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Raccontare storie
nella penombra
I 24Grana nascono a Napoli a metà degli
anni ’90, anni di grande fermento sociale
e culturale che trova amplia espressione
nella loro musica. Nascono come trio:
Francesco Di Bella, chitarra e voce;
Armando Cotugno basso; Renato Minale,
batteria. Con l’ingresso di Giuseppe
Fontanella, chitarra (1996) il gruppo
assume la formazione definitiva.
Il loro sound cerca di unire l’energia tribale
e la frenetica dinamicità del digitale,
per descrivere e visualizzare gli aspetti
del nostro tempo che ci circondano: la
miscela generata dal dub, reggae, rock
rende il loro sound speciale, qualcosa di
unico. Il loro nuovo lavoro è stato prodotto
e registrato presso gli studi “Electrical
Audio” di Chicago, dal grande guru della
musica Steve Albini.
Da sempre l’attività live è al centro della
vita artistica della band e li ha portati a
suonare centinaia di concerti.
Tra le recenti tappe quella presso lo
Studio35live di Cava de’ Tirreni dove la
loro energia ha investito tutti i fortunati che
sono riusciti ad assistere al secret concert.
Anche con loro, a fine spettacolo, ci siamo
concessi una chiacchierata…
Intervista ai 24 Grana - Studio35Live
Evoluzioni antropologiche
I 24Grana si definiscono un gruppo
indipendente:
«Già dagli esordi puntavamo nel fare
le cose fatte da noi. I primi 5 dischi ce li
siamo autogestiti in sala, senza far entrare
un produttore esterno. Dal punto di vista
discografico possiamo dire che siamo
degli autarchici.
portato la nostra napolitanità.
Insomma
glocalizziamo
un
mondo
globalizzato, portando la nostra specificità
ovunque, senza mai perdere d’umiltà e
sempre pronti al confronto e alla critica
che sono componenti necessarie per la
crescita artistica e personale.»
L’unica grande esperienza di collaborazione,
avvenuta con un guru della musica, è stata
a Chicago, con Steve Albini che è stato
un precursore dell’indipendenza musicale
degli anni ’80.»
Una musica glocalizzata, con l’accento
sulle tipicità linguistiche:
«L’Italia è un Paese fertile di stimoli musicali,
artistici e culturali. Le nostre canzoni sono
basate sul gergo tipico della nostra terra e
questo fa si che ne sentiamo un fortissimo
senso di appartenenza. Cantiamo le
nostre origini e le nostre tradizioni e
anche nell’esperienza di Chicago abbiamo
Intervista ai 24 Grana - Studio35Live
I media stanno mobilitando qualcosa
dal basso:
«Ricordo che ai nostri esordi dovevamo
faticare per farci conoscere, abbiamo
dovuto azionare diversi motori per
conquistare i palchi. Prima di Internet
la musica si muoveva per lo più con il
passaparola, oggi invece tutte le notizie
possibili le abbiamo continuamente a
portata di mano.
Le persone oggi non hanno bisogno
di aspettare l’occasione di sentirci dal
vivo per conoscerci, ma possono farlo
semplicemente da casa cliccando un
tasto. In questo modo la musica diventa
reperibile per tutti.»
Internet
è
uno
strumento
di
aggregazione, ma a volte sembra non
essere sufficiente ad attivare gli animi:
«Ha la capacità di rendere un semplice
video catalizzatore di dibattiti. E’portatore
di realtà. Ma non è detto che questi dibattiti
sfocino poi in attivismo vero e proprio.
Spesso pubblicare mille post contro
un’ideologia non condivisa porta ad una
falsa sensazione di appagamento che non
permette poi di far altro, come scendere in
piazza a manifestare.
E’ un modo ingannevole di sentirsi
la coscienza pulita credendo d’aver
espresso la propria opinione in maniera
costruttiva solo perchè scritta o condivisa
pubblicamente. Ecco il rischio del social
network: è uno strumento e in quanto tale
bisogna saper andar oltre. Non bisogna
condannare il mezzo, ma la capacità di
utilizzarlo al meglio.»
Una valigia piena di Napoli da
diffondere al mondo: ecco i 24Grana.
Artisti caratterizzati da una profondità
ammirevole, hanno sempre pensato che la
musica fosse qualcosa di così fortemente
personale da voler essere gli unici a
“metter mano” alle proprie creazioni. Ecco
perché decidono di distinguersi per la
propria autarchia produttiva.
I loro lavori nascono dalla quotidianità, dal
personale vissuto che, quindi, dev’essere
necessariamente descritto dagli artisti in
prima persona.
Anche il tocco di una spalla di uno studente
che li sfiora in un bus può esser fonte
d’ispirazione.
Vivono d’emozioni e le trasformano in
armonia. Senza le persone e l’ordinarietà
non potrebbero creare.
Rubano alla vita per vivere di sogni e
realizzare il loro sogno più grande: la
musica.
Sono debitori alla propria terra, alle
proprie radici, ecco perché si impegnano
a realizzare una musica c.d. glocalizzata,
riferendosi ad ogni sorta di pubblico con
creazioni che riportano sempre alle proprie
origini.
Chiediamoci quanto dobbiamo alla nostra
terra.
Quanto c’ha permesso d’esser ciò che
siamo e quanto possiamo fare per
migliorarla ridonandole quel bagaglio che
lei c’ha affidato all’origine?
Intervista ai 24 Grana - Studio35Live
Il Centro Studi Etnografia Digitale è un gruppo di ricerca che riunisce sociologi,
marketer ed esperti del Web.
Il centro, attraverso l’utilizzo strategico e capillare dei nuovi media digitali, si occupa
di studiare e comprendere le nuove forme di vita culturali emergenti nella Rete e nella
società. I nuovi media rendono visibili e accessibili pensieri, comunicazioni, emozioni
ed identità che prima rimanevano privati e nascosti. Il centro studi usa metodologie
qualitative e quantitative per mettere a frutto questa nuova possibilità di arrivare ad
una comprensione più profonda delle identità, tribù e forme di vita che emergono nella
società della rete.
STUDIO35LIVE è un collettivo di artisti, produttori, filosofi, ricercatori ed appassionati
delle possibilità evolutive offerte alla musica dai nuovi media.
Intorno alla sigla STUDIO35LIVE si uniscono realtà operative da anni e consolidate
del panorama culturale nazionale tra cui: Nicodemo; Audiocoop (organizzatore M.E.I.
meeting etichette indipendenti); Ninjamarketing.it ; Centro Studi Etnografia Digitale; La
Fabbrica Etichetta indipendente…
Ninja Marketing è il punto di riferimento per l’innovazione nel marketing e nella
comunicazione.
Fondato nel 2004 da Alex Giordano e Mirko Pallera, è da prima che esistesse YouTube
una risorsa preziosa per comprendere i cambiamenti in atto nel campo del marketing e
della comunicazione, nell’innovazione tecnologica e sociale alla base dell’evoluzione
rapidissima a cui stiamo assistendo.
Dalla sua fondazione in un “covo” nascosto della Costiera Amalfitana, Ninja Marketing
ha aggregato un movimento di creativi, professionisti del marketing, studenti di Scienze
della Comunicazione, uniti dalla voglia di rinnovare il modo di comunicare delle aziende.
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