IL DIODO A SEMICONDUTTORE Polarizzando una giunzione P-N si ottiene un particolare componente dotato di una straordinaria capacità: quella di condurre corrente se polarizzato direttamente e di non condurla se polarizzato invece inversamente. Questo componente prende il nome di diodo a semiconduttore. In pratica la corrente in questo componente scorre solo e sempre in un senso solo, ovvero dalla zona N alla zona P a condizione che la zona N sia collegata a potenziale negativo rispetto alla zona P. Il simbolo elettrico del diodo è il seguente: La freccia indica il verso della corrente Anodo Catodo A K P N CARICHE MOBILI POSITIVE CARICHE MOBILI NEGATIVE P N + -- V Il diodo è un componente elettronico costruito con un cristallo di silicio o di germanio avente una parte drogata di tipo P ed una di tipo N. A seconda della polarità con la quale viene alimentato si comporta come un interruttore che permette il passaggio della corrente solo in un senso. Per il diodo vi è una caratteristica diretta (che conduce corrente ossia interruttore chiuso), che si ottiene polarizzando il diodo direttamente o una caratteristica inversa (che non conduce corrente ossia interruttore aperto), che si ottiene polarizzando il diodo inversamente. I diodi sono dei cilindretti con una banda colorata su un lato che indica il polo negativo (Catodo), durante il montaggio bisogna porre attenzione alla bandina, il diodo posizionato male impedisce al circuito di funzionare + -caratteristica diretta -- + caratteristica inversa In generale se il diodo viene polarizzato inversamente, e cioè si applica all'anodo una tensione negativa rispetto al catodo, in pratica non passa corrente, se si esclude una debolissima corrente detta di "drift"; se però si supera un determinato valore di tensione, detto valore di "breakdown", la resistenza del diodo cede improvvisamente, ed ha luogo una conduzione senza limiti, detto "effetto valanga". Poiché normalmente un diodo non viene costruito per funzionare nella regione di break-down, occorre evitare che questo accada, pena la distruzione irreversibile del diodo, dovuta al brusco aumento della potenza dissipata. I diodi vengono prodotti per una vasta gamma di applicazioni; variando le tecniche di costruzione, la percentuale di drogaggio del chip e le sue dimensioni, si possono ottenere diodi in grado di sopportare una corrente massima che varia da 1 A a decine e centinaia di ampere, adatti a tensioni di lavoro da qualche decina a varie centinaia di volt. DIODO REALE Quando il diodo è polarizzato direttamente, superata la tensione di soglia Vs che corrisponde a 0,7 V per il silicio e 0,2 V per il germanio, la corrente aumenta di molto e in maniera quasi lineare. In alcune applicazioni tuttavia è necessario conoscere con maggior precisione i valori di corrente-tensione del diodo. In questi casi si può utilizzare la legge che lega la corrente che scorre in una giunzione alla tensione di polarizzazione e quindi risolvere analiticamente le equazioni del circuito in esame. I A A + + VAK VS = RD VAK K Vs tensione di soglia I A R = 100 Ω VS + V1 12V K I A R = 100 Ω + + VS V1 12V RD 20 Ω K V1 -R ⋅ I-VS -R D ⋅ I = 0 V1 -(R+R D ) ⋅ (I)-VS = 0 (R+R D ) ⋅ (I) =V1 -VS I= V1 -VS 12-0,7 = = 0,094 A (R+R D ) 120 VAK = VS+I ⋅ R D = 0,7+0,094 ⋅ 20 = 2,6 V Un metodo differente e spesso più pratico è rappresentato dal metodo della "retta di carico". K RETTA DI CARICO La retta di carico è un metodo grafico per trovare la corrente e la tensione di lavoro di un diodo. La retta incontra l’asse delle I nel punto V1 ossia la tensione erogata dal generatore in rapporto alla resistenza a R monte del diodo e l’asse delle VAK nel punto V1 ossia la tensione erogata dal generatore. Il diodo lavorerà con una corrente I ed una tensione VAK date dall’intersezione della curva caratteristica e la retta nel punto P. I I V1 R A R + P I VAK V1 V1 VS VAK VAK RD ⋅I POTENZA UTILIZZATA DAL DIODO Anche la potenza utilizzata da un diodo può essere ideale o reale. A A + + VAK VS = K K PU = VAK x I = 2,6 x 0,094 = 0,24 W A A + + VAK VS = RD K K PU = (VS x I) + (RD x I2) = (0,7 x 0,094) + (20 x 0,009) = 0,066 + 0,18 = 0,246 W K RADDRIZZATORE A SEMPLICE SEMIONDA In elettrotecnica ed elettronica un raddrizzatore o rettificatore è un dispositivo usato per trasformare la corrente alternata in corrente continua. Il metodo più semplice per raddrizzare una corrente è l'impiego di un diodo a semiconduttore. In questo caso viene lasciata passare una sola semionda positiva di tensione, mentre quando è presente la semionda negativa il diodo entra in interdizione e non si ha passaggio di corrente. Questa soluzione genera una corrente molto difficile da livellare fino ad ottenere una corrente costante ed è causa di notevole rumore elettrico (per rumore si intende l'insieme di segnali in tensione o corrente elettrica indesiderati che si sovrappongono al segnale utile). In generale il rumore è un segnale di disturbo rispetto all'informazione trasmessa in un sistema. IDEALE VD = 0 V RD = 0 V1 VR V1 t VR t Il circuito raddrizzatore normale, che abbiamo considerato, non è adatto per raddrizzare piccoli segnali, in quanto esiste la tensione di soglia VD che da un lato non fa rilevare le piccole tensioni e dall'altro altera i valori alle tensioni più alte, in quanto occorre sempre detrarre da ogni valore di tensione il valore della tensione di soglia VD ; di conseguenza la caratteristica di trasferimento non è lineare. Si avranno quindi un ritardo del segnale ed una tensione più piccola di quella erogata dal generatore. Quando il segnale in ingresso è molto elevato questi inconvenienti risultano trascurabili; non possiamo, invece, farlo quando abbiamo a che fare con segnali di ingresso molto piccoli e che richiedo risposte di segnale in tempi rapidissimi (nanosecondi). REALE VD = 0,7 V RD = 0 V1 VR V1 t VR t Differenza di tensione circa 0,7 V ritardo RADDRIZZATORE A DOPPIA SEMIONDA (A PONTE DI GRAETZ) Il raddrizzatore a ponte di diodi o a ponte di graetz ha il compito di trasformare la corrente alternata in corrente continua attraverso 4 diodi. In commercio esistono già tali circuiti e sono rappresentati con il simbolo + Corrente alternata Corrente continua -- Il circuito è il seguente: D4 D1 V + D3 D2 R VR -- V t VR t 1) SEMIONDA POSITIVA Durante la semionda positiva la corrente esce dal generatore, passa dal diodo D1, attraversa la resistenza R (intesa come carico) ed infine passa dal diodo D3 per rientrare nel generatore. I diodi D2 e D4 sono interdetti e si comportano come interruttori aperti. La caduta di tensione della resistenza sarà data dalla legge alle maglie VR = V-VD3-VD1. + D1 + D3 R VR --- 2) SEMIONDA NEGATIVA Durante la semionda negativa la corrente esce dal generatore dal polo opposto a prima, passa dal diodo D2, attraversa la resistenza R (intesa come carico) ed infine passa dal diodo D4 per rientrare nel generatore. I diodi D1 e D3 sono interdetti e si comportano come interruttori aperti. La caduta di tensione della resistenza sarà data dalla legge alle maglie VR = V-VD2-VD4. -- D4 + D2 R VR + -- Il susseguirsi delle semionde positive darà luogo ad una tensione pulsante, con voltaggio leggermente minore a quella di entrata. RADDRIZZATORE A DOPPIA SEMIONDA CON TRASFORMATORE A PRESA CENTRALE E' un circuito raddrizzatore a due semionde, ha il compito di trasformare la corrente alternata in corrente continua attraverso un trasformatore e 2 diodi . A differenza del raddrizzatore a ponte di diodi è più costoso per via del trasformatore da una tensione in uscita dimezzata, ma ha il pregio di fornire una tensione positiva ed una negativa utilizzata negli alimentatori duali. Il trasformatore è una macchina elettrica che funziona in corrente alternata, il rapporto tra il numero di spire dell’avvolgimento primario e il numero di spire di quello secondario mi darà la tensione in uscita. Il simbolo è: PRIMARIO SECONDARIO Il circuito è il seguente: D1 V D2 + R VR -V t VR t 1) SEMIONDA POSITIVA Durante la semionda positiva la corrente esce dal trasformatore, passa dal diodo D1, attraversa la resistenza R (intesa come carico) ed infine rientra a metà della bobina dell’avvolgimento secondario. Per questo motivo la tensione in uscita varrà la metà di quella erogata dal trasformatore e varrà VR = 1/2V-VD1. Il diodo D2 è interdetto e si comporta come un interruttore aperto. D1 V + R VR -- 2) SEMIONDA NEGATIVA Durante la semionda negativa la corrente esce dal trasformatore dal polo opposto a prima, passa dal diodo D2, attraversa la resistenza R (intesa come carico) ed infine rientra a metà della bobina dell’avvolgimento secondario. Per questo motivo la tensione in uscita varrà la metà di quella erogata dal trasformatore e varrà VR = 1/2V-VD1. Il diodo D1 è interdetto e si comporta come un interruttore aperto. V D2 + R VR -- Il susseguirsi delle semionde positive darà luogo ad una tensione pulsante, con voltaggio dimezzato a quella di uscita dal trasformatore.