istruzioni per l’uso
VI
VII
istruzioni per l’uso
PARTE
L’organizzazione della materia
A
76
capitolo 1 • La I declinazione
A norme e usi
norme e usi
L’opera è suddivisa in due volumi:
VOLUME 1
Tomo A
Morfologia
• Il nome
• Il verbo
VOLUME 2
Sintassi
28
Il latino per strada
3
robabilmente non ci hai badato, ma il primo incontro con il latino lo hai avuto un
P
Iniziamo da alcuni edifici della città e, innanzi tutto, badiamo ai nomi di alcune chiese cattoliche.
po’ di anni fa: quando hai iniziato a saper
leggere. Tuttavia ti accorgerai che, passando per
le strade della tua città, ti capiterà spesso di im-
In questo caso, la verifica è facile in quanto, come forse saprai già, il latino è la lingua ufficiale
della Chiesa, che lo adopera in alcune occasioni
batterti in “parole” latine o, meglio, in insegne,
indicazioni, manifesti che contengono termini
particolari, come le cerimonie
8 solenni, o nei canti liturgici oltre che, si capisce, nei testi sacri. Ec-
dell’antica lingua di Roma. Adesso, proveremo a
girare insieme per le strade di una città – una o
un’altra che sia –, per verificare quello che ab-
co, così, sfilare sotto i nostri occhi le chiese inti Il latino
tolate a Maria Sanctissima Regina Pacis (“Maria Santissima Regina della pace”), a Maria Ma-
biamo appena detto.
ter Misericordiae (“Maria Madre di misericor-
Nel mondo delle parole
VOCABOLARIO DI BASE
verso il latino
2
Maria Sanctissima Regina Pacis
Domus aurea
S. Maria in via
Maria Mater Misericordiae
latino
italiano
e la sua storia
I Latini che abitarono questo territorio erano
raggruppati in una trentina di villaggi, uniti in
una Lega, detta appunto latina. In caso di guerra sceglievano come condottiero un dittatore,
che aveva poteri straordinari e superiori a quelRerum natura
li dei magistrati delle singole città. Nei pressi
del lago di Nemi sorgeva, in un bosco sacro, il
santuario di Diana Nemorense, che i Latini consideravano come il luogo sacro della loro Lega.
Questo popolo, già numeroso durante l’età del
ferro, viveva in villaggi, per lo più collocati su
alture e protetti da rudimentali mura fatte di
terra e di pietre.
I Latini, secondo un’antica tradizione, avrebbero preso nome da Latino, figlio di Ulisse e della
maga Circe. Ma altre leggende testimoniano la
presenza di questo popolo: una ci dice che i Siculi, primi abitanti del Lazio, furono scacciati
dai Latini, originari del luogo. Un’altra, invece,
ci racconta che furono i Pelasgi, una popolazione di origine greca, a scacciare i Siculi dal Lazio, per poi allearsi con un altro popolo stanziato presso l’attuale Rieti.Altre fonti parlano del
re Evandro, il quale, partito dalla Grecia, fondò
sul colle Palatino una città, civilizzando i rozzi
costumi degli indigeni laziali. Una leggenda narra del passaggio nel Lazio di Ercole, di ritornoA
dalla Spagna, dove affrontò una delle
sue -is,
dodi• abdo,
abdIdi, abdItum,
ci fatiche: il furto dei buoi di Gerione,
mostruoabdEre
porre da parte;
so signore della penisola iberica. Maallontanare;
il raccon- nascondere
(3, tr.).
to più suggestivo sulla nascita di Roma
è quel• abscondItus,
lo che riguarda il mitico eroe Enea,
il quale, -a, -um part.
di abscondo, come agg.
scampato alla distruzione di Troia da parte dei
nascosto, ignoto.
Greci, dopo mille peripezie giunse
nel Lazio,-is, abscondIdi
• abscondo,
terra di origine della sua stirpe (in quanto
il fon- abscondItum,
(o abscondi),
datore Dardano era di origine italica),-Ere
e lì,nascondere;
accolcoprire
Gli Indoeuropei
Cibus
Bacchus
LT
IC
O
MARE
DEL
NORD
R
MA
OCEANO
A
R
CA
SP
MAR NERO
-Ere accedere, andare a,
avvicinarsi (3, intr.).
• accelEro, -as, -avi, -atum,
are affrettarsi; affrettare
(1, tr. e intr.).
• accendo, -is, accendi,
accensum, -Ere accendere;
infiammare; eccitare
(3, tr.).
• acceptus, -a, -um part. di
accIpIo, come agg.
ricevuto; ben accetto.
• accIpIo, -is, -cepi, -ceptum,
-Ere prendersi
(contrapposto a dare);
ricevere; accogliere,
accettare (3, tr.).
• accipIter, -tris m. uccello di
rapina; falco; sparviero.
• accOla, -ae m. abitante nei
pressi, confinante.
• accuratus, -a, -um part. di
accuro, come agg.
accurato; ingegnoso.
• 1. Acer, -Eris n. acero
(l’albero o il legno d’acero).
• 2. acer, acris, acre agg.
aguzzo; acre, aspro;
pungente; violento.
• acerbus, -a, -um agg.
acerbo; aspro; sgradevole;
tagliente.
• acervo, -as, -avi, -atum,
-are ammucchiare;
cumulare (1, tr.).
• acetum, -i, n. vino
inacidito; aceto.
• acIes, -ei f. acutezza;
punta; schieramento
dell’esercito (in battaglia).
• actIo, -onis f. il porre in
movimento; azione;
proposta; discorso; processo;
declamazione.
• ActIum, -Ii n. Azio.
• acUs, -us f. ago; spillone.
• acutus, -a, -um agg.
aguzzo; affilato; pungente.
• addo, -is, -dIdi, -dItum, -Ere
porre inoltre; aggiungere;
dare oltre (3, tr.).
• adEo, avv. fino al punto;
così; tanto; seguito da ut e
il cong. a tal punto… che.
• adf..., v. aff...
• adgnosco, v. agnosco.
• adhibEo, -es, -hibUi,
-hibItum, -ere applicare;
valersi di; usare (2, tr.).
• adhuc, avv. fin qui; ancora.
• adIgo, -is, -egi, -actum, Ere
spingere verso; costringere;
colpire (3, tr.).
Osserva attentamente
la pagina
e trova come si dice
affilato
............................
............................
• adiungo, -is, -iunxi,
-iunctum, -Ere aggiungere;
unire; legare (3, tr.).
• adiUvo, -as, -iuvi, -iutum,
-are aiutare, giovare a;
secondare (1, tr.).
• adlIcIo, -is, -lexi, -lectum,
-Ere trarre a sé; attirare
(3, tr.).
• administratIo, -onis f.
amministrazione,
direzione, condotta.
• administro, -as, -avi,
-atum, -are amministrare;
condurre; occuparsi di
(1, tr.).
• admirabilItas, -atis f.
l’essere ammirabile.
• admiratIo, -onis f.
ammirazione, sorpresa,
stupore.
• admOdum, avv.
interamente, pienamente;
almeno, non più di (con
numerali).
• admonEo, -es, -Ui, -Itum,
-ere fare ricordare;
ammonire (2, tr.).
• adp…, v. app…
• adr…, v. arr…
• adsidUus, -a, -um agg. che
risiede in un luogo preciso;
domiciliato; assiduo,
costante; ostinato.
• adsumo, -is, -sumpsi,
-sumptum, -sumEre prendere
con sé;prendere (3, tr.)
• adsurgo, -is, -surrexi,
-surrEctum, -surgEre
alzarsi; elevarsi (3, intr.).
• adt..., v. att....
• adulescens, -entis part. di
adolesco, come agg.
giovane.
• adulescentIa, -ae f.
adolescenza, giovinezza.
• adulescentUlus, -i m.
giovinetto.
IO
GR
ECI
2000 . C.
a
io
Danub
M
12
Vol
ga
(3, tr.).
• absolvo, -is, -solvi,
-solutum, solvEre sciogliere;
assolvere (3, tr.).
• abstinentIa, -ae f.
l’astenersi, astinenza; dieta;
digiuno.
• abundantIa, -ae f.
abbondanza; opulenza.
IND
IAN • abundo, -as, -avi, -atum,
I 14
0-are
0 a sovrabbondare; avere
.C.
in abbondanza
(1, intr.).
• ac, cong. e, ed (cfr. atque).
• accedo, -is, -cessi, -cessum,
IANI
ERS
e P .C .
DI
a
ME 1400
I N D O E U R O P E I
2500-2000 a.C.
.
a.C
HITTITI
.C.
00
a
2000
ATLANTICO
BA
1200 a.C.
2
1
o
Ren
La collocazione del repertorio frequenziale di vocaboli latini (Nel
mondo delle parole) all’inizio del libro è il frutto di una scelta lungamente meditata. Si è preferito che
gli alunni cominciassero, insieme al
tradizionale studio delle origini storiche della lingua e delle sue persistenze (Il latino e la sua storia), a
scorrere queste pagine all’inizio del
loro percorso, al fine di riscontrare
parole in qualche modo a loro note; così come accade per le pagine
dedicate al Latino per strada.
verso il latino
MAR MEDITERRANEO
Itinerario cognitivo
È uno schema-mappa in cui si presenta il sommario degli argomenti
contenuti nel capitolo, le interrelazioni fra i diversi paragrafi e i servizi da
cui il capitolo stesso è costituito. Il docente può così organizzare il suo lavoro in classe selezionando gli argomenti in base al suo itinerario didattico e alla programmazione. Lo studente può, a sua volta, visualizzare
sinotticamente gli argomenti di studio, rendersi conto della necessità di
collegare fra loro nozioni diverse per
tipologia e, infine, ripassare velocemente la materia.
1
casi
singolare
plurale
maschile e femminile
maschile e femminile
nominativo
-A
-ae
-ae
-Am
-A
-a
-ae
-arum
-is
-as
-ae
-is
genitivo
dativo
accusativo
vocativo
ablativo
8
A
B
C
norme e usi
l’officina del traduttore
schede di servizio
e laboratorio
di verifica finale
schede di servizio
I comparativi e i superlativi degli aggettivi
MV
il testo di riferimento
Il comparativo
di maggioranza
Comparativo
Il supino attivo delle quattro coniugazioni
“Il mondo dello svago
e dei divertimenti”
AL
Il comparativo
di uguaglianza
Il complemento di origine o provenienza
L’analisi del testo
puoi andare avanti
Il comparativo
di minoranza
AS
?
L’uso del supino attivo
Il cum e il congiuntivo
Il significato
Positivo
Usi particolari
Superlativo
Assoluto
c. Altri nomi ancora cambiano significato nel passaggio dal singolare al plurale. Osserviamone alcuni:
singolare
aqua, -ae
copia, -ae
fortuna, -ae
littera, -ae
vigilia, -ae
2
casi
singolare
nominativo
ros-A
ros-ae
ros-ae
ros-Am
ros-A
ros-a
la rosa
della rosa
alla rosa
la rosa
(o) rosa
con, dalla, per la rosa
ros-ae
ros-arum
ros-is
ros-as
ros-ae
ros-is
le rose
delle rose
alle rose
le rose
(o) rose
con, dalle, per le rose
pirat-A
pirat-ae
pirat-ae
pirat-Am
pirat-A
pirat-a
il pirata
del pirata
al pirata
il pirata
(o) pirata
con, dal, per il pirata
pirat-ae
pirat-arum
pirat-is
pirat-as
pirat-ae
pirat-is
i pirati
dei pirati
ai pirati
i pirati
(o) pirati
con, dai, per i pirati
78
capitolo 1 • La I declinazione
genitivo
dativo
accusativo
vocativo
genitivo
dativo
accusativo
vocativo
ablativo
versioni
civiltà romana
i
t
i
n
e
r
a
r
i
o
c
o
g
n
i
t
i
v
o
g. Nel dativo e nell’ablativo plurale, per evitare confusione con i corrispondenti maschili della II declinazione (anch’essi uscenti in -is negli stessi casi), ai quali sono uniti in qualche locuzione, alcuni nomi femminili prendono la desinenza -abus anziché -is: deis et deabus,“agli
dèi e alle dee”; asinis et asinabus,“agli asini e alle asine”; filiis et filiabus,“ai figli e alle figlie”; ecc.
A
della cicala: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
2
3
Usa il vocabolario
È una scheda che permette allo studente un approccio graduale con il vocabolario, attraverso la consultazione simulata e guidata agli aspetti tecnici di
come si cerca un nome, un aggettivo o
un verbo.
Analizza le seguenti desinenze della I declinazione. Ricorda di prendere in
considerazione tutte le possibilità.
o padrona: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
-arum: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
con, per, dalle strade:. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
-as: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
o contadini: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
-a: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
agli altari: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
-A: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
dell’Italia: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
le matrone (soggetto): . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
-is: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
alla Sardegna: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
-ae: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
con, per, dalla benevolenza: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
-am: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
delle colombe: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Unisci ai temi che ti forniamo le desinenze indicate di seguito e quindi traduci in
italiano i nomi ottenuti.
-a; -ae; -ae; -as; -am; -is; -arum; -A; -ae; -A; -as; -is; -arum; -a; -am.
fabul- . . . . . . .
aul- . . . . . . . . .
belu-. . . . . . . .
glori- . . . . . . .
natur- . . . . . . .
poët- . . . . .
flamm- . . . . . .
anim- . . . . . . .
sagitt- . . . . . . .
pugn- . . . . . . .
Tulli-. . . . . . . .
pirat- . . . . .
histori- . . . . . .
magistr- . . . . .
impudenti- . . . . . . . .
4
Aiutandoti con il vocabolario, analizza e traduci i nomi della I declinazione contenuti
nell’esercizio 3.
5
Declina sul tuo quaderno i seguenti nomi.
amicitia, -ae
scriba, -ae
aranEa, -ae
6
7
In ciascuno dei seguenti nomi della I declinazione sottolinea con due diversi colori
il tema e la desinenza.
tabellarum; insidiis; vecturam; nymphae; poëta; Alexandriam; pecuniA; filias; intemperantiae;
Europa; formis; habenarum; rixam; domInas; spondarum; Syracusas; philosophIae; viduis;
crusta; spinas.
Inserisci in ciascuno dei temi che ti forniamo la desinenza esatta.
vit-. . . . . . . . . . . .
(genitivo singolare)
agricol- . . . . . . .
(dativo plurale)
ir- . . . . . . . . . . . .
(accusativo singolare)
port- . . . . . . . . .
(accusativo plurale)
culp- . . . . . . . . . .
(dativo singolare)
vi- . . . . . . . . . . .
(ablativo plurale)
TroiugEn- . . . . . .
(genitivo plurale)
ros- . . . . . . . . . .
(nominativo singolare)
insidi- . . . . . . . . .
(vocativo plurale)
industri- . . . . . .
(genitivo singolare)
vigili-. . . . . . . . . .
(dativo plurale)
lun- . . . . . . . . . .
(accusativo singolare)
colleg- . . . . . . . . .
(nominativo plurale)
athlet- . . . . . . . .
(vocativo plurale)
usa il vocabolario
Come si cercano i nomi della I declinazione
Di ciascun nome il vocabolario indica l’uscita del nominativo singolare (rosa), seguita dalla
desinenza del genitivo singolare (-ae). Quest’ultima è quella che consente di individuare la
declinazione alla quale il nome appartiene. Subito dopo, il vocabolario indica il genere (m. =
maschile; f. = femminile; n. = neutro) e registra i diversi significati del nome; spesso compare
anche la fraseologia d’autore, cioè gli esempi tratti dagli scrittori romani nei quali il termine
è adoperato con questo o con quel significato.
L’intera voce (completa di tutte le sue parti) riportata sul vocabolario risulta formata dal lemma (apertura della voce: rosa, -ae) e dalla glossa (l’insieme delle notizie fornite).
femminile, “l’amicizia”;
maschile, “lo scrivàno”;
femminile, “il ragno”.
Analizza e traduci in latino le seguenti locuzioni.
delle rane: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
alla favola: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
agli scrivani: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
la maestra (soggetto): . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
154
capitolo 3 • Gli aggettivi della I classe
norme e usi
?
1. Come si suddividono gli aggettivi della I classe?
Dagli aggettivi della I classe derivano molti avverbi. Ricordiamo che l’avverbio è una parte invariabile del discorso che, accompagnata a un’altra parola (un aggettivo, un verbo, un altro avverbio), serve a specificarla meglio.
Da aggettivi della I classe derivano avverbi uscenti in -e, in -o e in -um. Infatti, unendo al tema
dell’aggettivo una delle tre terminazioni ora ricordate, si ottiene l’avverbio.
Osserviamo qualche esempio.
2. Ricordando gli esercizi eseguiti, cita almeno un esempio per ciascun gruppo o tipo di
aggettivi della I classe.
3. In che cosa si concorda l’aggettivo col nome al quale è riferito?
4. Che cosa possono essere bona, mala, stulti, propinqui, hiberna?
aggettivo
tema
avverbio
malus, -a, -um
asper, -era, -erum
multus, -a, -um
impiger, -gra, -grum
rarus, -a, -um
malaspermultimpigrrar-
mal-e
asper-e
mult-um
impigr-e
rar-o
male
aspramente
molto
prontamente
raramente
uso delle conoscenze essenziali
1
A
puoi andare avanti
7
Avverbi derivati da aggettivi della I classe
5. Che cosa sono e quali caratteristiche hanno gli aggettivi pronominali?
6. Qual è la caratteristica di meus, -a, -um?
7. Come si può declinare l’aggettivo dexter?
8. Qual è l’unico aggettivo uscente in -ur?
9. Traduci in italiano in tutti i modi possibili.
Aiutandoti eventualmente col vocabolario, forma gli avverbi derivati dai seguenti
aggettivi della I classe e traducili.
apertus, -a, -um . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
clarus, -a, -um . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
tuo, mei, vestrarum, suus, nostris, meorum, tua, suum, sui, vestros, suA, tuis, meae, nostrae, meA.
paulus, -a, -um . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
ornatus, -a, -um . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
paucus, -a, -um . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
doctus, -a, -um . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
malus, -a, -um . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
intEger, -gra, -grum . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
postremus, -a, -um . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
liber, -Era, -Erum . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
necessarius, -a, -um . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
tener, -Era, -Erum . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
rarus, -a, -um . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
frugIfer, -Era, -Erum . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Come gli aggettivi della I classe, in -us, -a, -um si declinano le forme del participio perfetto latino, che equivale al participio passato italiano.
Osserviamolo nella formazione e nel significato.
!
Alcuni nomi di origine greca come amphOra, “anfora” e drachma,“dracma” (moneta greca)
possono avere il genitivo plurale in -um (amphOrum,“delle anfore”; drachmum,“delle dracme”) anziché in -arum (amphorarum, drachmarum). Allo stesso modo si comportano alcuni nomi composti con i suffissi -cOla e -gEna: caelicOla,“abitante del cielo” (gen. plur. caelicOlum o caelicolarum,“degli abitanti del cielo”); terrigEna,“generato dalla terra” (gen. plur.
terrigEnum o terrigenarum,“dei generati dalla terra”).
con, per, dalla custodia: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
1
Il participio perfetto
facciamo il punto
acque termali,bagni termali
truppe
mezzi, fortune
lettera missiva,letteratura
sentinelle
norme e usi
8
I luoghi dello svago
e del tempo libero
f.
uso delle conoscenze essenziali
Ludus
Relativo
aquae, -arum
copiae, -arum
fortunae, -arum
litterae, -arum
vigiliae, -arum
e. In alcune locuzioni, anziché il genitivo singolare familiae, ricorre la forma più antica familias: pater familias,“padre di famiglia”; mater familias, “madre di famiglia”; filia familias,
“figlia di famiglia”; filius familias, “figlio di famiglia”.
plurale
laboratorio di verifica finale
esercizi di riepilogo
plurale
acqua
abbondanza
fortuna, sorte
lettera dell’alfabeto
turno di guardia
d. Qualche nome può essere di genere comune: esso, cioè, può essere adoperato sia come femminile sia come maschile: conviva, -ae, “il convitato, la convitata”; nauta, -ae, “il navigatore, la navigatrice”; incOla, -ae, “l’abitante, l’abitatrice”; ecc.
Come abbiamo detto, i nomi femminili e i maschili della I declinazione si flettono allo stesso modo. Osserviamo come si declinano i nomi rosa, -ae, f. e pirata, -ae, m.
LEB
La traduzione definitiva
b. Alcuni nomi hanno solo il singolare. Eccone alcuni: sapientia, -ae, “saggezza”; eloquentia, -ae, “eloquenza”; prudentia, -ae, “esperienza”; abundantia, -ae, “abbondanza”; ecc.
Così si comportano anche i nomi propri di persona e di luogo: Cornelia, -ae, “Cornelia”; Terentia, -ae, “Terenzia”; Italia, -ae, “Italia”; Sicilia, -ae, “Sicilia”; ecc.
La declinazione
Uso delle conoscenze essenziali
Per ciascun fenomeno linguistico, o per
piccoli gruppi di fenomeni, vengono
proposti esercizi, abbondanti, variati e
attentamente selezionati, in modo da
verificare gli argomenti trattati. L’obiettivo è il corretto apprendimento della
norma e dell’uso, la verifica della capacità di individuazione, di comprensione
e di riformulazione da parte dello studente e, infine, la progressiva acquisizione della capacità di correlare fenomeni diversi.
Puoi andare avanti?
Si tratta di una verifica-filtro che chiude la parte A. Essa può essere somministrata e controllata dal docente, oppure può essere anche usata direttamente e autonomamente dall’alunno.
La scheda contiene quesiti, propone
nuovi esercizi di verifica attraverso interventi attivi, sollecita riformulazioni di
norme e usi.
I comparativi e i superlativi
degli aggettivi
CAPITOLO
3
Alla I declinazione appartengono molti nomi di genere femminile, un numero più ridotto di maschili e nessun nome neutro. Le desinenze, di cui forniamo il prospetto qui di seguito, sono uguali sia per il femminile sia per il maschile e, come si può notare, presentano l’uscita del nominativo singolare in -A e quella del genitivo singolare in -ae.
nominativo
verso il latino
77
a. Alcuni nomi hanno solo il plurale. Eccone alcuni: Athenae, -arum, “Atene”; Thebae, -arum,
“Tebe”; Syracusae, -arum, “Siracusa”; Cannae, -arum, “Canne”; divitiae, -arum, “ricchezza“; deliciae, -arum, “delizia”; insidiae, -arum, “insidia”; nuptiae, -arum, “nozze”; thermae, -arum, “terme”; tenEbrae, -arum, “tenebre”; ecc.
Le desinenze
ablativo
Introduzione
A
Gli usi particolari dei nomi della I declinazione
Le norme della lingua latina vengono
esposte e trattate attraverso l’uso vivo
degli Autori antichi. Quando occorre, ci
si sofferma sugli usi particolari, sempre
che siano attestati nelle opere più significative della latinità. Ogni regola è
accompagnata da esempi d’autore significativi, probanti e attentamente tradotti in italiano.
Tomo B
norme e usi
laudat, -us, -a, -um
lodato, che è stato lodato
monIt, -us, -a, -um
ammonito, che è stato ammonito
lect, -us, -a, -um
letto, che è stato letto
audit, -us, -a, -um
ascoltato, che è stato ascoltato.
10. Traduci in latino.
ai vostri, delle nostre, del vostro, i suoi (neutro), le sue, ai loro, del loro, o mio, il tuo (maschile),
dalle tue, alla mia, il vostro (neutro), della sua, delle loro, alle vostre.
11. Accoppia a ciascun sostantivo l’aggettivo opportunamente concordato.
vitae . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
(intEger)
agricolam . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
(sedUlus)
oppida . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
(magnus)
cerAsa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
(ruber)
fabularum . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
(longus)
viros . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
(miser)
viis . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
(asper)
tabulae . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
(eburnEus)
bella . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
(periculosus)
tribuno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
(probus)
155
79
istruzioni per l’uso
istruzioni per l’uso
VIII
IX
PARTE C
capitolo 5 • Gli aggettivi della II classe
l’officina del traduttore
B l’officina del traduttore
l’officina del traduttore
B
239
Se analizziamo il testo, possiamo notare che esso può essere suddiviso in cinque macrosequenze:
In questa sezione si vuole insegnare a tradurre traducendo, fornendo un metodo di
lavoro organizzato, coerente, costante e
sempre agevolmente riproducibile.
1 Patricii… erant.
Il testo di riferimento
5 Tum… obtinent.
La lotta fra i patrizi e i plebei
prima macrosequenza
administrabant; plebeii autem graves labores tolerabant,
gravia vectigalia pendebant et angusti pecunia erant. Ideo
plebeii urbem reliquerunt et in Montem Sacrum
AL
contenderunt ad secessionem. Ita enim de secessione
Patricii antiquis temporibus civitatem magna arrogantia administrabant; plebeii autem graves labores tolerabant, gravia
vectigalia pendebant et angusti pecunia erant.
cogitabant: «Si divitum agros sarculis ex ferro operosis
MV
non severimus, agri messes non dabunt, patricii panem
non habebunt et in inopi condicione erunt; nos (“noi”),
AS
contra, frumentum hic (“qui”) severimus et panem
habebimus itaque patricii plebis preces audient». Tum
patricii legatos ad plebem miserunt. Legati, supplici voce,
senatorum verba plebeiis renuntiaverunt: «Si in urbem
AS
remeaveritis, patricii iusti erunt, vestra (“i vostri”) debita
remittent, lucra aeque divident». Tum plebeii audax
consilium deponunt, in urbem remeant tribunosque
plebis obtinent.
”
Analisi del testo
Il testo di riferimento viene scomposto in
macro e microsequenze e, attraverso una
minuziosa analisi morfosintattica, si fornisce il metodo per tradurre un testo latino.
120
Nella prima macrosequenza notiamo la presenza dei verbi: administrabant, tolerabant, pendebant ed erant. Si tratta di imperfetti indicativi (3a pers. pl.) che derivano da: administro, -as,
-avi, -atum,-are “amministrare”; tolero, -as, -avi,-atum, -are “sopportare”; pendo, -is, pEpendi,
pensum, pendEre “pagare”; sum, es, fui, esse “essere”.
Se analizziamo la macrosequenza più da vicino, scopriamo quindi che essa consta di quattro proposizioni: la prima è patricii antiquis temporibus civitatem magna arrogantia administrabant, la seconda è plebeii autem graves labores tolerabant; la terza è gravia vectigalia pendebant e la quarta è angusti pecunia erant. Esse sono collegate fra loro in maniera coordinativa
o per asindeto o attraverso le congiunzioni autem (avversativa) ed et (copulativa). Quindi si tratta di quattro proposizioni principali. Più specificamente, la prima ha per soggetto patricii (patricius, -ii, nom. plur., m. II decl.), per complemento oggetto l’accusativo civitatem (civitas,
-atis, f. III decl.), mentre antiquis temporibus è un ablativo plurale (antiquus,-a,-um, agg. I cl. e
tempus, temporis, n. III decl.) e probabilmente è un complemento di tempo determinato AL .
Infine magna arrogantia è un ablativo (magna viene da magnus, -a, -um “grande” e arrogantia viene da arrogantia, -ae, f. I decl.) ed è forse un ablativo di modo o maniera. Nella seconda
proposizione, invece, il soggetto è plebeii (plebeius, -ii, m. II decl.), mentre autem è, come si è
detto, una congiunzione avversativa e graves labores (graves viene da gravis, -e, agg. II cl. a due
uscite e labores viene da labor, -oris, m. III decl.“lavoro, fatica”) è l’accusativo-complemento oggetto retto dal verbo tolerabant. La terza proposizione gravia vectigalia pendebant presenta
capitolo 2 • La II declinazione
l’officina del traduttore
settima macrosequenza
curabant, vitam denIque non timebant.
Procediamo, dunque, ad elaborare la
Traduzione di lavoro
della settima macrosequenza.
La traduzione definitiva
Compiuta attentamente l’analisi del testo, di cui si è compreso anche il significato complessivo,
si può passare ad elaborare la traduzione definitiva. Sicuramente, l’analisi e la comprensione del
significato del testo hanno contribuito a sciogliere dubbi e incertezze su alcuni punti, a operare scelte lessicali responsabili e ad evitare fraintendimenti fuorvianti.
“
I fanciulli dei Romani, innanzi tutto, si accostavano alla
scuola elementare: infatti, i Romani chiamavano maestro
di scuola o maestro elementare il primo precettore. A
scuola come maestri vi erano anche il copista, l’insegnante di conto e lo stenografo. Il copista insegnava la scrittura, l’insegnante di conto l’aritmetica, lo stenografo i se-
portavano) i pericoli, curavano l’amicizia, insomma non te-
grammatico: il grammatico insegnava la letteratura greca e latina e spiegava ai fanciulli le opere dei poeti.
mevano la vita.
In terzo luogo, i ragazzi dei Romani frequentavano la
scuola del rètore: qui il rètore insegnava l’eloquenza. In-
3
fine il fanciullo, ormai uomo, accedeva alla vita pubbli-
Il testo di riferimento contiene informazioni sul percorso scolastico dei ragazzi romani CIVILTÀ ROMANA .
Essi, dapprima, frequentavano la scuola elementare (ludus litterarius), dove imparavano la scrittura, l’aritmetica e i segni stenografici, che servivano per scrivere le parole in modo accorciato.
Più tardi, accedevano alla scuola del grammatico, che insegnava loro la letteratura greca e latina
e il significato dei testi poetici. Il terzo livello dell’istruzione era costituito dalla scuola di retorica, dove i giovani apprendevano l’eloquenza. Dopo aver ricevuto questa formazione, i Romani
diventavano uomini adulti e colti, pronti ad accostarsi alla vita pubblica, ad affrontare la complessità dell’esistenza e ad assaporarne la bellezza.
344
ca, consapevole della scrittura, della grammatica, della
letteratura, spesso anche della filosofia.
Così, i Romani erano uomini fra uomini, sostenevano i pericoli, curavano l’amicizia, insomma non temevano la vita.
”
civiltà
romana
capitolo 8 • I comparativi e i superlativi degli aggettivi
l’officina del traduttore
B
I luoghi dello svago e del tempo libero
Civiltà romana
Affronta in modo essenziale ma esauriente aspetti della vita pubblica e privata di
Roma antica. La rubrica è strettamente
legata all’argomento del Testo di riferimento, viene conclusa da un Questionario ed è corredata da immagini e disegni.
A
nche i Romani, come noi, sentirono
il bisogno di trovare qualche spazio
all’interno della giornata da dedicare allo svago e al divertimento, con l’obiettivo di rilassarsi dalle fatiche della vita quotidiana che imponeva ritmi di vita stressanti.
Così essi trovarono nelle terme, negli stadi,
negli anfiteatri, nei circhi, nei teatri (di cui
si tratterà appositamente nel cap. XII), luoghi nei quali scaricare le tensioni, ristorare
e potenziare il proprio corpo, o trovare forme varie di divertimento.
Certamente un luogo per scaricare le tensioni psicologiche e per ristorare il corpo fu
rappresentato dalle Terme.
Esse, che in origine furono essenzialmente
bagni pubblici, progressivamente divenne-
un apodyterium
o spogliatoio
121
(AL) Analisi logica passa sistematicamente
in rassegna l’analisi della frase semplice attraverso lo studio dei complementi; muove
dall’analisi delle strutture in italiano e giunge
al modo di esprimerle in latino.
un tepidarium, o stanza
priva di attrezzature
particolari che serviva alla
traspirazione del corpo e alla
preparazione dello stesso
alle temperature elevate
del calidarium
ro edifici pubblici grandiosi, all’interno di
zone verdi, costituiti non più solamente dai
bagni, ma anche da locali da utilizzare per
palestre, biblioteche, posti di ristoro, sale
per incontri, botteghe. Così a poco a poco le
terme si trasformarono in luoghi mondani
destinati ad incontri ricreativi e magari anche
a riunioni di affari.
Le più antiche, le Terme di Agrippa (circa 20
a.C.) inaugurarono questo tipo di costruzione (al contrario, i bagni pubblici esistevano
fin dall’epoca della seconda guerra punica), ma le più famose e meglio conservate
sono quelle degli imperatori Caracalla e Diocleziano.
Di regola un edificio come le terme era costituito da sistemi sofisticati di riscaldamento
un calidarium
o locale
per il bagno
caldo
che portavano l’acqua calda e tiepida nelle
vasche, con speciali piastrini in mattoni posti
al di sotto della pavimentazione che formavano un’intercapedine nella quale circolava
l’aria calda per il riscaldamento dei diversi
ambienti. Al contempo, e con le stesse modalità, la creazione di contro-pareti favoriva la
circolazione di aria calda dietro le pareti dei
diversi locali. Le terme aprivano le porte
intorno a mezzogiorno, ma solamente dalla
metà del pomeriggio vi si recava gente di
ogni genere, ormai libera dagli impegni giornalieri di lavoro e in attesa ormai dell’ora di
pranzo.
Lo stadio, invece, fu un luogo in cui si svolgevano gare di corridori, di pentatleti, incon-
la palaestra, luogo
adibito agli esercizi
ginnici e derivato
dal ginnasio greco
tri di pugilato, di lotta geco-romana, di pancraziasti.
Com’è facile notare, in genere si trattava di
“attività sportive” che ancora oggi vengono
praticate con modalità assai simili a quelle
in uso nell’antica Roma.
Un cenno a parte merita invece il pancrazio
(dal greco pankration, pan = “tutto” e kratos
= “potere, forza”), una attività sportiva a
metà fra il nostro pugilato e la lotta libera. Lo
scopo della lotta era quello di sconfiggere
l’avversario utilizzando tutte le proprie forze,
a mani nude, ed ai contendenti veniva data
la possibilità di adoperare tutte le mosse possibili, dallo sgambetto ai morsi. L’interesse per
le competizioni agonistiche negli stadi si andò
diffondendo a Roma, contemporaneamente
345
(AP) Analisi del periodo si sofferma sull’analisi della frase complessa e costituisce
una rassegna completa dei costrutti che gli
studenti incontrano via via nella lettura dei
testi. Anche questa rubrica muove dalla competenza di lingua italiana per creare quella
sulla lingua latina.
(AS) Anticipazioni sintattiche serve ad
anticipare i costrutti e gli usi indispensabili
per comprendere testi anche brevi in lingua
latina.
sing.
laudav-Ero
io avrò lodato
plur.
1a
laudav-erImus noi avremo lodato
voi avrete lodato
essi avranno lodato
2a laudav-Eris tu avrai lodato
2a laudav-erItis
3a laudav-Erit
3a laudav-Erint
egli avrà lodato
II Coniugazione
sing. 1a monu-Ero
2a monu-Eris
3a
monu-Erit
io avrò ammonito plur. 1a monu-erImus
tu avrai ammonito
2a monu-erItis
egli avrà ammonito
3a monu-Erint
noi avremo ammonito
voi avrete ammonito
essi avranno ammonito
CV
III Coniugazione
sing. 1a leg-Ero
2a leg-Eris
3a leg-Erit
io avrò letto
tu avrai letto
egli avrà letto
plur. 1a leg-erImus
2a leg-erItis
3a leg-Erint
noi avremo letto
voi avrete letto
essi avranno letto
2a audiv-Eris
3a audiv-Erit
io avrò ascoltato plur. 1a audiv-erImus
tu avrai ascoltato
2a audiv-erItis
egli avrà ascoltato
3a audiv-Erint
noi avremo ascoltato
voi avrete ascoltato
essi avranno ascoltato
1a fu-Ero
plur.
1a fu-erImus
2a fu-Eris
3a fu-Erit
2a fu-erItis
3a fu-Erint
io sarò stato
tu sarai stato
egli, ella sarà stato
noi saremo stati
voi sarete stati
essi, esse saranno stati
un frigidarium
o locale per il
bagno freddo
mini onesti avranno elogiato il comportamento degli amici. 4. La storia sarà
Puellae rosas collIgunt!
“Le fanciulle
rose!”. educato i figli con grande saggezza.
stata interessante.
5. Iraccolgono
genitori avranno
6. Le parole
placato
l’ira diun
tutti.
L’insieme di una proposizione principale
con unatenere
o piùavranno
secondarie
costituisce
pe-
riodo. Una principale, anche da sola, dà luogo a un periodo; invece, più secondarie
senza una principale non formano un periodo.
analisi logica
AL A Il complemento di argomento
consulta il vocabolario
Il paradigma dei verbi
Questo complemento indica la persona, l’animale o la cosa di cui si parla o si scrive.
amo,
D
-as,
D
1a pers. sing.
del pres. indic.
desinenza della
2a pers. sing.
del pres. indic.
“Cicerone scrisse intorno alla vecchiaia”.
L’uso di de e l’ablativo è frequente anche per esprimere il titolo di un’opera o di un
libro.
Seneca scripsit De brevitate vitae.
“Seneca scrisse La brevità della vita”.
Il laboratorio di verifica finale
Il laboratorio finale chiude l’intera trattazione del capitolo, ed è articolato in tre
momenti:
Esercizi di riepilogo: una batteria di esercizi mirati propone una ricognizione su tutti gli argomenti trattati nel capitolo.
Versioni: le versioni dal latino, in calce alla maggior parte della quale sono collocati quesiti, domande e proposte di analisi del testo, invitano a una completa ricognizione del capitolo.
Facciamo il punto! È un’ampia scheda di verifica finale in cui compaiono esercizi riassuntivi di tutto il capitolo.
100
capitolo 1 • La I declinazione
schede di servizio e laboratorio di verifica finale
laboratorio di verifica finale
facciamo il punto
laboratorio di verifica finale
1.
esercizi di riepilogo
1
A
B
1. Avias puellae amant. 2. Dominae ancillae non sunt. 3. Pecunia agricOlam et accOlas delectant. 4. Athletas et aurigas attollunt poëtae. 5. AgricOlas fabUlae collaudant et vernas sollicitant. 6. Regina nuntios (“ambasciatori”) mittit. 7. Victoria, es ubi (“dove”) est concordia. 8.
Magistra avia non est. 9. Diana, Minerva et Vesta, deae estis; Livia, Marcella et Clodia, deae non
estis. 10. Divitiae vitam beatam (“felice”) non compArant. 11. Hispania, Gallia,Africa et Asia
provinciae sunt. 12. Agricola non sum, sed nauta. 13. Copia animas laxat, copiae pugnam parant. 14. Athenas, Syracusas,Thebas et Cannas cognoscunt nautae. 15. Discipula litteram non
discit. 16. Ancillae litteras legunt. 17. Prudentia matrem (“la madre”, compl. ogg.) familias laxat. 18. Discipulas magistrae admOnent. 19. Mercatura Syracusas locupletat. 20. Vita fortunam non promittit, industria saepe (“spesso”) fortunas. 21. Vigilias fastidiunt pluviae. 22. Puellae aquam non timent et aquas cupiunt.
1. Antonia e Livia sono ancelle. 2. O Giulia e Clodia, (voi) venerate la dea Vesta. 3. La regina chiama gli scrivani. 4. Diana è una dea. 5. Le dee proteggono Atene e Siracusa. 6. I pirati invadono le coste e atterriscono gli abitanti. 7. I quadri e le statue adornano le ville.
8. Le regine ordinano la tregua (di guerra). 9. Le ancelle aprono le porte e le finestre. 10.
Gli stranieri accolgono le truppe. 11. O poeti, (voi) elogiate la sapienza, addolcite le anime
e condannate l’imprudenza. 12. La luna e le stelle mostrano la via.
C
!
Scrivi le desinenze richieste della I declinazione.
accusativo singolare maschile: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
dativo plurale femminile: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Traduci le seguenti frasi.
vocativo plurale femminile: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
ablativo singolare maschile: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
genitivo plurale femminile: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
2.
A ciascuna forma di presente indicativo che ti forniamo aggiungi tutte le altre.
aestImat (I coniugazione): . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
mittItis
(III coniugazione): . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
saepiunt (IV coniugazione): . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
praebes (II coniugazione): . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
3.
Analizza queste forme verbali, distinguendo il tema e la terminazione.
legunt: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
fletis: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
pellunt: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
ornas: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
versioni
1
Livia puella est
Livia amicas LEB habet.Amicae Liviam dilIgunt:nam (“infatti”) cuppedias parat,pupas donat,amicas
semper (“sempre”) audit.Livia praeterea (“inoltre”) historiam,mathematIcam et littEras cognoscit et
saepe (“spesso”) amicas adiUvat. CondiscipUlas interdum (“talvolta”) magistra monet et Livia luget;
condiscipUlas interdum magistra laudat et Livia ridet.Amicae igItur (“pertanto”) et condiscipUlae coronas,
armillas, placentas Liviae (“a Livia”) donant, sed (“ma”) praesertim (“soprattutto”) benevolentiam
et laetitiam. Benevolentia et concordia divitiae animae sunt.
Esegui l’analisi del testo da Livia amicas ad amicas adiUvat.
l’heliocaminus
o luogo destinato
alle cure solari
e privo di pareti nella
zona sud-ovest per
ricevere i raggi solari
B sorpresa,
1. Avrò lodato
la tuastupore:
costanza. 2. Domani avrete letto la notizia. 3. Gli uoc. Esclamative, quando indicano
meraviglia,
Come
si può notare
-avi,
-atum,leggendo
-are,gli esempi,1migrazione,
tr. vittoria e amicizia segnalano
gli argomenti
deiDquali si legge,
sono complementi di arD
D si parla oDsi scrive e pertanto
D
desinenza della
desinenza
desinenza
coniugazione
forma
gomento.
a pers. sing. del
del supino
dell’infinito
transitiva
Il1 complemento
di argomento
in italiano può essere
introdotto dalle preposizioni di
perfetto indic.
pres. attivo
o su (semplici o articolate), oppure da locuzioni come intorno a, a proposito di,
Per ora ci basta conoscereriguardo
le voci amo,
a... -as e le indicazioni 1 e tr.
Di seguito, il vocabolario fornisce
significati del
verbo e la fraseologia,
In latinoi diversi
il complemento
di argomento
si esprimecioè
conun
l’ablativo preceduto da de.
repertorio di esempi in cui è adoperato, Cicero
nei diversi
significati,
il verbo in questione.
scripsit
de senectute
Anche il futuro anteriore di sum si forma allo stesso modo. Infatti al tema del perfetto
(fu-) si aggiunge il suffisso -eri- (tranne per la 1a pers. sing.) e le desinenze personali.
sing.
Traduci le seguenti frasi.
Paradigma è parola che proviene dal greco
(parßdeigma,
e significa degli extracomunitari
Marcello
ha letto unparádeigma)
libro sulla migrazione
“modello, esempio”. Cercare sul vocabolario
il paradigma
di un
verbo
vuol dire
Domani
ti parlerò
della
vittoria
delrisconMilan
trare le sue forme. Per esempio, se cerchiamo il paradigma del verbo amo della priCicerone scrisse un trattato intorno all’amicizia.
ma coniugazione, ecco che cosa indica il vocabolario:
IV Coniugazione
sing. 1a audiv-Ero
Traduci le forme verbali dell’esercizio precedente.
3
C
I Coniugazione
1a
2
A 1. Furem occasio produxerit. 2. Vectigalia necessaria civitatibus fuerint. 3. Qui
(“colui che”) hostes vicerit, gloriam habebit. 4. Romani virtute militum et iustitia
legum Graecos superaverint. 5. Multis nota fuerit amicitia Orestis et Pyladis. 6.
Homo
probus etiam
calamitatibus
animum honestum servaverit.
7. Romani exta
schede di servizio
e laboratorio
diinverifica
finale
97
boum oviumque deis et deabus immolaverint. 8. Difficile fuerit iter victoriae et
schede di servizio
gloriae sed felix erit praemium. 9. Post pugnam victores exuvias hostium Iovi
dederint. 10. Filiae probae patrem et matrem amaverint.
Il futuro anteriore attivo delle quattro coniugazioni si forma aggiungendo al tema del
perfetto il suffisso -eri- (tranne per la 1a pers. sing.) e le desinenze personali secondo
il seguente prospetto.
(LEB) Lessico di base è una rubrica che ha
l’obiettivo di incrementare gradualmente il
bagaglio lessicale latino, raffrontandolo con
quello italiano.
(CV) Consulta il vocabolario è una rubrica che aiuta lo studente a esplorare il vocabolario.
un laconicum
o ambiente per il bagno
di sudore (simile alla
nostra sauna)
la natatio, una piscina
con acqua in equilibrio
termico con l’ambiente
circostante, nella quale
si bagnavano anche
coloro che si allenavano
nella palestra
Analizza le seguenti voci verbali e trascrivi i relativi paradigmi.
1
MV Il futuro anteriore attivo delle quattro coniugazioni e di sum
(MV) Morfologia verbale contiene le anticipazioni sulla coniugazione del verbo latino,
necessarie per il progressivo sviluppo della
materia.
gni stenografici. Poi i fanciulli accedevano alla scuola del
Così i Romani erano uomini fra uomini, sostenevano (sop-
Il significato
La traduzione definitiva
Alla fine dell’itinerario di analisi si propone
una traduzione aderente al testo, ricodificata in modo fluido, disinvolto e secondo l’italiano di oggi, fruibile e accessibile agli studenti di questa fascia di età.
B
4
Sic Romani viri inter viros erant, pericula sustinebant, amicitiam
Mettiamo in evidenza i quattro verbi: erant (impf. ind., 3a pers. pl. di sum),“erano”, sustinebant (impf. ind., 3a pers. pl. di sustineo, -es, II coniug.),“sostenevano, sopportavano”; curabant
(impf. ind., 3a pers. pl. di curo, -as, I coniug.),“curavano”; timebant (impf. ind., 3a pers. pl. di
timeo, -es, II coniug.),“temevano” MV . Osserviamo che questi quattro verbi non sono collegati da congiunzioni coordinative e che l’intera sequenza è scandita da virgole: ci rendiamo conto, allora, che si tratta di quattro proposizioni fra loro coordinate per asindeto AP . Gli stessi
verbi indicano che il soggetto di ciascuno di essi è di terza persona plurale. Nella proposizione Sic… erant, il nominativo Romani è soggetto, erant è copula, viri è nome del predicato,
la locuzione inter viros, come è avvertito fra parentesi, vale “fra uomini”. Nella seconda proposizione, il predicato verbale manca del soggetto, come nella terza il predicato curabant e
nella quarta il verbo timebant: deduciamo che Romani è il soggetto comune ai quattro verbi. Così, pericula (acc. plur. di periculum, -i, n. II decl.) è complemento oggetto di sustinebant, l’accusativo singolare amicitiam (da amicitia, -ae, f. I decl.) è complemento oggetto del
predicato verbale curabant, vitam è complemento oggetto di timebant. In parentesi è suggerito il significato degli avverbi sic (“così”) e denIque (“insomma”).
Traduzione di lavoro
Ogni macrosequenza, dopo essere stata
analizzata, è proposta in una traduzione più
vicina possibile alla lettera del testo latino
e, spesso, viene illustrata con opportune
rappresentazioni grafiche.
Il significato del testo
Il passo proposto viene spiegato nel suo
senso complessivo e nelle singole parti che
lo costituiscono, fornendo anche le informazioni e le notizie che lo contestualizzano, aiutandone così la comprensione.
Le Terme di Diocleziano a Roma viste dall’alto.
(EP) Eventi e personaggi: dal secondo volume questa scheda fornisce notizie su fatti
storici, su personaggi, su miti, prendendo spunto dai testi presentati nelle diverse sezioni.
251
pepulero, fueris, gesserint, cecideris, comparaverimus, perculeritis, fleverit, laudaverimus, veneritis, fuerint, coemerint, adegerint, despondero, peregerit, scanderitis.
Supportano l’analisi dei fenomeni linguistici
trattati nell’Officina del traduttore. Un richiamo grafico, presente nel Testo di riferimento, rimanda alle Schede di servizio che, in modo essenziale, illustrano regole e usi, poi affrontati più dettagliatamente nei capitoli successivi. Ogni scheda è corredata di Esercizi
di applicazione riferiti ad ogni argomento trattato. Le schede di servizio sono indicate da
sigle corrispondenti alle seguenti tipologie:
Patricii antiquis temporibus civitatem magna arrogantia
C
MV • esercizi di applicazione
schede di servizio
Le schede di servizio
4 Tum... divident.
CIVILTÀ
ROMANA
schede di servizio e laboratorio di verifica finale
schede di servizio
schede di servizio e
C laboratorio di verifica finale
morfologia verbale
AL
Il testo di riferimento
È un testo tratto dalla letteratura latina nel
quale compaiono i fenomeni linguistici trattati in Norme e usi, nonché altri fenomeni
e costrutti, opportunamente richiamati ed
evidenziati con segni grafici, che vengono
illustrati in rubriche apposite contenute nella parte C.
capitolo 5 • Gli aggettivi della II classe
2 Ideo… ad secessionem.
3 Ita… audient.
“
250
schede di servizio e
laboratorio di verifica finale
2
L’analisi del testo
1
C
morfologia verbale
238
analisi del periodo
B
consulta il vocabolario
PARTE B
2
Il caso e la filosofia
contemnit: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
producImus: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
docetis: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
servitis: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
perseverant: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
pertInet: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
4. Declina il seguente nome: luscinia, -ae, femminile, “usignolo”.
casi
singolare
plurale
Fortuna saepe (“spesso”) anImas mutat. Nam (“infatti”) sapientiam insipientiam facit (“rende”),
divitias facit miseriam et inopiam: animae igItur (“pertanto”) fortunam timent.Tantum (“soltanto”)
philosophIa fortunam non timet: nam constantiam, prudentiam, tolerantiam philosophIa habet et
hominIbus (“agli uomini”) fiduciam et victoriam praebet.
nominativo
.............................
............................
genitivo
.............................
............................
dativo
.............................
............................
1.
2.
3.
4.
accusativo
.............................
............................
vocativo
.............................
............................
ablativo
.............................
............................
Qual è la funzione logico-sintattica di anImas?
Qual è la funzione logico-sintattica di sapientiam? E di miseriam e inopiam?
Analizza le forme verbali: mutat, timet e praebet.
Indica la quantità delle desinenze nelle parole fortuna, animae, philosophIa.
101
istruzioni per l’uso
X
Come si può usare il libro
La II declinazione
CAPITOLO
2
A
B
C
norme e usi
l’officina del traduttore
schede di servizio
e laboratorio
di verifica finale
schede di servizio
La II declinazione
MV
il testo di riferimento
usa il vocabolario
L’imperfetto indicativo attivo delle quattro coniugazioni
L’imperfetto indicativo di sum
“I Romani a scuola”
Le desinenze
Come si cercano i nomi
della II declinazione
AL
Il primo gruppo:
nomi m. e f. in -us
L’analisi del testo
Il complemento di specificazione
Il complemento di termine
I complementi di luogo
puoi andare avanti
puer, pueri
?
Il secondo gruppo:
nomi m. in -er
Il significato
AP
liber, libri
Le congiunzioni coordinative
e le proposizioni coordinate
Il terzo gruppo:
nomi m. in -ir
La traduzione definitiva
LEB
I nomi neutri
Vir
civiltà romana
laboratorio di verifica finale
La scuola
esercizi di riepilogo
Gli usi particolari
versioni
facciamo il punto
!
i
t
i
n
e
r
a
r
i
o
c
o
g
n
i
t
i
v
o
Il percorso completo
Si prende l’avvio da Norme e usi (Parte A), si procede con
l’Officina del traduttore (Parte B), riferendosi costantemente alle Schede di servizio (Parte C) e concludendo con il Laboratorio di verifica finale (Parte C).
Il percorso combinato
Si parte dal testo di riferimento contenuto dall’Officina del traduttore (Parte B) e, per mezzo di esso, si affrontano gli argomenti trattati in Norme e usi (Parte A) e nelle Schede di servizio (Parte C), concludendo con il Laboratorio di verifica Finale (Parte C).
Il percorso veloce
Ci si sofferma su Norme e usi (Parte A), con relativi esercizi,
e si adoperano le Schede di servizio (Parte C) effettivamente utili al grado di avanzamento del programma.
Il percorso inverso
Si muove dalle Versioni e/o dagli esercizi di riepilogo (Parte
C) e si ricostruiscono via via gli argomenti di teoria trattati
in Norme e usi (Parte A) e nelle Schede di servizio (Parte C).
Recupero
Si parte da Puoi andare avanti?, utilizzato come scheda di diagnosi e, individuate le lacune, si adoperano gli Esercizi di applicazione, gli Esercizi di riepilogo e le Versioni corredate dai quesiti.