o. Johansen, una delle band più rappresentative
della scena jazzistica norvegese degli anni 90, con cui ha pubblicato l’omonimo album nel
’94. Dopo l’esordio nel ‘98 per la prestigiosa ECM in trio con i connazionali A. Henriksen
e H.-K. Kjos Sørensen, nel 2001 Christian ha creato un proprio ensemble (quartetto prima,
contemporanea, barocco, folk e musica sacra del nord Europa,.
associato a una certa estetica ECM, quella del Nordic Sound ma la verità è che, da sempre,
esplora in più direzioni: dall’elettro-funk del Trio Close Erase all’elettronica sperimentale di
Merriwinkle (Sidsel Endresen) e di Generator X
contemporanea a proprio nome, con Dans Les Arbres (assieme a X. Charles, I. Grydeland e I.
Zach) o come solista (per Eivind Buene e la Oslo Sinfonietta): il tutto all’insegna di un buon mix
tra improvvisazione delle origini e composizione dell’ultimo periodo.
Il sestetto con cui ha pubblicato nel 2013 l’album Outstairs – vincitore dello Spellemannprisen
(Grammy norvegese) per la sezione Musica Contemporanea - è il frutto dell’incontro con
l’arpista barocca Giovanna Pessi (ora uscita dalla formazione) e si è poi arricchito delle
possibilità timbriche di archi come viola e violino, entrati a far parte dell’ensemble con piano,
Il risultato è un’evoluzione del precedente Fabula Suite Lugano (2009), il cui esito viene
approfondito dalla formazione attuale grazie all’ingresso del sassofonista espen reinertsen ad
eivind Lønning. Per la prima volta i due condividono gli arrangiamenti
nuove sonorità: un esempio di come un ensemble da camera di pochi elementi possa suonare,
al pari di una grande orchestra, come un autentico corpus organico. Si tratta in realtà di un
processo in costante evoluzione e in atto ancora oggi: uscito il violinista qualche tempo fa, la
musica di Wallumrød è cambiata ancora, e violoncello, tromba e sassofono, ma anche batteria e
percussioni, si fondono in linee melodiche intimiste, ricche di richiami e reminiscenze, e danno
vita ad accostamenti timbrici di rara bellezza. Il risultato è un qualcosa di insolito e intrigante,
una musica dall’estetica inconfondibile, e stupisce come composizioni apparentemente calme e
tranquille evochino una forza e un’intensità emozionale tanto profonde...
Recentemente, grazie ad AngelicA Festival, Wallumrød ha potuto misurarsi per la prima volta
con la composizione per orchestra sinfonica: un’opportunità unica che ha saputo cogliere
mostrando ancora una volta grande originalità. Ha, infatti, scomposto l’orchestra di 78 elementi
in sette ensemble per quattro diversi tempi e altrettanti direttori, e ha dato vita a una creatura
cinematica morbida ed elastica costituita da suoni organizzati in pattern di pulsazioni piuttosto
lente e, a volte, divergenti: quasi meccaniche. When celebrities dream of casual sleep (second
try) per orchestra è stata eseguita in prima assoluta dall’orchestra del Teatro Comunale di
Bologna il 26 maggio 2013, in occasione della 23° edizione di AngelicA Festival, e poi a Oslo,
per Ultima Festival, dall’Orchestra Kork della radio nazionale norvegese l’11 settembre dello
stesso anno.
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note aL PrograMMa
L’ultimo album, Outstairs, sarà il cuore pulsante
del programma: un lavoro che spiazza per cifra
stilistica e originalità.
È un Wallumrød più ludico, meno intellettuale di
quello del precedente Fabula Suite Lugano, che
si diverte a introdurre nella narrazione alcuni dei
suoi “amori”: un rock lentissimo e una sorta di
dislessia voluta, due accordi al piano che giocano
sull’attesa spesso disattesa. Non manca il folk,
con Folkskiss ma soprattutto Bunadsbangla, piccolo capolavoro dal potere ipnotico unico, danza
popolare che è un autentico inno alla gioia. Né
mancano momenti di astrazione più colta intrecTridili # 2) e autentici
colpi di genio, come Beatnik, che rapisce grazie
al lirismo della melodia e al pulsare elastico del
tempo con cui i componenti sembrano giocare,
lanciandosi in autentiche scorribande. La musica è organizzata sempre in modo impeccabile e
i musicisti hanno una pazienza e precisione inesauribili nello sviluppare temi e melodie - Per
oddvar Johansen su tutti - autentico gigante con
batteria e percussioni.
Il programma comprenderà poi brani tratti da
precedenti lavori e diverso materiale nuovo, ancora una volta frutto del lavoro con l’ensemble
dell’ultimo anno. Tutte le composizioni originali
che Christian Wallumrød eseguirà sono d’altronde il frutto di un costante processo di evoluzione,
per quanto basato su alcuni elementi fondanti che
lo stesso artista descrive in un’intervista rilasciata a InSound (n. 4 del 2013).
L’ensemble innanzi tutto: “Da quando ho iniziato
a lavorare con l’ensemble, nel 2001, la mia produzione musicale è stata il risultato di una miscela di diverse componenti umane e musicali. In
genere lavoro su una composizione o un bozzetto
e ai musicisti che compongono l’ensemble. L’enispirato la sua produzione musicale rendendola una miscela di componenti musicali e umane
insieme. Quest’aspetto caratterizza la creazione
della mia musica, indipendentemente da colore,
dimensione, origine o “natura” del materiale. Il
line up dell’ensemble ha subito diversi cambiamenti negli anni, ma sono sempre stato molto
fortunato nel trovare musicisti dalla forte personalità ed estremamente abili, oltre che dotati di
grande apertura mentale. Questo è sempre stato il cuore ed è ancora oggi uno degli elementi
importanti per lo sviluppo della musica. E poi
c’è la composizione: (…) nei vari lavori compositivi, nel line-up dei musicisti e nella tavolozza
degli strumenti, nulla è lasciato al caso, cerco di
essere molto preciso in merito a ogni elemento
musicale che introduco. (…) cerco nuovi suoni e
nuovi modi di organizzare il materiale musicale
che mi attrae. Sono attratto da musiche diverse
e da aspetti diversi che compongono il materiale
sonoro, e mi piace costruire forme musicali dove
molti di questi elementi possono vivere insieme,
creare dei contrasti e illuminarsi a vicenda.”
Luca Vitali
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