come si faceva quando non c`era il motore? iphone 4s ora

ANNO III - N° 14 - OTTOBRE 2011 - DISTRIBUZIONE GRATUITA
COME SI FACEVA QUANDO NON C’ERA IL MOTORE?
IPHONE 4S ORA ASSISTENTE VIRUALE INTELLIGENTE
OTTOBRE 2011 - www.aitechpress.it - [email protected]
EDITORIALE - Pietro Gianfelice
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Ambiente Innovazione Tecnologia
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TEMPI MODERNI
“Pronto?” Buongiorno, casa De Simone?” “Sì”,
“Signora, sono Antonio, come sta? Bene? Mi fa
piacere. Disturbo? Mi perdoni cercavo Silvia...è in
casa? “Sì Antonio ora ti passo mia figlia”. Una volta e
parlo di “appena” venti anni fa, allorchè si voleva
parlare con la propria ragazza o una semplice amica,
si chiamava a casa sua facendo quel preambolo
doveroso di presentazione di cui sopra, pena correre
il rischio di restare inviso alla madre di lei e non
essere considerato un bravo ragazzo. Oggi non si
chiama più a casa della ragazza, bensì al suo
numero di cellulare se c’è una certa confidenza,
viceversa le si manda un sms, che tradotto in un
pratico italiano, è l’atto di scrivere e inviare tramite
cellulare o mezzi simili, un messaggio. La Lei lo
leggerà e risponderà sempre con l’uso della
scrittura. Il mezzo vocale è da tempo insueto.
Quando si andava a prendere una ragazza a casa si
faceva, al citofono, una prefazione simile a quella
testè raccontata, prima di avere il piacere di poter
dire che eravamo arrivati e l’avremmo attesa davanti
al suo portone. Con gli amici ci sentivamo il giorno
prima e, poi, anche il giorno della uscita per
decidere dove e con chi avremmo trascorso la
serata. L’appuntamento era in una piazza, in una
strada, in un punto in cui ci si vedeva di solito senza
il bisogno di telefonare e fare lunghe catene di
Sant’Antonio. Ora il luogo di ritrovo può essere
anche sempre lo stesso, ma l’uso del cellulare per
decidere cosa fare e andare è fondamentale! Chi
non ha un cellulare ed i soldi per caricare la scheda
sim è emarginato! Il cellulare è indispensabile anche
se si sa sempre o quasi dove ed a che ora andare in
un locale. Un tempo si usciva dalla propia casa
sapendo che al solito orario ci saremmo incontrati
tutti e se all’atto di lasciare il posto di ritrovo alla
volta del luogo di divertimento mancava qualcuno
lo si chiamava a casa o si aspettava con la speranza
di vederlo presto raggiungere il gruppo. Ora si esce
senza sapere neanche dove ci s’incontra, tanto c’è il
cellulare, si decide il luogo di divertimento facendo
telefonate sui cellulari spendendo un mare di soldi
e tempo, e dopo ore si giunge a concludere
pacificamente un accordo sul da farsi! Sempre una
volta si era meno tecnologici e meno ignoranti. Il
tempo libero lo si passava a passeggiare, a fare
un’attività sportiva e a leggere libri cartacei. Ora c’è
la play station per giocare e/o le migliaia di
applicazioni ludiche per pc e cellulare e siti per
singles quali ad esempio i noti social network,
luoghi virtuli d’incontro dove le persone possono
conoscersi e decidere anche d’incontrarsi nel
mondo reale. Eravamo partiti, credendo di dare
maggiore sicurezza a noi stessi regalando il Vic 20,
il Commodore 64, e poi i personal computer,
convinti che i nostri figli avrebbero imparato ad
usare il computer e non a passarci le ore, divenendo
schiavi dei videogiochi. Un giornale come il nostro
parla di tecnologia e innovazione, ma invita i
genitori moderni a “somministrare” l’uso del pc, in
cambio, ad esempio, che chi lo usa apprenda il suo
uso primario, occupandoci in prima persona o
delegando un insegnante a questo compito. Il
cellulare è importante, ma non era più bello quando
si scrivevano lettere di amore e biglietti di auguri
anzichè questi freddi sms? Abbiamo perso il piacere
di scrivere e curare anche il bello stile. Una volta,
infine, si vivevano i veglioni di Carnevale e
Capodanno, con spirito di trasgressione ai soliti ed
inderogabili orari di ritorno a casa. Si vivevano con
la pelle d’oca le ore che accompagnavano la notte
al mattino e si gustavano quel cappuccino e
cornetto all’alba. Ora ogni giorno si torna tardi o
all’alba e si dà per scontato da entrambe le parti, che
sia giusto così. Sono cambiati orari ed abitudini
all’insegna della sempre più debolezza dei genitori
di adempiere ai propri doveri e i ragazzi crescono
sempre più soli e con meno stimoli a confrontarsi
col mondo reale.
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Alberto Conti
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Sony Tablet. Creato per i tuoi desideri. Il tablet evoluto, nella sua forma
più bella. Il tanto atteso Sony Tablet è finalmente disponibile sul mercato
italiano. un prodotto dal design particolare, con il baricentro spostato su
un lato che consente una facile e comoda impugnatura e si presta all'uso
anche per diverse ore consecutive. Sony Tablet S è ottimizzato per offrire
“un ricco intrattenimento multimediale” attraverso un touchscreen da
23,8 cm (9,4”). Dotato di un potente processore mobile NVIDIA® TegraTM
2 interno, il Sony Tablet S consente di godersi il meglio del web e tutti i
contenuti e le applicazioni desiderate su uno schermo ampio e ad alta
risoluzione. Pesa circa 598 g. (versione Wi-Fi) tanto da trasmettere un
senso di leggerezza, prestandosi così ad un uso intensivo. La versione
Wi-Fi/3G del Tablet S sarà disponibile a partire da novembre 2011.
Sempre a novembre, sarà disponibile anche Sony Tablet P, il modello
equipaggiato per l'”intrattenimento in comunicazione mobile” e
caratterizzato da un design a conchiglia e doppio schermo per garantire
la massima portabilità. Con un peso di soli 372 g. ca., il Sony Tablet P è
dotatato dello stesso processore mobile NVIDIA® TegraTM 2 del modello
“S” e può essere connesso alle reti mobili Wi-Fi e 3G. Il doppio
touchscreen da 13,9 cm (5,5"), una volta ripiegato, raggiunge dimensioni
tali da essere riposto in tasca (79x180x26 mm). I soli modelli Wi-Fi sono
dotati di AndroidTM 3.1 (aggiornabile alla versione Android 3.2), mentre
sui modelli Wi-Fi/3G è installato Android 3.2. Entrambi i Sony Tablet sono
provvisti di fotocamere sul lato anteriore e posteriore per catturare video
e foto. Una porta USB 2.0 e uno slot per schede SD semplifica il
trasferimento diretto dei file da altri dispositivi, quali PC, fotocamere
digitali e videocamere. Tra le principali funzioni abbiamo la possibilità di
visualizzare filmati in streaming tramite Video Unlimited, scattare
fotografie, leggere libri digitali e giocare con i giochi PlayStation® grazie
alla certificazione PlayStationTM Certified. La connettività multidispositivo del Sony Tablet consente di gestire i dispositivi di home
entertainment e di mostrare i contenuti a parenti e amici tramite una
connessione wireless. E’ sufficiente premere un tasto per "spostare" foto
e video dal tablet allo schermo TV DLNA compatibile. La musica, invece,
può essere inviata dal Sony Tablet direttamente ai diffusori wireless.
Sony Tablet S è dotato di una tecnologia a raggi infrarossi che ne fa un
pratico telecomando interamente personalizzabile utile per diversi
prodotti domestici, fra cui televisori, lettori Blu-ray DiscTM e sistemi
home theatre. Sia il modello S che il modello P sono inoltre compatibili
con Media Remote, l'applicazione che permette di controllare via Wi-Fi i
dispositivi Sony come le TV BRAVIA. Ampio ventaglio di applicazioni
“Sony Tablet” S e “Sony Tablet” P hanno in dotazione un'ampia gamma
di applicazioni pre-installate destinate alla riproduzione di video, musica,
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DLNA, come gli impianti hi-fi, senza bisogno di cavi. Video Player: utile
per sfogliare e riprodurre i contenuti video scegliendo la modalità di
visualizzazione più adatta, cercare le scene e "spostare" i video su altri
dispositivi della rete DLNA - un televisore BRAVIA, ad esempio. Tra gli
accessori opzionali troviamo l’adattatore in c.a., la batteria ricaricabile
(per Sony Tablet P), una protezione per schermo LCD. Varie custodie per
il trasporto, un adattatore USB e tastiera Bluetooth.Dal 1 ottobre al 31
dicembre 2011, tutti coloro che acquisteranno Sony Tablet, potranno
scaricare gratuitamente dal Market Android l'applicazione de Il Sole 24
Ore per accedere alle notizie e agli articoli pubblicati fino al 31 dicembre
2011. Inoltre, i giochi PlayStation® Crash Bandicoot® e Pinball HeroesTM
saranno preinstallati.
videogiochi, eBook e molto altro. I tablet danno accesso immediato ai
servizi e alle applicazioni mobili di GoogleTM, comprese mappe
tridimensionali e la funzione di ricerca rapida sul web tramite Google
Voice Search. Select App, invece, consiglia applicazioni, contenuti e
servizi di rete dedicati a Sony Tablet. Il sito Android Market™ propone
un' ampia gamma di applicazioni scaricabili, molte delle quali sono
ottimizzate per entrambi i dispositivi. Di seguito, alcune delle esclusive
applicazioni pre-installate da Sony. Social Feed Reader: Facebook e
Twitter riuniti in un unico feed per una visualizzazione pratica e intuitiva.
Music Player: per sfogliare l'archivio musicale, creare playlist dinamiche
a tema con i canali SensMe™, guardare copertine e immagini e reperire
i relativi contenuti online. Basta sfiorare l'apposita icona sullo schermo
per "lanciare" i brani dal Sony Tablet ad altri dispositivi inseriti nella rete
EL
ƌƌĞĚĂŵĞŶƟ͕ZĞƐƚĂƵƌŽ
ĞZŝƉĂƌĂnjŝŽŶĞŵŽďŝůŝ
di Equizi Liberato
Via G. Cacchi, 3
(Traversa di Via Rocco Carabba)
67100 - L’Aquila - Tel. 0862 580093
Cell. 347 6130732
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Siro Bizzi
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Come si faceva quando non c’era il motore? Con i cavalli direte voi, beh
in effetti è esatto, ma avete mai provato ad attraversare il mare o a
navigare un fiume con un cavallo? Ardua impresa, per voi ed il povero
animale. In che modo allora avvenivano gli spostamenti che non
potevano essere fatti via terra? In effetti un modo c’era, le imbarcazioni,
albori della civiltà. Dopo millenni di attività in prima linea, l’energia del
vento ha dovuto cedere forzatamente il passo ad una energia meno
pulita, ma meno intermittente, il vapore. Fu infatti l’invenzione della
macchina a vapore che mise in secondo piano l’energia prodotta dal
vento. È da circa quarant’anni che ci interroghiamo sull’energia che
anch’esse sprovviste di motore, utilizzavano una forza a noi ben nota,
un’energia vecchia come il mondo: il vento. Il vento non era solo utilizzato
per spingere le imbarcazioni, ma anche per scopi ben più semplici, ma
se vogliamo, anche più importanti. I mulini utilizzavano la forza del vento
per compiere dei lavori che prima venivano svolti da uomini ed animali,
la frantumazione del grano per farne farina, per la spremitura delle olive
ed in alcuni casi, come quello olandese, anche per pompare acqua da
zolle di terra sotto il livello del mare e facilitarne il drenaggio. Non c’è
dubbio sul fatto che l’uomo abbia sfruttato l’energia del vento sin dagli
produciamo, sul nostro modo di vivere e sfruttare le risorse del pianeta
terra, siamo a conoscenza di grandi tecnologie eppure aspettiamo che
il petrolio finisca. L’energia eolica è stata “rispolverata” già da diversi
decenni e si stanno cercando soluzioni innovative per abbatterne costi
e difetti. Entriamo un pò più nello specifico; nell’immaginario comune
un generatore eolico produce energia quando viene investito dal vento
e le pale iniziano a girare, niente di più vero. L’idea è proprio questa,
quando un vento di una certa velocità, circa 4 metri al secondo è la
velocità minima richiesta, investe le pale, queste cominciano a girare,
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collegato alle pale, si trova il moltiplicatore di giri che serve a trasformare
una rotazione lenta come quella delle pale in una rotazione più rapida,
tutto ciò serve a consentire al generatore di azionarsi ed a trasformare
l’energia meccanica in energia elettrica. Niente di tanto complesso in fin
dei conti, non trovate? E’ vero però che se non c’è vento, non c’è energia.
Per questo i generatori eolici non possono essere installati in ogni dove,
ma vanno effettuati degli studi sulle zone in cui i venti sono più costanti
e forti abbastanza da azionare i le pale. Come per altre energie
rinnovabile come il solare termico ed il fotovoltaico, esistono diversi
metodi per sfruttare l’energia eolica, questi metodi si traducono in diversi
tipi di impianti. Per quanto riguarda l’eolico abbia due tipi di impianti: i
generatori ad asse verticale ed i generatori ad asse orizzontale. I
generatori ad asse verticale (VAWT, in inglese Vertical Axis Wind Turbines)
sono delle macchine molto resistenti alle forti raffiche di vento, non
hanno bisogno di un continuo riorientamento ed una sola turbina è in
grado di alimentare circa mille abitazioni. Al giorno d’oggi la tecnologia
degli impianti ad asse verticale è in fase di evoluzione e sembra che i
progressi in questo campo potrebbero permettere a questo tipo di
impianti di sostituire i più celebri generatori ad asse orizzontale di cui i
mulini a vento sono i più importanti esponenti. Il generatore eolico ad
asse orizzontale (HAWT, in inglese Horizontal Axis Wind Turbines) è un
sistema alto circa 60 - 100 metri alla cui sommità vi è un generatore
elettrico coperto da un involucro denominato “gondola”, le pale del
rotore che aziona il generatore sono lunghe circa 20 metri e sono spesso
due o tre. Un generatore ad asse orizzontale eroga una potenza calcolata
intorno ai 600 KW, il corrispettivo di circa 500 famiglie. Come già detto,
la variabilità dell’energia e l’ormai quasi superata tecnologia di questi
generatori, verrà probabilmente soppiantata dai generatori ad asse
verticale. Sono al vaglio anche delle nuove soluzioni per sfruttare
l’energia del vento dove è più facile che essa sia forte e costante. Parliamo
del cielo e del mare, sì, gli studiosi stanno cercando di costruire degli
impianti in grado catturare il vento a quote elevatissime, ma qui non
stiamo parlando di montagne, ma del cielo, infatti con un sistema che si
ispira al concetto del kitesurfing si sta tentando di catturare il vento in
quota. Un altro progetto già in fase di realizzazione è quello dell’eolico
Off-shore, ovvero l’installazione di impianti eolici a diverse miglia dalla
costa del mare o di un lago per poter incontrare le correnti d’aria dove
sono in effetti più frequenti. In Norvegia troviamo il più grande impianto
Off-shore del mondo e paesi come la Gran Bretagna si stanno
adoperando per costruire grandi impianti off-shore. Con tutto il mare
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che abbiamo in Italia non sarebbe il caso di farci un pensierino? Nel
campo dell’energia eolica vi è anche una realtà di cui quasi nessuno parla,
si tratta del Minieolico. Quando si utilizza questa terminologia ci si
riferisce ad impianti di taglia ridottissima utili ad alimentare una piccola
impresa oppure singole abitazioni (in questo caso parliamo addirittura
di Micro-eolico). Un impianto Minieolico ha una potenza che varia tra i
20 ed i 200 KW, un impianto microeolico, invece, ha una potenza inferiore
hai 20 KW. Purtroppo il costo di questi impianto è davvero elevato, si
parla di 1500 - 3000 euro per KW installato, è anche da sottolineare che
questo mercato è poco sviluppato proprio perché le normative vigenti
in gran parte d’Europa non ne sostengono lo sviluppo e la diffusione.
Come ogni energia rinnovabile l’eolico non produce gas serra, se non in
minima parte per la costruzione dell’impianto, i materiale utilizzati sono
spesso riutilizzabili o riciclabili, una volta determinato il costo
dell’impianto che si desidera è facile calcolare i tempi di ammortamento
e grazie alle innovazioni sempre più frequenti non è difficile prevedere
una sempre migliore efficienza degli impianti. L’energia eolica ha però
anche degli aspetti negativi non sempre trascurabili. Spesso le zone in
cui i venti sono più forti e frequenti sono le cime dei monti, le gole, tutte
zone difficili da raggiungere e in cui l’impatto ambientale di un grande
impianto eolico, visibile a km di distanza, è forte. Sì è anche constato che
questi grandi impianti posso creare problemi alle specie migratorie di
uccelli che vanno letteralmente contro le pale morendo o ferendosi
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gravemente. Un altro non trascurabile problema è quello del rumore
prodotto dal vento che investe le pale, che secondo degli studi potrebbe
causare dei disturbi di carattere neurologico agli abitanti delle zone
vicine gli impianti. Sembra anche questi grandi impianti possano influire
sui radar degli aerei. Il vero svantaggio però è che l’energia del vento non
è costante, il vento non può essere previsto e questo è un punto
particolarmente delicato nella scelta di un impianto che sfrutti un’energia
rinnovabile. In Italia l’energia eolica è pensata sia per una produzione
centralizzata posta in luoghi alti come le cime delle montagne dove i
venti sono pressoché costanti o comunque parecchio frequenti, sia per
una produzione energetica decentralizzata, infatti ogni comune ha
impianti quasi sempre di piccola taglia, purtroppo però, la mancanza di
una legge quadro o di un testo unico sulle energie eoliche, al contrario
dell’energia solare, uno dei motivi più grandi per i quali la diffusione di
questo tipo di impianti sia ancora così poco attiva nel nostro paese, dove
il vento, sappiamo bene che non manca quasi mai. Nonostante questa
grossa mancanza, in Italia abbiamo, attualmente funzionanti, circa una
ottantina di impianti eolici in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania,
Emilia-Romagna, Molise, Puglia, Sardegna, Toscana e Liguria. Speriamo
vivamente che tante altre regioni, se non tutte possano affacciarsi al
mondo delle energie alternative al più presto e senza troppi vincoli o
problemi. E’ chiaro ormai che il campo del rinnovabile sia in continua
espansione e che comunque presenti ancora dei difetti non sempre
trascurabili, vi sono delle energie come quella solare che è già ad un
buon livello di sfruttamento senza conseguenze gravi per l’ambiente,
altre energie come lo stesso eolico sono in fase di grande sviluppo
proprio per soddisfare le esigenze della nostra vita moderna, così ricca
di necessità e così ricca di superfluo. Nessuno dice che dobbiamo tornare
a macinare il grano con i vecchi mulini a vento, nessuno dice che
dobbiamo per forza navigare a velo per attraversare l’atlantico, ma forse
qualcuno inizia a dire che di mulini a vento ce ne sono di nuovi, e non
sono cattivi come i giganti di Don Chisciotte, forse non sono belli come
gli ormai celebri mulini olandesi, ma funzionano! Possono semplificarci
la vita esattamente come tanti altri modi per sfruttare l’energia, ma questi
“nuovi mulini” non fanno male al nostro pianeta. Fanno male agli uomini
forse, ma possiamo costruirli dove non ci sono uomini, sono dell’idea che
meglio una pala eolica su una collina alberata piuttosto che una collina
senza alberi non trovate? Purtroppo abbiamo chiesto parecchio al nostro
pianeta, in termini di energia e vivibilità, adesso dobbiamo trovare un
compromesso tra noi ed il pianeta ed è forse il caso che gli uomini
facciano qualche piccolo sacrificio stavolta. Gli uomini di Ulisse nel loro
epico viaggio, aprirono l’otre di Eolo, il dio dei venti, credendo di trovarvi
dell’oro. Dall’otre, invece che oro zecchino, fuoriuscirono tutti i venti del
mondo, che fecero naufragare nuovamente Ulisse e i suoi compagni.
Forse per loro fu un disastro, l’ennesimo naufragio che li separava dalla
leggendaria Itaca, ma oggi, col senno di poi, siamo sicuri che la curiosità
degli uomini di Ulisse non sia stata un bene? Adesso non siamo più in
balia dei venti, possiamo evitare il naufragio e far in modo che la nostra
Itaca, il pianeta terra, possa rimanere il luogo che tutti chiamiamo casa.
Lu cian o Luce nte
PAG A N I C A
“ C ’è ! ”
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Lo scorso 4 ottobre, l’Apple ha presentato il nuovo iPhone 4S dotato di
caratteristiche avanzate che la stessa concorrenza, fatiga a stare al passo,
date le innumeroveli novità introdotte dall’ azienda californiana. L’Apple
dedica molte risorse per la ricerca e l’ingegnerizzazione dei suoi brevetti
e ne acquisisce di continuo altri, come nel caso del nuovo Virtual Personal
Assistant Siri che l’azienda di Cupertino ha acquisito, comprando
direttamente per 200 milioni di dollari la società che lo ha sviluppato
nell’aprile 2010. E’ anche vero, inoltre, che grande parte della produzione
Alberto Conti
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viene effettuata in Cina utilizzando, in alcuni casi, mano d’opera a basso
costo. Un pò come fanno tutte le aziende tecnologiche a vario titolo per
avere meno costi alla fonte. Le oltre duecento funzionalità introdotte nel
nuovo sistema operativo iOS5, fanno sì che lo smartphone della mela
morsicata raggiunga prestazioni mai viste sugli attuali “telefonini” touch
screen. Sicuramente la novità in assoluto che, a detta di molti, rappesenta
un nuovo paradigma informatico, come accadde quando nel lontano
2001 fu presentato l’iPod, il primo lettore MP3 a basso costo, è data dalla
totale integrazione del sistema VPA (Virtual Personal Assistant) nell’iOS5.
Dag Kittlaus, co-fondatore e CEO di Siri, ha dichiarato che con il lancio
dell’iPhone 4S, il modo con cui gli esseri umani inizieranno ad interagire
con i dispositivi elettronici, cambierà totalmente tanto che sarà
impossibile tornare ad un utilizzo consueto dello smartphone e
aggiungiamo, noi di AITech, che ciò che era prima del 4 ottobre 2011 per
la telefonia individuale, è ora “preistoria”. A conferma di ciò, basta dire
che al lancio dell’iPhone 4S, l’Apple ha registrato più di un milione di
preordini in una sola giornata. Rimane in assoluto lo smartphone più
venduto al mondo e tutto questo è stato possibile grazie alle intuizioni
e “visioni” del compianto Steve Jobs. Le rivoluzioni tecnologiche che
dettano la Storia, partono sempre da progetti di intelligence
frequentemente avvallati dal Dipartimento di Difesa degli Stati Uniti. Così
come è stato per internet, negli anni sessanta, allo stesso modo dalla fine
del 2005, l’agenzia per i progetti di ricerca avanzata per la difesa (DARPA)
ha affidato alla società SRI il progetto: Cognitive Assistant that Learns and
Organizes (CALO) ribattezzato in seguito con il nome di CALO SRI e da
cui deriva in tutto e per tutto Siri, l’assistente personale virtuale che “vive”
nel nuovo melafonino. CALO è sicuramente il più importante progetto
di Intelligenza Artificiale nella storia degli USA, tant’é che negli ultimi
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cinque anni, la DARPA, ha investito 150 milioni dollari in CALO. Ben
ventidue Università hanno partecipato al progetto tra cui la Stanford
University, la Yale University, il M.I.T., l’Harvard University e molte altre.
Successivamente tutto ciò che è stato sviluppato per CALO è stato
inserito in Siri. Apple ha integrato Siri nell’iOS5, ma prima che ciò
avvenisse, Siri era un’app gratuita presente solo sul circuito americano
di iTunes, poco conosciuta nel resto dell’Europa soprattutto perché non
localizzata in tutte le Lingue. Alla base di questo software c’è un sistema
di produzione esperto, (le università statunitensi hanno iniziato ricerche
in tal senso a partire dagli anni ‘60) ovvero un sistema basato sulla
conoscenza. “Al contrario dei tradizionali sistemi algoritmici, la cui
conoscenza è direttamente implementata nel procedimento di
risoluzione, la conoscenza rappresentata in un sistema esperto è
dinamica, può crescere, il che significa anche che essa può all'inizio
essere incompleta e persino contraddittoria. Il sistema esperto tiene ben
distinte le conoscenze ed i procedimenti, per assicurare una maggiore
modularità e riutilizzabilità della base di conoscenza appresa”. Con Siri,
utilizzando il linguaggio naturale, ci si può collegare a diversi servizi tra
cui i motori di ricerca tradizionali. Inoltre, nel core dell’iOS5, sono state
implementate diverse librerie (API) che gli sviluppatori possono integrare
per migliorare le loro applicazioni o progettarne di nuove in modo da
ampliare il campo di utilizzo del melafonino, ma anche dell’iPad o
iPodTouch e rendere più facile la vita di ogni essere umano. Ricordiamo
che i sistemi esperti, sono applicazioni di intelligenza artificiale e che
oltre ad essere utilizzati in campo industriale, sono utili anche alla
diagnostica medica. Attualmente, risultano essere più di 30 i partner, per
lo più americani, che rispondono alle richieste inoltrate dall’assistente
personale virtuale dell’iPhone4S. Tra questi troviamo OpenTable,
MovieTickets.com, StubHub, Magic Taxi, Rotten Tomatoes, Bing, Google
Maps e Yelp. E’ comunque un elenco destinato ad aumentare, soprattutto
quando la localiozzazione del software sarà universale. Noi italiani,
dovremmo attendere ancora un anno forse, prima di poter interagire con
Siri, che ascolta e risponde principlamente in inglese, francese e tedesco
per il momento. Non è fantascienza, ma realtà. Utilizzeremo meno la
tastiera virtuale sull’iPhone o su altri dispositivi della Mela e sempre più
la voce per scrivere sms o una lettera, per cercare ciò che più ci interessa
su Google, per impartire la via sul navigatore, per far rispondere al
telefono il nostro assistente. Di utilizzi seri ed ipotizzabili ce ne sono già
molti, l’Apple lo ha messo nel codice Siri, una nuova gallina dalle uova
d’oro. Ora spetta ai programmatori e non solo, fare tesoro delle parole di
Steve Jobs: “Stay Hungry. Stay Foolish”.
iPhone 4S in breve.
- Processore Dual Core A5, lo stesso che monta l’iPad 2.
- Fotocamera con 8 megapixel con tecnologia Full Well Capacity sfrutta
meglio la luce restituendo foto più dettagliate.
- Ora registra video in HD a 1080p a 30 fps. Grazie al sensore BSI, ad una
maggiore apertura del diaframma e ad un migliore bilanciamento del
bianco offre colori più fedeli.
- Display Retina ad elevata luminosità che nessun altro smartphone ha.
- Ha due antenne di trasmissione per ottimizzare la ricezione e la
trasmissione. In aggiunta, la velocità dei dati su HSDPA ora raggiunge i
14,4 Mbps. Ora possono essere utilizzate sia le reti GSM, sia quelle CDMA,
così il melafonino funziona in tutto il mondo.
- Dispone del nuovo servizio iCloud che tramite il “push” e la rete wireless
invia i propri dati, documenti, foto, apps, musica e altro a tutti i dispositivi
autorizzati ed il backup e restore può essere avviato anche senza
collegare l’iPhone al computer con iTunes.
- Di sistema è la tecnologia AirPlay che consente di riprodurre in
streaming le foto e la musica dal telefono al televisore HD o sullo stereo
senza utilizzare cavi. Occorre solo un’Apple TV. E’ anche possibile
proiettare il display del proprio iPhone.
- AirPrin, altra tecnologia, che consente di stampare in wi-fi su stampanti
predisposte.
- Presente Facetime per le videochiamate tra iPhone.
- La tecnologia Siri si può utilizzare solo sull’iPhone4S ed ancora non è
localizzata per la lingua italiana. Molte altre funzioni sono presenti su
iOS5 e che può essere installato sugli iPhone 3GS, iPhone 4, iPads e iPod
touch terza e quarta generazione.
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Acquarium
Localita: Cansatessa, 185
Cucina: specialità di pesce
chiusura: domenica sera e lunedì
Telefono: 0862.316617
Al Cermone da Bacco
Località: Cermone - S.S. 80
Cucina: locale, carne alla brace
Chiusura: martedì
Telefono: 0862.461795
Casale Signorini
Località: S.S. 17 km. 27,600
Cucina: pesce e carne
Chiusura: lunedì
Telefono: 0862.361184
www.casalesignorini.it
Cerella
Località: Cerella di Sassa - S.S. 17
Cucina: locale
Chiusura: domenica
(su prenotazione)
Telefono: 0862.452123
Da Pedro
Località: Coppito
Via Colle dei Grilli, 22
Cucina: pesce
Chiusura: lunedì
Telefono: 0862.362400
I Canottieri dell’Aterno
Località: Barete
Via Mulino Pasqualucci
Cucina: locale
Chiusra: lunedì
Telefono: 0862.975021
Cell. 340.3058198
Il Baco da seta
Località: Centi Colella - S.S. 17
Cucina: locale e pesce
Chiusura: domenica sera e lunedì
Telefono: 0862.318217
0862.312442
Il Girasole
(ristorante - pizzeria)
Località: Cese di Preturo
Via Sant’Anna
Cucina: locale
Chiusura: lunedì
Telefono: 0862.461290
Cell. 347.3395024 - 349.7261770
Il Peschereccio
Località: Pile, Via Vicinale Aterno
(incrocio Alenia Spazio - Ponte
fiume Aterno)
Cucina: pesce
Chiusura: lunedì, martedì e
mercoledì
Cell. Enrico: 349.7316011
Cell. Loredana: 347.3903680
Elodia Ristorante nel parco
Località: Camarda
Via Valle Perchiana
Cucina: creativa
Chiusura: domenica sera e lunedì
Telefono: 0862.606219
0862.606830
Il Rugantino
(ristorante - pizzeria)
Località: Colle di Preturo,
(Ctr. Santa Marinella)
S.S. 80 dir. km 2,150
Cucina: locale
Chiusura: mercoledì e domenica
Telefono: 0862.461401
Cell. 339.7262881
Il Quinto Quarto
(ristorante - pizzeria)
Località: Via Eusanio Stella
Cucina: locale
Chiusura: mai
Telefono: 0862.311868
www.ilquintoquarto.com
L’Antica Maniera
(ristorante - pizzeria)
Località: Pizzoli
C.so Sallustio, 3
Cucina: locale
Chiusura: sabato
Telefono: 0862.976011
Cell. 340.3119660
La Capannina
(ristorante - pizzeria)
Località: L’Aquila
S.S. 615 per Roio, 10
Cucina: locale
Chiusura: mai
Telefono: 0862.414649
www.lacapanninalaquila.it
13
L’Aquila Reale
Località: Gignano - Via Tre Vasche
Cucina: locale e a richiesta pesce
Chiusura: lunedì
Telefono: 0862.404349
cell. 345.310509
L’Oasi
(ristorante - risotteria - pizzeria)
Località: Cività di Bagno
Via Marsicana, 107
Cucina: locale
Chiusura: lunedì
Telefono: 0862.752021
cell. 339.8825018
L’Olimpo
Località: Via Mausonia
(bivio Bazzano con Monticchio)
Cucina: locale
Chiusura: mai
cell. 340.3767836 - 348.0428537
La Grotta di Aligi
Località: Villa Comunale
Cucina: locale
Chiusura: lunedì
Telefono: 0862.204960
cell. 349.3611152
La Locanda
Località: Santi di Preturo
Via Cascina
Cucina: locale
Chiusura: mai
Telefono: 0862.601229
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Alberto Conti
UNA NUOVA RUBRICA PER GLI AMANTI DELLA BUONA TAVOLA
Perché “spaghetti house”? Perché oltre ai temi che siamo soliti trattare
noi di AITech (ambiente, innovazione e tecnologia), ci piace anche, un
pò come a tutti, la buona Cucina. Abbiamo così ideato questa rubrica per
recensire i locali del gusto. Non è il nostro un “redazionale” come si dice
in gergo, perché nessuno paga questo spazio, è solo “un passa parola”
per far conoscere meglio il posto dove ci piace andare a mangiare. Non
siamo degli esperti culinari, ci fidiamo solo dei nostri sensi e del nostro
gusto, opinabile, ma nostro. Da qui, vorremmo parlarvi di due locali
aquilani che si distinguono per la qualità dei cibi e per i prezzi ancora
abbordabili, nonostante l’aumento dell’IVA di un punto percentuale. Il
primo dei due, era noto anni fa (ancor prima del 6 aprile) per la qualità e
per le specialità di pesce che offriva poi (dopo il sisma) si è specializzato
nella cucina tradizionale abruzzese e sulla carne. Trovare il locale, a meno
ché non si conosca bene il posto, non è facile. Rimane vicino a Barete,
ma è ben nascosto alla vista. Bisogna percorrere una stradina che
costeggia il fiume Aterno sino ad arrivare ad un vecchio, ma
sapientemente ristrutturato, mulino. C’è solo un’insegna, poco illuminata,
nascosta dalla vegetazione che, di questi tempi, per la fortuna del
ristorante, è scarna, ma la meta, ovvero l’ampio parcheggio, lo si trova
dopo circa un chilometro. Il locale si chiama I Canottieri dell’Aterno
conosciuto dai più, sbagliando, come Circolo dei Canottieri. L’ambiente
interno, ricavato nelle sale del Mulino Pasqualucci, è accogliente e tutto
con pietra a vista e volte a botte, con un ampio camino nella sala più
interna. Sopravvive anche un acquario a testimone dei “fasti” passati. La
padrona di casa è Chiara che ha la dote, di quelle a noi conosciute, di
possedere un’ottima memoria soprattutto nel ricordare al cliente e senza
l’ausilio del menù, tutto ciò che offre la Cucina. Inoltre, ogni portata che
ci serve, viene ampiamente descritta nei dettagli ed anche oltre. Ottimi
gli antipasti a base di prodotti genuini e di qualità che si arricchiscono
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spesso di raffinatezze per il palato, ideate, sarebbe meglio dire “cucinate”
da Giovanni, lo chef. Oltre che lavoratore infaticabile, per chi ha la foruna
di conoscerlo (tutti i clienti affezionati), è anche intrattenitore fino
all’ultima grappa o ratafia che sempre offre a fine cena. I primi piatti sono
giusti nella portata. Diversi tipologie di pasta e poi c’è quella fresca che
ammassa lo stesso chef. Sulle carni, cotte su pietra lavica, c’è ampia scelta
e provenienza così come per i formaggi e le mozzarelle di Bufala. Il tutto
accompagnato da ottimi D.O.C. Anche in questo eccelle Chiara che sa
sempre consigliarvi il vino giusto. Ultimamente i prezzi sono un pò
aumentati, due persone che prendono antipasti e primi, non bevono
alcolici, solo acqua e cocacola, ma il dolce sì, arrivano a spendere intorno
ai 45 euro in totale. Altra cosa degna di nota è che il ristorante “I Canottieri
dell’Aterno”, accetta animali di piccola taglia ben educati. Devo
comunque dire che diversi locali aquilani accettano i nostri amici a
quattro zampe, ma è sempre bene prima sincerarsi per non lasciare il
cane in auto. Il lunedì è l’unico giorno in cui i titolari e camerieri si
riposano. Il consiglio è comunque quello di prenotare il tavolo perché i
clienti non mancano e l’ospitalità è sacra quindi si cena o si pranza
comodamente senza doversi sbrigare perché c’è la fila ad attendere. In
ultimo, se andate a trovare gli amici Chiara e Giovanni, fate il nome del
nostro free press che magari vi tolgono qualche euro. Infine ci farebbe
piacere ricevere qualche feedback, attendiamo le vostre e-mail in
redazione. L’altro ristorante di cui vogliamo raccontarvi, merita anch’esso
ampio spazio in questa rubrica quindi, per ora, vi diaciamo solo il nome:
Il Peschereccio di Enrico e Loredana e con soli 25 euro, se scegliete il
menù fisso, potete gustare dell’ottimo pesce. Sono aperti dal giovedì alla
domenica. La prenotazione è d’obbligo perché è sempre pieno, anche
qui potete portare un cane di piccola taglia educato. Sul prossimo
numero di AITech daremo ampio spazio a questi altri due nostri amici.