Testo: 1 Tessalonicesi 5:18
LUG 1 gennaio 2017
Tema: Pianta ogni giorno semi di ringraziamento a Dio
e raccoglierai gioia e contentezza
Una giorno Gesù andando verso Gerusalemme incontrò dieci lebbrosi che,
dopo essersi fermati ad una certa distanza, cominciarono a gridare: «Gesù,
Signore, abbi pietà di noi». Gesù li guardò e disse: «Andate dai sacerdoti e
fatevi vedere». Quelli ubbidirono e, mentre andavano, la lebbra scomparve
dai loro corpi. Uno di loro, vedendo che era guarito, tornò da Gesù,
gridando: «Gloria a Dio, sono guarito». Poi si gettò a terra davanti a lui e
lo ringraziò per ciò che aveva fatto. Gesù allora osservò: «Non sono dieci
gli uomini che ho guarito? Dove sono gli altri nove? Soltanto questo
straniero (era un Samaritano) è tornato per glorificare Dio?» (Lc 17:11-19).
Oggi è il primo giorno del nuovo anno (2017).
Se guardiamo indietro all’anno passato, e consideriamo tutte le cose buone
che il Signore ha fatto per noi, dovremmo come quel Samaritano
tornare da Gesù per ringraziarlo.
Questo 1º Culto dell’anno dovrebbe essere
un Culto di ringraziamento al Signore.
Ti viene in mente una cosa (piccola o grande) che il Signore ha fatto per te
l’anno scorso, per cui vorresti ringraziarlo ora pubblicamente?
(Es.: “Ero malato, ho chiesto al Signore di avere pietà di me, e mi ha guarito).
Sal 103:2 “Benedici il Signore (ringrazia il Signore), anima mia
e non dimenticare nessuno dei suoi benefici”.
I benefici del Signore sono tanti, basta riconoscerli.
Sal 71:15 “La mia bocca racconterà ogni giorno la tua giustizia
e le tue liberazioni, perché sono tanti da non potersi contare”.
Inizia e concludi ogni giornata con una preghiera di gratitudine.
Durante il giorno riconosci le cose che il Signore di dà e fa per te (ringrazialo).
Pianta ogni giorno semi di gratitudine (parole di ringraziamento a Dio)
e raccoglierai gioia e contentezza.
È la legge della semina e del raccolto.
1
Paolo scrive in 1 Tes 5:18 “Qualunque cosa accada, ringraziate sempre
il Signore, perché questa è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi”.
Es.: Forse hai perso il lavoro, la salute, una persona cara, una relazione.
Sono circostanze difficili e dolorose, ma Dio vuole che lo ringrazi.
Fil 4:6 “Non state in ansia per alcuna cosa, rivolgetevi invece al Signore,
chiedendogli tutto ciò di cui avete bisogno, e non dimenticate di ringraziarlo”
Col 2:7 “Siate grati a Dio per ogni cosa” (abbondate nel ringraziamento).
Perché possiamo ringraziare il Signore anche per le situazioni difficili?
Perché abbiamo la promessa che Dio “farà cooperare ogni cosa al bene
di quelli che amano Dio” (Rom 8:28).
Paolo dice: “Siate riconoscenti” (Col 3:15).
“Ricordatevi di ringraziare il Signore” (Col 4:2).
Paolo era in prigione a Roma, eppure nella sua lettera agli Efesini
scrive: “ringraziate Dio Padre continuamente e per ogni cosa,
nel nome del nostro Signore Gesù Cristo” (Ef 5:20).
Pensa a questo: ringrazia sempre il Signore, qualunque cosa accada.
È una cosa da fare non una volta all’anno, ma ogni giorno.
Se seminiamo ogni giorno semi di gratitudine, di ringraziamento,
raccoglieremo una vita piena, saremo più soddisfatti delle cose che
abbiamo, ci lamenteremo meno delle cose che non abbiamo, saremo
più felici in ogni situazione, piaceremo al Signore, lo onoreremo,
e saremo di benedizione per quelli che ci circondano.
Questa è una delle caratteristiche dei veri credenti,
di quelli cioè che sono in Cristo (uniti a Cristo).
L’ingratitudine ci porta ad essere insoddisfatti, scontenti.
La gratitudine invece ci porta ad essere gioiosi.
L’ingratitudine è un peccato, come lo è il mentire, il rubare,
il commettere adulterio.
Rom 1:21 “Essi (i non credenti), sono inescusabili, perché, pur conoscendo Dio,
non l’hanno ringraziato” (ingratitudine).
2
Perché dobbiamo essere riconoscenti a Dio?
Perché Dio ci ha benedetti, e dovremmo ringraziarlo
per ogni sua benedizione?
1) Ringrazia Dio per le benedizioni materiali che ti ha dato
Sembra che non siamo mai soddisfatti di quello che abbiamo:
ricchi e poveri, sani e malati.
Il nostro atteggiamento del cuore cambierà se ci rendiamo conto che,
tutto quello che abbiamo, ci è stato dato da Dio.
Davide pregò così: 1 Cron 29:12-14 “Da te provengono la ricchezza e la gloria;
tu signoreggi su tutto; in tua mano sono la forza e la potenza, e sta in tuo potere il
far grande e il rendere forte ogni cosa. 13 Perciò, o Dio nostro, noi ti ringraziamo,
e celebriamo il tuo nome glorioso. 14 Poiché chi sono io, e chi è il mio popolo, che
siamo in grado di offrirti volenterosamente così tanto? Poiché tutto viene da te;
e noi ti abbiamo dato quello che dalla tua mano abbiamo ricevuto”.
Chi possiede poco (di qualsiasi cosa) e si accontenta
è più ricco di chi possiede molto ed è insoddisfatto.
Paolo dice di sé: “So vivere nella povertà e anche nell'abbondanza; in tutto
e per tutto ho imparato a essere saziato e ad aver fame; a essere
nell'abbondanza e nell'indigenza” (Fil 4:12; cfr Ebr 13:5 accontentatevi).
Vivi insoddisfatto perché non hai quel che vorresti?
O hai imparato a ringraziare Dio per quello che hai?
2) Ringrazia Dio per le persone che ti ha dato nella tua vita
A volte prendiamo per scontato le persone che Dio ci ha dato nella vita
o ci lamentiamo e ci arrabbiamo perché non fanno come vorremmo.
Paolo scrive ai Corinzi “Io ringrazio sempre il mio Dio per voi,
per la grazia di Dio che vi è stata data in Cristo Gesù” (1 Cor 1:4).
Eppure i credenti di Corinto erano ben lontani dall’essere perfetti.
3) Ringrazia Dio anche in mezzo alle prove e alle difficoltà
Perché Dio ha promesso: “Io sono con voi, ogni giorno, sempre” (Mt 28:20).
“Io non ti lascerò e non ti abbandonerò” (Ebr 13:5).
3
Gc 1:2-3 “Fratelli miei, considerate una grande gioia quando venite
a trovarvi in prove svariate, 3 sapendo che la prova della vostra fede
produce costanza”.
Il profeta Daniele, appena seppe che il re Dario aveva firmato il decreto
di farlo gettare nella fossa dei leoni, si ritirò in casa, e com’era sua
abitudine, si mise in ginocchio a pregare e ringraziare Dio” (Dan 6:10).
4) Ringrazia Dio specialmente per la salvezza in Gesù Cristo
2 Cor 9:15 “Ringraziato sia Dio per il suo dono ineffabile (Gesù Cristo)”.
Gv 3:16 “Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio,
affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna”.
Se Gesù non abita ancora nel tuo cuore, ringrazialo perché è morto in croce
per i tuoi peccati, e accoglilo dentro di te come Signore e Salvatore.
Se invece conosci Gesù Cristo, ringrazia Dio per averti salvato.
Ogni giorno ringrazia Dio per la sua misericordia.
Col 1:12 “Ringraziate con gioia il Padre che vi ha messi in grado (di far parte)
di partecipare alla sorte dei santi nella luce”.
5) Ringrazia Dio per la sua continua presenza e potenza nella tua vita
La salvezza non è per i nostri meriti, è un dono di Dio (Ef 2:8; Tito 3:5).
Non abbiamo dovuto fare niente per essere salvati.
Persino il ravvedimento e la fede in Cristo ci sono stati dati da Dio
affinché potessimo essere salvati (Atti 11:18; Ef 2:8).
Ma ora che siamo salvati, Dio vuole che ci santifichiamo e che lo serviamo.
Tre caratteristiche del credente ripieno di Spirito Santo
1 Tes 5:16-18 “Siate sempre contenti 17 e perseverate nella preghiera.
18 Qualunque cosa accada, ringraziate sempre il Signore,
perché questo è ciò che Dio vuole da voi”.
(tre caratteristiche: costante gioia, costante preghiera, costante ringraziamento).
Ciò che Dio vuole da noi ci dà anche la capacità di farlo.
Fil 2:13 “Dio opera in noi e ci rende capaci non soltanto di desiderare
di fare ciò che egli vuole, ma anche di fare ciò che egli vuole”.
4
Non raccoglierai se non hai seminato.
Se vuoi raccogliere gioia e contentezza,
pianta ogni giorno semi di ringraziamento a Dio.
5