Sistemi di due equazioni in due incognite Un'equazione algebrica intera in due incognite è un'equazione del tipo p(x,y) = 0, dove p(x,y) è un polinomio in due indeterminate x e y. Risolvere tale equazione significa trovare tutte le coppie di numeri (x0,y0) tali che p(x0,y0) = 0. Una tale coppia viene chiamata zero del polinomio p(x,y) (ricordo che un numero x* tale che si abbia r(x*) = 0, con r(x) polinomio in una indeterminata, si dice sì zero del polinomio r(x), ma anche più propriamente radice di tale polinomio). Il grado dell'equazione p(x,y) = 0 è il grado del polinomio p(x,y), inteso come massimo tra i gradi dei monomi che compongono il polinomio. p ( x, y ) = 0 Un sistema di due equazioni algebriche intere in due incognite è una scrittura del tipo q ( x, y ) = 0 dove p(x,y) e q(x,y) sono due polinomi nelle indeterminate x e y. Il grado del sistema è dato dal prodotto dei gradi dei polinomi p(x,y) e q(x,y) e risolvere il sistema significa trovare tutte le coppie di numeri (x0,y0) tali che si abbia contemporaneamente p(x0,y0) = 0 e q(x0,y0) = 0, nel qual caso (x0,y0) viene chiamata soluzione del sistema. Un sistema di dice determinato quando le soluzioni sono in numero finito, impossibile se non vi sono soluzioni e indeterminato se le soluzioni sono infinite. Teorema di Bézout (versione in forma debole): Sia dato il sistema di due equazioni algebriche intere in due incognite visto sopra. Allora se m è il grado di p(x,y) ed n è il grado di q(x,y) ed in aggiunta se il massimo comun divisore tra i polinomi p(x,y) e q(x,y) è 1 (ovvero nella fattorizzazione di p(x,y) e q(x,y) non compaiono divisori comuni di grado maggiore o uguale a 1) allora il numero massimo di soluzioni distinte del sistema è dato dal prodotto m·n. Dimostrazione: Omessa. x− y =0 Esempio1: Sia dato il sistema di equazioni 2 : si verifica facilmente che i due 2 x + y − 1 = 0 polinomi legati alla prima ed alla seconda equazione non hanno fattori in comune di grado maggiore o uguale a 1; le soluzioni della prima equazione sono i punti della bisettrice del primo e terzo quadrante, mentre le soluzioni della seconda equazione costituiscono la circonferenza di centro l'origine degli assi e di raggio 1. Il sistema ha grado 1·2 = 2 ed in effetti esistono esattamente due soluzioni reali (non razionali!) distinte. y −1 = 0 : come nell'Esempio1 non ci sono Esempio2: Sia dato il sistema di equazioni 2 2 x + y − 1 = 0 fattori di grado maggiore o uguale a 1 comuni ai due polinomi indicati con p(x,y) e q(x,y) nell'esposizione soprastante; le soluzioni della prima equazione sono i punti della retta parallela all'asse delle x e passante per il punto di coordinate (0,1), mentre le soluzioni della seconda costituiscono, come nell'Esempio1, la circonferenza di centro l'origine degli assi e di raggio 1. Il sistema ha grado 1·2=2, però l'unica soluzione è (0,1). y−2=0 Esempio3: Sia dato il sistema di equazioni 2 : come negli esempi 1 e 2 non ci sono 2 x + y − 1 = 0 fattori di grado maggiore o uguale a 1 comuni ai due polinomi indicati con p(x,y) e q(x,y) nell'esposizione soprastante; le soluzioni della prima equazione sono i punti della retta parallela all'asse delle x e passante per il punto di coordinate (0,2), mentre le soluzioni della seconda costituiscono, come negli esempi 1 e 2, la circonferenza di centro l'origine degli assi e di raggio 1. Il sistema ha grado 1·2=2, però stavolta non esiste alcuna soluzione. 6 x + 3 y + 9 = 0 Esempio4: Sia dato il sistema di equazioni : in quest'esempio il teorema di Bézout 2x + y + 3 = 0 non si può applicare, dato che è evidente che i polinomi indicati con p(x,y) e q(x,y) nell'esposizione soprastante sono uno il multiplo dell'altro (in particolare p(x,y) = 3·q(x,y)). Il sistema ha grado 1·1=1, però stavolta risulta indeterminato poiché le soluzioni del sistema sono gli zeri del polinomio p(x,y) (che coincidono con quelli di q(x,y)) e sono in numero infinito. Sistemi lineari di due equazioni in due incognite Un sistema lineare di due equazioni in due incognite è un particolare sistema di due equazioni algebriche intere, visto più sopra, dove i due polinomi p(x,y) e q(x,y) hanno questo aspetto particolare: p(x,y) = a·x + b·y – c mentre q(x,y) = a'·x + b'·y – c'. È consuetudine indicare il sistema a ⋅ x + b ⋅ y = c in questo modo: . Come prima una coppia di numeri (x0,y0) è soluzione del sistema a'⋅ x + b'⋅ y = c' quando si abbia contemporaneamente a·x0 + b·y0 = c e al tempo stesso a'·x0 + b'·y0 = c'. Vediamo in dettaglio se e quando vi siano soluzioni del sistema. È lasciata per esercizio la discussione nel caso in cui uno o entrambi i polinomi p(x,y) e q(x,y) siano nulli o di grado zero: in tali casi è facile verificare che il sistema può essere indeterminato o impossibile. Supponiamo allora che effettivamente i due polinomi p(x,y) e q(x,y) siano di grado 1. Si passa allora a considerare la quantità D = a · b' – a' · b (tale numero viene chiamato determinante della matrice incompleta del sistema); se D ≠ 0 allora ciò comporta che i due polinomi p(x,y) e q(x,y) non siano uno il multiplo dell'altro e in base al teorema di Bézout possiamo affermare che esiste al massimo una soluzione (x0,y0). Si può dimostrare che effettivamente tale soluzione esiste ed è, come già scritto, unica. Se D = 0 allora questo comporta che esistano due numeri h e k non entrambi nulli e tali che si abbia h·a = k·a' e h·b = k·b', ovvero, in altre parole, h · (a,b) = k · (a',b') e tale evenienza viene chiamata dipendenza lineare delle due coppie (a,b) e (a',b'). Ci possono essere allora due casi: se si ha in aggiunta h· c = k·c' allora i due polinomi sono uno il multiplo dell'altro e di conseguenza il sistema risulta indeterminato; in caso contrario il sistema risulta impossibile. Se i coefficienti a', b', c' non a b sono nulli allora, quando D = 0, questo equivale al fatto che si abbia ; se in aggiunta si ha = a' b' che il rapporto tra c / c' sia uguale a b / b' (e quindi a a / a') allora i due polinomi sono uno il multiplo dell'altro e il sistema risulta indeterminato. In caso contrario il sistema risulta impossibile. 2 x − 3 y = 2 Esempio1: Sia dato il sistema : in questo caso D = 2·5 – 1·(–3) = 13 ≠ 0, pertanto x + 5y = 1 esiste un'unica soluzione. 2 x − 2 y = 3 Esempio2: Sia dato il sistema : in questo caso D = 2·(–3) – 3·(–2) = 0. Il sistema può 3x − 3 y = 1 dunque essere o impossibile o indeterminato; in questo caso si ha b = –2 e b' = –3 e b / b' = 2 / 3. Invece c = 3 e c' = 1 e si ha che c / c' = 3 / 1 = 3. Il sistema risulta pertanto impossibile. x+ y =3 Esempio3: Sia dato il sistema : in questo caso D = 1·2 – 2·1 = 0. Il sistema può 2 x + 2 y = 6 essere, come nell'esempio 2, impossibile o indeterminato; in questo caso si ha b = 1 e b' = 2 e b / b' = 1 / 2. Inoltre c = 3 e c' = 6 e si ha che c / c' = 1 / 2. Il sistema risulta pertanto indeterminato e le soluzioni sono in numero infinito e precisamente quelle dell'equazione in x e y: x + y = 3.