IL SERVIZIO NAUTICO DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO Il servizio nautico del Corpo forestale dello Stato è un supporto operativo logistico per la salvaguardia degli ecosistemi costieri e marini. Mezzi e uomini del servizio vengono utilizzati nell’attività di sorveglianza e custodia del patrimonio naturale. Funzione fondamentale del servizio nautico della Forestale è la prevenzione di eventuali azioni in danno all’ambiente, quali la pesca abusiva e lo sversamento in mare di sostanze tossiche. Il servizio nautico svolge inoltre attività a tutela delle specie protette, come ad esempio, la liberazione in mare di animali soccorsi. Tra le aree marine sorvegliate dalla Forestale ci sono l’Arcipelago Toscano, l’Arcipelago Pontino e il Golfo di Napoli. Le motovedette del Servizio nautico del Corpo forestale dello Stato esercitano costante sorveglianza sull’isola di Montecristo, oasi inaccessibile del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, e su quella di Zannone, riserva naturalistica del Parco Nazionale del Circeo. Montecristo e Zannone, inviolate perle blu del Mediterraneo, presentano ciascuna un ecosistema unico per bellezza e varietà, popolato da centinaia di specie animali e vegetali che il Corpo forestale dello Stato contribuisce a preservare con la sua costante attività di tutela e monitoraggio. La Forestale, chiamata a vigilare sulle fasce costiere del nostro Paese, è presente anche nel Golfo di Napoli, ovvero nelle aree marine protette delle Isole di Capri, Ischia, Procida, Vivara nonché sul litorale Sorrentino, corrispondenti a circa 70 miglia di reticolato geografico marino. In particolare il Corpo forestale dello Stato esercita attività di sorveglianza sul Litorale Sorrentino e su quello Flegreo per la lotta agli incendi boschivi e all’abusivismo edilizio. Nelle aree marine protette delle isole del Golfo di Napoli, invece, la Forestale è impegnata soprattutto nel contrasto al fenomeno del furto ed estrazione del pescato (datteri di mare) e nel servizio antibracconaggio. Il servizio nautico del Corpo forestale dello Stato opera attraverso le squadre nautiche per la salvaguardia degli ecosistemi costieri e marini (ECOMAR) e le squadre nautiche per la tutela degli ecosistemi fluviali e lacustri (ECOFLA). Le prime sono dotate di motovedette per la navigazione in mare aperto e sottocosta, le seconde hanno mezzi natanti idonei alla navigazione in acque interne a seconda delle diverse realtà operative. UFFICIO STAMPA E COMUNICAZIONE - ISPETTORATO GENERALE - CORPO FORESTALE DELLO STATO [email protected] tel. 06/46657061-62 – fax 06/48904001 LE PERLE BLU DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO L’isola di Montecristo Per molti è solo un romantico ricordo, per altri la meta proibita di una gita in barca. Montecristo è un’inaccessibile isola nel cuore del Mar Tirreno che l’opera della Forestale ha preservato dalla speculazione selvaggia. Costituita quasi esclusivamente da rocce granitiche e percorsa da una piccola catena montuosa, è caratterizzata da un paesaggio fatto di sporgenze rocciose a picco sul mare, scogliere ciclopiche e rupi in equilibrio instabile. Montecristo è l’isola più solitaria e selvaggia dell’Arcipelago Toscano. Per visitarla è necessario chiedere un permesso all’Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Follonica del Corpo forestale dello Stato. Tuttavia sono ammessi solo mille visitatori l’anno e il tempo medio di attesa per l’autorizzazione è di circa tre anni. Non è possibile pernottare e sono vietate la pesca, la balneazione e la navigazione entro mille metri dalla costa. Le visite guidate si svolgono solo entro i tre sentieri esistenti, tutti molto impegnativi. La vegetazione dell’isola, originariamente costituita da una fitta macchia mediterranea, dominata dal leccio, oggi è rappresentata da una copertura discontinua, costituita da arbusteti cui si accompagnano per lo più rosmarino, cisto, elicriso e maro che conferiscono un inconfondibile profumo. Tra le specie animali presenti ci sono la capra selvatica, la foca monaca e il coniglio selvatico. Particolarmente importante, inoltre, è l’avifauna in quanto Montecristo costituisce un’area di sosta per specie migratorie. L’isola di Zannone Lo spettacolo di colori creato dal riflesso del mare e dalla ricca vegetazione rende Zannone simile a uno scrigno di coralli. L’isola dista da Ponza circa sei miglia e ha una superficie di circa 103 ettari. A differenza delle altre isole dell’Arcipelago Pontino, frastagliate e brulle, Zannone ha una struttura regolare, compatta e ricchissima di vegetazione ed è l’unica ad aver conservato intatta la propria copertura vegetale. La bellezza dell’isola dipende anche dal fatto che dal 1979 è entrata a far parte del Parco Nazionale del Circeo e questo è servito a preservarne la folta e rigogliosa vegetazione di lecci che ospitano numerose specie di uccelli. L’isola di Zannone è veramente caratteristica con la macchia mediterranea, le rocce vulcaniche e quelle metamorfiche risalenti a circa 300 milioni di anni fa. Oltre ad essere un paradiso vegetale, Zannone è un punto di riferimento fondamentale per migliaia di uccelli migratori che nei periodi di passo vi sostano e la riempiono di colore e rumore. Tra i volatili che si possono osservare c’è anche il falco di palude e il falco pellegrino. Tra le oltre 200 specie presenti, ci sono vere e proprie rarità, come il falco della regina, il falco sacro, la cicogna bianca e la rondine rossiccia. Data la scarsissima presenza umana nel corso della storia, Zannone è sede di interessanti endemismi floristici e faunistici, come ad esempio alcune lucertole, insetti, quali lepidotteri e ortotteri, ragni, ma anche un mammifero, il muflone, introdotto dalla Sardegna sull’isola negli anni Venti e ora specie protetta. Non esiste un collegamento regolare con l’isola di Zannone e la sua visita è possibile solo con escursioni guidate. UFFICIO STAMPA E COMUNICAZIONE - ISPETTORATO GENERALE - CORPO FORESTALE DELLO STATO [email protected] tel. 06/46657061-62 – fax 06/48904001