Ingegneria
2009/2010
Ingegneria Elettrica Per la Realizzazione e
Gestione di Sistemi Automatizzati (D.M.
509/99)
Azionamenti Elettrici
Caratterizzante
Ingegneria Elettrica
01521
NO
-ING-IND/32
Giuseppe Ricco Galluzzo
Professore Ordinario
Università di Palermo
6
90
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
60
Matematica, elettrotecnica, macchine elettriche,
Elettronica Industriale di Potenza, Fondamenti
di Automatica, Misure Elettriche, Capacità di
impiego del PC, conoscenza della lingua inglese
III
Aula 1 della sede del Polo didattico di
Caltanissetta
Lezioni frontali, Esercitazioni in aula,
Esercitazioni in laboratorio
Facoltativa
Prova Orale, Presentazione delle esercitazioni
svolte
Voto in trentesimi
Primo semestre,
MARTEDI’ 8,30-13,30,
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
MARTEDI’ 13,30 –14,30
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Lo studente al termine del Corso avrà conoscenze riguardanti la struttura e il comportamento degli
azionamenti elettrici con motore a c. c. e degli azionamenti elettrici con motore asincrono. In
particolare lo studente sarà in grado di comprendere problematiche relative al controllo degli
azionamenti elettrici con motore a c.c., al controllo scalare e vettoriale degli azionamenti elettrici
con motore asincrono.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Lo studente avrà conoscenze e capacità di comprensione adeguate per scegliere ed assemblare i
diversi componenti di un azionamento elettrico a c.c. e di un azionamento elettrico asincrono.
Inoltre sarà in grado di collaudare e gestire gli azionamenti elettrici con motore a c.c. e con motore
1
asincrono per automazione industriale e per trazione.
Autonomia di giudizio
Lo studente sarà in grado di interpretare correttamente e autonomamente i problemi posti dagli
utilizzatori di azionamenti elettrici. In particolare egli saprà esprimere giudizi sul corretto
funzionamento e impiego degli azionamenti elettrici con motore a c.c. e con motore asincrono e
saprà collezionare le specifiche necessarie per la scelta dell’azionamento più adeguato, sia dal
punto di vista tecnico che economico, alle esigenze del committente.
Abilità comunicative
Lo studente acquisirà la capacità di comunicare ed esprimere problematiche inerenti l’oggetto del
corso. Sarà in grado di sostenere conversazioni su tematiche riguardanti gli azionamenti elettrici, di
evidenziare problemi relativi alla scelta e al corretto impiego degli azionamenti elettrici e di offrire
soluzioni.
Capacità d’apprendimento
Lo studente avrà acquisito capacità di apprendere, anche in modo autonomo, ulteriori conoscenze
sugli azionamenti elettrici per trazione e per automazione industriale. Tali capacità di
apprendimento gli consentiranno di proseguire gli studi ingegneristici con maggiore autonomia e
discernimento.
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso ha carattere essenzialmente applicativo ed affronta lo studio degli azionamenti elettrici
attualmente impiegati nel campo industriale ed in quello della trazione privilegiando in modo
particolare le problematiche connesse con il loro funzionamento. In particolare, dopo una
classificazione degli azionamenti elettrici in base al tipo di motore, di convertitore e di sistema di
controllo, il corso tratta delle caratteristiche statiche dei carichi applicati al motore, delle modalità
di accoppiamento motore-carico, delle equazioni del moto, delle condizioni di stabilità, della
regolazione della velocità, del funzionamento sui quattro quadranti del piano coppia-velocità, della
regolazione ad anello aperto e chiuso, del controllo di corrente e di coppia, di velocità e di
posizione. Vengono quindi diffusamente trattati gli azionamenti con motori in corrente continua e
gli azionamenti con motore asincrono. Gli obiettivi formativi consistono nel fornire agli allievi
capacità adeguate:
- per scegliere ed assemblare i diversi componenti di un azionamento elettrico a c.c. e di un
azionamento elettrico con motore asincrono;
- per collaudare e gestire gli azionamenti elettrici con motore a c.c. e con motore asincrono per
automazione industriale e per trazione.
ORE FRONTALI
1
7
8
LEZIONI FRONTALI
Schema a blocchi e componenti di un azionamento elettrico
Caratterizzazione statica e dinamica del sistema motore - carico
Analisi del comportamento degli azionamenti elettrici con motore a c. c.
alimentato da convertitore ac/dc con alcuni esempi di schemi di controllo
8
Analisi del comportamento degli azionamenti elettrici con motore a c. c.
alimentato da chopper con alcuni esempi di schemi di controllo
14
Analisi del comportamento degli azionamenti con motore asincrono e inverter
(VSI, CSI, CRVSI) con esempi di schemi di controllo scalare
Elementi di controllo vettoriale degli azionamenti elettrici con motore
asincrono
Elementi di controllo vettoriale degli azionamenti elettrici con motore
sincrono
4
2
2
16
TESTI
CONSIGLIATI
ESERCITAZIONI
Esercitazioni numerico/pratiche su azionamenti in c.c. Eazionamenti con
motore asincrono
• Fotocopie dei trasparenti utilizzati
• Leonhard W.: Control of Electrical Drives, Springer Verlag, 1996
• B. K. Bose: Power Electronics and AC drives, Prentice - Hall, 1986
• A. Bellini, G. Figalli: Il Motore asincrono negli azionamenti
industriali, UNITOR 1990
• H. Bühler: Electronique de reglage et de puissance, Ed. Georgi, 1979
3
Ingegneria
2009/2010
Ingegneria Elettrica per la Realizzazione e la
Gestione di Sistemi Automatizzati (D.M.
509/99)
Azionamenti Elettrici per l’Automazione
Caratterizzante
Ingegneria Elettrica
01524
NO
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
ING-IND/32
Rosario Miceli
Professore Associato
Università di Palermo
6
90
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
60
Matematica, elettrotecnica, macchine elettriche,
Elettronica Industriale di Potenza, Fondamenti
di Automatica, Misure Elettriche, Capacità di
impiego del PC, conoscenza della lingua inglese
III
Polo Didattico di Caltanissetta
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
Lezioni frontali, Esercitazioni in aula,
Esercitazioni in laboratorio
Facoltativa
Prova Orale
Voto in trentesimi
Secondo semestre
Mercoledi ore 15-19
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
Mercoledi ore 19-20
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Lo studente, al termine del corso, avrà acquisito conoscenze e metodologie per affrontare e
risolvere in maniera originale problematiche riguardanti lo studio e lo sviluppo dei principali
azionamenti elettrici per l’automazione e dei convertitori elettronici di potenza in essi utilizzati.
Inoltre lo studente sarà in grado di analizzare, attraverso modellizzazioni matematiche, simulazioni
al calcolatore e verifiche sperimentali, il comportamento di tali sistemi, sia in regime stazionario
che dinamico. Lo studente sarà inoltre in grado di progettare schede di automazione industriale.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Lo studente, grazie anche al cospicuo numero di ore del corso riservate alle attività di laboratorio,
4
avrà acquisito conoscenze, capacità di comprensione e metodologie che gli consentono di
analizzare e risolvere problemi tipici della progettazione, sviluppo e messa a punto di Azionamenti
elettrici per l’automazione e schede per l’automazione industriale. Egli sarà in grado di simulare al
calcolatore strategie di controllo, sia di tipo tradizionale che innovative per azionamenti elettrici a
velocità variabile e di sviluppare e mettere a punto un intero azionamento nonché di implementare
schede di automazione industriale.
Autonomia di giudizio
Lo studente avrà acquisito metodologie di analisi proprie dello sviluppo e messa a punto di sistemi
elettrici complessi, quali gli azionamenti elettrici e le schede elettroniche per l’automazione di
sistemi elettrici; attraverso tali metodologie egli sarà in grado di affrontare problemi non strutturati
e prendere decisioni in situazioni di incertezza.
Abilità comunicative
Lo studente sarà in grado di comunicare con competenza e proprietà di linguaggio problematiche
complesse riguardanti lo studio e lo sviluppo dei principali azionamenti elettrici per l’automazione
e per l’automazione di sistemi elettrici, anche in contesti altamente specializzati.
Capacità d’apprendimento
Lo studente sarà in grado di affrontare in autonomia qualsiasi problematica relativa allo studio
degli azionamenti elettrici per l’automazione e di schede per l’automazione di sistemi elettrici. Sarà
in grado di approfondire tematiche complesse quali quelle connesse allo sviluppo e messa a punto
di nuove ed originali strategie di controllo.
OBIETTIVI FORMATIVI
Il Corso ha carattere applicativo e costituisce un complemento al corso di “Azionamenti Elettrici”.
In esso, oltre ad approfondire alcuni argomenti riguardanti gli azionamenti elettrici per
l’automazione e la progettazione di schede e componenti per l’automazione di sistemi elettrici,
vengono trattati nuovi argomenti, quali i componenti che sfruttano circuiti logici combinatori e
sequenziali sincroni e asincroni.
Il Corso è finalizzato al conseguimento dei seguenti obiettivi:
- fornire conoscenze e metodologie adeguate per affrontare e risolvere in maniera originale
problematiche riguardanti lo studio e lo sviluppo dei principali azionamenti elettrici per
l’automazione della componentistica per l’automazione di sistemi elettrici.
ORE FRONTALI
10
15
15
5
15
TESTI
CONSIGLIATI
LEZIONI FRONTALI
Definizioni dei sistemi per l’automazione
Circuiti Logici
Azionamenti per l’automazione
Logica pneumatica e domotica
ESERCITAZIONI
Esercitazioni numerico/pratiche su azionamenti
l’automazione.
•
•
•
•
e
componenti
Fotocopie dei trasparenti utilizzati
Leonhard W.: Control of Electrical Drives, Springer Verlag, 1996
B. K. Bose: Power Electronics and AC drives, Prentice - Hall, 1986
A. Bellini, G. Figalli: Il Motore asincrono negli azionamenti
industriali, UNITOR 1990H.
5
per
INGEGNERIA
2009-10
INGEGNERIA ELETTRICA PER LA
REALIZZAZIONE E GESTIONE DI SISTEMI
AUTOMATIZZATI (D.M. 509/99)
Corso Integrato di Elettronica ed Elettronica di
Potenza
Affine/Caratterizzante
Ingegneria Elettronica - Ingegneria Elettrica
08260
SI
2
ING-INF/01 - ING-IND/32
Mauro Mosca
Ricercatore confermato
Università di Palermo
Antonino Oscar Di Tommaso
Ricercatore
Università degli Studi di Palermo
6+6
202
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1 - Elettronica)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 2 - elettronica industriale di
potenza)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
50 (modulo I)
48 (modulo II)
Fisica o Fisica Generale, Principi di Ingegneria
Elettrica, Matematica I e II, Elettronica
II
Polo Didattico di Caltanissetta
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
Lezioni frontali, Esercitazioni in aula
Facoltativa
Prova Scritta, Presentazione al computer, Prova
Orale
Voto in trentesimi
Secondo semestre, Terzo modulo
Modulo I: Mercoledì 9-13, Giovedì 15-19
Modulo II: dopo la fine della lezione
Modulo I: Dopo la lezione o per appuntamento
Modulo II: dopo la fine della lezione
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Il corso si propone di fornire allo studente una preparazione di base ad ampio spettro nel settore
dell’elettronica analogica, digitale e di potenza, fornendo sia i principi teorici basilari che
esercitazioni analitiche e progettuali. Particolare enfasi sarà data alle principali tecniche di analisi e
sintesi dei circuiti elettronici, in modo da portare lo studente ad essere in grado di operare delle
scelte progettuali autonome. A tale scopo si rilevano come fondamentali le varie esercitazioni
svolte in aula. Lo studente al termine del Corso avrà conoscenza sui metodi più adatti per
6
affrontare tipologie standard di circuiti elettronici di segnale e di potenza.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Verranno impartite le nozioni fondamentali necessarie per affrontare sia l’analisi che la sintesi dei
circuiti elettronici. Ci si aspetta che lo studente sia in grado di riconoscere componenti e circuiti
con l’ausilio delle tecniche di analisi acquisite e, inoltre, di leggere e utilizzare i data sheets forniti
dai costruttori di circuiti integrati e di dispositivi di potenza in modo da poter scegliere
opportunamente i componenti necessari a realizzare i progetti proposti.
Autonomia di giudizio
Il corso ha lo scopo di acquisire i metodi con i quali si affronta sia lo studio che la progettazione
dei circuiti elettronici analogici, digitali e di potenza. Lo studente sarà pertanto in grado di
interpretare e giustificare il comportamento elettrico di un circuito. Avrà inoltre acquisito una
metodologia propria di analisi dei circuiti e delle metodologie progettuali in modo da risolvere un
problema nel modo più efficace possibile; attraverso tali metodologie egli sarà in grado di scegliere
i componenti più adatti per la stesura dello schema esecutivo del progetto di un sistema digitale di
medio-bassa complessità e di schemi di convertitori elettronici di potenza.
Abilità comunicative
Lo studente acquisirà la capacità di comunicare ed esprimere problematiche inerenti i circuiti
elettronici. In particolare sarà in grado di sostenere conversazioni sul condizionamento di un
segnale, sull'interfacciamento tra diversi circuiti, sulle tecnologie utilizzate per la realizzazione
della maggioranza dei circuiti integrati elettronici in commercio, sui dispositivi elettronici più
adatti a realizzare una determinata funzione, sui convertitori elettronici di potenza per applicazioni
negli azionamenti elettrici e nei sistemi elettrici per l’energia.
Capacità d’apprendimento
Allo studente verranno indicati i mezzi per completare ed affinare le nozioni acquisite durante il
corso universitario. In particolare, sarà in grado di affrontare in autonomia diverse problematiche
relative all’analisi e/o alla progettazione di circuiti elettronici. Questa padronanza gli consentirà di
accedere senza sforzo sia ad ambiti professionali di medio livello tecnico nel settore, sia a corsi
specifici di laurea specialistica.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1
Conoscenza dei principi di base dell’elettronica moderna, dei dispositivi elettronici, delle modalità
di funzionamento e di progettazione di circuiti elettronici.
MODULO 1
ORE FRONTALI
1
6
4
1
2
3
2
2
3
3
5
DENOMINAZIONE DEL MODULO: Elettronica
LEZIONI FRONTALI
Introduzione alla fisica dei semiconduttori
Dispositivi discreti: diodi, MOSFET, e BJT. Circuiti a diodi e transistori.
Dispositivi optoelettronici
Amplificatori a componenti discreti. Amplificatori multistadio
Dispositivi analogici integrati
Studio in frequenza degli amplificatori
Amplificatori operazionali e loro applicazioni
Alimentatori e dispositivi di potenza
Circuiti logici
Famiglie logiche
Circuiti combinatori
Circuiti sequenziali
7
1
2
Multivibratori astabili e monostabili
Acquisizione ed elaborazione dei segnali
15
ESERCITAZIONI
Metodologie per la progettazione di sistemi digitali
TESTI
CONSIGLIATI
•
•
Dispense del corso
Sedra-Smith, "Circuiti per la microelettronica", (EDISES, 2005)
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 2
Conoscenza del principio di funzionamento, della modalità di funzionamento e di costruzione dei
convertitori elettronici di potenza di più frequente utilizzo in ambito industriale.
MODULO 2
ORE FRONTALI
4
7
8
8
7
6
8
TESTI
CONSIGLIATI
DENOMINAZIONE DEL MODULO: Elettronica Industriale di Potenza
LEZIONI FRONTALI
Componenti elettronici e componenti passivi utilizzati nei convertitori
statici di potenza
Convertitori c.a./c.c.
Convertitori c.c./c.c.
Convertitori c.c./c.a.
Convertitori c.a./c.a.
Cenni sull'applicazione dei convertitori negli impianti e negli azionamenti
elettrici
ESERCITAZIONI
Esercitazioni numeriche sui convertitori elettronici di potenza.
N. Mohan, T. M. Undeland, W. P. Robbins, "Power Electronics: Converters,
Applications, and Design". Second edition, John Wiley & Sons, Inc., New
York, 1995 (esiste anche una versione tradotta in lingua italiana).
8
Ingegneria
2009-2010
Ingegneria Elettrica (polo di Caltanissetta)
(D.M. 270/04)
Calcolo 2
Di base
Matematica, informatica e statistica
01735
NO
1
MAT/03 MAT/05
Aiena Pietro
Prof. Ordinario
Università di Palermo
9
135
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
90
Calcolo I
I
Caltanissetta – via Real Maestranza
Lezioni frontali, Esercitazioni in aula
Obbligatoria
Prova Orale, Prova Scritta
Voto in trentesimi
Secondo semestre
Lunedì’ e Venerdì
Lunedì e Venerdì
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI.
Acquisizione di metodi e conoscenze matematiche relative all’analisi matematica di funzioni a più
variabili. Soluzioni di equazioni differenziali
Conoscenza e capacità di comprensione: Capacità di risolvere problemi relativi all’analisi
matematica
Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Applicare le tecniche a modelli matematici
Autonomia di giudizio: Capacità ed autonomia nella soluzione dei problemi proposti
Abilità comunicative: Chiarezza di esposizione delle problematiche matematiche
Capacità d’apprendimento: Autonomia e capacità di inquadramento delle tematiche matematiche
OBIETTIVI FORMATIVI
Acquisizione de concetti fondamentali dell’analisi di funzioni a più variabili. Tecniche di
risoluzione di equazioni differenziali
9
ORE FRONTALI
Impossibile a
quantificare
TESTI
CONSIGLIATI
LEZIONI FRONTALI
Integrazione impropria
Serie numeriche
Serie di funzioni, sviluppi di Taylor
Funzioni a più variabili
differenziabilità
Teoremi sulla differenziabilità
Massimi e minimi vincolati
Integrazione multipla
Forme differenziali
Integrali curvilinei
Problema di Cauchy
Equazioni differenziali di vario genere
Sviluppo di Fourier
ESERCITAZIONI
Esercizi su tutti gli argomenti
1) C.D.Pagani- S. Salsa : Matematica, Casa editrice Masson, Milano 1997.
2) P. Marcellini C.Sbordone Calcolo, Casa editrice Liguori
3) P. Marcellini C.Sbordone:Esercitazioni di Analisi Matematica II Volume,
parte I e II, Casa editrice Liguori.
10
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
INGEGNERIA
2009-2010
INGEGNERIA ELETTRICA (Caltanissetta)
(D.M. 270/04)
Matematica I
Di Base
Matematica, informatica e statistica
01745
NO
MAT/05
Giuseppe La Spina
Ricercatore in pensione
Università di Palermo
9
153
72
Matematica del corso zero
I
Da definire
Lezioni frontali, Esercitazioni in aula
Facoltativa
Prova Orale previo superamento di una prova
scritta
Voto in trentesimi
Primo semestre
Da definire
Alla fine di ogni lezione
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Lo studente al termine del corso avrà conoscenza degli elementi fondamentali del calcolo
differenziale ed integrale per funzioni di una variabile. In particolare conoscerà le principali
proprietà globali e locali di una funzione e avra’ appreso i concetti di limite, continuità, derivata,
serie numerica, primitiva e integrale di Riemann.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Lo studente affinerà la capacità di ragionamento logico e l’attitudine ad affrontare i problemi in
modo scientificamente rigoroso; parallelamente, imparerà ad applicare i concetti acquisiti a
problemi quali il calcolo di limiti e di integrali, lo studio di una funzione e lo studio del carattere di
una serie numerica.
Autonomia di giudizio
Lo studente sarà in grado di generalizzare le idee e le tecniche acquisite a situazioni e a problemi
11
non esplicitamente affrontati nel corso, ragionando per analogia e per estensione. Acquisterà
inoltre l’abitudine a cercare più di una soluzione e più di un punto di vista nell’affrontare un
singolo problema, cercando in particolare una soluzione personale. Diventerà infine più
indipendente nel leggere un libro di matematica e nell’acquisire autonomamente le nozioni di cui
ha bisogno
Abilità comunicative
Lo studente acquisirà la capacità di comunicare ed esprimere problematiche inerenti all’oggetto del
corso. Sarà in grado di scrivere la soluzione di problemi di matematica in modo rigoroso e corretto,
sia nella forma che nella sostanza
Capacità d’apprendimento
Lo studente apprenderà come le definizioni e i teoremi di una teoria matematica si sviluppino a
partire da esempi concreti (“induzione” dal particolare al generale) e come la teoria generale possa
a sua volta essere applicata a casi concreti (“deduzione” dal generale al particolare). Ciò lo
faciliterà nell’affrontare i successivi corsi di carattere matematico e nel proseguire, più in generale,
gli studi ingegneristici con maggiore autonomia ed discernimento.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
Il corso di Matematica I ha come obiettivo sia quello , formativo , di abituare lo studente ad un
ragionamento rigoroso affinandone le capacità logico-deduttive , sia quello, pratico , di fornire
strumenti e informazioni che siano di servizio per gli studi successivi .
ORE FRONTALI
2
3
2
4
3
2
12
7
3
5
LEZIONI FRONTALI
Teoria elementare degli insiemi – Applicazioni – Insiemi finiti – Insiemi
infiniti
Struttura dei numeri reali - Estremo superiore ed estremo inferiore –
Funzioni elementari
I numeri complessi – Rappresentazione , operazioni , potenze e radici
ennesime – Teorema fondamentale dell’algebra
Successioni numeriche – Il concetto di limite – Successioni monotone –
Algebra dei limiti - Forme indeterminate – Limiti notevoli – Il numero di
Nepero
Serie numeriche - Serie a segno costante – Serie armonica – Serie geometrica
– Criteri di convergenza – Assoluta convergenza – Serie a segni alterni .
Topologia naturale di R – Intorni – Punti interni – Insiemi aperti – Punti di
accumulazione –punti isolati – Punti frontiera – Insiemi chiusi .
Limiti di funzioni - Teoremi ( Unicità, Permanenza del segno – Limitatezza
locale – Confronto . Continuità– Classificazione – Teoremi (Weierstrass Esistenza degli zeri – Valori intermedi ) – Proprietà delle funzioni monotone
- Funzioni invertibili e funzioni inverse.
Calcolo differenziale – Significato geometrico di derivata e di differenziale –
Algebra delle derivate – Teorema di Fermat – Test di monotonia – Massimi e
minimi relativi - Teoremi di Rolle e di Lagrange – Regole di de l’Hospital –
Formula di Taylor – Studio di funzioni .
Integrale di Riemann – Caratterizzazione delle funzioni integrabili – La
funzione integrale – Primitive di una funzione – Teorema fondamentale del
calcolo integrale – Teorema della media – Integrazione per parti e
integrazione per sostituzione - Integrali indefiniti .
Elementi di calcolo matriciale. Sistemi lineari. Elementi di geometria analitica
12
del piano.
29
TESTI
CONSIGLIATI
ESERCITAZIONI
Esercitazioni riguardanti gli argomenti del corso
Marcellini – Sbordone , Elementi di Analisi Matematica I .Liguori editore .
Raccolta di esercizi a cura del docente
13
Ingegneria
2009/2010
Ingegneria Elettrica –polo di Caltanissetta
(D.M. 270/04)
Chimica
Di base
Fisica e Chimica
01788
NO
1
Chim/07
Nome e Cognome: Sabina Alessi
Qualifica: Ricercatrice
Università di appartenza: Palermo
9
135
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
90
Nessuna
1°
Caltanissetta
Lezioni frontali, Esercitazioni in aula
Facoltativa
Prova scritta, seguita da eventuale prova orale
Voto in trentesimi
III e IV modulo.
L’orario delle lezioni è consultabile sul sito del
corso di laurea:
http://portale.unipa.it/CdLIngegneriaElettricaCL
Compatibilmente con il calendario delle lezioni
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
•
Conoscenza e capacità di comprensione Lo studente al termine del Corso avrà
conoscenza delle problematiche inerenti la struttura della materia, i principi che regolano le
sue trasformazioni chimico-fisiche (trasformazioni di fase, reazioni chimiche ecc..) e le
variazioni di energia che sempre le accompagnano. In particolare, lo studente sarà in grado
di comprendere i principi fondamentali della struttura atomica e del legame chimico. Sarà
inoltre in grado di valutare l’influenza dei parametri operativi (quali ad esempio
temperatura e pressione) sulle reazioni chimiche.
•
Capacità di applicare conoscenze e comprensione: Lo studente sarà in grado di
utilizzare gli strumenti relativi alla conoscenza della struttura della materia per correlare in
modo qualitativo le sue proprietà (temperatura di fusione e di ebollizione, tensione di
vapore ecc.) con la struttura. Inoltre, sarà in grado di indicare qualitativamente le condizioni
14
di processo ottimali per la conduzione di una reazione chimica in base alla natura degli
obiettivi da perseguire (sintesi di un prodotto, produzione di energia, etc.).
• Autonomia di giudizio: Lo studente sarà in grado di valutare autonomamente:
- la validità ed i limiti di approssimazione dei modelli interpretativi della struttura
della materia;
- gli ambiti di utilizzo dei principi della termodinamica e della cinetica ai fini della
conduzione delle reazioni chimiche.
•
Abilità comunicative: Lo studente acquisirà la capacità di comunicare ed esprimere
problematiche inerenti l’oggetto del corso. Sarò in grado di sostenere conversazioni su
tematiche relative agli aspetti fondamentali della disciplina (struttura atomica, molecolare
termodinamica e cinetica delle reazioni chimiche) facendo ricorso ad una terminologia
scientifica adeguata, e agli strumenti della rappresentazione matematica dei principali
fenomeni descritti.
•
Capacità d’apprendimento: Lo studente avrà appreso i principi fondamentali della
struttura della materia e della conduzione delle reazioni chimiche. Avrà compreso la
differenza tra un approccio fenomenologico e un approccio microscopico/modellistico allo
studio delle proprietà della materia, delle sue trasformazioni chimiche e delle connesse
variazioni dell’energia. Queste conoscenze contribuiranno alla formazione del suo
bagaglio di conoscenza delle discipline fenomenologiche (fisiche e chimiche) e questo gli
consentirà di proseguire gli studi ingegneristici con maggiore autonomia e discernimento
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso di Chimica si propone di fornire agli studenti:
- le conoscenze fondamentali della struttura della materia
- i principi termodinamici e cinetici relativi alla sua trasformazione, con particolare riferimento ai
sistemi ideali
ORE FRONTALI
4
1
1
3
6
6
6
8
LEZIONI FRONTALI
Elementi, composti, miscele, molecole, atomi, ioni. Mole, Reazioni chimiche:
calcoli stechiometrici.
Sistema termodinamico, funzioni di stato ed equazioni di stato; sistemi
omogenei ed eterogenei, definizione di fase.
Unità di misura delle concentrazioni dei sistemi omogenei: molarità, molalità,
frazione molare, percentuale in peso ed in volume.
Sistemi gassosi. Gas ideali: equazione di stato. Cenni di teoria cinetica dei
gas, distribuzione delle velocità molecolari. Gas reali: equazione di Van der
Waals.
Primo principio della termodinamica e termochimica; funzioni di stato
energia interna ed entalpia. Trasformazioni esotermiche ed endotermiche.
Secondo principio della termodinamica ed equilibrio chimico; funzioni di
stato entropia, entalpia libera ed energia libera. Condizioni standard. Costante
di equilibrio per reazioni in sistemi omogenei ideali. Principio di Le Châtelier.
Costante di equilibrio per reazioni eterogenee.
Passaggi di stato – Equilibrio liquido-vapore: tensione di vapore di un
liquido. Ebollizione di un liquido. Equilibri solido-liquido e solido-vapore.
Diagrammi di stato.
Struttura atomica - Modello atomico di Bohr per l’atomo di idrogeno. Cenni
15
10
1
10
6
3
2
1
3
2
2
3
3
6
3
di meccanica ondulatoria. Equazione di Schrodinger. Orbitali atomici per
l’atomo di idrogeno e per sistemi polielettronici. Configurazione degli
elementi e tavola periodica. Proprietà periodiche: energia di ionizzazione,
affinità elettronica
Legame chimico – Legame ionico. Legame covalente: modello della
sovrapposizione degli orbitali di valenza. Legame sigma e pigreca. Legame
covalente omopolare e eteropolare; elettronegatività. Legame dativo.
Geometria molecolare ed orbitali ibridi. Cenni agli orbitali molecolari. Forze
di Van der Waals. Legame di idrogeno. Legame metallico.
Lo stato solido – Solidi amorfi e solidi cristallini. Tipi di solidi cristallini:
ionici, molecolari, metallici, macromolecolari.
Equilibri in soluzione - Tipi di soluzioni: solubilità e soluzioni sature.
Solubilità dei gas nei liquidi: legge di Henry. Equilibri in soluzione acquosa:
acidi e basi. Definizione di acido e di base secondo Arrhenius, LowryBronsted e Lewis.. Calcolo del pH per soluzioni di acido e base forti e deboli.
Idrolisi dei sali. Soluzioni tampone. Correlazioni proprietà acido-base struttura
molecolare. Prodotto di solubilità. Proprietà colligative delle soluzioni.
Reazioni di ossido riduzione ed elettrochimica – Numero di ossidazione.
Coppie coniugate redox. Pile, semielementi galvanici, potenziali standard di
riduzione e criteri per stabilire la forza ossidante o riducente di una coppia
redox. Legge di Nernst. Cenni di elettrolisi in sali fusi e leggi di Faraday.
Cinetica chimica – Reazioni omogenee. Velocità di reazione, ordine di
reazione, meccanismo di reazione e stato cineticamente determinante.
Influenza della temperatura sulla velocità di reazione; relazione di Arrhenius.
Catalizzatori.
La tavola periodica degli elementi, descrizione dei gruppi. Idruri. Ossidi
basici, acidi ed anfoteri. Acidi inorganici più comuni. Sali.
Cenni di chimica organica.
ESERCITAZIONI
Elementi, composti, miscele, molecole, atomi, ioni. Mole, Reazioni chimiche:
calcoli stechiometrici.
Unità di misura delle concentrazioni dei sistemi omogenei: molarità, molalità,
frazione molare, percentuale in peso ed in volume.
Sistemi gassosi. Gas ideali: equazione di stato. Cenni di teoria cinetica dei
gas, distribuzione delle velocità molecolari. Gas reali: equazione di Van der
Waals.
Primo principio della termodinamica e termochimica; funzioni di stato
energia interna ed entalpia. Trasformazioni esotermiche ed endotermiche.
Secondo principio della termodinamica ed equilibrio chimico; funzioni di
stato entropia, entalpia libera ed energia libera. Condizioni standard. Costante
di equilibrio per reazioni in sistemi omogenei ideali. Principio di Le Châtelier.
Costante di equilibrio per reazioni eterogenee.
Equilibri in soluzione - Tipi di soluzioni: solubilità e soluzioni sature.
Solubilità dei gas nei liquidi: legge di Henry. Equilibri in soluzione acquosa:
acidi e basi. Definizione di acido e di base secondo Arrhenius, LowryBronsted e Lewis.. Calcolo del pH per soluzioni di acido e base forti e deboli.
Idrolisi dei sali. Soluzioni tampone. Correlazioni proprietà acido-base struttura
molecolare. Prodotto di solubilità. Proprietà colligative delle soluzioni.
Reazioni di ossido riduzione ed elettrochimica – Numero di ossidazione.
Coppie coniugate redox. Pile, semielementi galvanici, potenziali standard di
16
riduzione e criteri per stabilire la forza ossidante o riducente di una coppia
redox. Legge di Nernst. Cenni di elettrolisi in sali fusi e leggi di Faraday.
TESTI
CONSIGLIATI
•
•
Silvestroni “Fondamenti di Chimica” ed. Veschi
Oxtoby, Nachtrieb “Chimica moderna” ed. Edises
17
Ingegneria
2009/10
Ingegneria Elettrica (CL) (D.M. 270/04)
CIRCUITI LOGICI
Affine
Ingegneria Elettronica
08268
NO
/
ING-INF/01
Gianluca Acciari
Ricercatore
Università di Palermo
6
80
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
70
Nessuna
I
Caltanissetta, via Real Maestranza snc
Lezioni frontali, Esercitazioni in aula
Facoltativa
Prova Scritta e Prova Orale
Voto in trentesimi
Secondo semestre, mod.3,4
L’orario delle lezioni è consultabile sul sito del
corso di laurea:
http://portale.unipa.it/CdLIngegneriaElettricaCL
Gio., 17-19.
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Acquisizione sia delle capacità di analisi necessarie alla interpretazione del funzionamento dei
circuiti logici sia delle capacità di sintesi fondamentali per affrontare la fase di progetto di circuiti a
livello logico. Per la sintesi, in particolare, viene sottolineato l’aspetto di modularità di un progetto
e la suddivisione funzionale di un circuito logico.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Capacità di affrontare una vasta schiera di problematiche e trasformarle in una rappresentazione
circuitale a livello logico. Capacità di distinguere i problemi che necessitano soluzioni in termini di
circuiti combinatori da quelli in cui è previsto l’immagazzinamento di informazioni binarie (circuiti
logici sequenziali).
Autonomia di giudizio
Essere in grado di valutare i risultati per un progetto di un circuito logico e formulare le eventuali
modifiche e migliorie che possono seguire.
Abilità comunicative
18
Essere in grado illustrare e commentare criticamente l'analisi o la sintesi di un circuito logico.
Capacità d’apprendimento
Utilizzando le conoscenze impartite nel corso si acquisiscono le capacità per seguire in maniera
proficua ed approfondita i successivi insegnamenti che affrontano l'elettronica digitale ed i sistemi
digitali più complessi.
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso si propone di affrontare in maniera completa ed articolata la fase di analisi e sintesi a livello
di circuito logico che precede la fase di progetto per un circuito elettronico di tipo digitale.
Si parte dai sistemi numerici e da alcuni tipi di codifiche in base differente dall'usuale sistema
decimale per arrivare al sistema binario. Si affronta poi l'algebra di Boole come supporto
fondamentale a tutti i processi di logica binaria.
Si studiano i blocchi elementari fondamentali, ovvero le “porte logiche”, necessari per il primo
passo di sintesi dal progetto logico-funzionale verso il circuito logico e, successivamente, verso il
circuito elettronico di tipo digitale.
Vengono poi affrontati i circuiti logici combinatori partendo da quelli più standard (Encoder,
decoder, multiplexer, demultiplexer, sommatori,..) per passare successivamente ai circuiti logici di
tipo sequenziale. In questi ultimi si introduce l'operazione di “immagazzinamento” della
informazione elementare (bit) necessaria per compiere quelle funzioni logiche che implicano il
concetto di memoria. Vengono descritti alcuni esempi classici di circuiti logici sequenziali quali i
registri ed i contatori acquisendo così non solo la capacità di analisi, ma anche quella di progetto di
un semplice circuito sia combinatorio che sequenziale o misto. Per problemi più complessi
l'obiettivo del modulo è quello di acquisire la capacità di individuare lo schema risolutivo tramite
l'uso di blocchi più elementari.
Infine vengono descritte le memorie di tipo RAM statiche e dinamiche ed i dispositivi
programmabili (ROM, PAL e PLA) dal punto di vista logico-funzionale.
ORE FRONTALI
6
3
8
10
4
4
8
LEZIONI FRONTALI
Sistemi numerici. Numeri binari, ottali, esadecimali ed in base “r” generica.
Conversione tra basi e passaggio rapido tra basi 2, 4, 8, 16. Operazioni
aritmetiche in base generica. Complemento e sottrazione utilizzando il
complemento a “r-1”.
Codice BCD e ASCII. Distanza di Hamming e codice Gray. Numeri reali in
virgola mobile e standard IEEE 754 -1985.
Algebra booleana. Operatori logici AND, OR, NOT e relative porte logiche.
Funzioni booleane e loro complemento. Operatori logici NAND, NOR, XOR,
XNOR. Funzioni dispari e controllo della parità/disparità.
Forme canoniche: mintermini e maxtermini.Mappe di Karnaugh. Somme di
prodotti e prodotti di somme. Analisi dei circuiti combinatori. Sintesi dei
circuiti combinatori: tipo top-down con strategia “dividi et impera”.
Convertitore di codice, Decodificatore (decoder), Codificatore (encoder),
Multiplexer (mux), Demultiplexer (demux)
Circuiti integrati: cenni sulla scala di integrazione e le famiglie logiche.
Margine di rumore per logiche TTL e CMOS. Tempi di transizione e di
propagazione. Fenomeni di “alee” statiche di tipo 1 e 0. Alee dinamiche.
Half-adder e full-adder. Sommatori binari con riporto in cascata. Sommatori
veloci con riporto anticipato (Look-Ahead Carry). Sottrattori e moltiplicatori
binari.
Circuiti sequenziali: latch e gated-latch di tipo SR e D. Flip-flop: edge e pulse
level triggered.
Flip-flop di tipo master-slave: SR, D, JK, Toggle. Ingressi diretti. Analisi dei
19
4
8
15
TESTI
CONSIGLIATI
circuiti sequenziali di tipo sincroni ed asincroni. Classificazione di Mealy e di
Moore. Diagramma e tabella di stato. Sintesi dei circuiti sequenziali.
Registri a caricamento seriale e parallelo. Registri a scorrimento
parallelo/seriale, uni e bi-bidirezionali. Contatori binari: a cascata e sincroni.
Progetto di contatori sincroni binari con conteggio arbitrario.
Tipi di memorie e loro classificazioni. FIFO e LIFO. RAM di tipo statico e
dinamico: cella elementare e bit-slice. Temporizzazione ed organizzazione
interna delle memorie RAM in banchi. Tecnologia di programmazione mask,
fuse ed anti-fuse. ROM, PROM, PAL e PLA.
Cenni di altri dispositivi programmabili: CPLD, FPGA
ESERCITAZIONI
Esercizi ed esempi applicativi svolti durante il corso
• M.M.Mano, C.R. Kime, “RETI LOGICHE”, Pearson Education Italia
• T.L.Floyd, “Digital Fundamentals”, Prentice Hall
• Dispense fornite dal docente.
20
INGEGNERIA
2009-2010
INGEGNERIA ELETTRICA RGSA –
CALTANISSETTA (D.M. 509/99)
COMPATIBILITA’ ELETTROMAGNETICA
Caratterizzante
Ingegneria Elettrica
02091
NO
1
ING-IND/31
GUIDO ALA
Professore Associato confermato
Università degli Studi di Palermo - DIEET
http://www.dieet.unipa.it/ala
6
98
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
52
Nessuna, ma si consiglia di avere acquisito
preliminarmente all’inizio del corso, le
competenze relative ai corsi di matematica 1 e
2, Fisica 1 e 2, Principi di Ingegneria elettrica,
Elettronica, Elettronica industriale di potenza,
Azionamenti elettrici, Strumentazione e misure
elettriche
Terzo
Caltanissetta – via Real Maestranza
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
Lezioni frontali, Esercitazioni in aula
Facoltativa ma consigliata
Prova orale
Voto in trentesimi
Secondo semestre
L’orario delle lezioni è consultabile sul sito del
corso di laurea:
http://portale.unipa.it/CdLIngegneriaElettricaCL
Un’ora prima ed un’ora dopo le lezioni di
calendario, durante il periodo delle lezioni; in
altri periodi, previo appuntamento telefonico o
per e-mail
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
L’allievo, al termine del corso, avrà acquisito conoscenze e capacità di comprensione su:
• caratterizzazione dell’onda elettromagnetica, con particolare riferimento all’onda piana
uniforme ed ai problemi di diffusione nei buoni conduttori;
21
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
funzionamento e caratterizzazione dei circuiti a parametri distribuiti: valutazione dei
parametri unitari e analisi delle linee di trasmissione di più comune impiego, anche
mediante il simulatore PSPICE;
caratterizzazione delle sorgenti elettromagnetiche elementari: dipolo elettrico, dipolo
magnetico; dipolo lungo;
parametri fondamentali per la caratterizzazione generale delle antenne e delle schiere di
antenne;
comportamento non ideale dei componenti;
valutazione degli spettri in frequenza e degli inviluppi spettrali di segnali periodici e non
periodici, con particolare riferimento alle forme d’onda dei segnali deterministici presenti
nei dispositivi elettronici digitali;
principio di funzionamento dell’analizzatore di spettro;
problematiche di emissione e suscettività condotta;
problematiche di emissione e suscettività radiata;
modellizzazione dell’emissione e della suscettività condotta;
modellizzazione dell’emissione e della suscettività radiata;
caratterizzazione degli schermi elettromagnetici alle diverse frequenze di utilizzo;
problematiche connesse con il fenomeno della scarica elettrostatica;
impatto ambientale dei campi elettromagnetici nel quadro normativo nazionale ed
internazionale;
valutazione delle problematiche di compatibilità elettromagnetica in apparecchiature e
sistemi nell’ambito delle applicazioni per i sistemi industriali automatizzati.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
L’allievo, al termine del corso, sarà in grado di:
• individuare le problematiche di compatibilità elettromagnetica connesse con il
funzionamento di apparecchiature e sistemi nell’ambito dell’ingegneria elettrica;
• individuare possibili soluzioni per il soddisfacimento dei requisiti di compatibilità
elettromagnetica stabiliti dalle norme e dalle leggi.
Autonomia di giudizio
L’allievo avrà acquisito l’autonomia necessaria per poter interpretare criticamente i risultati
dell’analisi, al fine dell’ottenimento della compatibilità elettromagnetica di apparati e sistemi.
Abilità comunicative
L’allievo avrà acquisito la capacità di comunicare ed esprimere le problematiche inerenti l’oggetto
del corso e di evidenziare gli aspetti fondamentali relativi alla compatibilità elettromagnetica in
ambito industriale.
Capacità d’apprendimento
L’allievo sarà in grado di comprendere ed analizzare problemi di compatibilità elettromagnetica in
sistemi anche complessi, prospettando soluzioni standard anche in contesti specializzati.
OBIETTIVI FORMATIVI
L’insegnamento si propone di fornire all’allievo le competenze necessarie per la valutazione della
compatibilità elettromagnetica condotta e radiata di apparati e sistemi nell’ambito delle
applicazioni dell’ingegneria elettrica.
ORE FRONTALI
LEZIONI FRONTALI
Generalità sulla compatibilità elettromagnetica (CEM). Definizioni.
2
22
Terminologia. Unità di misura di comune impiego. Sistemi a parametri
distribuiti. Esempi di interferenza elettromagnetica e modi di accoppiamento.
Organismi normatori. Introduzione al decibel.
2
2
Sistema di misura delle lunghezze inglese. Cenno sugli organismi FCC e
CISPR. Dimensioni elettriche: lunghezza d'onda e velocità di propagazione.
Guadagno in potenza, in tensione, in corrente: il decibel. Il decibel come
rapporto tra grandezze; scelta del riferimento: milli- micro-. Conversione dal
dB al valore effettivo. Stima delle perdite di potenza nei cavi: impiego delle
relazioni di linea di trasmissione. Onde progressiva e regressiva, coefficiente
di riflessione. Relazioni nel dominio fasoriale e nel dominio del tempo.
Perdita di potenza secondo i costruttori, espressione in dBx. Caratterizzazione
delle sorgenti di segnale. Esempi di sistemi elettricamente corti e lunghi.
Esempi di conversione in dBx e viceversa. Stima di quantità espresse in dB e
stima di conversioni. Esempi di calcolo di tensioni e potenze in sistemi
sorgente-cavo-ricevitore.
Requisiti di compatibilità elettromagnetica per sistemi digitali. Generalità
sulle norme FCC (USA) e sul documento CISPR 22. Limiti per le emissioni
radiate e condotte. Esempio di LISN (Line Impedance Stabilization Network)
per la valutazione delle emissioni condotte.
2
Richiami di teoria dei campi elettromagnetici: equazioni di Maxwell,
condizioni al contorno. Flusso di potenza, vettore di Poynting; teorema di
Poyntyng. Onde piane uniformi in mezzi ideali senza e con perdite: equazioni
nel dominio del tempo e nel dominio della frequenza. Velocità di fase,
impedenza intrinseca, costante di propagazione. Valutazione del flusso di
potenza associato all'onda piana uniforme.
3
Onda piana uniforme in mezzi dielettrici ed in mezzi conduttori: valutazioni
sulla costante di propagazione e sull'impedenza intrinseca. Diffusione nei
buoni conduttori: solido 3D semindefinito, effetto pelle, profondità di
penetrazione. Effetto pelle nel conduttore cilindrico: determinazione
dell'equazione differenziale nella variabile di campo di interesse; studio nel
dominio della frequenza: equazione di Bessel di prima specie e sua soluzione.
Andamento del modulo della densità di corrente normalizzata in funzione
della distanza radiale, al variare della frequenza. Equazioni generali delle
onde dei vettori di campo.
2
Linee di trasmissione uniformi a due conduttori di comune impiego.
Equazioni delle linee di trasmissione: modo TEM; cella elementare r, l, c, g;
determinazione dei parametri r, l, c per unità di lunghezza nel caso di due
conduttori rettilinei e paralleli; parametri per un conduttore su piano di massa
indefinito. Soluzione generale nel dominio del tempo.
2
Induttanza interna del conduttore cilindrico: espressione al variare della
frequenza. Parametri p.u. del cavo coassiale e delle piste di un PCB.
Soluzione delle equazioni di linea di trasmissione nel dominio del tempo:
considerazioni qualitative. Soluzione nel dominio della frequenza: linea
ideale; coefficiente di riflessione; computo delle quantità necessarie per la
determinazione delle espressioni del fasore della tensione e del fasore della
corrente in funzione di "z". Rapporto onde stazionarie (ROS) o voltage
standing wave ratio (VSWR). Valutazione nelle diverse condizioni di carico.
Flusso di potenza. Linea di trasmissione con perdite. Modelli approssimati a
parametri concentrati. Cenni alla trasformazione dal dominio del tempo a
quello della frequenza. Introduzione al simulatore PSPICE. Esempi di
23
simulazione di circuiti concentrati e distribuiti.
4
1
2
1
1
4
Equazioni delle onde dei potenziali ritardati, anche in mezzo con perdite.
Gauge di Lorentz. Forma generale dei potenziali ritardati nel dominio del
tempo e nel dominio fasoriale, espressi come integrali di cariche e correnti.
Introduzione alle antenne. Antenne a dipolo; il dipolo elettrico: impiego del
potenziale vettore magnetico ritardato fasoriale per la determinazione delle
espressioni generali delle componenti del campo elettrico e del campo
magnetico nello spazio libero, impiegando il sistema di coordinate sferiche.
Approssimazioni in campo vicino ed in campo lontano. Potenza media
irradiata in funzione della distanza radiale. Potenza media totale irradiata;
resistenza di radiazione. Dipolo magnetico: espressioni delle componenti di
campo. Resistenza di radiazione. Impedenza d'onda del dipolo elettrico e del
dipolo magnetico: andamenti in funzione del rapporto distanza
radiale/lunghezza d'onda. Il dipolo lungo: dipolo in mezza onda e monopolo
al quarto d'onda.
Schiere di antenne. Caratterizzazione delle antenne: direttività e guadagno;
apertura efficace; fattore d'antenna; effetti di bilanciamento e adattatori di
impedenza. Antenne a larga banda: biconica, log-periodica.
Comportamento non ideale dei componenti: conduttori, linee e piste, il
concetto di induttanza parziale. Effetto dei reofori sui componenti.
Comportamento reale dei resistori: diagramma di Bode relativo al modello
circuitale concentrato di un resistore reale. Comportamento reale di induttori e
condensatori: diagrammi di Bode dei modelli circuitali concentrati
dell'induttore e del condensatore reali.
Bobine di arresto del modo comune: ferriti ed anelli di ferrite. Risposta in
frequenza delle ferriti di uso comune.
Elementi disturbanti nei motori in DC e nei dispositivi digitali.
Comportamento reale degli interruttori elettromeccanici. Arco elettrico tra i
contatti e diagramma qualitativo della caratteristica tensione-corrente: scarica
di Townsend, scarica luminescente, zona di arco elettrico. Ordini di grandezza
delle tensioni e delle correnti in gioco. Arco a sciame. Provvedimenti per
l'eliminazione dell'arco elettrico.
Spettri dei segnali periodici: funzioni di base ortogonali ed espansione in serie
di Fourier; calcolo dei coefficienti della serie in sin() e cos(). Serie bilatera e
monolatera con funzioni di base esponenziali complesse: relazioni tra i
coefficienti. Comportamento della funzione sin(x)/x. Spettro di Fourier di un
segnale periodico ad onda quadra. Tecniche di calcolo dei coefficienti della
serie di Fourier per forme d'onda periodiche lineari a tratti: uso delle proprietà
della "delta di Dirac". Relazione tra i coefficienti della funzione e quelli della
sua derivata di ordine k. Spettro di forme d'onda trapezoidali, tipiche dei
circuiti digitali. Inviluppi spettrali di forme d'onda trapezoidali: effetto dei
tempi di salita e discesa sul contenuto spettrale; effetto della frequenza di
ripetizione e del ciclo di funzionamento; effetto delle oscillazioni smorzate.
Uso degli inviluppi spettrali nella valutazione delle "maschere" degli spettri di
uscita di un sistema lineare.
1
Principio di funzionamento dell'analizzatore di spettro; rivelatore di picco e di
quasi-picco. Dalla serie di Fourier alla trasformata di Fourier; integrale di
convoluzione.
2
Modelli di emissione radiata per fili e circuiti stampati: confronto tra corrente
di modo differenziale e corrente di modo comune. Modello di emissione per
24
la corrente di modo differenziale; modello di emissione per la corrente di
modo comune. Impiego della sonda di corrente per la valutazione dei livelli di
emissione. Esempi applicativi dei modelli di emissione del modo differenziale
e del modo comune. Modello di suscettività radiata per fili: impiego di
generatori distribuiti, pilotati dal campo EM incidente. Modello di suscettività
radiata semplificato per linea ideale e per linea idealizzata. Cavi coassiali e
impedenza di trasferimento.
2
2
1
1
1
2
1
1
2
Misura delle emissioni condotte: struttura generale e impiego della LISN. Uso
di filtri di alimentazione ed effetto sulle correnti di modo comune e
differenziale. Circuiti equivalenti. Scomposizione delle emissioni condotte
dovute alle correnti differenziali ed alle correnti di modo comune: misura
delle due componenti tramite commutatore DPDT. Alimentatori dissipativi ed
a commutazione: analisi qualitativa del funzionamento e delle interferenze
condotte; tipologie di trasformatori, impiego e connessione a massa dello
schermo tra primario e secondario. Collocazione topologica dell'alimentatore
e del filtro. Cenni alla suscettività condotta.
Generalità sul problema della schermatura. Efficienza di schermatura (SE) di
schermi piani: perdite per riflessione, assorbimento, riflessioni multiple. SE
con sorgenti in campo lontano ed in campo vicino per incidenza normale.
Cenni all'incidenza obliqua. Schermatura dei campi magnetici a bassa
frequenza. Effetto delle aperture sia in alta che in bassa frequenza; principio
di Babinet. Cenno all’impiego della teoria delle guide d'onda rettangolari per
sagomare i fori di ventilazione.
Scariche elettrostatiche, serie triboelettrica degli elementi, effetti, tecniche di
mitigazione hardware degli effetti radiati e condotti.
Collegamenti a massa: massa di segnale (analogica e digitale), massa
rumorosa, terra di protezione. Collegamento a punto comune e a punti
multipli, impedenza di accoppiamento di modo comune. Sistemi di messa a
massa ibridi. Percorsi di massa parassiti. Massa a griglia nei PCB.
La compatibilità elettromagnetica radiata negli impianti elettrici: analisi
qualitativa.
Impatto ambientale dei campi elettromagnetici: generalità sulla compatibilità
elettromagnetica fisiologica con riferimento ai campi a bassa frequenza
(sorgenti ELF) e ad alta frequenza (sorgenti IF/RF/MW).
Campi elettrico e magnetico di linee elettriche aeree ed in cavo (norma CEI
211-4): polarizzazione ellittica, livelli di campo elettrico e magnetico di linee
con varie tipologie di configurazione. Livelli di campo magnetico di
apparecchiature industriali e di uso domestico.
Metodi di misura e calcolo nel caso ELF. Metodi e tecniche di riduzione
dell’induzione magnetica negli impianti elettrici. Tecniche di compensazione
passiva per la schermatura di campi magnetici a frequenza industriale prodotti
da linee elettriche aeree di trasmissione dell’energia. Progetti di schermatura
di linee elettriche aeree. Realizzazione ed esercizio di un impianto di
schermatura attiva di linea elettrica aerea.
Esposizione umana ai campi elettromagnetici a bassa frequenza. Esposizione
umana ai campi elettromagnetici ad alta frequenza. Effetto biologico, effetti
sanitari acuti e differiti. Grandezze dosimetriche: densità di corrente di
conduzione, tasso di assorbimento specifico (SAR – specific absorption rate).
Grandezze radiometriche. Limiti di base, livelli di riferimento. Normativa,
linee guida internazionali e legislazione nazionale. Cenni sulla percezione del
25
rischio.
Totale: 44
2
2
4
ESERCITAZIONI
Esempi di sistemi elettricamente corti e lunghi. Esempi di conversione in dBx
e viceversa. Stima di quantità espresse in dB e stima di conversioni. Esempi
di calcolo di tensioni e potenze in sistemi sorgente-cavo-ricevitore.
Introduzione al simulatore PSPICE. Esempi di simulazione di circuiti
concentrati e distribuiti.
Spettro di Fourier di segnali periodici. Tecniche di calcolo dei coefficienti
della serie di Fourier per forme d'onda periodiche lineari a tratti: uso delle
proprietà della "delta di Dirac". Uso degli inviluppi spettrali nella valutazione
delle "maschere" degli spettri di uscita di un sistema lineare.
Totale: 8
TESTI
CONSIGLIATI
• C. Paul: “Compatibilità Elettromagnetica” – Edizioni Hoepli 1998.
• Dispense fornite dal docente.
• C. Paul: “Introduction to Electromagnetic Compatibility”, Second
Edition, Wiley-Interscience, 2006.
26
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
Ingegneria
2009/2010
Ingegneria Elettrica R.G.S.A. (Caltanissetta)
(D.M. 270/04)
Disegno assistito da calcolatore
Caratterizzante
Ingegneria meccanica
02605
No
1
ING-IND/15
Giovan Battista Rinaldi
Professore a contratto
9
150
75
Geometria del piano e dello spazio
Primo
Facoltà di Ingegneria – CL 1- Caltanissetta
Lezioni frontali
Esercitazioni in aula
Facoltativa
Prova grafica
Prova orale, se richiesta dallo Studente
Voto in trentesimi
Primo semestre
Disegno assistito da calcolatore – Lezioni
Giovedì dalle ore 09,00 alle ore 11,00
Disegno assistito da calcolatore – Laboratorio
Giovedì dalle ore 11,00 alle ore 13,00
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
Dalle ore 13,00 alle ore 14,00 (dopo l’attività
frontale)
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Lo Studente al termine del Corso avrà conoscenza nell’uso di programmi per il disegno assistito
da calcolatore, nella esecuzione e nella lettura di disegni tecnici, anche dal punto di vista della
conoscenza delle relative norme.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Lo Studente sarà in grado di utilizzare gli strumenti grafici acquisiti ed in uso nel campo della
ingegneria elettrica.
Autonomia di giudizio
Lo Studente sarà in grado di interpretare il corretto modo di realizzazione e di funzionamento
27
dell’organo di macchina rappresentato tramite i disegni tecnici.
Abilità comunicative
Lo Studente acquisirà la capacità di comunicare ed esprimere problematiche inerenti l’oggetto
del corso.
Capacità d’apprendimento
Capacità di aggiornamento attraverso la consultazione delle pubblicazioni proprie del settore del
disegno ed apprendimento delle relazioni tra le forme tridimensionali e quelle proiettate.
OBIETTIVI FORMATIVI
Obiettivo del corso è approfondire le tematiche inerenti la rappresentazione degli organi di
macchina, secondo il metodo delle proiezioni ortogonali n l’idraulica dei corsi d’acqua naturali e
introdurre lo studente alla conoscenze delle opere non convenzionali per la sistemazione idraulica
dei corsi d’acqua.
Gli approfondimenti dell’idraulica delle correnti a superficie libera riguarderanno il moto uniforme
e permanente negli alvei naturali, con riferimento a geometrie complesse ed in presenza di
vegetazione ed elementi grossolani sul fondo, il trasporto solido nei corsi d’acqua montani e la
caratterizzazione del risalto idraulico, anche su fondo scabro, finalizzata alla progettazione dei
manufatti di dissipazione in uso nelle sistemazioni idrauliche.
Saranno studiate le briglie aperte, i canali rivestiti con elementi lapidei, le briglie e soglie in massi
e le rampe in pietrame, sempre più diffuse negli interventi di sistemazione idraulica del tratto
montano di un corso d’acqua.
Saranno anche trattate alcune opere convenzionali, come le briglie in gabbioni e quelle in legname
e pietrame, alle quali è in atto riconosciuta una certa valenza ambientale. Completano il corso
alcune conoscenze sulle tecniche adottate per la riconversione, l’integrazione e la manutenzione di
manufatti esistenti.
ORE FRONTALI
1
LEZIONI FRONTALI
Informazioni di carattere generale
Scopo del disegno - Strumenti e loro uso.
Norme generali per i Disegni tecnici
Formato dei fogli: le dimensioni del formato base A0 - Formati derivati, loro
scelta e designazione - Formati comuni - Formati allungati - Giacitura dei
fogli da disegno - Margini e squadratura - Il riquadro per le iscrizioni.
Proiezioni
Concetto generale di proiezione - Proiezioni parallele ortogonali.
3
Proiezioni ortogonali
Proiezioni di un punto, di una retta, di una figura piana, di un solido su un
piano e su due piani ortogonali tra loro - Rappresentazione sul piano del
disegno - Proiezioni su due piani di punti, rette e figure piane, amche in
posizioni particolari - Proiezioni su tre piani di punti, rette e piani Rappresentazione sul piano del disegno - Proiezioni ortogonali su tre piani di
solidi semplici - Il cubo e le proiezioni ortogonali sulle sue sei facce - Il
sistema europeo (1° diedro) – Il sistema americano (3° diedro) - Modalità
esecutive dei disegni tecnici - Scale di rappresentazione - Linee unificate: tipi,
spessori, uso ed applicazioni - Estremità delle linee di richiamo - Incontro ed
28
intersezione delle linee - Denominazione e disposizione delle viste - Incontro
ed intersezione delle linee.
Applicazioni delle proiezioni ortogonali
Scelta delle viste.
3
Assonometrie
L'assonometria Cavaliera: determinazione del rapporto di riduzione, esempi ed
applicazioni - Assonometria Cavaliera isometrica - Le assonometrie
ortogonali: isometrica, dimetrica, trimetrica e loro rapporti di riduzione - Le
assonometrie unificate.
Sezioni
Concetto generale di sezione - Tratteggi - Sezioni: con un solo piano, con
piani paralleli, ribaltate in loco, parziali, in vicinanza, trasversali successive Rappresentazione mezza vista e mezza sezione - Elementi che non si
rappresentano in sezione longitudinale - Sezioni di piccole dimensioni Sezioni di grandi dimensioni.
4
Intersezioni tra solidi e piani
Definizioni relative a linee e superfici con particolare riferimento alle superfici
di rotazione e di rivoluzione - Ricerca delle generatrici sui solidi di
rivoluzione - Ricerca dei punti sulle superfici dei solidi di rivoluzione Concetti, principi generali e fondamentali sulle intersezioni tra solidi e piani Rappresentazione in proiezioni ortogonali di: intersezioni tra superficie
cilindrica e piani di varia giacitura, intersezioni tra superficie conica e piani di
varia giacitura, superficie sferica e piani di varia giacitura - Determinazione
degli assi dell'ellisse proiettata – Intersezioni tra solidi non di rivoluzione e
piani di varia giacitura.
4
Compenetrazioni tra solidi
Concetti generali sulle compenetrazioni - Rappresentazione in proiezioni
ortogonali di: compenetrazioni tra cilindri, compenetrazioni tra cilindri e
prismi, compenetrazioni tra cilindri e coni, compenetrazioni tra coni e prismi,
compenetrazioni tra cilindri e sfere, compenetrazioni tra sfere e prismi.
4
Filettature
Concetto di elica cilindrica e di elicoide - Elicoide a piano direttore ed a cono
direttore - Concetti generali sulle filettature e relativa nomenclatura Rappresentazione convenzionale delle filettature (viti e madreviti) - Il filetto
incompleto e la sua rappresentazione - Il tratto utile di filettatura e sua
rappresentazione - La troncatura delle viti e relativa rappresentazione Costruzione grafica della testa della vite e del dado esagonali - Collegamenti
con: bullone, vite mordente, prigioniero, vite differenziale, vite calibrata Caratteristiche e designazione delle filettature ISO – Le viti a più principi:
caratteristiche, definizioni, designazione - Viti a passo fine: caratteristiche,
designazione - Il fenomeno dello svitamento spontaneo: mezzi atti ad evitarlo,
29
loro classificazione, rappresentazione e funzionamento; in particolare: la
copiglia, il controdado, la rosetta elastica, la rondella, il dado con inserto, le
molle a tazza, la rosetta elastica ondulata.
4
Quotatura
Concetti generali - Linee di misura - Linee di riferimento - Frecce terminali Indicazione dell'origine - Criteri di tracciatura delle linee di misura e di
riferimento - Criteri di scrittura delle quote: A e B - Quotatura: in serie, in
parallelo, in doppio parallelo, a quote sovrapposte, in coordinate cartesiane, in
coordinate polari, con rullo di misura, combinata – Quotatura: di angoli, di
archi, di corde, di diametri, di raggi, di parti sferiche, di quadri, di smussi, di
elementi ripetuti, di filettature, di filettatura a passo fine, di filettature sinistre,
di parti simmetriche, di conicità, di inclinazioni. Criteri da seguire per
l'esecuzione di una quotatura.
1
Convenzioni particolari di rappresentazione
Parti contigue rappresentate per riferimento - Intersezioni reali - Intersezioni
fittizie - Rappresentazione semplificata delle intersezioni - Facce piane - Viste
di oggetti simmetrici - Viste interrotte - Elementi ripetuti - Particolari
rappresentati in scala ingrandita - Contorno di elementi prima della
lavorazione - Contorno di elementi finiti nei disegni grezzi - Direzione delle
fibre.
0
Disegno assistito da calcolatore
Tutte le esercitazioni si svolgono nelle aule informatiche della Facoltà, usando
l’applicativo Autocad disponibile. Inoltre è stato messo a disposizione degli
Studenti, tramite l’apposito sito dell’Ing. Licari, un breve corso di
autoistruzione, multimediale ed interattivo, composto da video lezioni
realizzate con tecnologia flash e compilato dallo stesso.
Procedure di disegno computerizzato - Autocad
Introduzione al CAD – L’ambiente di lavoro e l’interfaccia utente – Barre dei
comandi – Unità di schermo – Limiti – Regola della mano destra – Finestre –
Immissione delle coordinate – Zoom estensioni – Primitive (linea) –
Coordinate assolute, relative, polari – Finestre di selezione – Sposta –
Puntatore – Arco – Cerchio – Raccorda – Snap ad oggetto – Cima – Specchio
– Orto – Layer ed assegnazioni – Taglia – SNL – Tratteggi – Scalatl –
Poligono – Ellisse – Serie (rettangolare e polare)
ESERCITAZIONI
3
Proiezioni ortogonali
Proiezioni di un punto, di una retta, di una figura piana, di un solido su un
piano e su due piani ortogonali tra loro - Rappresentazione sul piano del
disegno - Proiezioni su due piani di punti, rette e figure piane, amche in
posizioni particolari - Proiezioni su tre piani di punti, rette e piani Rappresentazione sul piano del disegno - Proiezioni ortogonali su tre piani di
solidi semplici - Il cubo e le proiezioni ortogonali sulle sue sei facce - Il
sistema europeo (1° diedro) – Il sistema americano (3° diedro) - Modalità
esecutive dei disegni tecnici - Scale di rappresentazione - Linee unificate: tipi,
spessori, uso ed applicazioni - Estremità delle linee di richiamo - Incontro ed
intersezione delle linee - Denominazione e disposizione delle viste - Incontro
ed intersezione delle linee.
30
Applicazioni delle proiezioni ortogonali
Scelta delle viste.
3
Assonometrie
L'assonometria Cavaliera: determinazione del rapporto di riduzione, esempi ed
applicazioni - Assonometria Cavaliera isometrica - Le assonometrie
ortogonali: isometrica, dimetrica, trimetrica e loro rapporti di riduzione - Le
assonometrie unificate.
Sezioni
Concetto generale di sezione - Tratteggi - Sezioni: con un solo piano, con
piani paralleli, ribaltate in loco, parziali, in vicinanza, trasversali successive Rappresentazione mezza vista e mezza sezione - Elementi che non si
rappresentano in sezione longitudinale - Sezioni di piccole dimensioni Sezioni di grandi dimensioni.
3
Intersezioni tra solidi e piani
Definizioni relative a linee e superfici con particolare riferimento alle superfici
di rotazione e di rivoluzione - Ricerca delle generatrici sui solidi di
rivoluzione - Ricerca dei punti sulle superfici dei solidi di rivoluzione Concetti, principi generali e fondamentali sulle intersezioni tra solidi e piani Rappresentazione in proiezioni ortogonali di: intersezioni tra superficie
cilindrica e piani di varia giacitura, intersezioni tra superficie conica e piani di
varia giacitura, superficie sferica e piani di varia giacitura - Determinazione
degli assi dell'ellisse proiettata – Intersezioni tra solidi non di rivoluzione e
piani di varia giacitura.
3
Compenetrazioni tra solidi
Concetti generali sulle compenetrazioni - Rappresentazione in proiezioni
ortogonali di: compenetrazioni tra cilindri, compenetrazioni tra cilindri e
prismi, compenetrazioni tra cilindri e coni, compenetrazioni tra coni e prismi,
compenetrazioni tra cilindri e sfere, compenetrazioni tra sfere e prismi.
3
Filettature
Concetto di elica cilindrica e di elicoide - Elicoide a piano direttore ed a cono
direttore - Concetti generali sulle filettature e relativa nomenclatura Rappresentazione convenzionale delle filettature (viti e madreviti) - Il filetto
incompleto e la sua rappresentazione - Il tratto utile di filettatura e sua
rappresentazione - La troncatura delle viti e relativa rappresentazione Costruzione grafica della testa della vite e del dado esagonali - Collegamenti
con: bullone, vite mordente, prigioniero, vite differenziale, vite calibrata Caratteristiche e designazione delle filettature ISO – Le viti a più principi:
caratteristiche, definizioni, designazione - Viti a passo fine: caratteristiche,
designazione - Il fenomeno dello svitamento spontaneo: mezzi atti ad evitarlo,
loro classificazione, rappresentazione e funzionamento; in particolare: la
copiglia, il controdado, la rosetta elastica, la rondella, il dado con inserto, le
31
molle a tazza, la rosetta elastica ondulata.
9
Disegno assistito da calcolatore
Tutte le esercitazioni si svolgono nelle aule informatiche della Facoltà, usando
l’applicativo Autocad disponibile. Inoltre è stato messo a disposizione degli
Studenti, tramite l’apposito sito dell’Ing. Licari, un breve corso di
autoistruzione, multimediale ed interattivo, composto da video lezioni
realizzate con tecnologia flash e compilato dallo stesso.
Procedure di disegno computerizzato - Autocad
Introduzione al CAD – L’ambiente di lavoro e l’interfaccia utente – Barre dei
comandi – Unità di schermo – Limiti – Regola della mano destra – Finestre –
Immissione delle coordinate – Zoom estensioni – Primitive (linea) –
Coordinate assolute, relative, polari – Finestre di selezione – Sposta –
Puntatore – Arco – Cerchio – Raccorda – Snap ad oggetto – Cima – Specchio
– Orto – Layer ed assegnazioni – Taglia – SNL – Tratteggi – Scalatl –
Poligono – Ellisse – Serie (rettangolare e polare)
TESTI
CONSIGLIATI
Libri di testo consigliati
F.P. Di Benedetto
Appunti di disegno tecnico
Chirone-Tornincasa
Disegno Tecnico Industriale - Vol. 1°
Ed.: Il Capitello
UNI M1
Norme per il Disegno Tecnico, voll. 1° e 2°
UNI Via Battistotti Sossi, 11 - 20100 Milano
32
Ingegneria
2009/2010
Ingegneria Elettrica – polo di Caltanissetta
(D.M. 270/04)
Fisica I
Di Base
Fisica e Chimica
03295
NO
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
FIS/01 FIS/03
Riccardo Burlon
Professore Associato
Università di Palermo
9
145
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
80
Nessuna
Primo
Da definire
Lezioni frontali, Esercitazioni in aula,
Facoltativa
Prova Orale preceduta da una prova scritta
Voto in trentesimi
Primo semestre
L’orario delle lezioni è consultabile sul sito del
corso di laurea:
http://portale.unipa.it/CdLIngegneriaElettricaCL
Da definire
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Lo studente al termine del Corso avrà conoscenza delle leggi fondamentali della meccanica e della
termodinamica. Sarà in grado di enunciare tali leggi e di interpretare correttamente le equazioni
matematiche che le descrivono
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Lo studente sarà in grado di utilizzare le leggi della fisica e gli strumenti matematici per risolvere
semplici problemi di meccanica e termodinamica ; conoscerà la validità e i limiti delle leggi e dei
modelli usati.
Autonomia di giudizio
Lo studente sarà in grado di osservare i fenomeni naturali e riconoscere le leggi che li governano;
sarà in grado di schematizzare un processo, di individuare le cause dominanti che determinano la
sua evoluzione e di stimare i valori delle grandezze fisiche coinvolte.
Abilità comunicative
35
Lo studente avrà acquisito la capacità di esporre con coerenza e proprietà di linguaggio le
problematiche inerenti gli argomenti del corso, sapendo cogliere le connessioni con gli argomenti
trattati nei corsi frequentati in precedenza o nello stesso semestre.
Capacità d’apprendimento
Lo studente avrà appreso le leggi fondamentali della meccanica e della termodinamica e le
metodologie tipiche delle scienze fisiche da applicare alle problematiche dell’ingegneria, in modo
critico ed autonomo.
OBIETTIVI FORMATIVI
Acquisire i principi fondamentali della meccanica e della termodinamica.
Risolvere semplici esercizi di meccanica e di termodinamica.
ORE FRONTALI
2
2
8
10
4
8
6
4
2
2
4
2
2
4
6
4
4
4
2
TESTI
CONSIGLIATI
LEZIONI FRONTALI
Misura e grandezze fisiche
Algebra vettoriale
Cinematica del punto materiale
Dinamica del punto materiale
Lavoro ed energia
Dinamica dei sistemi di punti materiali
Dinamica del corpo rigido
Oscillazioni
Elementi di meccanica dei fluidi
Calorimetria
Principi della termodinamica
Teoria cinetica dei gas perfetti
ESERCITAZIONI
Algebra vettoriale
Cinematica del punto materiale
Dinamica del punto materiale
Lavoro ed energia
Dinamica dei sistemi di punti materiali
Dinamica del corpo rigido
Principi della termodinamica
Mazzoldi-Nigro-Voci, Elementi di FISICA “Meccanica e Termodinamica”,
EdiSES- Napoli
Halliday-Resnick-Krane, FISICA vol.I, Editrice Ambrosiana-Milano
36
Ingegneria
2009/2010
Ingegneria Elettrica – polo di Caltanissetta
(D.M. 270/04)
Fisica II
Di base
Fisica e Chimica
07870
NO
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
FIS/03
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
6
98
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
Voto in trentesimi
Secondo semestre
L’orario delle lezioni è consultabile sul sito del
corso di laurea:
http://portale.unipa.it/CdLIngegneriaElettricaCL
52
Fisica I
Primo
Caltanissetta – via Real Maestranza
Lezioni frontali, Esercitazioni in aula,
Facoltativa
Prova scritta ed eventuale prova orale
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Lo studente, al termine del Corso, avrà conoscenza di base delle leggi fondamentali
dell’elettromagnetismo, e sarà in grado di interpretare correttamente le equazioni matematiche che
le descrivono.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Lo studente sarà in grado di schematizzare i fenomeni fisici studiati e di applicare le leggi fisiche
allo studio dei modelli fisici usati per la loro descrizione
Autonomia di giudizio
Lo studente sarà in grado di osservare i fenomeni naturali e riconoscere le leggi che li governano;
sarà in grado di schematizzare un processo, di individuare le cause dominanti che determinano la
sua evoluzione e di stimare i valori delle grandezze fisiche coinvolte.
Abilità comunicative
Lo studente avrà acquisito la capacità di esporre con coerenza e proprietà di linguaggio le
37
problematiche inerenti gli argomenti del corso, sapendo cogliere le connessioni con gli argomenti
trattati nei corsi frequentati in precedenza o nello stesso semestre.
Capacità d’apprendimento
Lo studente avrà appreso le leggi fondamentali dell’elettromagnetismo e le metodologie tipiche
delle scienze fisiche da applicare alle problematiche dell’ingegneria in modo critico ed autonomo
OBIETTIVI FORMATIVI DEL CORSO
Lo studente, al termine del Corso, avrà conoscenza delle leggi fondamentali
dell’elettromagnetismo, e sarà in grado di interpretare correttamente le equazioni matematiche che
le descrivono.
ORE FRONTALI
8
4
6
6
6
4
4
2
4
4
2
2
TESTI
CONSIGLIATI
LEZIONI FRONTALI
Campo elettrostatico. Potenziale e lavoro elettrico. Legge di Gauss.
Conduttori. Dielettrici. Energia elettrostatica.
Corrente elettrica
Campo Magnetico Forza Magnetica Legge di Ampere
Induzione elettromagnetica
Equazioni di Maxwell .Oscillazioni Elettriche
Onde Elettromagnetiche
ESERCITAZIONI
Campo elettrostatico. Potenziale e lavoro elettrico. Legge di Gauss.
Conduttori. Dielettrici. Energia elettrostatica.
Corrente elettrica
Campo Magnetico Forza Magnetica Legge di Ampere
Induzione elettromagnetica
Equazioni di Maxwell.Oscillazioni Elettriche
Onde Elettromagnetiche
Mazzoldi-Nigro-Voci, Elementi di FISICA “Elettromagnetismo”, EdiSESNapoli
Halliday-Resnick-Krane, FISICA vol.II, Editrice Ambrosiana-Milano
Serway-Jewett, Fisica per Scienze ed Ingegneria Vol.2, EdiSES, Napoli
38
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
INGEGNERIA
2009/2010
INGEGNERIA ELETTRICA - POLO DI
CALTANISSETTA (D.M. 270/04)
FISICA TECNICA
Affine
INGEGNERIA INDUSTRIALE
03318
NO
1
ING-IND/11
ANTONINO D’ORSO
RICERCATORE
UNIVERSITA’ DI PALERMO
6
90
60
Nessuna.
I
Aula 1 POLO DIDATTICO CALTANISSETTA
Lezioni frontali; Esercitazioni in aula.
Facoltativa.
Prova Orale
Voto in trentesimi.
Secondo semestre
Mercoledì 15:00-19:00
Mercoledì 14:00-15:00; 19:00-19:30
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Lo studente avrà acquisito conoscenze e metodologie per affrontare e risolvere le problematiche
relative alla qualità delle varie forme di energia ed ai problemi del trasferimento del calore
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Lo studente avrà acquisito conoscenze e metodologie per analizzare e risolvere problemi tipici
dell’analisi delle prestazioni energetiche dei cicli termodinamici e del dimensionamento dei
componenti termici, per impostare e risolvere semplici problemi di trasmissione del calore e per
dimensionare scambiatori di calore.
Autonomia di giudizio
Lo studente avrà acquisito una metodologia di analisi della qualità energetica dei processi di
trasformazione dell’energia e dell’efficacia dei possibili interventi migliorativi, una capacità
valutativa delle tecniche di isolamento termico e di smaltimento del calore.
39
Abilità comunicative
Lo studente sarà in grado di comunicare con proprietà di linguaggio specifico sulle leggi fisiche
riguardanti l’utilizzazione dell’energia termica ai fini della produzione di energia meccanica, la
trasmissione del calore; sarà in grado di esporre con proprietà di linguaggio specifico le tecniche di
isolamento e di smaltimento del calore.
Capacità d’apprendimento
Lo studente sarà in grado di affrontare in autonomia più di una problematica complessa relativa alla
utilizzazione pratica delle leggi della termodinamica e del trasferimento di calore.
OBIETTIVI FORMATIVI
Obiettivo del corso è l’acquisizione delle conoscenze di quelle parti della fisica generale, che sono
alla base della gestione e della trasformazione dell’energia termica, ossia la termodinamica e il
trasferimento di calore.
L’approccio allo studio della termodinamica è di tipo prevalentemente energetico e mira
all’ottimizzazione della trasformabilità dell’energia termica in energia meccanica. Dopo avere
acquisito i concetti generali riguardanti la valutazione dello stato termodinamico delle sostenze
ideali e reali, ed avere affrontato gli aspetti quantitativi e qualitativi inerenti l’energia (primo e
secondo principio della termodinamica), vengono studiati i cicli termo motori con particolare
riguardo al ciclo a vapore.
Vengono, quindi, affrontati gli aspetti relativi alla trasmisssione del calore e delle tecniche per
accrescere o ridurre gli scambi termici tra le superfici in disequilibrio di temperatura.
ORE FRONTALI
1
3
4
4
4
4
4
4
3
4
3
3
3
5
LEZIONI FRONTALI
Presentazione dell’insegnamento, delle discipline trattate e degli obiettivi
Concetti fondamentali della termodinamica, grandezze ed unità di misura
Proprietà delle sostanze pure; cambiamenti di fase; equazioni di stato;
diagrammi di stato
Primo principio della termodinamica: i sistemi chiusi. Energia interna.
Primo principio della termodinamica: i volumi di controllo. Valvole di
laminazione, turbine e turbocompressori; ugelli e diffusori.
Secondo principio della termodinamica. Ciclo di Carnot. Rendimento
termodinamico.
Diseguaglianza di Clausius. Entropia; diagramma T-S
Cicli diretti e cicli inversi; Ciclo Otto; Ciclo Diesel; Ciclo Rankine; macchine
frigorifere e pompe di calore; proprietà dei refrigeranti
Modalità di trasmissione del calore. Trasmissione del calore per
irraggiamento; corpo nero. Fattori di vista. Irraggiamento tra superfici grigie e
diffondenti.
Convenzione naturale e forzata; conduzione in regime stazionario; postulato di
Fourier; trasmissione attraverso strati piani, attraverso strati cilindrici e sferici;
isolanti; tecniche di isolamento; raggio critico di isolamento
Il problema della sbarra; metodi di smaltimento del calore: superfici alettate
Scambiatori di calore; circolazione semplice e circolazione inversa
ESERCITAZIONI
Esercizi sulle trasformazioni relative a gas perfetti.
Esercizi sulle trasformazioni relative a vapor d’acqua; uso dei diagrammi,
calcolo dell’entalpia e dell’entropia, calore di vaporizzazione, riscaldamento
dell’acqua per miscelazione
40
8
TESTI
CONSIGLIATI
Esercizi sulla trasmissione del calore; strati piani, strati cilindrici, camera
d’aria; scambiatori.
•
•
Çengel- Termodinamica e Trasmissione del calore- McGraw Hill
G. Rodonò, R. Volpes Termodinamica e trasmissione del calore 2 voll.
Dario Flaccovio Ed. Palermo
41
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
Ingegneria
2009-2010
Ingegneria Elettrica RGSA sede di Caltanissetta
(D.M. 509/99)
Fondamenti di Automatica
Caratterizzante
Ingegneria dell’Automazione
03461
NO
ING-INF/04
Filippo D’Ippolito
Ricercatore
Università di Palermo
6
90
60
Insegnamenti nel settore della Matematica
2
Facoltà di Ingegneria Caltanissetta
Lezioni frontali, Esercitazioni in aula
Facoltativa
Prova Orale, Prova Scritta
Voto in trentesimi
secondo semestre
5 ore settimanali per 12 settimane
Dopo ogni lezione in sede o sempre via e-mail o
telefono
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding):
• Il corso di Fondamenti di Automatica è un corso di base nell’ambito dell’analisi dei sistemi
dinamici e del progetto di sistemi di controllo per sistemi reali di qualunque natura. Lo
studente, al termine del corso, avrà acquisito un nuovo approccio per affrontare e risolvere
problemi ingegneristici di notevole importanza dal punto di vista applicativo. Tale
approccio si basa sulla costruzione di un modello matematico del sistema sotto studio, sulla
validazione sperimentale di tale modello, sulla individuazione e verifica di diverse proprietà
del modello utili anche al fine di determinare le tecniche idonee per il progetto del sistema
di controllo, sulla validazione delle prestazioni del sistema di controllo mediante
esperimenti di simulazione digitale effettuata su Personal Computer utilizzando strumenti
software adeguati e, infine, sulla verifica sperimentale su prototipo utilizzando dispositivi
di prototipazione rapida per l’implementazione della parte controllante del sistema di
controllo stesso.
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding):
42
•
Lo studente sarà in grado di utilizzare le metodologie acquisite per lo studio ingegneristico
di sistemi reali che possano essere descritti da modelli matematici lineari e tempoinvarianti. Sarà, altresì, in grado di progettare controllori di tipo PID, e controllori basati su
reti di correzione elementari mediante tecniche di sintesi nel dominio di ω e di s.
Autonomia di giudizio (making judgements)
• Lo studente sarà capace di verificare le proprietà del modello sotto studio e, di
conseguenza, di valutare le azioni da intraprendere per conseguire gli obiettivi finali del suo
studio che sono quelli di costruire un sistema di controllo che permetta di soddisfare
assegnate specifiche di progetto.
Abilità comunicative (communication skills)
• Le abilità comunicative dello studente verranno evidenziate nel corso delle prove orali di
esame.
Capacità di apprendere (learning skills)
• Il corso si pone anche l’obiettivo di stimolare l’interesse dello studente per l’approccio di
tipo sistematico utilizzato nella trattazione dei vari argomenti oggetto del corso stesso. Lo
studente che acquisirà tale metodologia di studio sarà sicuramente in grado di proseguire gli
studi di ingegneria con maggiore autonomia e con maggiore profitto.
OBIETTIVI FORMATIVI
Gli obiettivi del corso sono quelli dello studio dei sistemi reali mediante un approccio basato su di
un modello matematico del sistema stesso. Tale modello viene utilizzato sia per valutare il
comportamento dinamico e a regime mediante simulazione su PC in ambiente software dedicato,
usualmente l’ambiente Matlab-Simulink, sia per definire e valutare importanti aspetti del
comportamento del sistema reale stesso a partire dalla definizione e dallo studio di certe proprietà
del modello, fra le quali rivestono fondamentale interesse la stabilità, la controllabilità,
l’osservabilità, il comportamento a regime permanente e quello transitorio. Il modello matematico
viene anche utilizzato per la progettazione di un controllore da associare al sistema reale in modo
che l’intero sistema sia in grado di conseguire prefissate prestazioni.
ORE FRONTALI
2
4
12
8
6
2
2
4
2
2
2
2
2
LEZIONI FRONTALI
Introduzione al corso
Modellistica
Studio di modelli lineari e tempo-invarianti nei domini del tempo, di s e di ω
Proprietà dei modelli: controllabilità, osservabilità e stabilità
Risposta in frequenza, legami globali
Sistemi di controllo a catena aperta e a catena chiusa
Criterio di Nyquist
Comportamento in regime permanente e transitorio dei sistemi di
asservimento e di regolazione
Carte di Hall, Nichols
Progetto di controllori basato su reti di correzione nel domini di ω
Controllori PID
Cenni sul luogo delle radici
Cenni di progetto di controllori nel dominio di s
4
2
ESERCITAZIONI
Trasformata e anti trasformata di Laplace: richiami ed esercizi
Modellistica
43
10
1
1
3
2
TESTI
CONSIGLIATI
Studio di modelli lineari e tempo-invarianti nei domini del tempo, di s e di ω
Proprietà dei modelli: controllabilità, osservabilità e stabilità
Criterio di Nyquist
Progetto di controllori basato su reti di correzione nel domini di ω
Progetto di controllori basato su reti di correzione nel domini di s
Appunti dalle lezioni: parte in rete e parte copia cartacea
Basso-Chisci-Falugi, Fondamenti di automatica, Edizioni Città Studi, 2007,
ISBN: 8825173055
Bolzern-Scattolini-Schiavoni, Fondamenti di controlli automatici,
edizione, Edizioni: McGraw Hill, 2008, ISBN: 8838664342
44
3a
Ingegneria di Palermo
2009-2010
Ingegneria Elettrica RGSA (Caltanissetta)
(D.M. 509/99)
Impianti Elettrici
Caratterizzante
Ingegneria Elettrica
03862
NO
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
ING-IND/33
Nome e Cognome: Mariano G. IPPOLITO
Qualifica: Professore Universitario II fascia
Università di Palermo
12
circa 196
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
circa 104
Nessuna
III
Via Real Maestranza
Caltanissetta
Lezioni frontali, Esercitazioni in aula, Eventuali
visite in campo.
Facoltativa
Prova orale finale
Voto in trentesimi
Primo semestre
L’orario delle lezioni è consultabile sul sito del
corso di laurea:
http://portale.unipa.it/CdLIngegneriaElettricaCL
Martedì e Venerdì: ore 19.00-19.30
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Lo studente, al termine del corso, avrà acquisito conoscenze su:
struttura, articolazione e caratterizzazione dei sistemi elettrici di potenza.
metodologie di analisi delle reti elettriche di trasmissione e tecniche di dispacciamento
della produzione;
principali implicazioni del nuovo assetto del mercato dell’energia elettrica;
attività di pianificazione, progettazione, realizzazione e gestione dei sistemi elettrici di
distribuzione;
progetto e verifica di impianti elettrici utilizzatori.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Lo studente, al termine del corso, sarà in grado di:
45
impostare e risolvere i problemi di progetto e di verifica di reti elettriche in alta, media e
bassa tensione, di tipo trifase e monofase, comprendenti linee aeree ed in cavo, con
strutture comunque complesse;
scegliere, dimensionare e coordinare i sistemi più idonei per la protezione degli impianti
dalle sovracorrenti e dalle sovratensioni;
impostare problemi di massimo tornaconto economico per il rifasamento degli impianti, il
dimensionamento e la compensazione delle reti elettriche;
comprendere le nuove dinamiche di mercato dell’energia elettrica dal punto di vista dei
produttori, degli autoproduttori, dei distributori e dei clienti.
Autonomia di giudizio
Saprà esaminare in autonomia le relazioni causa-effetto per la maggior parte degli stati di
funzionamento possibili per le reti di trasmissione e di distribuzione, sia in condizioni
ordinarie sia in particolari condizioni critiche.
Abilità comunicative
Lo studente sarà in grado di comunicare con buona proprietà di linguaggio sulle
problematiche proprie dei sistemi elettrici di potenza, anche in contesti specializzati.
Capacità d’apprendimento
Lo studente sarà in grado di intraprendere ulteriori studi sull’analisi e il controllo dei
sistemi elettrici di potenza, sulla sicurezza degli impianti elettrici, sulla compatibilità
elettromagnetica, sull’automazione dei sistemi elettrici, ecc..
OBIETTIVI FORMATIVI DELL’INSEGNAMENTO
Gli obiettivi formativi del Corso riguardano:
- l’acquisizione di conoscenze per comprendere le principali problematiche di progetto e di
esercizio dei sistemi elettrici di trasporto e trasmissione dell’energia elettrica.
- l’acquisizione di conoscenze e competenze sulle principali tematiche dei sistemi e degli impianti
di distribuzione dell’energia elettrica.
A tal fine le attività del Corso saranno orientate ad approfondire i principali aspetti fisici, tecnici ed
economici relativi al funzionamento di sistemi in alta tensione, i criteri e le metodologie per
effettuare scelte tecnico-economiche per i sistemi di distribuzione, eseguire analisi dei carichi,
calcoli di membrature elettriche in MT e bt, calcoli di correnti di cortocircuito, scelta di sistemi di
rifasamento, operare le principali scelte progettuali riguardanti quadri e cabine elettriche. Nel
Corso saranno trattati anche i principali aspetti riguardanti l’articolazione e il funzionamento del
mercato dell’energia elettrica.
Al termine del Corso lo studente sarà in grado di affrontare, con sufficiente autonomia, le
problematiche principali degli impianti di distribuzione MT e bt, indagare e trovare le soluzioni più
idonee per ciascuna applicazione. Potrà inoltre intraprendere studi specialistici sui sistemi di
trasporto e trasmissione.
ORE FRONTALI
8
12
24
LEZIONI FRONTALI
Definizioni, principali classificazioni e concetti di base sui sistemi elettrici
per l’energia.
Produzione dell’energia elettrica: centrali elettriche, produzione da fonti
convenzionali e da fonti rinnovabili, cenni sulla produzione distribuita, cenni
sul nuovo assetto del mercato dell’energia elettrica.
Trasmissione dell’energia elettrica: linee elettriche di trasmissione, limiti di
46
trasmissione in corrente alternata, load-flow, regolazione della frequenza,
regolazione della tensione, problematiche di stabilità.
32
4
3
5
5
4
2
5
TESTI
CONSIGLIATI
Distribuzione dell’energia elettrica: struttura delle reti di distribuzione,
dimensionamento e verifica delle linee, calcolo delle correnti di cortocircuito,
protezione delle reti di distribuzione dalle sovracorrenti, scelta dei dispositivi
di protezione, protezione delle reti dalle sovratensioni, rifasamento, cabine
elettriche, quadri elettrici.
ESERCITAZIONI
Formulazione e risoluzione del load-flow in corrente continua e in corrente
alternata per reti a tre nodi.
Modello matematico del regolatore di velocità: funzione di trasferimento del
regolatore nel dominio di s.
Applicazioni del criterio termico e della massima caduta di tensione per il
calcolo di reti di distribuzione aventi diversa configurazione.
Calcolo delle correnti di cortocircuito nelle reti di distribuzione.
Progettazione di banchi di rifasamento, con l’applicazione di diversi criteri
per la determinazione della potenza rifasante.
Schema elettrico trifilare di una cabina MT/BT (con anello in MT, banking in
BT, misura dell'energia al primario e al secondario).
Applicazioni dei problemi di progetto e di verifica ad impianti elettrici
utilizzatori e di distribuzione
V. Cataliotti “Impianti elettrici”- Volumi II e III, F. Flaccovio Editore.
Altri ausili: Materiale didattico su argomenti specifici, distribuito dal docente
durante il corso.
47
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
Ingegneria
2009/2010
Ingegneria Elettrica per la Realizzazione e la
Gestione dei Sistemi Automatizzati (D.M.
509/99)
Legislazione e norme sugli interessi collettivi
A scelta
Ingegneria elettrica
08259
NO
ING-IND/32 e ING-IND/33
Salvatore Favuzza
Ricercatore
Università di Palermo
3
51
24
Nessuna
Terzo
Polo di Caltanissetta - Via Real Maestranza –
Caltanissetta - Aula 3
Lezioni frontali
Facoltativa
Prova Orale
Voto in trentesimi
Secondo semestre – terzo modulo
Giovedì 10-14
Lunedì e Giovedì 15-16
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Lo studente al termine del corso acquisirà conoscenze relativamente a: fonti del diritto italiano e
comunitario, organismi normatori italiani ed internazionali, verifiche di conformità, legislazione in
materia di impiantistica elettrica e di sicurezza sui luoghi di lavoro. In particolare, lo studente sarà
in grado di comprendere la fondamentale distinzione tra regola tecnica e norma tecnica, la
gerarchia delle fonti legislative italiane ed europee, la necessità di inquadrare nel relativo contesto
legislativo e normativo qualsiasi attività progettuale e realizzativa di tipo ingegneristico.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Lo studente al termine del corso sarà in grado di orientarsi, all’interno del complesso e variegato
panorama legislativo e normativo, nazionale ed europeo, e, conseguentemente, di reperire le fonti
più appropriate per la comprensione e soluzione dei casi concreti oggetto, di volta in volta, di
analisi e studio; pertanto lo studente saprà inquadrare qualsivoglia problematica tecnica nel corretto
ambito normativo e legislativo. In particolare, lo studente acquisirà, con riferimento precipuo agli
aspetti di sicurezza impiantistica e sui luoghi di lavoro, le capacità di verificare la corretta
48
applicazione di una norma e/o disposizione di legge, di redigere elaborati progettuali conformi alle
disposizioni normative e di legge.
Autonomia di giudizio
Lo studente al termine del corso acquisirà la capacità di svolgere ricerche di fonti normative e
legislative di tipo tecnico necessarie alla raccolta di dati, informazioni, parametri e criteri per la
conduzione di una corretta analisi delle problematiche tecniche oggetto, di volta in volta, di studio.
Sulla scorta delle fonti individuate e delle conoscenze teoriche acquisite, sarà in grado di formulare
giudizi autonomi sulla corretta applicabilità delle stesse alla fattispecie di volta in volta esaminata.
Abilità comunicative
Lo studente al termine del corso acquisirà la capacità di sostenere conversazioni su aspetti tecnici,
legislativi e di conformità alle norme di prodotti ed impianti; in particolare, lo studente acquisirà la
capacità d interloquire con organismi ispettivi e di controllo deputati ad emettere pareri e/o
approvazioni.
Capacità d’apprendimento
Lo studente al termine del corso acquisirà consapevolezza non solo sulla necessità di inquadrare
nel relativo contesto legislativo e normativo qualsiasi attività progettuale e realizzativa di tipo
ingegneristico, ma anche e soprattutto sulla necessità di operare sempre e comunque uno studio
continuo ed autonomo, a causa della costante evoluzione normativa e legislativa. Sarà in grado,
pertanto, di proseguire gli studi ingegneristici con maggiore autonomia, consapevolezza e
discernimento, riconoscendo che l’apprendimento autonomo e la ricerca delle fonti normative e
legislative da applicare caratterizzerà comunque tutto l’arco della vita professionale.
OBIETTIVI FORMATIVI DELL’INSEGNAMENTO
Obiettivo dell’insegnamento è quello di far acquisire allo studente le conoscenze necessarie ad
orientarsi all’interno del complesso e variegato panorama legislativo e normativo, nazionale ed
europeo, al fine di affrontare uno studio consapevole continuo ed autonomo, a causa della costante
evoluzione normativa e legislativa, e ricercare la soluzione alle problematiche tecniche che di volta
in volta si troverà ad analizzare nel corso della propria attività professionale.
ORE FRONTALI
2
1
2
2
2
3
4
2
2
4
TESTI
CONSIGLIATI
LEGISLAZIONE E NORME SUGLI INTERESSI COLLETTIVI
LEZIONI FRONTALI
Sviluppo e valori della normativa tecnica: codifica, sicurezza, qualità. Aspetti
economici e giuridici. D.Lgs. n.427/2000: prodotti, servizi, regola tecnica e
norma tecnica. Organismi normatori.
Le fonti del diritto italiano.
Ordinamento e fonti del diritto comunitario.
Attestazione, certificazione, dichiarazione di conformità. Accreditamento.
Qualità di prodotto e di sistema.
La direttiva macchine e la direttiva bassa tensione.
D. Lgs. n.81/2008: sicurezza sui luoghi di lavoro
D. Lgs. n.81/2008: sicurezza nei cantieri
Sistemi di gestione della sicurezza
Sicurezza negli impianti elettrici. DM n.37/2008, DPR n.462/2001.
− V. Cecconi: “Normative e legislazione tecnica” – Pitagora Editrice,
Bologna.
− Dispense del docente.
49
Ingegneria
2009-2010
INGEGNERIA ELETTRICA R.G.S.A. (D.M.
509/99)
Macchine e sistemi energetici speciali
A scelta
Ingegneria Energetica
04809
NO
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
ING-IND/09
Stefano Beccari
Docente a contratto
Università di Palermo
6
60
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
50
Nessuna
2°
sede decentrata di Caltanissetta
Lezioni frontali
Facoltativa
Prova Orale
Voto in trentesimi
Primo semestre
Da definire
Venerdì dalle ore 15 alle ore 19
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Lo studente al termine del corso avrà conoscenza delle problematiche inerenti il funzionamento
teorico delle macchine a fluido e degli impianti relativi.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Lo studente sarà in grado di distinguere l’opportunità di applicare le diverse tipologie di macchina
a fluido a concreti casi ingegneristici, distinguendo fra necessità di soluzioni motrici ed operatrici.
Autonomia di giudizio
Lo studente sarà in grado di interpretare il corretto modo di funzionamento della macchina
prescelta per la singola applicazione, privilegiando di volta in volta la soluzione più appropriata.
Abilità comunicative
Lo studente acquisirà la capacità di comunicare ed esprimere problematiche inerenti l’oggetto del
corso. Sarò in grado di sostenere conversazioni su tematiche energetiche ed impiantistiche,
termiche ed idrauliche.
50
Capacità d’apprendimento
Lo studente avrà appreso le interazioni tra le tematiche energetiche e le problematiche realizzative
delle macchine, e questo gli consentirà di proseguire gli studi ingegneristici con maggiore
autonomia e discernimento.
ORE FRONTALI
6
4
14
8
6
6
6
50
TESTI
CONSIGLIATI
LEZIONI FRONTALI
Cenni sulle fonti energetiche e sui principali metodi di trasformazione
dell’energia.
Richiami sulle applicazioni del teorema di Bernoulli.
Impianti motori idraulici a bacino per la produzione di energia elettrica:
elementi principali dell’impianto (condotta forzata, organi della regolazione,
turbina, alternatore); rendimenti caratteristici dell’impianto e potenze
ottenibili; le tipologie di turbine idrauliche e la loro classificazione.
Richiami di termodinamica delle macchine: il primo principio della
termodinamica in ottica lagrangiana ed euleriana (quest’ultima utile allo
studio del moto dei fluidi in regime permanente); trasformazioni
termodinamiche e rendimenti dei cicli termodinamici di interesse tecnico; le
irreversibilità e il secondo principio della termodinamica (introduzione della
funzione “entropia”).
Gli impianti motori a vapore: rendimenti e potenze ottenibili; elementi
costituenti l’impianto (pompe di alimentazione, caldaia, turbina e
condensatore); metodi per aumentare il rendimento (rigenerazione termica e
surriscaldamenti ripetuti); impianti cogenerativi (produzione di energia
elettrica e calore) e relativa regolazione.
Gli impianti con turbine a gas: parametri caratteristici di un ciclo BraytonJoule; rendimenti e potenze ottenibili; rigenerazione termica e regolazione.
Le turbine idrauliche: triangoli delle velocità; rendimenti e potenze; mappe di
funzionamento e curve di regolazione.
Le turbine a fluido comprimibile: triangoli delle velocità di stadi assiali ad
azione e a reazione; condizioni ottime di funzionamento; rendimenti e
potenze; metodi di regolazione delle turbine a vapore.
Le turbomacchine operatrici: compressori centrifughi e assiali con relativi
triangoli di velocità; potenze e rendimenti; mappe di funzionamento di
compressori e pompe.
Totale
Carmelo Caputo, “Gli impianti convertitori d’energia”, MASSON, 1997.
Carmelo Caputo, “Le turbomacchine”, MASSON, 1997.
51
Ingegneria
2009-2010
Ingegneria Elettrica per la Realizzazione e
Gestione di Sistemi Automatizzati (D.M.
509/99)
Macchine Elettriche
Caratterizzante
Ingegneria Elettrica
04813
NO
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
ING-IND/32
Antonino Oscar Di Tommaso
Ricercatore
Università degli Studi di Palermo
6+6
207
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
93
Matematica I, Fisica I e II o Fisica Generale,
Principi di Ingegneria Elettrica, Misure
Elettriche
2°
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI Polo Didattico di Caltanissetta
Lezioni frontali, Esercitazioni in aula,
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
Esercitazioni in laboratorio, Visite
Facoltativa
MODALITÀ DI FREQUENZA
Prova orale, Presentazione delle esercitazioni
METODI DI VALUTAZIONE
sotto forma di relazioni tecniche
Voto in trentesimi
TIPO DI VALUTAZIONE
Secondo semestre
PERIODO DELLE LEZIONI
Modulo I: Martedi e Giovedi dalle 09 alle 13
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
Modulo II: Martedi e Giovedi dalle 09 alle 13
DIDATTICHE
Modulo I: dopo la fine della lezione
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
Modulo II: dopo la fine della lezione
STUDENTI
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Lo Lo studente al termine del Corso avrà conoscenza del principio di funzionamento fisico, dei
modelli matematici, delle problematiche di controllo e regolazione e, infine, delle problematiche
costruttive relativamente alle macchine elettriche fondamentali. In particolare lo studente sarà in
grado di scegliere e di dimensionare, in base alle specifiche esigenze, le macchine elettriche
nell'ambito dei sistemi elettrici per l'energia, degli impianti industriali automatizzati e dei sistemi
elettrici per l'automazione. Lo studente sarà cosciente di alcuni temi d’avanguardia nel campo delle
macchine elettriche.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Lo Lo studente sarà in grado di utilizzare gli strumenti della matematica, della fisica e dell'ingegneria
52
per lo studio, il dimensionamento, la progettazione, la realizzazione e l'installazione delle
macchine elettriche; saprà porre e sostenere argomentazioni inerenti lo studio, l'applicazione, la
messa in esercizio delle macchine elettriche.
Autonomia di giudizio
Lo Lo studente sarà in grado di conoscere e di interpretare i principali dati e parametri elettromeccanici
delle macchine elettriche; sarà in grado di raccogliere i dati necessari sia per effettuare il corretto
dimensionamento di una macchina elettrica sia per interpretarne il funzionamento sia, ancora, per
valutarne il corretto funzionamento durante l'esercizio.
Abilità comunicative
Lo Lo studente acquisirà la capacità di comunicare informazioni e idee ed esprimere problematiche
inerenti l’oggetto del corso. Sarà in grado di sostenere conversazioni su tematiche riguardanti le
macchine elettriche, di evidenziare problemi relativi alla collocazione di esse nell'ambito di sistemi
elettrici e di offrire soluzioni adeguate.
Capacità d’apprendimento
Lo Lo studente avrà appreso le interazioni tra le varie tematiche e tra le fondamentali discipline
dell'ingegneria elettrica affrontate durante il corso e ciò gli consentirà di proseguire gli studi
ingegneristici con maggiore autonomia e con maggiore capacità critica.
OBIETTIVI FORMATIVI
Conoscenza del principio di funzionamento, della modalità di funzionamento e di costruzione dei
trasformatori e delle macchine sincrone. Conoscenza del principio di funzionamento, della
modalità di funzionamento e di costruzione delle macchine a induzione e delle macchine in
corrente continua.
ORE FRONTALI
2
4
2
1
4
4
LEZIONI FRONTALI
Introduzione alle macchine elettriche
Nozioni elementari sui materiali magnetici, conduttori e isolanti per le
macchine elettriche
Principio di funzionamento del trasformatore
Modello matematico del trasformatore ai valori istantanei e in regime
sinusoidale
Messa in parallelo dei trasformatori
Principio di funzionamento della macchina sincrona
Modelli matematici della macchina sincrona in regime sinusoidale con
struttura magnetica lineare e non lineare
Curve caratteristiche delle macchine sincrone
Messa in parallelo dei un alternatore su una rete a potenza prevalente
Motori sincroni
Stabilità dei motori e dei generatori sincroni
6
4
4
4
4
6
4
4
4
Principio di funzionamento della macchina ad induzione
Caratteristiche costruttive dei motori ad induzione
Modello matematico in regime sinusoidale del motore ad induzione
Stabilità dei motori ad induzione
Principio di funzionamento della macchina a corrente continua
Dinamo
Avvolgimenti delle macchine in corrente continua
Motore in corrente continua
Macchine elettriche speciali
4
4
4
4
4
53
8
8
TESTI
CONSIGLIATI
ESERCITAZIONI
Esercitazioni numeriche sui trasformatori e sugli alternatori. Prova a vuoto
e in corto circuito dei trasformatori.
Esercitazioni numeriche sui motori a induzione e sulle macchine in
corrente continua. Messa in parallelo di un alternatore. Misura dello
scorrimento dei motori a induzione col metodo stroboscopico.
M. Kostenko, Piotrovsky, Electrical Machines (Vol. I e II), MIR
Publishers, Moscow.
S. Crepaz, Macchine Elettriche, CLUP, Milano.
M. Perez de Vera, Macchine elettriche (Vol. I e II), Liguori, Napoli.
M. Andriollo, G. Martinelli, A. Morini: “I Trasformatori. Esercizi con
elementi di teoria + Macchine elettriche rotanti. Teoria ed esercizi”. Libreria Cortina. Padova.
54
Ingegneria
2009-10
Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica RGSA
sede di Caltanissetta (D.M. 509/99)
Materiali, Componenti e Tecnologie elettriche
Caratterizzante
Ingegneria elettrica
08217
NO
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
ING-IND/33
Liliana Mineo
Ricercatrice conf.
Università di Palermo
6
90
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
60
Principi di ingegneria elettrica, macchine
elettriche
II
Da definire
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
Lezioni frontali, Esercitazioni in aula
Facoltativa
Prova Orale
Voto in trentesimi
Secondo semestre
Da definire
Da definire
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Conoscenza dei materiali utilizzati nella realizzazione dei componenti elettrici e delle principali
tecnologie di produzione. Conoscenza delle caratteristiche costruttive e funzionali dei seguenti
componenti degli impianti elettrici: conduttori per linee elettriche aeree e componenti accessori,
conduttori in cavo, relè di protezione, apparecchiature di interruzione e sezionamento,
spinterometri e scaricatori, trasformatori. In fase progettuale, capacità di scegliere i singoli
componenti, in base alle caratteristiche elettriche e alle destinazioni d’uso dell’impianto in cui
devono essere installati.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Capacità di applicare i criteri di scelta e di impiego dei componenti degli impianti elettrici
Autonomia di giudizio
Capacità di esaminare e scegliere in autonomia i componenti degli impianti elettrici.
Abilità comunicative
55
Capacità di comunicare, con linguaggio appropriato, le caratteristiche costruttive e il principio di
funzionamento dei componenti degli impianti elettrici.
Capacità d’apprendimento
Essere in grado di intraprendere ulteriori studi sugli impianti elettrici.
OBIETTIVI FORMATIVI
Obiettivo del corso è la conoscenza delle caratteristiche fisiche, meccaniche e chimiche dei
materiali utilizzati per la realizzazione dei componenti degli impianti elettrici e la conoscenza delle
principali tecnologie di produzione. Ulteriori obiettivi sono la conoscenza delle caratteristiche
costruttive e dei principi di funzionamento dei componenti delle linee aeree e in cavo, degli
apparecchi di manovra e protezione, dei trasformatori, degli apparecchi di illuminazione e degli
apparecchi di protezione dalle sovratensioni.
ORE FRONTALI
10
5
10
6
13
4
4
4
LEZIONI FRONTALI
Materiali adoperati nei componenti elettrici: conduttori, isolanti, materiali
magnetici
Generalità sugli impianti elettrici: definizioni, normativa
Linee aeree: conduttori, isolatori, sostegni
Linee in cavo
Apparecchi di manovra e protezione: Relè, interruttori, fusibili, sezionatori
Trasformatori nei sistemi di potenza
Apparecchi di illuminazione
Dispositivi di protezione dalle sovratensioni: spinterometri, scaricatori
4
ESERCITAZIONI
Studio dei parametri elettrici delle linee elettriche. Studio dell’effetto corona
TESTI
CONSIGLIATI
V. Cataliotti – Impianti elettrici - Volume I “Generalità- Componenti” - Ed
Flaccovio
56
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
INGEGNERIA
2009/2010
Ingegneria Elettrica R.G.S.A. CL (D.M. 509/99)
MISURE ELETTRICHE
Caratterizzante
INGEGNERIA ELETTRICA
05259
NO
ING-INF/07 Misure elettriche ed elettroniche
Ciro Spataro
Ricercatore n.c.
Università degli Studi di Palermo
9
153
72
Studio di Fisica II e Principi di ingegneria
elettrica
II
Aula II
Lezioni frontali, Esercitazioni in laboratorio
Facoltativa
Prova Orale
Voto in trentesimi
Primo e secondo semestre
lunedì ore 9.00 – 12.00
mercoledì ore 9.00 – 12.00
lunedì ore 12.00 – 13.00
mercoledì ore 12.00 – 13.00
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Lo studente, al termine del corso, avrà acquisito conoscenze e capacità di comprensione
relativamente a Principi di metrologia, Metodi e strumenti per le misure elettriche, Norme di
riferimento per la metrologia applicata
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Lo studente sarà in grado di Operare in ambito industriale, in laboratori di misure e tarature e sul
campo; Scegliere la strumentazione di misura per il settore elettrico; Effettuare misure con
strumentazione analogica e digitale delle principali grandezze elettriche; Valutare l’incertezza della
misura; Tarare strumenti di misura; Orientarsi per la realizzazione sistemi di misura industriali e
per collaudi.
Autonomia di giudizio
Lo studente avrà la capacità di raccogliere e interpretare i dati di misure e prove e sarà in grado di
determinare giudizi di rispondenza a norme, con la consapovelezza delle implicazioni ad essi
connessi;
Abilità comunicative
Lo studente sarà in grado di comunicare con competenza e proprietà di linguaggio tramite rapporti
57
prova e relazioni risultati delle attività di verifica e prova
Capacità d’apprendimento
Lo studente svilupperà quelle capacità di apprendimento che sono loro necessarie per intraprendere
studi successivi con un alto grado di autonomia di affrontare in autonomia qualsiasi problematica
relativa al settore delle misure, prove e collaudi
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso illustra i fondamenti della scienza delle misure con particolare riferimento al settore
elettrico (misure di grandezze elettriche in c.c. e a frequenze industriali). Il corso introduce alla
teoria degli errori, ai campioni delle unità di misura, ai principi di funzionamento ed all’impiego
della strumentazione e delle catene di misura, ai principali metodi di misura. Sono forniti i concetti
ed i metodi per l’acquisizione, la quantificazione e l’interpretazione dei dati di misura, ivi compresi
i concetti di incertezza e di riferibilità. Costituiscono gli obiettivi applicativi principali del corso,
conseguiti anche attraverso le esercitazioni di laboratorio con la realizzazione pratica di circuiti di
misura ed esecuzione delle relative prove, la capacità di scelta degli strumenti, dei metodi e delle
procedure con miglior rapporto prestazioni/costi, in funzione del particolare problema di misura e
delle specifiche imposte nelle diverse applicazioni e situazioni.
ORE FRONTALI
9
3
9
12
6
5
3
3
6
4
3
3
3
3
TESTI
CONSIGLIATI
LEZIONI FRONTALI
Introduzione alla metrologia. Incertezze di misura, Sistema internazionale di
Unità di misura e campioni.
Studio del comportamento dinamico dei sistemi di misura.
Strumenti elettromeccanici: caratteristiche costruttive.
Strumenti Magnetoelettrici, Elettromagnetici, Elettrodinamici, Elettrostatici,
Termici, a Induzione.
Strumenti elettronici: generalità, strumenti. analogici, Oscilloscopio a R.C.,
strumenti digitali, a campionamento (2h), Oscilloscopi Numerici, Sistemi
automatici di misura
Metodi di zero in c.c.: Ponti di Wheatstone e Thomson, Metodi
potenziometrici.
Metodi di zero in c.a.: ponti, schermature, metodi potenziometrici.
Misure di resistenza in con metodo V-A. (2h)
Trasformatori di misura, altri trasduttori di V e I e relativo impiego.
Misure in c.a. monofase e trifase
ESERCITAZIONI
Misure di resistenza con ponti e con potenziometri.
Taratura Voltmetri ed Amperometri.
Misure con oscilloscopio e gneratori di segnali
Misure con strumentazione elettronica
Sistemi automatici di misura
Appunti del corso forniti dal docente
58
Ingegneria
2009-2010
Ingegneria Elettrica RGSA di Caltanissetta
(D.M. 509/99)
Principi di Ingegneria Elettrica
Caratterizzante
Ingegneria Elettrica
05767
SI
2
ING-IND/31
FABIO VIOLA
Ricercatore non confermato
Università degli Studi di Palermo - DIEET
GUIDO ALA
Professore Associato confermato
Università degli Studi di Palermo - DIEET
http://www.dieet.unipa.it/ala
12
195
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 2)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
105
Nessuna, ma si consiglia di avere acquisito
preliminarmente all’inizio del corso, le
competenze relative ai corsi di matematica 1 e 2
e di Fisica 1 e 2
Secondo
Via Real Maestranza
Caltanissetta
Lezioni frontali, Esercitazioni in aula
Facoltativa
Prova Orale
Voto in trentesimi
Primo semestre
L’orario delle lezioni è consultabile sul sito del
corso di laurea:
http://portale.unipa.it/CdLIngegneriaElettricaCL
Un’ora prima ed un’ora dopo le lezioni di
calendario, durante il periodo delle lezioni; in
altri periodi, previo appuntamento telefonico o
per e-mail
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
L’allievo, al termine del corso, avrà acquisito conoscenze e capacità di comprensione su:
• metodi di analisi delle reti elettriche lineari in regime stazionario, in transitorio, in regime
sinusoidale;
59
•
•
•
metodi di analisi delle reti elettriche lineari nel dominio della frequenza;
metodi di analisi dei sistemi trifase;
metodi di analisi dei dispositivi elettromagnetici che coinvolgono gli aspetti riguardanti il
campo elettromagnetico in regime stazionario e quasi-stazionario, con particolare
riferimento alle applicazioni tipiche nei campi dei sistemi elettrici per l’energia, delle
macchine elettriche, dell’elettronica applicata ai sistemi industriali automatizzati.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
L’allievo, al termine del corso, sarà in grado di:
• discernere nel contesto di reti elettriche lineari i diversi fenomeni fisici, individuando
relazioni di causa ed effetto, identificando, formulando ed analizzando tali fenomeni per
mezzo di metodi, tecniche e strumenti aggiornati;
• applicare i principali teoremi delle reti elettriche lineari;
• impostare l’analisi nel dominio del tempo delle reti elettriche lineari;
• impostare l’analisi frequenziale delle reti elettriche lineari;
• impostare l’analisi di sistemi trifase simmetrici e dissimmetrici, equilibrati e squilibrati;
• identificare, formulare e analizzare i problemi elettromagnetici tipici dell’Ingegneria
Elettrica utilizzando metodi, tecniche e strumenti aggiornati.
Autonomia di giudizio
L’allievo avrà acquisito l’autonomia necessaria per poter giudicare criticamente i risultati
dell’analisi elettromagnetica stazionaria e dell’analisi circuitale.
Abilità comunicative
L’allievo avrà acquisito la capacità di comunicare ed esprimere con buona proprietà di linguaggio
gli aspetti fondamentali relativi all’analisi elettromagnetica in regime stazionario e quasistazionario ed all’analisi dei circuiti lineari in qualunque regime, offrendo anche soluzioni standard
in contesti specializzati.
Capacità d’apprendimento
L’allievo sarà in grado di:
• affrontare lo studio dei dispositivi elettromagnetici e delle macchine elettriche tipicamente
impiegati nei sistemi elettrici di potenza ed avrà acquisito gli elementi per approfondire i
criteri e le modalità connesse con la loro progettazione di massima;
• affrontare lo studio dei sistemi elettrici di potenza con particolare riferimento agli impianti
elettrici nelle applicazioni civili e industriali del terziario;
• affrontare lo studio dei sistemi elettronici.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 1
• Acquisizione del principio di funzionamento dei modelli circuitali dei principali
componenti: resistori, condensatori, induttori, induttori accoppiati, generatori indipendenti,
generatori pilotati, trasformatore ideale, doppi bipoli, multipoli;
• Acquisizione delle competenze relative all’analisi delle reti elettriche lineari in regime
stazionario, in transitorio, in regime sinusoidale, impiegando metodi nel dominio del tempo,
e nel dominio dei fasori;
• Acquisizione delle competenze relative all’analisi delle reti elettriche lineari concentrate nel
dominio della frequenza;
• Acquisizione delle competenze relative all’analisi dei sistemi trifase;
• Acquisizione delle competenze relative all’analisi di reti 2-porte.
60
MODULO 1
ORE FRONTALI
1
4
3
2
3
4
6
4
4
2
2
2
Totale: 37
1
2
2
1
2
2
DENOMINAZIONE DEL MODULO: Circuiti
LEZIONI FRONTALI
Obiettivi della disciplina e sua suddivisione. Diversificazione dell’analisi di
circuiti elettrici: circuiti a parametri concentrati e distribuiti.
Il bipolo elettrico. Tensione e corrente. Condizioni di riferimento associate.
Potenza elettrica. Funzione energia. Resistore, capacitore, induttore, circuito
aperto, cortocircuito, diodo. Piani di definizione dei bipoli, correlazioni tra
tensione e corrente. Bipoli lineari tempo invarianti e tempo varianti. Bipoli in
serie ed in parallelo. Interpretazione grafica.
Elementi attivi: generatori di tensione e di corrente. Parallelo e serie di
generatori: casi ammissibili e non. Generatori reali. Generatori controllati.
Definizioni di rete, nodo e ramo. Principi di Kirchhoff. Esempi di
applicazione dei principi di Kirchhoff.
Principali metodi e teoremi dei circuiti elettrici lineari: principio di
sovrapposizione degli effetti, metodo delle correnti di anello, metodo dei
potenziali nodali, teorema di Thevenin, teorema di Norton, teorema di
Tellegen, teorema di Millman, teorema del massimo trasferimento di potenza.
Analisi dei circuiti del primo ordine nel dominio del tempo. Circuiti RC e RL.
Equazione differenziale del primo ordine lineare omogenea e a coefficienti
costanti. Equazioni non omogenee e circuiti autonomi.
Soluzione dell’equazione differenziale del secondo ordine. Circuiti RLC serie
e parallelo. Risposta libera e risposta forzata. Frequenze naturali nel piano
complesso. Stabilità. Cenni sull’analisi dei circuiti mediante le variabili di
stato.
Funzioni periodiche. Definizione di rete in regime sinusoidale. Metodi di
risoluzione tradizionale per mezzo di leggi trigonometriche. Trasformata
fasoriale. Applicazione delle leggi di Kirchhoff nel dominio dei fasori.
Operazione di derivazione ed integrazione nel dominio dei fasori.
Trasformazione dei bipoli nel dominio dei fasori.
Sfasamento e fattore di potenza. Potenza in regime sinusoidale: potenza
attiva, reattiva ed apparente. Triangolo delle impedenze, triangolo delle
tensioni, triangolo delle potenze. La potenza su resistori, induttori e
condensatori. Circuiti RLC serie e parallelo. Risonanza. Rifasamento.
Sistemi trifase. Connessione dei generatori e dei carichi a stella ed a triangolo.
Potenza istantanea e media per un carico trifase bilanciato. Vantaggi
economici dell’impiego dei sistemi trifase.
Definizione di multiplo e doppi bipoli, porta di ingresso e porta di uscita.
Definizione dei modelli a parametri impedenza, ammettenza, ibridi e di
trasmissione. Connessioni tra doppi bipoli.
Fenomeni magnetici. Mutui accoppiamenti. Trasformatore ideale.
ESERCITAZIONI
Applicazioni delle leggi di Kirchhoff a circuiti generici.
Applicazione dei metodi dei potenziali di nodo e delle correnti di anello.
Applicazione del teorema di Thevenin e di Norton.
Analisi di reti bi-porta.
Risoluzione di circuiti dinamici del primo ordine.
Risoluzione di circuiti dinamici del secondo ordine.
Applicazione delle leggi di Kirchhoff in regime sinusoidale. Risoluzione di
61
2
3
1
Totale: 16
TESTI
CONSIGLIATI
reti impiegando i principali metodi e teoremi.
Risposta in frequenza di circuiti passivi
Risoluzione di reti trifase.
Risoluzione di circuiti con mutui induttori.
PERFETTI R: “Circuiti elettrici” - Zanichelli, 2003
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO 2
• Acquisizione delle competenze relative all’analisi del campo elettrico di configurazioni di
elettrodi in mezzi isolanti, attraverso il metodo delle sorgenti equivalenti;
• Acquisizione delle competenze relative all’analisi del campo di corrente di configurazioni
di elettrodi in mezzi dissipativi, attraverso il metodo delle sorgenti equivalenti;
• Acquisizione delle competenze per l’analisi dei circuiti magnetici;
• Capacità di valutare i parametri di capacità, induttanza, mutua induttanza di configurazioni
canoniche;
• Acquisizione del principio di funzionamento dei convertitori elettromeccanici;
• Acquisizione dei concetti fondamentali di propagazione del campo elettromagnetico.
MODULO 2
ORE FRONTALI
4
4
4
8
10
4
1
2
Totale: 37
2
3
2
4
4
Totale: 15
TESTI
CONSIGLIATI
DENOMINAZIONE DEL MODULO: Campi
LEZIONI FRONTALI
Analisi vettoriale: operatori gradiente, divergenza, rotore; tubi di flusso e loro
caratterizzazione; campi notevoli e loro proprietà
Il campo elettrico in regime stazionario
Il campo di corrente in regime stazionario
Il campo magnetico in regime stazionario e quasi stazionario
Determinazione di parametri globali di capacità, induttanza, mutua induttanza
con riferimento a geometrie semplici
Circuiti magnetici
Il campo elettromagnetico in regime sinusoidale
Principi di propagazione delle onde elettromagnetiche
ESERCITAZIONI
Analisi di configurazioni tipiche di elettrodi in mezzi isolanti per la
valutazione della distribuzione del campo elettrico e del potenziale scalare
elettrico in regime stazionario
Analisi di configurazioni tipiche di elettrodi in mezzi dissipativi per la
valutazione della distribuzione del campo di corrente e del potenziale scalare
elettrico in regime stazionario
Analisi di configurazioni tipiche di strutture elettriche ed elettromeccaniche
per la valutazione della distribuzione del campo magnetico in regime
stazionario e quasi stazionario
Applicazioni relative alla determinazione dei parametri globali di capacità,
induttanza, mutua induttanza con riferimento a geometrie semplici
Analisi di circuiti magnetici
• M. Guarnieri, A. Stella: “Principi ed Applicazioni di Elettrotecnica”
volume primo – Edizioni Progetto Padova, 2002.
• M. D'Amore: "Elementi di Elettrotecnica - Campi e circuiti” - Edizioni
62
Scientifiche SIDEREA, 1995.
• Esercitazioni
proposte
http://www.dieet.unipa.it/ala/Esercitazioni.htm
63
dal
docente:
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA (o LAUREA
MAGISTRALE)
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
(MODULO 1)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 2)
DOCENTE COINVOLTO
(MODULO 3)
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
INGEGNERIA
2008-09
INGEGNERIA ELETTRICA PER LA
REALIZZAZIONE E GESTIONE DI SISTEMI
AUTOMATIZZATI (D.M. 509/99)
Corso Integrato di Elettronica ed Elettronica
Industriale di Potenza
Caratterizzante
Ingegneria Elettrica
08260
SI
2
ING-INF/01 e ING-IND/32
Mauro Mosca
Ricercatore
Università di Palermo
Antonino Oscar Di Tommaso
Ricercatore
Università di Palermo
12 (6+6)
200
100
Matematica I e II, Fisica o Fisica Generale,
Principi di Ingegneria Elettrica
II
Polo Didattico di Caltanissetta
Lezioni frontali, Esercitazioni in aula
Facoltativa
Prova Scritta, Presentazione al computer, Prova
Orale, Presentazione delle esercitazioni sotto
forma di relazioni tecniche
Voto in trentesimi
Secondo semestre, Terzo e Quarto modulo
Mercoledì 9-13, Giovedì 15-19
Dopo la lezione o per appuntamento
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Si riferiscono all’insegnamento e non ai singoli moduli che lo compongono.
Vanno espressi utilizzando i descrittori di Dublino
Conoscenza e capacità di comprensione
Il corso si propone di fornire allo studente una preparazione di base ad ampio spettro nel settore
dell’elettronica analogica, digitale e di potenza, fornendo sia i principi teorici basilari che
64
esercitazioni analitiche e progettuali. Particolare enfasi sarà data alle principali tecniche di analisi e
sintesi dei circuiti elettronici, in modo da portare lo studente ad essere in grado di operare delle
scelte progettuali autonome. A tale scopo si rilevano come fondamentali le varie esercitazioni
svolte in aula. Lo studente al termine del Corso avrà conoscenza sui metodi più adatti per
affrontare tipologie standard di circuiti elettronici di segnale e di potenza.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Verranno impartite le nozioni fondamentali necessarie per affrontare sia l’analisi che la sintesi dei
circuiti elettronici. Ci si aspetta che lo studente sia in grado di riconoscere componenti e circuiti
con l’ausilio delle tecniche di analisi acquisite e, inoltre, di leggere e utilizzare i data sheets forniti
dai costruttori di circuiti integrati e di dispositivi di potenza in modo da poter scegliere
opportunamente i componenti necessari a realizzare i progetti proposti.
Autonomia di giudizio
Il corso ha lo scopo di acquisire i metodi con i quali si affronta sia lo studio che la progettazione
dei circuiti elettronici analogici, digitali e di potenza. Lo studente sarà pertanto in grado di
interpretare e giustificare il comportamento elettrico di un circuito. Avrà inoltre acquisito una
metodologia propria di analisi dei circuiti e delle metodologie progettuali in modo da risolvere un
problema nel modo più efficace possibile; attraverso tali metodologie egli sarà in grado di scegliere
i componenti più adatti per la stesura dello schema esecutivo del progetto di un sistema digitale di
medio-bassa complessità e di schemi di convertitori elettronici di potenza.
Abilità comunicative
Lo studente acquisirà la capacità di comunicare ed esprimere problematiche inerenti i circuiti
elettronici. In particolare sarà in grado di sostenere conversazioni sul condizionamento di un
segnale, sull'interfacciamento tra diversi circuiti, sulle tecnologie utilizzate per la realizzazione
della maggioranza dei circuiti integrati elettronici in commercio, sui dispositivi elettronici più
adatti a realizzare una determinata funzione, sui convertitori elettronici di potenza per applicazioni
negli azionamenti elettrici e nei sistemi elettrici per l’energia.
Capacità d’apprendimento
Allo studente verranno indicati i mezzi per completare ed affinare le nozioni acquisite durante il
corso universitario. In particolare, sarà in grado di affrontare in autonomia diverse problematiche
relative all’analisi e/o alla progettazione di circuiti elettronici. Questa padronanza gli consentirà di
accedere senza sforzo sia ad ambiti professionali di medio livello tecnico nel settore, sia a corsi
specifici di laurea specialistica.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
Conoscenza dei principi di base dell’elettronica moderna, dei dispositivi elettronici, delle modalità
di funzionamento e di progettazione di circuiti elettronici.
MODULO
ORE FRONTALI
1
6
4
1
2
3
2
DENOMINAZIONE DEL MODULO
LEZIONI FRONTALI
Introduzione alla fisica dei semiconduttori
Dispositivi discreti: diodi, MOSFET, e BJT. Circuiti a diodi e transistori.
Dispositivi optoelettronici
Amplificatori a componenti discreti. Amplificatori multistadio
Dispositivi analogici integrati
Studio in frequenza degli amplificatori
Amplificatori operazionali e loro applicazioni
Alimentatori e dispositivi di potenza
65
2
3
3
5
1
2
15
TESTI
CONSIGLIATI
Circuiti logici
Famiglie logiche
Circuiti combinatori
Circuiti sequenziali
Multivibratori astabili e monostabili
Acquisizione ed elaborazione dei segnali
ESERCITAZIONI
Metodologie per la progettazione di sistemi digitali
• Dispense del corso
• Sedra-Smith, "Circuiti per la microelettronica", (EDISES, 2005)
OBIETTIVI FORMATIVI DEL MODULO
Conoscenza del principio di funzionamento, della modalità di funzionamento e di costruzione e di
progettazione dei convertitori elettronici di potenza di più frequente utilizzo in ambito industriale.
MODULO
ORE FRONTALI
4
7
8
8
7
6
8
TESTI
CONSIGLIATI
DENOMINAZIONE DEL MODULO
LEZIONI FRONTALI
Componenti elettronici e componenti passivi utilizzati nei convertitori statici
di potenza
Convertitori c.a./c.c.
Convertitori c.c./c.c.
Convertitori c.c./c.a.
Convertitori c.a./c.a.
Cenni sull'applicazione dei convertitori negli impianti e negli azionamenti
elettrici
ESERCITAZIONI
Esercitazioni numeriche sui convertitori elettronici di potenza.
N. Mohan, T. M. Undeland, W. P. Robbins, "Power Electronics: Converters,
Applications, and Design". Second edition, John Wiley & Sons, Inc., New
York, 1995 (esiste anche una versione tradotta in lingua italiana).
66
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
INGEGNERIA
2009-2010
INGEGNERIA ELETTRICA RGSA
POLO DI CALTANISSETTA (D.M. 509/99)
SCIENZA DELLE COSTRUZIONI
Affine
Ingegneria dei Materiali
06313
NO
ICAR/08
Vincenzo Ruisi
Prof. Associato
Università Palermo
6
90
60
Nessuna
III
Polo di Caltanissetta via Real Maestranza CL –
Aula 2
Lezioni frontali, Esercitazioni in aula
Facoltativa
Prova Orale
Voto in trentesimi
Primo semestre
Lunedi ore 15-19
Lunedi ore 13-14:30
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Lo studente al termine del Corso avrà conoscenza delle problematiche inerenti la risposta di una
struttura di assegnata geometria e dato materiale alle azioni esterne, in termini di stato tensionale e
di deformazione.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Lo studente sarà in grado di:
dedurre uno schema di calcolo da una struttura assegnata;
determinare le sollecitazioni cui sono soggetti i componenti di una struttura a causa di assegnate
azioni esterne;
determinare lo stato tensionale nel generico punto di una trave in equilibrio;
determinare spostamenti e deformazioni delle sezioni degli elementi strutturali.
Autonomia di giudizio
67
Lo studente sarà in grado di interpretare la risposta di una data struttura assegnata a date azioni
esterne al fine di verificarne i requisiti di resistenza, rigidezza e stabilità.
Lo studente sarà in grado di progettare sistemi strutturali semplici.
Abilità comunicative
Lo studente acquisirà la capacità di comunicare ed esprimere problematiche inerenti l’oggetto del
corso.
Capacità d’apprendimento
Lo studente avrà appreso le interazioni tra le tematiche delle materie di base che concorrono alla
formulazione dei problemi della Scienza delle Costruzioni (Statica dei corpi rigidi, meccanica del
continuo, teoria dell’elasticità) e questo gli consentirà di proseguire gli studi ingegneristici con
maggiore autonomia e discernimento.
OBIETTIVI FORMATIVI
Risoluzione di sistemi isostatici – Analisi dello stato tensionale nei punti di un continuo in
equilibrio – Caratteristiche geometriche delle aree piane
Verifica e progetto di sezioni per i vari casi di sollecitazione – Risoluzione dei sistemi iperstatici –
Problemi di instabilità
ORE FRONTALI
1
3
5
3
2
4
2
LEZIONI FRONTALI
Introduzione alla Scienza delle Costruzioni
Vincoli e reazioni vincolari, sistemi isostatici
Caratteristiche di sollecitazione
Statica del continuo deformabile
Cinematica del continuo deformabile
Teoria dell’elasticità
Aspetto energetico della deformazione
4
2
2
4
2
1
2
1
1
1
Geometria delle aree
La trave di De Saint Venant
Sforzo normale semplice
Flessione semplice
Flessione e taglio
Torsione
Sforzo normale eccentrico
Travature reticolari isostatiche
Risoluzione dei sistemi iperstatici. Principio dei lavori virtuali
Problemi di instabilità, carico critico euleriano
4
5
ESERCITAZIONI
reazioni vincolari, caratteristiche sollecitazioni, stati tensionali
Sollecitazioni: verifica e progetto. - Risoluzione dei sistemi iperstatici
TESTI
CONSIGLIATI
Dispense del corso (V. Ruisi – Lezioni di Scienza delle Costruzioni)
C. Polizzotto. Scienza delle Costruzioni, COGRAS Palermo
Muscolino Falsone: Introduzione alla Scienza delle Costruzioni, Pitagora
Bologna
M. Di Paola: Lezioni di Scienza delle Costruzioni, Centro Stampa Ingegneria
68
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
Ingegneria
2009-2010
Ingegneria Elettrica per la Realizzazione e
Gestione dei sistemi Automatizzati – polo di
Caltanissetta (D.M. 509/99)
Sistemi intelligenti per gli impianti e gli
azionamenti elettrici
A scelta
Ingegneria Elettrica
10026
NO
1
ING-IND/33
Eleonora Riva Sanseverino
Professore Associato
Università di Palermo
6
90
60
Corso integrato di Calcolo numerico
Fondamenti di Informatica
Secondo
Polo didattico di CL
Lezioni frontali, Esercitazioni in aula
Obbligatoria
Prova Orale
Voto in trentesimi
Primo semestre
L’orario delle lezioni è consultabile sul sito del
corso di laurea:
http://portale.unipa.it/CdLIngegneriaElettricaCL
I giorni durante i quali si svolgono attività
didattiche, dopo le attività didattiche
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Conoscenza delle tecniche intelligenti per la risoluzione di problemi di gestione e pianificazione e
di analisi dei dati in ingegneria elettrica.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Capacità di sviluppare un software per la ricerca su alberi e grafi e per la ottimizzazione.
Autonomia di giudizio
Capacità di stabilire quale approccio fra quelli studiati è più adatto a gestire un particolare
problema.
Abilità comunicative
Capacità di utilizzare la terminologia adeguata negli ambiti di riferimento (informatica, data
mining, machine learning, ricerca euristica)
69
Capacità d’apprendimento
Capacità di interpretare le nuove tecnologie di gestione automatica e intelligente di sistemi e
azionamenti elettrici.
OBIETTIVI FORMATIVI
Capacità di individuare gli obiettivi progettuali/operativi all’interno di un determinato conteso
scientifico; capacità di formulare funzioni obiettivo e vincoli. Capacità di identificazione e
rappresentazione delle variabili di ottimizzazione. Capacità di scegliere le strutture dati più
adeguate.
Capacità di individuare gli strumenti adatti per la risoluzione di un determinato problema di
gestione/progetto intelligente di un sistema/azionamento elettrico.
ORE FRONTALI
4
12
12
10
4
16
TESTI
CONSIGLIATI
LEZIONI FRONTALI
Panoramica sulla Intelligenza artificiale.
Studio dei principali metodi di ricerca informata e non informata su alberi e
grafi.
Studio dei problemi di Soddisfacimento dei vincoli e metodi di risoluzione.
Studio dei problemi di ottimizzazione (discesa lungo il gradiente e
ottimizzazione euristica con algoritmi naturali)
Studio delle Reti neurali ad apprendimento supervisionato e non
supervisionato
Cenni sulla Logica Fuzzy e sui sistemi basati su logica Fuzzy
ESERCITAZIONI
Sviluppo software
Artificial Intelligence: a modern approach, by Russel – Norvig; Prentice Hall
Intelligenza artificiale, by Nillson - Apogeo
70
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
Ingegneria
2009/2010
Ingegneria Elettrica per la Realizzazione e la
Gestione dei Sistemi Automatizzati (D.M.
509/99)
Tecnica della sicurezza elettrica
Caratterizzante
Ingegneria elettrica
07186
NO
ING-IND/33
Salvatore Favuzza
Ricercatore
Università di Palermo
6
102
48
Nessuna
Terzo
Polo di Caltanissetta - Via Real Maestranza –
Caltanissetta - Aula 3
Lezioni frontali
Facoltativa
Prova Orale
Voto in trentesimi
Secondo semestre – terzo e quarto modulo
Lunedì 10-14
Lunedì e Giovedì 15-16
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Lo studente al termine del corso acquisirà conoscenze relativamente a: principi generali di
sicurezza elettrica, misure di protezione contro i rischi derivanti da elettrocuzione, principali
prescrizioni legislative e normative in materia di sicurezza elettrica. In particolare, lo studente sarà
in grado di comprendere le problematiche legate all’utilizzo dell’energia elettrica e correlate con
gli aspetti di sicurezza, i principi fisici alla base di esse e dei criteri su cui si fondano le diverse
misure impiantistiche di protezione dell’uomo dall’elettrocuzione.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Lo studente al termine del corso sarà in grado di applicare le proprie conoscenze e la propria
comprensione per identificare, formulare e risolvere problemi di sicurezza elettrica; in particolare,
lo studente saprà scegliere e dimensionare le misure più idonee da adottare per la protezione contro
i contatti diretti ed indiretti, contro il rischio incendio e/o esplosione nell’ambito di un progetto di
impiantistica elettrica, con riferimento alla tipologia di ambiente e/o destinazione d’uso dello
stesso, nel rispetto delle prescrizioni legislative e normative; lo studente saprà, inoltre, porre e
71
sostenere argomentazioni di impiantistica elettrica e dei relativi aspetti di sicurezza.
Autonomia di giudizio
Lo studente al termine del corso acquisirà la capacità di raccogliere tutti i dati necessari alla
individuazione ed all’analisi delle principali problematiche correlate all’utilizzo dell’energia
elettrica con riferimento all’aspetto della sicurezza. Sulla scorta dei dati raccolti e delle conoscenze
teoriche acquisite, sarà in grado di formulare giudizi autonomi sull’efficacia delle diverse soluzioni
progettuali di sicurezza impiantistica applicabili alla fattispecie di volta in volta esaminata.
Abilità comunicative
Lo studente al termine del corso acquisirà la capacità di comunicare ed esprimere problematiche
inerenti all’oggetto del corso stesso. Sarà in grado di sostenere conversazioni su tematiche di
sicurezza elettrica, di evidenziare problemi relativi all’uso dell’energia elettrica e di comunicare
soluzioni.
Capacità d’apprendimento
Lo studente al termine del corso acquisirà consapevolezza non solo sugli aspetti legati alle
problematiche di sicurezza elettrica, ma anche e soprattutto sulla necessità di operare sempre e
comunque uno studio continuo ed autonomo, a causa della costante evoluzione normativa e
legislativa e del progresso tecnico e tecnologico. Sarà in grado, pertanto, di proseguire gli studi
ingegneristici con maggiore autonomia, consapevolezza e discernimento, riconoscendo che
l’apprendimento autonomo caratterizzerà comunque tutto l’arco della vita professionale.
OBIETTIVI FORMATIVI DELL’INSEGNAMENTO
Obiettivo dell’insegnamento è quello di far acquisire allo studente le conoscenze necessarie ad
affrontare lo studio, l’analisi e la risoluzione delle problematiche inerenti alle condizioni di
sicurezza nel campo dell’impiantistica elettrica. Ulteriore obiettivo è quello di far acquisire la
consapevolezza circa la necessità di operare uno studio continuo ed autonomo durante tutto l’arco
della futura attività professionale, a causa della costante evoluzione normativa e legislativa e del
progresso tecnico e tecnologico, al fine di individuare le misure impiantistiche più idonee a
garantire la protezione dell’uomo dalla elettrocuzione.
ORE FRONTALI
1
4
1
2
2
2
4
4
3
2
2
1
2
3
2
2
4
3
2
LEZIONI FRONTALI
Presentazione corso
Riferimenti legislativi e normativi sulla sicurezza
Principi generali di sicurezza
Corrente elettrica e corpo umano
Comportamento del terreno come conduttore elettrico
Generalità sulla protezione contro i contatti indiretti
Protezione contro i contatti indiretti nei sistemi TT
Protezione contro i contatti indiretti nei sistemi TN
Protezione contro i contatti indiretti nei sistemi IT
Protezione passiva contro i contatti indiretti
Protezione contro i contatti indiretti nei sistemi in alta tensione
Sicurezza nell’interfaccia alta-bassa tensione
Esecuzione dell’impianto di terra
Uso di software per la progettazione degli impianti di terra
Protezione contro i contatti diretti
Sistemi a bassissima tensione
Sicurezza elettrica negli ambienti ospedalieri
Impianti elettrici nei locali adibiti ad uso medico
Impianti elettrici nei luoghi a maggior rischio in caso di incendio
72
2
TESTI
CONSIGLIATI
Luoghi con pericolo di esplosione
− V. Carrescia: “Fondamenti di sicurezza elettrica” – Edizioni TNE,
Torino.
− V. Cataliotti: “Impianti elettrici” – Dario Flaccovio Editore, Palermo.
− Dispense del docente.
73
FACOLTÀ
ANNO ACCADEMICO
CORSO DI LAUREA
INSEGNAMENTO
TIPO DI ATTIVITÀ
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO
ARTICOLAZIONE IN MODULI
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
DOCENTE RESPONSABILE
CFU
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ
ANNO DI CORSO
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
MODALITÀ DI FREQUENZA
METODI DI VALUTAZIONE
TIPO DI VALUTAZIONE
PERIODO DELLE LEZIONI
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
INGEGNERIA
2009/2010
Laurea in INGEGNERIA ELETTRICA RGSA
(D.M. 509/99)
VERIFICHE E COLLAUDO DEGLI
IMPIANTI ELETTRICI
A scelta
INGEGNERIA ELETTRICA
NO
-ING-INF/07
SALVATORE NUCCIO
Professore ordinario
Università di Palermo
3
45
30
Conoscenze di misure elettriche e sistemi
elettrici
III
Sede CL
Lezioni frontali, Esercitazioni in laboratorio e
sul campo
Facoltativa
Prova Orale
Voto in trentesimi
secondo semestre
L’orario delle lezioni è consultabile sul sito del
corso di laurea:
http://portale.unipa.it/CdLIngegneriaElettricaCL
Dopo le lezioni, durante il periodo delle lezioni,
o, negli altri periodi, martedì, mercoledì,
giovedì ore 11-13 presso D.I.E.E.T. Palermo
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
Conoscenza e capacità di comprensione
Lo studente, al termine del corso, avrà acquisito conoscenze e capacità di comprensione
relativamente a Norme, metodi, strumenti per le verifiche ed il collaudo degli impianti elettrici.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Lo studente sarà in grado di Interpretare le norme di collaudo e mettere in pratica, in sicurezza, le
procedure indicate; Scegliere ed utilizzare la strumentazione ed i metodi per il collaudo di impianti
elettrici; Caratterizzare impianti elettrici rispetto alla regola d’arte; Verificare gli impianti di terra e
la sicurezza dell’impianto elettrico; Effettuare il collaudo di impianti elettrici.
Autonomia di giudizio
Lo studente avrà la capacità di raccogliere e interpretare i dati di misure e prove e sarà in grado di
74
determinare giudizi di rispondenza a norme, con la consapovelezza delle implicazioni ad essi
connessi;
Abilità comunicative
Lo studente sarà in grado di comunicare con competenza e proprietà di linguaggio tramite rapporti
prova e relazioni risultati delle attività di verifica e prova.
Capacità d’apprendimento
Lo studente svilupperà quelle capacità di apprendimento che sono loro necessarie per intraprendere
studi successivi con un alto grado di autonomia di affrontare in autonomia qualsiasi problematica
relativa al settore delle misure, prove e collaudi
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso, a carattere teorico-applicativo, ha lo scopo di illustrare i riferimenti, obblighi legislativi e
normativi e le procedure per la verifica degli impianti elettrici , affrontando anche gli aspetti di
collaudo amministrativo. Vengono considerati i rischi durante l’effettuazione delle verifiche e
individuate le procedure di sicurezza da attuare. Vengono quindi illustrate le strumentazioni, le
Procedure e la documentazione necessaria per le verifiche. Vengono approfonditi gli esami a vista
e le misure e prove da eseguire. Vengono infine svolte alcune esercitazioni sul campo in modo che
lo studente abbia tutte le basi per svolgere professionalmente tali attività di verifiche e collaudo.
ORE FRONTALI
4
4
2
4
6
2
2
6
TESTI
CONSIGLIATI
LEZIONI FRONTALI
Generalità sulle verifiche e i collaudi. Riferimenti normativi
Sicurezza nelle attività di misura e prova
Dotazione strumentale e gestione in qualità delle misure e prove per la
verifica degli impianti elettrici ai fini della sicurezza
Esami a vista per la verifica di sicurezza degli impianti elettrici
Misure e prove per la verifica di sicurezza degli impianti elettrici
Misure di power quality
Collaudo tecnico amministrativo
ESERCITAZIONI
Esercitazioni di Laboratorio e sul campo:
-Mmisure e prove per la verifica di sicurezza di impianti elettrici.
-Collaudo impianti fotovoltaici.
Appunti del corso forniti dal docente.
Principali Normative di riferimento e di consultazione:
CEI 64-8/6 - Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore
a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua – Parte 6:
Verifiche.
Guida CEI-ISPESL CEI 64-14 Guida alle verifiche degli impianti elettrici
utilizzatori.
Guida CEI-ISPESL CEI 0-11 Guida alla gestione in qualità delle misure per
la verifica degli impianti elettrici ai fini della sicurezza.
D.P.R. 22 ottobre 2001 n. 462 - Regolamento di semplificazione del
procedimento per la denuncia di installazioni e dispositivi di protezione
contro le scariche atmosferiche, di dispositivi di messa a terra di impianti
elettrici e di impianti elettrici pericolosi. (G. U. 8 gennaio 2002, n. 6.)
D.M. 22 gennaio 2008, n. 37 - ….riordino delle disposizioni in materia di
attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici. (G.U. n. 61 del
12-3-2008 )
D. L. 9 aprile 2008, n. 81 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto
2007, n. 123
75