Attraverso una serie di “consigli” grotteschi forniti a un ipotetico “cattivo maestro” che desidera insegnare la Fisica in modo inefficace e controproducente, due docenti del Dipartimento di Fisica de La Sapienza da sempre impegnati anche nella ricerca didattica, in realtà indicano con forza, affidandosi al paradosso, la strada da seguire per ottenere una didattica della fisica che sia finalmente coerente con le necessità formative degli alunni. G.C. da: Insegnare male la Fisica: istruzioni per l'uso un modesto contributo al declino della cultura scientifica in Italia Giovanni Pallottino, Matilde Vicentini Dipartimento di Fisica, Università di Roma La Sapienza Introduzione […] Noi ci occupiamo qui, di un fattore specifico che riteniamo sicuramente essenziale al fine del declino della cultura scientifica: come insegnare male la Fisica nelle scuole, fatto che ha il gran pregio di essere straordinariamente funzionale all'obiettivo. Si capisce, infatti, che provocare il rigetto nei confronti della Fisica e, più in generale, della scienza da parte di intere nuove generazioni, è un'arma potentissima che richiede, tuttavia, una particolare e deliberata attenzione a diversi livelli di intervento […] come quello di porre in evidenza il ruolo del tutto secondario, marginale e strumentale della cultura scientifica rispetto alla CULTURA; in ottimo accordo, del resto, con opinioni largamente diffuse. Suggerimenti didattici generali […] La metodologia didattica deve consistere sempre e soltanto in una lezione possibilmente basata sulla presentazione (quanto più veloce, tanto meglio) di un'appropriata serie di trasparenze (quanto più dense di contenuti, tanto meglio). Si può usare anche la lavagna ma, allora, è bene riempirla preventivamente allo scopo di evitare che, durante la scrittura da parte dell'insegnante, gli allievi possano seguire il filo del discorso o i passaggi matematici. La lezione deve essere priva di interazioni con gli studenti le cui idee, se fossero esposte, potrebbero portare elementi di confusione nell'esposizione lucidamente organizzata, dell'insegnante. […] Gli studenti dovranno rispondere a domande scelte dall'insegnante, per le interrogazioni e per gli esami: sarà importante che tali domande siano il più possibile di tipo nozionistico, evitando accuratamente qualsiasi riflessione. Per quanto riguarda eventuali compiti o esami scritti, si proporranno soltanto esercizi numerici e mai problemi concettuali. A questo proposito, si considera particolarmente pericolosa la "Fisica qualitativa", perché potrebbe condurre a inaccettabili livelli di comprensione della materia. […] La Fisica va rigorosamente suddivisa in parti e capitoli evitando qualsiasi loro collegamento […] La Fisica insegnata va attentamente suddivisa nelle seguenti tre parti principali: Meccanica, Termologia ed Elettromagnetismo ciascuna delle quali è a sua volta suddivisa in capitoli. La trattazione di ciascun capitolo deve essere rigorosamente autoconsistente in modo che l'allievo trovi in essa tutto ciò che gli occorre in vista delle interrogazioni e possa dunque serenamente 1 dimenticare quanto appreso nei capitoli precedenti visto che non gli servirebbe a nulla. […] Se sia più efficace banalizzare totalmente la materia o, invece, gestirla a livelli di complessità tali da renderla largamente incomprensibile (e a tal fine la matematica può fornire eccellenti contributi), è tuttora oggetto di dibattito. La strada che noi suggeriamo consiste nell'alternare trattazioni banalizzate a trattazioni raffinatissime ma sempre attenendosi alla mancanza di qualsiasi cenno ai significati fisici. […] Il lavoro in laboratorio deve seguire rigorose ricette preconfezionate Le attività di laboratorio sono generalmente sconsigliabili in quanto richiedono tempo con il grave pericolo di non arrivare a completare la trattazione dei PROGRAMMI MINISTERIALI. Nel caso, però, che si consideri proprio irrinunciabile il laboratorio, andranno evitate quelle attività che lascino spazi di libertà agli allievi; l'inesperienza dei ragazzi potrebbe condurli a scelte improprie ossia tali da non condurre esattamente ai risultati stabiliti nel libro di testo. Sarà essenziale imporre dei protocolli molto rigorosi lasciando qualche libertà solo per ciò che riguarda qualche possibile aggiustamento di dati tale da garantire l'ottenimento dei risultati previsti. La proposta, comunque, è quella di limitare la sperimentazione ad attività puramente dimostrative svolte dal docente o, meglio ancora, da apposito incaricato. In generale, esse andranno scelte senza riferimenti a quanto trattato a lezione per rendere più sicuramente incomprensibili sia lo svolgimento dell'esperimento che i risultati ottenuti. […] Deve essere rigorosamente vietato agli studenti di intervenire con domande o commenti nel corso della "dimostrazione" che deve mantenere la forma di un rituale. Gli esercizi numerici ovvero la capacità di trovare la FORMULA GIUSTA Lo scopo principale degli esercizi di Fisica consiste nello sviluppare negli allievi la capacità di trovare la FORMULA GIUSTA per risolverli. A tal fine va suggerito ai ragazzi di procedere sfogliando affannosamente le pagine del libro di testo fino a trovare quanto occorre; tale compito risulta grandemente semplificato nei testi che forniscono un riassunto del materiale al termine di ciascun capitolo. […] Una soluzione alternativa consiste nel far imparare a memoria tutte le FORMULE di un capitolo in modo che l'individuazione di quella GIUSTA sia più rapida e che l'allievo sia in grado di risolvere un maggior numero di problemi nell'unità di tempo. […] […] La scelta del libro di testo Un buon contributo a insegnare male la Fisica può provenire anche da una scelta oculata del libro di testo. Vanno privilegiati soprattutto quelli omnicomprensivi che, del resto, risultano i più diffusi perchè più graditi alla generalità degli insegnanti e perchè non devono mancare, accanto a tutto il contenuto tradizionale, trattazioni di argomenti avanzati e specifici e complessi (il modello standard della Fisica subnucleare? il diagramma Hertzsprung-Russel?). […] 2