Capitolo 9 Gli strumenti della politica commerciale adattamento italiano di Novella Bottini 1 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 Struttura della presentazione • Analisi dei dazi in equilibrio parziale: offerta, domanda e commercio • Costi e benefici dei dazi • Sussidi all all’esportazione esportazione • Contingentamenti delle importazioni • Restrizioni volontarie delle esportazioni • Requisiti di contenuto nazionale 2 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 Tipi di dazio • Un dazio è una tassa imposta sul bene importato che inserisce un cuneo tra il prezzo domestico (pT) ed il prezzo internazionale (p*T). • Un dazio specifico (tsp) è una tassa fissa su ogni unità del bene importata ○ Ad esempio, $1 per ogni barile di petrolio • Un dazio ad valorem (tav) è una tassa calcolata in percentuale al valore del bene importato ○ Ad esempio, un dazio del 25% sul valore delle automobili importate. 3 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 1 Tabella 9.1 Livello medio dei dazi nel mondo (%) 4 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 Tabella 9.2 Dazi per livello di lavorazione del prodotto (%) 5 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 Offerta, domanda e commercio in un singolo settore • Consideriamo come un dazio incida su un dato mercato, ad esempio quello del grano. • Supponiamo che, in assenza di scambi, il prezzo del grano nel paese estero sia inferiore a quello nel paese domestico. • All’apertura degli scambi, il paese estero esporterà grano nel paese domestico finché la differenza di prezzo non verrà eliminata. 6 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 2 Offerta, domanda e commercio in un singolo settore (cont.) • La curva di domanda di importazioni misura la differenza fra la quantità del bene domandata dai consumatori nazionali del paese domestico e la quantità offerta dai produttori dello stesso paese, per ogni livello del prezzo. • La curva di domanda L d d di importazioni i t i i nell paese H è: MD = D – S La curva di domanda di importazioni interseca l’asse delle ordinate al prezzo PA (domanda di importazioni = zero al prezzo PA). ○ Presenta un’inclinazione negativa, perché quando il prezzo aumenta le importazioni domandate diminuiscono. ○ 7 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 Figura 9.1 Come derivare la curva di domanda di importazioni di H 8 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 Offerta, domanda e commercio in un singolo settore (cont.) • La curva di offerta di esportazioni misura la differenza fra la quantità del bene offerta dai produttori nazionali del paese estero e la quantità domandata dai consumatori dello stesso paese, per ogni livello del prezzo. • La curva di offerta di esportazioni nel paese F è: XS* = S* - D* La curva di offerta di esportazioni interseca l’asse delle ordinate al prezzo P*A (offerta di esportazioni = zero al prezzo P*A); ○ Poiché l’offerta di beni per l’esportazione aumenta all’aumentare del prezzo, la curva di offerta di esportazioni di F è inclinata positivamente. ○ 9 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 3 Figura 9.2 Come derivare la curva di offerta di esportazioni di F 10 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 Offerta, domanda e commercio in un singolo settore (cont.) • In equilibrio: ○ domanda di importazioni = offerta di esportazioni • domanda domestica – offerta domestica = offerta estera – domanda estera ○ domanda domestica + domanda estera = offerta domestica + offerta estera • domanda mondiale = offerta mondiale 11 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 Figura 9.3 L’equilibrio sul mercato mondiale 12 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 4 Effetti di un dazio • Un dazio agisce come un costo di trasporto aggiuntivo, rendendo non conveniente il trasporto del bene, a meno che la differenza fra il prezzo sul mercato domestico e quello sul mercato estero sia superiore al dazio: PT – t = P*T • Il prezzo del grano tende ad aumentare nel paese domestico e a diminuire nel paese estero 13 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 Figura 9.4 Gli effetti di un dazio. 14 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 Effetti di un dazio (cont.) • Pertanto, il dazio specifico fa aumentare il prezzo del bene nel paese domestico e fa diminuire il prezzo del bene nel paese estero, fino a che la differenza fra i due mercati è uguale al dazio stesso PT PT – P*T = t = P*T + t • Il prezzo del bene sul mercato estero (mondiale) deve diminuire, se si verifica una riduzione significativa della domanda del bene a causa del dazio imposto dal paese domestico 15 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 5 Effetti di un dazio (cont.) • Poiché il prezzo sul mercato domestico aumenta da Pw in libero scambio a PT in presenza di un dazio: ○ I produttori domestici aumenteranno la loro offerta e i consumatori domestici ridurranno la loro domanda; ○ La quantità di importazioni si riduce da QW in libero scambio a QT in presenza di un dazio. 16 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 Effetti di un dazio (cont.) • Poiché il prezzo sul mercato estero diminuisce da PT in libero scambio a P*T in presenza di un dazio: ○ i produttori esteri ridurranno la loro offerta e i consumatori esteri aumenteranno la loro domanda ○ la l quantità tità di esportazioni t i i di riduce id d da QW a QT 17 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 Effetti di un dazio (cont.) • La domanda di importazioni del paese domestico uguaglia l’offerta di esportazioni del paese estero quando PT – P*T = t • In questo caso, l’aumento del prezzo del bene nel paese domestico è inferiore al valore del dazio: ○ parte del dazio si riflette nella riduzione del prezzo estero all’esportazione e quindi non viene scaricata sui consumatori domestici; ○ ma questo effetto è spesso poco rilevante. 18 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 6 Effetti di un dazio in un paese piccolo • Se il paese è “piccolo”, non è in grado di influenzare il prezzo estero (mondiale) del bene, in quanto la sua domanda per il bene rappresenta una quota non significativa della domanda mondiale ○ Pertanto, il prezzo estero non si ridurrà, ma rimarrà al livello Pw . ○ Il prezzo domestico, invece, aumenterà dell’intero ammontare del dazio: PT = Pw + t 19 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 Figura 9.5 Il dazio in un paese piccolo 20 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 Grado di protezione effettivo • Il grado di protezione effettivo misura il livello di protezione offerta da un dazio, o da un altro strumento di politica commerciale, ai produttori nazionali. ○ • Esso rappresenta la variazione indotta nel valore aggiunto di un settore in seguito g ad un cambiamento della p politica commerciale. Tale variazione dipende dal cambiamento dei prezzi provocato dal cambiamento di politica commerciale. Il grado di protezione effettivo è spesso diverso dal livello del dazio, in quanto il dazio colpisce anche settori diversi da quello direttamente protetto, influenzando in tal modo i prezzi e il valore aggiunto in quest’ultimo. 21 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 7 Grado di protezione effettivo (cont.) 22 • Ad esempio, supponiamo che il prezzo mondiale di un’automobile sia $8000 e che i componenti costino $6000. ○ Il valore aggiunto dalla produzione dell’automobile è $8000 - $6000. • Supponiamo che un paese imponga un dazio del 25% sulle automobili importate; le imprese domestiche di assemblaggio possono adesso praticare un prezzo pari a $10000, invece di $8000. (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 Grado di protezione effettivo (cont.) • Il grado di protezione effettivo per le imprese domestiche di assemblaggio è uguale alla variazione del valore aggiunto: • In questo caso, il grado di protezione effettivo è maggiore del dazio. ($4000 - $2000)/$2000 = 100% 23 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 Costi e benefici dei dazi • Un dazio aumenta il prezzo del bene nel paese importatore; pertanto, ci aspettiamo che esso danneggi i consumatori e vada a beneficio dei produttori. • Inoltre il governo incassa un gettito fiscale. Inoltre, fiscale • Come misuriamo i costi e i benefici? • Utilizzando i concetti di surplus del consumatore e del produttore. 24 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 8 Surplus del consumatore • Il surplus del consumatore misura il guadagno che il consumatore realizza dall’acquisto del bene, come differenza fra il prezzo che il consumatore effettivamente paga e quello che sarebbe disposto a pagare. ○ Il prezzo che il consumatore sarebbe disposto a pagare è determinato dalla curva di domanda (disponibilità a pagare). ○ Quando il prezzo aumenta, la quantità domandata si riduce, così come il surplus del consumatore. 25 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 Figura 9.6 Come derivare il surplus del consumatore dalla curva di domanda 26 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 Figura 9.7 La geometria del surplus del consumatore 27 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 9 Surplus del produttore • Il surplus del produttore misura il guadagno che il produttore realizza dalla vendita del bene, come differenza fra il prezzo che il produttore effettivamente riceve e quello al quale sarebbe disposto a vendere. ○ Il p prezzo al q quale il p produttore sarebbe disposto p a vendere è determinato dalla curva di offerta (disponibilità a vendere). ○ Quando il prezzo aumenta, la quantità offerta aumenta, così come il surplus del produttore. 28 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 Figura 9.8 La geometria del surplus del produttore 29 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 Costi e benefici dei dazi • Un dazio aumenta il prezzo del bene nel paese importatore: Il surplus del consumatore diminuisce (peggiorando la condizione dei consumatori); ○ Il surplus del produttore aumenta (migliorando la condi ione dei p condizione produttori); od tto i) ○ Il governo vede aumentare le sue entrate di un ammontare pari al dazio stesso (t) moltiplicato per il volume delle importazioni: t QT = (PT – PT* ) (D2 – S2) ○ L’effetto netto di un dazio sul benessere complessivo è pari a: [e – (b+d)] ○ 30 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 10 Figura 9.9 I costi e i benefici di un dazio nel paese importatore 31 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 Costi e benefici dei dazi (cont.) • In un paese “grande”, che può influenzare i prezzi esteri (mondiali), l’effetto di benessere del dazio è ambiguo. • I triangoli b e d rappresentano le perdite di efficienza. ○ • Il dazio distorce le scelte di produzione e di consumo: i produttori producono troppo e i consumatori consumano troppo poco, rispetto all’equilibrio di mercato. Il rettangolo e rappresenta il guadagno da ragioni di scambio. ○ Le ragioni di scambio migliorano perché il dazio riduce il prezzo estero all’esportazione (prezzo domestico dei beni importati). 32 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 Costi e benefici dei dazi (cont.) • Una parte del gettito governativo (rettangolo e) rappresenta il guadagno da ragione di scambio, e un’altra parte (rettangolo c) rappresenta una quota del surplus perso dai consumatori. ○ • Se il guadagno da ragioni di scambio supera le perdite di efficienza, il dazio aumenta il benessere del paese, a spese dei paesi esteri. ○ 33 Il governo guadagna a spese dei consumatori e dei cittadini stranieri. Tuttavia, la nostra analisi assume che le ragioni di scambio non si modifichino per effetto di variazioni dei dazi imposti dai paesi esteri (ad esempio, in caso di ritorsione). (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 11 Figura 9.10 Gli effetti netti di un dazio sul benessere L’esempio della chicken tax: 47 anni di distorsione 34 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 Sussidi all’esportazione • Anche i sussidi all’esportazione possono essere specifici e ad valorem: ○ ○ Un sussidio specifico è un pagamento su ogni unità esportata. Un sussidio ad valorem è un pagamento in proporzione al valore del bene esportato. • Il sussidio all’esportazione all esportazione aumenta il prezzo del bene nel paese esportatore, facendo ridurre il surplus del consumatore (peggiorando la condizione dei consumatori) e facendo aumentare il surplus del produttore (migliorando la condizione dei produttori). • Inoltre, il sussidio implica un esborso da parte del governo 35 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 Sussidi all’esportazione (cont.) • Gli introiti del governo diminuiscono a causa del pagamento del sussidio alle esportazioni pari a s XS* • Il sussidio all’esportazione riduce il prezzo nei paesi esteri PS* = PS – s. • Diversamente dal dazio, il sussidio all’esportazione peggiora le ragioni di scambio, riducendo il prezzo dei beni nazionali sui mercati mondiali. 36 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 12 Figura 9.11 Gli effetti di un sussidio alle esportazioni 37 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 Sussidi all’esportazione (cont.) • Un sussidio all’esportazione produce sempre un effetto negativo sul benessere nazionale • I triangoli b e d rappresentano le perdite di efficienza. ○ • Il sussidio distorce le scelte di produzione e consumo: i produttori producono troppo e i consumatori consumano t troppo poco rispetto i tt all’equilibrio ll’ ilib i di mercato. t L’area (b + c + d + e + f + g) rappresenta l’esborso del governo ○ Le ragioni di scambio peggiorano, perché i prezzi dei beni esportati si riducono sui mercati esteri fino a P*s. 38 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 Sussidi all’esportazione in Europa • La Politica Agricola Comunitaria (PAC) stabilisce prezzi elevati per i prodotti agricoli e eroga sussidi all’esportazione per smaltire la produzione in eccesso. (prima era sostanzialmente invece una politica di sostegno ai prezzi) ○ • Il costo diretto di questa politica per i contribuenti europei era pari a circa 30 miliardi di dollari (nel 2007) ed era maggiore dei vantaggi che crea. ○ 39 Il sussidio all’esportazione riduce i prezzi mondiali dei prodotti d tti agricoli. i li Ma l’UE ha proposto che gli agricoltori ricevano pagamenti diretti non collegati ai volumi di produzione, in modo da ridurre i prezzi europei e la produzione. (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 13 Figura 9.12 La Politica Agricola Comune europea I prezzi dei prodotti agricoli vengono fissati a un livello superiore non solo a quello vigente sui mercati mondiali, ma anche a quello di equilibrio sul mercato europeo in assenza di scambi. Un sussidio alle esportazioni viene utilizzato per disfarsi della produzione in eccesso. Costi per i consumatori e esborso EU- benefici per gli agricoltori= 21,5 miliardi di euro 40 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 Contingentamenti delle importazioni • Un contingentamento delle importazioni è una limitazione della quantità del bene che può essere importata. • Questa restrizione è generalmente messa in pratica mediante concessione di licenze alle i imprese d domestiche ti h che h importano, i t o, in i alcuni l i casi, ai governi dei paesi che esportano. • Il contingentamento delle importazioni fa crescere il prezzo del bene importato, in quanto la quantità domandata supera la somma dell’offerta domestica e delle importazioni. 41 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 Contingentamenti delle importazioni (cont.) • Se viene utilizzato un contingentamento, invece che un dazio, per limitare le importazioni, il governo non riceve alcun gettito. Invece, la rendita derivante dalla vendita del bene al prezzo più alto viene incassata dai titolari delle licenze: imp ese domestiche o go imprese governi e ni esteri. este i ○ Questi ricavi aggiuntivi sono noti come rendite da contingentamento. ○ ○ 42 Casi di studio: contingentamento reciproco EU e Giappone per gli scambi di autovetture, in Italia ogni anno potevano essere vendute 3500 vetture prodotte in Giappone (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 14 Figura 9.13 Effetti del contingentamento dello zucchero negli Stati Uniti Il contingentamento limita le importazioni di zucchero grezzo a 3 milioni di tonnellate. Senza di esso le importazioni di zucchero sarebbero il 66 percento in più, ovvero 5,1 milioni di tonnellate. L’effetto del contingentamento è che il prezzo interno dello zucchero è 426 dollari per tonnellata, contro i 275 dollari sul mercato mondiale. Ciò genera un guadagno per i produttori statunitensi e una perdita ben maggiore per i consumatori. Non c’è alcun ricavo che possa compensare la perdita, in quanto le rendite da contingentamento sono in mano ai governi esteri. 43 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 Figura 9.13 Effetti del contingentamento dello zucchero negli Stati Uniti a= surplus produttori 272 mil. di dollari b= distorsione produzione, 68 mil. Dollari d=distorsione del consumo, 91 mil dollari c= rendite per governi stranieri titolari licenze, 453 mil dollari Perdita netta=612 mil dollari = b+d+c Costa poco alle famiglie che non lo percepiscono ma conta moltissimo per i pochi produttori, che contano appena 6500 occupati Nota bene: il prezzo elevato dello zucchero si riflette in un maggior costo nelle altre industrie che usano lo zucchero come materia prima…per ogni posto salvato nell’industria dello zucchero se ne perdono tre nelle altre industrie a valle 44 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 Restrizioni volontarie delle esportazioni • Una restrizione volontaria delle esportazioni (VER) funziona come un contingentamento delle importazioni, con la sola differenza che la limitazione viene imposta dal paese esportatore e non dal paese importatore. • Tuttavia, tali restrizioni sono generalmente richieste dal paese importatore (Voluntary restraint agreement (VRA). (VRA) • I profitti o rendite di questa politica vanno ai governi o alle imprese estere. ○ Questi vendono una quantità limitata ad un prezzo maggiore. Caso di studio: accordo produttori giapponesi per il mercato USA di autoveicoli negli anni 80: 1,7 mil auto all’anno ○ Caso dei produttori di tessile dei PVS per il mercato occidentale negli anni 90, Multifiber Agreement ○ 45 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 15 Requisiti di contenuto nazionale • Il requisito di contenuto nazionale è una regolamentazione che impone che una certa quota del bene finale sia prodotta all’interno del paese. • Questa quota può essere specificata in rapporto al valore del bene, imponendo che una frazione minima di quest’ultimo rappresenti valore aggiunto domestico, o in unità fisiche. 46 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 Requisiti di contenuto nazionale (cont.) • Dal punto di vista dei produttori nazionali di beni intermedi, i requisiti di contenuto nazionale minimo rappresentano una forma di protezionismo analoga al contingentamento delle importazioni. • Per le imprese che devono acquistare i beni intermedi domestici, però, i requisiti di contenuto nazionale l non impongono d dei llimiti vincolanti l alle ll importazioni, ma consentono loro di importare di più, purché esse utilizzino maggiori quantità di componenti nazionali. • Caso di studio: l’azienda di produzione di autobus ungheresi che assemblava negli USA, rispettando la quota di almeno il 51% del valore “americano” 47 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 Requisiti di contenuto nazionale (cont.) • I requisiti di contenuto nazionale non generano né introiti governativi (a differenza dei dazi), né rendite da contingentamento. • Invece, la differenza fra il prezzo dei beni domestici e quello dei beni importati è inclusa nel prezzo del bene finale e scaricata sui consumatori. 48 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 16 Altre politiche commerciali • Crediti agevolati all’esportazione: ○ ○ • Politica delle commesse pubbliche: ○ • Prestiti sussidiati agli esportatori; La Export-Import Bank è l’istituzione deputata a erogare crediti agevolati all’esportazione negli Stati Uniti. Le agenzie L i governative ti sono obbligate bbli t ad d effettuare ff tt i loro l acquisti dalle imprese domestiche, anche se queste praticano prezzi maggiori (o producono beni di qualità inferiore) rispetto alle imprese estere. Regolamenti: ○ 49 Standards, requisiti sanitari, di sicurezza, di qualità, o regolamenti doganali possono agire come forma di protezionismo e barriera agli scambi. (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 Grado di protezionismo complessivo OTRI: overall trade restriction index BNT: barriere non tariffarie 50 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 Gli effetti di una politica commerciale • Ogni politica commerciale induce un aumento dei prezzi nel paese che adotta la politica. ○ Questa manovra produce benefici per i produttori nazionali; ○ Ma danneggia i consumatori nazionali. • I prezzi mondiali diminuiscono se il paese che adotta la politica commerciale è un paese grande in grado di influenzare i prezzi internazionali; • Introiti del governo: aumentano in presenza dei dazi; diminuiscono in presenza di sussidi; rimangono invariati in presenza di contingentamenti alle importazioni. • Tutte le politiche commerciali creano distorsioni nella produzione e nel consumo. 51 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 17 Tabella 9.4 Effetti delle politiche commerciali. 52 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 Riassunto (cont.) 1. Se ad imporlo è un paese “grande”, il dazio riduce il prezzo mondiale del bene importato, aumenta il prezzo domestico del bene importato e riduce i volumi di scambio. 2. Un contingentamento fa lo stesso. 3. Se ad imporlo è un paese “grande”, il sussidio all’esportazione riduce il prezzo estero del bene esportato, aumenta il prezzo domestico del bene esportato e aumenta la quantità prodotta. 53 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 Riassunto (cont.) Gli effetti di benessere di un dazio, di un contingentamento e di un sussidio all’esportazione possono essere misurati da: 4. ○ ○ Perdite di efficienza dei consumatori e dei produttori; Guadagno o perdita da ragioni di scambio. 5. Il governo del paese importatore non riceve alcun gettito dai contingentamenti delle importazioni importazioni, dalle restrizioni volontarie delle esportazioni e dai requisiti di contenuto nazionale. 6. Le rendite derivanti dalle restrizioni volontarie delle esportazioni, e talvolta quelle derivanti dai contingentamenti delle importazioni, vanno ad operatori stranieri. 54 (c) Pearson Italia S.p.A. - Krurman, Obstfeld, Melitz - Economia internazionale 1 18