Palazzo Cesaroni Piazza Italia, 2 - 06121 PERUGIA Assemblea legislativa http://www.consiglio.regione.umbria.it e-mail: [email protected] ATTO N . 1108 INTERROGAZIONE del Consigliere CARBONARI “ACCORDO REGIONALE PER LA DISCIPLINA DEI RAPPORTI CON LE FARMACIE PUBBLICHE E PRIVATE EX DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 705/2016 - RAGIONI DEL PROGRESSIVO ABBANDONO DEL SISTEMA DI " DISTRIBUZIONE DIRETTA" , IN CONTROTENDENZA CON IL RESTO D'ITALIA, NONOSTANTE FORTI RISPARMI OTTENIBILI, MINORE RISCHIO DI FRODI E MAGGIORE COMODITA' PER I PAZIENTI - INFORMAZIONI DELLA GIUNTA REGIONALE AL RIGUARDO” Depositato alla Sezione Flussi Documentali, Archivi e Privacy il 18/04/2017 Trasmesso al Presidente della Giunta regionale il 18/04/2017 Palazzo Cesaroni Piazza Italia, 2 - 06121 PERUGIA Tel. 075.576.3262 - Fax 075.576.3013 http://www.consiglio.regione.umbria.it e-mail: [email protected] ! Gruppo assembleare Movimento 5 Stelle Umbria INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA ai sensi dell’art. 88 Regolamento interno dell’Assemblea legislativa OGGETTO: Accordo regionale per la disciplina dei rapporti con le farmacie pubbliche e private ex DGR 705/2016. Ragioni del progressivo abbandono del sistema di “distribuzione diretta”, in controtendenza con il resto d’Italia, nonostante forti risparmi ottenibili, minore rischio di frodi e maggiore comodità per i pazienti. PREMESSO CHE l’articolo 8 del decreto legge 18 settembre 2001 n. 347 (convertito con legge 16 novembre 2001 n. 405) prevede “Le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, anche con provvedimenti amministrativi, hanno facolta' di: a) disporre che nel proprio territorio le categorie di medicinali che richiedono un controllo ricorrente del paziente siano erogate agli assistiti dal Servizio sanitario nazionale direttamente tramite le proprie strutture aziendali. Nell'attuare tale modalita' di erogazione deve essere garantita l'economicita' e la non difficoltosa reperibilita' dei farmaci; b) stipulare accordi con le associazioni sindacali delle farmacie convenzionate, pubbliche e private, per consentire agli assistiti di rifornirsi dei medicinali di cui alla lettera a) anche presso le farmacie predette c) assicurare l'erogazione diretta da parte delle aziende sanitarie dei medicinali necessari al trattamento dei pazienti in assistenza domiciliare, residenziale e semiresidenziale”, introducendo due differenti (e potenzialmente compatibili) sistemi di “distribuzione diretta” (DD) e “distribuzione per conto” (DPC). PREMESSO INOLTRE CHE la Regione Umbria, con deliberazione della Giunta regionale 27 giugno 2016 n. 705, ha aggiornato l’ “Accordo regionale per la disciplina dei rapporti con le farmacie pubbliche e private ai sensi dell’art. 8, comma 2, del D.Lgs 502/92 e s.m.i” fino al 31 dicembre 2019. Con esso sono stati notevolmente ampliati i farmaci distribuiti mediante DPC. Nel complesso ben 167 principi attivi (Allegato A all’Accordo e tutti quelli che saranno classificati da AIFA in A-PHT successivamente alla data di sottoscrizione dell’accordo) vengono distribuiti mediante DPC, mentre solo 25 principi attivi sono soggetti a distribuzione diretta (DD). La remunerazione per il servizio della filiera distributiva riferito alle movimentazioni effettuate su tutto il territorio regionale è stata determinata in 4,90 euro (IVA esclusa) per ciascun pezzo dispensato (con alcune ridotte variazioni in casi particolari). Palazzo Cesaroni Piazza Italia, 2 - 06121 PERUGIA Tel. 075.576.3262 - Fax 075.576.3013 http://www.consiglio.regione.umbria.it e-mail: [email protected] ! Gruppo assembleare Movimento 5 Stelle Umbria CONSIDERATO CHE secondo le entusiastiche dichiarazioni di Federfarma Umbria a seguito di tale accordo, si apprenderebbe che “rimangono invariati i compensi per la dpc, che però passa da 600mila a 900mila pezzi all’anno, cala del 20% la remunerazione su ossigeno e diabetica («ma il decremento lo assorbiranno interamente i produttori») e infine si riduce della stessa quota il compenso per il Cup. Sull’altro piatto, invece, la Regione mette l’impegno a far passare dalle farmacie del territorio ex Osp-2 e nuovi farmaci per l’Hcv. E il capitolo farmacia dei servizi, con i titolari coinvolti (e remunerati) nello screening di colon retto, malattie cardiovascolari e Inr”. CONSIDERATO INOLTRE CHE il meccanismo DPC è più complicato stante il maggior numero di soggetti coinvolti (ASL, distributore intermedio e farmacia) rispetto al sistema DD (mediante il quale le medicine vengono consegnate al paziente direttamente dalla ASL competente, talvolta anche con servizio a domicilio nei casi più gravi), aumentando anche il rischio di eventuali frodi, stante il più difficile controllo, come purtroppo varie inchieste giudiziarie e scandali in Italia hanno mostrato. Il sistema DPC implica per il paziente una procedura più scomoda per l’ottenimento dei farmaci, dovendo questo ogni volta richiedere la ricetta dal medico curante e poi recarsi in farmacia, rispetto al sistema di distribuzione diretta, più rapido e con possibilità di effettuare consegne a domicilio per i pazienti più gravi (come dimostrerebbero i modelli virtuosi realizzati in Regioni quali Toscana, Liguria, Emilia Romagna, ecc.). Il sistema DPC è inoltre più costoso rispetto al sistema DD, il quale costa alla Pubblica Amministrazione 1,90 euro per ciascuna confezione dispensata (calcoli effettuati dalla Regione Emilia Romagna). Tale consistente risparmio ottenibile con sistema DD, rispetto al sistema DPC, è stato ribadito in più occasioni anche dalla Corte dei Conti. Solo per citare un esempio, la Sezione Liguria nella Requisitoria del pubblico ministero nel giudizio di parificazione del Rendiconto generale della Regione Liguria per l’esercizio finanziario 2015 scrive “Al fine di un ulteriore contenimento della spesa farmaceutica convenzionata … occorrerebbe un maggiore ricorso alla distribuzione diretta, cresciuta, a livello nazionale, con punte di oltre il 40% in alcune regioni particolarmente virtuose (Toscana ed Emilia)… La ASL 1 Imperiese, infatti, fino ad ora non si è avvalsa della modalità di erogazione dei farmaci [DPC] … garantendo comunque la massima capillarità dell’assistenza (in particolare, la distribuzione domiciliare raggiunge circa 1.600 Palazzo Cesaroni Piazza Italia, 2 - 06121 PERUGIA Tel. 075.576.3262 - Fax 075.576.3013 http://www.consiglio.regione.umbria.it e-mail: [email protected] ! Gruppo assembleare Movimento 5 Stelle Umbria assistiti, in gran parte anziani, disabili, persone che non possono accedere alle farmacie aziendali). Proprio per aver adottato questa tipologia di organizzazione la ASL 1 risulterebbe aver conseguito anche riconoscimenti a livello nazionale … ed europeo … Nel predetto sito internet aziendale si trova anche un’ analitica dimostrazione del risparmio conseguito dalla ASL 1, mediante l’utilizzo integrale della distribuzione diretta dei farmaci tramite strutture pubbliche piuttosto che il sistema misto … per il solo 2015 il risparmio netto di spesa (tenuto conto anche dei costi della distribuzione diretta) sui farmaci distribuiti direttamente dalla ASL, rispetto alla spesa che sarebbe derivata dall’utilizzo della modalità della “cessione per conto” per i medesimi farmaci, è stato pari a € 1.276.783,76”. Inoltre dal recentissimo rapporto (marzo 2017) del primo gruppo di lavoro sull’erogazione dei farmaci in forma diretta (DD) e per conto (DPC) tenuto presso l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) si evince che “dove si registra un maggiore utilizzo della DPC rispetto alla DD, aumenta la compartecipazione da parte dei cittadini; tali diseguaglianze si ripercuotono sui cittadini, non solo da un punto di vista strettamente assistenziale, ma anche da un punto di vista economico”. CONSIDERATO INOLTRE CHE secondo l’ultimo rapporto dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) sul monitoraggio della spesa farmaceutica (gennaio-settembre 2016) la spesa per distribuzione diretta dei farmaci è aumentata del 19% su base annua, per un totale di 4,10 miliardi di euro. SI INTERROGA LA GIUNTA per sapere le ragioni che hanno portato la Giunta a sottoscrivere il sopracitato Accordo regionale per la disciplina dei rapporti con le farmacie pubbliche e private abbandonando quasi totalmente il sistema di distribuzione diretta dei farmaci in Umbria, in controtendenza con le altre Regioni italiane e nonostante i numerosi vantaggi per i pazienti, minori rischi di frode e significativi risparmi ottenibili da un maggiore (o totale) utilizzo della distribuzione diretta dei farmaci, chiarendo se e come intenda eventualmente rivedere in futuro tale accordo che è andato a forte vantaggio degli operatori farmaceutici, come ostentato dalla stessa Federfarma Umbria. Perugia, 15 aprile 2017 Maria Grazia Carbonari