Dimensione religiosa esperienza rituale

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Dimensione religiosa, esperienza rituale Antropologia Culturale Dimensione religiosa, esperienza rituale 1 COS’È LA RELIGIONE ? Antropologia Culturale Dimensione religiosa, esperienza rituale 2 Un complesso di credenze fondate sui dogmi … ? Antropologia Culturale Dimensione religiosa, esperienza rituale 3 RiD che avvicinano i fedeli a enDtà soprannaturali…? Antropologia Culturale Dimensione religiosa, esperienza rituale 4 Dei, sacerdoD, luoghi di culto… ? L’idea della religione come qualcosa di cosDtuito da una essenza irriducibile è sostenibile? Antropologia Culturale Dimensione religiosa, esperienza rituale 5 Una religione è comprensibile al di fuori della considerazione del rapporto tra potere e verità, tra verità e autorità? (Asad, 1993) Antropologia Culturale Dimensione religiosa, esperienza rituale 6 Origini dello studio antropologico della religione Intelletualista Tylor Sociologica Robertson Smith Religione come fruRo della riflessione umana sul mondo circonstante, sulla vita e sulla morte. “Credenza in essere spirituali”. Origini nell’animismo Antropologia Culturale Religione come faRore di coesione sociale. Rituali (sacrifici): strumenD aRraverso cui riaffermavano periodicamente la loro appartenenza comunitaria Dimensione religiosa, esperienza rituale 7 Émile Durkhein: Le forme elementari della vita religiosa (1912) Le religioni come proiezione della società stessa e i culD (riD) come strumenD per inculcare i princìpi dell’ordine sociale Antropologia Culturale Dimensione religiosa, esperienza rituale 8 Spostare l’aRenzione dagli aspe^ isDtuzionali a quelli moDvazionali Cosa porta gli esseri umani a credere, a compiere cerD riD, a rispeRare le verità ulDme? Antropologia Culturale Dimensione religiosa, esperienza rituale 9 COS’È LA RELIGIONE ? Antropologia Culturale Dimensione religiosa, esperienza rituale 10 RELIGIONE: UNA DEFINIZIONE “complesso più o meno coerente di praDche (riD e osservanze di prece^) e di rappresentazioni (credenze) che riguardano i fini ulDmi e le preoccupazioni estreme di una società di cui si fa garante una forza superiore all’essere umano”. Antropologia Culturale Dimensione religiosa, esperienza rituale 11 PROSPETTIVA RELIGIOSA (Geertz, 1972) Prospe^va del senso comune: prende le cose come sono, piegandole alle nostre nostre esigenze o adaRandole ad esse. Prospe^va religiosa: crede in cose al di là della realtà; non le cambia, ma le acceRa così come sono per fede. Prospe^va scienDfica: va oltre l’apparenza dell’oggeRo, è una problemaDzzazione del mondo e del senso. Prospe^va religiosa: meRe in dubbio la realtà della vita quoDdiana perché riDene ci siano verità più forD, non ipoteDche. Prospe^va esteDca: distacco della realtà, porta aRenzione alle apparenze e prova a vedere le cose in un altro modo. Prospe^va religiosa: approfondisce l’interesse per i fa^ e cerca di creare un’aura di estrema realtà. Antropologia Culturale Dimensione religiosa, esperienza rituale 12 DIMENSIONE SIGNIFICATO FUNZIONE INTEGRATIVA Che valori espressano i fini ulDmi. La religione ha il compito di spiegare l’importanza dei valori stessi, affermandoli e ribadendoli. Antropologia Culturale Dimensione religiosa, esperienza rituale 13 FUNZIONE PROTETTIVA Diffende i valori che espressano i fini ulDmi. La religione meRe al riparo gli individui dalle ansie e dalle insicurezze connesse con la vita personale e colle^va. Antropologia Culturale Dimensione religiosa, esperienza rituale 14 Funzione prote^va: simboli, miD, riD. Simboli: veicolano i conce^ RiD: le azioni che meRono in scena i conce^ MiD: organizzano i conce^ Antropologia Culturale Dimensione religiosa, esperienza rituale 15 TIPI DI CULTI: ANTHONY WALLACE (1966) 1. CULTI INDIVIDUALI: praDcaD dal singolo individuo (preghiere, offerte, invocazione, recitazione formule). Sempre all’interno di un codice religioso condiviso di rappresentazioni Antropologia Culturale Dimensione religiosa, esperienza rituale 16 2. CULTI SCIAMANICI Antropologia Culturale Dimensione religiosa, esperienza rituale 17 CULTI SCIAMANICI: Dpici di società nelle quali il contaRo con le potenze invisibili è assicurato, oltre che dal culto individuale, dall’opera di una parDcolare figura. Sciamano deriva da shaman (Tungusi Siberia). Indica di modo generico quei personaggi che detengono un posto parDcolare nella vita religiosa e rituale, dotaD della facoltà di avere visione del mondo soprannaturale. Antropologia Culturale Dimensione religiosa, esperienza rituale 18 POSSESSIONE Indica l’idea diffusa in molte culture che “spiriD di defunD, eroi, di divinità, di animali o non meglio definite forze sovrumane possono impossessarsi di determinaD individui per parlare e agire aRraverso di essi”. Il corpo diventa riceRacolo dell’essere e funziona come una specie di “ponte” tra il mondo degli umani e quello degli spiriD. Antropologia Culturale Dimensione religiosa, esperienza rituale 19 3. CULTI COMUNITARI: PraDche religiose che prevedono la partecipazione di gruppi di individui, che si riuniscono temporaneamente per questo preciso scopo senza alcun aspeRo di permanenza e conDnuità delle funzioni cultuali Antropologia Culturale Dimensione religiosa, esperienza rituale 20 IL TOTEMISMO Totem deriva da termine ototeman (Nordamerica: egli fa parte della mia parentella). Per molto tempo fu considerata la forma più primiDva di religione. Avrebbe avuto come fondamento il culto dell’antenato eponimo. Antropologia Culturale Dimensione religiosa, esperienza rituale 21 CLAUDE LÉVI-­‐STRAUSS (1962) dimostrò che totemismo altro non era che un modo di classificare gruppi e individui basato su un repertorio delle specie animali e vegetali. Antropologia Culturale Dimensione religiosa, esperienza rituale 22 4. CULTI ECCLESIASTICI: PraDche religiose che prevedono l’esistenza di gruppi di individui specializzaD che vengono tramandaD in luoghi speciali. ForD le connessioni tra sacerdoD e detentori del potere poliDco Antropologia Culturale Dimensione religiosa, esperienza rituale 23 TABU Parola di origine polinesiana (tapu) usata dagli antropologi collegata a tuRe le proibizioni relaDve a essere animali o cose speciali. TuRe le religione prevodono ogge^, essere animaD o persone tabu. Kessing: “il significato primario di tapu sembra essere reso meglio con “off-­‐limits”. Implica 1) un agente: qualcuno che dica “è tapu”; 2) una prospe^va: “tapu per chi?”; 3) un contesto: e una variabilità “oggi è tapu, domani non lo è”. Antropologia Culturale Dimensione religiosa, esperienza rituale 24 GRAZIE Antropologia Culturale Dimensione religiosa, esperienza rituale 25 
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