Antropologia culturale….M-Z 12:30-14:30 Lun, Mar, Merc U7 04 Il corso introduce alla comprensione e analisi delle diversità culturali, intese come relazioni e dinamiche delle culture, piuttosto che come oggetti isolati. ! ! Se “cultura” è oggi una nozione di uso comune, a rischio però di stereotipi e di culturalismo, gli approcci teorici dell’antropologia, nati nell’incontro in terre lontane con altre visioni, eterogenee e complesse, della vita e dell’uomo, pongono l’attenzione a come leggere la costruzione della diversità culturale in un contesto globale e di cambiamento, anche a casa nostra. ! ! Al centro del percorso, il metodo etnografico e casi etnografici verranno studiati come modalità partecipativa alla comprensione dell’alterità e come strumenti per tradurre i sistemi simbolici delle culture. ! Il corso vuole fornire agli studenti solide conoscenze di base in antropologia culturale, presentando alcune nozioni costitutive della disciplina come identità culturale, etnia, tribù, rito, genere. ! Per cogliere i punti di vista culturali dal loro interno, saranno analizzati aspetti del metodo etnografico come “immersione” in un altro mondo di vita e in un altro ambiente. ! ! 1-Appunti del corso e delle esercitazioni 2- Fabietti U. 2015, Elementi di antropologia culturale, Mondadori (Parti I, II: eccetto 1.3, 1.4; III: 1, 3.1, 3.2, 3.3; IV: eccetto 1.4, 3.4,V,VI:1;VII,VIII: 1, 2; IX). ! Box fondamentali: pp.5, 38, 52, 72, 99, 109, 178, 182, 192, 208, 263, 288, 292, 305, 367, 371, 375 ! 3-Van Aken, M., 2012, La diversità delle acque. Antropologia di un bene molto comune, Lungavilla: Altravista (eccetto pp. 58-60; 121-126; 162-189; 225-234; 260-278; 285-310, 319-328). ! ! 4-Cecconi, Arianna, 2012, I sogni vengono da fuori. Esplorazioni sulla notte nelle Ande peruviane, Firenze. Ed.IT. ! 5- Pinelli, B. (a cura), 2013, Rivista Antropologia. Migrazioni e asilo politico, Ledizioni, Milano (cap. Pinelli, Brivio, Pinelli, Sorgoni, accesso online sul sito: http:// www.ledijournals.com/ojs/index.php/antropologia ) Tematiche manuale cultura/ differenza culturale: cosa non è “cultura”? Identità/genere Politica religione Comprend ere differenza e similarità Ambiente e eco-nomia Tematiche testi Sogni: culture come insieme simbolici Acqua: cultura e ambiente, saper cooperare Migrazioni: identità nel cambiamento ! Un sapere ironico, parliamo di altri, ma sempre anche, di noi Il campo etnografico come insieme di tecniche conoscitive “dall’interno” “dal punto di vista dei nativi”, anche per i futuri educatori Malinowski: essere “là” per studiare dall’interno Isole Trobrian, Melanesia Chi è? Sappiamo cosa sia “cultura”…ma cosa sono le differente culturali? ! Che tipo di idea/strumento per cultura in antropologia? ! ! A incontrarsi o a scontrarsi non sono culture, ma persone. Se pensate come un dato Assoluto, le culture divengono un recinto invalicabile, che alimenta nuove forme di razzismo. Ogni identità è fatta di memoria e oblio. Più che nel passato, va cercata nel suo costante divenire” ! M. Aime ! Eccessi di culture Linton, 1937, Prima lezione di antropologia ! “Non ci sono dubbi sull’americanismo dell’americano medio, né sul suo desiderio di conservare ad ogni costo questa preziosa eredità. Tuttavia alcune insidiose idee straniere si sono insinuate nella sua cultura senza che egli si sia reso conto di quello che stava accadendo. Ecco dunque il nostro insospettabile patriota che indossa il pigiama, un indumento che ha avuto origine nell’India orientale, e dorme sdraiato su un letto costruito secondo un modello originario persiano o dell’Asia minore. ! E’ coperto fin alle orecchie di stoffe non americane: cotone coltivato per la prima volta in India, lino coltivato in Medio Oriente, lana prodotta da un animale originario dell’Asia Minore, oppure seta, che i cinesi hanno inventato e usato per primi. Tutti questi materiali si sono trasformati in tessuti grazie ad un procedimento inventato nell’Asia sud-occidentale. Se fa piuttosto freddo può dormire sotto un piumone a trapunta inventato in Scandinavia. ! Svegliandosi dà un’occhiata alla sveglia, un’invenzione medievale europea e va verso il bagno… il vetro fu inventato dagli antichi egizi… la porcellana in Cina… anche le tubature e la tazza del gabinetto sono copie appena modificate rispetto agli originali romani. L’unico contributo americano a tutto il complesso è il radiatore. ! In questa stanza da bagno l’americano si lava con il sapone inventato dai Galli. Poi si lava i denti, una rivoluzionaria pratica europea… quindi si fa la barba, rito masochistico la cui origine risale ai preti dell’antico Egitto e ai Sumeri. Infine si asciuga con un asciugamano turco. ! Ritornando nella camera da letto prende gli abiti dalla sedia, il cui modello è stato elaborato nel Medio Oriente e inizia a vestirsi. Si mette un abito attillato le cui forme derivano dalle vesti di pelle degli antichi nomadi delle steppe asiatiche e lo allaccia con dei bottoni i cui prototipi comparvero in Europa alla fine dell’età della pietra…Si infila ai piedi le calzature di cuoio confezionate secondo un procedimento inventato nell’Antico Egitto e tagliate secondo un modello che risale agli antichi Greci … ! Si mette in testa un capello di feltro, materiale inventato dai nomadi dell’Asia orientale e, se sta per piovere, si mette le soprascarpe di gomma, inventate dagli antichi messicani e prende l’ombrello inventato in India… Alla stazione si ferma un istante a comprare il giornale e lo paga con le monete inventate nell’antica Lidia. Una volta in carrozza si sistema sul retro per fumare una sigaretta. Invenzione messicana, o un sigaro, invenzione brasiliana. Intanto legge le notizie del giorno, stampate con caratteri che derivano dagli antichi Semiti, stampati mediante un procedimento inventato in Germania su materiale inventato in Cina. ! E, mentre legge l’ultimo editoriale che parla di disastrosi risultati che l’accettazione delle idee straniere produce sulle nostre istituzioni, non potrà fare a meno di ringraziare un Dio ebreo in una lingua indoeuroepea di essere al cento per cento (sistema decimale inventato dai greci) americano (da Amerigo Vespucci, navigatore e geografo italiano) Moderni/primitivi: come uscire da questa falsa dicotomia? Lontanti/vicini: come uscirne? E cosa dirsi?