Sperimentazione algoritmo di percorso (A) e nuovi Livelli Isogravità (B) I risultati della sperimentazione 30 luglio 2014 [email protected] [email protected] Algoritmo di percorso • L’algoritmo • La popolazione di studio • Il grado di accordo tra le indicazioni e il programmato – Distribuzione di frequenza – Accordo su base individuale • Conclusioni Algoritmo per l’indicazione al percorso (algoritmo A) La popolazione di studio 950 soggetti in 7 zone distretto provenienti da tutte le AV Zona N % Arezzo 69 7.3 Bassa val di Cecina 109 11.5 Firenze 436 45.9 Grosseto 64 6.7 Lucca 53 5.6 Pisa 140 14.7 Valdinievole 79 8.3 Totale 950 100 La distribuzione di frequenza Suddivisione dei valutati: -nei tre livelli dell’algoritmo (Alta Priorità RSA, Bassa Priorità, Domiciliare) -nei diversi PAP pianificati dalle UVM 100% 10 7 rsa permanente rsa temporanea 13 80% 24 centro diurno alzheimer 2 6 centro diurno 60% ass. dom./centro diurno/rsa 31 ass. dom. diretta 40% 69 ass. dom. indiretta 20 RSA alta priorità 20% RSA bassa priorità 18 0% Domiciliare UVM AlgoritmoA Accordo su base individuale tra indicazione dell’algoritmo e PAP definito dall’UVM 51 Alta priorità 19 16 5 rsa permanente 10 rsa temporanea Bassa priorità 23 17 11 33 10 centro diurno 14 centro diurno alzheimer Domiciliare 4 9 8 3 32 22 ss. dom./centro diurno/rsa 23 ass. dom. indiretta 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% ass. dom. diretta Il 31% (19 casi) dei soggetti con Indicazione Alta Priorità per RSA non hanno un PAP RSA permanente o temporanea: (incapacità della scheda sociale di rilevare le potenzialità assistenziali della famiglia o della rete sociale dell’assistito) Il 13% (86 casi) dei soggetti con Indicazione al Percorso Domiciliare hanno un PAP RSA permanente o temporaneo: in quasi la metà di questi (40) casi il PAP UVM è di RSA temporanea,in 11 casi la scheda sociale sovrastima le potenzialità assistenziali della famiglia, in 10 casi vi è un rifiuto dell’anziano o della famiglia al percorso domiciliare, più o meno circostanziato da motivi di stress del care-giver. Accordo su base individuale tra PAP definito dall’UVM e indicazione dell’algoritmo Alta priorità centro diurno alzheimer 11 centro diurno ass. dom. diretta 95 3 ass. dom. indiretta 2 3 24 73 13 86 16 81 rsa temporanea 12 Specificità dell’algoritmo : rsa permanente 0% • Domiciliare 89 5 ss. dom./centro diurno/rsa • Bassa priorità 34 55 29 44 20% 40% 27 60% 80% 100% Il 27% (29 casi) dei soggetti con PAP RSA permanente ha indicazione al percorso domiciliare. Le motivazioni prevalenti a sostegno del PAP residenziale sono state nel 20% dei casi un rifiuto del PAP domiciliare (6), nel 27% casi una sottostima da parte della scheda sociale delle reali possibilità assistenziali della famiglia. Il 15% dei soggetti con PAP AD diretta o indiretta hanno indicazione per Alta o Bassa priorità per RSA. Nel 22% di questi casi la scheda sociale sottostima le capacità assistenziali della famiglia (17 casi), in 4 casi si tratta di pazienti psichiatrici e in 2 di dementi. Non escludiamo che parte dei PAP domiciliari siano stati una conseguenza della carenza dell’offerta residenziale. Conclusioni Algoritmo per l’indicazione al percorso (A) • • • • • La “face validity” è stata confermata L’adesione alle indicazioni dell’algoritmo non implicherebbe necessariamente un aumento della percentuale di PAP di tipo residenziale permanente La correlazione su base individuale tra indicazione dell’algoritmo e PAP definito dall’UVM è soddisfacente e le discordanze sono in gran parte spiegabili Nel complesso dunque si suggerisce l’adozione dell’algoritmo in oggetto, previa revisione delle modalità di compilazione e dei criteri utilizzati per il calcolo dei punteggi della scheda sociale. L’allineamento deve essere portato anche all’interno del programma utilizzato per l’inserimento dei dati in modo uniforme fra le zone Manca ancora l’indicazione ai servizi semi-residenziali e residenziali specialistici Algoritmo nuovi livelli di isogravità • L’algoritmo • La popolazione di studio • Il grado di accordo tra le indicazioni del nuovo e del vecchio algoritmo e quanto ritenuto appropriato dalle UVM (teorico) – Distribuzione di frequenza – Accordo su base individuale (nuovo vs teorico) vs (vecchio vs teorico) • Conclusioni Nuovi livelli Isogravità (algoritmo B) Distribuzione di frequenza 100% 10 11 19 90% 80% 70% 39 39 22 60% 5 4 Nuovi livelli Isogravità VS Livelli isogravità appropriati secondo le UVM (di seguito “teorici”) VS Livello Isogravità Attuale 3 50% 2 32 40% 0 24 33 30% 20% 11 12 6 10% 6 9 9 8 9 2 0% Vecchio 1 Teorico Nuovo nei soggetti in cui l’indicazione dell’Algoritmo A è per un PAP Domiciliare o a Bassa priorità per RSA. Accordo su base individuale (nuovo vs teorico) (attuale vs teorico) Agreement: nuovo vs teorico = 56.8% attuale vs teorico = 74.6% Accordo su base individuale (nuovo vs teorico) Come nel vecchio – demenza ! Come nel vecchio – accesso al fondo ! Peggio che nel vecchio – inerzia per adesione al vecchio + RSA ! (attuale vs teorico) Agreement: nuovo vs teorico = 56.8% attuale vs teorico = 74.6% Peggio che nel vecchio – inerzia per adesione al vecchio In sintesi: – inerzia dell’UVM sul vecchio livello isogravità per cui tendono a non accogliere il nuovo soprattutto laddove, nei primi tre livelli, questo abbassa la classificazione del soggetto, e nel livello 4 dove questo alza la classificazione – attribuzione di livello isogravità a sostegno di una particolare tipologia di PAP non attribuibile per regolamenti locali a soggetti al di sotto di un certo punteggio Ma anche – sotto o sovrastima delle capacità assistenziali delle famiglie degli indicatori IACA, che richiederebbero pertanto di essere analizzati alla luce dell’applicazione dei nuovi algoritmi e uniformati nei criteri tra le varie zone distretto (es: inclusione o esclusione della badante dal calcolo, punteggi da attribuire ad eventuali risorse familiari o extrafamiliari disponibili all’aiuto ecc.) – ad una sottostima delle condizioni sanitarie, soprattutto nei casi di assenza di bisogni infermieristici rilevanti. Conclusioni • • • • • • La “face validity” è stata confermata L’adesione alle indicazioni del nuovo algoritmo implicherebbe una riduzione della percentuale dei livelli isogravità maggiori o uguali a 4 La correlazione su base individuale tra indicazione del nuovo algoritmo e quanto ritenuto appropriato dall’UVM è inferiore alla correlazione tra indicazione del vecchio algoritmo e quanto ritenuto appropriato dall’UVM Le discrepanze possono essere in parte spiegate ma dall’inerzia rispetto all’indicazione dell’algoritmo attuale e alle “forzature” dell’UVM L’uso combinato e appropriato dei due nuovi algoritmi, accompagnato da una modifica dei criteri di accesso alle prestazioni da parte delle persone con demenza ancora auto-sufficienti, renderebbe probabilmente le indicazioni date dal nuovo algoritmo più condivisibili … Da consolidare e allineare l’utilizzo delle schede sociale e sanitaria