Gli strumenti Gli strumenti della politica

Capitolo 9
Gli strumenti
della politica
commerciale
adattamento italiano di Novella Bottini
1
(c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1
Struttura della presentazione
•
Analisi dei dazi in equilibrio parziale:
offerta, domanda e commercio
•
Costi e benefici dei dazi
•
Sussidi all
all’esportazione
esportazione
•
Contingentamenti delle importazioni
•
Restrizioni volontarie delle esportazioni
•
Requisiti di contenuto nazionale
2
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Tipi di dazio
•
Un dazio è una tassa imposta sul bene importato
che inserisce un cuneo tra il prezzo domestico
(pT) ed il prezzo internazionale (p*T).
•
Un dazio specifico (tsp) è una tassa fissa su
ogni unità del bene importata
○ Ad esempio, $1 per ogni barile di petrolio
•
Un dazio ad valorem (tav) è una tassa calcolata
in percentuale al valore del bene importato
○ Ad esempio, un dazio del 25% sul valore delle
automobili importate.
3
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1
Tabella 9.1 Livello medio dei dazi nel mondo
(%)
4
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Tabella 9.2 Dazi per livello di lavorazione del
prodotto (%)
5
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Offerta, domanda e commercio in un singolo
settore
•
Consideriamo come un dazio incida su un dato
mercato, ad esempio quello del grano.
•
Supponiamo che, in assenza di scambi, il prezzo
del grano nel paese estero sia inferiore a quello
nel paese domestico.
•
All’apertura degli scambi, il paese estero
esporterà grano nel paese domestico finché la
differenza di prezzo non verrà eliminata.
6
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2
Offerta, domanda e commercio in un singolo
settore (cont.)
•
La curva di domanda di importazioni misura la
differenza fra la quantità del bene domandata dai
consumatori nazionali del paese domestico e la
quantità offerta dai produttori dello stesso paese,
per ogni livello del prezzo.
•
La curva di domanda
L
d
d di importazioni
i
t i i nell paese H
è:
MD = D – S
La curva di domanda di importazioni interseca l’asse delle
ordinate al prezzo PA (domanda di importazioni = zero al
prezzo PA).
○ Presenta un’inclinazione negativa, perché quando il prezzo
aumenta le importazioni domandate diminuiscono.
○
7
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Figura 9.1 Come derivare la curva di domanda
di importazioni di H
8
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Offerta, domanda e commercio in un singolo
settore (cont.)
•
La curva di offerta di esportazioni misura la differenza fra la
quantità del bene offerta dai produttori nazionali del paese
estero e la quantità domandata dai consumatori dello stesso
paese, per ogni livello del prezzo.
•
La curva di offerta di esportazioni nel paese F è:
XS* = S* - D*
La curva di offerta di esportazioni interseca l’asse delle
ordinate al prezzo P*A (offerta di esportazioni = zero al
prezzo P*A);
○ Poiché l’offerta di beni per l’esportazione aumenta
all’aumentare del prezzo, la curva di offerta di esportazioni
di F è inclinata positivamente.
○
9
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3
Figura 9.2 Come derivare la curva di offerta di
esportazioni di F
10
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Offerta, domanda e commercio in un singolo
settore (cont.)
•
In equilibrio:
○ domanda di importazioni = offerta di esportazioni
• domanda domestica – offerta domestica =
offerta estera – domanda estera
○ domanda domestica + domanda estera =
offerta domestica + offerta estera
• domanda mondiale = offerta mondiale
11
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Figura 9.3 L’equilibrio sul mercato mondiale
12
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4
Effetti di un dazio
•
Un dazio agisce come un costo di trasporto
aggiuntivo, rendendo non conveniente il trasporto
del bene, a meno che la differenza fra il prezzo sul
mercato domestico e quello sul mercato estero sia
superiore al dazio:
PT – t = P*T
•
Il prezzo del grano tende ad aumentare nel paese
domestico e a diminuire nel paese estero
13
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Figura 9.4 Gli effetti di un dazio.
14
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Effetti di un dazio (cont.)
•
Pertanto, il dazio specifico fa aumentare il
prezzo del bene nel paese domestico e fa
diminuire il prezzo del bene nel paese
estero, fino a che la differenza fra i due
mercati è uguale al dazio stesso
 PT
 PT
– P*T = t
= P*T + t
• Il
prezzo del bene sul mercato estero (mondiale)
deve diminuire, se si verifica una riduzione
significativa della domanda del bene a causa del
dazio imposto dal paese domestico
15
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5
Effetti di un dazio (cont.)
•
Poiché il prezzo sul mercato domestico aumenta
da Pw in libero scambio a PT in presenza di un
dazio:
○ I produttori domestici aumenteranno la loro
offerta e i consumatori domestici ridurranno la
loro domanda;
○ La quantità di importazioni si riduce da QW in
libero scambio a QT in presenza di un dazio.
16
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Effetti di un dazio (cont.)
•
Poiché il prezzo sul mercato estero diminuisce da
PT in libero scambio a P*T in presenza di un dazio:
○ i produttori esteri ridurranno la loro offerta e i
consumatori esteri aumenteranno la loro
domanda
○ la
l quantità
tità di esportazioni
t i i di riduce
id
d
da QW a QT
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Effetti di un dazio (cont.)
•
La domanda di importazioni del paese domestico
uguaglia l’offerta di esportazioni del paese estero
quando PT – P*T = t
•
In questo caso, l’aumento del prezzo del bene nel
paese domestico è inferiore al valore del dazio:
○ parte del dazio si riflette nella riduzione del
prezzo estero all’esportazione e quindi non viene
scaricata sui consumatori domestici;
○ ma questo effetto è spesso poco rilevante.
18
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6
Effetti di un dazio in un paese piccolo
•
Se il paese è “piccolo”, non è in grado di
influenzare il prezzo estero (mondiale) del
bene, in quanto la sua domanda per il
bene rappresenta una quota non
significativa della domanda mondiale
○ Pertanto,
il prezzo estero non si ridurrà, ma
rimarrà al livello Pw .
○ Il
prezzo domestico, invece, aumenterà
dell’intero ammontare del dazio: PT = Pw + t
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Figura 9.5 Il dazio in un paese piccolo
20
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Grado di protezione effettivo
•
Il grado di protezione effettivo misura il livello
di protezione offerta da un dazio, o da un altro
strumento di politica commerciale, ai produttori
nazionali.
○
•
Esso rappresenta la variazione indotta nel valore aggiunto
di un settore in seguito
g
ad un cambiamento della p
politica
commerciale. Tale variazione dipende dal cambiamento dei
prezzi provocato dal cambiamento di politica commerciale.
Il grado di protezione effettivo è spesso diverso
dal livello del dazio, in quanto il dazio colpisce
anche settori diversi da quello direttamente
protetto, influenzando in tal modo i prezzi e il
valore aggiunto in quest’ultimo.
21
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7
Grado di protezione effettivo (cont.)
22
•
Ad esempio, supponiamo che il prezzo
mondiale di un’automobile sia $8000 e che i
componenti costino $6000.
○ Il valore aggiunto dalla produzione
dell’automobile è $8000 - $6000.
•
Supponiamo che un paese imponga un dazio
del 25% sulle automobili importate; le imprese
domestiche di assemblaggio possono adesso
praticare un prezzo pari a $10000, invece di
$8000.
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Grado di protezione effettivo (cont.)
•
Il grado di protezione effettivo per le imprese
domestiche di assemblaggio è uguale alla
variazione del valore aggiunto:
•
In questo caso, il grado di protezione effettivo è
maggiore del dazio.
($4000 - $2000)/$2000 = 100%
23
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Costi e benefici dei dazi
•
Un dazio aumenta il prezzo del bene nel paese
importatore; pertanto, ci aspettiamo che esso
danneggi i consumatori e vada a beneficio dei
produttori.
•
Inoltre il governo incassa un gettito fiscale.
Inoltre,
fiscale
•
Come misuriamo i costi e i benefici?
•
Utilizzando i concetti di surplus del consumatore e
del produttore.
24
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8
Surplus del consumatore
•
Il surplus del consumatore misura il guadagno
che il consumatore realizza dall’acquisto del bene,
come differenza fra il prezzo che il consumatore
effettivamente paga e quello che sarebbe disposto
a pagare.
○ Il prezzo che il consumatore sarebbe disposto a
pagare è determinato dalla curva di domanda
(disponibilità a pagare).
○ Quando il prezzo aumenta, la quantità
domandata si riduce, così come il surplus del
consumatore.
25
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Figura 9.6 Come derivare il surplus del
consumatore dalla curva di domanda
26
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Figura 9.7 La geometria del surplus del
consumatore
27
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9
Surplus del produttore
•
Il surplus del produttore misura il guadagno
che il produttore realizza dalla vendita del bene,
come differenza fra il prezzo che il produttore
effettivamente riceve e quello al quale sarebbe
disposto a vendere.
○ Il p
prezzo al q
quale il p
produttore sarebbe disposto
p
a vendere è determinato dalla curva di offerta
(disponibilità a vendere).
○ Quando il prezzo aumenta, la quantità offerta
aumenta, così come il surplus del produttore.
28
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Figura 9.8 La geometria del surplus del
produttore
29
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Costi e benefici dei dazi
•
Un dazio aumenta il prezzo del bene nel paese
importatore:
Il surplus del consumatore diminuisce (peggiorando la
condizione dei consumatori);
○ Il surplus del produttore aumenta (migliorando la
condi ione dei p
condizione
produttori);
od tto i)
○ Il governo vede aumentare le sue entrate di un
ammontare pari al dazio stesso (t) moltiplicato per il
volume delle importazioni:
t QT = (PT – PT* ) (D2 – S2)
○ L’effetto netto di un dazio sul benessere complessivo è pari
a: [e – (b+d)]
○
30
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10
Figura 9.9 I costi e i benefici di un dazio nel
paese importatore
31
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Costi e benefici dei dazi (cont.)
•
In un paese “grande”, che può influenzare i prezzi
esteri (mondiali), l’effetto di benessere del dazio è
ambiguo.
•
I triangoli b e d rappresentano le perdite di
efficienza.
○
•
Il dazio distorce le scelte di produzione e di consumo: i
produttori producono troppo e i consumatori consumano
troppo poco, rispetto all’equilibrio di mercato.
Il rettangolo e rappresenta il guadagno da
ragioni di scambio.
○
Le ragioni di scambio migliorano perché il dazio riduce il
prezzo estero all’esportazione (prezzo domestico dei beni
importati).
32
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Costi e benefici dei dazi (cont.)
•
Una parte del gettito governativo (rettangolo e)
rappresenta il guadagno da ragione di scambio,
e un’altra parte (rettangolo c) rappresenta una
quota del surplus perso dai consumatori.
○
•
Se il guadagno da ragioni di scambio supera le
perdite di efficienza, il dazio aumenta il
benessere del paese, a spese dei paesi esteri.
○
33
Il governo guadagna a spese dei consumatori e dei
cittadini stranieri.
Tuttavia, la nostra analisi assume che le ragioni di
scambio non si modifichino per effetto di variazioni dei
dazi imposti dai paesi esteri (ad esempio, in caso di
ritorsione).
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11
Figura 9.10 Gli effetti netti di un dazio sul
benessere
L’esempio della
chicken tax: 47 anni
di distorsione
34
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Sussidi all’esportazione
•
Anche i sussidi all’esportazione possono essere
specifici e ad valorem:
○
○
Un sussidio specifico è un pagamento su ogni unità
esportata.
Un sussidio ad valorem è un pagamento in proporzione al
valore del bene esportato.
•
Il sussidio all’esportazione
all esportazione aumenta il prezzo del
bene nel paese esportatore, facendo ridurre il
surplus del consumatore (peggiorando la condizione
dei consumatori) e facendo aumentare il surplus del
produttore (migliorando la condizione dei
produttori).
•
Inoltre, il sussidio implica un esborso da parte del
governo
35
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Sussidi all’esportazione (cont.)
•
Gli introiti del governo diminuiscono a
causa del pagamento del sussidio alle
esportazioni pari a s XS*
•
Il sussidio all’esportazione riduce il prezzo
nei paesi esteri PS* = PS – s.
•
Diversamente dal dazio, il sussidio
all’esportazione peggiora le ragioni di
scambio, riducendo il prezzo dei beni
nazionali sui mercati mondiali.
36
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12
Figura 9.11 Gli effetti di un sussidio alle
esportazioni
37
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Sussidi all’esportazione (cont.)
•
Un sussidio all’esportazione produce sempre un
effetto negativo sul benessere nazionale
•
I triangoli b e d rappresentano le perdite di
efficienza.
○
•
Il sussidio distorce le scelte di produzione e consumo: i
produttori producono troppo e i consumatori consumano
t
troppo
poco rispetto
i
tt all’equilibrio
ll’
ilib i di mercato.
t
L’area (b + c + d + e + f + g) rappresenta
l’esborso del governo
○
Le ragioni di scambio peggiorano, perché i prezzi dei beni
esportati si riducono sui mercati esteri fino a P*s.
38
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Sussidi all’esportazione in Europa
•
La Politica Agricola Comunitaria (PAC) stabilisce
prezzi elevati per i prodotti agricoli e eroga
sussidi all’esportazione per smaltire la
produzione in eccesso. (prima era
sostanzialmente invece una politica di sostegno
ai prezzi)
○
•
Il costo diretto di questa politica per i
contribuenti europei era pari a circa 30 miliardi
di dollari (nel 2007) ed era maggiore dei
vantaggi che crea.
○
39
Il sussidio all’esportazione riduce i prezzi mondiali dei
prodotti
d tti agricoli.
i li
Ma l’UE ha proposto che gli agricoltori ricevano
pagamenti diretti non collegati ai volumi di produzione, in
modo da ridurre i prezzi europei e la produzione.
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13
Figura 9.12 La Politica Agricola Comune
europea
I prezzi dei prodotti agricoli
vengono fissati a un livello
superiore non solo a quello vigente
sui mercati mondiali, ma anche a
quello di equilibrio sul mercato
europeo in assenza di scambi. Un
sussidio alle esportazioni viene
utilizzato per disfarsi della
produzione in eccesso.
Costi per i consumatori e esborso
EU- benefici per gli agricoltori=
21,5 miliardi di euro
40
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Contingentamenti delle importazioni
•
Un contingentamento delle importazioni è una
limitazione della quantità del bene che può essere
importata.
•
Questa restrizione è generalmente messa in
pratica mediante concessione di licenze alle
i
imprese
d
domestiche
ti h che
h importano,
i
t
o, in
i alcuni
l
i
casi, ai governi dei paesi che esportano.
•
Il contingentamento delle importazioni fa crescere
il prezzo del bene importato, in quanto la quantità
domandata supera la somma dell’offerta
domestica e delle importazioni.
41
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Contingentamenti delle importazioni (cont.)
•
Se viene utilizzato un contingentamento, invece
che un dazio, per limitare le importazioni, il
governo non riceve alcun gettito.
Invece, la rendita derivante dalla vendita del bene al
prezzo più alto viene incassata dai titolari delle licenze:
imp ese domestiche o go
imprese
governi
e ni esteri.
este i
○ Questi ricavi aggiuntivi sono noti come rendite da
contingentamento.
○
○
42
Casi di studio: contingentamento reciproco EU e Giappone
per gli scambi di autovetture, in Italia ogni anno potevano
essere vendute 3500 vetture prodotte in Giappone
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14
Figura 9.13 Effetti del contingentamento dello
zucchero negli Stati Uniti
Il contingentamento limita le
importazioni di zucchero grezzo a 3
milioni di tonnellate. Senza di esso le
importazioni di zucchero sarebbero il
66 percento in più, ovvero 5,1 milioni
di tonnellate. L’effetto del
contingentamento è che il prezzo
interno dello zucchero è 426 dollari
per tonnellata, contro i 275 dollari
sul mercato mondiale. Ciò genera un
guadagno per i produttori
statunitensi e una perdita ben
maggiore per i consumatori. Non c’è
alcun ricavo che possa compensare
la perdita, in quanto le rendite da
contingentamento sono in mano ai
governi esteri.
43
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Figura 9.13 Effetti del contingentamento dello
zucchero negli Stati Uniti
a= surplus produttori 272 mil. di dollari
b= distorsione produzione, 68 mil.
Dollari
d=distorsione del consumo, 91 mil dollari
c= rendite per governi stranieri titolari
licenze, 453 mil dollari
Perdita netta=612 mil dollari = b+d+c
Costa poco alle famiglie che non lo
percepiscono ma conta moltissimo per i
pochi produttori, che contano appena
6500 occupati
Nota bene: il prezzo elevato dello
zucchero si riflette in un maggior costo
nelle altre industrie che usano lo
zucchero come materia prima…per ogni
posto salvato nell’industria dello
zucchero se ne perdono tre nelle altre
industrie a valle
44
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Restrizioni volontarie delle esportazioni
•
Una restrizione volontaria delle esportazioni
(VER) funziona come un contingentamento delle
importazioni, con la sola differenza che la
limitazione viene imposta dal paese esportatore e
non dal paese importatore.
•
Tuttavia, tali restrizioni sono generalmente
richieste dal paese importatore (Voluntary
restraint agreement (VRA).
(VRA)
•
I profitti o rendite di questa politica vanno ai
governi o alle imprese estere.
○
Questi vendono una quantità limitata ad un prezzo
maggiore.
Caso di studio: accordo produttori giapponesi per il mercato
USA di autoveicoli negli anni 80: 1,7 mil auto all’anno
○ Caso dei produttori di tessile dei PVS per il mercato
occidentale negli anni 90, Multifiber Agreement
○
45
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15
Requisiti di contenuto nazionale
•
Il requisito di contenuto nazionale è una
regolamentazione che impone che una certa
quota del bene finale sia prodotta all’interno del
paese.
•
Questa quota può essere specificata in rapporto al
valore del bene, imponendo che una frazione
minima di quest’ultimo rappresenti valore
aggiunto domestico, o in unità fisiche.
46
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Requisiti di contenuto nazionale (cont.)
•
Dal punto di vista dei produttori nazionali di beni
intermedi, i requisiti di contenuto nazionale
minimo rappresentano una forma di
protezionismo analoga al contingentamento delle
importazioni.
•
Per le imprese che devono acquistare i beni
intermedi domestici, però, i requisiti di contenuto
nazionale
l non impongono d
dei llimiti vincolanti
l
alle
ll
importazioni, ma consentono loro di importare di
più, purché esse utilizzino maggiori quantità di
componenti nazionali.
•
Caso di studio: l’azienda di produzione di autobus
ungheresi che assemblava negli USA, rispettando
la quota di almeno il 51% del valore “americano”
47
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Requisiti di contenuto nazionale (cont.)
•
I requisiti di contenuto nazionale non generano né
introiti governativi (a differenza dei dazi), né
rendite da contingentamento.
•
Invece, la differenza fra il prezzo dei beni
domestici e quello dei beni importati è inclusa nel
prezzo del bene finale e scaricata sui consumatori.
48
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16
Altre politiche commerciali
•
Crediti agevolati all’esportazione:
○
○
•
Politica delle commesse pubbliche:
○
•
Prestiti sussidiati agli esportatori;
La Export-Import Bank è l’istituzione deputata a erogare
crediti agevolati all’esportazione negli Stati Uniti.
Le agenzie
L
i governative
ti
sono obbligate
bbli t ad
d effettuare
ff tt
i loro
l
acquisti dalle imprese domestiche, anche se queste
praticano prezzi maggiori (o producono beni di qualità
inferiore) rispetto alle imprese estere.
Regolamenti:
○
49
Standards, requisiti sanitari, di sicurezza, di qualità, o
regolamenti doganali possono agire come forma di
protezionismo e barriera agli scambi.
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Grado di protezionismo complessivo
OTRI: overall trade restriction index
BNT: barriere non tariffarie
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Gli effetti di una politica commerciale
•
Ogni politica commerciale induce un aumento dei prezzi nel
paese che adotta la politica.
○ Questa manovra produce benefici per i produttori
nazionali;
○ Ma danneggia i consumatori nazionali.
•
I prezzi mondiali diminuiscono se il paese che adotta la
politica commerciale è un paese grande in grado di
influenzare i prezzi internazionali;
•
Introiti del governo: aumentano in presenza dei dazi;
diminuiscono in presenza di sussidi; rimangono invariati in
presenza di contingentamenti alle importazioni.
•
Tutte le politiche commerciali creano distorsioni nella
produzione e nel consumo.
51
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Tabella 9.4 Effetti delle politiche commerciali.
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Riassunto (cont.)
1.
Se ad imporlo è un paese “grande”, il dazio
riduce il prezzo mondiale del bene importato,
aumenta il prezzo domestico del bene importato
e riduce i volumi di scambio.
2.
Un contingentamento fa lo stesso.
3.
Se ad imporlo è un paese “grande”, il sussidio
all’esportazione riduce il prezzo estero del bene
esportato, aumenta il prezzo domestico del bene
esportato e aumenta la quantità prodotta.
53
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Riassunto (cont.)
Gli effetti di benessere di un dazio, di un
contingentamento e di un sussidio all’esportazione
possono essere misurati da:
4.
○
○
Perdite di efficienza dei consumatori e dei produttori;
Guadagno o perdita da ragioni di scambio.
5.
Il governo del paese importatore non riceve alcun gettito
dai contingentamenti delle importazioni
importazioni, dalle restrizioni
volontarie delle esportazioni e dai requisiti di contenuto
nazionale.
6.
Le rendite derivanti dalle restrizioni volontarie delle
esportazioni, e talvolta quelle derivanti dai
contingentamenti delle importazioni, vanno ad operatori
stranieri.
54
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