Conto del Resto del Mondo1 e Bilancia dei Pagamenti Il Conto del Resto del Mondo (RdM) registra le operazioni tra unità residenti e unità non residenti. Il RdM è definito come l’insieme delle unità non residenti che effettuano operazioni o hanno relazioni economiche con unità istituzionali residenti. Nell’ambito del sistema integrato dei conti per settore istituzionale il RdM assolve una funzione simile a quella di un settore a sé stante, anche se non si caratterizza, a differenza degli altri settori, per comportamenti ed obiettivi omogenei. Il conto del RdM costituisce un’importante strumento di analisi in quanto fornisce una visione generale delle relazioni economiche internazionali dell’Italia, che vanno dall’interscambio di beni e servizi alle operazioni di distribuzione e redistribuzione del reddito. Il riferimento fondamentale per la compilazione del conto del RdM da parte dell’Istat è costituito dalla Bilancia dei Pagamenti elaborata dalla Banca d’Italia (BdI) in base a concetti e definizioni fissate nel V manuale del Fondo Monetario Internazionale (FMI). Grazie al lavoro di armonizzazione compiuto dalle diverse organizzazioni internazionali, le definizioni del FMI coincidono quasi interamente con quelle del Sec95. La sequenza dei conti del Resto del Mondo nel sistema integrato dei conti economici nazionali per settore istituzionale La sequenza dei conti del RdM è la stessa degli altri settori istituzionali (conti delle operazioni correnti, di accumulazione, patrimoniali). Tali conti sono elaborati secondo la visuale dell’estero, pertanto quella che per il RdM è una risorsa per l’economia interna costituisce un impiego e viceversa. Il primo è il Conto dei beni e dei servizi. In tale conto le importazioni di beni e servizi sono registrate nella sezione delle Risorse e le esportazioni di beni e servizi in quella degli impieghi. Le importazioni di servizi comprendono i consumi all’estero degli italiani e le esportazioni di servizi comprendono i consumi degli stranieri sul territorio italiano. Le importazioni e le esportazioni sono valutate a prezzi fob, ossia alla frontiera del paese esportatore. La voce a saldo è denominata “saldo degli scambi di beni e servizi con il Resto del Mondo”. Tab. 1: Conto del Resto del Mondo dei beni e dei servizi. Anno 2004. Milioni di euro Impieghi P.6 Esportazioni di beni e servizi Risorse 359.979 P.7 Importazioni di beni e servizi P.61 - Esportazioni di beni 285.504 P.71 - Importazioni di beni P.62 - Esportazioni di servizi 74.475 P.72 -10.982 - Importazioni di servizi B.11 Saldo degli scambi di beni e servizi con il RdM 1 348.997 271.699 77.298 Basato su L. Bracci, “Il Conto del Resto del Mondo”, in I conti economici nazionali per settore istituzionale: le nuove stime secondo il Sec95, ISTAT, Roma, 2003. Il secondo è il Conto dei redditi primari e dei trasferimenti correnti. Tale conto presenta, nella sezione delle Risorse, il saldo degli scambi di beni e servizi e registra tutte le operazioni di distribuzione e redistribuzione che possono riguardare il RdM, fatta eccezione per i trasferimenti in conto capitale. Tale Conto determina il saldo delle operazioni correnti con il RdM, che corrisponde al risparmio dei settori istituzionali: circa 5,7 miliardi di euro nel 2004. L’inversione di segno per l’Italia rispetto al saldo degli scambi di beni e servizi è dovuta in larga parte al saldo negativo dei redditi da capitale e degli altri trasferimenti correnti (-9 miliardi di euro circa, per entrambi). Tab. 2: Conto del RdM dei redditi primari e dei trasferimenti correnti. Anno 2004. Milioni di euro. Impieghi Risorse D.1 Redditi da lavoro dipendente Saldo degli scambi di beni e 1.436 B.11 servizi con il RdM D.3 Contributi alla produzione 5.068 D.1 D.4 Redditi da capitale D.6 Trasferimenti correnti e operazioni di assicurazione. B.12 Saldo delle operazioni correnti con il RdM -10.982 Redditi da lavoro dipendente 1.669 50.244 D.2 Imposte sulla produzione e sulle importazioni 3.728 12.501 D.4 Redditi da capitale 59.059 Altri trasferimenti correnti 21.520 5.745 D.6 Il terzo è il Conto del capitale, che registra le acquisizioni nette di attività non finanziarie non prodotte, e misura le variazioni del patrimonio netto dovute al risparmio e ai trasferimenti in conto capitale. Il saldo è l’accreditamento(+)/indebitamento(-) del RdM, che corrisponde, con segno opposto, alla somma degli accreditamenti/indebitamenti dei settori istituzionali residenti. Esso rappresenta le risorse che il RdM mette a disposizione del totale dell’economia (se positivo) o che riceve (se negativo). L’accreditamento complessivo delle unità non residenti, e quindi l’indebitamento complessivo dell’Italia verso l’estero, è stato nel 2004 3,7 miliardi di euro. Tab. 3: Conto del capitale. Anno 2004. Milioni di euro Variazione delle attività Trasferimenti in conto capitale (da D.9 ricevere) Acquisizioni meno cessioni di attività K.2 non finanziarie non prodotte (saldo) B.9 Accreditamento(+)/Indebitamento(-) Variazione delle passività e del patrimonio netto 3.049 B.12 Saldo delle operazioni correnti con il resto del mondo 5.745 - 82 D.9 Trasferimenti in conto capitale (da effettuare) 916 3.694 La compilazione dei conti: dalla Bilancia dei Pagamenti al Conto del Resto del Mondo Il riferimento fondamentale per la compilazione del Conto del Resto del Mondo è costituito dalla Bilancia dei Pagamenti elaborata dalla Banca d’Italia sulla base dei dati rilevati dall’Istat per l’interscambio commerciale, dal Ministero dell’Economia per i trasferimenti pubblici e dall’Ufficio Italiano Cambi per le altre voci (passaggio cif/fob, interscambio di servizi, redditi, trasferimenti privati). I dati sulle importazioni e le esportazioni di merci della Bilancia dei Pagamenti italiana sono basati sulle statistiche del commercio con l’estero, la cui rilevazione viene effettuata dall’Istat. A questi dati vengono apportati dalla BdI degli aggiustamenti sotto il profilo della valutazione e della copertura. Secondo i criteri del FMI e del Sec95 le esportazioni e le importazioni devono essere valutate fob (franco frontiera nazionale). Le importazioni Istat (valutate cif, ossia comprendenti le spese di trasporto e assicurazione fino alla frontiera nazionale) vengono quindi depurate delle spese di trasporto e assicurazione gravanti sulle merci al di là del punto di valutazione fob. Il passaggio cif/fob viene effettuato nell’ambito di una stima più ampia che riguarda anche i servizi di trasporto e di assicurazione. Sotto il profilo della copertura i dati di fonte Istat vengono integrati con gli aggiustamenti di copertura stimati dall’Uic e che comprendono le operazioni che determinano passaggio di proprietà tra residenti e non residenti senza movimento alla frontiera. La stima dei servizi importati ed esportati viene fatta direttamente dalla BdI sulla base di fonti amministrative (Comunicazione valutaria statistica) e di indagini campionarie ad hoc. I flussi di merci e i servizi fob di Bilancia dei Pagamenti vengono riportati alle definizioni di beni e servizi previste dal Sec95 mediante operazioni di riclassificazione. Ad esempio alcune merci sono riclassificate tra i servizi in quanto relative a prodotti che, in un’ottica di classificazione delle attività economiche, riguardano prevalentemente attività di produzione di servizi (sviluppo di pellicole fotografiche, software, ecc.) La sezione dei redditi della Bilancia dei Pagamenti comprende i redditi da lavoro e i redditi da capitale. I redditi da lavoro riportati nel Conto del RdM coincidono con quelli della Bilancia dei Pagamenti. Per i redditi da capitale la costruzione è più articolata. In particolare l’Istat effettua una stima aggiuntiva dei redditi reinvestiti dei fondi comuni di investimento, attribuendola in parte agli interessi e in parte ai dividendi. L’Istat effettua inoltre una propria stima dei redditi da capitale attribuiti agli assicurati (flusso solo figurativo: redditi percepiti dalle imprese di assicurazione per effetto dell’investimento delle loro riserve tecniche di assicurazione) che differisce leggermente da quella di Bdi. I dati contenuti nella sezione dei trasferimenti correnti e nella sezione del conto capitale (trasferimenti in conto capitale e acquisizioni al netto delle cessioni di attività non finanziarie non prodotte) della Bilancia dei Pagamenti confluiscono nei Conto del Resto del Mondo senza alcuna modifica. L’unica operazione che viene effettuata è quella di riclassificare le voci di Bilancia nelle diverse poste del Conto del Resto del Mondo.