Ricerca: tumori al seno, cellule staminali temibile avversario

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AGI Salute
Attualità - Ricerca: tumori al seno, cellule staminali
temibile avversario
(AGI) - Trieste, 18 dic. - Se ne sente tanto parlare. Rinnovano i tessuti
durante la vita dell'organismo, li riparano se danneggiati, li rigenerano e
potrebbero curare diverse malattie. Sono le cellule staminali, quelle dei
tessuti sani.
Le cellule staminali nei tumori invece sono un temibile avversario. Anzi, da
diversi anni ormai, sono state riconosciute come il nemico numero uno: danno
inizio al cancro e sono responsabili del suo eventuale ritorno, anche a
distanza di anni, anche quando sembra di aver estirpato completamente il male.
Le cellule staminali tumorali, infatti, sopravvivono ai trattamenti e danno
origine alle metastasi. Piu' e' alto il loro contenuto in un tumore e piu'
questo e' aggressivo.
Arrivare a colpire le staminali e' come arrivare al cuore del tumore. Molti
sforzi negli ultimi anni sono stati realizzati per cercare di comprenderne la
natura e di individuare i fattori chiave che ne determinano il comportamento,
per tentare poi di neutralizzarle attraverso di essi. Uno di questi fattori
l'ha scoperto ora il team di scienziati coordinato da Giannino Del Sal,
professore ordinario di biologia applicata dell'Universita' di Trieste e capo
dell'unita' di oncologia molecolare del Laboratorio Nazionale Cib di Area
Science Park a Trieste. Si tratta di una proteina ''Pin1'' da cui dipende il
funzionamento e il destino di moltissime altre proteine cruciali per la
sopravvivenza e la moltiplicazione cellulare, per la salvaguardia del
patrimonio genetico e molto altro ancora. L'autorevole rivista scientifica Embo
Molecular Medicine pubblica oggi online i dettagli dello studio. Del Sal, che
dal 2012 e' anche direttore del Dipartimento di Scienze della Vita
dell'Universita' di Trieste, spiega: ''Studiando la ghiandola mammaria normale
abbiamo capito che Pin1 e' una proteina fondamentale per il tessuto sano, per
la sopravvivenza e il rinnovamento della speciale nicchia delle cellule
staminali. Da questa osservazione al tumore, il passo e' stato poi breve.
Sapevamo, infatti, che Pin1 si ritrova spesso espresso a livelli abnormi in
diversi tumori, in particolare nei piu' aggressivi. Ci siamo chiesti quindi se,
stravolto il suo normale funzionamento, lo stesso fattore che controlla le
cellule staminali del tessuto sano potesse avere un ruolo anche nella biologia
delle cellule staminali tumorali''. E' cosi' che i ricercatori sono arrivati a
indagare queste cellule e a scoprire come il loro rinnovamento dipenda
fortemente dalle funzioni svolte da Pin1 in questo contesto aberrante. La
scoperta dai risvolti ancora piu' significativi, dal punto di vista clinico,
gli scienziati l'hanno fatta pero' quando hanno provato a somministrare farmaci
Estratto da: http://salute.agi.it/attualita/notizie/201312181629-att-rsa1031-ricerca_tumori_al_seno_cellule_staminali_temibile_avversario
18/12/2013
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chemioterapici a cellule tumorali private di Pin1. Se normalmente le cellule
staminali tumorali sono in grado di resistere al trattamento e di espandersi
poi ulteriormente, in assenza di Pin1 perdono questa capacita' e muoiono.
Togliere Pin1 al tumore sembra, quindi, che equivalga a togliere lo scudo alle
sue staminali che, rese cosi' vulnerabili, potrebbero diventare un piu' facile
bersaglio delle terapie.
Gli studi che hanno condotto a questi risultati fanno parte del programma di
ricerche coordinato da Del Sal e finanziato dall'Airc, l'Associazione italiana
per la ricerca sul cancro, nell'ambito della campagna di finanziamenti
Oncologia Molecolare Clinica 5X1000.
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