Didamatica, Genova, 15-17 Aprile 2015 Verifica sperimentale della

Il sensore magnetico degli smartphone nella didattica
delle Scienze Fisiche
Alfonso D’Ambrosio
IIS J.F.Kennedy
Via de Gasperi,20, 35043 Monselice (PD)
[email protected]
Viene mostrato l’utilizzo degli smartphone per la conduzione di semplici esperimenti di
magnetismo in corrente alternata e continua. Vengono analizzati i dati sperimentali e la valenza
didattica degli smartphone nelle scienze fisiche.
Didamatica, Genova, 15-17 Aprile 2015
Verifica sperimentale della legge di Biot-Savart
Visualizzazione 3D campo magnetico
Da un questionario finale in uscita emerge che i ragazzi sono più propensi ad utilizzare lo smartphone, perché “è più facile”, “è un mio strumento”,
“è un oggetto che reputano “familiare”, che conoscono bene e sanno usarlo autonomamente, “è alla moda”, possono portarlo ovunque e fare
esperimenti anche a casa (in tal senso i ragazzi hanno effettuato misure del campo magnetico generato da apparecchiature elettroniche, quali TV,
microonde, Pc, un altro cellulare). Il cellulare diventa uno strumento tuttofare, con il quale non solo effettuare misure, ma anche condividere elaborarli e
discuterli in tempo reale sui social network (la maggior parte delle App permettono il salvataggio di un file delle misure e la registrazione in tempo reale
del flusso dati).
Il sensore magnetico degli smartphone nella didattica
delle Scienze Fisiche
Alfonso D’Ambrosio
IIS J.F.Kennedy
Via de Gasperi,20, 35043 Monselice (PD)
[email protected]
Viene mostrato l’utilizzo degli smartphone per la conduzione di semplici esperimenti di
magnetismo in corrente alternata e continua. Vengono analizzati i dati sperimentali e la valenza
didattica degli smartphone nelle scienze fisiche.
Didamatica, Genova, 15-17 Aprile 2015
Verifica sperimentale della legge di Biot-Savart
Visualizzazione 3D campo magnetico
Da un questionario finale in uscita emerge che i ragazzi sono più propensi ad utilizzare lo smartphone, perché “è più facile”, “è un mio strumento”,
“è un oggetto che reputano “familiare”, che conoscono bene e sanno usarlo autonomamente, “è alla moda”, possono portarlo ovunque e fare
esperimenti anche a casa (in tal senso i ragazzi hanno effettuato misure del campo magnetico generato da apparecchiature elettroniche, quali TV,
microonde, Pc, un altro cellulare). Il cellulare diventa uno strumento tuttofare, con il quale non solo effettuare misure, ma anche condividere elaborarli e
discuterli in tempo reale sui social network (la maggior parte delle App permettono il salvataggio di un file delle misure e la registrazione in tempo reale
del flusso dati).