Corso di Elettronica per Telecomunicazioni Prof. Francesco Svelto Laboratorio di Microelettronica Università di Pavia • Libri di riferimento: U. Rhode, J. Whitaker: Communications Receivers Mc Graw-Hill, 3° edizione D. Del Corso: Elettronica per Telecomunicazioni Mc Graw-Hill • Sito internet di riferimento: http://www.unipv.it/microlab/corsi Per scaricare le slide del corso in formato Power Point, è necessario inserire la seguente password: password = telecomunicazioni F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 2 • U. Rhode, J. Whitaker: Communications Receivers Capitolo 1: pp 1-6, 32-55, 66-69 Capitolo 2: pp. 103-126 Capitolo 5: p. 257, pp. 272-285, 291-300 Stadi di guadagno in alta frequenza Æ Sedra, Smith Capitolo 6: pp. 321-335 Mixer attivi e switching Æ Trasparenze o dispensa Capitolo 10: pp. 631-638, 653-667 • D. Del Corso: Elettronica per Telecomunicazioni Capitolo 3: pp.120-195 F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 3 Introduzione ad un Sistema di Comunicazione Comunicazioni istantanee mediante onde radio e senza necessità di cavi di interconnessione alla base della crescita esplosiva delle comunicazioni wireless e della società dell ‘informazione F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 4 Reti di comunicazione Struttura Simplex Sistema Broadcast T R T R Struttura Duplex (Half-Duplex se non simultanea) Rete Dati F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 5 Radio Relay Antenna Trasmettitore Multiplexer Processamento del segnale Modulatore Filtraggio Amplificazione …... Antenna Ricevitore Filtraggio Amplificazione …... Demodulatore Processamento del segnale Demultiplexer Antenna Antenna f1 Ricevitore Ripetitore Trasmettitore Accoppiatore f2 Accoppiatore f4 Trasmettitore Ricevitore f3 F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 6 Processamento Digitale dei Segnali Sistemi moderni di comunicazione senza fili fanno uso di segnali a modulazione digitale Di un segnale digitale si deve conoscere: - Tipo di informazione corrispondente al livello binario - Frequenza di trasmissione del segnale a due livelli Conversione analogico-digitale Il criterio di Nyquist regola la frequenza di campionamento del segnale Metodi di conversione • • • • • Approssimazioni successive Flash (parallelo) Integrazione Delta Delta-Sigma F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 7 Ampiezza Ampiezza Ampiezza Processamento Digitale dei Segnali (II) F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 8 Convertitori Analogico-Digitali + Ingresso analogico - Registro ad approssimazioni successive D/A Uscita Digitale Latch Approssimazioni successive F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni Flash 9 Convertitore Digitale-Analogico 1. Stringa digitale decodificata in sequenza di livelli discreti 2. Il segnale viene campionato con frequenza pari a quella della precedente conversione A/D 3. Un filtro passa-basso separa le componenti di segnale da quelle di campionamento Oversampling - La frequenza è 2-4 volte superiore rispetto a quella di conversione analogico-digitale. - Il secondo o il quarto campione assumono il valore di ingresso, gli altri hanno valore zero. Un filtro digitale distribuisce l’ energia tra diversi campioni. F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 10 Parametri di un convertitore • • • • Risoluzione. Frequenza di campionamento Velocità Linearità Risoluzione D/A: Più piccolo cambiamento nell’ uscita analogica A/D: Più piccola variazione rilevabile dal sistema ed in grado di produrre un cambio nel codice digitale n bit → 2n livelli di quantizzazione Risoluzione Frequenza di campionamento Minimo 2 volte la max frequenza del segnale Nyquist: Frequenza di campionamento pari a 2.2 max frequenza di segnale Sovra-campionamento: da 2 a 64 volte la frequenza del segnale F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 11 Lower port of output spectrum Parametri di un convertitore (II) F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 12 Parametri di un convertitore (III) Velocità D/A: tempo di assestamento del dato in uscita A/D: tempo di conversione Linearità OUT OUT IN IN Linearità integrale: scostamento da andamento lineare ideale Linearità differenziale : linearità tra due transizioni di codice F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 13 Sequenze di processamento del segnale Tre operazioni: somma, moltiplicazione, ritardo Algoritmi di DSP: diagrammi di flusso ed equazioni F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 14 Generazione di una sinusoide Un computer può generare un segnale tramite generazione di una sequenza di numeri Esempio: una sinusoide alla frequenza di 1 kHz, frequenza di campionamento 10 kHz (0.1 ms). La variazione di fase è 36° ogni 0.1 ms. Si tratta di valutare, tramite ROM ad esempio, il valore della sinusoide per diverse fasi F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 15 Sequenze di processamento del segnale Filtri in grado di generare l’uscita a partire dallo stato presente all’ingresso più un numero finito di campioni precedenti Esempio: media variabile M y[n] = ∑ b K x[n − k] k =0 y[n] : Uscita attuale x[n] : Ingresso attuale bK : Coefficienti del filtro M : Ordine del filtro Effettua la media degli M+1 campioni recenti: operazioni di filtraggio passa-basso F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 16 Sequenze di processamento del segnale (II) Si può analizzare il significato di questa operazione in modo matematicamente più rigoroso Trasformata Z di un segnale a dati campionati x[z] = M ∑ x[n]z − n La trasformata Z di x[n − k] è z − k x[z] Media variabile → Trasformata Z k =0 y[n] = M ∑ b k x[n - k] k =0 y(z) M H(z) = = ∑ bk z−k x(z) k = 0 H(e j2πf y[z] = M ∑ b k z − k x[z] k =0 Calcolata per z = e j2πf e bk = 1 M +1 1 M − j2πfk 1 − jπfM sin [πf (M + 1)] )= e e = ∑ M + 1 k =0 M +1 sinπf Nell’esempio M=7 F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 17 Il ricevitore super-eterodina Antenna Filtro RF 2 4 Filtro IF 7 Selettore Inter-stadio LNA 1 RFmixer 3 Demodulatore 5 6 Base Band Amplifier VGA Oscillatore Locale 1 3 F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 18 Il ricevitore super-eterodina (II) Antenna Filtro RF 2 4 Filtro IF 7 Selettore Inter-stadio LNA 1 RFmixer Demodulatore 3 5 6 Base Band Amplifier VGA Oscillatore Locale 5 6 F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 7 19 Il mixer Che operazione svolge il mixer? 4 5 Vout LO- IM= IN- IN : VIN cos(ω IN t) Vout LO : VLO cos(ω LO t) VIN [cos(ωLO − ωIN )t + cos(ωLO + ωIN )t ] = 2 LO IM LO IN LO+ IM LO+ IN f Segnale e immagine risultano traslati alla medesima frequenza intermedia. Il filtro di preselezione ha lo scopo di attenuare l’immagine rispetto al segnale F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 20 Proprietà e caratteristiche di un ricevitore • Adattamento • Guadagno • Cifra di rumore • Minimo segnale rilevabile (Sensitività) • Selettività in frequenza • Intervallo dinamico • Desensitizzazione • Cross-Modulazione (AM) • Intermodulazione (secondo e terzo ordine) • Mixing reciproco • Errore di fase F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 21 Proprietà e caratteristiche di un ricevitore (II) • Adattamento Vari problemi possono limitare la capacità di garantire un buon adattamento: 1. In applicazioni mobili le condizioni al contorno (ostacoli, clima, etc…) possono comportare una variazione d’impedenza 2. A certe frequenze i componenti disponibili non permettono adattamenti di elevata qualità Per garantire l’adattamento d’impedenza (e a banda larga) è necessario progettare una rete ad accordo (meccanico od elettronico) automatico • Guadagno di un ricevitore Capacità di trattare un vasto intervallo di potenze di segnale Guadagni variabili per riuscire a trattare segnali che differiscono di più di 100 dB F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 22 Proprietà e caratteristiche di un ricevitore (III) • Cifra di rumore NF Rumore aggiunto dal ricevitore. Dà una misura del rumore aggiunto rispetto a quello che si avrebbe ipotizzando un ricevitore privo di rumore. Cause di rumore in componenti elettronici: 1. Moto elettronico casuale dovuto all’agitazione termica (rumore termico) 2. Superamento di barriera di potenziale in giunzioni a semiconduttore (rumore granulare) 3. Rumore dovuto a trappole in ossidi (rumore flicker) Tensione di rumore Vn Vn 2 2 f2 = 4kT ∫ R(f)df dove R(f) è la densità spettrale di rumore f1 ⎡ (S N )i ⎤ ⎡ (S N )i ⎤ NF = 10log F = 10log ⎢ F = ⎥ è il fattore di rumore ⎥ ⎢ ⎣ (S N )o ⎦ ⎣ (S N )o ⎦ NF indica di quanto il ricevitore degrada il rapporto segnale rumore in uscita rispetto a quello in ingresso F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 23 Proprietà e caratteristiche di un ricevitore (IV) Misura della cifra di rumore: IN D.U.T. OUT 1. Uscita senza segnale in ingresso 2. Generatore che eroga potenza di rumore Quando l’uscita incrementa di 3 dB, la potenza erogata dal generatore eguaglia la potenza di rumore intrinseca. • Il minimo segnale (Sensitività) Il minimo segnale rilevato (MDS) è limitato dal rumore del ricevitore e vale: ovvero in dBm MDS = -174 +10log(Bn) + NF MDS=kTBnF Dove -174 dBm è la densità di rumore termico per unità di Hz a 290 K Ad esempio la sensitività richiesta da UMTS → -117 dBm F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 24 Proprietà e caratteristiche di un ricevitore (V) • Selettività Capacità di separare segnali a diverse frequenze. Gli interferenti vanno eliminati, ma le alte frequenze di segnale devono passare senza distorsione. La componente del segnale desiderato a f0 subirebbe una variazione di fase di 45°. L’alternativa tratteggiata (ottenibile con filtraggio di ordine superiore) produrrebbe minor variazione di fase sulla componente a f0 con pari attenuazione sull’interferente a f1 Selettività in frequenza: banda B per cui un segnale x dB maggiore di MDS a una frequenza, si riduce al livello di MDS F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 25 Proprietà e caratteristiche di un ricevitore (VI) • Range dinamico: Rapporto tra massimo e minimo segnale in banda che un ricevitore può processare con rumore e distorsione accettabili In realtà la situazione è la seguente: Il segnale è circondato da interferenti che possono essere filtrati ma degradano il rapporto segnaledisturbo a causa dell’intermodulazione. Altre definizioni fanno riferimento al massimo segnale fuori banda che degrada le prestazioni di un ricevitore in presenza di un minimo segnale F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 26 Proprietà e caratteristiche di un ricevitore (VII) • Compressione e desensitizzazione 9 1 ⎛ ⎞ Vout = ⎜ a1V + a3V 3 ⎟(sin (ω1t ) + sin (ω 2 t )) − a3V 3 (sin (3ω1t ) + sin (3ω 2 t )) + 4 4 ⎝ ⎠ 3 + a3V 3 (sin (2ω1 − ω 2 )t − sin (2ω1 + ω 2 )t + sin (2ω 2 − ω1 )t − sin (2ω 2 + ω1 )t ) 4 Effetti delle non linearità del blocco: espansione o compressione del guadagno (a seconda del segno di a3) F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 27 Proprietà e caratteristiche di un ricevitore (VII) • Intermodulazione 9 1 ⎛ ⎞ Vout = ⎜ a1V + a3V 3 ⎟(sin (ω1t ) + sin (ω 2 t )) − a3V 3 (sin (3ω1t ) + sin (3ω 2 t )) + 4 4 ⎠ ⎝ 3 + a3V 3 (sin (2ω1 − ω 2 )t − sin (2ω1 + ω 2 )t + sin (2ω 2 − ω1 )t − sin (2ω 2 + ω1 )t ) 4 I termini in 2ω1-ω2 e 2ω2-ω1 costituiscono prodotti di intermodulazione F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 28 Proprietà e caratteristiche di un ricevitore (VIII) • Intermodulazione – IIP3 IIP3: potenza del segnale in ingresso per cui il termine lineare e quello cubico sono uguali in uscita. • Desensitizzazione: l’effetto di non-linearità sul guadagno è quello della desensitizzazione, cioè un interferente fuori banda di elevata potenza provoca una saturazione del guadagno del segnale • Errore di fase: In sistemi a modulazione di fase, il rumore di fase dell’oscillatore determina direttamente errori di modulazione/demodulazione F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 29 Proprietà e caratteristiche di un ricevitore (IX) • Mixing reciproco IN OUT RIF In realtà l’oscillatore di riferimento non è una sinusoide pura (cioè una riga) ma presenta code di rumore come pure in ingresso non si avrà il solo segnale ma anche delle spurie. Così a IF non viene traslato solo il tono IN ma si avranno anche contributi di rumore dovuti a rumore di fase e interferenti presenti nello spettro d’ingresso. F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 30 Stadi di amplificazione a RF: sorgente comune • • • • Adattamento alla resistenza di sorgente Basso rumore Banda nell’ordine dei GHz Linearità Topologie di amplificatore: 1. Banda dello stadio a sorgente comune VDD VDD RG1 R Vin RD C2 C1 RL RG2 RS C3 F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 31 Stadi di amplificazione a RF: sorgente comune (II) Polo dominante a H I T L’effetto Miller determina un polo a bassa frequenza. La soluzione esatta porta ad individuare uno zero (ωz=gm/Cgd) e un ulteriore polo (wp2=gm/Cgs) Lo stadio ad emettitore comune basato su transistore bipolare, si comporta in modo identico. Purché Cgs→Cπ e Cgd →Cµ valgono le stesse equazioni F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 32 Stadi di amplificazione a RF: base comune VDD VDD RC R2 ⎛1 ⎞ ⎛1 ⎞ i e = − v π ⎜⎜ + sC π ⎟⎟ − g m v π = v e ⎜⎜ + g m + sC π ⎟⎟ ⎝ rπ ⎠ ⎝ rπ ⎠ ie 1 1 = + g m + sC π = + sC π v e rπ re C3 C1 RL C2 R1 R RE Vin A differenza dello stadio ad emettitore comune non c’è feedback capacitivo Cµ ha un piatto a massa C R Vo gmv C RC//RL ie RE R Vin ω P1 = 1 C π (re //R E //R ) F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni ω P2 = 1 C µ (R C //R L ) 33 Stadi di amplificazione a RF: configurazione cascode VDD VDD RC R1 CC CB T2 C1 Vin R R2 R R3 1 R' C π1 + 2Cµ ( I T1 RE ω1 = RL ) ω3 = CE ω2 = VIin gm2v C C ro1 gm1v r 2 C 1/gm2 Vo C RC//RL 1 ≅ ωT C π2 re2 1 Cµ2 R'L Presenta i vantaggi sia dello stadio ad emettitore comune sia a base comune. Il carico di T1 è una bassa impedenza ed il ridotto guadagno B-C di T1 attenua il problema dell’effetto Miller. Guadagno in banda comunque elevato perché sviluppato sul carico di T2 F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 34 Stadi di amplificazione a RF: adattamento di impedenza Stadio a base comune VDD Degenerazione Induttiva RS 1 Rin= g m RC Vin Rin Zin L 1 gm =RS C RE Stadio Cascode RS Vin Le prime due topologie sono a banda larga e non sono selettive in frequenza, l’ultima stadio di ingresso invece sfruttando l’induttore è adattato a banda stretta F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 35 Stadi di amplificazione a RF: degenerazione induttiva ⎛ ⎞ rπ ⎜⎜ i + g m ⎟⎟sL = v s Ma a frequenze del GHz 1 + srπ C π ⎠ ⎝ i i g v = vs + = sL ⋅ i + m sL ⋅ i + sC π sC π sC π ⎛ g ⎞ ⎜⎜ i + m ⎟⎟sL = v s ⎝ sC π ⎠ v g 1 Zin = = sL + m L + i Cπ sC π ω ⋅ rπ C π >> 1 Circuito equivalente Alla risonanza L-Cπ, l’impedenza è puramente resistiva e purchè Rs=gmL/Cπ si realizza adattamento di impedenza Lontano dalla frequenza di risonanza l’impedenza ha una componente reattiva ed il circuito non è adattato ADATTAMENTO INTRINSECAMENTE A BANDA STRETTA Si dimostra inoltre che questa rete consente massimo guadagno e minimo rumore in condizioni di adattamento. È la topologia più utilizzata per LNA (Low Noise Amplifiers) a radio frequenza F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 36 Stadi di amplificazione a RF: contro reazione È ipotizzabile l’impiego della contro reazione in amplificatori per radio frequenza? Nei moderni processi scalati offrono ft dell’ordine di 100 GHz ed oltre che consentono quindi effettivamente possibile processare il segnale in circuiti contro reazionati. Vantaggi: Adattamento di impedenza e simultaneamente basso rumore grazie all’impiego del feedback F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 37 Amplificatori e controllo del guadagno • Utilizzati per elevare il livello dei segnali d’ingresso più deboli ( nell’ordine dei µV) in modo che questi possano essere demodulati. • Amplificazione fornita a RF, IF o alla frequenza più bassa dove il segnale viene traslato. • Range dinamico del segnale >120 dB • Capacità di fornire guadagno senza produrre distorsione ↓ • Gli interferenti fuori banda vanno filtrati cioè va fornita amplificazione a banda stretta • Gli ultimi stadi di amplificazione sono i più sollecitati in termini di linearità F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 38 Amplificazione a frequenza intermedia Controllo del guadagno: elevatissimo range dinamico del segnale da processare Controllo del guadagno per evitare segnali troppo elevati negli stadi di uscita Ideale è attenuare a partire dagli ultimi stadi in modo da ridurre il segnale in uscita pur con elevati rapporti S/N F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 39 Amplificazione a frequenza intermedia (II) I circuiti a controllo del guadagno hanno lo scopo di presentare al demodulatore segnali di data ampiezza indipendentemente dall’ampiezza di ingresso del ricevitore. Il segnale ad IF è variato in base al segnale d’ingresso al demodulatore Es. Si assuma un segnale in ingresso ad un ricevitore avente dinamica compresa tra 1 µV e 1V (120 dB) Rumore in uscita nella banda del segnale: 100 mV Finchè il segnale in ingresso è inferiore ad 1V il guadagno è lineare; quando il controllo di guadagno è compreso tra 1V e 10V il guadagno viene ridotto da 120 dB a 0 dB. F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 40 Amplificazione a frequenza intermedia (III) Per ridurre l’escursione di tensione nel controllo di guadagno si utilizza un amplificatore nell’anello di controllo I sistemi con controllo del guadagno presentano un ritardo rispetto al segnale d’ingresso. Auspicabile per evitare effetti di desensitizzazione dovuti a impulsi o rumore Due costanti di tempo sono solitamente utilizzate: 1. RSCP tempo di attacco 2. RpCp tempo di decadimento s p p Serve a ridurre il rumore nelle fasi di attesa F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 41 Traslatori di frequenza (mixer) Architetture di ricezione super eterodina Antenna RF Amplifier IF Amplifier Mixer Mixer LO1 LO2 Antenna RF Amplifier IF Amplifier IF Amplifier Mixer Mixer Mixer LO1 LO2 LO3 A seconda del tipo di applicazione si possono avere 1, 2 o 3 (raro) conversioni. Il circuito che attua questa operazione si chiama mixer o convertitore di frequenza. F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 42 Traslatori di frequenza (mixer) (II) Operazione ideale: 1 ingresso RF, 1 ingresso LO, 1 uscita a IF ( RF-LO ). In realtà in uscita si riscontrano più frequenze spurie. Ogni circuito non lineare può operare da mixer. Saranno prese in esame tre classi 1. Mixer passivi: impiegano diodi 2. Mixer attivi: impiegano dispositivi attivi 3. Mixer a commutazione: i dispositivi attivi operano da interruttori • Metrica nei mixer Guadagno (perdita) di conversione Attenuazione o amplificazione sul segnale traslato Mixer passivi portano ad una perdita di almeno 3 dB F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 43 Traslatori di frequenza (mixer) (III) In un ricevitore il mixer limita solo la linearità. Si definiscono una serie di parametri: • Punto di compressione ad 1 dB, livello di ingresso per cui l’uscita si è ridotta di 1 dB al di sotto del livello atteso in uscita. • Punto di desensitizzazione ad 1 dB, livello di potenza di un interferente posto in ingresso che causa riduzione di 1 dB nel guadagno del segnale desiderato. Output Power [dBm] 1dB Range dinamico: differenza (in dB) tra punto di compressione a 1 dB e minimo segnale rilevabile P1dB Input Power [dBm] Le non linearità portano alla generazione di segnali interferenti Il consumo di potenza è un altro parametro fondamentale, specialmente in applicazioni wireless F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 44 Mixer passivi Sfruttano la caratteristica non lineare di alcuni componenti elettronici. Anche un singolo diodo può essere usato come mixer. 1 2 n Se n = 2, v1 = v1senω1t, v1 = v 2senω 2 t I = K (V + v1senω1t + v 2senω 2 t )2 = ( K V 2 + v12sen 2ω1t + v 22sen 2 ω 2 t + 2Vv1senω1t + 2Vv 2senω 2 t + 2v1v 2 ⋅ senω1t ⋅ senω 2 t ) 2 ∝ [cos(ω 2 − ω1 )tcos(ω 2 + ω1 )t ] Generazione di una frequenza somma e di una differenza. Però i segnali v1 e v2 compaiono in uscita tali e quali Struttura Doppio Bilanciata Grazie al bilanciamento rispetto ad entrambi i segnali in uscita sono presenti solo termini proporzionali alla differenza tra le due frequenze F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 45 Mixer a commutazione Schema di principio Vin = V0sinω RF t 1 1 ⎡ ⎤ sin ω t sin3 ω t sin5 ω t − + LO LO LO ⎢⎣ ⎥⎦ 3 5 4 1 1 ⎡ ⎤ x V LO = sin ω RF t ⎢ sin ω LO t − sin3 ω LO t + sin5 ω LO t ⎥ = π 3 5 ⎦ ⎣ V LO = V in 4 π ⎡ ⎤ ⎢ cos (ω RF + ω LO )t + cos (ω RF − ω LO )t + ⎥ ⎢ ⎥ 2⎢ 1 1 = − cos (ω RF + 3ω LO )t + cos (ω RF − 3ω LO )t + ⎥ ⎥ π ⎢ 3 3 ⎢ 1 ⎥ 1 ⎢ − cos (ω RF + 5ω LO )t + cos (ω RF − 5ω LO )t ⎥ 5 ⎣ 5 ⎦ F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 46 Implementazione diretta • • Il segnale di oscillatore locale è ad elevata ampiezza Il mixer è passivo e la componente di uscita risulta attenuata Descrizione del funzionamento + - LO - - RF - Out Il segnale d’uscita cambia polarità in base a quella dell’oscillatore locale F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni Operazione di mixing 47 Implementazione a transistor: single balanced Ciascun transistore della coppia è acceso per metà periodo e la corrente di segnale è inviata alternativamente ad una delle uscite Può essere visto come un moltiplicatore per 0 in un semiperiodo ed 1 nell’altro F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 48 Implementazione a transistor: single balanced (II) VRF = VOsinω RF t i RF = VO sinω RF t 100 4⎡ 1 1 ⎤ Vout = R (I + i RF )VLO = R (I + i RF ) ⎢sinω LO t − sin3ω LO t + sin5ω LO t ⎥ ≅ π⎣ 3 5 ⎦ 4 2 ≅ R I sinω LO t + R i RF [cos(ω RF + ω LO )t + cos(ω RF − ω LO )t ] π π Oltre alla frequenza somma e differenza tono alla frequenza di riferimento dovuto alla I di polarizzazione F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 49 Cella di Gilbert o double balanced I I C1 = 1+ e − VRF vT I I C2 = I C5 = 1+ e I C2 1+ e VRF vT I C5 I C6 = VLO vT I V V ⎛ − LO ⎞⎛ − RF ⎜ ⎟ ⎜ vT vT ⎜1 + e ⎟⎜1 + e ⎜ ⎟⎜ ⎝ ⎠⎝ I = VLO ⎞ VRF ⎞⎛ ⎛ ⎜ v T ⎟⎜ vT ⎟ 1 e 1 e + + ⎟ ⎜ ⎟⎜ ⎟⎜ ⎜ ⎟ ⎠⎝ ⎝ ⎠ I C3 = I C1 I C3 = − VLO vT − VLO vT 1+ e I C2 1+ e - ⎞ ⎟ ⎟ ⎟ ⎠ I C4 = I C6 I C1 I C4 = 1+ e VLO vT I VLO ⎞⎛ ⎟⎜ vT ⎟⎜1 + e ⎟⎜ ⎠⎝ V ⎛ − RF ⎜ vT ⎜1 + e ⎜ ⎝ I = V VRF ⎞⎛ ⎛ − LO ⎜ v T ⎟⎜ vT 1 e + ⎜ ⎟⎜1 + e ⎟⎜ ⎜ ⎝ ⎠⎝ ⎞ ⎟ ⎟ ⎟ ⎠ ⎞ ⎟ ⎟ ⎟ ⎠ ⎛ V ⎞⎛ V ⎞ ∆I = (I C3 − I C6 ) − (I C4 − I C5 ) = I⎜⎜ tanh LO ⎟⎟⎜⎜ tanh RF ⎟⎟ 2v T ⎠⎝ 2v T ⎠ ⎝ F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 50 Modalità di funzionamento 1. Segnali piccoli rispetto a vT : il circuito funziona da moltiplicatore di fase ⎛ V V V ⎞⎛ V ⎞ ∆I = I⎜⎜ tanh LO ⎟⎟⎜⎜ tanh RF ⎟⎟ ≅ I LO RF 2v T 2v T 2v T ⎠⎝ 2v T ⎠ ⎝ 2. 3. Uno dei due segnali è ampio ed il transistore cui viene applicato si comporta da interruttore, il circuito funziona da mixer Entrambi i segnali sono ampi : il circuito opera da rilevatore di fase I VRF VLO t t Il valor medio della corrente di uscita è proporzionale alla differenza di fase F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 51 Analisi di distorsione in circuiti a stato solido So = a1s i + a 2s i2 + a 3s 3i + ... SE s i = s1cosω1t + s 2 cosω 2 t Intermodulazione So = a1 (s1cosω1t + s 2 cosω 2 t ) + a 2 (s1cosω1t + s 2 cosω 2 t )2 + + a 3 (s1cosω1t + s 2cosω 2 t )3 + ... Termini del III ordine : a 3 (s1cosω1t + s 2 cosω 2 t )3 = a 3s13cos3ω1t + a 3s 32 cos3ω 2 t + + 3a 3s1s 22 cosω1tcos 2 ω 2 t + 3a 3s12s 2 cos 2 ω1tcosω 2 t = a 3s13 a 3s 32 [cos(3ω1t ) + 3cos(ω1t )] + [cos(3ω 2 t ) + 3cos(ω 2 t )] + = 4 4 3 + a 3s1s 22 [2cosω1t + cos(2ω 2 − ω1 )t + cos(2ω 2 + ω1 )t ] + 4 3 + a 3s 2s12 [2cosω 2 t + cos(2ω1 − ω 2 )t + cos(2ω1 + ω 2 )t ] 4 Il test viene effettuato aumentando la potenza del segnale intermodulante rispetto al segnale ricevuto a ω1 (segnale desiderato) ampiezza componente III ordine 3 a 3s1s 22 3 a 3 2 IM3 = = = s2 ampiezza del segnale 4 a1s1 4 a1 F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 52 Distorsione singolo stadio I C = I S e qVBE CC I C = I S e qVA L C kT = 26mV a 300 K q kT kT e qvi kT = I A e qvi VBE = VA + v i kT ESPANSIONE IN SERIE ⎡ qv 1 ⎛ qv ⎞ 2 1 ⎛ qv ⎞ 3 ⎤ I C = I A ⎢1 + i + ⎜ i ⎟ + ⎜ i ⎟ + ...⎥ 6 ⎝ kT ⎠ ⎢⎣ kT 2 ⎝ kT ⎠ ⎥⎦ 2 3 qI 1⎛ q ⎞ 2 1⎛ q ⎞ 3 i c = IC − I A = A vi + ⎜ ⎟ I A vi + ⎜ ⎟ I A v i + ... kT 2 ⎝ kT ⎠ 6 ⎝ kT ⎠ i VA DA CUI qI a1 = A ; kT 2 ⎛ q ⎞ a2 = ⎜ ⎟ IA ; ⎝ kT ⎠ 3 ⎛ q ⎞ a 3 = ⎜ ⎟ IA ⎝ kT ⎠ QUINDI 1 ⎛ qv ⎞ IM3 = ⎜ i ⎟ 8 ⎝ kT ⎠ 2 per avere IM3 < 1% ⇒ v i < 25 mV 3 Questo esempio dimostra che stadi singoli a bipolare a comando di tensione sono sensibili agli interferenti ( usualmente >> 8mV ) F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 53 Distorsione coppia differenziale VCC R I C2 = I C1 e qvi IC2 I C1 1 = I 1 + e − qvi R IC1 Vi = VBE1 − VBE2 = g1 kT I ⎞ kT I C1 kT ⎛ I C1 ⎜⎜ ln − ln C2 ⎟⎟ = ln I C2 q ⎝ IS IS ⎠ q I C1 + I C2 = I kT 1 x x3 x5 = − + − + ... x 480 2 4 48 1+ e 1 vi 3 g2 I -VCC I C1 1 1 qv i 1 ⎛ qv i ⎞ = + − ⎜ ⎟ + ... I 2 4 kT 48 ⎝ kT ⎠ I i C1 = I C1 − 2 CIOE': 3 1 qI 1 ⎛ q ⎞ i C1 = vi − ⎜ ⎟ Ivi + ... 4 kT 48 ⎝ kT ⎠ DA CUI 3 1 qI 1 ⎛ q ⎞ 1 ⎛ qv ⎞ a1 = ; a 2 = 0; a 3 = ⎜ ⎟ I IM3 = ⎜ i ⎟ 4 kT 48 ⎝ kT ⎠ 16 ⎝ kT ⎠ 2 IM3 metà rispetto allo stadio emettitore comune, per aver IM3 < 1 % => vi <10 mV Quindi una coppia differenziale mostra più tolleranza a segnali interferenti F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 54 Anelli ad aggancio di fase Sistemi utilizzati per demodulazioni di segnale o per generare segnali di riferimento, agganciati in fase o frequenza ad un segnale di riferimento. Impieghi: comunicazioni radio o su fibra. Sistemi di elaborazione con funzione di separazione dati/clock Per definizione un anello ad aggancio di fase genera un segnale di frequenza pari a quella di un segnale di ingresso. Un PLL può essere visto come filtro passa-banda per segnali sinusoidali. Lascia cioè passare la componente principale e filtra le bande laterali (dovute a rumore, distorsione, etc…) Per segnali a due livelli ricostruisce le transizioni di segnale mentre uno squadratore elimina le variazioni di ampiezza. Eesmpio di funzionamento : F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 55 Demodulatore Ad inviluppo: Questo circuito ricostruisce l’inviluppo, però: • Il segnale è influenzato da rumore •In realtà vO e vi differiscono di vγ≠0 (si introduce una zona morta) Coerente: Il segnale ricevuto viene moltiplicato per un segnale di pulsazione pari a quella della portante d(t) = s' (t)Γt)Γ= [x(t)cosω o t + n(t)]cosω o t d(t) = x(t) x(t) + cos2ω o t + n(t)cosω o t 2 2 Un filtro passa basso consente di isolare x(t) G(t) isofrequenziale con la portante e ricavato dallo stesso segnale ricevuto F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 56 PLL: tecnica e analisi Tecnica: demodulatore coerente con PLL agganciato sul segnale d’ingresso. Il PLL si comporta come risonatore la cui frequenza centrale si sposta inseguendo la portante. Vantaggi di un PLL: •Larghezza di banda facile da controllare e può essere stretta a piacere •La frequenza centrale può inseguire le variazioni della portante •Frequenza centrale e larghezza di banda sono indipendenti ANALISI DEL PLL v i = Vi sen (ω i t + ϑi ) vi vd DF v d = k d (ϑi − ϑo ) ω o = g(Vc ) v o = Vo cos(ω o t + ϑo ) Vc (s) = Vd (s)F(s) ∆ω o = K o Vc F vo vc F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 57 Il PLL come inseguitore di fase dϑo ⇒ ∆ω o s = sϑo (s) dt k k F(s ) ϑo (s) = ϑi (s) o d s + k o k d F(s ) ∆ω o t = ϑo (s) k o k d F(s ) = H(s) = ϑi (s) s + k o k d F(s ) PLL del I ordine Il grado di s al denominatore fornisce l’ordine del PLL ERRORE DI FASE : ϑe = ϑi - ϑo ϑe (s) s = ϑi (s) s + k o k d F(s ) ASSENZA DI FILTRI : H(s) = kokd s + kokd ϑe (s) = s ϑi (s) s + kokd F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 58 Filtro con cella RC Passa - basso F(s) = v o (s) 1 = v i (s) 1 + sRC k ok d 1 = k o k d RCs 2 + s + k k 1 2 o d + s +s RC RC H(s) = kokd RC ωn = kokd ; RC DEL TIPO : H(s) = ω 2n 1 s 2 + 2sξs n + ω 2n ξ= 1 RC 1 1 = ; 2ω n 2 k o k d RC Funzione di trasferimento del secondo odine, passa basso. Due sono i gradi di libertà (ξ e ω) di un PLL di questo tipo. F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 59 Filtro con cella R - RC 1 i o F(s) = 2 ξ= v o (s) 1 + sR 2 C = v i (s) 1 + s(R1 + R 2 )C 1⎛ 1 ⎞ ⎜⎜ R 2 C + ⎟⎟ 2⎝ kokd ⎠ kokd ; (R1 + R 2 )C H(0) = 1 ωn = kokd (R1 + R 2 )C ωn dipende da R1+R2, ξ dipende da R2 singolarmente. Per fissare ξ e ωn sono disponibili tre gradi di libertà. In questo modo si varia lo smorzamento senza variare ωo. F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 60 Filtro con elemento attivo F(s) = v o (s) 1 =− v i (s) sRC H(s) = − kokd s 2 RC − k o k d Anche in questo caso i gradi di libertà non permettono di fissare ξ e ωn in modo indipendente. H(s) = k o k d (1 + scR 2 ) s 2 R1C − sR 2 Ck o k d + k o k d 2 Per ottenere un guadagno in continua > 1 Errore di fase a regime: ϑe = lim ϑe (t) t →∞ ϑe = lim sϑe (s) s→∞ i 1 o ⎛ s 2ϑi (s) ⎞ ⎟ ϑe = lim ⎜⎜ s → 0 s + k o k d F(s ) ⎟ ⎝ ⎠ F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni L’errore di fase a regime dipende dal valore di F(0) e dal segnale posto in ingresso. 61 Gradino di fase Modulazione a salto di fase o PSK i i i ⎞ ⎛ s∆ϑi ⎟⎟ ϑe = lim ⎜⎜ s → 0⎝ s + k o k d F(s ) ⎠ Visto che F(0 ) ≠ 0 ϑe = 0 ∆ϑi ϑi (s) = ; s F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 62 Rampa di fase Rampa di fase: si presenta in segnale a salto di frequenza (FSK) ϑi (s) = ⎛ ∆ω ⎞ ∆ωi i s2 i i ∆ω i i ⎟⎟ ⇒ ϑe = ϑe = lim ⎜⎜ SE F(0 ) = A (costante finita) s → 0⎝ s + k o k d F(s ) ⎠ kokdA ϑe = 0 SE F(0 ) → ∞ In entrambi i casi ωo=ωi a transitorio esaurito F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 63 Parabola di fase Segnale a variazione continua di frequenza ϑi = ∆ω s 3 ; ⎧SE ⎛ ⎞ 1 ∆ω ⎪ ⎟⎟ ⎨ ϑe = lim ⎜⎜ s → 0 s ⎝ s + k o k d F(s ) ⎠ ⎪SE ⎩ F(0 ) = A ϑe → ∞ F(0 ) → ∞ ϑe = F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni ∆ωi kokd 64 Comportamento in presenza di rumore Rumore bianco sommato al segnale d’ingresso v i' = v i sin (ωi t + ϑi ) + n (t ) PLL con demodulatore di fase analogico (ad es. un moltiplicatore) n (t ) = n c (t ) cosω o t + n o (t ) sinω o t In uscita al demodulatore di fase: Vdn (t ) = kVo cos(ω o t + ϑo )[n c (t )cosω o t + n o (t ) sinω o t ] kVo [n c (t )cosϑo (t ) − n o (t ) sinϑo (t )] Vdn (t ) = 2 F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 65 Potenza di rumore Potenza (valor medio del quadrato del valore istantaneo) [ ________ Vdn t 2 2 ___________________________________________________________________ ] ( ) = ⎛⎜ kVo ⎞⎟ n c 2 (t )cos 2ϑo (t ) − 2n c (t )n o (t )cosϑo (t )sinϑo (t ) + n o 2 (t ) sin 2ϑo (t ) ⎝ 2 ⎠ n c (t ); n o (t ) e ϑo (t ) sono variabili indipendenti ________ Vdn t 2 () = 2 ⎡ ______ __________ _____ _____ _________ ________ ⎛ kVo ⎞ ⎢ 2 2 ⎜ ⎟ n c t cos ϑo t − 2 n c t n o t cosϑo t sinϑo t () ⎝ 2 ⎠ ⎢⎣ () () () () ( )+ ______ _________ ⎤ n o 2 t sin 2ϑo t ⎥ () () ⎥ ⎦ _________ ________ cosϑo (t ) sinϑo (t ) = 0 ______ ______ ______ nc2 t = no2 t = n 2 t ________ 2 ______ kV ⎛ ⎞ Vdn t 2 = ⎜ o ⎟ n 2 t () () () ⎝ 2 ⎠ () () Potenza in uscita al demodulatore in presenza di rumore all’ingresso F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 66 Rumore di fase equivalente v i' = v i sin(ωi t + ϑi (t )) Determinare il rumore di fase equivalente a n(t), cioè ϑin(t), che causa all’uscita del demodulatore una potenza di rumore pari a quella di n(t). Per piccoli scostamenti di fase: Vdn (t ) = Da cui : kVo v i ϑin (t) 2 con potenza : 2 ______ kV v ⎛ o i⎞ 2 ⎜ ⎟ ϑin t ⎝ 2 ⎠ 2 _____ kV ⎛ o⎞ 2 ( )=⎜ _______ Vdn 2 t ⎟ n (t ) per 2 ⎝ ⎠ _____ 2 ( )= 2 ______ ⎛ kVo v i ⎞ 2 ⎜ ⎟ ϑin t ⎝ ______ ϑin 2 t 2 ( )= ⎠ () _____ 2 n (t ) v i2 v i2 Potenza di segnale : Ps = 2 Potenza di rumore : Pn = n (t ) ______ ϑin 2 t ( )= Pn 2Ps F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 67 Rumore di fase equivalente (II) Densità spettrale di potenza Ni per il rumore all’ingresso del PLL: Ni = ______ 2 n (t ) Bi Bi è la banda occupata dal segnale Densità spettrale del rumore di fase Φ= ______ ϑin 2 t Bi ϑo (s ) = H(s )ϑi (s ) ______ 2 ϑon t Bi 2 ( )= ∫ 0 ______ 2 ( )= n (t ) 2 Ni =2 2 2 B vi vi i 2 ∞ Φ H( jω) df = Φ ∫ H( jω) df = ΦB L 2 2 0 Con Φ costante e BL banda passante del PLL F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 68 Rumore di fase equivalente (III) Il PLL è un filtro passa banda, però: •Frequenza di centro banda variabile e se il PLL resta agganciato, resta centrata sul segnale d’ingresso •Larghezza di banda controllata da F(0). F(0) passa basso ed è quindi possibile ottenere bande strette a piacere ______ ______ 2 (t ) = 2 ϑin2 (t ) BL ϑon Bi Il rapporto tra le potenze di rumore in ingresso ed uscita è proporzionale al rapporto tra banda di segnale e banda del PLL. Variazione del rapporto segnale/rumore Ps SNR i = = Pn 1 ______ 2 ϑin 2 t () ; Ps = SNR o = Pn 1 ______ 2 ϑon 2 t () F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni ; Bi SNR o = SNR i 2BL 69 Analisi anello di retroazione Anello aperto Anello chiuso Vc All’interno del campo di cattura (C) il segnale si aggancia in frequenza Nel campo di mantenimento (M) il PLL resta agganciato, se lo è già. C dipende dai parametri dell’anello. Maggiore è la banda maggiore è C, minore è il rapporto S/N dell’anello Un campo di cattura stretto implica poli a bassa frequenza e quindi lunghe costanti di tempo F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni b a e c d i 70 Analisi nel dominio del tempo Equazione differenziale del PLL: Vc(s) = Vd(s)F(s) t Esprimibile mediante integrale di convoluzione Vc (t ) = Vc (0) + ∫ Vd (u ) f (t − u )du f(t) antitrasformata di F(s) 0 k m vi vo sinϑe (t ) In uscita al demodulatore: Vd (t ) = 2 In uscita al VCO: t t ⎡ ⎤ ⎡ ⎤ k m vi v o dϑo = k o v c = k o ⎢ v c (0 ) + ∫ v d (u )f (t − u )du ⎥ = k o ⎢ v c (0 ) + ∫ sinϑe (u )f (t − u )du ⎥ 2 dt ⎢⎣ ⎥⎦ ⎢⎣ ⎥⎦ 0 0 dϑe (t ) dϑi (t ) dϑo (t ) = − dt dt dt ϑe = ϑi − ϑo ; k k dϑi (t ) = ∆ωi − m o v i v o ∫ sinϑe (u )f (t − u )du 2 dt 0 t POSTO ϑe' (t ) kv k mko vi v o = k v 2 e dϑe (t ) = ϑe' (t ) dt t ∆ωi = − ∫ sinϑe (u )f (t − u )du kv 0 Definita una volta nota f(t) del PLL l’equazione integrodifferenziale può essere tracciata sul piano delle fasi ϑ’e, ϑe. F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 71 Anelli del 1° ordine F(s)=1 collegamento diretto ϑe' (t ) kv Soluzioni nel piano delle fasi t ∆ωi = − ∫ sinϑe (u )δ(t − u )du kv 0 Da cui ϑe' (t ) kv = ∆ωi − sinϑe (t ) kv A e C punti di equilibrio stabile, B punto di equilibrio instabile A seconda dei valori di ∆ω e k possono non esserci soluzioni o essere marginali Condizione ∆ωi < k v ∆ωi < F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni v o vi k m k o 2 72 Circuiti base per PLL 1. 2. 3. Demodulatori di fase analogici Demodulatori di fase digitali Oscillatori controllati in tensione Un demodulatore di fase analogico è di norma un moltiplicatore analogico a quattro quadranti se v i = vi sin (ωi t + ϑi ) e v o = v o cos(ωo t + ϑo ) per ωi = ωo si ottiene : k m vi vo k vv sin (ϑi − ϑo ) = m i o sinϑe 2 2 noto 2sinαsinα = sin (α + β ) + sin (α − β ) Vd = Segnali entrambi di tipo sinusoidale F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 73 Demodulatore di fase digitale v1 ϑ = 2π∆/T Differenza di fase tra segnali ad onda quadra. Se i segnali sono ad onda quadra con duty cycle del 50% il t demodulatore è una porta exor. L’uscita exor è alta se i segnali d’ingresso sono diversi tra loro, t bassa altrimenti. T,2 v2 v1 v2 vo t t Caratteristica completa t v1 v2 Valor medio proporzionale alla differenza di fase vo t t t v1 v2 vo Se V1 corrisponde a “1” logico (alto) kd=V1/π t t t F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 74 Esercizio I segnali Vi e Vo applicati ad un demodulatore di fase a exor hanno duty cycle del 50% e del 30%. Determinare il diagramma di Vd e ϑe. Soluzione: F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 75 Segnali di tipo impulsivo n+1 n Non usato F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 76 Duty cycle diverso da 50% In questo caso il segnale viene ricondotto ad un segnale con 50% di duty cycle (caso A) o segnale di tipo impulsivo (caso B). Caso A : il segnale viene diviso per 2. In questo modo un segnale di duty cycle diverso dal 50% ridiventa un segnale con 50% di duty cycle. Caso B: vi v2 i o t i o vi t vo t g t t F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 77 Demodulatore fase-frequenza Circuiti sequenziali asincroni le cui uscite rilevano il ritardo tra fronti omologhi di due segnali. Demodulatore sensibile sia allo sfasamento che alla differenza di frequenza. Le due uscite comandano interruttori che caricano e scaricano pompe di carica e l’errore di fase viene mediato out Un errore di fase determina una variazione della tensione Vout (e quindi della frequenza di oscillazione). Situazione stazionaria con ϑe=0 e campo di cattura e di mantenimento sono uguali. Comportamento analogo a demodulatore di fase convenzionale e guadagno F(0) → ∞ F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 78 Oscillatore a frequenza variabile Distinguiamo due categorie: 1. Generatori di funzione in cui la variazione di frequenza è ottenuta variando la corrente di carica di un condensatore 2. Oscillatori con circuito accordato LC in cui la variazione di frequenza si ha variando l’elemento reattivo o c F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 79 Oscillatore a frequenza variabile 1 2 F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni o 80 VCO sinusoidali s o f Guadagno d’anello L(ω)=A(ω)β(ω) ovvero |L(ω0)|=1 L(ω0)=1 Frequenza di oscillazione (ω0) e arg L(ω0)=0° Si cerca amplificazione a costante in modo che la dipendenza dalla frequenza sia nella rete di sfasamento. Con la rete di sfasamento si soddisfa l’equazione della fase, con l’amplificatore si soddisfa l’equazione del modulo. La condizione di Barkhausen fornisce un criterio matematico. Visto che L(ω0)=1 non potrà essere mantenuto indefinitivamente nel tempo è necessario un meccanismo di regolazione: Il guadagno viene regolato in modo non lineare tramite un limitatore. A progetto L(ω0)>1 e quando, all’accensione del circuito, l’ampiezza raggiunge il valore desiderato il controllo non lineare riduce il guadagno al di sotto di 1. F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 81 Anello a sfasamento Più in generale: catena di inverter Tre reti C-R : minimo numero per consentire sfasamento pari a 360° lungo l’anello Sistema per il controllo del guadagno v1 v2 fo=2N/td t v3 t v4 t v5 t t F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 82 Oscillatori a circuito accordato ωo = Cd = k 1 ⎛ C bCd ⎞ ⎜ ⎟⎟ L⎜ C C + C b + Cd ⎠ ⎝ Vc c in 1 i1 − i 2 = ∆i = g m v in 2 i1 − i 2 = ∆i = −g m vin Il transconduttore, visto dai morsetti AA’, equivale ad un resistore di resistenza -1/gm F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 83 Oscillatori a circuito accordato : perdite R tiene conto delle perdite del circuito LC Il circuito oscilla quando: 1 g mR = 1 e f0 = 2R 1 LC v' L(ω) = = g m (R//L//C ) v In questo circuito il guadagno è limitato automaticamente (funzionamento non lineare dei transistori) F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 84 Applicazione dei PLL Demodulazione di frequenza: c vi DF i F vo Vc La tensione di controllo Vc è direttamente proporzionale alla frequenza del segnale. Il campo di cattura del PLL deve coprire tutte le variazioni di frequenza. Il PLL, una volta agganciato, demodula variazioni di frequenza entro il campo di mantenimento. Filtro stretto → Basso rumore ma banda passante del segnale demodulanto limitata. Difficoltà di acquisizione Modulazioni di ampiezza residua non introducono disturbi se il DF è analogico F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 85 Demodulazione di segnali Segnali FSK : M P t Di t M: modulante, P: modulato, DI demodulato Demodulatore di ampiezza Il PLL viene usato per generare il segnale locale di riferimento comportandosi come un filtro passa-banda che può spostare la frequenza di funzionamento per inseguire le variazioni della portante. E’ possibile ottenere bande più strette rispetto al caso di filtro a frequenza fissa. ve VA = k m PLL vi vo cosϑe 2 L Sfasatore ( /2) VA kA F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 86 Demodulazione di segnali (II) In realtà questo circuito risulta sensibile anche a variazioni di frequenza. Per eliminare l’errore ϑe anelli con guadagno F(0) molto alto: ad esempio demodulatori a pompa di carica oppure vv v u = k i LO sin (ϑi − ϑo ) 2 vv v d = k i LO cos(ϑi − ϑo ) 2 v d2 + v 2u 2 [ ] ⎛ vv ⎞ = ⎜ k i o ⎟ sin 2 (ϑi − ϑo ) + cos 2 (ϑi − ϑo ) = 2 ⎠ ⎝ 2 ⎛ vv ⎞ = ⎜ k i o ⎟ Insensibile ad errori di fase 2 ⎠ ⎝ Rivelatore di tono o PAM F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 87 Esempio 1 Demodulatore di ampiezza coerente Segnale AM a portante 10 MHz. Segnale modulante con 20 kHz di banda. Oscillatore del trasmettitore con errore di frequenza pari a 0.4 % collocato su mezzo mobile quindi con effetto doppler fino a 10 kHz. Tracciare lo schema a blocchi di un demodulatore di ampiezza coerente. Segnale in banda passante: Errore di frequenza: 0.4 % (10 MHz) = 40 kHz Errore totale 50 kHz Filtro banda passante di ingresso Filtro passa banda in uscita F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 88 Esempio 2 Demodulatore di AM coerente Demodulatore di ampiezza sincrono opera nel campo 95 -105 kHz con errore di frequenza < 5%. Il PLL utilizza DF implementata con EXOR CMOS, alimentazione a 5V, filtro RC, VCO con ko=10 kHz. Determinare F(0) minimo per rispettare la specifica. v i v LO cosϑe 2 5kHz Vc = = 0.5V ko Va = k m cosϑe > 0.95 ⇒ ϑe < 0.32 rad Demodulatore EXOR a 5 V kd = 5V = 1.59 V rad π Vc = 0.32 k d F(0) ⇒ F(0) > 0.5V = 0.98 0.32 rad X 1.59 V rad F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 89 Sincronizzatori e separatori dati / portante A parte demodulare il segnale, il sincronizzatore deve generare un segnale di riferimento accordato con la portante: operazione di clock data recovery Segnale con modulazione PSK Esempio di demodulatore per segnali PSK – 180° M X Derivatore A C B D g M’ dati Clock :2 D :2 X t A t B t C t DF VCO F t F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 90 Sintetizzatori e traslatori di frequenza > Sintesi a divisione intera Inserendo divisori di frequenza, f1 e fo in rapporto fisso tra loro. Tecnica detta sintesi di frequenza. Oscillatore al quarzo genera frequenza precisa stabile → fo precisa e stabile. Le variazioni di frequenza si comandano variando i moduli di divisione. Questo circuito si presta ad effettuare una sintesi a divisione intera. r Esempio o o 1 c out o o 1 All’interno di questa banda vanno sintetizzate le frequenze relative ai diversi canali fo=Pfc A questo punto si varia da fo a f1 con passo fc : N= P+k (k variabile a passo unitario) F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 91 Sintesi frazionaria Variando il modulo del divisore periodicamente tra N ed N+1, si ottiene un numero di divisione “medio”, esprimibile come numero frazionario r c d s o c A pari spaziatura di canali, si hanno frequenze più alte al demodulatore di fase → bande larghe al filtro di anello → rapidità e relazione al rumore F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 92 Sintesi digitale diretta > Schema di principio Memoria ROM contiene i campioni della forma d’onda. La memoria è scandita tramite puntatore. > > Vantaggi DDS rispetto a sintetizzatori analogici: •Basso rumore di fase •Passi di frequenza piccoli a piacere •Assenza di transitori •Possibile modulazione diretta con segnali numerici F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 93 Moltiplicazione e risincronizzazione del clock > PLL utilizzati nei circuiti integrati per generare segnali agganciati a riferimenti esterni ma di frequenza più elevata Quando il clock viene distribuito in punti di IC distanti tra loro si determinano ritardi di fase PLL come buffer di fase Oppure DLL (Delay Locked Loop) > D g g1 g g2 > D F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 94 Trend nel progetto dei ricevitori Disponibilità di funzioni logiche digitali e tendenza alla sostituzione di parti analoghiche con moduli digitali come ad esempio in una radio moderna. Accordo in frequenza, banda, guadagno, modulazione, potenza regolati tramite microprocessore F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 95 Radio digitale In particolare, la radio digitale richiede: 1. Un convertitore D/A ed un filtro per fornire segnale all’amplificatore di potenza. Il livello di quantizzazione deve consentire un basso livello di rumore 2. Un convertitore A/D che aggiunga una quantità di rumore minima salvaguardando il rapporto S/N. Il campionamento è tenuto ad un fattore 2.5 rispetto alla massima frequenza di segnale. 3. I convertitori devono essere lineari per limitare i prodotti di intermodulazione. Per arrivare ad una soluzione completamente digitale, il convertitore deve saper operare sull’intero range dinamico, quindi il numero di bits deve permettere di rilevare il rumore ed operare fino al massimo segnale senza distorsione. La sezione di conversione è solitamente preceduta da una sezione di traslazione analogica: il convertitore opera così a più bassa frequenza F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 96 Comunicazioni “spread-spectrum” Sviluppate in ambiente militare hanno le seguenti proprietà: • • • • • Resistenza ad interferenti Riduzione probabilità di localizzazione ed identificazione Multi-utenti gestiti a divisione di codice Resistenza ad interferenza da cammini multipli Resistenza ad interferenza da altri segnali Svantaggio : necessità di bande elevate Principali tecniche di modulazione: • • • Frequency hopping Time hopping Direct sequence spreading F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 97 Comunicazioni “spread-spectrum” (II) F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 98 Comunicazioni “spread-spectrum” (III) Resistenza ad interferenti Interferente MODULATORE Segnale Segnale Interferente CHIP f Bassa probabilità di intercettazione Segnale f Spreading rumore f De -Spreading Frequency hopping CDMA f Dato tempo t Oscillatore Composizione di Frequency Hoppping e Time Hopping F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 99 Diagramma a blocchi di un sistema FM F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 100 RICEVITORI PER DS CDMA DATO DATO F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 101 Caratteristiche spread spectrum • Spread-spectrum trova svariate applicazioni • Varie tecniche per generare segnali spread spectrum • Sincronizzazione e tracking con il codice di spreading sono proprietà necessarie in qualunque sistema spread spectrum • Tempo necessario alla sincronizzazione sono criteri importanti • In ambito militare richiede bassa probabilità di intercettazione, localizzazione ed identificazione. • Nei sistemi ad accesso multiplo il numero di utenti che utilizzano il sistema senza degradazione delle prestazioni è importante • Utilizzato in sistemi di localizzazione richiede elevato raggio di localizzazione, risoluzione e tempo di localizzazione F. Svelto, Elettronica per Telecomunicazioni 102