MedPop FTP 1.2 Struttura e funzionamento dell`organismo

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1.2 Struttura e funzionamento dell'organismo
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Anatomia ◊ Fisiologia
Su questa pagina ... (sopprimi)
Rembrandt: Lezione di anatomia ...
Per imparare a conoscere e a "capire" il
funzionamento dell'organismo umano è bene
considerare:
gli elementi di costruzione, struttura,
"architettonici" (apparati, tratti, impianti, organi,
cellule, organelli ...) che lo compongono, il cui
studio in medicina viene chiamato
anatomia e in biologia morfologia;
i circuiti di funzionamento (sistemi, tessuti,
processi, metabolismo ...), il cui studio in
medicina è chiamato fisiologia,
anche se in realtà un organismo è un tutt'uno
più o meno delimitato in un ambiente.
1. Strutturazione e processualità
1.1 Ampiezza dimensionale
1.2 Strutture e processi
1.3 Processi biochimici
2. Sistemi e apparati
2.1 Anteprima
3. Sistemi di scambio
3.1 Parametri nutritivi e metabolici
3.2 Digestione (apparato gastroenterale)
3.3 Apparato respiratorio
3.4 Pelle e mucosa (apparato tegumentario)
4. Sistemi logistici
4.1 Apparato cardiovascolare
4.2 Linfa e apparato linfatico
5. Sistema di smaltimento (molecolare)
5.1 Apparato escretore
6. Sistema locomotore
6.1 Ossa
6.2 Muscoli scheletrici (striati)
6.3 Articolazioni sinoviali (giunture)
7. Sistemi gestionali
7.1 Sistema nervoso
7.2 Sistema ormonale
8. Sistemi rigenerativi
8.1 Sistema immunitario
8.2 Proliferazione (replicazione) cellulare
8.3 Ristrutturazione extracellulare
8.4 Apparato di riproduzione
9. Annessi
9.1 Impressum
9.2 Commenti FTP 1.2
Fisiologia umana
Questa dispensa è stata messa a disposizione dei partecipanti di un corso di
fitoterapia senza alcuna formazione sanitaria, quale strumento sintetico basilare
riguardo l'anatomia e la fisiologia umana.
Visto l'utilità di uno scritto che sintetizza, su una trentina di pagine, i temi principali
dell'anatomia e fisiologia umana, l'abbiamo revisionato mettendo l'accento su delle
illustrazioni significative e nitide ( tutte ingrandibili cliccando sull'immagine) come su dei links,
che permettono l'approfondimento dell'argomento.
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versione 2003
Firefox & Safari.
Clic su immagini:
→ ingrandimento!
° link → filmino!
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1. Strutturazione e processualità
materiali, energetici, informatici
(gestionali)
it.Wiki: Metabolismo ◊ Unità di misura, prefissi ◊ Processo ◊ Struttura
Visto che il corpo stesso è organizzato morfologicamente
(struttura, anatomia) e fisiologicamente (al fine di svolgere determinate
funzioni), in modo molto ingegnoso e a diversi livelli
dimensionali, didatticamente è utile ricordarsi:
dei principi strutturali e
funzionali,
dei vari livelli
dimensionali,
dell'organizzazione
gerarchica,
dei flussi materiali,
energetici, informatici.
Struttura anatomica cellulare
diametro ca. 0.05 mm (50µm)
Lo stesso ragionamento vale per i processi gestionali,
dispositivi, di coordinazione e di sintonizzazione dei flussi
materiali, energetici e informatici. È da notare che si tratta di
una forma:
Struttura anatomica umana
altezza ca. 1'800 mm
di organizzazione strutturale che delega i compiti, le responsabilità e le competenze
congruentemente all'istanza più bassa possibile;
di organizzazione processuale secondo i concetti (ciclici) di
autoregolazione verso equilibri complessi (omeostasi),in
modo che i processi paralleli si forniscano le premesse
vicendevolmente;
di organizzazione per il flusso di materiali, energia e
informazione a diversi livelli.
il tutto rispettando i processi elementari fisici e chimici
Processo fisiologico:
° Leucocita divora battere
N.B.: un segno ° davanti a un link significa l'accesso a un relativo filmino.
Sono trattati i seguenti argomenti:
Ampiezza dimensionale ◊ Strutture e processi ◊ Processi biochimici
1.1 Ampiezza dimensionale
Prefissi dimensionali SI it.Wiki
Lo schizzo serve all'orientamento strutturale, funzionale, dimensionale e gerarchico, cosa non
sempre facile e fonte di tante confusioni.
L'organismo integrale si espande nell'ordine di grandezza di metri come pure
certi sistemi
(vasale, nervoso, motorio, escretorio, tegumentario ...)
e
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in parte i tessuti (connettivo lasso, osseo ...)
mentre altri tessuti raggiungono a malapena
le dimensioni di millimetri fino a centimetri.
A livello di organi le dimensioni sono simili a
quelle dei tessuti.
A livello di cellule la situazione cambia: la
dimensione è dell'ordine di grandezza di
Struttura e dimensioni
decimi o centesimi di millimetri anche se le
cellule filiformi nervose e muscolari raggiungono lunghezze di millimetri fino a decimetri.
A livello di organelli si trovano le dimensioni di millesimi di millimetri (millionesimi di metri, µm)
anche se certe infrastrutture di cellule filiformi (microtubuli, microfilamentie fibrille muscolari)
raggiungono notevoli lunghezze.
I processi biochimici trasformano e maneggiano anche le macromolecole relativamente
lunghe (proteine, acidi nucleici, ...) per le strutture filiformi, ma spesso sono piegate e arrotolate
raggiungendo dimensioni ancora visibili al microscopio ottico (ca. 0.0002 millimetri, 0.2µm) ma di
solito nell'ordine di grandezza di milionesimi di millimetri (nm).
I processi elementari che coinvolgono ioni, atomi e molecole soprattutto anorganiche e
organiche semplici procedono in spazi tra miliardesimi e milionesimi di millimetri.
1.2 Strutture e processi
Fisica it.Wiki ◊ Chimica it.Wiki
Sono trattati i seguenti argomenti:
Processi elementari ◊ Gerarchie (strutturali) ◊ Regolazioni processuali ◊ Flussi dei materiali
Processi elementari
I processi elementari fisici e chimici si trovano a tutti i livelli dimensionali, dall'ultimo organello
fino all'organismo integrale. Sono la base e la condizione di tutti processi a monte.
Fisica (frazione di luce)
Chimica (struttura proteica emoglobina)
I relativi meccanismi invece funzionano a livello atomico e molecolare e sono descritti dagli
elementari modelli chimici e fisici (tempo, spazio, materia, forze, movimento, carica, concentrazione ...).
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Gerarchie
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(strutturali)
Gerarchia it.Wiki
Le gerarchie strutturali sono il frutto di una definizione mentale
umana per denominare, classificare e studiare il corpo umano.
Corrispondono alle solite classificazioni di tipo "anatomico".
Una classificazione gerarchica molto differenziata di questo tipo si
raggiunge elencando "unità strutturali" dell'organismo fino al
processo elementare fisico - chimico.
Gerarchia
Regolazioni processuali
it.Wiki: Regolazione automatica ◊ Cibernetica
Un altro tipo di ordine mette in rilievo i meccanismi di regolazione che sono un'importante
funzione dei sistemi biologici e sociali (relazionali).
Calore
Circuito di regolazione
Sudore
Processo termodinamico
L'esempio dimostra la regolazione della temperatura corporea in funzione della temperatura
ambientale.
Flussi dei materiali
Logistica it.Wiki
Porto di Genova
Flusso materiali in mammiferi
Invece un altro ordine funzionale mette in rilievo il flusso dei materiali, specialmente per quanto
riguarda i processi metabolici e di trasporto.
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1.3 Processi biochimici
it.Wiki: Metabolismo ◊ Biochimica ◊ ATP Adenosina trifosfato ◊ ADP Adenosindifosfato
Tramite dei processi biochimici, le complessissime
sostanze alimentari vengono decomposte
(catabolizzate) nel tratto gastrointestinale in semplici
sostanze assimilabili: zuccheri, aminoacidi,
trigliceridi.
Entrate nell'organismo, ca. la metà è trasformata
in altre sostanze e/o utilizzate e catabolizzate per
uso energetico.
L'altra metà, specialmente gli aminoacidi, sono
usati per sintetizzare (anabolizzare) nuove molecole
(maggiormente proteiche) strutturali e funzionali.
Metabolismo umano
Sono trattati i seguenti argomenti:
Processi metabolici basilari ◊ Processi biochimici complessi
Processi metabolici basilari
Scolasticamente, dei processi trasformativi
ed energetici vengono definiti con il termine
"metabolismo". Si considera
prevalentemente il catabolismo che libera
energia e delle trasformazioni semplici tra
zuccheri, aminoacidi e acidi grassi e forse
ancora di acidi nucleici.
Carica / scarica energetica
ATP ⟷ ADP
I processi anabolici (sintetizzanti) di sostanze
funzionali (per il trasporto, l'informatica, enzimi)
come per la struttura (fibre, cristalli, ...) e per la
proliferazione di solito vengono
marginalizzati (forse per la loro complessità e le
scarse conoscenze in merito).
Processi metabolici basilari
(enzimadipendenti)
La gran parte dei processi metabolici basilari sono mediati da enzimi: sostanze proteiche che
permettono la scissione di molecole (catabolismo, libera energia) oppure il loro congiungimento
(anabolismo, lega energia). L'energia liberata si accumula in molecole (p.es. anabolismo ADP → ATP) mentre
l'energia legata proviene da una molecola carica (p.es. catabolismo ATP → ADP).
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Processi biochimici complessi
I processi biochimici complessi consistono in lunghe sequenze di processi biochimici elementari.
Moltissimi processi biochimici servono anzitutto a produrre le migliaia di diverse proteine
necessarie per il funzionamento di cellule, i numerosi materiali extracellulari e gli acidi nucleici per
le catene genetiche.
Esempi: sintesi di specifiche proteine a
partire da singoli aminoacidi per via dei
ribosomi e il funzionamento biochimico di
una proteina di trasporto.
I processi biochimici più complessi sono
la disintegrazione di cellule (apoptosi, lisi,
° Sintesi di proteine da
necrosi) e la loro divisione (mitosi).
aminoacidi in ribosomi
° Proteina di trasporto in azione
Dopo la disintegrazione di una cellula
funzionante, i particolari sono ridotti a livello di "materiale grezzo" (dai fagociti del sistema immunitario) e
diventano così riutilizzabili.
Dopo la divisione di una cellula in due, queste si procurano del "materiale grezzo" dall'ambiente
per sintetizzare la metà della struttura all'interno delle due cellule (persa per la divisione).
2. Sistemi e apparati
it.Wiki: Anatomia umana ◊ Fisiologia
Il seguente schizzo, oltre all'insieme dei sistemi, segnala in grandi linee anche i flussi dei
materiali, energetici e informatici.
È possibile raggrupparli anche molto diversamente; per questo testo ci atterremo più o meno a
questo tipo di classificazione perchè viene usata didatticamente nella nostra cultura. I cinesi o gli
indiani, per i loro scopi, si servono di diversissimi e complessi concetti e modelli anatomici non
meno utili.
Sono trattati i seguenti argomenti:
Anteprima ◊ Sistemi di scambio ◊ Sistemi logistici ◊ Impianto di smaltimento ◊ Sistema
locomotore ◊ Sistemi gestionali ◊ Sistemi rigenerativi
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2.1 Anteprima
Per motivi didattici, dei "sistemi funzionali" presenti nell'organismo vengono distinti in:
Scambio
nutritivo, digestivo
respiratorio
tegumentario,
mucotico
Logistica
cardiovascolare
linfatica
Smaltimento (molecolare)
renale
urinario
Interdipendenza materiale, energetica,
informatica di sistemi organici
Locomozione
ossea
muscolare
giunturale
connettivale
Gestione
sensoriale
nervosa
ormonale
Rigenerazione
immunitaria
ristrutturativa
proliferativa
riproduttiva
Sistemi di scambio
(approvvigionamento):
nutrizione e digestione,
respirazione e
cute / mucosa
con lo smaltimento delle relative
scorie. Sono aperti verso l'esterno
e delimitati da una mucosa e da
Tegumentario
Respiratorio
Digestivo
pelle verso l'interno dell'organismo.
Servono soprattutto allo scambio informatico, materiale ed energetico dell'organismo. In certi testi
(non in questo) il sistema tegumentario (pelle, cute) è classificato con l'apparato motorio.
Sistemi logistici (di trasporto) :
Sono racchiusi all'interno dell'organismo.
Il sistema cardiovascolare serve in particolare
alla raccolta di sostanze approvvigionate e
metabolizzate, alla loro distribuzione in tutto
l'organismo nonchè al trasporto verso il sistema di
smaltimento.
Il sistema linfatico raccoglie, elabora e
Cardiovascolare
Linfatico
"decompone" prevalentemente i lipidi, le particelle
grosse da disintegrare, i microorganismi ed i residui cellulari prima di restituire i "detriti
sminuzzati" a livello molecolare al sistema cardiovascolare per il trasporto alle cellule oppure
al sistema di smaltimento.
Sistema di smaltimento (molecolare):
renale,
urinario
di "depurazione" dell'organismo interno. Serve soprattutto allo smaltimento di
residui metabolici molecolari non più sfruttabili e il riciclaggio di altri ancora
utili all'organismo.
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Urorenale
Nefrone
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Il sistema locomotore:
scheletro,
muscoli,
giunture,
tessuti connettivi densi
mantengono la postura corporea e permettono molteplici movimenti.
Sistema locomotore
Il sistema gestionale:
sensoriale / nervoso permette la percezione
(conscia o inconscia) di "impressioni
informatiche", la loro elaborazione più o meno
sensata (soprattutto inconscia / vegetativa / autonoma) e
in funzione di queste, l'attivazione di mosse o
processi produttivi (anche maggiormente inconsci) e,
se opportuno, una loro "espressione
informatica" (ogni tanto cosciente) verso l'ambiente.
Sensori e attivatori per diversissimi
stimoli fisici e chimici (per lo più interni e
inconsci) sono i terminali di queste
Nervoso
Endocrino
lunghe catene informatiche, sia
"ormonali", "nervose" o entrambe.
Sistema nervoso e sistema di messaggeri (neurotrasmettitori) descrivono il modo di
trasmissione, (elettrica e chimica) di comunicazione sensoriale o attivante. L'organismo si
serve in alternanza in base a dei criteri economici e di affidibilità dei due, al punto che
il funzionamento nervoso (elettrico) è impensabile senza la trasmissione chimica
(neurotrasmettitore).
endocrino / ormonale: gestice prevalentemente dei processi vegetativi dell'organismo:
digestione, circolazione, procreazione, smaltimento, fino al comportamento.
Il sistema rigenerativo:
serve alla moltiplicazione, alla crescita, allo sviluppo, alla manutenzione, alla difesa,
all'impostazione, alla riparazione e al deperimento di organelli, cellule, tessuti, organi, sistemi
dell'organismo stesso:
I meccanismi di riciclaggio e di difesa immunitaria hanno luogo
prevalentemente nella matrice basale del connettivo lasso/adiposo,
linfatico ed ematico grazie a della cellule circolanti e sedentarie
specializzate. Consistono essenzialmente nella distruzione di cellule
non (più) utili o danneggianti e nella decomposizione dei frammenti in
sostanze riutilizzabili.
di fianco le componenti principali del sistema immunitario cellulare / specifico e umorale /
aspecifico in grado di distruggere cellule viventi e poi di disintegrare i residui "grezzi" in
sostanze (maggiormente) riutilizzabili.
Immunitario
I meccanismi ricostruttivi del materiale extracellulare di ossa,
cartilagini e tessuti connettivi nonché di "riparazioni" di tessuti
connettivi.
di fianco un fibroblasto che costruisce una fitta rete di collagene nel tessuto connettivo
lasso.
Ricostruttivo
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I meccanismi proliferativi (crescita, sviluppo, manutenzione,
riparazione) funzionano prevalentemente a livello di organelli, cellule e
tessuti.
di fianco una cellula che si divide (mitosi cellulare):
- separazione del paio in singoli cromosomi
- ripartizione degli organelli
- divisione della membrana
- sintetizzazione dei cromosomi e di organelli mancanti.
Proliferativo
I meccanismi riproduttivi della specie hanno a che fare con:
il concepimento,
la gestazione,
il parto,
l'allattamento,
la protezione
l'educazione ai comportamenti sociali,
l'istruzione generale e professionale
e alla fine con la morte.
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Riproduttivo
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3. Sistemi di scambio
Lo scambio di materia (o trasferimento di materia come pure trasferimento di massa) è un
fenomeno chimico-fisico che consiste nel trasferimento di frazioni di materia di una specie chimica da
una fase ad un'altra.
Dal momento che si presta a semplificare il calcolo del contributo dei
fenomeni di diffusione molecolare nelle applicazioni pratiche, esso
costituisce uno dei più rilevanti principi dell'ingegneria chimica
classica. Inoltre, consistendo in un meccanismo di trasporto di una
grandezza (in questo caso la materia) a livello molecolare costituisce
uno dei tre fenomeni di trasporto secondo le leggi di Newton,
Fourier e Fick.
Wikipedia.it
Il sistema di scambio materiale nell'organismo (approvvigionamento) è
composto da:
sistema di nutrizione e di digestione
sistema respiratorio per lo scambio di aria
sistema tegumentario: pelle e mucosa che procurano
all'organismo le sostanze per i propri bisogni materiali,
energetici e informatici dopo aver elaborato i materiali
"grezzi" in sostanze assimilabili dall'organismo.
Scambio materiale
Le sostanze residue sono escrete, espirate o essudate dagli stessi sistemi.
il relativo scambio energetico, in ultimo quello calorico.
◦⦆─────⦅◦
Sono trattati i seguenti argomenti:
Parametri nutritivi e metabolici ◊ Digestione ◊ Apparato respiratorio ◊ Pelle e Mucosa
3.1 Parametri nutritivi e metabolici
it.Wiki: Alimentazione
(nutrizione umana)
◊ Metabolismo
Il seguente schizzo riassuntivo illustra il flusso e le
trasformazioni dei materiali nell'organismo. Si nota che
l'apporto di materiale consiste in una grande molteplicità
di diverse sostanze, dalle elementari (minerali) fino alle
complessissime proteine (diverse e composte fino a decine di
migliaia di molecole di aminoacidi).
Il grafico di fianco illustra la collaborazione dell'apparato
digestivo con gli altri sistemi fisiologici e con i miliardi (un
miliardo → 1'000'000'000) di cellule dell'organismo.
Flusso materiale nell'organismo
Idealmente gli alimenti e le bevande coprono il fabbisogno di tutte le sostanze necessarie per un
ordinario funzionamento dell'organismo:
nel proprio ambiente (clima, tempo, abitazione, posto di lavoro),
per le specifiche attività (di movimento, intellettuali, sedentarie, professionali, sportive ...),
in una determinata fase della vita (crescita, sviluppo, adolescenza, età adulta, senescenza),
in un determinato stato fisico e psichico (soddisfazione, stress, noia, convalescenza ...),
in determinati periodi (giornalieri, stagionali ...).
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Per fortuna gli alimenti e le bevande sono composti da sostanze enormemente complesse e variate e
per fortuna viviamo in ambienti e circostanze di sovrabbondanza tale per cui dobbiamo spendere
relativamente poco tempo, energia e astuzia per soddisfare i nostri bisogni nutritivi. In compenso
possiamo dedicarci alle molteplici attività più o meno sensate che fanno parte di una civiltà
"sviluppata".
Sono trattati i seguenti argomenti:
Fabbisogno sostanziale umano ◊ Fabbisogno energetico umano
Fabbisogno sostanziale umano
it.Wiki: Fabbisogno sostanziale umano
Si presume che circa 50 sostanze, contenute negli alimenti, siano
essenziali per la sopravvivenza a lungo termine dell'essere
umano:
ossigeno dall'aria respirata,
acqua, contenuta in tutti i pasti,
proteine con circa 10 amminoacidi essenziali (dei ca. 20),
lipidi con almeno 2 gruppi essenziali di acidi grassi,
glucidi di diversi tipi (si presume nessuno essenziale),
circa 16 minerali / oligoelementi,
circa 14 vitamine / provitamine,
un vario numero di altre sostanze che potrebbero essere
altrettanto indispensabili.
La tabella a fianco fornisce un'idea delle sostanze coinvolte e del
loro fabbisogno approssimativo giornaliero.
Esempio: maschio 45 anni, peso corporeo 80kg, spesa energetica
ca. 2'900kCal/d:
Fabbis. qualitativo:
acqua min. 2.9 litri (per lo più contenuta nel cibo)
proteine min. 1.2*80 = 100gr (400kCal)
oli e grassi min 1*80 = 80gr (720kCal)
glucidi min. 120gr (480kCal)
minerali, oligoelementi, vitamine (vedi tabella di fianco)
Le sostanze minime energiarilevanti forniscono ca. 1'600kCal. Visto
che altre 1'300kCal sono necessarie per la spesa energetica, queste
ultime devono essere assunte in più, a piacere in forma proteica,
grassa o glucidica (alcolica 7kCal/gr di alcol puro).
Fabbisogno sostanziale
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Fabbisogno energetico umano
it.Wiki: Fabbisogno energetico umano
Il fabbisogno energetico umano viene definito come l’apporto di
energia di origine alimentare necessario a compensare il
dispendio energetico di individui che mantengano un livello di
attività fisica sufficiente per partecipare attivamente alla vita
sociale ed economica e che abbiano dimensioni e composizione
corporee compatibili con un buono stato di salute a lungo
termine.
Le variabili più rilevanti sono: età, sesso, peso corporeo e attività
fisica, seguito da fattori ambientali e ormonali.
Bilancio energetico
Esempio: maschio 45 anni
(1'700kCal/d), peso corporeo 80kg,
cammnare per 1 ora al giorno
(200kCal/h), resto attività
moderata (65kCal/h), sonno 8 ore.
Fabbis. appross.: 1'700 + 1*200
+ 15*65 + 8*0 = 1700 + 200 +
1'000 = 2'900kCal/d
Fabbisogno basale
Fabbisogno cinetico
◦⦆─────⦅◦
3.2 Digestione (apparato gastroenterale)
it.Wiki: Sistema digerente nell'uomo
Sono trattati i seguenti argomenti:
Tratto digestivo ◊ Pancreas ◊ Fegato ◊ Gestione enterale
Tratto digestivo
MmP: Apparato digestivo ◊ Anatomia & Fisiologia digestiva
Il tratto digestivo è una lunga costruzione tubiforme che inizia
dalla bocca e finisce nell'ano. Serve da passaggio per la
digestione come reattore biochimico soprattutto con le funzioni di:
trasformazione di sostanze nutritive in sostanze assorbibili
dall'organismo
assorbimento di sostanze assorbibili ed esclusione di
quelle non assorbibili o superflue
defecazione di detriti derivanti dal processo digestivo.
In dettaglio le funzioni principali sono le seguenti:
sminuzzamento (denti), mescolamento e trasporto del cibo
e dei succhi digestivi su tutta la lunghezza del tratto;
barriera microbica di tonsille (linfatica) per aria e cibo;
disinfezione (microorganismi) del cibo (acido gastrico) e
coagulazione proteica;
aggiunta di succhi ed enzimi digestivi da parte del
Componenti dell'apparato digerente
pancreas;
aggiunta di bile per emulsionare gli ingredienti lipidici, oleosi, grassi da parte del fegato;
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aggiunta di acqua e succhi digestivi (provenienti dall'intestino tenue e dall'interno dell'organismo);
decomposizione e trasformazione di sostanze nutritive in
sostanze assimilabili dall'organismo da parte della "flora
intestinale commensurale", dei succhi digestivi, bile ed
enzimi digestivi nell'intestino tenue;
"filtraggio" delle sostanze assimilabili all'interno
Parete intestinale
dell'organismo nell'intestino tenue tramite i relativi "villi";
inerzializzazione, neutralizzazione e decomposizione dei
microorganismi patogeni sfuggiti alla flora dell'intestino tenue e dello stomaco
nell'appendice (linfatico) e nell'intestino cieco;
recupero e riassorbimento di acqua e sali minerali nell'intestino crasso;
immagazzinamento temporaneo delle feci nel retto;
defecazione controllata dall'ano.
Pancreas
it.Wiki: Pancreas
Il pancreas è la maggiore ghiandola
dell'organismo. Fornisce:
grandi quantità di bicarbonato
HCO3- per alcalinizzare la
"pappa" acida proveniente dallo
stomaco e prepararla alla
digestione nell'intestino tenue
una gran parte degli enzimi per
la digestione di lipidi (lipasi)
ammidi (amilasi) e proteine
(proteinasi.
Questi ingredienti vanno nel duodeno (assieme ai succhi biliari) tramite il dotto pancreatico.
inoltre produce i due ormoni portanti per le regolazione glicemica:
l'insulina in caso di glicemia alta per stimolare l'assorbimento di glucosio da parte
delle cellule
il glucagone in caso di glicemia bassa per liberare le scorte glucidiche da fegato e
muscoli.
Gli ormoni vanno condotti direttamente nella circolazione sanguigna (endocrino)
La produzione delle sostanze è coordinata dai sistemi nervosi neurovegetativo e enterale.
Fegato e bile
it.Wiki: Fegato ◊ Colesterolo
Il fegato raccoglie (nella vena porta) tutto il sangue
proveniente dagli intestini e carico di nutrienti dal cibo
(salvo i chilomicroni lipidici che prendono la strada linfatica).
Tramite la regolazione dello sfintere (M.circolare) portale
viene mescolato con sangue arterioso dal quale sono
aggiunte le parti lipidiche e l'ossigeno.
Fegato
Di questo ricchissimo miscuglio di sostanze basilari, il
fegato sintetizza dei materiali pronti per l'uso cellulare e
li restituisce tramite la vena epatica in circolazione
sanguigna che li distribuisce.
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Circolazione epatica
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Colesterolo
Una delle funzioni importanti del fegato è la sintesi
del colesterolo (la sostanza chimica e non quelle lipoproteiniche,
anche prodotte dal fegato).
Struttura
colesterolo
Funzione
colesterolo
Il colesterolo (chimico) serve anzitutto come
impalcatura per rinforzare le membrane cellulari.
Lipoproteina contiene colesterolo
Come tutti i lipidi, anche il colesterolo viene trasportato tra le cellule in globuli lipoproteici nei tessuti
liquidi (sangue, matrice basale, linfa).
Inoltre funge da molecola trasportatrice per delle scorie liposolubili ed essendo un ottimo emulgatore
serve a legare i lipidi alimentari per l'assorbimento intestinale. Il fegato scarica quindi il colesterolo
in forma di acidi biliari (scorta nella vescica biliare) nel duodeno.
Gestione enterale
it.Wiki: Sistema nervoso enterico ◊ Plesso di Meissner ◊ Plesso di Auerbach
La gestione del tratto digestivo non è solo
molto vasta ma anche in gran parte
indipendente dai sistemi nervosi centrale
e vegetativo. Ci sono dei nessi al N.vagus
tramite i gangli celiaci e mesenterici.
Plesso di Meissner sottomucosale (regolazione
secrezioni enterali)
I plessi enterali neuronali sono composti
da più cellule contenute nel midollo
spinale. Si distinguono in due gruppi:
Nn. dal plesso di
Auerbach mienterico
(regolazione peristalsi)
il plesso mienterico (di Auerbach che comanda la peristalsi),
il plesso sottomucosale (di Meissner che comanda le tante secrezioni intestinali).
Ci sono degli indizi che fanno pensare che il sistema nervoso enterale disponga persino di una
"memoria digestiva" in grado di ricordarsi gli alimenti bene o mal digeribili.
Inoltre ci sono delle cellule ormonesercernenti locali che regolano il funzionamento intestinale
lento.
◦⦆─────⦅◦
3.3 Apparato respiratorio
it.Wiki: Terminologia anatomica respiratoria ◊ Apparato respiratorio ◊ Apparato respiratorio MmP
La respirazione è un processo biochimico del metabolismo
energetico degli organismi aerobici e anaerobici, attraverso il quale
l'ossidazione dei composti organici si completa con la riduzione,
ovvero un'addizione di elettroni all'ossigeno elementare per quanto
riguarda i processi di respirazione aerobica, o ad altro composto o
elemento per quanto riguarda i processi di fermentazione e di
respirazione anaerobica, per esempio usando come accettori finali
di elettroni NO3-, SO42- o CO2.
Polmoni
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Il metabolismo energetico aerobico consuma ossigeno e produce biossido di carbonio (comunemente
detta anidride carbonica).
Per respirazione, in fisiologia si intende anche la funzione biologica
di scambio dei gas fra organismo e ambiente esterno, con
assorbimento dell'ossigeno ed emissione del biossido di carbonio.
In proposito c'è da fare una distinzione fra respirazione cellulare,
che fa riferimento al processo biochimico, e respirazione esterna,
che fa invece riferimento alla funzione biologica di scambio dei
gas.
it.Wikipedia
L'apparato respiratorio serve:
per rilevare dall'aria inspirata l'ossigeno necessario per il
Alveole
metabolismo energetico (di combustione) dell'organismo
e per caricare l'aria espirata con il residuo gassoso dello
stesso metabolismo energetico: l'anidride carbonica (CO2, il gas che si libera aprendo una bottiglia di
acqua minerale gassata).
L'apparato respiratorio funziona grazie al movimento respiratorio del torace
(inspiratorio ed espiratorio):
Sono trattati i seguenti argomenti:
Inspirazione "naturale" ◊ Espirazione "naturale" ◊ Respirazione "sonante" ◊ Respirazioni "aberrate"
◊ Riassunto
Respirazione "naturale"
Inspirazione "naturale"
Il diaframma (un muscolo piatto "a campana" fissato
con il suo bordo intorno all'apertura inferiore del
torace) si contrae in inspirazione, abbassando il
vertice della "campana" e aumentando così il volume
toracale in direzione longitudinale.
I numerosi muscoli intercostali "tengono a botte" e
aprono in modo sincronizzato il torace lateralmente, il
che aumenta ulteriormente il volume toracale ma
stavolta in direzione orizzontale.
Le ali del polmone, formate da un tessuto altamente
elastico, attaccate con la loro superfice esterna
all'interno delle costole e alla superfice superiore del
diaframma, seguono questo movimento e tirate elasticamente verso l'esterno aumentano di
conseguenza il loro volume.
Nei polmoni (aperti verso l'esterno tramite i bronchi, la trachea, l'epiglottide, il naso, la
bocca) l'aria ambientale affluisce quando aumenta il volume interno (un pò come in un
mantice o soffietto azionato in apertura).
Espirazione "naturale"
La tensione muscolare del diaframma e dei muscoli intercostali cede e questi muscoli si
afflosciano.
Il tessuto elastico teso delle ali dei polmoni attaccato alle costole e al diaframma:
riporta i muscoli intercostali e diaframmatici nella loro posizione di riposo
diminuisce il volume interno dei polmoni
espelle così l'aria eccedente.
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Respirazione "sonante"
Nella lingua parlata e nel canto, come in altre forme sonorizzate e negli
strumenti a fiato, il respiro è controllato nel senso che in espirazione viene
impostata una decrescente tensione dell'apparato moto-respiratorio contro
la resistenza delle corde vocali vibranti, della lingua e delle labbra assieme
ad altre resistenze.
Respirazioni "aberrate"
Per diversissimi motivi (debolezze, traumi psichici, patologie, abitudini,
convinzioni) si instaurano dei tipi di respirazione che coinvolgono
attivamente nell'atto respiratorio muscoli lombo-addominali (ventreschiena), della nuca e del collo. Sono usati come "ausiliari" (molto
Petto a imbuto
inefficaci) e portano a lungo andare al deperimento della muscolatura
intercostale e diaframmatica (essenziale per la respirazione).
Riassunto
Malauguratamente, in medicina, e chissà per quale motivo, l'apparato
moto - respiratorio è trattato in modo marginale e con concetti molto
discutibili.
Sembra più importante il funzionamento dell'epiglottide come bivio:
per l'ingerimento di cibo direzionato nell'esofago e
per il passaggio di aria da e verso la trachea.
Il processo meccanico, come pure
il trapasso selettivo di ossigeno
da una parte e di anidride
carbonica dall'altra, tra gli alveoli
e i capillari sanguigni, si capisce
meglio dagli schizzi a fianco.
° Movimento respiratorio
L'epiglottide è importante per il
suo funzionamento ma non è una scusa per evitare dei ragionamenti
sulla più complicata meccanica respiratoria.
Scambio di gas
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3.4 Pelle e mucosa (apparato tegumentario)
it.Wiki: Apparato tegumentario ◊ Mucosa ◊ Apparato tegumentario MmP
Come sistema tegumentario (con pelle, peli, capelli, unghie) di solito si intende la parte dermica
corneificata (epidermica) che protegge il corpo contro gli influssi esterni. C'è chi applica il termine
anche alla mucosa.
La pelle e la mucosa separano le parti interne dalle
parti esterne dell'organismo. Con il termine mucosa
sono intese le mucose di:
naso, bocca e tratto respiratorio
tratto gastro-intestinale;
tratto urogenitale;
che limitano le cavità corporee verso l'esterno.
L'epidermide e la mucosa dispongono di un
ricchissimo apparato sensoriale attivo (radrizzamento di
peli, peristalsi)
È spesso trascurata la flora commensurale che copre
Funzioni tegumentarie
fittamente le superfici tegumentarie. Si stima che il
suo insieme sia maggiore di tutte le cellule che compongono il nostro organismo.
Si tratta di efficaci ecosistemi di batteri e altri microorganismi di diversi tipi. Ci proteggono
dall'invasione di germi patogeni eliminandoli appena "atterrati"sulla cute. Vivono dei residui
tegumentali e i loro prodotti metabolici (p.es. acidi organici) forniscono ulteriori protezioni.
Cute ed epidermide
La pelle racchiude l'organismo e delimita l'interno dall'esterno.
La cute è formata da uno strato epiteliale (epidermico e germinativo) e da diversi strati di tessuto
connettivo (lasso e adiposo) che ospitano altre strutture tegumentarie come peli, capelli, unghie e
sbocchi di ghiandole sebacee e sudorifere.
Cute
Ecosistema dermico
Flora dermica
Oltre a proteggere l'organismo da lesioni meccaniche, chimiche e microbiche, ci fornisce delle
informazioni tattili e di temperatura. La pelle funge inoltre da termoregolatore: isola, con lo strato
lipidico sottodermico, dalle temperature esterne basse e asporta il calore prodotto dal
metabolismo tramite la superfice irradiante o altrimenti tramite l'evaporazione del sudore.
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Mucosa
Mucosa it.Wiki ◊ Protezione di derma e mucosa MmP
La mucosa (o tonaca mucosa, o membrana mucosa) è la porzione tissutale più profonda della parete
degli organi cavi animali che sono in comunicazione con l'ambiente esterno (ad esclusione, quindi,
degli organi dell'apparato cardiocircolatorio), a diretto contatto con il lume dell'organo.
it.Wikipedia
La mucosa è simile al derma ma presenta alcune
differenze e specializzazioni:
La funzione protettiva non è data da uno strato
corneificato verso l'esterno ma da uno strato di
muco e siero, prodotto da cellule ghiandolari
secernenti.
Inoltre la superficie mucotica è popolato da
ricca flora specializzata e da cellule
immunitarie "vaganti" emigrate.
In dettaglio:
Nel tratto respiratorio:
Mucosa
respiratoria
questo muco ospita delle cellule vaganti
del sistema immunitario (specialmente "-fagi") che decompongono i microorganismi e le
particelle provenienti dall'esterno, imprigionate nel denso fluido mucoso.
Il muco viene continuamente e lentamente trasportato in direzione dell'"entrata" da
sporgenze cellulari che effettuano un movimento flagellare. Arrivato all'epiglottide
viene inghiottito e poi "disinfettato" nello stomaco.
In caso di necessità , dei movimenti respiratori forzati (tosse, starnuto ...) liberano le vie
respiratorie dalle porzioni più grandi di muco.
In fondo al tratto respiratorio, negli alveoli, un singolo strato di cellule epiteliali
garantisce lo scambio dei gas O2 ⇋ CO2.
Nel tratto gastro-intestinale le differenziazioni
sono molto maggiori in quanto la superficie
"esterna" serve da:
tubo di mescolamento, sminuzzamento e
trasporto (strati muscolari profondi);
secernente di enzimi e degli altri succhi
digestivi (come l'acido cloridrico gastrico);
bioreattore in diversissime sezioni
specializzate (stomaco, duodeno, tenue, crasso);
ambiente naturale per la flora intestinale
simbiontica (e ogni tanto patogena);
Flora intestinale
assimilatore selettivo tramite i "villi
Mucosa intestinale
(ecosistema)
intestinali" per le sostanze che l'organismo
necessita per sopravvivere.
Il tratto urogenitale, essendo un'apertura dell'organismo verso l'esterno dispone di:
una mucosa che evita il
riassorbimento di sostanze
escrete (urina, mestruo, seme);
protegge gli organi interni dagli
invasori patogeni tramite le
diverse flore urogenitali e le
(poche) cellule vaganti del
Flora vaginale Döderlein
sistema immunitario sulle
Mucosa vescica urinaria
(lattobacilli)
relative mucose.
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4. Sistemi logistici
di distribuzione / raccolta
Il sistema è responsabile per la distribuzione e la raccolta di tutte le sostanze indirizzate o
provenienti dalle cellule.
Il sistema logistico è composto da:
apparato cardiovascolare con sangue, cuore, arterie, vene
e capillari per la circolazione del sangue in tutto
l'organismo quasi fino a livello di singole cellule;
rete linfatica per la raccolta e l'elaborazione
di lipidi provenienti dall'intestino,
di residui tessutali,
di microorganismi invasori e
per la restituzione della linfa "depurata" e
concentrata nel sistema cardiovascolare.
Circolazione vasale
◦⦆─────⦅◦
Sono trattati i seguenti argomenti:
Sistema cardiovascolare. ◊ Sangue ◊ Cuore ◊ Circolazione sanguina ◊ Linfa e apparato linfatico.
4.1 Apparato cardiovascolare
Apparato circolatorio it.Wiki
Il sistema cardiovascolare è costituito da:
sangue:
plasma, elementi figurati
sistema circolatorio sanguino:
arterie, arteriole, capillari,
venule, vene e cuore.
Circolazione
sanguigna
Sangue
◦⦆─────⦅◦
Sangue
Sangue it.Wiki
Il sangue quale substrato di trasporto è composto soprattutto di:
plasma sanguigno nel quale sono solute temporaneamente tutte le altre sostanze da
trasportare: minerali, oligoelementi, lipidi, aminoacidi, proteine, sostanze messaggere,
metaboliti di ogni genere da riutilizzare o da smaltire e altre sostanze da escretare;
"globuli rossi" (eritrociti) specializzati per il trasporto di sostanze gassose come l'ossigeno e
in parte l'anidride carbonica;
sostanze cellulari (piastrine, trombociti) e molecolari (fibrine) che in caso di lesioni vasali
riescono a promuovere i processi di coagulazione per "tappare i buchi";
cellule immunitarie vaganti in parte in dislocazione rapida da un posto all'altro (linfociti di
diversi tipi), in parte in pattuglia circolatoria (leucociti e monociti di diversi tipi).
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A livello di capillari (vasi finissimi e duttili) c'è un continuo e
selettivo scambio di plasma con soluti (scarico e carico) tra
capillari e matrice basale connettiva. Una buona parte di matrice
basale consiste infatti di plasma (senza globuli rossi, perchè lo
scambio gassoso a questo livello avviene come meccanismo
molecolare).
Lo schizzo microscopico mostra le parti cellulari del sangue ma non in proporzione numerica: in
realtà quasi la metà del volume è composta da eritrociti (globuli rossi), mentre gli altri "-citi" sono
molto più rari.
◦⦆─────⦅◦
Cuore
Cuore it.Wiki ◊ Apparato circolatorio MmP
Il cuore è un organo cavo con delle
pareti muscolari che si contraggono
ritmicamente, spingendo così il sangue
contenuto nelle cavità verso arterie,
arteriole e la parte arteriosa dei capillari.
Delle retrovalvole cardiache impediscono
il riflusso di sangue arterioso durante la
contrazione e la relativa chiusura delle
cavità e promuovono l'afflusso di sangue
venoso "consumato".
◦⦆─────⦅◦
Circolazione sanguigna
it.Wiki: Arteria ◊ Capillari ◊ Vena
Si tratta di un sistema di "tubazione elastica" per la conduzione del "tessuto liquido": il sangue,
impermeabile ma "contraibile" nei vasi più grossi (arterie, arteriole, venule e vene),
parzialmente permeabile (duttile), elastico e dotato di strozzature nei vasi capillari.
Il seguente schizzo mostra il flusso
sanguigno tramite la doppia pompa "cuore"
e i meccanismi di trasporto movimentali /
retrovalvolari:
Entra dalla vena cava nell'atrio destro
e tramite una retrovalvola nel
ventricolo destro.
Viene spinto dalla contrazione
muscolare cardiaca: esce tramite
l'aorta polmonare verso i polmoni.
Entra, ritorna (carico di ossigeno e
alleggerito di anidride carbonica) dai
polmoni nella vena polmonare, va
nell'atrio sinistro e tramite una
retrovalvola, nel ventricolo sinistro.
Viene spinto dalla contrazione muscolare cardiaca nelle arterie, arteriole e nei capillari.
Il ritorno del sangue dai capillari tramite venule, vene e vena cava al cuore avviene in
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minima parte spinto dalla pressione
cardiaca, ma maggiormente tramite
movimenti secondari (pulsazione delle
arterie, movimenti respiratori, peristalsi
intestinale, movimenti locomotori) e un
sistema di retrovalvole nelle venule e
vene che impediscono il riflusso
ematico. Il seguente schizzo mostra la circolazione principale.
I vasi sanguigni: le arterie, le vene e i capillari sono di costruzione differenziata (secondo i diversi
compiti che svolgono) come mostra lo schizzo seguente:
Arterie
(tre battiti cardiaci)
Capillari
(continuo passaggio di eritrociti)
Vene
(un movimento muscolare)
arterie con massicce pareti (pressione) contraibili ed espandibili tramite muscoli circolari,
vene con un grande diametro interno (flusso facilitato) contraibili ed espandibili tramite
muscoli circolari e con retrovalvole che garantiscono il trasporto "passivo" attraverso
movimenti pulsanti delle arterie e altri movimenti corporei (respiratori, ecc.),
capillari la cui parete è formata da un solo strato di cellule per facilitare il trapasso di siero
carico di nutrienti e l'ossigeno in una direzione e il carico di prodotti cellulari, di rifiuto e
anidride carbonica nell'altra. Si noti la presenza delle "cellule strozzatrici" (periciti) che
permettono il dosaggio locale di flusso capillare.
◦⦆─────⦅◦
4.2 Linfa e apparato linfatico
it.Wiki: Sistema circolatorio linfatico ◊ Linfonodo ◊ Dotto toracico
Il complesso dei vasi linfatici forma il sistema circolatorio
linfatico, la divisione linfatica del sistema circolatorio. Il
sistema linfatico non ha un propulsore, come nel sistema
circolatorio del sangue.
La linfa è una sostanza giallognola, che contiene le stesse
caratteristiche del plasma, ad esclusione di globuli rossi, di
piastrine e ha una quantità inferiore di proteine.
Non avendo un organo propulsore, si forma attraverso la
funzione idrostatica e funzione osmotica a livello dei capillari
arteriosi. La funzione idrostatica fa fuoriuscire liquidi,
proteine in minima parte ed ossigeno negli spazi esterni
attraverso i capillari arteriosi, mentre la funzione osmotica
cerca di riassorbire parte dei liquidi, per immetterla nei
capillari venosi. Il liquido che non è stato assorbito dai
capillari in fase di osmosi viene confluito nei dotti,
attraverso le pulsazioni delle arterie, dei muscoli e della
respirazione, poi nei dotti più grandi sino ad arrivare al
dotto toracico che lo confluirà nelle vene linfatiche.
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Sistema linfatico
Il sistema
circolatorio linfatico attraverso i vasi linfatici, trasporta la
linfa in una sola direzione: dalla periferia (interstizio di tutti
i tessuti) fino alla confluenza giugulo-succlavia, situata ai
due lati nel collo, dove il dotto toracico e la grande vena
linfatica si riversano nel sistema venoso, all'origine delle
due vene brachiocefaliche. Data questa configurazione, il
sistema circolatorio linfatico si costituisce come aperto e
monodirezionale.
Fluido linfatico
L'alberatura dei vasi linfatici è strategica al posizionamento
e alla funzione di molti organi linfoidi: lungo il percorso dei
vasi linfatici sono infatti intercalati una o più serie di
linfonodi, stazioni di "filtraggio" e di controllo immunitario
della linfa: qui si opera primariamente la sorveglianza
immunitaria dei tessuti periferici (il corrispondente organo per la
sorveglianza del sangue è la milza).
it.Wikipedia
In quanto composizione la linfa è simile al plasma
(senza globuli rossi, piastrine e fibrinogene).
Asporta dalla matrice basale del tessuto connettivo lasso gli ingredienti atti a essere trattati e/o
depurati nei nodi linfatici.
Capillare linfatico
Collettore linfatico
Linfangione
I capillari e dotti linfatici sono dotati di retrovalvole che garantiscono il trasporto "passivo"
attraverso movimenti pulsanti di arterie e altri movimenti corporei (respiratori, peristaltici, locomotori ecc.).
Certe partizioni dei collettori dispongono di muscolatura liscia
circolare che funge da pompa tubulare (linfangioni) dirette dal
sistema parasimpatico con una frequenza di ca. 10/min.
Lo schizzo mostra il passaggio (diapedesi) di cellule vaganti del
sistema immunitario tra i capillari sanguigni e l'interstizio.
Diapedesi di leucociti
5. Sistema di smaltimento (molecolare)
L'apparato escretore svolge la funzione di eliminare dai fluidi circolanti nell'organismo i cataboliti,
sostanze di rifiuto prodotte dal metabolismo cellulare.
L'apparato escretore è composto dai reni e dalle vie urinarie (ureteri, vescica, uretra).
L'uomo ed altri vertebrati ottengono la filtrazione del sangue grazie ai reni, due organi pari lunghi
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Sistema uro-renale
circa 13 cm, larghi 8 cm e spessi 2,5 cm; questi due
organi sono situati nella cavità addominale, in basso e ai
lati della colonna vertebrale. Dato che non hanno le ossa
per proteggersi sono avvolti da una capsula adiposa.
Ogni rene è formato da milioni di nefroni avvolti da
glomeruli contorti. In essi si forma l'urina contenente
ammoniaca, urea e acido urico, sostanze altamente
tossiche per il nostro organismo.
A questo punto l'urina si raccoglie nella pelvi renale. Dai
reni l'urina passerà agli ureteri, 2 piccoli tubicini che
collegano i reni alla vescica, in una sacca elastica e
dilatabile che può contenere fino a mezzo litro di urina: la
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Escrezione
vescica.
L'urina verrà poi espulsa all'esterno attraverso l'uretra, un canale che mette in collegamento
l'apparato escretore con l'esterno.
È il sistema di smaltimento che filtra dal sangue le sostanze residue e recupera quelle ancora
utilizzabili che poi escreta secondo criteri di concentrazioni biologiche. È composto da:
apparato renale,
apparato urinario,
relativi dotti urinari.
◦⦆─────⦅◦
5.1 Apparato escretore
it.Wiki: Apparato escretore ◊ Apparato urinario ◊ Rene ◊ Uretra ◊ Apparato escretore MmP
L'apparato escretore è costituito da:
reni
ureteri
vescica urinaria
uretra.
I seguenti schizzi mostrano la struttura dei reni e il
funzionamento di milioni di minuscoli "impianti escretivi"
(nefroni):
Secrezione & riassorbimento
Sistema urinario
nei tubuli dei nefroni renali
Il sangue viene prima filtrato nei glomeruli in
modo che le piccole molecole del siero passino in
una tubatura (urina primaria).
Nella tubatura, per processi
di diffusione e osmotici,
tramite le cellule tubulari
con l'interstizio adiacente,
viene recuperata parecchia
acqua e sostanze
riutilizzabili (glucosio, sodio, ...)
mentre altre di scarto non
vengono riassorbite. Così
Vescica urinaria ♀
Nefrone
Rene
man mano che quelle da
escretare si concentrano all'interno dei tubi (ansa di Henle) le altre tornano in circolazione.
I milioni di tubolari si riuniscono progressivamente fino a confluire nell'uretere che porta
l'urina nella vescica urinaria, un serbatoio muscolare.
Urinando, l'organismo si scarica della scorta urinaria, aprendo un muscolo sfintere (circolare)
intorno all'uretra e contraendo la parete della vescica.
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6. Sistema locomotore
it.Wiki: Apparato locomotore ◊ Sistema muscolare ◊ Sistema scheletrico ◊ Apparato e sistema
locomotore MmP
Il sistema locomotore è composto da:
apparato scheletrico-motorio che determina la struttura rigida-elastica dell'organismo e
permette i movimenti "esterni" (p.es. anche di respirazione). È costitutito per la maggior
parte da ossa/cartilagine (leve e giunture), da muscoli (motori) e da strutture ausiliarie
come le capsule articolari, i tendini, i legamenti, le fasce ...
l'apparato della muscolatura liscia che è responsabile dei movimenti "interni" p.es. degli
intestini, dei vasi ... normalmente viene trattato nell'ambito degli apparati vasali e
intestinali.
L'apparato locomotore è un assieme di
ossa e cartilagini (scheletro), divise da
giunture (articolazioni) mobili '(sinoviali)-' o
elastiche (fibro - cartilaginose), azionati da
muscoli striati tramite molteplici strutture
ausiliarie (come burse, sinovie, tendini, ligamenti,
aponeurosi e altri tessuti connettivi).
Le funzioni principali sono:
i movimenti,
le posture equilibrate,
il tutto coordinato dai vari nervi somatici
del sistema nervoso.
Loco-
motore
Se si pensa a tutti i possibili movimenti e al mantenimento della postura corporea in diverse
posizioni, si capisce che sono enormi i compiti di coordinazione che l'apparato motorio deve
svolgere.
Agonisti - antagonisti
I movimenti "esterni" dell'organismo e articolazione avvengono
tramite la contrazione ed il rilascio dei muscoli striati, che fanno leva
tra due ossa divise da una giuntura elastica o articolare. Visto che un
muscolo fisiologicamente può solo "tirare" (non spingere), i movimenti
sono sempre organizzati tra due muscoli: agonista (tira) e antagonista
(rilascia).
Unica eccezione è la muscolatura mimica che muove delle strutture elastiche di tessuto connettivo
facciale per permettere le varie espressioni.
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6.1 Ossa
it.Wiki: Ossa ◊ Tessuto osseo
Lo scheletro umano è un endoscheletro, ossia una struttura di sostegno
posta all'interno del corpo, formata da un insieme di ossa e tessuto
cartilagineo che sostiene il corpo umano.
Alla nascita lo scheletro umano presenta circa 270 ossa; da adulti le ossa
si riducono a 206 legate tra loro da 68 articolazioni (sinoviali) in quanto,
durante lo sviluppo, alcune ossa si uniscono tra di loro e vanno a
formarne uno solo. Questo numero è sottoposto a una varietà di
differenze anatomiche; per esempio, una piccola parte della popolazione
umana possiede una costola in più, oppure una vertebra coccigea in più.
Scheletro umano
In un essere adulto medio, lo scheletro rappresenta circa il 20% del peso
corporeo.
Lo scheletro può essere suddiviso in assile
(ossa della testa e ossa del tronco e la
gabbia toracica ) e appendicolare (ossa
degli arti, cintura scapolare e cintura
pelvica)
Le funzioni dello scheletro sono molteplici:
sostegno
protezione di parti molli e delicate,
Struttura ossea spongiosa
Struttura ossea densa
come nella scatola cranica e nella
gabbia toracica
emopoietica, ovvero la produzione di globuli rossi, bianchi e piastrine e cellule immunitarie
mieloidi e linfatiche tramite il midollo osseo
deposito di sali minerali
Scheletro it.Wikipedia
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6.2 Muscoli scheletrici (striati)
it.Wiki: Muscolo ◊ Tessuto_muscolare
I muscoli sono i "motori" dell'apparato locomotore, intrecciate in modo molto complesso per
soddisfare tutte le esigenze di movimenti precisi, di forze da debolissime fino a fortissime e di una
tenuta equilibrata. Sia le forme che le dimensioni muscolari sono molto differenziate.
Muscoli umani
Miofibrille in azione
Di seguito a un segnale nervoso c'è una catena di reazioni che in ultimo, tramite la scarica di un
ATP (adenosintrifosfato) muove delle "braccia" (arancio) di molecole di miosina (verde) contro delle fibre
di actina (porpora) e avvicina i terminali di due fibre adiacenti. Una "nuvola" di ioni di calcio Ca+
ritrae le "braccia" e allontana i terminali di actina.
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6.3 Articolazioni sinoviali (giunture)
it.Wiki: Articolazione
Le articolazioni sinoviali sono opere ingeniose di
perni. Consistono essenzialmente in forme
complementari di tessuto cartilaginoso liscio, atte
a permettere i gradi di libertà e l'ampiezza di
movimenti richiesti per una determinata giuntura.
Il tutto è incluso in una "saccula" con una
membrana fibrosa, impermeabile e mobile.
Intercapedine articolare
Contiene un liquido
vischioso che evita (come
Giuntura ginocchio
lubrificante) il contatto
diretto delle superfici
cartilaginose alle estremità delle due ossa adiacenti. Mantenendo sempre
un'intercapedine (molto stretta) evita l'abrasione delle cartilagini.
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7. Sistemi gestionali
Il sistema gestionale permette la sintonizzazione e sincronizzazione di tutte queste complicazioni e
l'adattamento alle condizioni esterne tramite:
funzioni sensoriali:
sensoriali specifiche (olfatto, gusto, equilibrio, udito, tatto, vista),
aspecifiche come dolore, prurito, solletico ... e
tante altre che non sono mai coscienti (come pressione, temperatura interna, concentrazioni e
cariche biochimiche e biofisiche ...);
il sistema nervoso come trasmettitore ed elaboratore di informazioni specifiche, veloci e
a "grandi" distanze;
il sistema messaggero (ormoni, neurotrasmettitori, sostanze messaggere ...) come trasmettitore di
informazioni "generali", o più lenti o a brevi distanze;
i messaggeri sono altamente sviluppati a scopi immunitari in quanto delle cellule
immunitarie (e anche altre) producono ed emettono (in funzione di compiti da svolgere) delle
sostanze che stimolano altre cellule nella vicinanza di svolgere o smettere determinate
attività.
attivatori che in funzione di messaggi nervosi, ormonali o di altro tipo liberano un
movimento, la secrezione o la produzione di una sostanza, oppure altre attività come delle
funzioni immunitarie.
La gestione dell'organismo vista sotto aspetti sistemici pare che sia
molto decentralizzata. Ogni cellula si autogestisce entro certi limiti e
anche unità maggiori come tessuti, organi e sistemi dispongono non
solo di sviluppati meccanismi di autoregolazione ma anche di
autogestione (sempre entro determinati limiti).
In questo senso l'organizzazione organica è spiccatamente
federalistica e la competenza d'azione è delegata spesso all'unità a
valle, che informa a monte sulle azioni e viene corretta dall'istanza
superiore solo in caso di interessi sovrapposti e in forma
generalizzata.
Questa osservazione risulta banale a chi è abituato a osservare azioni
e reazioni di un organismo vivente e in netto conflitto con la
rappresentazione solita del sistema gestionale:
che è dominato (probabilmente in modo involontario) da uno spirito
autocratico gerarchizzato di chi intende controllare tutto in ogni
dettaglio dall'alto
o di un malinteso che confonde circuiti sistemici con catene di
causa ed effetto
La capacità più nota di scambiare informazioni
sistema nervoso e del sistema endocrino.
(comunicazione)
a livello organico è caratteristica del
A livello tessutale e locale ci sono meccanismi gestionali e informatici ancora poco noti nel senso
della regolazione basale di ormoni tessutali locali, biofisica e biochimica, con stretti collegamenti al
sistema di trasporto e difesa (circolatorio, linfatico, immunitario).
A livello cellulare ci sono meccanismi di gestione produzionale tramite DNA e RNA nonché di
processi informatici e di regolazione biofisica e biochimica.
Tra tutti questi meccanismi gestionali ci dev'essere una ricchissima coordinazione sistemica della
quale temo di conoscerne solo una minima parte.
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Sono trattati i seguenti argomenti:
Sistema nervoso ◊ Sistema ormonale ◊
7.1 Sistema nervoso
Sistema nervoso umano it.Wiki ◊ Basi di neurologia MmP 19.1
L'apparato nervoso gestice una parte dell'organismo in stretta collaborazione con i sistemi
endocrini e di messaggeri cellulari e tessutali.
centrale &
periferico (motore)
vegetativo (autonomo)
enterale (intramurale)
Funzioni nervose
Esso è costituito essenzialmente dal cervello e dal midollo spinale (sistema nervoso centrale) e dai nervi
periferici motori e sensoriali dell'apparato locomotore e tegumentario.
I nervi autonomi (vegetativi) vengono ulteriormente
distinti in sensoriali e azionanti.
I vegetativi azionanti sono raggruppati in due
rami funzionali: simpatico (allerta) e parasimpatico
(recupero).
sensazione →
percezione
Il sistema nervoso enterale (intramurale) gestisce
quasi autonomamente le funzioni digestive. Molti
autori lo trattano come sezione del sistema
nervoso vegetativo.
Rete neuronale
Elaborazione
di segnali
Anche se trattato da Gershon e i suoi colleghi negli anni '70, il sistema nervoso enterale è poco
considerato nella formazione medica. Sono noti come Meissner's submucosal plexus e Auerbach's
myenteric plexus
Michael Gershon: Der kluge Bauch. Goldmann, München 2001, ISBN 3-442-15114-7.
Michael Gershon:: SECONDO CERVELLO (IL). UTET, 3-2006, ISBN 978880207231
◦⦆─────⦅◦
7.2 Sistema ormonale
it.Wiki: Sistema endocrino ◊ Ormoni ◊ Gestione ormonale MmP
Sostanze messaggere → ormoni prodotti in appositi organi, in diversi organi autoregolativi o in
tessuti locali inducono determinate cellule bersaglio ad agire in una determinata maniera.
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Funzione: La funzione dei sistemi endocrino e
nervoso è quella di ottenere e mantenere
l'omeostasi delle più diverse funzioni.
Collaborazione sistema nervoso ed endocrino:
Quando i due sistemi lavorano insieme come
sistema unitario neuroendocrino, presiedono alle
stesse funzioni generali: comunicazione,
integrazione, controllo.
Funzionamento del sistema endocrino: Nel
sistema endocrino, le cellule secernenti inviano
molecole di ormoni attraverso il sangue a
specifiche cellule bersaglio (il che vuol dire che le cellule
bersaglio dispongono di relativi recettori sulla loro membrana).
Ormoni: Trasportati in quasi ogni punto del corpo;
possono regolare l'attività di molte cellule; gli
effetti sono più lenti, ma più duraturi rispetto a
quelli dei neurotrasmettitori.
Ghiandole endocrine: Mancano di dotti escretori; alcune sono formate da epitelio ghiandolare le
cui cellule elaborano e secernono ormoni; alcune ghiandole endocrine sono formate da cellule
neurosecernenti.
8. Sistemi rigenerativi
Il sistema rigenerativo tramite un equilibrio di morte e proliferazione cellulare permette alcune
funzioni biologiche come:
funzioni di distruzione e decomposizione di materiale organico sia proprio sia estraneo;
funzioni proliferative per divisione, crescita, sviluppo e riparazione cellulare;
continua proliferazione di materiale extracellulare in tessuti connettivi (fibre, ossa, cartilagini, ...)
funzioni riproduttive dell'organismo stesso per le funzioni sessuali, di gestazione, cura e
sviluppo della prole.
° Apoptosi, lisi, necrosi di cellula
° Ingerimento di un frammento
da fagocito immunitario
° Mitosi di cellula (duplicazione)
I due processi in un individuo sano sono a lungo perfettamente equilibrati.
Formazione fibre estracellulari da fibroblasti
Ristrutturazione ossea da
osteoclasti e -blasti
Nascita di una bambina
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Sono trattati i seguenti argomenti:
Sistema immunitario ◊ Proliferazione cellulare ◊ Ristrutturazione di materiale estracellulare ◊
Apparato di riproduzione ◊
8.1 Sistema immunitario
Sistema immunitario it.Wikipedia ◊ Sistema immunitario MmP 15 ◊ Infiammazioni CSA ◊
Il sistema immunitario è responsabile della disintegrazione di
materiale superfluo e il suo riciclaggio a livello molecolare.
Agisce su molti fronti:
in tutti i nessi con l'ambiente esterno: derma, mucose con
cellule immunitarie vaganti e residenti (linfociti, macrofagi),
anticorpi, lisozimi, complemento, cilie, muco e altre barriere
meccaniche
Elementi immunitari
nella circolazione sanguigna con cellule circolatorie
(granulociti e monociti) e anticorpi
nel tessuto connettivo e nel sistema linfatico con cellule residenti e vaganti (linfociti e
macrofagi), anticorpi e complemento.
Gli schemini sottostanti rendono un'idea di localizzazione, meccanismi e dinamica del sistema
immunitario.
Lisi (disintegrazione)
cellulare
Spesso si percepisce il sistema
immunitario solo come difesa. È erroneo,
perché la maggior parte del suo lavoro
consiste nel decomporre ordinatamente
le miriadi di cellule morte per riciclare il
materiale per le nuove cellule (che nascono
per divisione cellulare) e prendono il loro posto.
Fagocitosi (decomposizione
frammenti)
Funzioni immunitarie
L'insegnamento ordinario relativo al sistema
immunitario è un buon esempio di come,
concentrandosi su un'idea restrittiva, si riesca a
limitare e a ridurre una funzione elementare della
vita ad un aspetto particolare di quest'ultima e mi
spiego:
Il nome "immune" (intoccabile, non
attaccabile) si riferisce probabilmente alle
funzioni difensive del sistema.
Manca completamente l'aspetto di
decomposizione, smaltimento, riutilizzo di
scorie, detriti e immondizie di questo
processo che è almeno altrettanto
importante.
Limitandosi alle funzioni difensive, gli autori
si sbizzarriscono in descrizioni belliche di
attacco e distruzione di nemici
prevalentemente esterni e ogni tanto anche
di disertori interni.
Questo non rispecchia minimamente il lavoro giornaliero del sistema di smaltimento,
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depurazione e riciclaggio di enormi quantità di cellule sostituite in ogni secondo di una vita.
Senza contare che certe disintegrazioni cellulari (come p.es. la leucocitolisi) o di strutture
tessutali (come p.es. della matrice basale) fanno parte di processi regolativi del sistema.
Il sistema immunitario è quindi uno dei massimi partecipanti alla continua rigenerazione
dell'organismo perché è responsabile di distruggere e di smaltire il non più usabile.
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8.2 Proliferazione (replicazione) cellulare
it.Wikipedia: Ciclo cellulare ◊ Mitosi ◊ Immagini mitosi ◊ Apoptosi ◊ Immagini apoptosi ◊
Riproduzione cellulare CSA
Di pari passo con la distruzione (apoptosi, necrosi, lisi) e lo smaltimento di cellule e materiale
connettivo (in primo luogo tramite i fagociti del sistema immunitario nel tessuto connettivo lasso) ci sono i continui
meccanismi di proliferazione cellulare mitotica di tutte le cellule salvo i neuroni dell'adulto.
° Divisione cellulare (mitosi)
° Mitosi cellulare
meta- ana- telofase
Proliferazione cellulare (mitosi)
metafase
La mitosi è un complicatissimo processo durante il quale le paia di cromosomi uniti sono separate
e poi allontanate. La membrana cellulare si restringe e forma due "serbatoi" intorno ai due,
dividendo anche il numero degli organelli. I cromosomi si replicano poi e si formano nuovi
organelli.
I neuroni (non atti alla mitosi) hanno invece la capacità di autoriparazione (in caso di piccole lesioni) nonché
di crescita adattiva (telomeri, dendriti) a condizioni di elaborazione nervosa variabile.
Squilibri tra disintegrazione e proliferazione inducono o
malattie tumorali (eccessi di proliferazione o
malattie degenerative (eccessi apoptotici o necrotici).
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8.3 Ristrutturazione extracellulare
Ristrutturazione ossea Animazioni washington.edu
Tutte le strutture extracellulari (salvo le cartilagini ialine) si trovano in continua ristrutturazione - un
fatto spesso trascurato. Si adeguano così alla continua rigenerazione cellulare e a delle condizioni
esterne che cambiano. In parte, come p.es. nella mineralizzazione / demineralizzazione ossea
partecipano a delle regolazioni organiche: nel caso dell'osso mantengono il livello di calcio nel
sangue entro stretti limiti.
A questo si aggiungono le necessità di riparazioni
accidentali.
(non solo tramite rigenerazione cellulare)
in caso di ferite
Fibroblasti
Osteoclasti demineralizzano
Osteoblasti remineralizzano
Riparazione ferita
Osso
Ristrutturazione ossea
Connettivo lasso
Riparazione connettivo lasso
Negli esseri umani:
un osso normale viene distrutto e ricostruito continuamente: ° Rimodellamento osseo ordinario ca. ogni 30 mesi; ◊ °
Ricostruzione ossea spongiosa; ◊ ° Riparazione di una picccola fessura ossea in 6 mesi.
Un ciclo ricostruttivo normale di tessuto connettivo denso (come p.es. ligamenti) impiega ca. un anno.
I fibrociti (-clasti e -blasti) del tessuto connettivo lasso invece reagiscono immediatamente su delle tensioni, adattando
il loro citoscheletro e la loro sintesi di materiale fibroso e viscoso alle condizioni momentanee.
Il tessuto cartilaginoso non è nè
vascolarizzato nè innervato. Per questo
motivo, la riparazione è inibita (limitato dai
processi diffusori lentissimi tra l'esterno e le singole
cellule cartilaginee per l'apporto e l'asporto di
materiali).
Cellule cartilaginee
Cartilagine ialina
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8.4 Apparato di riproduzione
it.Wiki: Sessualitàit.wikipedia. ◊ Geneit.wikipedia. ◊ Sistema procreativo MmP
Gli apparati di procreazione femminile e maschile servono alla riproduzione mutabile della specie
umana. Un complessissimo meccanismo di permutazione di geni (duplici in cromosomi sia
dell'uomo che della donna) mescola inizialmente il materiale genetico proprio degli individui e
quello dei loro antenati all'interno di ovociti e spermatozoi.
Nella fecondazione di un ovocito con uno spermatozoo si mescola di nuovo il materiale genetico di
uomo e donna in un'unica cellula. Questa cellula contiene tutto il (nuovo) materiale genetico della
prole che per divisione e differenziazione si evolve in un nuovo e originale essere umano.
L'organismo femminile, contrariamente a quello maschile, è attrezzato di tutte le strutture e
funzioni per:
la ciclica maturazione mensile di un ovocito pronto per l'inseminazione,
l'evoluzione della prole da organismo monocellulare a neonato (gestazione),
la cura del neonato (allattamento, ecc.).
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9. Annessi
9.1 Impressum
FTP1.2 Struttura e funzionamento dell'organismo
2a edizione da
Fitoterapia popolare FTP1
Autori e relatori:
Peter Forster, medico naturista NVS,
docente di "Materia medica Popolare" e
terapista di tecniche corporee
✝ Bianca Buser, terapista di tecniche
corporee, aromaterapia e fitoterapia
applicata.
Testo a cura di:
Consuelo Pini, Benedetta Ceresa,
Mario Santoro, Nathalie Steib
Impaginazione e stampa:
Laser, Fondazione Diamante, Lugano
Versione web:
Illustrazioni, collegamenti e cura di
Daniela Rüegg
1a edizione 2003 ◊ 2a edizione 2013
Cc by P. Forster &
D. Rüegg 3.0-it
9.2 Commenti FTP 1.2
alla pagina 1.2 Struttura e funzionamento dell'organismo.
Per stilare un commento nella Commentbox ev. cliccare sul titolo.
Proveniente da Redazione: http://pforster.no-ip.org/~admin/pmwiki/pmwiki.php/FTP/12
ultima modifica July 05, 2013, at 11:04 AM
Cc by P. Forster nc-2.5-it
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