Consigli di automedicazione Guida pratica per consigliare al paziente i prodotti di automedicazione più adatti alle sue esigenze 1 LE PATOLOGIE ORL La tosse Sintomo frequente, spesso non grave, di patologie a carico del tratto tracheo-bronchiale. Patologie gravi che possono essere mascherate dalla tosse: •Reflusso gastro-esofageo: tosse notturna •Insufficienza cardiaca: tosse da sforzo, tosse notturna, dispnea •Insufficienza polmonare batterica •Asma: con dispnea espiratoria •Edema polmonare •Pneumonia •Cancro al polmone: tenace, dolore toracico, dispnea, tabagismo •Tubercolosi: tosse produttiva con emottisi •Sieropositività all’HIV: la tosse è talvolta il primo sintomo dell’AIDS L’interrogatorio al paziente Anzianità della tosse •Da quanto tempo ha la tosse? Sua produttività •Secca o grassa •Catarro Presenza di sintomi associati •Febbre •Mal di testa Quadro clinico •Affezioni particolari •Assunzione di medicinali •Tabagismo Circostanze di apparizione •Notte - giorno Timbro della tosse •Rauca: tracheite acuta •Convulsa: tosse canina •Spasmodica: allergia (edema di Quincke) •Emetica: tubercolosi, RGO •Rauca,simile ad un latrato: epiglottite nel bambino, urgenza vitale 2 LE PATOLOGIE ORL La tosse Qualche buona domanda •Come tossisce? Da quando tossisce? •In quale momento della giornata tossisce di più? •Ha del catarro? Fuma? •Segue una terapia attualmente? •Ha altri sintomi, febbre, mal di gola…? •Si sente stanco? •Consultare il medico se: Tosse grassa Cronica (> 3 settimane) Espettorazione: - Purulenta; schiumosa; presenza di sangue Assenza di efficacia dopo 5 giorni di terapia Tosse secca Febbre > 38.5°C Tosse cronica, Tosse scatenata dallo sforzo Assenza di miglioramento sotto i 2-3 giorni In urgenza in caso di Dispnea all’inspirazione laringite, cancro Dispnea all’espirazione asma, bronchite cronica Dispnea continua insufficienza cardiaca, anemia Dolori toracici pneumotorace, cancro, embolia polmonare Al di sotto di 1 anno di età: niente antitussivi Bambino da 1 a 6 anni: evitare l’automedicazione Se non c’è miglioramento in 48 ore di trattamento antistaminico La tosse di competenza della farmacia •Apparizione recente (meno di 10 giorni) •Nessun affanno,né disturbo respiratorio o dolore toracico permanente •Assenza di manifestazione in ambito particolare (asmatico, immuno-depresso) 3 LE PATOLOGIE ORL La tosse secca •Improduttiva e affaticante, con accessi più frequente di notte Laringite Bronchite acuta •Origine Rinofaringite Influenza Tracheite Stress, forte emozione (“tosse nervosa”) Terapia: nessun antitussivo nel bambino < 12 mesi Derivati oppiacei: Codeina, folcodina, dextrometorfano Controindicazioni: •Bambini < 30 mesi •Gravidanza, allattamento •Asma, insufficienza respiratoria Effetti secondari: •Sonnolenza •Depressione respiratoria •Stipsi Antistaminici (tosse allergica) da soli o associati a un oppiaceo Controindicazioni: •Gravidanza, allattamento •Asma, insufficienza respiratoria •Glaucoma •Associazione con depressori del Sistema Nervoso Centrale Effetti secondari: •Sonnolenza •Secchezza delle fauci •Stipsi Spasmolitici (tossi convulse) Atoucline Controindicazioni: •Bambini < 15 anni, gravidanza e allattamento •Asma, insufficienza respiratoria •Glaucoma ad angolo chiuso •Ostacolo uretroprostatico Effetti secondari: •Sonnolenza •Secchezza delle fauci •Nausea, stipsi Erbe per tisane espettoranti Malva, altea selvatica, papavero, violetta. Dolcificare con miele Bambino < 6 anni: eventuale utilizzo di antistaminico per 48 ore o sciroppo omeopatico Bambino da 6 a 15 anni: la terapia non deve superare i 4-5 giorni 4 LE PATOLOGIE ORL La tosse grassa •Tosse produttiva •Eccesso di muco laringeo o bronco-alveolare •Dovuta ad infezione virale o batterica •Più frequente di giorno Terapia Per facilitare l’espettorazione, la viscosità del muco può essere diminuita con agenti mucolitici o idratanti Mucolitici •Fluidificano il muco •Stimolano la secrezione bronchiale (carbocisteina, N- Acetilcisteina) Controindicazioni: •Soggetti incapaci di espellere il muco •Ulcera dello stomaco •Gravidanza (primo trimestre) •Associazione con antitussivi Effetti secondari: •Gastralgie Agenti idratanti del muco •Entrano nella composizione di numerosi sciroppi Controindicazioni: Bambini < 30 mesi (rischio di convulsioni) •Inalazioni: piante emollienti ed espettoranti (fiori di tassobarbasso, foglie di farfara, radice di altea selvatica, frutti di anice). Dolcificare con miele Consigli per tosse secca e tosse grassa •Non associare un antitussivo con un mucolitico •Evitare fattori di irritazione: tabacco e atmosfera fumosa,prodotti domestici irritanti… •Umidificare l’ambiente •Bere abbondantemente (tisane, tè leggero, succo di frutta…) •Consigli particolarmente prudenti per gli anziani 5 LE PATOLOGIE ORL Il raffreddore •Stato infiammatorio delle vie respiratorie superiori, spesso dovuto ad un virus •L’infezione virale può provocare una sovrainfezione batterica con rischio di complicazioni: Otite Sinusite Bronchite •Molto contagioso per via aerea e contatto diretto Sintomi Incubazione da 1 a 3 giorni, Fase d’ invasione da 2 a 3 giorni Sintomi locali Starnuti Rinorrea acquosa profusa Ostruzione nasale Eventuale dolore o irritazione della gola, raucedine Sintomi generali Cefalea Sensazione di malessere Stanchezza Possibile febbre moderata Tosse Consultare il medico in caso di: Dolore o scarico dall’orecchio (otite) Dolore faringeo importante per più di 48 ore (angina) Flusso nasale purulento unilaterale (sinusite) Febbre superiore ai 38.5°C per più di 48 ore Alterazione dello stato generale Ambito fragile, asmatico o bronchitico cronico Qualche buona domanda •Da quando è raffreddato? •Cosa si sente? •Ha altri sintomi, febbre, mal di gola, stanchezza…? •Come sono le secrezioni nasali? 6 LE PATOLOGIE ORL Il raffreddore Terapia locale: disinfezione nasale Pulizia delle fosse nasali Soluzione fisiologica In caso di secrezioni purulente Gocce nasali antibiotiche Se la mucosa nasale è irritata o presenta delle croste Soluzioni oleose Inalazioni in caso di importante congestione nasale Balsamici - vasocostrittori Terapia per via generale Febbre (adulto e bambino >12 anni) Paracetamolo, Ibuuprofene, Aspirina Trattamento della congestione nasale Aumentano la permeabilità nasale, migliorano la sensazione di naso chiuso Controindicazioni: Glaucoma Problemi prostatici Insufficienza coronarica Grave ipertensione arteriosa Gravidanza, allattamento Effetti secondari: Secchezza delle fauci Ritenzione idrica Glaucoma acuto per chiusura dell’angolo Tachicardia Problemi neurologici Vasocostrittori Trattamento della rinorrea e degli starnuti Antistaminici Poco effetto sull’ ostruzione nasale Controindicazioni: Glaucoma Problemi prostatici Gravidanza, allattamento Effetti secondari: Sonnolenza Secchezza delle mucose Ritenzione idrica 7 LE PATOLOGIE ORL Il raffreddore Associazione vasocostrittore + antistaminico: Actifed Vitamina C: 1 g al giorno al mattino (ruolo anti-infettivo) Antisettici polmonari: supposte a base di oli esenziali Pomate decongestionanti da applicare sul petto o sulla schiena Inalazioni con piante antisettiche (timo, eucalipto, rosmarino) Consigli per evitare la diffusione del virus: •Utilizzare fazzoletti usa e getta •Lavarsi frequentemente le mani •Umidificare l’aria •Riscaldamento a 18°C •Bere bevande calde (tisane, tè leggero), succhi di frutta… •Evitare il fumo •Nel bambino: di fronte a una rinite purulenta unilaterale pensare ad un corpo estraneo •Nel lattante: soffiare il naso al bambino 8 LE PATOLOGIE ORL Il Mal di gola •Infiammazione acuta bilaterale delle tonsille o della faringe •Frequente, spesso associata a: rinite, congiuntivite, tosse Origine: Virale, batterica, ematologica Possibili complicazioni: renali e cardiache in caso di infezione da streptococco Sintomi: •Dolore alla deglutizione •Prurito e bruciore della faringe Sintomi generali •Febbre •Otalgia •Cefalea •Indolenzimento •Dimagrimento •Astenia Aspetto della gola secondo il tipo di angina •Rossa (virale) •Punti bianchi su una o due tonsille (batterica) •Strato grigiastro aderente alle tonsille •Ulcerazione di una tonsilla o vescicole con liquido chiaro Altre cause •Virus da herpes •Angina di Vincent •Mononucleosi infettiva •Bacillo della difterite: consultare il medico con urgenza Consultare il medico: di fronte a mal di gola con febbre da più di 48 ore Competenza della farmacia per i mal di gola unicamente in caso di: •Adulto o bambino di più di 10 anni, evoluzione da meno di 48 ore •Febbre assente o moderata 38°C Qualche buona domanda Da quando ha mal di gola? Ha la febbre? Tossisce? Ha il naso chiuso, che cola? 9 LE PATOLOGIE ORL Il Mal di gola Terapia Antalgico e antipiretico Ibuprofene, Paracetamolo, Aspirina Se associato a rinite, nell’adulto Antalgico + vasocostrittore Collutorio Antisettico (o antibiotico) Antisettico + anestetico locale (controindicato nel bambino) Pastiglie da sciogliere in bocca Antisettico; Antibiotico; Antinfiammatorio Supposte a base di bismuto Combattere contro la congestione dell’ ortofaringe Terapia di massimo 3 giorni Gargarismi Foglie di pruno, noce, malva… Consultare il medico: in assenza di miglioramento entro 48 ore Consigli •Bere bevande calde dolcificate con miele •Inalazioni: oli essenziali di eucalipto, di pino •Umidificare l’aria •Smettere di fumare ed evitare le atmosfere fumose 10 LE PATOLOGIE ORL L’otite •Infiammazione o infezione della mucosa della cavità dell’orecchio •Otite esterna Infiammazione del condotto uditivo esterno (tre il timpano e l’esterno) con diminuzione di calibro legata all’infiammazione •Otite media acuta Infiammazione dell’orecchio medio (dietro il timpano), molto frequente nel bambino al di sotto dei 5 anni Sintomi Otalgia Dolore intenso, pulsante, sensazione di ipoacusia Dolore assente nel 25% dei casi Nel lattante: pianto, con talvolta la mano portata all’orecchio Otorrea Se c’è perforazione del timpano Sintomi generali Nel lattante Problemi del sonno con pianti scatenati dalla posizione allungata Problemi digestivi molto frequenti (vomito, diarrea) Cause •Principalmente batterica (soprattutto bambini al di sotto dei 5 anni) •Talvolta virale, che spesso provoca un sovrainfezione batterica Le complicazioni, rare ma temibili •Mastoidite acuta •Paralisi facciale •Meningite… •Alterazione del timpano •Rischio di sordità persistente I fattori di rischio •Ipertrofia delle adenoidi •Deficit di ferro •Inquinamento •Fumo •Permanenza in collettività (asili nido) 11 LE PATOLOGIE ORL L’otite Terapia Nel bambino: Consultare il medico sistematicamente Nell’adulto: Consultare il medico per la terapia antibiotica Antalgici Ibuprofene, Aspirina, Paracetamolo Disinfezione rinofaringea Sistematica, soffiare il naso frequentemente Gocce auricolari antalgiche e antinfiammatorie (Osmotol, Otipax…) Controindicate in caso di perforazione del timpano Devono essere utilizzate solo dopo una verifica dell’integrità del timpano da parte di un medico In caso di otorrea spontanea Lavaggi dell’orecchio Soluzione di antisettico diluita per metà con siero fisiologico, acqua ossigenata borata… Consigli Consultare il medico: in caso di febbre, dolore forte o persistente per più di 48 ore •Niente bagni in piscina e in mare •Protezione dei condotti uditivi durante le docce e gli shampoo mediante tappi auricolari 12 LE PATOLOGIE ORL L’emorragia nasale •Sanguinamento del naso in genere benigno, isolato •Più spesso nell’adolescente o nell’adulto giovane dopo: ٠Esposizione al sole ٠Attività sportiva ٠Raschiamento intempestivo Consultare il medico: in caso di sanguinamento recidivo Consultare Otorinolaringoiatria d’urgenza: in caso di sanguinamento molto abbondante Terapia In posizione seduta con la testa rivolta in avanti: •Soffiarsi delicatamente il naso per espellere i grumi di sangue •Compressione dell’ aletta del naso per qualche minuto •Eventuale applicazione di un tampone emostatico: cotone imbevuto di acqua ossigenata a 10 volumi o alginato di calcio da lasciare minimo 30 minuti •Evitare di sporgere la testa all’indietro Consigli •Al momento della rimozione dei tamponi di alginato di calcio: non staccare qualche fibra rimasta incollata, attendere la loro eliminazione naturale •Nell’anziano, verificare la terapia medicinale in corso (anticoagulanti, aspirina…) •Per prevenire le recidive evitare la secchezza della mucosa nasale: ٠applicazione quotidiana di vaselina, Omeoplasmina (controindicata al di sotto dei 30 mesi) ٠umidificare l’aria 13 LE PATOLOGIE ORL Le afte •Ulcerazione superficiale della bocca, benigna se l’afta è unica ed episodica Cause: poco conosciute, a carico del SNC •Alimenti: noci, nocciole, mandorle, gruviera, cioccolata, limone, uva… •Traumi boccali: protesi dentarie… •Infezione primaria da herpes (herpes labiale) •Sindrome piedi-mani-bocca, di origine virale, che associa ulcerazioni alla bocca e vescicole situate su mani e piedi •Nicotina: fumatori, gomme alla nicotina •Alcune afte compaiono sistematicamente al momento delle mestruazioni e scompaiono provvisoriamente in gravidanza •Talvolta in rapporto con una patologia grave (afte giganti o multiple) Sintomi •Sensazione mutevole di pizzicore e di bruciore •Apparizione di una macchia eritematosa centrata su un punto giallo •Ulcerazione a bordi netti, giallastra, circondata da un bordo rosso vivo •A questo stadio l’afta può essere molto dolorosa e ostacolare l’alimentazione •Cicatrizzazione spontanea in qualche giorno Consultare il medico: in caso di afte multiple, recidivanti, molto dolorose Terapia Sciacqui analgesici e antinfiammatorio 1g di aspirina in ½ bicchiere d’acqua 1 cucchiaino da caffè di acido borico in 1 bicchiere d’acqua Clorexidina in gel Antalgico locale Lidocaina… Antibatterici Lysozima Clorexidina Cicatrizzanti Vitamina B6 Estratto di rabarbaro Immunoterapia 14 LE PATOLOGIE DIGESTIVE La dispepsia La dispepsia è un problema digestivo corrente, che va differenziato dalla gastrite (infiammazione gastrica), dalle ulcere o dai tumori dell’apparato digerente Sintomi •Sensazione di non digestione con pesantezza post- prandiale •Bruciori, crampi epigastrici, eruttazioni e gonfiore •Possibili nausea o rigurgiti acidi esofagei •Nessuna alterazione dello stato generale Consultare il medico in caso di sintomatologia frequente e recidivante Terapia Facilitare la digestione: specialmente in caso di pesantezza e di eruttazioni Assorbenti intestinali Anti- dispeptici Attivano gli enzimi digestivi, il transito… Coleretici Favoriscono l’azione e la secrezione biliare Protezione gastrica: contrastare i bruciori digestivi Antisecretori Antistaminici H2 in unica somministrazione la sera. Permettono di diminuire la secrezione acida Antiacidi Per proteggere la mucosa gastrica dagli attacchi acidi, soprattutto post-prandiali Intervallare di 2 ore con gli altri medicinali Protettivi della mucosa gastrica Potere coprente protettivo, da utilizzare a distanza dagli altri medicinali Consigli •Limitare i fattori di stress, praticare del rilassamento •Praticare sport settimanalmente •Non “saltare” i pasti. Preferire la colazione ed il pranzo •Mangiare con calma masticando bene gli alimenti, stare seduti •Mangiare cibi semplici, evitando le salse, le fritture, i salumi, le bevande alcoliche, le spezie, il caffè e il tè (eccitanti) •Evitare il fumo 15 LE PATOLOGIE DIGESTIVE L’indigestione •Dolore pulsante dell’ipocondrio destro, in un paziente in buona salute •Nausea e vomito Cause •Scarto dietetico o eccesso alimentare •Eccesso di alcool, i cioccolata, di grassi… Trattamento sintomatico dei disturbi digestivi Colagoghi e coleretici Favoriscono l’azione e la secrezione biliare Antiacidi Per proteggere la mucosa gastrica dagli attacchi acidi specie post-prandiali. Intervallare di 2 ore con gli altri medicinali Antiemetici Evitare la nausea e il vomito Consigli •Bere molto (dieta idrica): ٠brodi di verdure ٠succhi di frutta ٠acqua minerale •Riprendere l’alimentazione 1 giorno dopo questa dieta idrica •Evitare il fumo •Evitare le bevande alcoliche L’AEROFAGIA, IL METEORISMO •Frequenti nei soggetti nervosi e stressati •Gonfiori e flatulenze possono causare coliti •Associati a insonnia, ansia, depressione Terapia •Antiflatulenza: Pepsano in gelatina •Assorbente intestinale: carbone vegetale Consigli •Mangiare con calma •Evitare le bevande gasate, i farinacei, i legumi, il chewing-gum 16 LE PATOLOGIE DIGESTIVE La gastrite Infiammazione della mucosa gastrica che comporta bruciori epigastrici Sintomi •Bruciori gastrici •Accompagnata da nausea e vomito •Spesso dimagrimento, persino anoressia •Accentuata dall’assunzione di alcuni alimenti come: ٠verdure crude, alimenti acidi o zuccherati, succhi di frutta, marmellata, vino Cause •Pasti assunti troppo rapidamente •Ristorazione rapida (self service,mensa…) •Eccesso di bevande gasate •Pazienti nervosi e fumatori •Terapie medicinali (corticoidi, salicilati, lassativi irritanti, FANS…) Consultare il medico: in caso di assunzione di medicinali, se i problemi superano gli 8 giorni Terapia •Protettivo della mucosa gastrica in gelatina Maalox o similare •Antispasmodici •In caso di Reflusso Gastro-Esofageo: Gaviscon Consigli •Limitare i fattori di stress, praticare del rilassamento •Praticare sport settimanalmente •Non “saltare” i pasti. Preferire la colazione e il pranzo •Mangiare con calma masticando bene gli alimenti, stare seduti •Mangiare cibi semplici, evitando: ٠le salse, le fritture, i salumi ٠le bevande alcoliche ٠le spezie ٠il caffè e gli eccessi di tè •Evitare il fumo 17 LE PATOLOGIE DIGESTIVE Il reflusso gastro-esofageo Pirosi post-prandiale, favorita dalla posizione distesa Sintomi •Rigurgiti acidi principalmente notturni •Difficoltà alla deglutizione •Disfagia •Eruttazioni, singhiozzo •Dispnea •Tosse convulsa notturna •Faringite o laringite •Dolori toracici Possibili cause •Ernia iatale •Medicinali che inducono un reflusso (anticolinergici, antispasmodici atropinici, atropinici…) Terapia Sintomatica e misure igienico-dietetiche. In attesa di consultare il medico, per combattere gli effetti negativi dell’acidità gastrica: Antisecretori Antistaminici H2 in unica somministrazione la sera (effetto sedativo) Antiacidi Diminuire l’acidità dei reflussi Antiemetici Evitare i reflussi Protettivi della mucosa gastrica Gaviscon o similare Consigli •Eliminare qualunque indumento stretto o cintura addominale •Limitare gli sforzi fisici intensi •Evitare il più possibile di curvarsi in avanti e le attività che obbligano a una flessione in avanti (lavori domestici, giardinaggio) •Sopraelevare di 15 cm la testa del letto per dormire •Evitare di coricarsi subito dopo i pasti 18 LE PATOLOGIE DIGESTIVE Il reflusso gastro-esofageo •Eliminare alcuni alimenti ٠salse, fritture, salumi, grassi, spezie ٠bevande alcoliche e gasate ٠caffè, tè, cioccolata •Frazionare i pasti e masticare bene gli alimenti •Evitare l’eccesso di bevande in genere •Evitare le zuppe e le minestre di sera •Evitare il fumo •Nell’obeso deve essere instaurata una terapia ipocalorica •Nel lattante addensare i pasti o utilizzare un latte antireflusso L’ULCERA GASTRO-DUODENALE •Dolore epigastrico destro, che si irradia alla schiena e si presenta ad orari fissi lontano dai pasti •Accompagnata da nausea e vomito •L’ulcera gastro-duodenale è correlata alla presenza del germe Helicobacter pylori a livello dello stomaco (ma la presenza del germe non significa presenza di ulcera) Terapia In attesa di consultare il medico proteggere la mucosa digestiva: Antisecretori Antiacidi Antispasmodici Protettivi della mucosa gastrica Citoprotettori a base di sucralfato Antistaminici H2 in unica somministrazione la sera Per proteggere la mucosa gastrica dagli attacchi acidi, soprattutto post-prandiali Solidifica il bolo alimentare e diminuisce il transito intestinale Potere coprente protettivo, da utilizzare a distanza da altri medicinali Consigli Evitare •La vita stressante •Evitare i succhi di frutta, i grassi •Evitare il caffè, le spezie (specialmente il pepe) •Evitare l’alcool e il fumo Consigliare •Rilassamento •Mangiare lentamente masticando bene gli alimenti •I prodotti a base di latte 19 LE PATOLOGIE DIGESTIVE La diarrea Diarrea acuta Origine batterica o amebica •Più di 10 evacuazioni al giorno •Feci liquide e fetide •Con o senza febbre •Sete intensa •Dolori addominali e gonfiori •Alterazione dello stato generale Diarrea cronica funzionale Dovuta ad una cattiva alimentazione (eccesso di farinacei) o a problemi psicologici (stress, ansia, preoccupazioni…) •Da 2 a 3 evacuazioni dense al giorno, accompagnate da gonfiori e gas Terapia Antisettici intestinali In 3-4 somministrazioni al giorno Antidiarroici Riservati agli adulti, i riduttori del transito vanno utilizzati solo occasionalmente Antispasmodici Trattamento degli spasmi intestinali collegati Assorbenti intestinali Solidificano i bolo alimentare e diminuiscono il transito intestinale Regolatori della flora intestinale A integrazione di una terapia, efficacia contestata Consigli Evitare di consumare gli alimenti a rischio •Cavoli, pomodori, cetrioli, porri, conserve •Prodotti a base di latte o con glutine (nei bambini) •Bevande ghiacciate, i gelati, caffè, alcool e più in particolare il vino bianco Consigliare alcuni alimenti •Zuppa di carota, omogeneizzati a base di carota •Acqua di riso •Banane, mele crude •Oli vegetali Lavarsi sempre bene le mani 20 LE PATOLOGIE DIGESTIVE La diarrea Diarrea da intolleranza alimentare •Diarrea improvvisa e moderata che fa seguito ad un pasto Terapia In generale il consiglio igienico- dietetico è sufficiente, poiché si tratta di problemi legati all’alimentazione Antibatterici intestinali 3-4 assunzioni giornaliere Antispasmodici Trattamento degli spasmi intestinali Protettivi della mucosa gastrica in caso di rigurgito Antidispeptici Permettono di ridurre la tensione allo stomaco e la nausea associate all’intolleranza alimentare Antidiarroici Riservati all’adulto, i riduttori del transito vanno utilizzati solo occasionalmente Assorbenti intestinali Solidificano il bolo alimentare e diminuiscono il transito intestinale Regolatori della flora intestinale Ad integrazione di una terapia, efficacia contestata Consigli Evitare di consumare gli alimenti a rischio Cavoli, pomodori, cetrioli, porri, conserve Prodotti a base di latte o con glutine (nei bambini) Bevande ghiacciate, i gelati, caffè, alcool e più in particolare il vino bianco Consigliare alcuni alimenti •Zuppa di carote, minestre di verdure •Omogeneizzati a base di carota •Acqua di riso •Carne alla griglia, prosciutto •Bere bevande zuccherate e salate •In caso di intolleranza al lattosio utilizzare dei sostituti senza o poveri in lattosio Lavarsi sempre bene le mani 21 LE PATOLOGIE DIGESTIVE La stipsi •Ritardo dell’ evacuazione con disidratazione delle feci, che provoca la sensazione soggettiva di una defecazione insoddisfacente o di un’evacuazione incompleta Si parla di stipsi quando Adulto < a 3 evacuazioni la settimana Bambino < a 1 evacuazione ogni 2 giorni Lattante < a 1 evacuazione al giorno Stipsi acuta Improvvisa e recente di origine organica Stipsi cronica Provoca un disturbo sopportabile, piuttosto di origine funzionale Principali cause Disturbi dietetici Modificazioni alimentari (regime povero in fibre, insufficienza idrica), cambiamento dello stile di vita Disturbi fisici Allettamento prolungato, riduzione muscolare per immobilità prolungata, diminuzione dell’attività fisica, malattia infettiva Disturbi psichici Stress, ansia, depressione, viaggio, rientro a scuola, “ossessione dell’evacuazione quotidiana” Medicinali Antitussivi e analgesici oppiacei Antidepressivi triciclici (IMAO), Antiparkinsoniani Antiaritmici ipo-potassici Glucocorticoidi Lassativi stimolanti per un eccesso di assunzioni Problemi organici digestivi Ostacolo intestinale, tumori dell’apparato digerente, ascessi o tumori digestivi, emorroidi… Problemi organici Insufficienza respiratoria cronica, enfisema, problema genitali Patologia endocrina o metabolica Diabete, ipotiroidismo, iper paratiroidismo, ipercalcemia, ipopotassemia, porfiria, gravidanza, problemi ormonali Patologia neuromuscolare Morbo di Parkinson, sclerosi a placche, miopatia Patologia psichiatrica Depressione, anoressia mentale… 22 LE PATOLOGIE DIGESTIVE La stipsi Terapia •Sconsigliare i lassativi stimolanti, che hanno un effetto rapido e straordinario, ma che inducono rapidamente effetti indesiderati Lassativi di zavorra Gonfiano in presenza d’acqua Controindicazioni: Stenosi, infiammazione Effetti secondari: gonfiori all’inizio Fibre Mucillagini Lassativi lubrificanti Diminuiscono il riassorbimento dell’acqua Effetti secondari: trasudamento, pruriti anali Lassativi osmotici Attirano l’acqua nel lume intestinale Lassativi stimolanti Secrezione di acqua e di elettroliti Effetti secondari: irritanti Rabarbaro, senna, cascara, bisacodile Lassativi ad uso rettale Azione lubrificante, osmotica o irritante. Azione breve Effetti secondari: Rischio a lungo termine di “dipendenza” rettale. Non utilizzare in caso di rischio di emorroidi Microclismi Sorbitolo, Lattulosio Magnesia Consigli Bere 1.5 lt d’acqua al giorno o bevande non alcoliche, non gasate Assumere i pasti a orari regolari ; aumentare l’attività fisica Evacuare a orari fissi (riflesso facilitato al mattino) Mangiare verdure fresche, carote, olio di oliva, soia, frutta fresca o secca (prugne, fichi), pane integrale, cereali… Evitare gli alimenti che rallentano il transito ٠Cavoli, sedano, ravanelli, lenticchie, carciofi, aglio, scalogno, cipolle, riso, patate ٠Limone, arancia, ananas, pompelmo, melone… ٠Carni in salsa, affumicate, salumi, pesci affumicati, uova fritte, formaggi fermentati… ٠Tè, caffè, cioccolata, cacao, pane bianco, paste, dolciumi, bevande gasate 23 ASTENIA E STANCHEZZA L’astenia e la stanchezza LA STANCHEZZA •Esaurimento delle riserve di un individuo per eccesso di attività, fisico o intellettuale •Ritorno alla normalità con il riposo •Può diventare cronica e trasformarsi in astenia L’ASTENIA •La sensazione di esaurimento non cessa con il riposo Astenia organica: 25% delle astenie •Astenia di fine giornata, costante nel tempo, migliorata dal riposo ma persistente •Può essere accompagnata da un’alterazione dello stato generale Cause ٠Infezione, problema cardiovascolare, problema respiratorio, cancro ٠Carenze, problemi metabolici ed endocrini, problemi neurologici Astenia funzionale: 75% delle astenie •Intensità variabile •Prevale al mattino e si accompagna a problemi di sonno e ad un calo di attività •Astenia psichica: Competenza del medico ٠Varia da un giorno all’altro, non regredisce con il riposo ٠Prevale al mattino, si attenua durante il giorno, spingendo a coricarsi tardi ٠Tristezza, depressione, angoscia, problemi di sonno, apatia •Astenia fisiologica: Competenza del medico ٠Post chirurgica ٠Gravidanza ٠Bambino nel periodo della crescita •Astenia reazionale: la più frequente, competenza della farmacia ٠Varia da un giorno all’altro, non regredisce con il riposo ٠Si manifesta dal mattino e raggiunge il massimo la sera ٠Problemi di sonno, nervosismo, irritabilità ٠Conservazione dello stato generale, ma difficoltà a memorizzare, deficienza sessuale ٠Cause: sovraccarico di lavoro, stress, differenza di orario, ritmo di vita sfasato 24 ASTENIA E STANCHEZZA L’astenia e la stanchezza Terapia Le terapie di competenza della farmacia si applicano solo all’astenia reazionale Stanchezza Ricostituenti Correzione dei deficit legati all’alimentazione Astenia fisica Stimolanti Terapia specifica Astenia funzionale Acidi amminici Cura di 15 giorni Astenia intellettuale Limitarsi ad una cura di 1 mese Consigli Raccomandare: •Alimentazione equilibrata, 3 pasti al giorno ad orari fissi, preferendo la colazione •Praticare sport regolarmente e prendersi un po’ di riposo durante la settimana •Coricarsi sempre alla stessa ora e dormire 6-8- ore Evitare: •I pasti pesanti, soprattutto la sera •Gli eccitanti dopo le 17 (tè, caffè, alcool, bevande energetiche zuccherate…) •Il consumo eccessivo i alcool e fumo 25 ASTENIA E STANCHEZZA L’astenia e la stanchezza I medicinali per la stanchezza Vitamine Vitamina C B1, B2, B5, B6 B9, B12 B3, o PP D A E Minerali, oligoelementi Calcio, Magnesio, Fosforo, Potassio, Ferro, Rame, Zinco, Selenio Acidi amminici Lisina, Leucina, Isoleucina, Triptofano, Fenilalanina Arginina L. Carnitina Acido glutammico I naturali Pappa reale Prodotta dalle api Polline raccolto sui fiori dalle api Nervoso e muscolare, antiossidante Aiutano a combattere lo stress Ruolo fondamentale nella formazione dei globuli rossi Metabolismo di glucidi lipidi e protidi Metabolismo del calcio Azione sulle ghiandole endocrine e rinnovamento cellulare della pelle Antiossidante Permettono la sintesi delle proteine strutturali e funzionali dell’organismo Interviene nella sintesi della creatina fosfata, anello essenziale dei processi energetici muscolari. Sotto forma di aspartato favorisce la formazione di ATP Facilita l’utilizzazione energetica degli acidi grassi a lunga catena Metabolismo energetico del muscolo e del tessuto nervoso Contiene forti concentrazioni di vitamine del gruppo B, di oligoelementi e di minerali (rame, ferro, fosforo) 26 ASTENIA E STANCHEZZA L’astenia e la stanchezza Gli energetici Attivatori del metabolismo Producono fosfati ad alto tenore energetico ADN; ATP Mirano a compensare il dispendio energetico provocato dallo stress o da sforzi intensi. Migliorano gli stati astenici reazionali fisici o intellettuali Durata di utilizzo limitata a 4 settimane Gli psicostimolanti non anfetaminici Si utilizzano in cure di massimo 4 settimane Stimolano le funzioni cerebrali Armonizzano la coordinazione psicomotoria Mantengono lo stato di vigilanza preservando comunque il sonno Le piante ad azione stimolante contenenti caffeina La caffeina aumenta il metabolismo di base. Stimola il SNC e attiva i sistemi respiratorio e cardiaco Tè verde La caffeina contenuta nelle foglie viene liberata progressivamente, evitando qualunque problema di nervosismo Guarana Originario dell’Amazzonia, è il vegetale con la più alta concentrazione in caffeina. Entra nella composizione di bevande fortificanti Ginseng Riservato soprattutto ai casi di stanchezza a prevalenza fisica e sessuale Eleuterococco Facilita l’adattamento allo stress, agli sforzi fisici e intellettuali Spirulina Permette di combattere in modo più specifico contro la stanchezza degli sportivi grazie al suo alto tenore in proteine 27 IL DOLORE Il dolore •Sintomo che esprime sempre una patologia •Il primo motivo per recarsi in una farmacia •Le donne si confrontano più spesso con il dolore •Diagnosi difficile a causa di: ٠Soglie del dolore e manifestazioni dolorose multiple ٠Cause ed effetti non coincidono sempre in maniera evidente TIPI DI DOLORE IL DOLORE ACUTO •Apparizione recente, spesso con sensazione di angoscia •Si riscontra: •In traumatologia •Nel contesto delle urgenze •Segnale d’allarme di alcune malattie o lesioni in corso di formazione IL DOLORE CRONICO O RIBELLE •> 3 – 6 mesi •Conseguente a: •Malattia evolutiva (degenerativa, infiammatoria o neoplasica) •Postumi di una malattia considerata come guarita •Malattia funzionale benigna IL DOLORE SOMATICO •Il più frequente, più spesso esprime un’affezione soggiacente: •Cutaneo •Muscolare •Articolare •viscerale (Dolore in relazione diretta con l’organo malato) IL DOLORE NEUROGENO •Risposte anormali ad uno stimolo •Risposte spontanee senza stimolazione periferica (dolore molto acuto) •Sezione di nervo, herpes zoster, amputazione, nevralgia facciale •Neuropatie metaboliche: diabete 28 IL DOLORE Il dolore I DOLORI PSICOGENI •> 3-6 mesi senza una causa organica stabilita, vari e difficili da quantificare •Male o per nulla attenuati dagli antalgici, spesso accompagnati da ansia o insonnia •Psichismo più o meno implicato, tutti i quadri sono possibili: dall’ipocondriaco (dolore preciso), al depressivo, (dolori diffusi) I DOLORI PROIETTATI •Nessuna relazione evidente tra la sede anatomica della lesione e la sede di espressione del dolore Domande da fare al paziente : Circostanze di apparizione •Anzianità •Localizzazione Tipo •Eventuali irradiazioni Ritmo •Permanente, continuo •Con o senza parossismi •Intermittente Orario, durata Fattori scatenanti – aggravanti Segni di accompagnamento Ripercussioni sulla vita quotidiana, sull’umore Precedenti personali e familiari, contesto familiare e professionale Consultare il medico in caso di: •Lombalgia accompagnata da febbre •Stato infettivo •Dimagrimento •Calo dello stato generale •Dolore senza causa apparente •Precedenti di neoplasia •Difficoltà a urinare, impotenza, incontinenza •Problemi a camminare •Nausea, vomito •Dolore aggravato dalla tosse, la defecazione, gli starnuti 29 IL DOLORE Il dolore Qualche buona domanda •Da quando soffre? •Come si manifesta il dolore? •In quale momento del giorno soffre di più? •Che cosa scatena, aggrava il dolore? •Ha altri sintomi? •Ha già sofferto di questo tipo di dolore? Terapia Obiettivo •Rapidità, efficacia, sicurezza •Combattere le conseguenze funzionali e il rallentamento psichico Prodotti •Antalgici sintomatici Dosi •Bisogni molto variabili secondo il paziente •Dosi sufficienti per evitare il rigetto da sotto-dosaggio Scelta dei prodotti •Tipo di dolore •Raggio d’azione preferenziale del principio attivo •Età •Possibili effetti secondari •Rischio di assuefazione Dolori intermittenti •Una somministrazione al momento delle crisi Dolori cronici Somministrazioni a intervalli regolari e a dosi adatte Attenzione: •All’automedicazione anarchica (rischio di complicazioni iatrogene) •Niente aspirina per i dolori da accesso di gotta •Dolore addominale acuto = rischio di peritonite 30 IL DOLORE I medicinali per il dolore GLI ANTI-INFIAMMATORI AC. ACETISALICILICO IBUPROFENE KETOPROFENE Controindicazioni •Allergia a aspirina, ibuprofene, ketoprofene •Asma •Spirale (rischio di gravidanza per calo di efficacia) •Gravidanza (decisamente controindicati nel corso del primo trimestre) •Problemi di stomaco (ulcera gastroduodenale in evoluzione, gastrite) •Problemi ai reni o al fegato (insufficienza epatica o renale) •Cure dentali, previsto intervento chirurgico (da sconsigliare l’aspirina: rischio di emorragia) •Assunzione di altri medicinali (altri FANS, anticoagulanti, eparina, ticlopidina AC. ACETISALICILICO Azione rapida (> nelle forme solubili) Può essere rallentata da: •L’alcalinità delle forme tamponate (Catalgine, Upsa) •L’assunzione di alimenti A dosi elevate Può provocare: •Ronzio dell’orecchio, calo dell’acuità uditiva, mal di testa, ulcera Le compresse effervescenti contengono sodio Forme enteriche (aspirina pH8) Aumento dell’emivita Potenziato dalla caffeina, ma con rischio: •Di eccitamento, insonnia, palpitazioni (evitare somministrazioni di sera) •Di reazioni positive ai controlli anti - doping 31 IL DOLORE I medicinali per il dolore Ibuprofene e Ketoprofene Azione rapida Rischio di problemi digestivi, vertigini, cefalea, sonnolenza Ibuprofene compresse rivestite Concentrazione massima 1 ora e 30 Ibuprofene forme effervescenti Concentrazione massima 20 minuti Ketoprofene Concentrazione massima 45 minuti GLI ANTALGICI Paracetamolo Controindicazioni •Allergia al paracetamolo •Problemi epatici Precauzioni d’ impiego •Somministrazione di altri medicinali contenenti paracetamolo Effetti indesiderati molto rari, il principale è l’epatotossicità Azione rapida Forme effervescenti Compresse Supposte Concentrazione massima: da 20 a 30 min Concentrazione massima: da 1 a 2 ore Concentrazione massima: da 2 a 3 ore Buona efficacia contro i dolori lombari Codeina •Alcaloide derivato della morfina, antalgico di grado II •Associato all’aspirina o al paracetamolo •Per il consiglio, presentata a dosi < o = a 20 mg per somministrazione Controindicazioni Allergia alla codeina Asma, problemi respiratori Ipertensione intracranica Precauzioni d’impiego •Assunzione di altri medicinali: non associare a buprenorfina, pentazocina, nalbufina •Associazione a tutte le bevande alcoliche Effetti indesiderati •Sonnolenza, vertigini, nausea, stipsi •Debole dipendenza, ma terapia sempre di breve durata Azione rapida: 20 min Durata: da 4 a 5 ore 32 IL DOLORE I medicinali per il dolore IL DOLORE NEL BAMBINO •Il dolore del bambino è sempre da considerare seriamente •Il lattante esprime il dolore tramite segni emozionali (strilli, pianti, agitazione…) •Il dolore nel bambino è espresso correttamente solo dopo i 5 anni di età •Le vie dolorose sono identiche ma la percezione è meno forte •Il contesto psicologico e lo stadio di sviluppo hanno un ruolo maggiore nella percezione e nel timore del dolore •Le idee sbagliate •Il bambino non si ricorda del dolore •Il bambino è meno sensibile al dolore rispetto all’adulto •Il bambino è troppo fragile per assumere dei potenti antalgici •Gli analgesici centrali sono induttori di tossicomania •Attenzione a certi dolori proiettati (dolori addominali da angina…) Terapia •Se è molto piccolo, preferire il paracetamolo all’aspirina in ragione di possibili errori di posologia IL DOLORE NELLA GESTANTE Il paracetamolo: farmaco da scegliere per tutto il periodo della gravidanza 1° trimestre Somministrazione mirata (3 o 4 giorni) Aspirina, Ibuprofene o Ketoprofene non espongono a rischio teratogeno chiaramente stabilito Tuttavia evitarli perché non venga presa l’abitudine all’automedicazione per il resto della gravidanza Dal 3° all’ 8° mese Paracetamolo (+ eventualmente codeina) in terapia breve (< 10 giorni) •Niente aspirina e Ibuprofene •Codeina: rischio di episodi di sedazione del neonato •+ al parto: depressione respiratoria 9° mese Ibuprofene, ketoprofene e aspirina sono decisamente controindicati 33 IL DOLORE I medicinali per il dolore IL DOLORE NELL’ANZIANO •Un’età superiore ai 70 anni costituisce sempre un fattore di rischio •L’autovalutazione può essere ostacolata da problemi neurologici, psichiatrici, così come da deficit sensoriali •I FANS espongono ad alcuni rischi (insufficienza renale) e a interazioni medicamentose •Gli oppioidi sono efficaci a dosi inferiori a quelle raccomandate nel soggetto giovane DOLORE E FEBBRE AC. ACETISALICILICO PARACETAMOLO IBUPROFENE •Obbligatorio consultare il medico •La febbre è pericolosa nelle età estreme della vita •Il bambino in tenera età: il lattante, in caso di un accesso febbrile, può disidratarsi rapidamente •L’anziano colpito da deficienza poliviscerale, si disidrata ugualmente perché non conosce più la sensazione di sete •L’adulto: febbre per più di 4 giorni se la causa è sconosciuta o se la febbre riprende all’ interruzione del trattamento Terapia •Nell’adulto, antipiretici per 3 o 4 giorni •Non trattare la febbre con gli antipiretici se accompagnata da sintomi di localizzazione Consigli •La febbre non richiede l’allettamento (specie per le persone anziane) •Bere in abbondanza (acqua, bevande leggermente zuccherate) •Apporto calorico sotto forma di glucidi ad assimilazione rapida 34 LE PATOLOGIE DEL SNC L’emicrania Patologia più femminile che maschile, predomina nei soggetti dai 30 ai 40 anni Fattori scatenanti •Psicologici, sensoriali, alimentari, climatici o ormonali Non si conosce ancora tutto il meccanismo, alcune crisi avrebbero un fattore vascolare Sintomi •Crisi dolorosa emicranica pulsatile (può cambiare lato da una crisi all’altra) •Presenza di prodromi (nelle 24 ore): astenia, irritabilità, sonnolenza, sensazione depressiva, costipazione… Emicrania senza aura •Cefalea pulsatile che dura da 4 a 72 ore, con crisi intermittenti •Fotofobia, sonofobia, perdita di appetito, crisi di nausea Emicrania con aura •Problemi sensoriali o Aura (fosfeni, formicolii…) che durano 30 minuti •Poi cefalea intensa senza aura Terapia Paracetamolo, Aspirina, Ibuprofene Antalgici “semplici” in prima intenzione Non superare la dosi massime autorizzate per ogni antalgico Antalgici codeinati In caso di resistenza agli antalgici “semplici” Antalgici caffeinati Emicranie a carattere vascolare in un soggetto giovane e che sta bene Consigli •Evitare certi alimenti scatenanti: ٠Cioccolata ٠Alcool (vino rosé, vino bianco, champagne…) ٠Grassi, grassi cotti ٠Cipolle, aglio ٠Latticini, formaggi, uova ٠Banane •Evitare di digiunare, perché potrebbe scatenare una crisi •Evitare la mancanza o l’eccesso di sonno 35 LE PATOLOGIE DEL SNC Le cefalee •Dolore forte e tenace a livello della testa, comunemente chiamato “ mal di testa” •Cause multiple, le più frequenti: Nervosa Ansia, stress inducono una tensione nervosa che si manifesta con un dolore frontale a “cornice” che si irradia al collo Sinusite Dolore dei seni frontali Perioculare Riflesso di un affaticamento oculare Se il dolore si situa “dietro” l’occhio: rischio di glaucoma Alcoolica Dolori cranici mattutini diffusi, accompagnati da nausea e da un malessere digestivo Terapia Cefalee nervose: Paracetamolo, Aspirina, Ibuprofene Posologia in funzione del dolore Non superare le dosi massime Cefalee alcoliche: Paracetamolo, aspirina Evitare l’aspirina semplice,non ha un buon effetto con l’alcool a livello dello stomaco Preferire le forme effervescenti o tamponate Coleretici La loro azione è molto discussa Consigli •Cefalee nervose ٠Riposare ٠Praticare del rilassamento •Cefalee alcoliche ٠Bere acqua gasata 36 LE PATOLOGIE DEL SNC L’ansia Stato di tensione a carico del SNC caratterizzato da: •Angoscia cronica, senza motivo apparente •Spesso caratterizzata da attacchi di panico L’ansia cronica si manifesta con: •Tensione generalizzata •Apprensione per il futuro e paura incontrollabile Lo stato ansioso si manifesta a livello fisico attraverso: •Problemi cardio-respiratori •Tremore alle mani •Sudore •Debolezza muscolare •Vertigini •Insonnia, astenia •Stomaco “chiuso”… Consultare il medico in caso di problema importante o persistente Terapia Problemi ansiosi lievi (tremarella, angoscia per gli esami…): ٠Magnesio, in 4-6 somministrazioni giornaliere ٠Specialità omeopatiche In caso di astenia: Sargenor o similari Consigli •Evitare: ٠La causa dell’ansia ٠Gli eccitanti caffeinati: tè, caffè, soda… ٠Il fumo ٠L’alcool, soprattutto se il malato e sotto terapia medicinale •Praticare rilassamento, yoga •Praticare sport 37 LE PATOLOGIE DEL SNC L’insonnia •Bisogno di sonno molto variabile secondo gli individui •Durata del sonno dalle 6 (“piccoli dormitori”) alle 9 ore (“grandi dormitori”) •Per la grande maggioranza degli individui: 8 ore di sonno •2 tipi di insonni: Il vero insonne Sonnolenza diurna Irritabilità Astenia Mancanza di concentrazione Lo pseudo- insonne Nessun problema diurno Cattiva valutazione del sonno 2 tipi di insonnia: Insonnia transitoria Legata ad una determinata causa, facilmente identificabile Insonnia cronica > 3 settimane – ambito medico In caso di insonnia transitoria bisogna distinguere: •La difficoltà ad addormentarsi, spesso legata ad uno stato ansioso •Il risveglio notturno verso le 4, segno di uno stato depressivo o di un avanzamento di fase (tendenza ad addormentarsi troppo presto) •L’insonnia iatrogena (corticoidi, diuretici, betabloccanti…) •Il sonno “inefficace”, dovuto all’eccessiva assunzione di eccitanti •L’inversione dei ritmi del sonno dovuta al fuso orario, al lavoro notturno Terapia •Fitoterapia Biancospino Ballota Escolzia Melissa Tiglio Asperula Papavero Fiori d’arancio Passiflora Valeriana (anche OTC) 38 LE PATOLOGIE DEL SNC L’insonnia Consigli Raccomandare •Prodotti a base di latte caldi •Attività sportiva durante il giorno (non la sera) •Gli ambienti rilassanti prima di addormentarsi: musica dolce,lettura… •Camera buia, insonora, non surriscaldata (< 22°C) •Orari regolari per coricarsi ed alzarsi Evitare •Eccitanti dopo le 18: caffè, tè, bevande energetiche, prodotti zuccherati, alcool, fumo, vitamina C… •La sovra o la sotto alimentazione (sensazione di fame) •Gli alimenti diuretici: birra, infusi, zuppa di porri •Di far giocare i bambini prima di dormire •L’attività intellettuale intensa prima di coricarsi •Le sieste di lunga durata durante il giorno 39 LE PATOLOGIE URO-GENITALI La cistite Infiammazione della vescica, in generale legata ad un’infezione batterica, più spesso un colibacillo CISTITE ISOLATA: episodio senza recidive Nella donna: spesso dovuta ad una alterazione della flora vaginale Nell’uomo: si riscontra nell’uomo giovane ٠Uretrite, senza prostatite, senza pielonefrite ٠La maggior parte delle volte non è isolata e invita a ricercare una prostatite Può avere una ricaduta: ٠Precoce (stesso germe nei 2 mesi) ٠Tardiva (germe differente nei 2 anni) CISTITE RECIDIVANTE: più di 4 cistiti correttamente trattate all’anno Sintomi Disuria (bruciori durante la minzione) Febbre poco elevata Spesso solo sintomi apparenti •Pollachiuria (bisogno impellente di urinare durante tutta la giornata) •Piuria (urine torbide) •Stanchezza (più spesso precede l’infezione di qualche giorno) •Talvolta ematuria, sintomo di un’infiammazione della mucosa vescicale •Nel bambino, la febbre è il solo sintomo presente I sintomi di gravità •Pielonefrite acuta Febbre superiore ai 38°C Brividi Dolori lombari •Pielonefrite cronica •Ascesso del rene Alterazione dello stato generale •Prostatite acuta Febbre elevata, brividi Prostatite cronica 40 LE PATOLOGIE URO-GENITALI La cistite Le cause più frequenti Stipsi Apporto idrico insufficiente Trattamenti antibiotici in successione Infezioni da vicinanza Gravidanza, rapporti sessuali, spermicidi Modificazioni ormonali, menopausa Igiene inadatta Indumenti sintetici o troppo stretti, bagni in piscina o prolungati in vasca Degenza ospedaliera con o senza catetere Ipertrofia della prostata, ostacolo a livello delle vie urinarie Lesioni acquisite, tumorali o infiammatorie Diabete Qualche buona domanda •Cosa si sente esattamente? •Ha la febbre? •Da quanto tempo? •E’ soggetto alle cistiti? •Quante volte all’anno le succede? •Che cosa secondo lei scatena il problema? •Che quantità d’acqua beve al giorno? •Che cosa utilizza per l’ igiene intima? Terapia medica: prima di consultare il medico, utilizzare: Di fronte a sintomi di pollachiuria e bruciori urinari da meno di 24 ore: •Un antispasmodico e un antinfiammatorio per calmare i bruciori •Non utilizzare una terapia precedente per una nuova infezione 41 LE PATOLOGIE URO-GENITALI La cistite Le piante utili •Erica, ricca di attività antinfiammatorie •Corbezzolo, concentrato in tannini antisettici •Picciolo di ciliegia, diuretico Consigli •Bere da 1,5 a 2 lt di acqua al giorno •Minzioni complete, regolari (da 4 a 5 volte al giorno e specialmente prima di dormire) ٠Urinare dopo un rapporto sessuale ٠Non trattenersi •Trattare stipsi e diarrea •Evitare pantaloni e collants troppo stretti, la biancheria intima sintetica •Non lasciare asciugare addosso il costume da bagno •Effettuare regolarmente ma non più di una volta al giorno l’igiene intima a base di acqua e detergente a pH acido. •Igiene perineale sempre effettuata da avanti verso dietro •Utilizzare estrogeni ad azione trofica nella donna in menopausa •Lo sport può essere sconsigliato (irritazioni, choc) (Equitazione, Moto, Bicicletta) Nel bambino •Evitare i bagni irritanti prolungati (bagni schiumogeni) o con altri bambini più grandi o con adulti •Non utilizzare latti di pulizia aggressivi •Non lasciarlo giocare con animali da compagnia non liberati dalle impurità L’ alimentazione può giocare un ruolo Rendere le urine acide •Pomodoro •Limone •Arancia •Pompelmo Aumentare il volume delle urine •Uva •Mango •Prugna Evitare le spezie e il vino bianco, irritanti 42 LE PATOLOGIE URO-GENITALI La micosi vaginale Dovuta a Candida albicans nell’80% dei casi, talvolta legata ad un focolaio digestivo Sintomi •Inizio relativamente improvviso •Prurito vulvare spesso intenso •Leucorrea grumosa, biancastra (che ricorda il latte cagliato), inodore •Frequenti bruciori al termine della minzione •Assenza di febbre e di brividi, di dolori pelvici •Eritema vulvare, lesione/stato infiammatorio delle pieghe cutanee adiacenti •Non confondere le leucorree patologiche con le leucorree fisiologiche che provengono dalla desquamazione vaginale •Consultare il medico d’urgenza in caso di febbre, brividi o dolori pelvici associati •Consultare il medico in caso di gravidanza Cause •Cattive condizioni di igiene locale: uso di biancheria intima sintetica, biancheria insufficientemente lavata saponi antisettici acidi ( l’ambiente acido favorisce lo sviluppo della Candida) eccessiva traspirazione •Gravidanza: consultare il medico •Diabete, immunodepressione •Trattamenti antibiotici o corticoidi Qualche buona domanda da porre •Come si manifesta esattamente? •Da quanto tempo? •Ha altri sintomi al di fuori del prurito? •Ha la febbre? •Ha già preso qualcosa? •E’ soggetta questo tipo di problema? •Che cosa utilizza per l’igiene intima? •E’ o è stata recentemente sotto terapia (antibiotico…)? 43 LE PATOLOGIE URO-GENITALI La micosi vaginale Terapia Competenza della farmacia per le candidosi vulvari semplici •Antimicotico ٠Trattamento vaginale: ovuli ٠Trattamento esterno: emulsione fluida o latte dermico •Igiene con un sapone addolcente non acido ٠Consultare il medico in assenza di miglioramento entro le 48 ore Consigli pratici •Non interrompere il trattamento con gli ovuli durante le mestruazioni •Trattare il partner •Per limitare le recidive ٠evitare la biancheria sintetica, i pantaloni troppo stretti ٠non utilizzare sapone a pH acido 44 LE PATOLOGIE URO-GENITALI La Dismenorrea Dolori situati a livello pelvico che si verificano al momento delle mestruazioni e talvolta molto invalidanti I dolori pelvici al di fuori delle mestruazioni necessitano del parere medico, talvolta d’urgenza per il rischio di: •Gravidanza extrauterina, soprattutto in caso di ritardo dle ciclo •Minaccia di aborto spontaneo •Infezione genitale superiore •Torsione o rottura di cisti ovarica La dismenorrea può essere: •Primaria Fin dal primo ciclo, senza supporto organico, si attenua verso i 25 anni •Secondaria Dovuta ad una patologia organica (inizio dei dolori tra i 20 e i 40 anni) DISMENORREA PRIMARIA SPASMODICA Sintomi •Dolori pelvici massimi il primo giorno delle mestruazioni, che possono perdurare 2 o 3 giorni •Più frequenti nelle adolescenti che vivono un periodo di stress •Assenza di patologia organica Cause •Solo i cicli ovarici sono responsabili della dismenorrea (i primi cicli della ragazza sono spesso anovulatori •Le prostaglandine sintetizzate dall’endometrio, provocano un aumento dell’intensità delle contrazioni uterine DISMENORREA SECONDARIA Fra i 30 e i 40 anni, dopo un periodo di cicli non dolorosi Cause •Endometriosi •Polipi della mucosa uterina •Dopo un raschiamento 45 LE PATOLOGIE URO-GENITALI La Dismenorrea Qualche buona domanda da porre •Come si manifesta esattamente? •In quale momento del ciclo avete male? •Da quanto tempo siete soggetta a questo tipo di dolore? •Avete sempre sofferto in questo modo? •Avete altri sintomi? Terapia La dismenorrea cronica può essere di competenza della farmacia •Antispasmodici •Antalgici: paracetamolo, ibuprofene •Trattamenti fitoterapici contro l’ansia •Consultare il medico in caso di persistenza dei dolori 46 LE PATOLOGIE ORMONALI La contraccezione I tre criteri per una buona contraccezione Efficacia Innocuità Reversibilità Deve essere adattata a ogni caso in funzione Dell’età Del profilo ormonale Dei fattori di rischio Di eventuali maternità Della sessualità Due tipi di contraccezione La contraccezione orale La contraccezione locale LA CONTRACCEZIONE ORALE Gli estroprogestinici Associazione di un estrogeno di sintesi con un progestinico di sintesi La loro classificazione dipende: •Dalla quantità di etinilestradiolo contenuto in ogni pillola: normodosate/minidosate •Dalla loro composizione: sequenziali, monofasiche, bifasiche, trifasiche •Dal tipo di progestinico associato: estroprogestinico di 2°, di 3° generazione Modo d’azione Gli estroprogestinici agiscono a tre livelli: •Blocco dell’ovulazione •Coagulazione del muco cervicale che diventa inadatto al passaggio degli spermatozoi •Atrofia dell’endometrio, non permettendo più l’ annidamento I progestinici •Macrodosati: Contraccezione di donne che hanno ? mammarie o uterine Nessuna efficacia massima il 1°mese (+contraccezione locale) •Microdosati Assunti anche durante le mestruazioni Tolleranza in caso di dimenticanza 3 ore 47 LE PATOLOGIE ORMONALI La contraccezione Consigli •Stretta osservanza •Per iniziare una contraccezione, la prima compressa viene assunta il primo giorno delle mestruazioni, poi ogni giorno alla stessa ora, poi interruzione di 7 giorni e poi 2° blister •Se c’è un intervallo di più di 7 giorni tra i due blister, si raccomanda un metodo contraccettivo complementare nei primi dieci giorni del nuovo blister •In caso di vomito o di diarrea considerevole sopraggiunta nelle 4 ore seguenti l’assunzione di una pillola, si raccomanda di assumere un’altra compressa •Se non si sono prese più compresse, la pillola viene interrotta poi ripresa al momento del ciclo •Eliminare il fumo Consigli in caso di dimenticanza Assumere la compressa dimenticata appena ci si accorge e la compressa successiva all’ora abituale Minipillole Se la dimenticanza < 12 ore, la protezione contraccettiva è normalmente assicurata Se la dimenticanza > 12 ore continuare il blister e utilizzare un altro metodo contraccettivo fino alla fine del ciclo in corso Pillole sequenziali Una dimenticanza nel corso dei primi giorni del ciclo può sospendere l’attività contraccettiva Micropillole Assumere la compressa dimenticata a partire dalle prime 3 ore Oltre questo ritardo, associare un altro metodo contraccettivo fino alla fine del ciclo LA CONTRACCEZIONE D’URGENZA •Deve essere eccezionale, non sostituisce una contraccezione regolare e adatta •Utilizzabile qualunque sia il periodo del ciclo, dopo un rapporto sessuale non protetto avuto da meno di 72 ore •Stessi principi attivi della contraccezione orale usuale ma posologia e dosaggi differenti 48 LE PATOLOGIE ORMONALI La contraccezione •Non è totalmente efficace: ٠Controllare l’apparizione delle mestruazioni ٠Effettuare un test di gravidanza se il ritardo delle mestruazioni > di 5 giorni •Più la contraccezione d’urgenza è gestita precocemente, più è efficace: ٠Prima assunzione nelle 72 ore seguenti il rapporto non protetto ٠Seconda assunzione 12 ore al più presto e 24 ore al più tardi dopo la prima ٠Contraccezione locale fino alla ricomparsa delle mestruazioni seguenti •Può essere accompagnata da vomito che rischia di renderla inefficace: ٠Riprendere allora l’equivalente dell’ultima dose assunta ٠ Prevenire nuovo attacco di vomito con l’assunzione di antiemetici Dimenticanza della pillola: proseguimento della contraccezione orale abituale fino al ciclo seguente Specialità utilizzate I progestinici Pillola del giorno dopo Gli estroprogestinici Disponibile senza ricetta medica Confezione da 2 compresse Assumere due compresse con 12 ore di intervallo Meglio tollerata della contraccezione d’urgenza estroprogestinica Controindicazioni: donna con precedenti di gravidanza extrauterina o di salpingite Disponbile con ricetta medica Confezione da 4 compresse Assumere due compresse con 12 ore di intervallo LA CONTRACCEZIONE LOCALE I preservativi maschili: nessuna controindicazione La contraccezione vaginale con prodotti spermicidi •Differenti prodotti spermicidi: ovuli, tamponi, creme •Principi attivi: agenti battericidi e surfactanti ٠distruggono gli spermatozoi ٠formano una barriera a livello del collo dell’utero 49 LE PATOLOGIE ORMONALI La contraccezione •Se correttamente applicata è efficace quanto le pillole microdosate e la spirale •Utilizzati sistematicamente prima di ogni rapporto, qualunque sia il momento del ciclo, compreso il periodo delle mestruazioni •Nessuna controindicazione •Interrompere in caso di: ٠Infezione o infiammazione della vagina ٠Sopravvenire o aggravamento di una lesione genitale Consigli di utilizzo •Gli ovuli: ٠posti profondamente in vagina, preferibilmente in posizione distesa ٠l’ovulo agisce durante 2 - 4 ore •I tamponi: ٠posti profondamente in vagina, preferibilmente in posizione distesa ٠rimossi minimo 2 ore dopo l’ultimo rapporto sessuale e al più tardi 24 ore dopo il loro inserimento ٠proteggono durante le 24 ore e non hanno bisogno di essere sostituiti durante questo periodo, anche se si succedono più rapporti •Le creme ٠introdotte profondamente in vagina, grazie ad un applicatore ٠non è necessario essere in posizione distesa ٠la crema agisce per 10 ore Il diaframma: necessita di una visita ginecologica preliminare •“Preservativo femminile” •Coppetta in fine lattice, tesa su un anello elastico •Azione contraccettiva locale per effetto meccanico •La sua elasticità le permette di essere deformata al momento dell’introduzione nell’orifizio vulvare e di riprendere subito la sua forma a livello della cupola vaginale, ricoprendo così il collo dell’utero •Efficace se viene scelta la giusta dimensione del diaframma+perfetto utilizzo Introduzione •Posizionato almeno 2 ore prima del rapporto sessuale, avendo cura di interporre sempre un prodotto spermicida tra questo e il collo dell’utero •Lasciarlo in loco almeno 8 ore dopo il rapporto sessuale 50 LE PATOLOGIE ORMONALI La contraccezione I DISPOSITIVI INTRA-UTERINI Le spirali Proprietà contraccettive legate a un effetto anti-annidamento •Eccellente reversibilità •I due tipi di spirale: provocano nell’utero una reazione infiammatoria non specifica Al rame, efficaci da 3 a 5 anni Disturbi funzionali aumentati dal rame Che liberano progesterone, efficaci 18 mesi Atrofia dell’endometrio Alterazione del muco cervicale Introduzione •Nei primi giorni di mestruazioni o appena dopo, preceduta da un trattamento antispastico nelle donne emotive, e talvolta una terapia antibiotica •Dopo l’introduzione, possono presentarsi dei sanguinamenti e dei dolori pelvici moderati Consigli •Paracetamolo Complicazioni •Possono essere minori ma fastidiose e portare alla rimozione della spirale Una sola interazione: i FANS e i derivati salicilati •Rischio di annullamento dell’efficacia per riduzione della reazione infiammatoria Consultare il medico in caso di: •Sanguinamenti e dolori pelvici ripetuti •Perdite vaginali fetide •Febbre •Ritardo delle mestruazioni > di 8 giorni 51 LE PATOLOGIE ORMONALI La menopausa LA PRE-MENOPAUSA •Si presenta in genere tra i 45 e i 50 anni •Caratterizzata da una carenza di progesterone •Può manifestarsi con: ٠Disturbi dell’umore ٠Cefalee ٠Aumento di peso LA MENOPAUSA •Corrisponde all’arresto definitivo delle mestruazioni > 1 anno ٠fine della fecondità ma non della sessualità •Ha luogo generalmente tra i 50 e i 55 anni •Caratterizzata da un’ insufficienza estrogenica •La menopausa può essere una svolta difficile da gestire: essa trasforma fisicamente la donna Sintomi •Vampate di calore (a prevalenza notturna): ٠vampate vasomotorie con rossori diffusi del viso, sudori •Talvolta formicolio degli arti, Crampi •Cefalee, Vertigini •Problemi genito-urinari: ٠secchezza vaginale, infezioni ripetute •Problemi psicologici ٠nervosismo, irritabilità, stanchezza, insonnia, depressione •Problemi reumatologici ٠sviluppo dell’osteoporosi con rischio di fratture •Problemi di pelle ٠può comparire o aggravarsi un’acne rosacea ٠la pelle diventa più secca e più sottile •Sviluppo dell’arteriosclerosi con rischio cardiovascolare Qualche buona domanda •Da quanto tempo ha questi problemi? •Ha consultato il vostro ginecologo? •A livello del ciclo come va? •Ha altri sintomi oltre alle vampate di calore? 52 LE PATOLOGIE ORMONALI La menopausa Terapia ormonale: check - up preliminare e controllo annuale obbligatori •Associazione di estrogeni (compresse, cerotti o gel percutaneo) e di progestinici (compresse) durante i 10 fino agli ultimi 12 giorni •Associazioni estroprogestiniche fisse •Permette: ٠Scomparsa delle vampate di calore ٠Miglioramento dello stato cutaneo ٠Miglioramento della secchezza vaginale e dei problemi di minzione ٠Riduzione dei problemi depressivi Consiglio associato •Soia e olio di onagro •Alimentazione con sufficiente apporto di calcio e di vitamine •Integratori concepiti per i bisogni dell’organismo in menopausa (vitamine, calcio, acidi grassi, antiossidanti…) •Praticare una minima attività fisica per evitare l’aumento di peso e prevenire il rischio di osteoporosi •Corretta igiene intima per prevenire le infezioni genito-urinarie •In caso di secchezza vaginale, utilizzare un gel lubrificante per uso intimo da applicare al momento dei rapporti •Utilizzare prodotti cosmetici specifici per proteggere e abbellire la pelle 53 LE PATOLOGIE CIRCOLATORIE La patologia venosa • Patologia corrente ed evolutiva • Colpisce più di un terzo della popolazione: 1 donna su 2; 1 uomo su 3 • Comprende l’insufficienza venosa cronica, con o senza varici Sintomi • Pesantezza del polpaccio, dolore alle gambe • Sensazione di tensione e di calore • Edemi, intorpidimento • Frequente nella donna incinta I differenti stadi di insufficienza venosa 1. Insufficienza leggera: gambe pesanti a fine giornata, vene visibili… 2. Insufficienza venosa: gambe pesanti dal mattino, edema a fine giornata, al caldo… 3. Varici 4. Danno cutaneo: dermatite, vescicole, prurito, ulcera… Possibili complicazioni • Varici • Rottura varicosa • Trombosi venosa • Flebite con rischio di edema polmonare • Dermatite ocra • Ulcera venosa • Eczema varicoso Consultare il medico: • In presenza di varici • Attenzione: un dolore agli arti inferiori, anche in presenza di una varice, non è necessariamente di origine venosa • In qualunque caso di gamba rossa e dolorante (flebite, erisipela degli arti inferiori, eczema varicoso) Terapie Il consiglio del farmacista si deve limitare solo all’insufficienza venosa senza varici Venotonici per via orale Non hanno alcuna utilità in caso di patologia venosa asintomatica Trattamento quotidiano Non devono essere assunti per più di 3 mesi consecutivi - Da evitare in gravidanza Venotonici locali Massaggiare sulle gambe dal basso verso l’alto, per facilitare la “risalita” sanguigna 54 LE PATOLOGIE CIRCOLATORIE La patologia venosa Contenzione e mantenimento La contenzione elastica favorisce il ritorno venoso esercitando sugli arti inferiori una pressione dal piede verso la coscia -Presa delle misure al mattino o dopo un decubito di 15 min -Lavaggio a mano con sapone, sciacquare con acqua limpida senza torcere, lasciare asciugare in piano Classi di contenzione: Classe I: Leggera 10-15 mmHg Insufficienza venosa leggera Gambe pesanti Principio di varici Profilassi della trombosi venosa Classe II: Media 15-20 mmHg Insufficienza venosa cronica moderata Pre-intervento Edema Varici da gravidanza Classe III: forte 20-36 mmHg Insufficienza venosa cronica grave Pre e post- intervento Sindrome post- trombotica Edemi post- traumatici Trombosi venosa profonda Linfoedema Classe IV: Extra forte > 36 mmHg Insufficienza venosa cronica grave Ulcere Sindrome post- trombotica grave Linfoedema 55 LE PATOLOGIE CIRCOLATORIE La patologia venosa Fitoterapia per via orale Castagno indiano Vite rossa Pungitopo Consigli •Sollevare le gambe di 10 cm durante il riposo •Correggere il sovrappeso o qualunque squilibrio alimentare •Regime equilibrato, povero di sale e ricco di fibre, proteine facilmente assorbibili: pesce, pollo… •Esercizio fisico: camminata, ginnastica, nuoto, bicicletta ma evitare gli sport violenti (rischio di ematomi) •Camminare a tutte le ore, anche in aereo, in caso di viaggi lunghi •Docciare le gambe con acqua fredda per 1-2 minuti •Correggere ogni anomalia dell’arco plantare •Bere 1,5 lt di acqua al giorno Evitare •Gli indumenti stretti ( guaina…) •I tacchi alti •La permanenza in piedi prolungata o immobile •Gli eccessi termici (riscaldamento al suolo, bagni troppo caldi, il sole) •L’alcool e il fumo 56 LE PATOLOGIE CIRCOLATORIE La patologia linfatica Patologia delle gambe gonfie dovuta ad una disfunzione della circolazione linfatica •Inizia con l’apparizione di un edema, il linfoedema: ٠Intermittente all’inizio (dopo uno sforzo sportivo) ٠Può diventare permanente e non scomparire più, anche dopo alcune ore di riposo in posizione distesa ٠Può essere congenita o acquisita (distorsione, infezione) ٠Può degenerare in linfangite accompagnata da febbre, da tremori e dolori con rossore a livello della gamba •Consultare il medico I CRAMPI •Lamentela frequente alla farmacia: “ho dei crampi la notte” •I crampi notturni, dolorosi, sopraggiungono durante il sonno •Possono avere ripercussioni sulla qualità del sonno soprattutto nell’anziano Consigliare sempre di consultare il medico, potendo questo sintomo nasconderne altri Consigli in attesa del consulto medico •Ridurre per quanto possibile l’iperflessione plantare durante il sonno (utilizzo di un archetto per diminuire il peso delle coperte sui piedi •Fare, durante il giorno, degli esercizi di stiramento dei polpacci e della coscia •Il chinino (chinino, vitamina C…) Effetti secondari: vertigini, problemi visivi… Controindicazioni: problemi di conduzione intra- ventricolare donna incinta e donna che allatta 57 LE PATOLOGIE OCULARI Le malattie degli occhi Le urgenze oftalmiche Bruciature chimiche •Lavaggio prolungato > 5 minuti sotto il rubinetto e consultare l’oculista Glaucoma ad angolo chiuso •Dolore intenso e improvviso •Occhio rosso con un cerchio pericheratico •Caduta importante dell’acuità visiva (unicamente percezione di ombre) •Occhio duro alla palpazione, a “palla di legno” •Ipertensione intra oculare Cheratite acuta Infiammazione della cornea di origine traumatica (colpo di unghia, ferita…) o da herpes •Rossore pericheratico •Dolore •Fotofobia e abbassamento dell’acuità visiva Corpo estraneo •Se è visibile sulla cornea, sospettato sotto la palpebra superiore o segnalato tramite l’interrogatorio, il farmacista può tentare di toglierlo •In caso di abbassamento dell’acuità visiva, emorragia, piaga del globo oculare, fotofobia, consultare urgentemente oculistica L’emorragia congiuntivale Se non grave, si riassorbe in una quindicina di giorni •Sintomo di una fragilità vascolare salvo se traumatica •Spontanea o successiva ad uno sforzo fisico, un episodio di tosse o di starnuti •Le altre cause: ipertensione arteriosa o diabete non equilibrato… Terapia •In attesa di guarigione, fare un trattamento di sostegno con: Collirio antisettico Per evitare una sovrainfezione, 1-2 gocce 4 volte al giorno Collirio decongestionante In caso di fastidio oculare, 1 goccia 4 volte al dì, per 3 giorni 58 LE PATOLOGIE OCULARI Le malattie degli occhi Consigli •Evitare ٠Il fumo e gli ambienti fumosi ٠Di strofinarsi l’occhio La dacriocistite Disfunzione delle vie lacrimali dovuta ad un’infezione del sacco lacrimale Sintomi •Formazione di una tumefazione rossa dolorosa all’angolo dell’occhio •Per la pressione sull’angolo dell’occhio del pus uscito dai canali lacrimali •Consultare oculista: in caso di tumefazione importante, febbre o recidive Terapia Soluzione oculare Siero fisiologico Pulizia dell’occhio prima di qualunque trattamento Collirio antisettico 2 gocce 3-4 volte al giorno, per 3 giorni Consigli •Evitare ٠Il fumo e gli ambienti fumosi ٠Di strofinarsi l’occhio •Togliere le lenti a contatto •Applicare degli impacchi di acqua tiepida La secchezza oculare Sintomi •Sensazione di fastidio oculare, rossore diffuso della congiuntiva •Accelerazione della chiusura delle palpebre Numerose cause ambientali •Sole •Vento freddo •Lenti a contatto •Fumo 59 LE PATOLOGIE OCULARI Le malattie degli occhi Terapia Lacrime artificiali Applicare 2 gocce 4 volte al giorno per evitare la secchezza Preferire le forme monodose senza conservanti Collirio calmante In caso di secchezza dovuta al sole Consigli •Evitare ٠Il fumo e gli ambienti fumosi ٠Di strofinarsi l’occhio •Portare gli occhiali da sole (se la causa è l’ eccesso di luce) •Togliere le lenti a contatto La sindrome dell’occhio secco •Patologia auto- immune, che provoca un’insufficienza lacrimale •Più frequente nella donna adulta Sintomi •Sensazione di bruciore oculare, di irritazione e fotofobia •Evoluzione verso una cheratinizzazione della superficie del globo oculare che può portare ad un deficit visivo Terapia Lacrime artificiali 2 gocce 4 volte al giorno per evitare la secchezza Preferire le forme monodose senza conservanti Consigli •Evitare ٠Di strofinare l’occhio ٠Il fumo e gli ambienti fumosi •Non portare le lenti a contatto 60 LE PATOLOGIE OCULARI Le malattie degli occhi La congiuntivite allergica Sintomi •Rossore bilaterale con lacrimazione abbondante e associata a prurito •Più spesso associata ad una patologia allergica: asma, tosse, rinite, eczema… •Prevalenza stagionale (primavera e autunno) Terapia •Il farmacista può consigliare un trattamento sintomatico Collirio antisettico Al fine di evitare qualunque rischio di sovrainfezione, 1 goccia 4 volte al giorno Collirio antiallergico 1 goccia 4 volte al giorno per 3- 5 giorni Antistaminico Trattamento dell’allergia, per via orale Consigli •Evitare Il fumo e gli ambienti fumosi Di strofinarsi l’occhio I bagni in mare o in piscina •Lavarsi le mani •Togliere le lenti a contatto fino alla scomparsa dei sintomi La congiuntivite batterica La congiuntivite batterica è causata principalmente da germi Gram+ (Streptococchi, Stafilococchi, Pneumococchi) Sintomi •Rossore unilaterale che diventa bilaterale •Secrezioni abbondanti e purulente •Irritazione limitata o assente •Ciglia e palpebre incollate al mattino 61 LE PATOLOGIE OCULARI Le malattie degli occhi Terapia Soluzione oculare Siero fisiologico Pulizia dell’occhio prima di qualsiasi trattamento Collirio antisettico 1 goccia 4 volte al giorno Pomata oftalmica antibiotica Mattina e sera per 5 giorni Consultare oculistica: se non si ha alcun miglioramento in capo a 3 giorni Consigli •Evitare ٠Il fumo e gli ambienti fumosi ٠Di strofinarsi gli occhi •Pulire la palpebra con un impacco di acqua tiepida •Lavarsi le mani •Togliere le lenti a contatto fino alla scomparsa dei sintomi La congiuntivite irritativa Sintomi •Rossore diffuso bilaterale con leggera lacrimazione, pizzicore e affaticamento oculare Cause •Ambiente fumoso, fumo,polvere, esposizione al vento, al sole… •Bagni in acqua di mare o di piscina •Lo schermo televisivo o del computer Terapia Soluzione oculare Siero fisiologico Pulizia dell’occhio prima di qualsiasi trattamento Collirio decongestionante 1 goccia 4 volte al giorno, per 3 giorni Collirio antisettico 2-3 gocce 4 volte al giorno Consultare oculista: se i sintomi persistono 62 LE PATOLOGIE OCULARI Le malattie degli occhi Consigli •Eliminazione della causa dell’irritazione •Evitare ٠Il fumo e gli ambienti fumosi ٠Di strofinarsi gli occhi ٠I bagni in mare o in piscina •Lavarsi le mani •Togliere le lenti a contatto fino alla scomparsa dei sintomi La congiuntivite virale Molto contagiosa Sintomi •Uno o entrambi gli occhi rossi •Lacrimazione intensa e limpida •Gangli •Spesso associata a raffreddore o angina Terapia: consultare il medico per trattare l’infezione Si può consigliare in attesa del consulto: Soluzione oculare Siero fisiologico Pulizia dell’occhio prima di qualsiasi trattamento Collirio antisettico 2 gocce 4 volte al giorno Consigli •Evitare ٠Il fumo e gli ambienti fumosi ٠Di strofinarsi l’occhio •Togliere le lenti a contatto fino alla scomparsa dei sintomi •Lavarsi bene le mani 63 LE PATOLOGIE OCULARI Le malattie degli occhi La blefarite Infiammazione del bordo della palpebra causata da un’infezione del follicolo ciliare e un’ iper seborrea Sintomi •Palpebra rossa tumefatta •Dolore con sensazione di corpo estraneo •Formazione di squame, di croste o di ulcerazioni superficiali •Iper seborrea ciliare •Lacrimazione •Palpebre “incollate” al mattino al risveglio Terapia Soluzione oculare, Siero fisiologico Pulizia dell’occhio prima di qualsiasi trattamento Collirio antisettico 1 goccia 4 volte al giorno Pomata oftalmica antibiotica Mattino e sera per 5 giorni Consigli •Non strofinarsi l’occhio •Lavarsi le mani •Pulire ogni giorno il contorno degli occhi •Togliere le lenti a contatto fino alla scomparsa dei sintomi Il calazio Cisti sul bordo interno della palpebra, somigliante ad un inizio di orzaiolo interno Sintomi •Nodulo infiammatorio sottocutaneo sulla parte interna della palpebra •Palpebra dolorante, rigonfiamento palpebrale In generale guarigione spontanea in capo a 6 settimane Consultare oculista: in caso di forti dolori 64 LE PATOLOGIE OCULARI Le malattie degli occhi Terapia Soluzione oculare, Siero fisiologico Pulizia dell’occhio prima di qualsiasi trattamento Collirio antisettico 1 goccia 4 volte al giorno Pomata oftalmica antibiotica Mattino e sera per 15 giorni Consigli •Non strofinarsi l’occhio •Applicare degli impacchi umidi tiepidi, 4 volte al giorno •Lavarsi le mani •Togliere le lenti a contatto fino alla scomparsa dei sintomi L’orzaiolo L’orzaiolo è un’infezione di una o più ghiandole (che equivale a un foruncolo a livello di un ciglio) Sintomi •Pus alla base del ciglio •Formazione di un cencio necrotico •Dolore del bordo palpebrale •Edema palpebrale Terapia Soluzione oculare, Siero fisiologico Pulizia dell’occhio prima di qualsiasi trattamento Collirio antisettico 1 goccia 4 volte al giorno Pomata oftalmica antibiotica Mattino e sera per 5 giorni Consigli •Rimozione del ciglio responsabile con la pinzetta per le sopracciglia •Applicare degli impacchi umidi tiepidi, 4 volte al giorno, per far morire il cencio necrotico •Non strofinarsi l’occhio •Lavarsi le mani 65 LE PATOLOGIE OCULARI Consigli per l’utilizzo dei colliri Proteggere dall’asepsi •Lavarsi le mani Colliri anestetici •Possono mantenere ulcerazione non rivelata della cornea Colliri antisettici e decongestionanti •Sconsigliare rinnovamento per congiuntiviti ripetute, croniche o persistenti, senza parere specialistico •Considerare il rischio di reazioni allergiche locali Colliri vasocostrittori •Controindicati nel lattante e nel bambino al di sotto dei 3 anni (rischio di passaggio sistemico che può portare a complicazioni cardiache) •Nell’adulto: rischio di glaucoma acuto per chiusura dell’angolo •Attenzione all’effetto rebound al termine del trattamento •Utilizzati troppo frequentemente, possono causare problemi visivi che rischiano di impedire la guida di veicoli •Il loro utilizzo prolungato può essere alla base di un malessere generale •Per gli sportivi: reazione positiva in occasione dei controlli anti-doping •Interazioni con altri medicinali: IMAO, alcuni anti-ipertensori… 66 LE PATOLOGIE OCULARI La contattologia Lenti a contatto morbide: •Composte da polimeri •Sono molto elastiche •Diametro superiore a quello della cornea (ø da 12 a 15 mm) •Sono permeabili all’ossigeno, confortevoli, di facile utilizzo •Unica esigenza: una sufficiente secrezione lacrimale (specie per una lente morbida idrofila) Lenti a contatto rigide: •Composte da derivati del silicone non idrofili •Diametro inferiore a quello della cornea (ø da 6,5 a 10 mm) •Molto permeabili all’ossigeno, di difficile adattamento •Vantaggio: il loro utilizzo in caso di scarsa lacrimazione o di astigmatismo Il film lacrimale produce un deposito sulla superficie della lente, favorendo lo sviluppo di germi e la fissazione di particelle È quindi necessario pulire e decontaminare la lente. Comportamento in caso di intolleranza alle lenti: •Valutare lo stato dell’occhio: ٠Rossore pericheratico, dolore, problema visivo impongono di consultare d’urgenza il medico •Valutare lo stato della lente: ٠Lente in cattive condizioni (depositi, lacerazioni, utilizzo di un collirio controindicato) ٠Lente mal conservata, fare un ciclo di manutenzione completo, con deproteinizzazione ٠Lenti indossate oltre la durata consentita (cerchio pericheratico) riposo oculare •In ogni caso attendere il ritorno alla normalità (congiuntiva e cerchio pericheratico bianco) prima di indossare nuovamente la lente. Manutenzione delle lenti Qualunque sia il tipo di lenti, la manutenzione è identica, solamente i prodotti sono differenti. Verificare sempre che i prodotti siano adatti al tipo di lenti. 67 LE PATOLOGIE OCULARI La contattologia 1- Pulizia = staccare i depositi Massaggio meccanico con l’aiuto di una soluzione detergente 2- Risciacquo = eliminare i depositi Lavaggio con una soluzione sterile di risciacquo 3- Deproteinizzazione Settimanale, da effettuare prima della decontaminazione e per 15 minuti 4- Decontaminazione = eliminare i germi Chimica o ossidante Necessita di soluzione di neutralizzazione 5- Mettere a bagno e conservazione = conservare idratazione ed evitare lo sviluppo di germi Bagno di conservazione 6- Risciacquo = eliminare la soluzione di bagno e i depositi Lavaggio con una soluzione sterile e di risciacquo Prodotti multifunzione Prodotti 6 tappe in una Precauzioni •Non utilizzare saliva per idratare le lenti •Non utilizzare acqua ossigenata a 10 volumi per decontaminare •Non utilizzare acqua minerale, del rubinetto, demineralizzata per il risciacquo •Pulire le custodie Da bandire/evitare •Prodotti che possono colorare in modo permanente le lenti - Colliri (sinefrina; cloruro di benzalconio; neomicina) - Via orale ( rifampicina, tetracicline, ferro) Consigli per il trucco •Trucco dopo aver indossato le lenti •Strucco dopo aver tolto le lenti •Evitare prodotti grassi, matita all’interno delle palpebre, prodotti waterproof •Preferire ombretti in crema •Chiudere gli occhi utilizzando di spray e attendere qualche secondo prima di aprirli. 68 LE AFFEZIONI REUMATOLOGICHE La lombalgia •Dolore lombare ٠per distorsione di un disco sano o degenerato (discopatia, discoartrosi) ٠o per artrosi lombare posteriore •Affezione benigna ma molto frequente (più del 95% delle lombalgie) •Né febbre, né alterazione dello stato generale, né sintomo neurologico. Lombalgia acuta o lombaggine blocco lombare doloroso per distorsione del disco •Inizio improvviso per sforzo, trauma o movimento errato, talvolta con percezione di uno scricchiolio; talvolta appena alzati •Dolore di importanza variabile, spesso molto pesante con invalidità completa legata al blocco lombare •Guarigione da 2 a 15 giorni al massimo (se di più: diagnosi errata) Lombalgia cronica distorsione cronica del disco o un’artrosi posteriore •Dolore lombo- sacrale, mediana o laterale, che talvolta irradia verso i glutei •Dolore moderato, meccanico (con lo sforzo), talvolta con breve rigidità mattutina. Evoluzione della lombalgia •Rischio di sciatica o dolore femorale •Evoluzione con episodi acuti recidivanti, da 0 a 2 all’anno su 10- 30 anni •Evoluzione cronica con o senza episodi acuti •Vita professionale e sportiva normale o circa ; talvolta cambio di lavoro Anomalie che la favoriscono •Scoliosi •Iperlordosi •Artrosi posteriore Patologie gravi che possono essere mascherate da una lombalgia •Discospondilite infettiva = lombalgia acuta febbrile •Lesioni ossee del rachide o del bacino (frattura, Paget, mieloma, metastasi, tumori ossei primitivi) •Tumori intra-rachidei se ci sono dolori permanenti o notturni •Dolori viscerali (cancro, ascesso) 69 LE AFFEZIONI REUMATOLOGICHE La sciatica da ernia del disco Infiammazione di una radice sciatica, per ernia del disco •Ernia: ٠Sporgenza localizzata, posteriore e più o meno laterale, di un disco ٠Il carattere localizzato è essenziale poiché un disco degenerato (discopatia degenerativa) crea sempre una sporgenza posteriore, ma diffusa e regolare, detta protrusione ٠Può sopraggiungere su un disco sano o degenerato •Grande frequenza, verso i 40 anni, più spesso nell’uomo •In linea di massima, non esiste prima dei 18 anni e diventa rara dopo i 60 anni Sintomi •Dolore meccanico che varia dal lieve fastidio alla forma iperalgica del gluteo, la parte posteriore o anteriore esterna della coscia, il dorso o la pianta del piede. •Rigidità lombare con talvolta atteggiamento antalgico: stare eretti, cifosi Mai: sciatica bilaterale, paralisi, disturbo sfinterico, atrofia muscolare Cause •Passato lombalgico con spesso una recente lombaggine (il dolore è disceso nell’arto inferiore) Cause di errore •Coxartrosi, artrite sacro-iliaca, lesione ossea del bacino, arterite Evoluzione L’ernia scompare spontaneamente in circa il 50% dei casi e la sciatica guarisce sempre. Ciò vuol dire che un buon numero di ernie del disco sono asintomatiche Di regola una sciatica guarisce in meno di 3-6 mesi. Patologie gravi che possono essere mascherate da una sciatica •Tumore vertebrale maligno, tumore intra-rachideo, disco-spondilite Terapia Associazione della terapia del dolore (FANS, antalgici), della radicolite (iniezioni epidurali di corticoidi retard) e dell’ernia ( riposo a letto, vertebroterapia) 70 LE AFFEZIONI REUMATOLOGICHE La dorsalgia •Dolori a metà della schiena Il rachide dorsale subisce meno sforzi rispetto al resto della colonna vertebrale •Cause più frequenti ٠Meccaniche ٠Alcuni episodi infettivi •Patologie gravi che possono essere mascherati da una dorsalgia ٠Malattia cardio-vascolare ٠Ulcera ٠Problemi respiratori •Attenzione se: ٠La lamentela viene da un adolescente o da un anziano > 50 anni ٠Precedenti: Infezioni, Tumori, Traumi ٠ Febbre ٠Dolori atipici: - lombari alti - decisamente lateralizzati - bassi situati vicino al coccige - dolori al ritmo infiammatorio ٠Dolori insidiosi ٠Dolori forti > 15 giorni o che si aggravano ٠Consultare il medico LA CERVICALE •Si manifestano spesso in seguito al prolungamento di una cattiva posizione •Si accompagnano a contratture muscolari e a crampi ai legamenti •Sofferenza diffusa • Possono irradiarsi nella regione della schiena e delle spalle ed estendersi a tutto il braccio IL TORCICOLLO •Dolore acuto •Rende impossibile il minimo movimento del collo •Si manifesta al mattino al risveglio •O improvvisamente durante la giornata •In seguito ad uno sforzo, ad una contrattura dei differenti muscoli del collo •Dura generalmente solo qualche giorno CASI PARTICOLARI •Alcune donne avvertono, al momento delle mestruazioni, un dolore nella regione lombare, provocato dalla congestione delle ovaie e dei loro annessi •Un rapido sollievo può essere procurato dagli antalgici 71 LE AFFEZIONI REUMATOLOGICHE La dorsalgia Qualche buona domanda •Da quando ha male? Come si manifesta il dolore? •Dove ha male esattamente? Che cosa ha provocato il problema? •Il dolore è calmato dal riposo, intensificato dallo sforzo? •In quale momento della giornata ha male? •Ha la febbre? Segue una terapia? Terapia •Via orale Gli antalgici Gli anti-infiammatori Paracetamolo in prima scelta FANS - Aspirina Paracetamolo codeinato I miorilassanti In caso di contratture dolorose •Via locale: non applicare su piaghe aperte, bruciature, dermatosi Gel, pomate anti- infiammatorie I gel non grassi hanno il vantaggio di penetrare rapidamente Massaggiare senza strofinare Pomate, gel, creme ad azione revulsiva Effetto termico coniugato ad un’azione miorilassante Gli anestetici locali •Il calore permette ٠Di aumentare l’irrigazione sanguigna ٠Di accrescere l’elasticità e la plasticità delle fibre di collagene ٠Di attenuare il dolore ٠Di diminuire la rigidità muscolare 72 LE AFFEZIONI REUMATOLOGICHE La dorsalgia Il cotone termogeno Riservato all’adulto Applicare sulla pelle asciutta e non lesa 30 minuti mattino e sera per 2 giorni I ColdHot Borse riutilizzabili I Gib’Hot Pastiglie che producono un calore di circa 52° per 30 minuti Fitoterapia Arpagofito – Mirtillo - Regina dei prati Oligoterapia Rame •Lombostat da portare al momento degli accessi dolorosi •Collare cervicale Consigli •Per prevenire le recidive di mal di schiena Evitare Gli sforzi durante gli accessi dolorosi I lavori in flessione La prolungata posizione seduta Alcuni sport (golf, equitazione…) I lunghi viaggi in macchina Portare oggetti pesanti Modificare eventualmente La sedia, la biancheria da letto, il piano di lavoro Effettuare progressivamente Sport, bricolage, giardinaggio, lavori domestici Dimagrire se necessario 73 LE AFFEZIONI REUMATOLOGICHE L’artrosi •La più frequente delle patologie reumatologiche o articolari •Si può osservare dall’età di 30 anni, a partire dai 50 diventa comune •Al di sopra dei 55 anni, le donne soffrono di artrosi più degli uomini (2/3 dei casi) Cause •Distruzione progressiva della cartilagine che ricopre le articolazioni, legata al suo invecchiamento o ad eccessive costrizioni meccaniche Localizzazione •Le articolazioni più colpite : ٠Schiena ٠Dita ٠Anca ٠Ginocchio ٠Più raro il danno alla spalla o al gomito Terapia •Obiettivo: rallentare l’evoluzione dell’artrosi agire progressivamente sui dolori cronici Antalgici in prima intenzione Paracetamolo Ben tollerato Inutile superare 4g al giorno Non aumento dell’efficacia Ma aumento della tossicità Aspirina > 3g al giorno per la sua attività anti- infiammatoria Miorilassanti muscolari possono essere associati ai FANS nelle crisi dolorose Corticoidi Infiltrazione negli accessi d’artrosi 74 LE AFFEZIONI REUMATOLOGICHE L’osteoporosi •Diminuzione della massa ossea •Con perdita minerale e alterazioni della composizione del tessuto osseo L’osteoporosi post-menopausale •Per carenza di estrogeni •Colpisce circa 1/3 delle donne non trattate di più di 50 anni •80% di quelle di più di 65 anni L’osteoporosi senile •Si manifesta più tardivamente (a partire dai 70 anni) •Colpisce 2 o 3 donne ogni 1 uomo •Deriva dal passaggio allo stato patologico dell’osteopenia Fattori che la favoriscono: Genetici Sessuali – Etnici – Morfologici – Ereditari - Ormonali (menopausa precoce) Stile di vita Nutrizionali – Alcolismo – Tabagismo - Eccesso di caffeina Sedentarietà Età Osteopatia - Rischio di caduta Patologie Endocrine, metaboliche - Malattie infiammatorie croniche Malassorbimento gastro-intestinale - Funzionalità renale Immobilità prolungata Iatrogeni Eparinoterapia di lungo corso - Corticoterapia Ormoni tiroidei a dosi eccessive - Anticonvulsivi Terapia: Preventiva Terapia ormonale sostitutiva Curativa Calcitonina, bifosfonati che inibiscono il riassorbimento osseo Il fluoro stimola la formazione ossea 75 I TRAUMI I traumi •Possono essere di origini diverse •Con o senza ferita •Vanno dalla semplice contusione al trauma muscolare o articolare più grave La farmacia è il luogo di primo soccorso Consigli e primi gesti dovrebbero rimanere sempre prudenti e misurati Una semplice contusione può nascondere una patologia grave Consultare il medico •Ferita estesa o profonda •Presenza di corpi estranei •Ferita vecchia •Emorragia difficile da fermare •Il ferito non è aggiornato con le vaccinazioni antitetaniche •Il ferito è emofiliaco o diabetico LE FERITE SUPERFICIALI Ferita semplice e recente, pulita, da taglio, poco profonda Aspetto non allarmante L’emostasi si effettua spontaneamente Terapia •Pulire con abbondante acqua + risciacquo con acqua sterile o con siero fisiologico •Disinfettare con antisettico locale incolore •Comprimere la ferita (in caso di piccola emorragia residua) con l’aiuto di garze imbevute di emostatico •Avvicinare eventualmente i bordi della ferita, con delle suture adesive •Proteggere con un cerotto •Cerotti idrocolloidi, semi-permeabili, che favoriscono la cicatrizzazione 76 I TRAUMI I traumi LE USTIONI SUPERFICIALI Origine •Termiche •Chimiche •Elettriche •Dovute ad irraggiamento (colpo di sole…) Si distinguono differenti livelli di gravità in funzione •Della superficie (% di superficie corporea o %SC) •Della profondità (1°, 2° e 3° grado) •Della sede dell’ ustione Solo l’ustione semplice può essere curata in farmacia •1° grado e < 15% SC •2° grado e < 10% SC •3° grado e < 1% SC Per qualunque altra ustione orientare rapidamente il paziente verso le urgenze soprattutto se si tratta di un bambino Gesti semplici – Terapia •Non forare le vesciche •Durante il riposo sollevare le gambe se l’ustione si trova a questo livello •Verificare la vaccinazione antitetanica Disinfettare Antisettico non colorato, senza alcool Ricoprire l’ustione Pomata barrriera, in strato spesso, su garza sterile Medicazione protettiva Garza + cerotto Cambiare la medicazione 2 volte al giorno Medicazione “speciale” per ustioni Da applicare sulla pelle sana Lipido- colloide Ibuprofene per via orale Applicare del freddo Per calmare il dolore Evitare •Qualunque grasso sull’ustione se la pelle è lesa (favorisce lo sviluppo di batteri anaerobi) •I “rimedi della nonna”: burro, olio, dentifricio… 77 I TRAUMI I traumi LE CONTUSIONI CHIUSE E LE ECCHIMOSI Traumi senza ferita Variano dal semplice bernoccolo ai traumi multipli gravi In farmacia ci si limita a trattare le contusioni di lieve gravità Il bernoccolo •Corrisponde ad un versamento sanguigno sottocutaneo •Si forma immediatamente dopo il trauma (bernoccolo di fronte) L’ecchimosi (il blu) •Dovuta ad un’infiltrazione sanguigna del grasso e del derma profondo •Passa attraverso tutti i colori dell’arcobaleno: ٠blu il primo giorno ٠violetto il giorno dopo ٠poi giallo prima di scomparire L’ematoma •Cumulo di sangue che comporta un distacco dei tessuti adiacenti •Può essere piccolo e riassorbirsi da solo in qualche giorno •Se l’emorragia è importante, il sangue forma un coagulo che potrà secondariamente incistarsi •Consultare il medico in caso di ritardo di riassorbimento Ciò che bisogna fare: •Leggera medicazione comprimente •Crioterapia •Applicazione di garze alcoliche •Utilizzazione di prodotti che permettono la diffusione dei liquidi •Omeopatia: Arnica (dose + granuli) •Utilizzo di una pomata risolvente Ciò che non bisogna fare: •Massaggi •Calore in tutte le forme •Creme revulsive 78 I TRAUMI I traumi muscolari Conseguenti ad un funzionamento eccessivo di un muscolo mal preparato o troppo sollecitato nel tempo La varietà pone il problema della diagnosi differenziale, talvolta difficile L’INDOLENZIMENTO I dolori muscolari appaiono qualche ora dopo uno sforzo inconsueto •Antalgici, pomate revulsive •Consigliare il riscaldamento e l’esercizio fisico regolare per evitarne la ricomparsa LE CONTRATTURE Compaiono durante e dopo lo sforzo •Possono comportare un semplice fastidio o una difficoltà di movimento •Antalgici, pomate revulsive I CRAMPI Contrazioni muscolari spontanee, violente, tenaci, dolorose •Sintomi di stanchezza •carenza alimentare (vit B, sodio, potassio) •disidratazione •Mancanza di riscaldamento all’inizio della pratica sportiva •Distendere il soggetto •Mettere l’arto in iper estensione •Applicare una sacca a freddo •Praticare un massaggio venoso •Somministrare una bevanda tiepida leggermente salata o zuccherata LE TRAZIONI Stiramento delle fibre muscolari,senza rottura •Muscolo dolorante per 3-10 giorni tranne che a riposo •Dolore forte durante lo sforzo •Assenza di gonfiore anche tardivo •Muscolo sensibile e flaccido •Mettere a riposo •Eventualmente immobilizzare •Applicare del ghiaccio all’inizio •Poi effettuare dei massaggi revulsivi e antalgici GLI STIRAMENTI Vera e propria “frattura” di alcune fibre muscolari, accompagnata eventualmente da uno schiocco secco •Dolore violento,come una pugnalata •Invalidità immediata e totale •Apparizione rapida di un gonfiore dovuto all’ematoma •Riposo totale del muscolo, essenziale per una rapida guarigione •Applicazione precoce e ripetuta di freddo •Sconsigliati i massaggi profondo •Consultare il medico GLI STRAPPI Corrispondono al grado superiore dello stiramento, tutto un fascio di fibre è colpito •Consultare il medico 79 I TRAUMI I traumi articolari LE DISTORSIONI Lesione traumatica di un legamento articolare con edema •Dolore intenso che regredisce e ritorna qualche ora più tardi •La caviglia è la più colpita, poi ginocchio, polso, gomito, pollice, vertebre cervicali Effetti: Edema o ematoma esterni immediati o qualche tempo dopo l’incidente •Antalgici locali •Contenzione elastica o ortesi per 3 settimane / gesso •Rieducazione LE TENDINITI Infiammazione dei tendini •Dolore forte che compare prima o dopo un’attività inconsueta, ripetuta •Più frequente nello sportivo: ٠movimento mal effettuato ٠utilizzo di un materiale non adatto •Al livello: ٠gomito - gomito del tennista ٠tendine d’Achille - corridori ٠rotula - calciatori •Riposo muscolare da 15 giorni a 2 mesi •Applicazione di anti- infiammatori •Somministrazione di antalgici •Bloccare con una contenzione adeguata: fascia epicondiliaca cavigliera ginocchiera Attenzione negli sportivi I medicinali utilizzati devono tener conto della normativa in materia di doping LE LUSSAZIONI In caso di incidente grave consultare il medico Rottura della capsula articolare e dei legamenti che la rinforzano •L’estremità articolare dell’osso esce dalla cavità che lo contiene comportando una deformazione permanente caratteristica •Al livello: spalla, gomito, anca, dito •Immobilizzare in posizione patologica LE FRATTURE •Invalidità più o meno completa •Ematoma •Mobilità anormale •Dolore spontaneo o provocato Complicazioni in presenza di una frattura aperta: arteriose, venose, infettive Trasporto d’urgenza verso l’ospedale •Lasciare l’arto in posizione patologica •Immobilizzazione provvisoria (stecca) •Proteggere la ferita in caso di frattura aperta •Assicurarsi dell’assenza di sintomo dello stato di choc 80 I TRAUMI I traumi della testa I DENTI Più spesso a livello degli incisivi e dei canini in seguito ad una caduta o a uno choc •Frattura della corona del dente, della radice, del tavolato osseo •Espulsione del dente fuori dall’alveolo o dalla bocca •Eventualmente associato a ferite delle parti molli, a fratture adiacenti della faccia e/o delle mascellari •Posizionare il paziente in confortevole posizione semi-seduta •Se il dente è espulso, conservarlo: ٠sotto la lingua ٠in un siero fisiologico addizionato con Hextril o in acqua ossigenata a 10 volumi •Rimettere il dente nel suo alveolo nei secondi che seguono •Calmare il dolore post- traumatico con degli antalgici: ٠ paracetamolo, ibuprofene Indirizzare il paziente al più presto verso un medico dentista IL CRANIO Qualunque sia la gravità presunta del trauma cranico Dirigere sempre sia verso un medico sia verso l’ospedale •Evitare le mobilizzazioni intempestive in ragione del rischio di lesioni traumatiche associate, in particolare a livello del rachide cervicale •Sorvegliare la libertà delle vie aeree superiori •Mettere il ferito in PLS anche se cosciente, col fianco rivolto verso il suolo per facilitare il flusso del sangue •Coprirlo con una coperta Soprattutto non bisogna dare da bere IL NASO In generale nella frattura delle ossa del naso, il carattere di urgenza non è acuto Se la frattura è isolata, in assenza di emorragia importante, il consulto specialistico può essere rinviato di qualche ora •Antalgici •Niente aspirina •Garza emostatica in caso di sanguinamento associato (acqua ossigenata) 81