14/10/2014 Mai più solitudine: una app per combattere la depressione post partum | Famiglia | www.avvenire.it Famiglia t?customerid=7318&lang=it_it&readid=page-­ 2fArticleReader%2fPageHandler.ashx%3fUrl%3dhttp%3a%2f%2fwww.avvenire.it%2ffamiglia%2fPagine%2funa-­ Salute Mai più solitudine: una app per combattere la depressione post partum Lucia Bellaspiga 13 ottobre 2014 Una App (applicazione) che si scarica su qualsiasi smartphone o tablet e che pone al riparo le madri depresse dalla solitudine: è il Progetto Rebecca, ideato da Strade Onlus e da novembre attivo intanto all’ospedale San Camillo di Roma (poi sarà esportato ad altre realtà italiane, in collaborazione con il ministero della Salute). L’importante è che al progetto le donne aderiscano quando stanno bene, da sane, perché l’approccio è preventivo: la donna che sa di dover partorire a breve il figlio si registra tramite http://www.avvenire.it/famiglia/Pagine/una-app-per-aiutare-a-vincere-la-depressione-post-partum.aspx 1/4 14/10/2014 Mai più solitudine: una app per combattere la depressione post partum | Famiglia | www.avvenire.it (/Dossier/Cristianofobia/Pagine/default.aspx) (http://www.famigliacristiana.it/iniziative/votailvolontario2014/) (/Documents/Servizidigitali.pdf) cellulare o tablet (il computer è un mezzo già meno immediato, molte non lo farebbero) e indica una figura di medico di cui si fida (può essere il suo medico di base, o il ginecologo, lo psicologo, il pediatra...). Se anche il medico accetta, viene formato e tra loro si stabilisce il "patto di Rebecca": con continuità il dottore invierà alla sua amica-­ http://www.avvenire.it/famiglia/Pagine/una-app-per-aiutare-a-vincere-la-depressione-post-partum.aspx 2/4 14/10/2014 Mai più solitudine: una app per combattere la depressione post partum | Famiglia | www.avvenire.it paziente semplici test e la neomamma digiterà brevi risposte. In base a queste sul cellulare del medico apparirà un semaforo rosso, giallo o verde, così potrà eventualmente contattarla subito. Il sistema costa poco, non è invasivo e soprattutto non spaventa la mamma che, in caso di depressione, mai si rivolgerebbe a uno specialista né chiederebbe aiuto al marito, ai parenti o agli amici. Ammettere di provare ansia, avversione per il proprio bambino seppure amato, desiderio di sopprimerlo, o anche solo stanchezza e senso di inadeguatezza è molto più semplice se basta un clic sul proprio cellulare, nella privacy della propria casa. Nella maggior parte dei casi, l’intervento del dottore, l’ascolto e la prescrizione del farmaco basterà per risolvere la sotuazione;; solo nei casi più gravi si accederà a un approccio psichiatrico. Nel video la simulazione mostra come funzionerà già a giorni Rebecca Blues all’ospedale San Camillo di Roma. http://www.avvenire.it/famiglia/Pagine/una-app-per-aiutare-a-vincere-la-depressione-post-partum.aspx 3/4