CHIARA GUALINI, matricola 52868 IL FASHION MARKETING TRA STORE E WEB - ABSTRACT Quello della moda è uno dei mercati più dinamici che ci sia. Il fashion coinvolge settori produttivi, creativi, arte, economia e tecnologia; è un sistema che si è sviluppato e affermato nel corso degli anni, coinvolgendo attivamente milioni di persone. Chi opera in questo settore deve essere sempre ricettivo alle novità e, per avere successo, deve essere capace di cavalcare le tendenze o, meglio ancora, anticiparle. La moda è anche un fenomeno sociale: gli abiti e gli accessori sono la forma espressiva più vicina alle persone, sono il mezzo attraverso il quale l’individuo comunica se stesso. La moda ha rappresentato, rappresenta e continuerà a rappresentare una chiave di lettura dell’evoluzione della società. Per questo motivo le aziende di moda, oggi, non vendono semplicemente capi per coprirsi, ma cercano di proporre ai clienti uno stile di vita. Il consumatore moderno è cambiato; grazie allo sviluppo delle tecnologie di comunicazione, che gli consentono di essere sempre aggiornato circa le nuove tendenze, e di trovare con facilità il prodotto desiderato, è divenuto più esigente, selettivo e soprattutto informato. Di conseguenza, egli non subisce più passivamente le proposte della moda, ma le condiziona. Il seguente lavoro vuole approfondire questo mutevole e dinamico contesto, che ci coinvolge, essendo la moda presente nella nostra quotidianità. La sfida del mercato moda viene vinta dalle imprese che diventano sempre più marketing oriented, ossia quelle imprese che non cercano di forzare il mercato, vendendo ciò che producono, ma che focalizzano l’attenzione sul consumatore, realizzando capi in linea con le sue esigenze e desideri. L’orientamento al consumatore costituisce quindi un imperativo categorico per le imprese moderne. Inoltre, l’attuale grado di globalizzazione e concorrenzialità nel mercato del fashion ha indotto le aziende ad un’intensa selezione e valutazione delle leve di marketing, tra le quali assume particolare rilievo la distribuzione, ai fini della creazione e della valorizzazione del brand, espressione del lifestyle proposto dall’azienda di moda. La conferma del crescente ruolo assunto dalla dimensione cognitiva, percettiva e sensoriale nella moda si riscontra nella notevole attenzione rivolta al punto vendita, che diventa il fulcro delle politiche relazionali e commerciali delle imprese: il negozio, in sostanza, diviene il teatro dell’intera strategia del brand. Le aziende del comparto moda hanno così dimostrato una precisa determinazione e predilezione nell’avvalersi del retail come potente strumento strategico per l’affermazione del proprio successo e vantaggio competitivo. Lo store è oggi un luogo nel quale strutturare un’esperienza multidimensionale, ma è anche un luogo di incontro, in cui il cliente cerca la piena soddisfazione. La moda, poi, non è mai stata così ampiamente documentata come ora, con i fashion blogger che acquisiscono sempre più importanza, dato che l’informazione non passa più solo attraverso la carta stampata. Oggi, sono soprattutto i blog, i social network e i siti web le principali fonti di informazione dei consumatori. Il consumatore si apre quindi a esperienze diverse: internet. Grazie al web, e alla comunicazione online, le imprese possono instaurare un rapporto diretto e in tempo reale con il consumatore, che diviene così protagonista del dialogo con il brand. Internet permette inoltre di raggiungere un pubblico più vasto, superando i limiti geografici. Questo nuovo modello di comunicazione è fortemente democratico e più incentrato sul consumatore. Internet non vuole sostituire il canale distributivo tradizionale, ma è destinato a crescere e a completare l’offerta delle aziende di moda. Il futuro del fashion marketing è quindi sempre più caratterizzato da elementi volti ad accrescere l’interattività e la connessione tra l’azienda, il brand e il consumatore; le aziende di moda, oggi, devono adottare una strategia multicanale integrata per soddisfare pienamente i propri clienti, focalizzandosi, sia sui punti vendita reali, sia sul mondo virtuale.