"Impressing the Czar" 20 anni dopo. L`opera di

"Impressing the Czar" 20 anni dopo. L'opera di Forsythe torna di scena al Teatro Valli
Scritto da Mariagrazia Ferro
Martedì 27 Ottobre 2009 18:03
Avrebbe sicuramente impressionato lo zar così come ha impressionato la platea del Valli,
"l'opera-mostro" Impressing the Czar di William Forsythe andata in scena al municipale di
Reggio Emilia sabato 24 e domenica 25 ottobre.
Si tratta di un lavoro imponente in tre atti, costruito su stranezze e complessità che guarda con
occhio enigmatico al balletto e alla storia della danza. Forsythe lo mette a punto nel 1988
quando, dopo aver lasciato la Florida, si trasferisce in Europa e diventa direttore artistico del
Ballett Frankfurt. E proprio al teatro Valli nel 1989 Impressing the Czar va in scena per due
giornate che rimasero memorabili nella storia del teatro e della danza a Reggio Emilia.
20 anni dopo è il Royal Ballet of Flanders, compagnia formata da 49 danzatori e diretta da
Kathryn Bennets (già assistente di Forsythe a Francoforte), a riproporre lo spettacolo in un tour
europeo che è approdato nuovamente per due giorni al Teatro Valli.
William Forsythe è un brillante coreografo esponente della danza contemporanea e il suo lavoro
Impressing the Czar rappresenta al meglio la sua vena di brillante creativo ma anche di
intrattenitore.
Il titolo rimanda all'imperativo di impressionare lo zar, quale unico mandato di ogni balletto
prodotto per la corte imperiale nella Russia del XIX secolo.
Il mastodontico lavoro di Forsythe si divide in tre atti e cinque parti che rompono i codici
tradizionali della danza in un gioco di costruzione e decostruzione dell'estetica del balletto.
Il sipario si apre con una composizione scenografica suggestiva intitolata Potemkin's
Unterschrift
(la firma
di Potemkin). Da un lato, su una pedana inclinata, la costruzione scenica ripropone insieme
l'iconografia rinascimentale di San Sebastiano con tanto di arco e frecce accanto a una
danzatrice vestita da scolaretta con la gonna blu a pieghe impegnata in una conversazione,
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"Impressing the Czar" 20 anni dopo. L'opera di Forsythe torna di scena al Teatro Valli
Scritto da Mariagrazia Ferro
Martedì 27 Ottobre 2009 18:03
tipica da torre di controllo aereo, con una voce off.
Sull'altro lato del palco convivono danzatori in abiti di corte, gonne lunghe di taffetà per le
danzatrici e oggetti dorati mentre, sulle arie di Beethoven, volteggiano in passi di danza
classica.
In questo spazio plurale, in cui campeggiano cravatte e dardi dorati, la linearità del tempo
annega. La prospettiva e la composizione pittorica creano connessioni tra la cultura
rinascimentale italiana e il XIX secolo che in Russia equivale al boom del balletto classico.
In the middle, somewhat elevated è il secondo atto. Un pezzo per nove elementi e al centro
della scena la danza: pura, fluida, tecnica fino al virtuosismo. Il titolo della scena assegna alla
danza un ruolo centrale, le viene riconosciuta una qualità elitaria e nobile.
La terza parte, La maison de Mezzo-Prezzo, è bizzarra e divertente insieme, viene messa in
scena una vera e propria asta pubblica in cui la storia e la sua simbologia viene svenduta al
miglior offerente. Il pubblico in sala ride e si diverte soprattutto sulle battute del povero Mr Pnut
di cui appare solo la testa chiusa dentro una scatola dorata.
Bongo Bongo Nageela è una danza tribale che vede sul palco l'intera compagnia. Donne e
uomini abbigliati con gonne a pieghe e camicie bianche. Una danza tribale che si sviluppa in
cerchi concentrici intorno alla figura centrale di Mr Pnut che rappresenta "la parodia del
linguaggio ballettistico".
Nel passaggio finale Mr Pnut goes to the big top, giusto il tempo di una soffiata nella sua lingua
di Menelik che funziona come un segnale per lo spettatore quasi a dirgli "Ehi, è stato tutto un
gioco".
Gli applausi scrosciano per minuti sui danzatori del Royal Ballet of Flanders, poi la platea si
scompone cercando l'uscita mentre è ancora travolta dalle suggestioni di Forsythe tanto che
qualcuno inizia a dire che lo spettacolo non sia finito "Ci sono ancora 15 minuti" si sente dire.
C'è chi torna indietro, chi è già uscito. Ma Mr Pnut e gli altri personaggi si sono già dissolti
sull'ultimo fischio dato alla lingua lingua di Menelik, dissolti dietro il buio improvviso di cui si è
avvolto il palco dopo 2 ore e un quarto di uno spettacolo intenso che merita davvero di essere
tornato sulle scene di tutta Europa.
foto: un momento dello spettacolo tratto dalla scena La maison de Mezzo-Prezzo
fonte: ArtsJournal.com
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