L’ELETTROSMOG Sempre più spesso si sente parlare dei rischi legati all’inquinamento elettromagnetico e all’uso del telefono cellulare, perciò abbiamo cercato di capire le fonti di tale inquinamento, gli effetti negativi sulla nostra salute e le precauzioni opportune. L’elettromagnetismo e i telefoni cellulari Le onde elettromagnetiche sono oscillazioni elettriche e magnetiche che si propagano nel vuoto o nei mezzi materiali con velocità finita. Esse vengono classificate in base alla frequenza, rappresentata dal numero delle oscillazioni compiute in un secondo dall’onda. Le radioonde che portano le immagini televisive (ultrafrequenze) vengono propagate, mediante speciali antenne, in linea retta. Le onde radio a limitata frequenza possono giungere assai lontano, seguendo la curvatura terrestre mediante l’adozione di ponti radio. Invece le onde radio ad alta o altissima frequenza vengono riflesse verso la Terra dall’alto della ionosfera. Le onde elettromagnetiche, oltre che dalle fonti naturali (Sole, stelle), sono prodotte da apparecchi televisivi, forni a microonde, linee dell’alta tensione, antenne. Alla corrente elettrica sono sempre associati, oltre a modesti campi elettrici, anche campi magnetici (generati dagli elettrodomestici e da tutte le apparecchiature elettriche: televisori, computer, radiosveglie, ecc.), che possono comportare dei rischi. Il telefono cellulare è un radiotelefono a bassa potenza e la comunicazione avviene grazie a radiotrasmettitori collocati a breve distanza tra loro che prendono il nome di cellule. Gli effetti nocivi L’uso intensivo del cellulare provoca danni alla salute? Per rispondere il PM Raffaele Guariniello ha aperto un’inchiesta avvalendosi del supporto di un pool d’ingegneri. Il singolo cellulare portatile modello TAC emette 1/2 watt, il modello GSM circa 2 watt; usato in prossimità del cervello, degli occhi e dell’orecchio comincia a essere pericoloso dopo soli 2 minuti di conversazione. I ponti radio a 900 MHz sono nocivi nel raggio di circa 100 m e anche più se è possibile vederli. Gli effetti immediati delle onde ad alta frequenza consistono nel surriscaldamento e conseguente danneggiamento di alcuni tessuti del nostro corpo, soprattutto i più ricchi d’acqua. I campi a bassa frequenza inducono correnti elettriche nell’organismo e possono alterare anche sensibilmente il funzionamento dei sistemi cardiaco e nervoso. Inoltre, fino a circa il 50% dell’energia irradiata viene assorbita nella testa dell’utente. Le onde elettromagnetiche arrivano a 2 cm di profondità dalla regione superficiale, che è anche l’area più sensibile del cervello, il cortex. L’energia elettromagnetica è convertita in calore e determina un aumento della temperatura del tessuto celebrale di circa 1°C, che può ledere il DNA cellulare e provocare effetti cancerogeni. La prevenzione Che cosa fare allora per difendersi dai “possibili danni” alla salute che le onde elettromagnetiche possono provocare? Bisogna limitare la concentrazione di campi elettromagnetici in spazi ristretti, spegnere il televisore, non stare mai a meno di un metro da uno schermo, spostare tutte le apparecchiature elettriche dalle vicinanze del letto in cui si dorme e non stare a lungo davanti agli elettrodomestici mentre sono in funzione. Se si vuole per cautela ridurre al minimo la potenza assorbita dai tessuti, si possono adottare pratiche di comportamento: acquistare i cellulari con la funzione VOX (trasmettono solo quando si parla, permettendo inoltre un risparmio della batteria), utilizzare l’auricolare e tenere il telefono il più distante possibile dal corpo, estendere completamente l’antenna (il cellulare trasmetterà con minore potenza e risparmierà la batteria). Contro l’inquinamento elettromagnetico ambientale, a Roma i genitori dei bambini di un asilo hanno ottenuto la ricollocazione delle antenne di due mega impianti Telecom ed Enel prima sistemate vicino all’istituto. Per saperne di più Per far controllare l’emissione elettromagnetica nella propria zona abitativa ci si può rivolgere a organi sanitari pubblici (ISPESL). L’OMNITEL ha organizzato un convegno sui rischi della telefonia mobile e fornisce un documento informativo. La TIM ha messo a disposizione un coupon sulla natura delle onde elettromagnetiche e un numero verde (800-539151). La WIND ha un numero verde (800-900150). La ricerca del WWF Il WWF ha svolto una ricerca in merito al livello di esposizione a cui si è sottoposti con e senza l’utilizzo dell’auricolare. (Fonte: www.elettrosmog.it/cellulari.htm) Le leggi in materia In merito alla tutela della salute per la protezione da esposizione a campi elettromagnetici a radiofrequenza e microonde, sono state emanate diverse normative, tra cui: D.M. del 16/01/1991 - Norme tecniche relative alla costruzione e all'esercizio di linee elettriche aeree esterne; D.P.C.M. del 23/04/1992 - Limiti massimi di esposizione ai campi (elettrico e magnetico) negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno; D.L. del 19/09/1994, n. 626 - Attuazione delle direttive CEE riguardanti la sicurezza e la salute dei lavoratori; Decreto del 10/09/1998, n. 381 - Regolamento recante la determinazione dei tetti di radiofrequenza compatibili con la salute umana; Legge 22/02/2001, n. 36 Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici; D.L. 01/08/2003, n. 259 - "Codice delle comunicazioni elettroniche"; D.L. 19/11/2007, n. 257 - Prescrizioni minime di sicurezza per i rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici). Il nostro sondaggio Presentiamo i risultati emersi da un sondaggio tra gli alunni delle classi prime e quinte della scuola, con relativa rappresentazione grafica dei dati. Domande Risposte Possiedi un telefono cellulare? A quale scopo utilizzi il cellulare? (max 2 risposte) Sì No Classi prime 83 alunni (di età 14 – 15 anni) 78 5 Telefono SMS Internet Giochi Squilli Sì No 53 78 7 16 12 36 47 Conosci le conseguenze che ne possono derivare? % Classi quinte 117 alunni (di età 17 – 20 anni) 114 3 94% 6% 32% 47% 4% 10% 7% 43% 57% 94 98 18 3 20 87 30 % 97% 3% 40% 42% 8% 1% 9% 74% 26%