I mercati dei Beni Culturali: analisi integrate dell’offerta e della domanda nel territorio dell’aretino e interdipendenze geografiche settoriali Obiettivi della ricerca Gli obiettivi generali della ricerca sono i seguenti: - definire un progetto di crescita professionale e di sostenibilità occupazionale attorno ai beni culturali nel territorio della provincia di Arezzo; - identificare azioni di varia natura che sostengano l’occupazione in ottica di sviluppo economico, tra cui l’eventuale possibilità di un intervento formativo da realizzare nel 2012 rispetto al quale individuare confini, contenuti, risultati attesi e modalità di misurazione dell’efficacia; - costruire un modello di analisi e di interpretazione dei dati a livello territoriale che possa essere condiviso con gli attori sul territorio e successivamente trasferito ad altre realtà territoriali, in modo da definire una base comune di dati con territori similari e contigui. Il perseguimento di questi obiettivi è realizzato attraverso una analisi dell’offerta attuale e potenziale di occupazione sui mercati dei beni culturali ampiamente intesi. Altresì è opportuna una indagine circa i profili di competenze che caratterizzano la domanda di occupazione espressa dal territorio. Oggetto e ambiti di indagine La ricerca si focalizza sui mercati dei beni e delle attività culturali e le filiere ad essi connesse e correlate, mirando a stimare l’offerta attuale e potenziale di lavoro (intesa come possibilità di impiego), distinta per profili di competenze, nonché ad esaminare le competenze che vengono formate sul territorio (che rappresentano la domanda di occupazione). I mercati dei beni e delle attività culturali sono ampiamente intesi, sia da un punto di vista delle diverse filiere da indagare sia dal punto di vista geografico: beni culturali, industrie culturali, turismo, produzioni d’arte, comunicazione, ICT di supporto alla produzione e alla fruizione. L’oggetto di indagine include pertanto: - i beni culturali di proprietà statale, locale, privata, ecclesiastica, gli eventi espositivi, performativi, di tradizione e le attività connesse alla loro conservazione, valorizzazione, promozione, fruizione; - i prodotti della tradizione locale e le imprese che si basano sui mestieri d’arte (anche collegate ai restauri); - le filiere turistiche (accoglienza, ristorazione, vendita di prodotti tipici, servizi di accompagnamento turistico, trasporti locali) sia fisiche sia virtuali; - le filiere della comunicazione e della promozione turistica e territoriale (guide turistiche, materiali promozionali, siti web ecc); - le filiere digitali attorno ai beni e alle attività culturali, sia in ambito di diagnostica, conservazione e catalogazione, sia in ambito di creazione e diffusione di contenuti (editoria multimediale, portali turistici e ecommerce); - il sistema della formazione e dell’occupazione, con riferimento alle filiere indagate. Dal punto di vista dell’ambito geografico di studio, la ricerca si focalizza sul territorio della provincia di Arezzo, nel quale si concentrerà l’analisi dell’offerta e della domanda di lavoro. La Provincia di Arezzo presenta al proprio interno quattro macro-aree geografiche, di cui verrà tenuto debito conto nell’implementare le attività di analisi e nel condurre le riflessioni sui possibili interventi. Le quattro aree sono: la Val Tiberina, il Casentinese, la Val di Chiana, la Valdarno superiore. Tuttavia appare opportuno svolgere un’analisi anche sui poli di concentrazione di risorse culturali e di attrazione turistica che circondano la provincia di Arezzo, in particolare ampliando l’ambito geografico di indagine alle città di Firenze, Siena, Pisa e Perugia (ed eventuali ambiti geografici connessi) e analizzando in queste aree; - le imprese guida nelle attività di conservazione, valorizzazione, promozione e fruizione; - le principali imprese sul territorio nei settori considerati e quelle più sensibili (per vocazione imprenditoriale, per affinità settoriale, per disponibilità di risorse) ai temi oggetto di analisi e potenzialmente coinvolgibili nel progetto di sviluppo; - i punti di attrazione di grandi flussi di visitatori (centri commerciali, stazioni e così via); - i siti web maggiormente visitati; - i nodi di trasporto. 1 Articolazione della ricerca Gli obiettivi della ricerca, di particolare complessità, possono essere raggiunti attraverso un’indagine che si articoli in due momenti distinti: 1. una analisi del contesto attuale (cd. Analisi di sfondo, Fase A); 2. una serie di approfondimenti e analisi comparate (Fasi B). 1. Fase A, Analisi di sfondo: si tratta di indagare a livello macro (ossia per dati aggregati) la situazione attuale dell’offerta e della domanda che si esprimono nei mercati dei beni e attività culturali nella provincia di Arezzo e, con minore livello di dettaglio, nei territori limitrofi. La finalità dell’analisi è quella di mappare i mercati dei beni e attività culturali, ossia gli operatori (sia privati sia pubblici, distinguendoli per attività e avendo a riferimento le molteplici filiere che insistono sui beni culturali), le risorse investite, gli interventi di formazione. Si tratta di quantificare gli investimenti in attività di restauro e di valorizzazione, i flussi turistici e l’indotto che essi alimentano, gli sforzi di promozione, le attività produttive legate all’ambito dei beni e attività culturali quali ad esempio l’artigianato artistico. Queste variabili approssimano (proxi) il potenziale di offerta di occupazione, la quale è appunto una funzione (seppur complessa) delle risorse investite e delle risorse generate. In parallelo l’analisi di sfondo ricomprende una indagine circa le competenze che vengono create sul territorio ricollegabili all’ambito dei beni e attività culturali. Fra le componenti indagate vi sono dunque la domanda di formazione e l’offerta formativa, i programmi di investimento per i prossimi tre anni, le linee di intervento di policy territoriale intraprese dagli enti territoriali. I risultati dell’analisi di sfondo, composti da dati e informazioni organicamente ordinati, sono contenuti in un database corredato da un sintetico rapporto di commento e compongono il primo output del progetto. Muovendo da questi risultati vengono approfondite tre tematiche relative alla misurazione della domanda di competenze che si esprime sul territorio, alla comparazione con i progetti di formazione avviati in contesti similari a livello internazionale e all’analisi del 2. Fase B, Approfondimenti: la seconda parte dell’intervento di ricerca consta di tre approfondimenti, condotti sotto la responsabilità rispettivamente di Centro Studi Aziendali (d’ora innanzi CSA), Cattedra Unesco (d’ora innanzi UN) e Centro ASK – Università Bocconi (d’ora innanzi ASK) per i relativi ambiti di competenza. Gli approfondimenti sono volti a indagare aspetti specifici del tema e a supportare la scelta delle azioni che il committente intenderà assumere. Tre sono i percorsi di focalizzazione che sin d’ora si possono evidenziare e sommariamente tracciare; i risultati dell’analisi di sfondo consentiranno di dettagliare con maggiore precisione ciascun approfondimento. Le tre linee di approfondimento proposte riguardano: Fase B1: Analisi del fabbisogno di competenze sul territorio. Questa linea di approfondimento, basata su survey, intende quantificare sul territorio aretino e delle province limitrofe la necessità di competenze espressa dagli operatori del mercato dei beni e attività culturali. Responsabile della rilevazione è CSA, che svilupperà un questionario ad hoc da condividere all’interno del comitato attuatore e stilerà la parte del rapporto finale relativa ai confini e ai contenuti dell’intervento atteso. Fase B2: Ricerca-azione partecipativa, volta a fare emergere e raccogliere sul territorio informazioni utili alla progettazione di azioni coerenti con l’obiettivo, e al contempo a valorizzare e sviluppare le competenze dei diversi attori locali grazie al loro coinvolgimento attivo. Responsabile della ricerca azione-partecipativa è UN, che si occuperà di organizzare e gestire interviste e focus group e condurrà osservazioni partecipate con gli attori rilevanti del territorio. Al termine della Fase B2 UN stilerà un rapporto di ricerca da sottoporre al comitato scientifico. Tale rapporto, condiviso all’interno del comitato attuatore, confluirà poi nel rapporto finale. Fase B3: Analisi della comunicazione per il posizionamento: si tratta di analizzare sulle piattaforme digitali l’offerta culturale e quella turistica ad essa collegata, al fine di ottenere una mappa di posizionamento dell’area aretina, sia in termini di percezione sia in termini di potenzialità di integrazione con le aree geografiche limitrofe. Responsabile dell’analisi di posizionamento web è ASK che condividerà con il comitato attuatore il metodo di ricerca, i contenuti e stilerà la parte del rapporto finale relativa alla promozione del territorio e del suo progetto di sviluppo attorno alla valorizzazione delle filiere dei beni culturali. ASK sarà in questa fase responsabile della costruzione dell’indice del rapporto finale che sarà condiviso all’interno del Comitato attuatore. 2 Fasi del lavoro Il lavoro di ricerca si articola nelle seguenti fasi: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Dimensionamento dell’iniziativa a. identificazione dei confini b. individuazione dei soggetti detentori di informazioni c. caveat Impostazione metodologica a. definizione degli strumenti in funzione degli obiettivi b. creazione degli strumenti e delle procedure di rilevazione c. definizione delle procedure di analisi Fase A: analisi di sfondo a. raccolta dati b. elaborazione c. presentazione dei risultati Fase B1: analisi del fabbisogno a. analisi desk b. survey c. elaborazione dei risultati d. presentazione dei risultati Fase B2: ricerca azione-partecipativa a. analisi field b. presentazione dei risultati Fase B3: analisi di posizionamento web a. analisi dei siti web di promozione culturale e turistica b. interviste c. presentazione dei risultati Stesura del rapporto di ricerca a. risultati complessivi dell’indagine b. proposta di un modello di replicazione della raccolta ed elaborazione dei dati 1. Dimensionamento dell’iniziativa La ricerca si compone di momenti interconnessi e sequenziali deputati a raccogliere ed analizzare dati e informazioni rilevanti per l’intero processo di ricerca, in vista della fase finale di sintesi, in cui peraltro si propone un modello di raccolta ed elaborazione di dati. Questi momenti sono riassumibili in due grandi partizioni così definibili: Fase A: analisi di sfondo Fase B: 1. analisi del fabbisogno, 2. analisi comparativa, 3. Analisi di posizionamento Mentre le Fasi A e B sono necessariamente consequenziali, in quanto la Fase A fornisce i dati sui quali costruire le rilevazioni e le analisi successive, i tre momenti che compongono la Fase B possono essere condotti contemporaneamente, alimentandosi uno con l’altro. La Fase A sarà svolta da tutti i soggetti rappresentati nel Comitato esecutore, ciascuno occupandosi di uno specifico aspetto (come verrà definito al successivo punto 3). La supervisione operativa sarà di ASK, mentre la supervisione scientifica sarà del Comitato Scientifico. L’avvio della ricerca richiede di identificare i gruppi di lavoro per ciascuna tematica di indagine, nonché di individuare le fonti di prima informazione (fra le quali è compreso il committente) per avviare le rilevazioni e infine di rintracciare ed evidenziare le precauzioni da prendere e i possibili impedimenti oggettivi che potranno frapporsi al raggiungimento dei risultati attesi. Fra questi ultimi vi è la possibile indisponibilità dei soggetti a rilasciare interviste. Tale fase si concluderà entro fine febbraio 2011 2. Impostazione metodologica Al fine di impostare metodologicamente l’attività di ricerca si procede con la definizione dettagliata degli approcci di analisi e quindi delle procedure più adatte per raggiungere gli obiettivi. Segue la definizione dei processi e degli strumenti di rilevazione (questionari, tracce per intervista, griglie di rilevazione) e quindi la messa a punto delle procedure di trattamento dei dati. Gli approcci di indagine che vengono utilizzati sono di diversa natura: 3 qualitativi, volti ad esplorare i fenomeni al fine di circoscriverne i perimetri, definire le variabili rilevanti e le relazioni fra esse. Gli approcci qualitativi utilizzeranno tecniche di rilevazione field quali l’intervista semistrutturata face-to-face o telefonica, oppure la content analysis di documentazione testuale. Quest’ultimo strumento in particolare verrà utilizzato laddove l’informazione rilevante può emergere attraverso l’analisi di documenti di comunicazione e promozione (ad esempio nella Fase B3) oppure di documenti programmatici (Fase B2); quantitativi, tesi a descrivere i fenomeni e a consentire eventuali test di relazioni causali. Gli approcci quantitativi utilizzano dati ottenuti presso banche dati oppure raccolti attraverso questionari a risposta chiusa, con risposte opportunamente codificabili. La raccolta dei dati e delle informazioni, a seconda dell’obiettivo, avviene in duplice maniera: desk, ossia attraverso fonti secondarie disponibili: dalla letteratura a pubblicazioni di varo genere, dall’accesso a banche dati alla disponibilità di informazioni da precedenti attività di ricerca. Questo sistema di rilevazione offre il vantaggio della parsimoniosità della raccolta; field, ossia raccogliendo direttamente il dato presso fonti primarie. La raccolta field consente un duplice vantaggio: da una parte ottenere conoscenza altrimenti non disponibile, dall’altro verificare sul campo informazioni reperite attraverso fonti secondarie. I modelli di elaborazione dei dati utilizzeranno: tecniche di analisi dei testi: queste tecniche consentono di comprendere i fenomeni attraverso l’interpretazione del materiale testuale raccolto; tecniche di analisi multivariata dei dati: applicabili ai dati raccolti tramite questionario strutturato, queste tecniche consentono di misurare i fenomeni. Nella ricerca verranno utilizzate, se opportuno, per individuare l’esistenza di cluster di soggetti all’interno del territorio, omogenei per caratteri ritenuti rilevanti ai fini dell’indagine; tecniche di network analysis: applicate su dati relazionali, offrono la possibilità di individuare le posizioni che occupano i soggetti nelle reti di relazioni, offrendo informazioni circa la struttura delle reti stesse. Questo approccio richiede una preventiva definizione del concetto di “relazione”, che può essere il mero scambio economico nel rapporto cliente-fornitore o, in modo più sofisticato e più adatto al settore indagato, il fatto di lavorare sul medesimo progetto di comunicazione o culturale in genere (la scelta del punto di vista diventa discriminante del tipo di rappresentazione e interpretazione si voglia ottenere della realtà, dunque deve essere definita in via preliminare all’inizio del progetto di ricerca). Si ribadisce come in questa fase preliminare è necessaria una stretta interazione fra i partecipanti al progetto e con il committente, al fine di garantire il più efficace allineamento fra le sue attese e gli strumenti e obiettivi scelti dal gruppo di ricerca e per consentire fra il committente e il gruppo di lavoro un efficace trasferimento di informazioni utili alla ricerca. A tal fine il committente è impegnato nel collaborare pienamente con il gruppo di ricerca, mettendo a disposizione tutte le informazioni possedute e realizzando quanto in proprio potere per facilitare la conduzione dell’intera attività di ricerca Tale fase si concluderà con la riunione del comitato attuatore del 15 marzo p.v 3. Fase A: Analisi di sfondo L’analisi di sfondo costituisce l’essenza della Fase A. Focalizzata su una definizione allargata dei mercati dei beni e delle attività culturali nella provincia di Arezzo e nelle aree limitrofe, consta di un’analisi quali-quantitativa della domanda e dell’offerta occupazionale, con finalità conoscitiva della situazione attuale e di prima valutazione delle potenzialità. I dati raccolti in questa fase costituiscono il punto di partenza per approfondimenti specifici e costituiscono il sostrato per l’analisi indagine delle relazioni fra grandezze microeconomiche e socio-demografiche al fine di consolidare un modello interpretativo. L’analisi di sfondo coniuga tre punti di vista diversi sui mercati dei beni e delle attività culturali sul territorio: quello della demografia degli operatori, quello della proposta formativa, quello dell’offerta e dei consumi di prodotti e attività culturali. Ciascuno dei tre punti di vista viene sviluppato da uno dei partner del progetto, come qui indicato: 3.1 Analisi della demografia degli operatori (dati raccolti ed elaborati da CSA) La raccolta dei dati avverrà attraverso modalità desk e field, concordate a livello di Comitato esecutore. I dati oggetto di rilevazione riguarderanno i seguenti settori, sull’area della provincia di Arezzo e sulle province limitrofe come definito nel presente documento: conservazione, valorizzazione fruizione beni culturali; organizzazione e gestione di eventi; filiere digitali attorno ai beni e alle attività culturali (diagnostica, conservazione e catalogazione, editoria multimediale, portali turistici e e-commerce); 4 filiere turistiche (accoglienza, ristorazione, vendita di prodotti tipici, servizi di accompagnamento turistico, trasporti locali); filiere della comunicazione e della promozione turistica e territoriale (guide turistiche, materiali promozionali, siti web ecc); servizi sul territorio (ristorazione, trasporto, esercizi commerciali – alimenti e bevande) produzione e distribuzione di prodotti della tradizione locale; I dati riguarderanno in particolare (seppure non esclusivamente): elementi demografici degli operatori (imprese, istituzioni, altri soggetti rilevanti) Produzione/ export /natalità e mortalità delle imprese Numerosità e dimensioni (fatturato, addetti) L’analisi registrerà anche: i sistemi dei trasporti sul territorio elementi socio-demografici della popolazione (occupazione, demografia, immigrazione, etc) indicatori di riferimento rispetto ai quali confrontare la specificità del territorio e delle filiere oggetto di indagine le principali aziende operanti sul territorio e individuazione del loro settore di appartenenza, dimensione. Principali aziende/enti nelle città di Pisa,Firenze,Siena, Perugia aggregazioni territoriali: associazioni di comuni, enti di gestione parchi, comunità montane, associazioni di sviluppo promozione turistica, tipologia di offerta, numero di comuni coinvolti, bacino di utenza dimensioni associazioni nel terzo settore: aree di intervento dimensioni tipologia di offerta bacino di utenza Gli output di questa fase di ricerca, da consegnare entro il 30 giugno 2011, sono un database in formato MS Excel, una presentazione in formato MS Powerpoint e un rapporto di ricerca in formato MS Word. Dal rapporto di ricerca deve emergere una chiara rappresentazione del territorio indagato in termini di demografia delle imprese, delle istituzioni e della popolazione e in termini di infrastrutture. 3.2 Analisi della proposta formativa (dati raccolti ed elaborati da UN (per la provincia di Arezzo in dettaglio e per le città attrattori in linea di massima) Oggetto di indagine, attraverso analisi desk e field da concordare a livello di Comitato esecutore, riguarderà l’offerta formativa sul territorio, fra cui sono ricomprese: popolazione studentesca per fasce di età destinatari della formazione continua strutture formative (università - scuole professionali – educazione non formale degli adulti) numero localizzazione output (persone formate/competenze) (livello provinciale sub area comuni) università: corsi di laurea / sede discipline numero di laureati % occupati master (con particolare riferimento alle nuove proposte in tema di contenuti) corsi professionali sul territorio (discipline, tipo di corsi erogati, numero persone formate, occupati e settori in cui lavorano) principali operatori ai fini della presente indagine collaborazioni fra istituti di istruzione / ricerca e altri soggetti, sia sul territorio sia al di fuori del territorio indagato le modalità di progettazione dei percorsi formativi e di accompagnamento alla professione strutture di animazione sul territorio Gli output di questa fase di ricerca, da consegnare entro il 30 giugno 2011, sono un database in formato MS Excel, una presentazione in formato MS Powerpoint e un rapporto di ricerca in formato MS Word. Dal rapporto di ricerca deve emergere una chiara fotografia dell’offerta formativa sul territorio esaminato riguardante le competenze utili alle filiere oggetto di analisi, nonché una chiara rappresentazione dell’attuale profilo di fruitori della formazione. 3.3 Analisi dell’offerta e dei consumi culturali (dati raccolti ed elaborati dal Centro ASK – Università Bocconi con la collaborazione della Provincia di Arezzo e dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. I dati saranno raccolti in dettaglio per la provincia di Arezzo e in linea di massima per le città attrattori). L’analisi, attraverso metodologie desk e field, raccoglierà dati e informazioni sull’offerta e sui consumi culturali e su servizi ad essi connessi, fra cui: consistenza del patrimonio (musei statali, principali musei locali,ecclesiastici, sedi espositive, archeologici paesaggistici, teatri,biblioteche archivi) eventi (fiere, mostre, sagre, festival) consumi culturali (cinema, teatri, biblioteche di pubblica lettura e sistemi bibliotecari) 5 investimenti da parte dello stato della regione, degli enti ecclesiastici e delle fondazioni bancarie in attività di conservazione e valorizzazione e promozione di eventi culturali sponsorizzazioni da parte di privati spesa degli enti locali per promozione turistica / eventi / sviluppo territoriale legato alle filiere oggetto di indagine programmi di restauro/ mostre / eventi nel territorio ricettività alberghiera extra alberghiera Gli output di questa fase di ricerca, da consegnare entro il 30 giugno 2011, sono un database in formato MS Excel, una presentazione in formato MS Powerpoint e un rapporto di ricerca in formato MS Word. Dal rapporto di ricerca dovrà emergere una rappresentazione chiara del patrimonio culturale esistente, dell’offerta di beni e attività culturali e di servizi ad esse connessi, sul territorio oggetto di indagine, nonché dei consumi attuali e degli investimenti in essere. 4. Fase B1: analisi del fabbisogno L’analisi del fabbisogno di competenze rappresenta il primo dei tre approfondimenti successivi all’analisi di sfondo. Svolta da CSA, l’analisi del fabbisogno è volta a indagare e circoscrivere la domanda di competenze tecniche (ad esempio di restauro, di comunicazione e marketing), di competenze artistiche (ad esempio la creazione di mostre, la realizzazione di oggetti artistici) e di competenze contenutistiche (ad esempio la stesura di pubblicazioni) espresse dalle imprese e dalle istituzioni delle diverse filiere indagate nell’analisi di sfondo. L’analisi inoltre è chiamata ad approfondire i metodi di reclutamento oggi seguiti dai soggetti sul territorio, i metodi di reperimento delle risorse (crescita interna, outsourcing, etc), i percorsi di addestramento e di sviluppo delle competenze interne, i progetti di collaborazione per la condivisione di professionalità e competenze, i progetti di investimento e le previsioni in termini occupazionali, e così via. La metodologia adottata per questa indagine è sia desk sia field e ricomprende sia un approccio qualitativo sia uno quantitativo: il primo, fatto di interviste ed eventualmente focus group, sarà volto a circoscrivere il tema e preparare il questionario, mentre il secondo, centrato su una survey campionaria, sarà volto a misurare i fenomeni emersi nella fase qualitativa e a fornire così conoscenza utile alle scelte di azione sul territorio. Gli output di questa fase di ricerca, da consegnare entro il 31 dicembre 2011, sono una presentazione in formato MS Powerpoint con i risultati della indagine qualitativa, un database in formato MS Excel in cui sono compresi i dati raccolti con la survey, e un rapporto di ricerca in formato MS Word. Dal rapporto di ricerca dovrà venire una rappresentazione esaustiva (seppur campionaria) della domanda di competenze che proviene dai soggetti sul territorio e delle loro previsioni per il prossimo futuro. 5. Fase B2: ricerca azione-partecipativa La Fase B2 del progetto di ricerca è volta a fare emergere e raccogliere informazioni sul territorio, tramite un approccio di azione-partecipativa. L’impostazione della ricerca con questo approccio consente di valorizzare sviluppare le competenze dei diversi attori locali grazie al loro coinvolgimento attivo nella realizzazione della ricerca. L’impianto della ricerca non prevede soltanto la raccolta e analisi di dare da dare al territorio affinchè ne venga tenuto conto e se ne faccia uso nella programmazione e nei piani di sviluppo, ma intende coinvolgere il territorio nei diversi ambiti e livelli di articolazione rispetto alla problematica della valorizzazione in chiave produttiva del patrimonio territoriale materiale e immateriale affinchè contribuisca sia all’analisi sia alla individuazione delle soluzioni, con una presa in carico del problema. La ricerca azione-partecipativa prevede un flusso metodologico così schematizzabile: 1. individuazione partecipata del problema specifico oggetto di indagine, tramite interviste, focus group e osservazione partecipata; 2. prima decodifica del problema con utilizzo/valorizzazione prevalente dei saperi dei soggetti coinvolti (come il territorio percepisce il problema e quali soluzioni eventualmente ha trovato); 3. su questa analisi empirica la fase successiva innesta l’analisi economica e del patrimonio territoriale con specialisti del settore, restituendo i risultati agli interlocutori coinvolti; 4. costruzione di ipotesi interpretative e risolutive del problema da parte del territorio con il supporto di esperti; 5. formalizzazione dei risultati e restituzione al territorio sotto forma di seminari e convegni. L’oggetto di indagine della ricerca azione-partecipativa ricomprenderà anche le competenze relative ai beni culturali, fra cui quelle connesse alle filiere dei prodotti culturali, delle industrie culturali, del turismo, della comunicazione, nonché quelle relative al restauro di edifici e monumenti che sono a rischio estinzione, le competenze di frontiera che bisognerebbe radicare sul territorio e infine le competenze legate all'artigianato artistico, all'enogastronomia ecocompatibile, alle colture tipiche. Gli output di questa fase della ricerca, da consegnare entro il 31 dicembre 2011, consistono in una presentazione dei risultati in formato MS Powerpoint in un rapporto di ricerca in formato MS Word e in una relazione circa le attività 6 seminariali e le presentazioni condotte. La documentazione dovrà anche evidenziare le criticità e gli elementi di forza dell’area aretina nonché le proposte che sono emerse dagli attori sul territorio. 6. Fase B3: analisi di posizionamento web In questa fase si intende analizzare il posizionamento dell’offerta di beni ed attività culturali del territorio aretino attraverso le attività di comunicazione poste in essere dagli operatori attraverso i canali digitali. In questo modo sarà possibile rintracciare la posizione dell’offerta aretina sulla mappa delle percezioni dei diversi segmenti di fruitori. Attraverso l’analisi della comunicazione on-line sarà inoltre possibile mappare la rete di attributi e associazioni che caratterizza la proposta culturale del territorio aretino, disponendo di informazioni utili a interpretare non soltanto i flussi turistici, ma anche l’impatto a livello produttivo di un marketing territoriale che faccia leva su un posizionamento consapevole. Di fatto si tratta di individuare gli elementi tipici associati al territorio nella percezione del mercato, così da disporre di uno strumento aggiuntivo per la pianificazione di interventi di policy. L’analisi si avvarrà della metodologia di content analysis della comunicazione veicolata on-line, sia quella istituzionale sia quella non istituzionale. Attraverso metodologie di perceptual mapping sarà possibile tradurre i contenuti in mappe di posizionamento utili a fare sugli elementi di forza percepiti dal mercato rispetto all’area aretina. L’analisi sarà anche in grado di evidenziare eventuali gap nella comunicazione o problemi di altra natura che ne possano minare l’efficacia. Gli output previsti per questa fase della ricerca, da consegnare entro il 31 dicembre 2011, sono una presentazione in MS Powerpoint e un rapporto di ricerca in MS Word, in cui emergano i risultati rilevanti e in primo luogo il posizionamento dell’offerta di beni e attività culturali del territorio aretino. 7. Stesura del Rapporto finale di ricerca Il Rapporto finale di ricerca raccoglie e sistematizza tutti i risultati della ricerche condotte nella Fase A e nella Fase B. Il rapporto finale contiene anche indicazioni in merito alle possibili azioni da intraprendere, coerentemente con gli obiettivi del progetto in cui si inserisce questa ricerca, nonché al modello di analisi dei dati utilizzato e alla sua trasferibilità ad altri contesti territoriali. Il rapporto conterrà la descrizione degli obiettivi, del metodo e dei risultati dell'indagine di sfondo. Il rapporto conterrà inoltre i risultati delle indagini di approfondimento sulla comunità imprenditoriale, i risultati della ricerca azionepartecipativa sul territorio, delle analisi delle campagne di comunicazione e di promozione dei beni e delle filiere culturali. Infine il rapporto evidenzierà possibili idee di progetto/i per mettere in relazione imprenditorialità e filiere associate ai beni culturali. Il rapporto finale di ricerca risulterà così strutturato: 1. Introduzione (contesto, obiettivi di ricerca e soggetti coinvolti) 2. Analisi di sfondo (obiettivi, metodologie e risultati) 3. Analisi di approfondimento (obiettivi, metodologie e risultati dell’analisi di fabbisogno, della ricerca azionepartecipativa e dell’analisi di posizionamento web) 4. Proposta di progetti/azioni da intraprendere sul territorio 5. Modellizzazione della metodologia di raccolta e analisi per una sua trasferibilità ad altri contesti territoriali 6. Conclusioni Tale rapporto, frutto della somma degli output di tutti i diversi momenti della ricerca, viene consegnato in formato elettronico come file MS Word entro il 28 febbraio 2012. Con la consegna del Rapporto finale di ricerca la ricerca si intende conclusa in tutte le sue parti. Tempistica Il progetto avrà durata di 12 mesi e si concluderà ufficialmente con la consegna del rapporto finale di ricerca entro la data del 28 febbraio 2012. Nella tabella seguente si offre una rappresentazione delle tempistiche del progetto, dei ruoli e degli output attesi: Attività Ricerca di sfondo Tempi Febbraio – Giugno 2011 Giugno 2011 Ruolo Tutti Output atteso Tutti Database Presentazioni PPT Report Word Ricerche di profondità Aprile – Novembre 2011 Rapporto ricerche di profondità Dicembre 2011 Tre progetti paralleli: CSA UN ASK Tre rapporti CSA UN ASK Rapporto Analisi di sfondo Presentazioni PPT Report Word 7 Rapporto su trasferibilità del modello di indagine Febbraio 2012 (database) Presentazioni PPT Report Word ASK UN CSA Un piano di lavoro dettagliato, che sintetizza quanto emerso dalla riunione del Comitato del 4 febbraio 2011, è riportato nella tabella seguente: Attività Tempi Ruolo 1.Kick off meeting 4 febbraio Tutti 2.Ricerca di sfondo: raccolta sistematica di dati sul territorio e prima definizione dei confini del progetto Febbraio – Marzo 2011 Tutti 3.Presentazione del progetto al comitato scientifico Da valutare quando è necessario attivare il comitato CRF 4.Prima condivisione con una serie di attori istituzionali Marzo – Giugno 2011 CRF PROV ASK 5.Rapporto ricerca di sfondo Giugno 2011 Tutti 6.Presentazione comitato scientifico Giugno 2011 Tutti – relazioni di CSA UN ASK 7.Ricerche di profondità Aprile – ottobre 2011 Tre progetti paralleli: CSA UN ASK 8.Condivisione risultati e definizione del progetto Fine ottobre – inizio novembre 2011 Tutti 9.Elaborazione proposta Novembre 2011 Tutti CRF PROV ASK 10.Rapporto ricerche di profondità Dicembre 2011 Tre rapporti CSA UN ASK 11.Presentazione comitato scientifico Novembre 2011 Tutti – relazioni di CSA UN ASK 12.Socializzazione sul territorio Novembre 2011 – Gennaio 2012 UN PROV CRF 13.Rapporto su trasferibilità del modello di indagine Novembre 2011- Gennaio 2012 ASK – CSA - UN 14.Piano di sviluppo – presentazione a comitato scientifico Fine Gennaio – Febbraio 2012 Tutti CRF - UN–PROV 15.Divulgazione Febbraio 2012 Tutti CRF- UN –PROV 8