La battaglia per le Funivie Folgarida, Fedcoop rilancia e Mandrioli rastrella azioni T orna a infiammarsi, dopo un periodo di calma relativa, la battaglia per il controllo delle Funivie Folgarida Marilleva: la Provincia si affianca alla Cooperazione e agli operatori della vai di Sole in un nuovo tentativo di «scalata», per riportare la società impiantistica in mani «territoriali». Oggi le assemblee dei titolari di Strumenti finanziari partecipativi, i titoli in cui sono stati convertiti i debiti delle banche, nomineranno un consigliere di amministrazione in Funivie e uno nella holding di controllo «Valli». Entrambi saranno espressione delle Casse lurali. F.TERRERI A PAGINA Si riapre la battaglia su Funivie Folgarida Patto Provincia-Cooperazione, Rurali nei cda TRENTO - La Provincia si affianca alla Cooperazione e agli operatori della vai di Sole in un nuovo tentativo di «scalata» a Funivie Folgarida Marilleva che riporti la società in mani «territoriali» e rilanci gli investimenti necessari allo sviluppo turistico. Il primo passo sarà oggi pomeriggio, quando le assemblee dei titolari di Strumenti finanziari partecipativi (Sfp), i titoli in cui sono stati convertiti i debiti delle banche, nomineranno un consigliere di amministrazione in Funivie e uno nella holding Valli di Sole, Peio e Rabbi. Entrambi saranno espressione delle Casse rurali, maggioranza tra gli Sfp di Folgarida e uniche detentrici degli Sfp di Valli. Il rilancio della cordata Federcoop-Dimeco, col sostegno di Piazza Dante, è stato messo a punto in incontri recenti. Provincia e Cooperazione hanno incontrato anche il giudice delegato Monica Attanasio. Il concordato preventivo di gruppo Funivie-Valli è stato quasi completamente eseguito. Manca però un passaggio cruciale: l'assegnazione di azioni Folgarida per la conversione della parte restante di debito, a bilancio Funivie per 20,1 milioni di euro. Per essa la Consob ha ritenuto necessario il prospetto informativo in quanto si tratta di aumento di capitale destinato in prima battuta ai soci e in seconda battuta a investitori terzi, prima dell'eventuale conversione, quindi di offerta di strumenti finanziari al pubblico. Non è quindi escluso che, nell'ambito dell'aumento di capitale di Folgarida, entrino in gioco soggetti terzi. Intanto il regista dell'attuale gestione di Funivie e Valli, il curatore fallimentare di Aeroterminal Venezia Luca Mandrioli, fa le sue mosse. Pochi giorni fa è stata chiusa la lunga vertenza con la Fondazione di Piacenza e Vigevano, azionista sia di Funivie che di Atv. Valli ha pagato 3 milioni di euro alla Fondazione per 1,2 milioni di azioni ordinarie e 1,2 milioni privilegiate di Funivie, corrispondenti al 9% del capitale complessivo. La holding in liquidazione, di cui Mandrioli è presidente del collegio dei liquidatori, ha già portato l'anno scorso la sua partecipazione di controllo in Folgarida al 50,78% delle azioni ordinarie e all' 1,99% delle privilegiate, per un totale del 26,39% del capitale, grazie all'acquisto delle quote di Isa e Itas. La curatela Aeroterminal, a sua volta, possiede il 68,99% di Valli, oltre al 5,13% di Funivie. Domani, all'assemblea di Funivie Folgarida, verrà presentato ai soci il bilancio 2012-2013 della società, che chiude con una perdita di 1,1 milioni, e saranno rinnovati cda e collegio sindacale. Non è scontata la conferma dell'attuale presidente Aldo Albasini e dei consiglieri Maurizio Postai e Alberto Bombardelli. I punti fermi sono da una parte Mandrioli, dall'altra il consigliere delle Rurali. F. Ter. Valli spa: 1 milione di utile, terreni rivalutati TRENTO - Domani è in calendario anche l'assemblea dei soci della holding Valli di Sole, Peio e Rabbi, che controlla Funivie Folgarida Marilleva con oltre il 50% delle azioni ordinarie. Il bilancio 2012 si chiude con un utile netto di circa 1 milione di euro. L'anno prima il risultato era stato record, 50 milioni, grazie però all'«utile di ristrutturazione» dei debiti, dopo un 2010 segnato da una perdita altrettanto maxi, 62 milioni. Anche il risultato positivo 2012 deriva da sopravvenienze attive per 2,7 milioni, di cui 1,2 milioni dall'accordo sul debito con il Banco Popolare, oltre 1 milione dalla valutazione delle azioni Funivie acquisite da Isa e Itas e 500 mila euro dal recupero della caparra dopo il fallimento della società Masi Alti, che aveva acquistato un terreno di Valli. Ed è proprio sui terreni e sugli immobili della società, a bilancio per un valore lordo di 14,7 milioni, che si registrano novità: la nuova variante al Prg di Dìmaro ha aumentato la capacità edificatoria delle aree di proprietà della società, con un corrispondente aumento del valore.