Big data, ecco le professioni più richieste

9/1/2017
Big data, ecco le professioni più richieste
02/01/2017
Big data, ecco le professioni più richieste
Arianna Leonardi
Stefano Ciccione, Sales Consultant di OverNet, ha chiarito le nuove esigenze professionali e formative per il data management e gli analytics
“La digital transformation e la disponibilità crescente di informazioni ­ ha affermato Stefano Ciccione, Sales Consultant di OverNet Education ­ stanno
cambiando le modalità di gestione dei dati. Condivisione e accesso rapido diventano fondamentali, mentre l’evoluzione del data management permetterà
di lavorare con database di qualità migliore. Nel nuovo scenario big data, inoltre, si va verso l’analisi predittiva (la misurazione dello storico non basta più
per soddisfare le richieste del business)”. Come ha evidenziato il consulente, oggi la roadmap verso processi data­driven è mandatoria per le imprese di
qualsiasi dimensione, pena la stessa sopravvivenza sul mercato. “Le aziende più virtuose coglieranno la sfida per reinventarsi e adattare i business
model alle esigenze emergenti, sfruttando i nuovi strumenti. In Italia, i settori che investono maggiormente in big data sono Finanza, Trasporti, Retail e
Pa. Il mercato cresce e avrà un impulso ulteriore nei prossimi anni”.
Ma con l’aumentare della complessità tecnologica, cresce anche la necessità di figure competenti per
governare le informazioni. “I gestori di dati dovranno sedere al tavolo dei dirigenti di alto livello, far parte
di quel gruppo di manager definito “C­Suite”) ­ ha dichiarato Ciccione ­. Tra i ruoli emergenti, il Chief
Data Officer (Cdo) è incaricato dell’information strategy generale: secondo Gartner, nel 2017 sarà
presente nel 50% delle aziende mondiali, con totale responsabilità sui data asset, soprattutto per gli
aspetti legali ed etici. Il Data Scientist, invece, si occupa di data intelligence e value, riunendo
conoscenze in matematica, statistica, programmazione, database relazionali e logiche aziendali,
insieme a skill verticali. Tra le sue funzioni rientra il compito di colmare il divario It­business per
accelerare il decision making, obiettivo a cui concorre in maniera determinante anche l’adozione di
piattaforme avanzate per il data management”.
Con la richiesta di nuovi professionisti, aumentano le necessità formative. Tuttavia, come ha
sottolineato Ciccione, “le imprese italiane, soprattutto piccole e medie, vedono ancora la formazione
come un costo in termini di risorse umane ed economiche, non un investimento”. “OverNet ­ ha precisato il consulente ­ ha sempre voluto elevare la
formazione a leva competitiva per i propri clienti, anticipando le esigenze del mercato. In ambito big data, siamo partiti con corsi base sulla gestione dei
dati e la piattaforma Hadoop, arricchendo nel tempo l’offerta con corsi pratici per l’estrazione dei dati e l’utilizzo di analytics descrittivi e predittivi, che
utilizzano tecnologie di data mining e machine learning. Oggi organizziamo corsi su temi molto specifici e academy per la formazione completa delle
nuove professionalità digitali. Tra le novità per il 2017, saranno avviati percorsi formativi su Business Intelligence per i big data e sulla transizione da
datawarehouse a data lake”.
Stefano Ciccione, Sales Consultant di OverNet Education
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