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(Trascrizione integrale)
Centro dell’Opera, 3 dicembre 2016
UPM 2016-2017
“L’Abbandonato: il punto di incontro”
Renata Simon e Francisco Canzani
Introduzione al Corso
Renata: Ben trovati tutti qui in questa sala e anche tutti quelli lontani geograficamente.
Seguiamo anche quest’anno, come negli anni scorsi, l’approfondimento del punto della spiritualità
dell’anno ideale.
E il titolo di tutto il corso di quest’anno è appunto: L’Abbandonato: il punto d’incontro.
Possiamo chiederci ancora una volta, perché studiamo? Perché facciamo questa fatica?
Possiamo darci varie risposte. Forse la risposta più profonda ce l’aveva indicata Chiara, quando
aveva fondato questa Università Popolare Mariana e ci diceva che il motivo più profondo, perché
studiamo è: per poter amare sempre di più, sempre di più Dio e sempre di più l’uomo, perché
quando si conosce meglio una cosa la si può amare meglio. Perciò questo è il motivo più profondo.
Francisco: Sì. Sapete che c’è una bella citazione di Papa Francesco nell’Evangelii Gaudium,
che dice: “La grazia suppone la cultura”, al 115 di EG. “E il dono di Dio si incarna nella cultura di
chi lo riceve”.
Vi ricordate quell’antico assioma della tradizione della Chiesa, che diceva: La grazia suppone
la natura. Invece lui dice: “La grazia suppone la cultura”. E qui Papa Francesco applica questo
pensiero alle culture dove ognuno di noi è nato, quindi la grazia agisce in quella cultura determinata
lì. Ma per analogia possiamo applicarlo anche alla densità culturale, allo spessore culturale dove la
grazia agisce. Quindi uno spessore culturale, una densità culturale che dobbiamo accrescere sempre
di più.
Come sapete la nostra Università Popolare Mariana, questo termine “popolare” è importante
perché si può dire popolare, vuol dire semplice, vuol dire agevole, fruibile, vuol dire “tutti
accediamo”, come abbiamo ben detto l’anno scorso. Ma “popolare” vuol dire anche “per tutto il
popolo”, e tutto il popolo è formato da persone diverse, anche da persone che hanno delle esigenze
culturali importanti. Allora noi ci muoviamo cercando di essere semplici, però senza nascondere
che dobbiamo imparare, che abbiamo delle esigenze di conoscenza che cerchiamo, tutti quanti, di
coprire.
Adesso prendiamo la parola “università”, un’università come Sophia, ad esempio, da dove
vengono i nostri professori oggi, ha un ventaglio di discipline, non soltanto la teologia, e,
ascoltando tanti di voi, in questo tempo abbiamo pensato che lo studio dell’UPM non poteva
soltanto affrontare le materie teologiche della teologia dogmatica, la scienza biblica o della dottrina
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sociale della Chiesa, ma che doveva ampliarsi, aprirsi ad altre discipline che prendono la parola in
questo caso qua.
Come vedete in questo corso c’è una grande parte dedicata alle materie tradizionali e alcune
proposte di novità.
Renata: Infatti le due lezioni di oggi trattano di filosofia e forse vi chiedete perché abbiamo
scelto proprio delle lezioni di filosofia all’inizio di questo corso dell’UPM.
Abbiamo notato in questi anni che molti di voi ci hanno posto delle domande, cioè non solo qui
nell’ambito europeo, ma anche nell’ambito dei continenti, e spesso le domande poste riguardavano
delle questioni molto dibattute al giorno d’oggi, anche questioni che riguardavano l’uomo,
l’antropologia, per esempio. E abbiamo visto che per trovare veramente delle risposte adeguate e
fondate a queste domande e a questi fenomeni che oggi attraversano praticamente tutto il nostro
globo dobbiamo porci le domande di fondo. La scienza che si pone le domande di fondo è, appunto,
la filosofia perciò abbiamo invitato oggi due filosofi per farci questa prima lezione che è fatta in due
parti.
Qualche volta infatti qualcuno ci chiede: dateci delle indicazioni su certi fenomeni. Vorremmo
che l’Opera si esprimesse su certe domande che girano un po’ il globo. Come, per esempio, i
fenomeni, diciamo, delle teorie del gender, oppure fenomeni di altre discipline. E così abbiamo
capito che tanti di voi vorrebbero subito avere una risposta su una valutazione etica su un
argomento. Ma prima di poter dare una valutazione etica su un fenomeno, bisogna veramente
conoscere il fenomeno. Perciò oggi mettiamo delle fondamenta a delle questioni molto generali.
Valentina e anche Gianluca hanno dato come titolo al loro intervento: Le domande dell’uomo
contemporaneo al confine tra senso e non senso.
Adesso mi immagino che qui ascoltano anche alcuni, forse, dall’Africa o anche dall’Asia, che
già in questo titolo forse non si ritrovano tutti, perché certe espressioni della filosofia sono legate
anche all’ambiente culturale dove sono nate e di sicuro ci saranno delle domande diverse che
nascono nei vari continenti, perciò oggi delle domande, delle tante domande, tratteremo solo alcune.
Nel corso invece dell’UPM, che seguiremo nelle prossime lezioni, forse saranno soddisfatti di
più quelli che hanno un approccio da un altro continente, perché abbiamo cercato di prendere poi
dei relatori anche di altri continenti.
Chiara, una volta, alla Scuola Abbà ha detto esplicitamente che dovevano studiare tutte le
filosofie, non solo quelle che così a prima vista sembravano più consone con la nostra fede. E
proprio alla rappresentante della filosofia di quella volta, che era nella Scuola Abbà, ad Anna Pelli,
diceva Chiara: “Tu devi studiare tutte le filosofie, proprio tutte, perché devi saper cogliere anche in
quelle che ci sembrano più lontane dal nostro punto di vista quel qualcosa di vero che esse
contengono e che deve essere salvato”.
Perciò noi ci accostiamo adesso a certe questioni anche filosofiche.
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Francisco: Sì, questo di Papa Francesco, che “la grazia suppone la cultura”, suppone le culture,
ci presenta una sfida che in ogni posto ci vogliono delle mediazioni, ci vogliono dei passaggi per
capire una domanda nel suo dovuto contesto.
E quindi noi sappiamo che in tutto il mondo, adesso che ci seguono da tante parti o in tanti posti
del mondo, ci sono dei professori locali; professori locali che hanno questa funzione, devono
prendere, possono prendere i contenuti che oggi esponiamo e tradurli in maniera adeguata al loro
contesto. Questa è una cosa fondamentale. Comunque metteremo sul sito anche la trascrizione di
questa lezione, non soltanto il testo che Gianluca e Valentina hanno preparato, ma la trascrizione
della lezione che è sempre più semplice, più facile da seguire, in maniera che se qualcuno non ha
questo aiuto nella zona può attingere direttamente a questo testo.
E dopo voi avrete notato, quelli che seguite l’UPM da più di 30 anni, da 36 anni alcuni di voi la
seguite, che siamo passati da 4 lezioni nel 2014 a 10 lezioni. Allora dobbiamo studiare due volte e
mezza in più per l’esame, sarebbe la… Sapete come è, sempre si vuole…: che devo studiare per
l’esame? Così.
Allora per andare incontro a questa difficoltà, diciamo così, abbiamo pensato di organizzarci in
questo modo - anche lo dico per tutti quelli che ci seguono nel mondo -, dopo vi faremo sapere
esattamente i titoli, ma ci saranno 3 o 4 lezioni obbligatorie, che tutti dobbiamo studiare per l’esame
e altre due opzionali. Quindi delle 10 lezioni, 4 obbligatorie, o 3 o 4, dobbiamo ancora definire, e
(del)le altre opzionali, ne scegliamo due. Quindi che ognuno studierà 5 o 6 lezioni per l’esame.
Dopo studiamo qui insieme tutti quanti.
Così con libertà e con determinazione ascoltiamo queste lezioni e vi presentiamo i nostri relatori
di oggi, i nostri professori: Valentina Gaudiano. Lei è dottore di ricerca, un dottorato preso
all’università di Monaco in Filosofia, dedicato questo dottorato al fenomeno dell’amore in Dietrich
von Hildebrand. Ha fatto una tesi su Edith Stein, opportunamente, quando ha fatto la laurea.
Attualmente sta facendo un post-dottorato a Sophia sulla questione dei rapporti interpersonali tra
unità e distanza.
A Sophia è incaricata del corso su Conoscenza e Verità. Inoltre è mediatrice del dialogo
filosofico con giovani adolescenti. Si occupa anche di formazione dei training, di quelli che si
occupano diciamo così, del dialogo filosofico.
Renata: E io vi presento l’altro relatore, che è Gianluca Falconi. Lui è anche un dottore di
ricerca e ha fatto il dottorato presso l’università di Chieti in Italia, in Filosofia, dedicato ai
fondamenti filosofici del pensiero di Hans Urs von Balthasar; e attualmente sta svolgendo un lavoro
di ricerca sulla fenomenologia francese presso l’Istituto Catholique di Parigi. A Sophia è professore
incaricato del corso di Lineamenti di fenomenologia.
Francisco: Non vi spaventate con questi curriculum, perché loro cercheranno di parlare il più
semplicemente possibile. Ringraziamo la loro disponibilità. (Applausi)