L`Europa delle grandi potenze nazionali

L’Europa degli Stati
nazionali
1850-1914
Francia e Prussia
Le relazioni tra questi Stati sono il fulcro della politica
continentale fino alla prima guerra mondiale
L’unificazione tedesca ha nella Prussia bismarckiana il proprio
centro propulsore a discapito dell’Austria asburgica soggetta a
spinte centrifughe
La Francia di Napoleone III è ostile all’unificazione tedesca: una
costante della storia europea quasi fino ai giorni nostri
L’Unificazione tedesca contribuisce in modo casuale ma decisivo
al completamento dell’unità d’Italia: guerra austro-prussiana del
1866 e guerra franco-prussiana del 1870
Al concerto europeo si sostituirà presto un sistema di alleanze a
blocchi che sfocerà nella prima guerra mondiale
La Francia bonapartista
Napoleone (nipote di Napoleone Bonaparte)
viene eletto presidente della Repubblica francese
nel 1848 (con 5.5 milioni di voti)
Colpo di stato del 1851 legittimato da un
successivo plebiscito che gli assicurava la
Presidenza per 10 anni. Nel dicembre del 1852 si
proclama imperatore
Alterna politiche e alleanze all’interno del paese
e all’esterno. Conservatori e liberali, movimenti
nazionali e Stato pontificio, pacifismo e bellicismo
estremo, autoritarismo e riforme sociali
Bonapartismo, un modello
Autoritarismo e
omaggio alla sovranità
popolare: i plebisciti
Conservatorismo borghese e
demagogia
Centralismo autoritario e
moderato riformismo
sociale
Politica estera ambiziosa
e bellicista
Tecnocrazie, Investimenti
infrastrutturali, sviluppo
creditizio
Opere pubbliche, diritto di
associazione e
sciopero(1864), diritto
(limitato) di stampa (1868)
La Parigi del Secondo Impero
Parigi haussmanniana
•
La crisi asburgica
Accentramento amministrativo dopo il
1848, nessuna apertura
• Esasperazione del problema delle
nazionalità
• Alleanza con la Chiesa (concordato del
1855) e con i contadini (abolizione
servitù della gleba)
• Un imponente apparato
amministrativo che si regge sulle spalle
della borghesia
• Dopo la guerra austro-prussiana,
Compromesso del 1867: due stati (uno
austriaco e uno ungherese) uniti nella
persona dell’Imperatore
• Delusione degli slavi
L’ascesa prussiana
Sviluppo industriale e ascesa di una forte borghesia
Agricoltura e potere dell’aristocrazia Juncker, un gruppo di potere
compatto con un peso politico preponderante nell’esercito,
nell’amministrazione e in Parlamento (grazie al sistema elettorale
censitario)
Pre-esistenza di condizioni favorevoli all’industrializzazione: comunicazioni
interne, rete ferroviaria sviluppata, alfabetizzazione (dispotismo illuminato
settecentesco), grande cultura romantica e nazionalista
Politica di potenza e sviluppo militare
Creazione di un mercato tedesco dal 1834, anno in cui si crea la Lega
Doganale (Zollverein)
1862 la decisiva ascesa di Bismarck, nominato cancelliere da Gugliemo I
Confederazione germanica dopo il 1815
Guerra austro-Prussiana del 1866
Prima fase: Austria e Prussia attaccano la Danimarca per
conquistare i ducati dello Schleswig, Holstein e Lauenberg.
Seconda fase: occupazione dell’Holstein che secondo gli accordi
era sotto amministrazione austriaca
Terza fase: casus belli e vittoria prussiana a Sadowa (alleanza con
l’Italia, neutralità russa)
Quarta fase: scioglimento della confederazione germanica e
creazione della Confederazione della Germania del Nord ( gli Stati
a Sud del Meno rimangono indipendenti)
Guerra franco-prussiana
Solo la Francia poteva impedire l’unificazione tedesca
La tensione esplode per motivi diplomatici: ondata nazionalistica in
Francia
Sconfitta di Sedan: Napoleone III catturato
Governo provvisorio repubblicano continua la guerra contro
l’invasore: armistizio il 28 gennaio 1871
Cadono le resistenze degli altri stati tedeschi: il 18 gennaio 1871 è
proclamato Imperatore Guglielmo I
Indennità di guerra, truppe d’occupazione e annessione dell’Alsazia e
della Lorena. Il revanscismo francese
La politica bismarckiana
Aderisce all’idea dell’unificazione tedesca ma da una prospettiva conservatrice ed autoritaria: «Col sangue e col
ferro»
Riforma dell’esercito contro il Parlamento
Tensioni con l’impero austriaco (membro della confederazione germanica) per il disegno unificatore
Dopo la vittoria del 1866 nasce il partito nazional-liberale che lo appoggia: la borghesia accetta la sua leadership
Protezionismo dopo il 1879 a favore dell’industria pesante e della cerealicoltura
Si sviluppa un moderno sistema partitico: a partire dal 1871 nasce il Centro cattolico, nel 1875 il partito
socialdemocratico (SPD).
Laicità dello Stato: il Kulturkampf
Lotta contro il socialismo, leggi eccezionali e prime riforme sociali: assicurazioni obbligatorie (infortuni, vecchiaia). Il
riformismo conservatore
1890 Affermazione elettorale della SPD, 35 deputati (18% dei suffragi) e fallimento del progetto bismarckiano di
paternalismo sociale
La rivoluzione ritorna: la Comune di
Parigi
Parigi insorge dopo la sconfitta di Sedan
Polarizzazione tra città e campagna. Elezioni del febbraio 1871: vincono i conservatori
eletti in provincia. Governo di Thiers
Ribellione di Parigi sotto il controllo della guardia nazionale: elezioni per i consiglio
della Comune.
Esperimento di democrazia diretta: elettività di tutti i funzionari; milizie popolari;
uguaglianza di retribuzione tra operai e impiegati; cooperative di lavoratori
Tra il 21 e il 28 maggio 1870 le truppe governativa ripresero Parigi. Durissima
repressione: 20 mila giustiziati senza processo, ma anche rappresaglie comunarde
La nuova Europa delle nazioni
La Machtpolitik: l’ideologia della forza, del fatto compiuto, della politica di potenza
Protezionismo e crisi del libero scambio
Bismarck diviene il custode dell’equilibrio europeo: 1873, patto dei tre imperatori (Germania, Russia, Austria),
Pace sul continente e tensioni nelle periferie: Imperialismo (Africa e Asia) e questione balcanica
Nei balcani guerra russo-ottomano: i russi a difesa delle popolazioni slave
Congresso di Berlino del 1878: Serbia, Bulgaria e Montenegro indipendenti;
Bosnia Erzegovina autonoma sotto il controllo austriaco;
Cipro alla Gran Bretagna;
la Francia vedeva riconosciute velleità sulla Tunisia
1882 Triplice Alleanza
Dopo il congresso di Berlino: I Balcani
Francia post-napoleonica
La III Repubblica sotto il controllo dei moderati, ma trame golpiste sempre presenti
La ripresa, un attore influente in Europa: settembre 1873 pagati i debiti di guerra, riarmo e
coscrizione obbligatoria; Ricostruzione economica rapida
Costituzione repubblicana del 1875: suffragio universale maschile, Presidente della Repubblica,
capo dell’esecutivo, eletto dalle due camere
Prevalgono le forze repubblicane moderate (Jules Ferry) legate al ceto medio: conservazione dei
rapporti sociali e ispirazione progressista
Opposizione dei radicali, con la figura carismatica di Clemenceau
DEMOCRATIZZAZIONE,
MODERNIZZAZIONE E
CONSOLIDAMENTO REPUBBLICANO
1884 elettività del Senato
1884 libertà di associazione sindacale,
autonomie locali, elettività dei sindaci,
divorzio; istruzione elementare
obbligatoria e gratuita; le università
cattoliche furono private del diritto di
rilasciare titoli di studio
1880 amnistia per i comunardi
UN REGIME INSTABILE
Instabilità governativa e mancanza di
schieramenti compatti
Corruzione diffusa, rapporti tra
speculazione finanziaria e politica
Progetto autoritario di Georges
Boulanger
Inghilterra vittoriana 1837-1901
Periodo di stabilità politica e prosperità
economica
Quasi metà della popolazione attiva lavorava
nell’industria, produceva ferro e carbone più di
qualunque altro paese;
Rete ferroviaria e flotta mercantile tra le più
sviluppate, centro commerciale e finanziario
Impero coloniale e alfabetizzazione diffusa
Consolidamento del sistema parlamentare, ma
suffragio ristretto (15% dei maschi adulti) e voto
palese (fino al 1872)
Reform act di Disraeli (conservatore) del 1867 allarga
il suffragi ammettendo strati urbani e operai
Riforme sociali e conservatorismo popolare
Allargamento del suffragio con Disraeli nel 1884
Gladstone e la questione irlandese: secessione degli
unionisti fa fallire la Home Rule
Il gigante immobile? la Russia
La Russia rimaneva estranea ai processi di modernizzazione in corso in altri paesi con un 90%
della popolazione occupato in agricoltura e 20 milioni (su 60 milioni) di servi della gleba
Mir: struttura arcaica della comunità di villaggio che assegnava le terre da coltivare e
raccoglieva le imposte dovute ai signori
Assenza di istituzioni rappresentative
Esisteva una borghesia urbana intellettuale che generò il secolo d’oro della letteratura: Tolstoy,
Gogol, Turgenev e Dostojevskij
Occidentalisti e slavofili
Riforme di Alessandro II (1855-1881): amnistia, moderato decentramento amministrativo,
abolizione della servitù della gleba
Riforme fallimentari: i contadini non
riuscirono a comprare le terre o si
indebitarono peggiorando le loro
condizioni
La stagione delle riforme si chiude:
repressione in Polonia 1863-64
Stretta repressiva contro le nascenti forze
di opposizione al regime zarista:
populisti, anarchici, socialisti etc
1881 Alessandro II assassinato da un
anarchico
Il nuovo mondo
Gli Usa erano un paese in impetuosa trasformazione:
Una crescita demografica imponente grazie ai flussi migratori
Conquista del West e espansione della rete ferroviaria
Tre società diverse:
il Nord in via di industrializzazione, dell’emigrazione e del big business;
il Sud agricolo (cotone), tradizionalista e schiavista (4 milioni di schiavi su 10 milioni di abitanti);
l’Ovest dei coloni liberi proprietari e degli allevatori. L’etica della frontiera: individualismo,
indipendenza, uguaglianza delle opportunità
I Partiti politici
DEMOCRATICI
Democratici
Tradizione jeffersoniana
Democrazia rurale;
Repubblicani (scissione progressista del
partito whigs)
Tradizione Hamiltoniana
Liberismo;
Centralismo e rafforzamento dello stato
federale;
Antimonopolismo;
rapida crescita industriale e protezionismo;
decentramento.
Legati al big business
Radicati al Sud e tra gli immigrati del Nord
Radicati al Nord
Quale modello estendere ai nuovi
territori del West?
La produzione di cotone rappresentava il 75% della produzione mondiale e veniva
esportato in Europa, aveva un peso rilevante sull’economia
Tra Nord e West vi era una stretta relazione economica: i prodotti industriali erano
necessari alle nuove realtà che vi nascevano e queste alimentavano un mercato in
costante crescita
La schiavitù e il modello economico che su questa si modellava era oggetto di un
conflitto latente
la schiavitù era incompatibile con un paese moderno in via di industrializzazione
L’elezione del repubblicano e abolizionista Lincoln è la scintilla: secessione degli Stati
del Sud e inizio della guerra civile: 1861-1865
Una guerra di massa
Maggiore preparazione delle truppe sudiste (confederate) sotto il comando del generale Lee.
Speranza di un appoggio britannico
Preponderanza demografica ed economica del Nord. Le truppe di Ulysses Grant cominciarono a
prevalere a partire dal 1863
Guerra totale con tre milioni di uomini impegnati, 600 mila morti, mobilitazione della società
americana e utilizzo di tecnologie come il telegrafo ed il treno
Proclama di Emancipazione, 22 settembre 1862: liberazione degli schiavi nei territori
confederati
1863. Svolta: battaglia di Gettysburg
Il discorso di Gettysburg di Lincoln, 19 dicembre 1863
Four score and seven years ago our fathers brought forth on this continent a new nation, conceived (started, made) in liberty, and
dedicated to the proposition that all men are created equal. Now we are engaged in a great civil war, testing whether that nation, or
any nation, so conceived and so dedicated, can long endure. We are met on a great battle-field of that war. We have come to dedicate
a portion of that field, as a final resting place for those who here gave their lives that nation might live. It is altogether fitting and
proper that we should do this. But, in a larger sense, we can not dedicate...we can not consecrate...we can not hallow this ground.
The brave men, living and dead, who struggled here, have consecrated it, far above our poor power to add or detract (take away). The
world will little note, nor long remember what we say here, but it can never forget what they did here. It is for us the living, rather, to
be dedicated here to the unfinished work which they who fought here have thus far so nobly advanced. It is rather for us to be here
dedicated to the great task remaining before us — that from these honored dead we take increased devotion to that cause for which
they gave the last full measure of devotion — that we here highly resolve (decide) that these dead shall not have died in vain (for
nothing) — that this nation, under God, shall have a new birth of freedom—and that government of the people, by the people, for
the people, shall not perish from the earth
Or sono sedici lustri e sette anni che i nostri avi costruirono su questo continente una nuova nazione, concepita nella Libertà e
votata al principio che tutti gli uomini sono creati uguali. Adesso noi siamo impegnati in una grande guerra civile, la quale
proverà se quella nazione, o ogni altra nazione, così concepita e così votata, possa a lungo perdurare. Noi ci siamo raccolti su di
un gran campo di battaglia di quella guerra. Noi siamo venuti a destinare una parte di quel campo a luogo di ultimo riposo per
coloro che qui dettero la loro vita, perché quella nazione potesse vivere. È del tutto giusto e appropriato che noi compiamo
quest'atto. Ma, in un senso più ampio, noi non possiamo inaugurare, non possiamo consacrare, non possiamo santificare
questo suolo.I coraggiosi uomini, vivi e morti, che qui combatterono, lo hanno consacrato, ben al di là del nostro piccolo potere
di aggiungere o portar via alcunché. Il mondo noterà appena, né a lungo ricorderà ciò che qui diciamo, ma mai potrà
dimenticare ciò che essi qui fecero. Sta a noi viventi, piuttosto, il votarci qui al lavoro incompiuto, finora così nobilmente
portato avanti da coloro che qui combatterono.Sta piuttosto a noi il votarci qui al grande compito che ci è dinnanzi: che da
questi morti onorati ci venga un'accresciuta devozione a quella causa per la quale essi diedero, della devozione, l'ultima piena
misura; che noi qui solennemente si prometta che questi morti non sono morti invano (per nulla); che questa nazione, guidata
da Dio, abbia una rinascita di libertà; e che l’idea di un governo del popolo, dal popolo, per il popolo, non abbia a perire dalla
terra. »
Il XIII emendamento, l’abolizione della schiavitù, gennaio 1865
« Section 1. Neither slavery nor involuntary servitude, except as a punishment for crime where
of the party shall have been duly convicted, shall exist within the United States, or any place
subject to their jurisdiction.
Section 2. Congress shall have the power to enforce this article by appropriate legislation. »
« Sezione I La schiavitù o altra forma di costrizione personale non potranno essere ammesse
negli Stati Uniti, o in luogo alcuno soggetto alla loro giurisdizione, se non come punizione di un
reato per il quale l'imputato sia stato dichiarato colpevole con la dovuta procedura.
Sezione II II Congresso ha facoltà di porre in essere la legislazione opportuna per dare
esecuzione a questo Articolo. »
La nazione americana
Gli schiavi migliorano solo in parte per la loro condizione, anzi nel Sud il regime di apartheid si
consolida
Il Sud fu sottoposto a un regime di occupazione, nascita del Ku Klux Klan
Nei decenni successivi si compie la conquista del West, gli indiani decimati e confinati in riserve
Immigrazione e urbanizzazione: nascono le grandi metropoli. Si passa da 39 milioni di abitanti
nel 1871 a 62 nel 1894
La guerra in Messico. Napoleone III interviene in Messico a difesa di Massimiliano d'Asburgo. Gli
USA appoggiano la guerriglia.
L’Impero cinese
Paese più popoloso del mondo con un potere centrale, l’imperatore, rappresentato da una
classe di funzionari, i mandarini
Isolamento (eccetto porto di Canton) e decadenza
Conservatorismo della classe dirigente, legata alla propria filosofia e al mantenimento dello
status quo
Guerre dell’oppio con la Gran Bretagna. 1839-1842; 1856-60 La Gran Bretagna con il trattato di
Nanchino acquisisce Hong Kong
Debolezza crescente dell’impero e rivolta contadina del Taiping
La Cina si apre gradualmente all’Occidente