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America. Virosi Zika (EDISAN, 11 gennaio 2016)
L’epidemia americana di virosi Zika è iniziata lo scorso febbraio in Brasile negli Stati del Nord-Est e
principalmente in quello di Bahia. Dopo essersi diffusa in Brasile, sono stati progressivamente osservati
alcuni casi di virosi Zika nei paesi vicini e, ad oggi, 13 paesi o territori d’America hanno segnalato casi
autoctoni (America del Sud: Paraguay, Brasile, Colombia, Venezuela, Suriname, Guyana; America centrale:
Panama, El Salvador, Honduras, Guatemala, Messico; Caribi: Martinica, Porto-Rico).
America del Sud
Brasile
Fino ad oggi 19 Stati di questo paese hanno notificato casi autoctoni della malattia, con un totale stimato
che dovrebbe essere compreso tra 440.000 e 1.300.000. Diversi fattori ostacolano la stima dell’estensione e
dell’importanza dell’epidemia: la frequenza delle forme asintomatiche, la somiglianza clinica frequente tra i
tre virus che circolano nel paese (dengue, chikungunya, zika), il fatto che tutti gli stati brasiliani non
dispongano ancora di mezzi diagnostici appropriati o sufficienti per diagnosticare la virosi Zika.
Gli Stati del Nord-Est sono stati i più colpiti, principalmente quello di Bahia dove la città di Salvador è stata
colpita dal 15 febbraio al 25 giugno 2015 da una tempesta epidemica di circa 15.000 casi di una febbre
esantematica attribuita nel mese di aprile al virus Zika; il picco epidemico si è verificato nei primi quindici
giorni di maggio.
Le informazioni ricevute dal Brasile nelle scorse settimane riguardano soprattutto le complicanze che
sembrano legate al virus Zika: sindrome di Guillain-Barré (SGB) e, soprattutto, la nascita di neonati con
microcefalia.
Il numero di casi di microcefalia continua ad aumentare: da 1.248 casi notificati al 30 novembre in 14 Stati
del Brasile, si è passati a 3.174 casi notificati al 2 gennaio (con 38 decessi neonatali) in 21 Stati (ovvero nei ¾
delle unità federali del paese). Gli Stati del Nord-Est sono i più colpiti, con un totale di 2.725 casi di
microcefalia, cioè l’85,9% del totale generale, per i 9 Stati di questa regione. Gli Stati di Pernambouco
(1.184 casi) e Paraiba (504) rimangono in testa di questa triste statistica. Per il momento, il Brasile è l’unico
degli Stati americani colpiti dal virus Zika ad aver segnalato questo aumento molto anormale di casi di
microcefalia.
Si può trovare una mappa della distribuzione geografica dei casi di microcefalia su
http://portalsaude.saude.gov.br/images/pdf/2015/dezembro/15/COES-Microcefalias---Informe-Epidemiol-gico---SE-49---15dez2015---10h.pdf
Colombia
All’11 novembre 2015, la Colombia aveva segnalato circa 500 casi sospetti di virosi Zika (di cui 342
confermati); al 26 dicembre ne ha notificati 9.280 (736 confermati) in 34 dei 36 dipartimenti del paese; la
maggior parte dei casi sospetti (60%) sono localizzati nei dipartimenti della regione dei Caraibi. Non è stato
segnalato nessun caso di SGB e microcefalia. 106 casi di virosi Zika sono stati diagnosticati in donne incinte
(senza precisare l’epoca della gravidanza).
Guyana
In Guyana, a fine novembre-inizio dicembre 2015, è stato segnalato il primo caso confermato, importato da
Suriname dove sono stati segnalati dei casi confermati dall’inizio di novembre. Al 31 dicembre, altri 9 casi
importati da Suriname e 7 casi autoctoni. Le zone colpite sono l’isola di Cayenne e l’Ovest della Guinea. Il 22
dicembre, la Guyana è stata dichiarata in fase di pre-epidemia. (Da notare anche in Germania, a fine
novembre, un caso importato da Suriname).
Mancano dati precisi su Paraguay e Venezuela.
Un caso di importazione è stato segnalato in Bolivia (proveniente dal Brasile/Mato Grosso del Sur) e un
caso di importazione in Cile proveniente dalla Colombia. Questi sono i primi casi notificati per questi due
paesi.
America centrale
Pochi dettagli sono disponibili anche sui 5 Paesi che hanno notificato casi autoctoni (Panama, El Salvador,
Honduras, Guatemala, Messico).
I numeri più elevati sono stati forniti dal Salvador: 1.184 casi sospetti al 9 dicembre.
Caraibi
Martinica
La sorveglianza attivata ha permesso di identificare un primo caso confermato il 4 dicembre. La situazione
attuale è quella di un’iniziale trasmissione autoctona: 12 casi autoctoni confermati, nel centro dell’isola, nel
Nord dei Caraibi e in alcuni comuni del Sud. Il 29 dicembre 2015 è stato osservato a Bordeaux un caso
d’importazione in seguito ad una vacanza di due settimane (10-25 dicembre) in Martinica.
Guadalupe
Non è stata ancora notificata la circolazione comprovata del virus, ma sono in fase di indagine alcuni casi
sospetti.
Porto-Rico
Uno degli ultimi territori americani ad aver segnalato almeno un caso autoctono (un caso il 18 dicembre).
Haiti
Nessun caso segnalato, ma il 29 dicembre 2015 la Germania ha notificato un caso di virosi Zika in un
soggetto proveniente da un soggiorno di 7 mesi a Port-au-Prince.
FONTI

INVS, 30 dicembre 2015.
http://www.invs.sante.fr/Dossiers-thematiques/Maladies-infectieuses/Maladies-a-transmission-vectorielle/Zika

Cardoso CW et al. Outbreak of Exanthematous Illness Associated with Zika, Chikungunya, and Dengue Viruses, Salvador, Brazil.
Emerg Infect Dis, dicembre 2015
http://wwwnc.cdc.gov/eid/article/21/12/15-1167_article

ECDC, Zika-Multistate (world), 31 dicembre. In: http://ecdc.europa.eu/en/publications/Publications/communicable-diseasethreats-report-02-jan-2016.pdf

Promed, Americas-Zika, dicembre e gennaio.

WHO. Disease Outbreak News. Zika virus infection. Dicembre e gennaio: Messico, Venezuela, Panama, Brasile, Honduras,
Porto Rico.

PAHO. Zika Virus Infection http://www.paho.org/hq/index.php?option=com_topics&view=article&id=427&Itemid=41484

INVS.
http://www.invs.sante.fr/Publications-et-outils/Points-epidemiologiques/Tous-les-numeros/AntillesGuyane/2016/Situation-epidemiologique-du-virus-Zika-aux-Antilles-Guyane.-Point-au-7-janvier-2016
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