Scheda riassuntiva 3 capitoli 13-15 Cinematica Moto del punto Traiettoria: successione dei punti occupati dalla massa puntiforme in movimento. Posizione sulla traiettoria (x): distanza, misurata lungo la traiettoria, da un punto di riferimento. Stabilendo un verso positivo, si attribuisce un segno in base alla posizione rispetto all’origine. Per definire la posizione nello spazio occorrono tre coordinate, nel piano due coordinate cartesiane x, y oppure le coordinate polari r, a. Equazione oraria del moto: relazione tra la posizione e il tempo: x = x (t) Spazio percorso (s): per un moto con verso costante coincide con il valore assoluto della differenza fra la posizione finale e quella iniziale s = |x2 – x1| Velocità media: rapporto tra spazio percorso e tempo impiegato Vm = s = Dx Dt Dt Come grandezza vettoriale tra due punti A, B è data da: rAB VAB = Dt rAB è lo spostamento da A a B. Velocità istantanea: in un punto P della traiettoria è il valore limite a cui tende la velocità media quando l’intervallo Dt nell’intorno del punto diventa sempre più piccolo (tende a zero). La direzione è quella della tangente alla traiettoria nel punto P. ac = 0 Moto uniforme at = 0 Moto di caduta libera di un corpo a=g Volume 1 (capp. 13-15) – Cinematica scheda riassuntiva Moto rettilineo 3 Accelerazione: rapporto tra la variazione della velocità e il tempo in cui avviene. Il vettore ha due componenti: •tangenziale at = Dv/Dt tangente alla traiettoria •centripeta o normale: ac = v 2/r perpendicolare alla tangente alla traiettoria; r è il raggio di curvatura nel punto. 1 G. Cagliero, Meccanica, macchine ed energia © Zanichelli 2012 Moto del corpo rigido Moto piano: durante il moto tutti i punti mantengono costante la loro distanza da un piano di riferimento. La conoscenza del moto di due punti è sufficiente a descrivere il movimento di tutto il corpo rigido. Le traiettorie dei due punti sono dette le guide del moto. Ogni piccolo atto di moto può essere considerato come rotazione attorno a un centro istantaneo di rotazione (CIR); la sua posizione varia da istante a istante. Nel moto piano il CIR può essere individuato istante per istante come intersezione delle perpendicolari alle guide del moto. Particolari moti piani Traslazione: tutti i punti hanno uguali velocità e accelerazione. Il corpo si muove restando parallelo a se stesso. Rotazione attorno a un asse: i punti sull’asse hanno velocità nulla. Gli altri punti percorrono traiettorie circolari attorno all’asse. Rotolamento: istante per istante il punto di contatto tra il corpo (ruota, disco, cilindro, sfera ecc.) e la superficie è centro istantaneo di rotazione, con velocità nulla. Può avvenire solo se l’aderenza impedisce lo slittamento. Relazione fra il moto di due punti di un corpo rigido: dati due punti A e B di un corpo rigido valgono le relazioni: vA = vB + vA/ B aA = aB + aA/ B Ogni atto di moto può essere pensato come la composizione di una traslazione (vA = vB ) e una rotazione di un punto attorno a un altro (vA/ B ). Moti relativi scheda riassuntiva Dati: •un sistema di riferimento So, considerato fisso; v •un sistema S in movimento rispetto a So con velocità tr ; •un punto in movimento rispetto a S con velocità vrel ; si ricava la velocità vass del punto rispetto al sistema di riferimento fisso: vass = vtr + vrel Per l’accelerazione vale una formula analoga solo se il moto di trascinamento è traslatorio. Nel caso di moto di trascinamento rotatorio si aggiunge l’accelerazione di Coriolis (o complementare): aass = atr + arel + acom In un corpo rigido il moto relativo tra due punti (vA – vB ) può consistere solo nella rotazione di uno rispetto all’altro (vA /B ), con direzione perpendicolare alla congiungente AB. 3 2 G. Cagliero, Meccanica, macchine ed energia © Zanichelli 2012 Volume 1 (capp. 13-15) – Cinematica Moto periodico Si ripete ciclicamente assumendo a intervalli regolari di tempo le stesse caratteristiche. Periodo (T): intervallo di tempo dopo il quale il moto riprende le caratteristiche iniziali. Unità di misura: s. Frequenza (f ): numero di ripetizioni del fenomeno periodico nell’unità di tempo. Unità di misura: Hz = periodi al secondo. f= 1 T In campo meccanico si usa spesso indicare la frequenza di un rotore con giri n . min La relazione tra f e n è: n = 60 · f. Particolari moti periodici Moto circolare di un punto e moto rotatorio di un corpo rigido Il moto del/dei punti avviene su traiettorie circolari di raggio r. Spostamento angolare: angolo descritto dal raggio a = ŝ (rad) r Velocità angolare: angolo descritto dal raggio nell’unità di tempo. = rad t s Accelerazione angolare: ε = rad 2 t s Velocità tangenziale: m v = ⋅r = f ⋅ 2r s Accelerazione centripeta: 2 ac = v = v2 ⋅r rad s2 r Accelerazione tangenziale: nulla se il moto è uniforme (v = costante) scheda riassuntiva 3 at = ε ⋅r rad 2 s Moto armonico Moto oscillatorio su un segmento, le cui caratteristiche si ricavano dalla ideale proiezione sul diametro di un moto circolare uniforme sulla circonferenza. Pulsazione: velocità angolare dell’ideale moto circolare. = 2 = 2 ⋅ f T Volume 1 (capp. 13-15) – Cinematica 3 G. Cagliero, Meccanica, macchine ed energia © Zanichelli 2012 Equazione oraria: x = xo + r · cos (v · t) Velocità: v = v · r · sin (v · t) tabella 1 Riassunto delle caratteristiche di alcuni moti comuni. Accelerazione: è proporzionale allo spostamento e di segno opposto. a = – v2 · r · cos (v · t) = – v2 · x x a v ac at v e vo · t + xo = costante 0 0 = = = vo + a · t 0 a = = vo · t vo · r 2 v2o ⋅ r = v 0 costante 0 Moto Rettilineo uniforme Rettilineo uniformemente accelerato vo ⋅ t + 1 ⋅ a ⋅ t 2 + xo 2 Circolare uniforme = Circolare uniformemente accelerato = Armonico o ⋅ t + xo + r · cos (v · t) 2 1 ⋅ ε ⋅ t + o 2 = r v·r vo ⋅ r = v · r · sin (v · t) v2 r = scheda riassuntiva 3 4 G. Cagliero, Meccanica, macchine ed energia © Zanichelli 2012 Volume 1 (capp. 13-15) – Cinematica e·r a = – v2 · x vo + e · t costante = =