AGRI- TURI- SMO - Federazione Coldiretti Pavia

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Attività di informazione misura 111/B che è stata oggetto di richiesta di finanziamento sulla misura 111 del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione
Lombardia; cofinanziato dell’Unione Europea attraverso il FEASR
presentazione
Molti imprenditori chiedono frequentemente notizie e informazioni su come
aprire un agriturismo, i passaggi burocratici, gli impegni fiscali, gli obblighi
di legge, le opportunità di finanziamento, o come avviare la vendita diretta
dei loro prodotti.
Queste breve ospuscolo non intende sostituire i testi di legge in vigore, ma
cerca di riassumerli in modo esaustivo e vuole fornire agli imprenditori agricoli una mano a capire qual’è la strada da seguire.
L’affermazione dell’agriturismo, ha consolidato un patrimonio di appartenenza al mondo agricolo, quello dell’ospitalità. Lo “straniero”, infatti, veniva
ricevuto nella struttura agricola del territorio e considerato “membro temporaneo” della comunità nella quale si trovava, oppure non è difficile pensare allo scambio di beni alimentari. Non bisogna dimenticare, però, un altro
ruolo attivo, non secondario, dell’imprenditore agricolo: quello di conservatore dell’ambiente, contribuendo a prevenire l’abbandono delle campagne.
L’azienda multifunzionale, quindi, nasce come strategia alternativa che può
consentire agli agricoltori di riconquistare centralità nel sistema agroalimentare prestando il proprio volto per ridurre i passaggi sociali, culturali ed
economici che li separano dal consumatore finale.
Coldiretti si è impegnata nel volere fortemente la legge di orientamento del
2001 e sta realizzando il primo, grande e concreto progetto italiano “Una
filiera agricola, tutta italiana firmata dagli agricoltori” a difesa del Vero Made
in Italy per accompagnare le imprese verso nuove ed integrative opportunità
di reddito.
Con l’augurio che il lavoro e la passione per la terra continui a favorire lo
sviluppo di interessanti opportunità, buon lavoro a tutti!
Il Presidente Terranostra Pavia
Sabina Luisa Ogliari
Il Presidente Agrimercato Pavia
Gianenrico Vercesi
Terranostra Pavia
l’agriturismo
1 L’agriturismo
è “l’attività di ricezione e ospitalità esercitate dagli impren-
ditori agricoli di cui all’articolo 2135 del codice civile, anche in forma di
società di capitali o di persone, oppure associati fra loro, attraverso l’utilizzazione della propria azienda in rapporto di connessione con le attività di
coltivazione del fondo, di silvicoltura e di allevamento di animali.”
gli agriturismi in Lombardia
1 Gli Agriturismi
in Lombardia, oltre ad essere apprezzati, nel 2009 hanno
registrato una crescita circa del 7%, attualmente gli agriturismi presenti
nella nostra Regione sono oltre un milione (1246) con una concentrazione
maggiore nelle province di Brescia (20%), Mantova (16%), e Pavia (16%)
Province
N. Aziende Agrituristiche
Crescita % 2008-2009
Bergamo
114
3,64
Brescia
250
2,46
Como
81
0,00
Cremona
65
-7,14
Lecco
54
-1,82
Lodi
27
3,85
Mantova
199
5,85
Milano
86
-11,34
Monza Brianza
12
(nascita provincia MB)
Pavia
199
60,48
Sondrio
79
-4,82
Varese
80
-8,05
Lombardia
1246
6,95
4
come aprire un agriturismo
la normativa
2 L’attività
di agriturismo dagli anni settanta in poi ha avuto un notevole svi-
luppo, ma è solo negli anni ottanta che il legislatore ha avvertito la necessità
di regolamentare la materia, emanando una legge quadro, la Legge n. 730
del 5 dicembre 1985, norma poi abrogata dalla Legge 20 febbraio 2006
n. 96 che è la legge quadro attualmente in vigore. In Regione Lombardia
la legge di riferimento è la n. 31 del 2008 avente la finalità di sostenere
la multifunzionalità dell’azienda agricola, consentire la permanenza degli
agricoltori sul territorio, valorizzare il patrimonio rurale e i prodotti tipici di
qualità. Tale legge viene completata da un regolamento attuativo riportante
le modalità operative per l’attività agrituristica.
ITALIA
Legge n. 730 del 5 dicembre 1985 (abrogata)
L.R. 8 giugno 2007 “Disciplina regionale dell’agriturismo” (abrogata)
Legge quadro n. 96 del 20 febbraio2006 “Disci- L.R. n. 31 del 5 dicembre 2008 “Testo unico delplina dell’agriturismo”
le leggi regionali in materia di agricoltura, foreste,
pesca e sviluppo rurale” Titolo X disciplina regionale dell’agriturismo
Regolamento attuativo della L.R. n. 4 del 2008
Regolamento Regionale n. 7 del 28 dicembre
2009 “Modifiche al regolamento regionale n. 4
del 2008”.
d.d.c. n. 790 del 2 febbraio 2009 sulla semplificazione amministrativa e DAA
d.d.u.o. n. 5801 dell’11 giugno 2009 revisione
della modulistica
d.d.u.o. n. 15339 del 6 dicembre 2007 sui fabbisogni medi di manodopera
d.d.g. IX/2647 del 21 dicembre 2010 “modifiche al regolamento regionale 6 maggio 2008 n.4
Terranostra Pavia
chi può aprire un agriturismo
3 L’attività
agrituristica, può sussistere solamente se esiste l’impresa agricola
e non può esistere come attività a se stante.
Art. 2135 - Imprenditore agricolo
È imprenditore agricolo chi esercita una delle seguenti attività: coltivazione
del fondo, silvicoltura, allevamento di animali e attività connesse. Per coltivazione del fondo, per silvicoltura e per allevamento di animali si intendono
le attività dirette alla cura e allo sviluppo di un ciclo biologico o di una fase
necessaria del ciclo stesso, di carattere vegetale o animale, che utilizzano o
possono utilizzare il fondo, il bosco o le acque dolci, salmastre o marine. Si
intendono comunque connesse le attività, esercitate dal medesimo imprenditore agricolo, dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione,
commercializzazione e valorizzazione che abbiano ad oggetto prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo o del bosco o dall’allevamento di animali, nonché le attività dirette alla fornitura di beni o servizi
mediante l’utilizzazione prevalente di attrezzature o risorse dell’azienda normalmente impiegate nell’attività agricola esercitata, ivi comprese le attività
di valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale e forestale, ovvero di
ricezione ed ospitalità come definite dalla legge.
Lo svolgimento dell’attività agrituristica è svolta dall’imprenditore agricolo e
dai suoi familiari, nonché lavoratori dipendenti a tempo determinato, indeterminato e parziale.
I suddetti soggetti devono essere iscritti al Registro imprese, sezione speciale imprenditori agricoli.
quale tipologia di agriturismo
4 In funzione
del progetto imprenditoriale, delle budget, delle dimensione
dell’aziende l’imprenditore agricolo può scegliere tra due diverse tipologie
di agriturismo:
6
come aprire un agriturismo
agriturismo familiare
5 Tipologia
creata per chi vuole usare il proprio alloggio per ospitare i clienti:
prevede l’ ospitalità in camere o in spazi comuni per un massimo di 10
persone al giorno ; prevede offerta di un servizio di ristorazione per un massimo di 40 pasti al giorno, e la preparazione di pasti può avvenire all’interno
della cucina privata dell’imprenditore;
è anche possibile ospitare in spazi aperti attrezzati per la sosta dei campeggiatori per un massimo di 10 persone al giorno in roulotte, tende, camper;
agriturismo aziendale
6 è caratterizzato
dalla possibilità di offrire ospitalità in camere od in unità
abitative indipendenti per un massimo di 60 persone al giorno; permette
di ospitare in spazi aperti attrezzati per la sosta dei campeggiatori per un
massimo di 60 persone al giorno; è prevista un offerta di un servizio di ristorazione per un massimo di 160 pasti al giorno; la preparazione dei pasti
deve avvenire in una cucina a norma così come previsto dal regolamento di
igiene tipo.
comulabilità
7 è consentito
cumulare settimanalmente il numero giornaliero dei pasti rico-
nosciuti nel certificato di connessione nei giorni di effettiva apertura, fermo
restando il numero complessivo dei numero massimo di pasti al giorno per
la rispettiva categoria, ovvero 40 per l’agriturismo in famiglia e 160 per
l’agriturismo in azienda. Per un massimo di 15 giorni o 15 eventi programmati all’anno è consentito derogare al limite di pasti giornalieri, tali giornate
e eventi programmati sono comunicati al comune con almeno 15 giorni di
anticipo.
7
Terranostra Pavia
solo ristoro o alloggio: le opportunità
8 Oltrenon
l’ospitalità e il ristoro, esistono una serie di attività svolte dall’agriturismo, e qui di seguito indicate, che costituiscono tutte le opportunità che
ha l’imprenditore per andare incontro alle richieste del mercato e dei clienti:
• degustazione in azienda di prodotti agricoli prodotti in azienda (es. vino);
• organizzazione di attività ricreative, culturali, seminariali, sociali-educative e naturalistico-ambientali;
• svolgimento di attività sportive o escursionistiche e ricreative;
• svolgimento di attività di pesca-turismo: nei fiumi e nei laghi è ammessa
la pesca-turismo con l’uso di natanti regolarmente autorizzati, compresa la consumazione sugli stessi dei prodotti prelevati;
• svolgimento di attività di ittiturismo, che consiste nell’offerta di alloggio
e di somministrazione di pasti e bevande;
• ippoturismo e ippoterapia; che si caterizza per la possibilità di accogliere cavalli in pensione e organizzare dei percorsi a cavallo
• attività agri-turistico-venatoria, che si caratterizza per la possibilità di
utilizzare selvaggina ai fini dell’allenamento e dell’addestramento dei
cani da caccia e del prelievo venatorio così come previsto alle normative
vigenti;
• ospitalità, utilizzo e addestramento di cani, fino ad un numero massimo
di venti, per la valorizzazione del rapporto uomo-animale nell’ambito
rurale;
• attività didattiche, quali fattorie didattiche e fattorie sociali;
• attività mirate alla cura e alla salute del corpo, utilizzando prodotti fitoterapici di propria produzione;
• organizzazione di campi estivi eventualmente residenziali , organizzazazione di eventi legati alla terza età, organizzazione di attività di agriasilo
e agrinido.
l’elenco degli operatori agrituristici
9 Per poter
dare avvio all’attività agrituristica, l’imprenditore agricolo deve
iscriversi all’Elenco degli Operatori Agrituristici.
8
come aprire un agriturismo
La domanda di iscrizione all’elenco degli operatori agrituristici può essere inoltrata alla Provincia, dove si intende svolgere l’attività agrituristica,
è necessario conseguire un Certificato di Abilitazione. L’imprenditore ha
l’obbligo di frequentare, e superare con esito positivo, i corsi di formazione
autorizzati dalla Regione della durata di 40 ore;
l’iscrizione è possibile per il titolare, contitolare o coadiuvante familiare in
un’azienda agricola, già in possesso di un certificato di connessione, iscritta
al registro delle imprese presso la CCIAA;
il corso per operatori agrituristici
10Il certificato
di abilitazione ha validità sull’intero territorio regionale, Il corso
ha durata di 40 ore.
Il corso può essere organizzato da: Province; Organizzazioni professionali;
Associazioni e consorzi agrituristici; Enti locali; Centri Formazione Professionali (CFP); Ersaf; Camere di commercio lombarde; Aggregazioni di impresa di cui alla legge regionale 2 febbraio 2007 n.1;
Le materie oggetto del corso riguardano i metodi e le procedure per la preparazione e somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, anche con
riferimento alla tradizione enogastronomica locale; le norme regolamentari,
la fiscalità e la contabilità dell’azienda agrituristica; l’attività agricola e la
sua multifunzionalità, il territorio, l’ambiente e il turismo, il marketing territoriale.
Affinché venga rilasciato l’attestato del corso l’utente deve aver frequentato
il 75% delle lezioni.
il certificato di connessione
11L’agriturismo
è un’attività connessa, le attività connesse hanno il requisito
della connessione con l’attività principale agricola, in mancanza della quale
sarebbero attività essenzialmente di natura commerciale o industriale. La
9
Terranostra Pavia
connessione, ovvero il legame di relazione ed interdipendenza, comporta che l’attività connessa, autonomamente commerciale, sia secondaria e
derivi da quella agricola principale. La norma prevede che l’attività agrituristica possa avvenire solo se connessa indissolubilmente all’attività agricola,
che deve rimanere prevalente e stabilisce che per la valutazione di questo
requisito venga rilasciato un certificato di connessione utilizzando il parametro tempo di lavoro (la verifica dei requisiti è affidata alle Amministrazioni
Provinciali ed ai Comuni).
Certi icato di Connessione
agriturismo
attività agricola
Verifica connessione utilizzo
Tempi di lavoro
Decreto reg. n.15339/07
CERTIFICATO DI CONNESSIONE
(validità 3 anni)
prevalente
PROVINCIA
Pertanto, l’imprenditore che vuole aprire l’attività deve verificare il tempo di
lavoro dell’impresa agricole e di conseguenza valutare quanti ospiti, o pasti,
o attività diverse potrà effettuare.
Le tabelle del tempo lavoro sono stati deliberati dalla Regione Lombardia
con il Decreto del Dirigente dell’Unità Organizzativa Interventi per la competitività e l’innovazione tecnologica delle aziende, d.d.u.o. n. 15339 del 6
dicembre 2007.
Il certificato di connessione è il documento rilasciato dall’Amministrazione
Provinciale essenziale per aprire l’attività, ha una durata massima di tre anni
10
come aprire un agriturismo
e ogni modifica strutturale effettuata in azienda, comporta una modifica del
certificato stesso. Il certificato di connessione, contiene le seguenti informazioni: Tipologia dei servizi agrituristici offerti, dimostrazione analitica che
il volume di lavoro agricolo è prevalente rispetto a quello agrituristico, precisazione delle produzioni agroalimentari che l’azienda può destinare all’attività di somministrazione di pasti e bevande o di degustazione, indicazione
dei fabbricati che si intendono destinare all’attività agrituristica, compresa
l’eventuale abitazione dell’imprenditore, con l’identificazione catastale dei
fabbricati, la loro destinazione urbanistica, ed una rappresentazione grafica
degli stessi. La modulistica per la richiesta del certificato di connessione tra
attività agrituristica e attività agricola è disponibile sul BURL S.O. 26 del
29 giugno 2009 (d.d.u.o n. 5801). La compilazione del modulo deve essere accompagnata dai seguenti allegati: relazione descrittiva dell’attività agrituristica in programma, planimetria dei fabbricati aziendali, planimetria dei
fabbricati da destinare all’attività agrituristica comprensiva della destinazione d’uso degli spazi, planimetria dei terreni in uso dall’azienda, 2 marche da
bollo da 14,62 € (di cui una applicata alla domanda e l’altra verrà applicata
al certificato rilasciato dalla Provincia), fotocopia del documento di identità.
di ristoro: apporto di propri prodotti
12Nellaservizio
somministrazione di pasti e bevande l’azienda agrituristica garantisce
l’apporto di prodotti propri, secondo le seguenti proporzioni minime: almeno il 30% dei prodotti utilizzati deve essere ricavato da materie prime
dell’azienda agricola; una quota non inferiore al 70% sul totale dei prodotti utilizzati deve essere costituito dall’insieme dei prodotti aziendali di cui
alla lettera a) e da prodotti direttamente acquistati da altre aziende agricole
o da artigiani alimentari della zona, dove per zona si intende la provincia di
appartenenza e le province limitrofe (ad esempio nel caso in cui l’azienda
avesse sede a Pavia le province coinvolte sarebbero: Pavia, Lodi, Milano,
Vercelli, Novara, Alessandria, Piacenza). Gli artigiani devono trasformare
materie prime locali; per quanto riguarda i prodotti tipici (intendendo come
11
Terranostra Pavia
tali quelli a marchio DOP, IGP, DOC, DOCG, IGT o compresi nell’elenco
regionale dei prodotti agroalimentari tradizionali) possono essere acquistati
direttamente da altre aziende agricole o artigianali di trasformazione, dell’intero territorio della Regione Lombardia.
Tabella riassuntiva e schema per passaggi dei prodotti della ristorazione.
Passaggi interni dall’azienda
agricola all’ agriturismo
Prodotti di altre aziende
agricole o artigiani
alimentari della provincia
di appartenenza e di
quelle limitrofe
> 70%
> 30%
< 40%
Tutto il resto: caffè,
zucchero, agrumi, pasta di
semola, cacao, cioccolato,
...
< 30%
carta dell’origine
13I clienti
e i consumatori devono avere la possibilità di conoscere, in maniera
facile ed immediata, la provenienza dei prodotti offerti attraverso l’esposizione di una lista che contenga informazioni relative la provenienza dei
prodotti utilizzati. Tale esposizione può essere fatta con qualsiasi mezzo
idoneo, purché liberamente e facilmente accessibile al pubblico.
Per ogni prodotto deve essere fornita esatta identificazione dell’azienda di
provenienza, comprensiva di denominazione e indirizzo.
Nel caso in cui alcuni prodotti siano disponibili solo in particolari periodi o
in particolari quantità, o comunque con limitazioni che non ne garantiscano
l’offerta, questa circostanza deve essere indicata chiaramente.
L’aggiornamento può essere effettuato in qualsiasi momento purché rappresenti la reale disponibilità dei prodotti.
L’operatore agrituristico è tenuto ad esporre al pubblico, in luogo accessibile e ben visibile, la dichiarazione di avvio attività e le tariffe praticate, nonché
la composizione e la provenienza dei prodotti utilizzati per la somministrazione di pasti e bevande.
12
come aprire un agriturismo
dell’agriturismo
14Tuttiiglifabbricati
immobili rurali già esistenti e facenti parte dell’azienda agricola
possono essere destinati all’attività agrituristica. Inoltre, possono essere utilizzati anche edifici situati nelle immediate vicinanze, o addirittura distaccati dal centro aziendale purché questi abbiano una destinazione agricola e
sussista un rapporto di connessione fisica o funzionale all’attività agricola
dell’azienda.
I Fabbricati devono essere già esistenti al momento della richiesta del certificato di connessione: non possono essere costruiti fabbricati nuovi. Gli
ampliamenti sono ammessi solo per l’adeguamento igienico-sanitario
è contemplata la possibilità di ristrutturare gli immobili rurali destinati all’attività agrituristica attraverso interventi di ristrutturazione edilizia, restauro
conservativo o di miglioramento.
Le strutture recettive devono possedere i requisiti minimi igienico - edilizi
delle leggi statali e regionali e dal regolamento comunale di igiene edilizio
in vigore.
Sia le strutture recettive ad alloggio o unità abitative sia le camere devono
essere in possesso dei requisiti previsti per gli alberghi. L’imprenditore che
decide di effettuare solamente il servizio di ospitalità, deve adempiere alle
disposizioni previste dal regolamento edilizio comunale in merito agli alloggi
in cui intende ospitare i clienti e ai relativi servizi igienici, nonché garantire
servizi e spazi minimi previsti dalla legge regionale 16 luglio 2007, n. 15
(Testo unico delle leggi regionali in materia di turismo).
Per quanto riguarda le attività di ospitalità in spazi aperti, le piazzole devono
garantire l’allacciamento elettrico e i servizi igienici, che saranno ricavati,
preferibilmente, all’interno di strutture edilizie già esistenti.
in materia di sicurezza
15 adempimenti
alimentare ed igiene: la notifica ai sensi
del reg.CE 852/2004
I nuovi regolamenti comunitari (pacchetto igiene) hanno abolito le vecchie
autorizzazioni sanitarie, che sono state sostituite da una dichiarazione del
13
Terranostra Pavia
produttore. è quindi responsabilità dell’imprenditore garantire che le strutture siano a norma e rispettino il regolamento di igiene tipo; per quanto
riguarda la cucina si consiglia comunque in fase di progettazione di richiedere il parere edilizio. La macellazione di animali allevati deve avvenire in locali aziendali o impianti pubblici o privati autorizzati a tale scopo dal servizio
veterinario delle ASL competente per territorio; è consentito procedere nello stesso impianto alla macellazione di animali di specie diverse, nel rispetto
delle corrette modalità di lavorazione, anche qualora le stesse avvengano in
momenti diversi. I locali, infatti, devono rispondere ad alcuni requisiti minimi
obbligatori: pavimento e pareti facilmente lavabili; piano di vendita lavabile
e idoneo al contatto con gli alimenti; lavabo accessibile; predisposizione
dell’area di lavoro secondo il processo della marcia in avanti. Nella tipologia
famigliare può essere utilizzate la cucina dell’imprenditore, è però evidente,
al di là dei numero ammessi a norma di legge, che una cucina a norma
permette una gestione delle preparazione degli alimenti molto più sicura dal
punto di vista igienico aiutando quindi l’imprenditore a garantire l’igiene dei
prodotti somministrati.
manuale HACCP
16Al titolare
dell’agriturismo che fa attività di trasformazione, preparazio-
ne, confezionamento, deposito, vendita e/o somministrazione di alimenti spetta individuare nel proprio processo produttivo aziendale ogni fase
che potrebbe rilevarsi critica per la sicurezza degli alimenti. Spetta, quindi,
all’imprenditore garantire che siano individuate, applicate, mantenute ed
aggiornate le adeguate procedure di sicurezza, avvalendosi dei principi su
cui è basato il sistema di analisi dei pericoli e dei punti di controllo critici
–HACCP -. Occorre realizzare, pertanto, un manuale aziendale di autocontrollo, basato sulla dimostrabilità e specifico per ogni singola realtà. Al fine
di mantenere le condizioni di igiene occorre prestare molta attenzione ai
prodotti da utilizzare per la pulizia e di disinfezione delle superfici, nessuno
dei disinfettanti comuni deve essere usato direttamente per pulire superfici
14
come aprire un agriturismo
che andranno a contatto con gli alimenti. Gli addetti a qualsiasi titolo alla
produzione, preparazione, confezionamento, somministrazione, vendita e
trasporto di alimenti e di bevande, devono: indossare abiti da lavoro idonei
al tipo di attività svolta, essere in possesso dell’attestato di frequentazione
di corsi formativi, (ex libretto sanitario). Tale idoneità sanitaria ha la durata
di due anni e potrà essere rinnovata di volta in volta. È necessario mettere in
atto soprattutto procedure semplici, limitate all’essenziale e compatibili con
le dimensioni economiche dell’azienda agrituristica. Le aziende famigliari
non sono comunque esonerate dalla stesura del manuale HACCP.
certificata di inizio
17 segnalazione
attività - SCIA
L’imprenditore agricolo che intende avviare un’attività agrituristica, già in
possesso del certificato di connessione e già iscritto all’elenco degli imprenditori agrituristici, deve presentare una Segnalazione Certificata di Inizio
Attività presso gli uffici del Comune dove ha sede l’immobile destinato all’attività agrituristica. La SCIA deve contenere: la descrizione dettagliata delle
attività proposte, l’indicazione delle caratteristiche aziendali, delle attività
e delle aree adibite all’uso agrituristico, della capacità ricettiva, dei periodi
di esercizio dell’attività e delle tariffe che si intendono applicare. La SCIA
consente l’immediato avvio dell’attività agrituristica. Ogni anno entro il 1
ottobre deve essere compilata la sezione 3 in cui l’azienda comunica i prezzi
minimi e massimi che l’azienda intende adottare l’anno successivo.
aspetti fiscali
18Fiscalmente
l’attività agrituristica è regolata dalla norma speciale contenu-
ta dall’art. 5 della legge 30 dicembre 1991 n. 413. La norma introduce un
regime forfetario, applicabile sia ai fini della determinazione delle imposte
dirette che agli effetti dell’IVA, e questo è il regime naturale per le attività
agrituristiche, quindi per non applicarlo il contribuente deve esercitare l’op-
15
Terranostra Pavia
zione per il regime ordinario. il reddito proveniente dall’attività agrituristica
è considerato reddito agricolo. L’opzione ha validità per almeno un triennio
e vale sia per le imposte dirette ai fini del reddito agricolo che per l’IVA.
Allo scadere del triennio le imprese che svolgono attività di agriturismo in
regime ordinario continuano a rimanere nello stesso regime fino a quando
non decidono di revocarlo.
Regime forfetario (regime naturale)
Il legame fra azienda agricola e agriturismo permette all’imprenditore di usufruire di alcuni vantaggi di natura fiscale rispetto a coloro che esercitano attività
turistiche (alberghi, ristoranti, pensioni), tra cui il regime di determinazione
forfetaria dell’Imposta sul Valore Aggiunto (I.V.A.), fissata al 10%, che opera attraverso la riduzione dell’imposta relativa alle operazioni imponibili nella misura
del 50% del suo ammontare complessivo. Il reddito delle attività agrituristiche
non rientra nel regime fiscale agricolo in quanto è equiparato a quello derivante
dall’esercizio di impresa.
• I.V.A.: regime forfetario – aliquota del 10%
• I.R.PE.F.: regime forfetario – 25% sui ricavi
I redditi derivanti dall’attività agrituristica, seppur connessa a quella agricola, sono da considerare di natura commerciale e cioè derivanti dall’esercizio
in forma abituale. La determinazione del reddito imponibile dell’attività di
agriturismo si ottiene, come detto, applicando all’ammontare dei ricavi conseguiti nel periodo d’imposta, al netto dell’IVA, il coefficiente di redditività
forfetaria del 25%.
Regime ordinario (regime per opzione)
In alternativa al regime forfetario sopra citato, l’imprenditore agricolo che
decide di iniziare l’attività agrituristica, può valutare la convenienza di optare per il regime ordinario delle imposte indirette e dirette.
IVA: viene applicata l’aliquota IVA normale del 10% sui corrispettivi di vendita e viene detratta l’IVA degli acquisti;
16
come aprire un agriturismo
IMPOSTE DIRETTE: si applica il regime ordinario dei ricavi meno i costi;
In questo Regime si può optare nei casi in cui vi siano dei costi che si vogliono dedurre dai redditi e, in questo caso, corre l’obbligo di rimanere almeno
tre anni in questo regime.
Altre Imposte
IRAP: l’imposta si applica sul valore della produzione netta derivante dall’attività esercitata;
ex I.C.I. e IMU: interessa l’azienda agricola nel complesso, non specificatamente l’azienda agrituristica, in quanto i fabbricati adibiti all’attività
agrituristica sono rurali. Come noto l’art. 8, D.Lgs. n. 23/2011 contenente
“Disposizioni in materia di federalismo Fiscale Municipale” prevede l’introduzione dell’IMU (imposta municipale propria) dal 2014. Il Decreto in esame ne anticipa “in via sperimentale”, l’applicazione a decorrere dal 2012.
L’imposta interessa anche le aziende agricole per quanto riguarda gli immobili strumentali, per i quali sono previste apposite aliquote seppure ridotte;
S.I.A.E.: variabile a seconda del tipo di attività, e comunque entro il 28
febbraio di ogni anno;
T.A.R.S.U.: variabile a seconda del Comune di appartenenza e della tipologia di rifiuti.
La tenuta della contabilita
L’imprenditore agricolo che esercita l’attività di agriturismo nei modi forfetari, ha l’obbligo di tenere solo i seguenti registri ai fini IVA:
Registro dei corrispettivi sul quale devono essere riportati gli incassi giornalieri;
Registro degli acquisti sui quali andranno registrate rispettivamente le fatture degli acquisti nonché i passaggi interni.
Registro delle vendite su cui andranno registrate le fatture relative ad eventuale vendite comprese quelle riferite ai passaggi interni
Se l’imprenditore agricolo sceglie il regime ordinario, deve tenere i registri
previsti per le attività commerciali. Fra cui il registro dei beni ammortizzabili.
17
Terranostra Pavia
I dipendenti da assumere
Gli addetti del settore agrituristico sono considerati lavoratori agricoli ai fini della
vigente disciplina previdenziale, assicurativa e fiscale. Ciò significa che gli eventuali
dipendenti come il cuoco o i camerieri, fa riferimento al CCNL e CPL dell’Agricoltura. Occorrerà quindi presentare la Denuncia Aziendale presso l’INPS competente
e successivamente assumere i dipendenti almeno 24 ore prima del loro impiego
attraverso la comunicazione di assunzione. Si procederà successivamente con scadenza trimestrale alla presentazione della DMAG – la denuncia delle giornate lavorate – all’Istituto di Previdenza il quale provvederà al calcolo dei contributi da versare.
Oltre alle normali modalità, esiste da pochi anni uno strumento molto flessibile e
semplificato: il voucher. Rivolto ai pensionati e agli studenti, esso permette di assumere in modo semplificato personale per rapporti di lavoro occasionali.
amministrativi
19L’avvioadempimenti
dell’esercizio dell’attività agrituristica, obbliga l’imprenditore ad attenersi ad alcuni vincoli amministrativi, quali:
(per tutti)
• rispettare il vincolo di connessione e complementarietà che l’attività
agrituristica deve avere rispetto a quella agricola;
• comunicare entro il 1 ottobre di ogni anno al Comune di appartenenza
l’indicazione delle tariffe che si intendono praticare per l’anno successivo e i giorni di apertura previsti;
• esporre al pubblico la copia dichiarazione avvio attività;
• esporre le tariffe praticate;
• rispettare le giornate di apertura /chiusura;
• esporre, sui confini dell’azienda, apposite tabelle riportanti la denominazione dell’azienda, il logo agrituristico regionale (Galletto) ed i servizi
offerti (letto, ristoro);
• inserire sull’Home Page del sito aziendale la ragione sociale e il numero
di partita iva
(per alloggio)
• comunicare i nomi delle persone alloggiate all’autorità di pubblica si-
18
come aprire un agriturismo
curezza, attraverso gli uffici della Questura (è possibile dotarsi di una
password che permette l’accesso al sito del ministero degli interni)
• comunicare alla Provincia ufficio Informazione accoglienza turistica
(IAT) le tariffe che si intendono praticare per l’anno successivo;
• comunicare alla Provincia ufficio Informazione accoglienza turistica
(IAT) il flusso turistico mensile;
(per ristoro)
• effettuare passaggi interni (auto fatturazione nel caso di prodotti di produzione propria);
• acquistare i prodotti agricoli e alimentari nel rispetto delle percentuali
previste;
• esporre in sala l’elenco dei fornitori che forniscono prodotti extra-aziendali (carta dell’origine);
• obbligo per gli agriturismi, che proseguono la propria attività oltre le ore
24, ad avere un apparecchio di rilevazione del tasso alcolemico (presso
almeno un’uscita del locale) e apposite tabelle (all’interno e all’uscita dei locali) con la descrizione dei sintomi correlati ai diversi livelli di
concentrazione alcolemica e la quantità delle bevande alcoliche che
determinano il superamento del tasso alcolemico per la guida in stato
di ebbrezza.
20L’usoclassificazione
della denominazione dell’azienda agrituristica, nonché la possibilità di fre-
giarsi di idonei segni distintivi, è riservato esclusivamente alle aziende agricole che
svolgono tale attività. L’insegna aziendale deve essere posta all’interno dei confini
dell’azienda stessa e deve contenere le seguenti informazioni: logo regionale che
contraddistingue l’Agriturismo (“il galletto”), denominazione con cui è riconosciuta l’azienda preceduta dalla parola agriturismo, tipologia (familiare o aziendale) e
icone dei servizi offerti. Attualmente l’Osservatorio Nazionale degli Agriturismi sta
predisponendo una classificazione al fine di attribuire con una simbologia lo stato
di confort offerti dalle aziende che offrono pernottamento (alloggio o campeggio),
così da poter avere uno strumento oggettivo sull’intero territorio.
19
Terranostra Pavia
opportunità di finanziamento
21Il Programma
di Sviluppo Rurale (PSR) 2007-2013 attraverso la specifica
misura 311 A “Diversificazione verso attività non agricole: Agriturismo” finanzia gli investimenti delle strutture aziendali per l’acquisto di attrezzature
ai sensi della disciplina regionale sull’agriturismo con l’obiettivo di favorire la
diversificazione dell’attività agricola, produrre beni e servizi non tradizionalmente agricoli, incentivare la permanenza delle popolazioni rurali nelle aree
più marginali e svantaggiate.
Tipologie di intervento
Strutture aziendali: ristrutturazione immobili, adeguamento e nuova costruzione di servizi igienico-sanitari e tecnologici, adeguamento strutture
aziendali necessarie alla produzione, trasformazione e condizionamento dei
prodotti agricoli, predisposizione e arredamento degli ambienti destinati alla
recettività, predisposizione di aree verdi attrezzate, di aree per l’agricampeggio e la sosta di roulotte e caravan, creazione di aree destinate all’attività
didattica, alla divulgazione naturalistica e agromabientale per scolaresche
e gruppi, creazione di percorsi ciclo pedonali e ippoturistici, investimenti
per la segnaletica e la sicurezza, realizzazione di ricoveri e strutture per la
gestione e l’alloggiamento degli animali al servizio dei clienti;
Acquisto attrezzature: acquisto di attrezzature tecnologiche per la trasformazione e condizionamento di produzioni agricole, acquisto di attrezzature per attività didattico - culturali, sportive, restauro e recupero di arredi e
attrezzi agricoli tradizionali, acquisto di attrezzature e programmi informatici
comprese le spese per la predisposizione di siti promozionali multimediali;
Contributo
La percentuale massima di sostegno è del 40% della spesa ammissibile,
elevata al 45% per le aziende ubicate in zone svantaggiate montane. Il massimale di contributo concedibile in regime di “de minimis” è di 200.000 €
nel triennio.
20
come aprire un agriturismo
controlli e sanzioni
22È prevista
un’attività di controllo a campione da parte delle Province da ese-
guirsi ogni anno su un numero non inferiore al dieci per cento delle aziende
agrituristiche presenti sul territorio provinciale.
Sono oggetto di verifica, in particolare:
la prevalenza del lavoro agricolo rispetto a quello agrituristico
cioè il rispetto dei parametri dichiarati nel certificato di connessione e complementarietà. Il volume del lavoro agricolo, su base annua, deve risultare
sempre superiore a quello agrituristico;
il rispetto della ricettività agrituristica massima dichiarata
Verranno presi in considerazione il numero di posti letto, di camere, di piazzole per agricampeggio, di alloggi offerti al pubblico ed il numero degli ospiti
alloggiati come risultante dalle relative scritture contabili. I trasgressori verranno sottoposti a sanzione amministrativa pecuniaria da € 1.000,00 € a €
5.000,00 €;
il rispetto dei numeri di pasti giornalieri
Verrà considerato il numero di pasti serviti come risultante dai registri contabili. I trasgressori saranno sottoposti a sanzione amministrativa pecuniaria
da € 1.000,00 € a € 5.000,00 €;
il rispetto dei limiti quantitativi relativi alle quote proporzionali
di prodotti utilizzati per la somministrazione di pasti e bevande
(servizio di ristoro)
I trasgressori saranno sottoposti a sanzione amministrativa pecuniaria da €
1.000,00 € a € 5.000,00 €;
Inoltre, ulteriori controlli vengono effettuati dai NAS e dall’ispettorato del
lavoro.
ruolo fondamentale
23 ildell’imprenditore:
accogliere gli ospiti
È importante ricordare che l’attività agrituristica riscuote maggior successo
laddove l’imprenditore è maggiormente sensibile a creare soddisfazione nei
21
Terranostra Pavia
confronti dell’utente e soprattutto riesce a trasmettere le peculiarità intrinseche dell’agriturismo rispetto ad altre offerte sul mercato. Da recenti studi
promossi dall’Osservatorio Nazionale sugli agriturismi in collaborazione con
il Ministero è emerso, infatti, che l’imprenditore ricopre un ruolo fondamentale. In sintesi vengono riportati i requisiti maggiormente apprezzati dagli
utenti quale utile spunto di miglioramento per le proprie realtà: l’imprenditore deve essere sempre presente / reperibile in agriturismo; l’imprenditore
deve essere informato e acculturato sulla realtà circostante, i suoi prodotti,
le sue tradizioni; l’imprenditore deve essere preparato professionalmente e
qualificato; l’imprenditore deve essere socievole, appassionato al suo lavoro,
e coinvolgente con discrezione.
Terranostra
24È l’associazione,
promossa da Coldiretti, che racchiude le aziende agricole
agrituristiche. Nata nel 1973 accompagna le aziende associate in un percorso nel rispetto dell’ambiente e ad una promozione specifica di settore,
oltre a confrontarsi con gli organi istituzionali e nella collaborazione dei
provvedimenti normativi.
Terranostra è anche una associazione ambientalista riconosciuta dal ministero.
Si propone di promuovere, sostenere e diffondere - in un quadro di nuovi
ed equilibrati rapporti tra ambiente, agricoltura, turismo e cultura - l’esercizio dell’agriturismo, la protezione e valorizzazione delle risorse naturali del
mondo rurale, nonché migliori rapporti tra uomo ed ambiente, agricoltura e
turismo, imprenditori agricoli e cittadini-consumatori, mondo rurale e mondo urbano. Le iniziative e le attività sono pertanto ispirate alla tutela delle
risorse naturali, del territorio e del patrimonio paesistico e forestale, allo
sviluppo delle potenzialità ricettive delle aziende agricole, alla conservazione, corretta utilizzazione e valorizzazione del patrimonio edilizio rurale, alla
tutela della specificità e genuinità dei prodotti agro-alimentari ed artigianali,
alla conservazione delle tradizioni e delle culture rurali. l’iscrizione può essere fatta presso tutti gli uffici coldiretti. Le aziende iscritte vengono inserite
22
come aprire un agriturismo
sul portale www.terranostra.it e www.lombardia.terranostra.it . è anche redatta una guida provinciale cartacea.
fattorie didattiche
25Il marchio
“Fattorie Didattiche” della Lombardia viene assegnato alle aziende agricole/agrituristiche impegnate nell’accoglienza di gruppi scolastici e
di giovani nell’ambito delle loro attività scolastiche ed extrascolastiche (grest
parrocchiali o comunali, gruppi estivi organizzati, campus per ragazzi …).
A tal fine le Fattorie Didattiche offrono l’opportunità di conoscere l’attività
agricola ed il ciclo degli alimenti, la vita animale e delle piante, i mestieri, il territorio ed il ruolo sociale degli agricoltori per educare al consumo
consapevole ed al rispetto dell’ambiente. L’attività educativa proposta dagli
agricoltori è strettamente correlata a quella agricola, che rimane l’attività
principale, secondo il parametro tempo/lavoro, così come stabilito dalla
legge regionale n.31 del 2008 testo unico dell’agricoltura, art. 152.
La rete regionale e la carta della qualita’
In Lombardia esiste una rete delle Fattorie Didattiche della Regione e l’azienda agricola che intende aderire deve condividere i requisiti di qualità
contenuti nella Carta dei requisiti della Qualità approvata con il d.g.r. n.
7/10598 del 2002.
In questo documento vengono definiti i parametri che deve soddisfare l’azienda per poter procedere all’accreditamento. Per prima cosa gli operatori
delle Fattorie Didattiche devono poter dimostrare di aver partecipato ad un
corso abilitante di 120 ore. Inoltre, si impegnano a seguire successivi corsi
periodici di aggiornamento per almeno 30 ore all’anno.
L’azienda, per poter aderire alla rete, deve dimostrare di poter disporre di
ambienti accoglienti e curati, di spazi attrezzati sufficienti per svolgere le
azioni educative ed in locali coperti per lo svolgimento delle attività anche
in caso di maltempo. L’azienda è dotata almeno di due servizi igienici (di cui
uno almeno per disabili) e di lavabi con acqua potabile adeguati al numero
23
Terranostra Pavia
dei ragazzi ospitati. Sono disponibili aree attrezzate e delimitate dove gli
ospiti possono consumare la merenda e/o giocare in libertà e sicurezza.
Gli imprenditori si impegnano ad accogliere in modo cordiale gli ospiti e
spiegano tutte le attività agricole svolte in azienda, permettendo ai visitatori
di rapportarsi in condizioni di sicurezza agli animali allevati.
Il numero dei partecipanti alle visite e alle attività educative deve essere adeguato agli spazi aziendali ed all’efficacia delle azioni previste e, comunque,
non superiore a 60/65 utenti. L’accoglienza viene proporzionata al numero
degli operatori presenti in azienda ed il loro rapporto varierà in funzione
dell’età dei partecipanti e delle attività proposte. Il rapporto Il rapporto
operatori/utenti non potrà in nessun caso essere superiore a 1/30
L’accoglienza, la visita e le attività saranno condotte dall’agricoltore o da
suoi familiari o da personale aziendale in possesso della abilitazione. Gli operatori, prima della visita aziendale, si impegnano a concordare con i docenti
il programma da realizzare con la classe e gli obbiettivi educativi.
L’azienda deve essere dotata dei sistemi di sicurezza previsti dalle normative
vigenti e si impegna a mettere in atto ogni precauzione per evitare situazioni di pericolo ai partecipanti da parte di animali, attrezzature o sostanze
pericolose.
Se l’azienda fornisce ai propri ospiti spuntini, merende o prodotti alimentari
si dota di un sistema di autocontrollo ai sensi del regolamento 852/04.
durante le visite e le attività educative i partecipanti vengono coperti da
assicurazione di responsabilità civile comprendente, nel caso di ristoro, il
rischio di tossinfezione.
La procedura di accreditamento
Il legale rappresentante dell’azienda agricola/agrituristica che intende aderire alla rete deve richiedere l’accreditamento alla Provincia competente per
territorio, presentando la seguente documentazione:
• modulo di richiesta di accreditamento (in allegato al d.d.g. 4926)
• copia della Carta della Qualità sottoscritta (d.g.r. n. 7/10598)
• una relazione con l’offerta didattica messa a punto dall’azienda
24
come aprire un agriturismo
• una relazione con la descrizione dell’azienda sia della parte strutturale
che dell’ attività agricola, nonché sull’organizzazione complessiva
• la fotocopia della carta d’identità del legale rappresentante.
Le Province, attraverso i competenti Uffici degli Assessorati Agricoltura, effettuano l’istruttoria entro 60 giorni dal ricevimento della richiesta
in forma cartacea.
L’istruttoria consiste in:
• verifica della completezza e validità della documentazione presentata
• eventuale visita in loco
• eventuali richieste di dichiarazioni e/o documentazioni integrative o di
rettifica.
Al termine del procedimento istruttorio, di cui viene redatto apposito verbale, il funzionario/dirigente provinciale competente comunica l’esito dell’istruttoria al soggetto richiedente e, nel caso di riscontro positivo, provvede
all’iscrizione dell’azienda nell’elenco provinciale.
A conclusione dell’istruttoria positiva ed a seguito del provvedimento di
accreditamento, la Provincia trasmette copia dell’atto amministrativo al Sindaco del Comune dove l’azienda svolge l’attività didattica e contemporaneamente alla Direzione Generale Agricoltura.
Elenco provinciale ed elenco regionale
La Provincia redige e gestisce l’elenco provinciale delle Fattorie Didattiche
e annualmente, entro il 30 giugno, lo trasmette in forma cartacea ed informatizzata alla Direzione Generale Agricoltura.
Entro il 31 luglio di ogni anno viene approvato l’elenco regionale, con decreto del Direttore Generale della Direzione Agricoltura che ne dispone la
pubblicazione sul BURL.
I Vantaggi del Circuito delle Fattorie Didattiche: il progetto di Educazione alla Campagna Amica
solo le aziende accreditate possono fregiarsi del logo delle Fattorie Didattiche che, a distanza di otto anni dalla nascita della rete, viene percepito
25
Terranostra Pavia
come riconoscimento di qualità dal consumatore. Ogni anno viene pubblicata una Guida delle Fattorie Didattiche della Lombardia aggiornata e con
le descrizioni, informazioni e fotografie di tutte le aziende accreditate.
La Guida ha una funzione divulgativa e viene distribuita nelle principali fiere
di settore e alle scuole che ne fanno richiesta. Inoltre viene messa on-line sul
sito www.buonalombardia.it. Un altro importante momento di promozione
della rete delle Fattorie Didattiche è la Giornata a porte aperte, che ogni
anno si svolge durante l’ultima domenica di settembre. Inoltre, Dal punto
di vista fiscale le aziende accreditate al circuito regionale hanno il grande
vantaggio di essere esenti dall’IVA. I soci di coldiretti iscritti al circuito partecipano all’attività di Educazione alla Campagna Amica. Il Progetto “Educazione alla Campagna Amica” è un programma nato all’interno di Donne
Impresa, che mira al riavvicinamento del consumatore alla realtà agricola
tradizionale dal punto di vista storico produttivo e di conoscenza del territorio passando attraverso l’informazione e la divulgazione nelle scuole. Il
contatto con le aziende agricole, con chi opera nel territorio con chi produce e con coloro che sono i detentori della nostra tradizione e cultura è
un mezzo efficiente ed efficace per far conoscere ai ragazzi il loro territorio,
la nostra cultura alimentare e riportare nelle famiglie questa conoscenza,
promuovendo il territorio e le nostre aziende agricole. Il progetto si sviluppa
sul territorio con l’obiettivo di far conoscere agli alunni, agli insegnanti ai
genitori, l’importanza delle nostre origini, partendo dalla conoscenza del
territorio, dell’ambiente, e dei prodotti tipici. Il progetto ha anche come
obiettivo favorire la crescita e l’ampliamento dell’attività di fattorie didattiche che si propone come interessante integrazione di reddito per le aziende
agricole, oltre che strumento per l’ente pubblico per la valorizzazione delle
tradizioni e del territorio.
Per informazioni:www.pavia.coldiretti.it
www.terranostra.it
www.lombardia.terranostra.it
Coldiretti Pavia
0382.518001 - [email protected]
26
come avviare una vendita diretta
la vendita diretta
1 Con
l’approvazione del D.lgs 228/2001 si è aperta per le aziende agricole
la possibilità di vendere direttamente su tutto il territorio nazionale i prodotti
agricoli direttamente al consumatore senza necessità di alcuna licenza, solo
comunicando nel comune dove ha sede l’azienda la volontà di effettuare
questo tipo di attività. Questo metodo di vendita ha permesso ai consumatori di comprare i prodotti agroalimentari direttamente dal produttore agricolo, senza alcun intermediario, facendo crescere sempre di più in questi
ultimi anni l. Tale opportunità è anche conosciuta come “filiera corta dal
produttore al consumatore”. Il Lombardia si stimano circa 5.000-6.000
aziende che effettuano vendita diretta, pari all’11% del totale delle aziende
agricole lombarde, e si possono individuare le seguenti tipologie: in azienda,
su aree pubbliche (mercati agricoli, posteggi dedicati agli agricoltori nei
mercati tradizionali o rionali), in locali privati aperti al pubblico, itinerante con mezzo mobile attrezzato, su area privata, direttamente a Gruppi
di Acquisto Solidali, E-commerce, ecc. Attualmente il numero dei Mercati
di Campagna Amica, la cui gestione è affidata all’Associazione Agrimercato, registra circa 80 mercati sull’intero territorio lombardo e hanno avuto
un’incisiva crescita dall’inizio dell’anno 2009.
A Pavia i mercati sono i seguenti:
• Mercoledì: Pavia, piazza del Carmine; Mede, via Mazzini
• Giovedi: Pavia, via Amati
• Venerdì: Mortara, cortile borsa merci
• Sabato: Pavia, piazza del Carmine; Pavia, via Pastrengo
• Domenica: Vigevano, piazza Martiri della Liberazione; Voghera, piazza
del Duomo
Normativa
Gli imprenditori agricoli, singoli o associati possono vendere direttamente
al dettaglio, in tutto il territorio della Repubblica, i prodotti provenienti in
misura prevalente dalle rispettive aziende, osservate le disposizioni vigenti in
materia di igiene e sanità (d.lgs.228/2001). Al fine di promuovere l’aggregazione ed in particolare lo sviluppo dei mercati degli imprenditori agricoli
che effettuano vendita diretta, la finanziaria per il 2007 ha approvato il
Agrimercato Pavia
Decreto Ministeriale, emanato il 20/11/2007, che ha introdotto le linee
guida per la realizzazione dei mercati agricoli, quindi i requisiti, gli standard
di realizzazione, trasparenza dei prezzi, ecc. Tale DM, non essendo di natura
regolamentare in quanto, per competenza, la disciplina legislativa in materia
agricola spetta alle Regioni, è stato seguito dalla circolare del 11/12/2008
della Regione Lombardia redatta con tutti gli aspetti operativi.
ITALIA
Legge n.59 del 1963 (limita la vendita diretta alla
sola produzione aziendale, può essere utilizzata
per i produttori in regime di esonero di IVA che
vogliono avvalersi della non obbligatorietà dell’iscrizione al Registro delle Imprese- legge 77/77
art 2, comma 3).
DPR 633/1972 (art 34) “Disciplina sulle imposte
del valore aggiunto”
Dlgs 228/2001 (art 4) “Legge di orientamento”
Circolare Regione Lombardia 11/12/2008 “Modalità operative per la gestione dei mercati agricoli”
Dlgs 99/2004 (art 1) “Semplificazione amministrativa in agricoltura”
DM del 20/11/2007 “Indicazioni per lo sviluppo
dei mercati agricoli”
Forme di Vendita Diretta
Vendita diretta in sede stabile può essere svolta su aree pubbliche (anche
con l’utilizzo di un posteggio o in locali aperti al pubblico); Vendita diretta in
forma itinerante consiste nell’utilizzo di un mezzo mobile opportunamente
attrezzato, oppure il commercio elettronico.
Adempimenti Amministrativi - SCIA
La SCIA deve essere inoltrata al Sindaco del Comune in cui si intende eser-
28
come avviare una vendita diretta
citare la vendita per la vendita diretta in sede stabile. Nel caso in cui si tratti
di vendita diretta itinerante deve essere inoltrata al Comune del luogo ove
ha sede l’azienda di produzione ed è valida in tutto il territorio nazionale.
La modulistica in vigore con aggiornamenti è stata approvata decreto DG
Semplificazione nr. 2481 del 18 marzo così come rettificato con decreto
nr. 2520 del 21 marzo copia della SCIA viene poi inviata all’ASL di riferimento. Alla vendita diretta al pubblico dei prodotti agricoli da parte degli
agricoltori NON si applica la normativa sul commercio neanche per quanto
riguarda i requisiti di accesso all’attività, alla programmazione della rete distributiva e agli orari di apertura e di chiusura di esercizi di vendita, pertanto
non ci sono obblighi di chiusura domenicale o festiva.
Adempimenti Sanitari
Prima di inoltrare la SCIA è necessario che l’azienda sia in regola con la
normativa sanitaria: è fondamentale verificare con un tecnico e con il supporto delle ASL l’idoneità igienico sanitaria dei locali di trasformazione e di
locali di vendita, oltre che dee delle attrezzature.
Sono soggette alla normativa sanitaria, e conseguentemente alla notifica
si sensi del reg. 852/2004 le fasi di confezionamento, trasformazione e
vendita dei prodotti, eccetto la coltivazione e la raccolta. anche le cisterne
e i contenitori adibiti al trasporto delle sostanze alimentari sfuse a mezzo
di veicoli
È previsto: una pavimentazione lavabile, il rispetto dei rapporti areo-iluminanti, le misure di protezione degli insetti e roditori, le altezze dei locali, le
distanze da stalle e concimaie, il controllo periodico dell’acqua, la disponibilità del bagno per gli operatori.
La vendita delle verdure può comunque essere fatta anche in campo.
Haccp
Chi fa attività di trasformazione, preparazione, confezionamento, deposito, vendita e/o somministrazione di alimenti deve individuare nel proprio
processo produttivo aziendale ogni fase che potrebbe rilevarsi critica per
29
Agrimercato Pavia
la sicurezza degli alimenti. In sostanza è necessario prevenire la contaminazione dei prodotti primari realizzati impostando e attuando sistemi di gestione
ne garantiscono la protezione dalle possibili fonti contaminanti. Spetta, quindi,
all’imprenditore garantire che siano individuate, applicate, mantenute ed aggiornate le adeguate procedure di sicurezza, avvalendosi dei principi su cui è
basato il sistema di analisi dei pericoli e dei punti di controllo critici HACCP.
Occorre realizzare, pertanto, un manuale aziendale di autocontrollo, basato
sulla dimostrabilità, specifico per ogni singola realtà. Igiene del personale: gli
addetti a qualsiasi titolo alla produzione, preparazione, confezionamento, somministrazione, vendita e trasporto di alimenti e di bevande, devono: indossare
abiti da lavoro idonei al tipo di attività svolta, essere in possesso dell’attestato
di frequentazione di corsi formativi, (ex libretto sanitario). Tale idoneità sanitaria
ha la durata di due anni potrà essere rinnovata di volta in volta. È necessario
mettere in atto soprattutto procedure semplici, limitate all’essenziale e compatibili con le dimensioni economiche dell’azienda agrituristica.
diretta: aspetti fiscali
26Fattavendita
eccezione delle aziende che operano in regime di esenzione, perché
non superano i limiti di fatturato previsti dalla legge e conseguentemente
non iscritte al Registro delle Imprese (7.000,00 €) per la vendita diretta in
azienda alle cessioni di prodotti agricoli, ottenuti in maniera prevalente dalla
coltivazione del fondo e dall’allevamento di animali, effettuate da imprenditori agricoli ai sensi dell’art. 2135 c.c. si applica il regime speciale in termini
di IVA (detrazione forfetizzata in base alle percentuali di compensazione),
ovvero il regime normale IVA (Iva vendite - IVA acquisti). I piccoli produttori,
però, devono comunque iscriversi al registro delle imprese qualora intendono esercitare l’attività di vendita diretta dei propri prodotti al di fuori della
propria azienda. Le vendite, quindi, devono essere accompagnate da una
ricevuta fiscale in caso di vendita al consumatore finale salvo i casi facoltativi
(vedi sotto). Il produttore è tenuto ad annotare, entro il giorno non festivo
successivo, gli incassi sul registro dei corrispettivi.
30
come avviare una vendita diretta
Aziende agricole in regime normale iva
• Registro carico/scarico stampati fiscali prenumerati (non è necessaria alcuna
vidimazione preventiva) >> obbligatorio
• Utilizzo della ricevuta fiscale ovvero dello scontrino fiscale >> obbligatorio
• Registro dei corrispettivi (NO vidimazione preventiva) >> obbligatorio
Aziende agricole in regime speciale iva forfetario
• Registro carico/scarico stampati fiscali prenumerati (non è necessaria alcuna
vidimazione preventiva) >> facoltativo (ma consigliato)
• Utilizzo della ricevuta fiscale ovvero dello scontrino fiscale >> facoltativo
(ma consigliato)
• Registro dei corrispettivi (non è necessaria alcuna vidimazione preventiva)
>> obbligatorio
Utilizzo dei registri e delle ricevute iscali
Il registro di carico/scarico stampati fiscali deve essere utilizzato per
caricare i blocchetti di ricevute fiscali (num. Iniziale e num. Finale) e non
serve in caso di utilizzo del registratore di cassa. Le ricevute fiscali devono riportare la dicitura “vendita a privato” e il totale del corrispettivo IVA
compresa nonché una breve descrizione del prodotto venduto. In caso di errore l’azienda deve trattenere tutte le copie della ricevuta errata la quale va
anche annullata barrandola con una penna biro con la scritta “annullata”
e in nessun caso deve essere resa illeggibile. Il registro dei corrispettivi
si compone di diverse pagine aventi 31 righe numerate da 1 a 31 corrispondenti ai giorni del mese. Giornalmente va fatto il totale delle ricevute
fiscali utilizzate (quindi dell’incasso giornaliero) e riportato sulla riga corrispondente al giorno del mese (es. se devo riportare il totale del giorno 16
lo farò sulla riga n. 16). Le righe in bianco vanno barrate a biro. In nessun
caso il registro dei corrispettivi va reso illeggibile. Sia il registro dei corrispettivi che le ricevute fiscali devono obbligatoriamente essere sul luogo di
vendita. Se la vendita viene effettuata in più luoghi contemporaneamente,
occorrono più registri dei corrispettivi e più blocchi di ricevute fiscali.
31
Agrimercato Pavia
la prevalenza
27Gli imprenditori
agricoli, a differenza di quanto previsto in precedenza dalla
legge n. 59 del 1963, possono commercializzare anche prodotti acquistati
da altri agricoltori, a condizione che sia rispettata la prevalenza di prodotti
propri e che i prodotti acquistati siano prodotti agricoli provenienti da altre
aziende agricole. La cessione prevalente di prodotti agricoli acquistati da
altri agricoltori o cooperative agricole è soggetta a regime fiscale normale
(Iva sulle vendite meno iva sugli acquisti) con obbligo della cartificazione
degli incassi per i propri e per i prodotti terzi. La prevalenza può essere misurata in termini di quantità o di valore ed è consentito l’acquisto di prodotti
agricoli da terzi per:
• per ottenere un incremento quantitativo della propria produzione: in
questo caso la prevalenza si misura in quantità per beni confrontati
omogenei (Es. produzione mele fuji Prodotti acquistati da terzi: mele
fuji)
• per ampliare la gamma dei prodotti (trasformati) offerti: in questo caso
la prevalenza si misura in valore, se i beni non sono omogenei (Es. produzione marmellate di mele e pere, Prodotti acquistati da terzi: pere);
• per migliorare qualitativamente la propria produzione: in questo caso la
prevalenza si può misurare sia in quantità che in valore (Es. produzione
riso bianco carnaroli, Prodotti acquistati da terzi: riso bianco Baldo. La
prevalenza si può misurare in valore oppure confrontando la quantità di
riso Baldo, necessariamente minore rispetto alla quantità di carnaroli)
L’ammontare dei ricavi derivanti dalla vendita dei prodotti non provenienti
dalla propria azienda nell’arco solare deve essere inferiore a 160.000 € per
gli imprenditori individuali e 4 milioni di euro per le società. Ad esempio: se
un’azienda vende prodotti per un totale di 15.000 €/anno stante la prevalenza dei propri prodotti, l’azienda può vendere prodotti non suoi per un
importo massimo che non può superare i 7.490 €.
La vendita di prodotti agricoli acquistati da altre aziende agricole, pur nel
rispetto della prevalenza, si considera, ai fini fiscali, attività commerciale.
Se però il prodotto viene trasformato e manipolato, si considera attività
agricola.
32
come avviare una vendita diretta
quali opportunità
28L’interesse
dei consumatori verso i mercati è in continua crescita e l’impren-
ditore agricolo acquisisce nuove opportunità per ricavarsi nuovi spazi economici. Spesso viene reintrodotto in azienda il processo di trasformazione,
c’è un orientamento verso le produzioni di qualità e conseguentemente la
volontà di scegliere nuovi canali di commercializzazione per dare un valore
aggiunto al nuovo assetto.
L’imprenditore agricolo che partecipa ai mercati di vendita diretta è stimolato dal progressivo aumento della domanda e, per rispondere con un’offerta adeguata, spesso decide di convertire totalmente la propria attività,
è portato alla diversificazione della produzione, con beneficio nei confronti
di una maggiore manodopera e miglioramento della capacità produttiva del
terreno (es. parte dell’azienda potrebbe trasformarsi da monoculturale a
policolturale).
L’imprenditore agricolo si confronta abitualmente con il mondo esterno rappresentato non soltanto dai consumatori ma anche dagli altri produttori;
aumentano conseguentemente la sua dinamicità e le sue gratificazioni professionali e personali: Recupero del valore aggiunto che si perde nelle fasi
di commercializzazione e distribuzione (filiera corta), Redditività anche ad
aziende marginali e di piccole dimensione, Responsabilizzazione maggiore
nei confronti dei consumatori finali, Influenza sul comportamento e sulle
abitudini sociali relative a una maggiore attenzione sulla provenienza dei prodotti e alla sicurezza alimentare, alla sostenibilità ambientale dei processi di
distribuzione e al sostegno dell’economia locale, Opportunità di confronto
diretto con il consumatore, Vendita di prodotti locali e di stagione, alle volte
non collocabili nel mercato convenzionale (es. produzioni biologiche).
i mercati agricoli
29L’organo
deputato all’istituzione di un mercato agricolo è il Comune, ma
l’impulso per la sua costituzione può derivare anche da una richiesta presentata al Comune da parte degli imprenditori, singoli o associati, o dalle
associazioni di categoria, da Enti pubblici o privati. La gestione dei mercati
33
Agrimercato Pavia
può essere assunta dal Comune stesso o delegata ad Associazioni, consorzi
o gruppi di agricoltori. L’amministrazione comunale attraverso il consiglio
o la giunta approva l’istituzione del mercato ed il regolamento che lo disciplina, tale regolamento può essere proposto o eventualmente integrato, in
senso più restrittivo, dall’associazione, gruppo o consorzio che vi partecipa.
Il Comune, infine, ha il compito anche di controllare il rispetto delle norma
in vigore incluse quelle igienico-sanitarie.
La Gestione Dei Mercati Agricoli
Se il comune non ha la possibilità di gestire il mercato può delegare chi può
svolgere tale attività. Sul territorio, è nata l’associazioni di Agrimercato,
promosse da Coldiretti, le quali hanno come scopo lo sviluppo della vendita
diretta, l’accompagnamento delle aziende agricole e la gestione dei mercati
territoriali. L’Associazione è dotata di statuto e di regolamento, un disciplinare che rispetta i requisiti della circolare regionale integrandoli con alcuni
aspetti importanti al fine della trasparenza e coerenza con il consumatore finale. Inoltre, l’Associazione adotta una procedura per la gestione delle istanze di adesione e può verificare la conformità dei requisiti richiesti e l’effettiva potenzialità di produzione al fine di garantire la presenza possibilmente
per l’intero anno solare. L’Associazione provvede anche alle procedure per
la richiesta dell’uso del suolo pubblico e dei servizi essenziali (parcheggi,
pulizie, energia elettrica), garantire i servizi igienico-sanitari (possono essere
fatte convenzioni con bar vicini), nonché garantire il rispetto delle norme
previste dal disciplinare adottato.
Requisiti dei Partecipanti
I soggetti ammessi alla vendita diretta nei mercati agricoli devono essere
iscritti al registro delle imprese e devono rispettare le seguenti condizioni:
operanti e aventi sede nella Regione Lombardia, vendere nei mercati agricoli prodotti provenienti dalla propria azienda, anche manipolati e trasformati, ovvero anche di prodotti ottenuti nell’ambito territoriale lombardo nel
rispetto del limite di prevalenza, vendere esclusivamente prodotti conformi
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come avviare una vendita diretta
alla disciplina in materia di igiene ed etichettati con l’indicazione dell’origine
territoriale e dell’impresa produttrice;
L’attività di vendita diretta deve essere svolta dal titolare dell’azienda, dai
soci, dai familiari, nonché dal personale già alle dipendenze di ciascun azienda agricola. ogni azienda deve disporre di una polizza di responsabilità civile
a tutela dei rischi che possono derivare
Agrimercato coordina l’immagine (gazebo e attrezzature varie) nel rispetto
del logo e colori dell’associazione di gestione del mercato agricolo;
I produttori sono tenuti a utilizzare cartellini per i prodotti che riportano,
in modo chiaro e ben leggibile, il nome dell’azienda produttrice, l’origine,
la varietà, il prezzo e le caratteristiche, a utilizzare guanti e cappello, a presentare i prodotti in vendita ordinata e con allestimento gradevole, a distribuire bigliettini o anche fotografie dell’azienda (coltivazioni e allevamenti),
a consigliare i consumatori sull’utilizzo dei prodotti in vendita (es. ricette,
modalità di preparazione - tagli-conservazione - ecc), a esporre eventuali
certificazioni.
Le aziende devono portare con sé la copia della SCIA, le schede tecniche
delle vetrinette frigo e del gazebo utilizzato, nonchè un’autodichiarazione
di corretto montaggio del gazebo, avere un’assicurazione RC per tutelarsi
in caso di sinistri causati dalle proprie strutture o sotto le stesse e si consiglia anche la copertura assicurativa per intossicazioni alimentari, tenere i
prodotti rialzati da terra, utilizzare cassette di plastica, pesare con bilance
a norma che vengono periodicamente tarate della taratura delle stesse,
utilizzare la vendita di sacchetti di carta o in mater-B, garantire l’ordine e
la pulizia.
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Agrimercato Pavia
etichettatura degli alimenti:
30L’etichettatura
degli alimenti consente al consumatore di essere corretta-
mente informato sulle caratteristiche del prodotto: provenienza, composizione, conservazione, quantità..- Permette di scegliere in base alla proprie
esigenze, e di fare una valutazione del rapporto qualità /prezzo.
L’etichetta per legge deve essere: chiara, di facile comprensione, leggibile,
indelebile, stampata in lingua italiana.
Le indicazioni obbligatorie che l’etichetta dei prodotti alimentari deve riportare sono:
La denominazione di vendita ( es.: riso carnaroli, farina di mais, ceci..)
• L’elenco degli ingredienti:
• La quantità di prodotto contenuta nella confezione
• Il termine minimo di conservazione o la data di scadenza
• Il nome o la ragione sociale o il marchio depositato
• La sede del trasformatore o del confezionatore
• Le sede di produzione
• L’indicazione del lotto
• La modalità di conservazione
• Le istruzioni per l’uso (qualora necessario)
Per quanto attiene gli ingredienti: vanno elencati compresi gli additivi,
espressi in ordine decrescente di quantità da quello usato in maggior quantità a quello in minore . Se si tratta di un elemento caratterizzante, (es.
bicotti con farina riso) deve essere specificata la percentuale. Non occorre
indicare gli ingredienti mono ingredienti (es. riso o ortofrutticoli)
Il termine minimo di conservazione: durata fino alla quale il prodotto conserva le sue caratteristiche specifiche nel rispetto delle modalità di conservazione. La dicitura da usare è “da consumarsi preferibilmente entro…” il
periodo è a discrezione dell’imprenditore, in funzione delle caratteristiche
del prodotto.
Data di scadenza: è la data prevista per i prodotti molto deperibili dal punto
di vista microbiologico e che, dopo breve tempo, possono presentare un
pericolo per la salute, la dicitura da usare è “Da consumarsi entro….” Si trova su tutti i prodotti facilmente deperibili come latte fresco, carni fresche,
paste con ripieno, yogurt…
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come avviare una vendita diretta
Per quanto attiene gli allergeni: vanno indicati, se presenti con la dicitura
“contiene “: cereali con glutine, crostacei, uova, pesce, arachidi, soia, latte,
frutta a guscio, sedano, senape, semi di sesamo, anidride solforosa e solfiti
Inoltre non è possibile dare indurre in errore l’acquirente sulle caratteristiche del prodotto, e on si deve attribuire al prodotto proprietà atte a prevenire curare o guarire malattie
Per informazioni:www.pavia.coldiretti.it
www.terranostra.it
www.lombardia.terranostra.it
Coldiretti Pavia
0382.518001 - [email protected]
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Terranostra Pavia
indice
Presentazione.................................................................................................................................3
l’agriturismo.....................................................................................................................44
Gli agriturismi in Lombardia...........................................................................................................4
La normativa..................................................................................................................................5
Chi può aprire un agriturismo........................................................................................................6
Quale tipologia di agriturismo.........................................................................................................6
Agriturismo famigliare ...................................................................................................................7
Agriturismo aziendale:....................................................................................................................7
Comulabilità...................................................................................................................................7
Non solo ristoro o alloggio: le opportunità.....................................................................................8
L’elenco degli operatori agrituristici................................................................................................8
Il corso per operatori agrituristici...................................................................................................9
Certificato di connessione..............................................................................................................9
Servizio di ristoro: apporto di propri prodotti.................................................................................11
Carta dell’origine............................................................................................................................12
I fabbricati dell’agriturismo ............................................................................................................13
Adempimenti in materia di sicurezza alimentare ed igiene: la notifica ai sensi del reg.ce 852/2004........13
Manuale haccp...............................................................................................................................14
Dichiarazione di avvio attività - DAA - ............................................................................................15
Aspetti fiscali..................................................................................................................................15
- Regime forfetario (regime naturale)............................................................................................16
- Regime ordinario (regime per opzione)......................................................................................16
- Altre imposte..............................................................................................................................17
- La tenuta della contabilità..........................................................................................................17
- I dipendenti da assumere...........................................................................................................17
Adempimenti amministrativi...........................................................................................................18
Classificazione................................................................................................................................19
Opportunità di finanziamento.........................................................................................................20
Controlli e sanzioni.........................................................................................................................21
Il ruolo fondamentale dell’imprenditore: accogliere gli ospiti..........................................................21
Terranostra.....................................................................................................................................22
Fattorie didattiche..........................................................................................................................23
- La rete regionale e la carta della qualità.....................................................................................23
- La procedura di accreditamento................................................................................................24
- Elenco provinciale ed elenco regionale.......................................................................................25
- I vantaggi del circuito delle fattorie didattiche: il progetto di educazione alla campagna amica.....25
La vendita diretta...........................................................................................................27
- Normativa..................................................................................................................................27
- Forme di vendita diretta.............................................................................................................28
- Adempimenti amministrativi - scia .............................................................................................28
- Adempimenti sanitari.................................................................................................................29
- Haccp........................................................................................................................................29
Vendita diretta: aspetti fiscali..........................................................................................................30
- Aziende agricole in regime normale iva.......................................................................................31
- Aziende agricole in regime speciale iva forfetario.......................................................................31
- Utilizzo dei registri e delle ricevute fiscali...................................................................................31
La prevalenza.................................................................................................................................32
Quali opportunità...........................................................................................................................33
I mercati agricoli............................................................................................................................33
- La gestione dei mercati agricoli.................................................................................................34
- Requisiti dei partecipanti............................................................................................................34
Etichettatura degli alimenti.............................................................................................................36
www.pavia.coldiretti.it
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