L’Oasi delle Farfalle oggi e domani L’Oasi delle Farfalle è oggi un affascinante spazio didattico-scientifico, il cui scopo è quello di sensibilizzare il pubblico all’attenzione e al rispetto della natura. Oltre 50 specie di farfalle particolarissime, provenienti da Africa, Sud America e Sud-Est Asiatico, per un totale di circa 300 esemplari di, si può ammirare il ciclo di vita e la straordinaria bellezza. Tutte le specie presenti provengono da allevamenti, dunque nessuna di loro è stata sottratta al proprio habitat naturale né la sua presenza lede in alcun modo la tutela delle specie protette. L’Oasi delle Farfalle contiene in nuce le caratteristiche di un progetto più ampio che nascerà a Milano: l’attuale spazio temporaneo di circa 250 mq verrà ampliato, dando vita alla permanente Casa delle Farfalle. Oltre 1000 mq per la futura Casa delle Farfalle di Milano, realizzata su iniziativa dell’Associazione Cometa Divulgazione Scientifica con la collaborazione del Comune di Milano, del Museo di Storia Naturale di Milano e il sostegno di Burgo Energia srl. La serra è ben equipaggiata tanto da garantire buone condizioni ambientali di ventilazione, ombreggiatura, coibentazione e riscaldamento, al fine di mantenere idonei requisiti ambientali per un buon benessere degli animali ospitati e per un discreto confort del visitatore. L’Oasi delle Farfalle è un progetto che nasce dalle attuali conoscenze nell’ambito della divulgazione scientifica; l’enorme spettacolarità del percorso lo rendono un mezzo efficace per diffondere una maggiore conoscenza delle scienze naturali. Il biologo-entomologo Francesco Barbieri, curatore scientifico della mostra, ha concepito la casa come un preludio al futuro centro di educazione ambientale che mira alla comprensione del concetto di biodiversità, per imparare a conoscere e tutelare la natura in tutte le sue forme. Il percorso espositivo e le specie ospitate Attualmente il percorso espositivo è molto semplice; esso si snoda in un’ area di circa 250 mq all’interno della quale è possibile ammirare il caleidoscopico mondo delle farfalle; gli animali più variopinti che esistano. All’interno dell’area è stata ricreata una calda e suggestiva serra tropicale, la quale riproduce una fedele foresta pluviale dove, tra tante piante di diverse specie, sono libere in volo, oltre 50 specie di farfalle particolarissime, provenienti da Africa, Sud America e Sud-Est Asiatico, per un totale di circa 300 esemplari. Nella serra, oltre alle farfalle, ci sono anche vari esemplari di animali, appartenenti alle singole aree geografiche sopra citate. Appena entrati, si è introdotti alla singolare mostra dal titolo “Mimetismo: la strategia dell’inganno”: un esposizione naturalistica dedicata ai professionisti del camuffamento, capace di raccontare, la straordinaria strategia adottata dagli organismi viventi per somigliare a qualcosa che non sono. La mostra si sviluppa nell’area vera e propria della serra, in questo modo si ha la possibilità di visitare “la mostra nella mostra”, nel senso che in mezzo a piante, terrari con varie specie di animali viventi, e farfalle in volo, si possono osservare le immagini che raccontano il mimetismo. All’interno della serra è stata posta anche un incubatrice dove le crisalidi vengono mantenute a particolari condizioni ambientali per far nascere le farfalle. L’incubatrice è dotata di un sistema di umidificazione in grado di mantenere un’umidità costante compresa fra il 75% e 85% ed un sistema di riscaldamento per mantenere una temperatura di 25-28 °C, caratteristiche indispensabili per il mantenimento delle crisalidi e per favorire un corretto sfarfallamento. Le crisalidi vengono appese attraverso il loro filo di seta su appositi pannelli, per evitare che il meconio emesso dalle farfalle appena nate cada sulle crisalidi sottostanti e per favorire una corretta asciugatura delle ali. Le farfalle vengono successivamente liberate nello specifico ambiente attraverso una finestra a scorrimento. Vi è, naturalmente, una ricca presenza di piante fiorite dalle quali le farfalle si nutrono succhiandone il nettare; in diversi punti, inoltre, sono posizionati particolari contenitori dove, viene versata una soluzione dì acqua e zucchero (al 10%), o acqua e miele, utilizzata dalle farfalle per alimentarsi. Orari di apertura Da martedì a venerdì, dalle ore 10.00 alle ore 13.00: gruppi organizzati e scolaresche, su prenotazione Dalle ore 14.00 alle ore 19.00 per il pubblico Nei giorni festivi e week-end dalle ore 10.00 alle ore 19.00 Biglietteria Intero (dai 10 ai 65 anni): 5 € Ridotto (dai 4 ai 10 anni e over 65): 3 € Ingresso gratuito per bambini fino ai 4 anni e portatori di handicap Infoline per il pubblico: 348.1646936 Infoline per le scolaresche: 02.88463/293 -289 (scuole e gruppi) Le Specie Ospitate: Kallima paralekta Nome Comune: Farfalla Foglia Curiosità: Grossa farfalla della famiglia delle Ninfalidi, propria dell'Oriente tropicale. E’ uno dei esempi più spettacolari di mimetismo criptico. Quando questa farfalla apre le ali, mostra gli splendidi colori arancio e blu della parte superiore, colori utili nel riconoscimento tra individui e nel corteggiamento. In questo tipo di farfalla il criptismo raggiunge i massimi livelli, essa, infatti risulta indistinguibile dalle foglie secche degli alberi su cui vive, "ricopiandone" persino le nervature. Hamadryas feronia Nome Comune: Curiosità: Questa farfalla ha la particolarità di emettere suoni. Produce una sorta di click quando è in volo, probabilmente per comunicare con gli individui della stessa specie. Essa è l’unica farfalla diurna che si mimetizza ad ali aperte, infatti, la sua colorazione simile ad una corteccia, la rende difficile da individuare. Hymenopus coronatus Nome comune: Mantide Orchidea Curiosità: Specie molto antica. La sua vivace colorazione, ed i disegni lungo il corpo, permettono a queste specie di mimetizzarsi perfettamente con le orchidee, sulle quali si posa in attesa della preda. La mantide orchidea abita le foreste tropicali di tutto il mondo eccetto l'Australia. Le espansioni fogliari simili a petali, e la vivace colorazione fanno sì che la mantide assomigli moltissimo alle orchidee. Questa somiglianza le garantisce una mimetizzazione perfetta: i predatori come uccelli e lucertole la scambiano per un'orchidea, mentre i piccoli insetti, che si posano su di lei perché simile al fiore, vengono attaccati dalla sua forza. Immobile la mantide attende che una vittima si avvicini; l'unico suo movimento è un lento dondolio che la fa rassomigliare ad un delicato fiore che ondeggia per la brezza. Chelus fimbriatus Nome Comune: Tartaruga mata mata Curiosità: Probabilmente è la più singolare tra le tartarughe palustri per il suo aspetto assolutamente inconfondibile e per le abitudini esclusivamente acquatiche. Vive nelle regioni settentrionali dell' America del Sud e in particolare nell'immenso bacino del Rio delle Amazzoni (ma anche in Venezuela, nella Guyana e nel Suriname ) e in qualche zona dell' America centrale. E' una delle tartarughe più strane, caratteristica che la rende molto ricercata sul mercato. Il carapace, lungo fino a 50 cm, è molto appiattito, da cui il nome tartaruga foglia, spesso incurvato e con caratteristiche carenature, di solito ricoperte di alghe o fanghiglia. Il colore è marroncino scuro. Il collo e la testa possono raggiungere quasi la lunghezza del carapace, e si presentano con diverse appendici e frastagliature, che accentuano il mimetismo. La testa è molto larga e piatta, la bocca enorme e larga come l'intera testa. Morpho peleides Nome comune: Morfo Blu Curiosità: La brillante colorazione iridescente è un importante segnale di riconoscimento ed ha anche la funzione di disorientare i predatori. Il volo irregolare di questa farfalla in fuga appare come una sequenza disordinata di “lampi” di colore che non permettono a chi l’osserva di determinarne la direzione. Tutti gli animali esposti provengono da allevamenti e non sono in alcun caso prelevati dall’ambiente naturale. Il loro mantenimento è in ottemperanza al Regolamento Comunale di Tutela degli Animali e viene garantita la salvaguardia del loro benessere Piantina Struttura Il Mimetismo: la strategia dell’inganno La vera novità di quest’anno è la singolare mostra dal titolo “Mimetismo: la strategia dell’inganno”, un percorso espositivo dedicato ai professionisti del camuffamento, capace di raccontare la straordinaria strategia adottata dagli organismi viventi per somigliare a qualcosa che non sono. Questa mostra ha lo scopo di presentare al visitatore una delle strategie naturali più diffuse: l’arte dell’inganno definita “mimetismo”, sembrare qualcosa che non si è al fine di trarne un vantaggio nella lotta per la sopravvivenza. Dai colori agli odori, dalle forme ai sapori, fino ai suoni e ai comportamenti: tutto è riproducibile dai maghi del mimetismo animale e vegetale, che hanno fatto di questa loro capacità un mezzo per sopravvivere nel proprio habitat. Vi sono vari tipi di mimetismo; Mimetismo criptico: senza dubbio il più diffuso, e riguarda gli organismi che imitano l’ambiente circostante con forma, colore o ambedue le cose. Gli animali fingono, infatti, di essere foglie o rami, questo per non farsi individuare e quindi per difendersi ma anche per avvicinare la possibile preda. Ne è un esempio l’insetto foglia, che imita perfettamente le piante dove vive e si nutre. Il mimetismo fanerico: In questo caso ad essere imitato non è l’ambiente, ma un altro animale, un esempio è dato da quei animali che imitano specie velenose per scoraggiare i predatori. Un esempio è dato dalla farfalla cobra, che grazie al disegno presente sull’apice delle ali anteriori, ricorda la testa di un serpente temuto da molti animali insettivori. Tutto questo affascinante mondo del mimetismo potrà essere scoperto all’interno dell’Oasi delle Farfalle di Milano: farfalle mimetiche che fingono di essere animali velenosi ma non lo sono; i classici insetti foglia e stecco; la meravigliosa Mantide Orchidea, insetto che appare identico ad un fiore per non farsi riconoscere dagli insetti di cui si nutre; la Tartaruga Foglia, che pesa 30 Kg e proviene da Rio delle Amazzoni, la quale identica alla foglia, riesce così a camuffarsi e a non farsi riconoscere dai pesci verso i quali tende gli attacchi; ragni che sembrano fiori; inoltre esistono dei fiori che imitano odori sgradevoli o particolari, per attirare le mosche che serviranno alla loro impollinazione. Questi sono solo alcuni dei maestri del trasformismo che il pubblico potrà ammirare all’Oasi. Oltre agli esemplari vivi i visitatori saranno guidati in questa intrigante scoperta, da pannelli didascalici ricchi di curiosità e spiegazioni sulle più stravaganti strategie mimetiche.