RELATORI, ABSTRACT E BIOGRAFIE Sabato 10 settembre 2016 mattino Dialoghi e Incontri – Museo Revoltella Le proprietà cognitive emergenti dal nostro agire: il sistema dei neuroni specchio. (Leonardo Fogassi, Università degli Studi di Parma) Questo intervento affronterà le trasformazioni senso - motorie prodotte dalla corteccia cerebrale e del ruolo della corteccia nella percezione del moto, attraverso tecniche neurofisiologiche e comportamentali. Leonardo Fogassi, docente di fisiologia e fisiologia della visione all'Università di Parma. Laureatosi in scienze biologiche a Pisa, ha poi ottenuto il dottorato in neuroscienze a Parma. Appartiene alla celebre equipe di Parma, responsabile nel 1992 della scoperta del ruolo dei neuroni specchio, che si attivano nel nostro cervello in corrispondenza ai movimenti delle persone che ci circondano. Con la mente e con le mani: la matematica in età prescolare. Basi neuroscientifiche ed esempi di attività. (Benedetto Scoppola - Francesca Tovena, Università degli Studi di Roma Tor Vergata) Durante la prima parte dell’intervento saranno discusse le recenti scoperte riguardo la percezione e l'apprendimento della matematica, discutendo sia l'importanza di un apprendimento basato su aspetti percettivi e sulla manipolazione sia la necessità di tenere unite, in età prescolare, l'aritmetica e la geometria. La seconda parte dell’intervento verrà dedicata a esempi concreti di attività di matematica destinate a bambini in età prescolare e legate alla manipolazione di materiali, in sintonia con le recenti scoperte neuroscientifiche. Benedetto Scoppola, professore associato di fisica matematica presso il Dipartimento di Matematica dell'Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Oltre alla fisica matematica studia da molti anni i problemi relativi all'apprendimento della matematica in età prescolare e scolare. È attualmente presidente dell'Opera Nazionale Montessori. Francesca Tovena, professore associato di geometria presso il Dipartimento di Matematica dell'Università degli Studi di Roma Tor Vergata, per il quale coordina il progetto locale all’interno del Piano Lauree Scientifiche. Si interessa di geometria algebrica e complessa e delle modalità di apprendimento della matematica. Festival Fin da Piccoli. Matematica e scienze dai primi anni di vita Trieste 9-10 settembre 2016 [email protected] Esiste davvero una differenza tra maschi e femmine nell’apprendimento della matematica? (Maria Chiara Passolunghi, Università degli Studi di Trieste) Pensiamo che la matematica non sia cosa da donne? La convinzione che i maschi siano più bravi in matematica rispetto le femmine può essere definito uno “stereotipo di genere”. Tale stereotipo è più diffuso di quanto si pensi e può manifestarsi in modi sottili e impliciti. Accettarlo può influenzare negativamente le competenze e l'apprendimento matematico delle femmine e influire negativamente sulle loro scelte scolastiche e lavorative. Le ricerche dicono che la differenza più grande tra maschi e femmine non si riscontra nelle capacità matematiche, ma nell’ansia per la matematica, cioè nell’insieme di emozioni e pensieri negativi che molte persone provano solo all’idea di affrontare un problema con i numeri. In questa conferenza si dialogherà con il pubblico sulle più recenti ricerche sul tema e su come sia possibile contrastare gli effetti degli stereotipi di genere e dell’ansia per la matematica già a partire dai primi anni della scuola dell’infanzia. Maria Chiara Passolunghi, professore ordinario di Psicologia dello Sviluppo e dell'Educazione presso l'Università di Trieste. Le sue ricerche riguardano l’influenza dei fattori cognitivi (memoria di lavoro) ed emotivo-motivazionali (ansia e stereotipi di genere) nell’apprendimento matematico in individui con sviluppo tipico o con disturbi specifici d’apprendimento. Ha sviluppato training di potenziamento delle abilità matematiche e della memoria di lavoro. Come si trasmettono gli atteggiamenti verso la matematica tra genitori e figli? (Carlo Tomasetto, Università degli Studi di Bologna) Riuscire bene in matematica non è solo questione di talento. L’interesse, il valore che attribuiamo a questa attività, la nostra percezione di essere più o meno bravi nella materia sono fattori cruciali che determinano la motivazione a imparare, l’impegno per migliorarci, e la resistenza di fronte ai fallimenti. In questa conferenza parleremo dei comportamenti (spesso non intenzionali) e dei messaggi (spesso non espliciti e consapevoli) attraverso i quali i genitori contribuiscono allo sviluppo degli atteggiamenti dei figli verso la matematica già a partire dall’età prescolare. Benché nel corso del tempo l’influenza dei genitori si attenui sempre più, gli atteggiamenti verso la matematica dei genitori restano sempre correlati con quelli dei figli, arrivando ad influenzare (almeno in parte) i risultati scolastici e le scelte di studio e di carriera fino all’adolescenza e all’età adulta. Carlo Tomasetto, professore associato di Psicologia dello Sviluppo e dell'Educazione presso l'Università di Bologna. Le sue ricerche riguardano l’emerge e le conseguenze della conoscenza degli stereotipi sociali più diffusi durante l'infanzia, con particolare attenzione agli stereotipi di genere. Si è occupato di influenze familiari e delle relazioni tra stereotipi di genere dei genitori e percezione di abilità e apprendimento della matematica in bambini e bambine di 5-7 anni. Festival Fin da Piccoli. Matematica e scienze dai primi anni di vita Trieste 9-10 settembre 2016 [email protected]