energia alternativa
ONERI
Il costo degli incentivi alle rinnovabili
aumenterà, ma non a dismisura
Nel 2010 la spesa per il finanziamento della componente A3 della bolletta, che assicura
i sussidi, è stata di 3,9 miliardi di euro. Nel 2020 si potrebbe arrivare a 10-12 miliardi
N
ovanta volte su cento o forse anche di più, l’opinione pubblica
italiana sente parlare delle rinnovabili
soprattutto in termini di costi: gli incentivi alle fonti pulite, sostiene una
diffusissima e trasversale vulgata, sarebbero ormai fuori controllo e, soprattutto, destinati in futuro a peggiorare ulteriormente la salatissima bolletta elettrica pagata da cittadini e imprese. A negare questo assunto, anche se
spesso con cifre differenti e posizioni
poco coordinate, è quasi soltanto il variegato mondo delle associazioni di
settore (si veda intervista di seguito).
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A fare un po’ di chiarezza sulla situa-
differenza tra costi e ricavi, sono prele-
gia) e ai Certificati verdi. Per l’anno
zione attuale dei regimi di incentivazio-
vate dal “Conto per nuovi impianti da
2010, i costi complessivi affrontati dal
ne è il Rapporto attività 2010 del Gse:
fonti rinnovabili e assimilate”, istituito
Gse ammontano a un valore di circa
il documento mette in luce come non
presso la Cassa conguaglio del settore
7.200 milioni di euro, di cui circa 800
tutto quello che è di competenza del
elettrico (Ccse). Il Conto è a sua volta
milioni per il solo fotovoltaico. Queste
Gestore dei servizi energetici si trasfor-
alimentato dalla famosa componente
spese sostenute dal Gestore dei servizi
mi poi in oneri per le tasche dei cittadi-
tariffaria A3, applicata alla generalità
energetici sono state in parte compen-
ni. Esistono infatti dei costi, essenzial-
delle bollette dei clienti finali. Più nel
sate dai ricavi provenienti dalla vendita
mente legati all’incentivazione, all’ac-
dettaglio, i costi sostenuti dal Gse sono
sul mercato dell’energia elettrica ritira-
quisto dell’energia e dei Certificati
imputabili principalmente all’acquisto
ta. Nel 2010 queste entrate sono state
verdi, ma anche dei ricavi, derivanti in
dell’energia elettrica nell’ambito di
di 3.282 milioni di euro, di cui la gran-
massima parte dalla vendita dell’elet-
uno dei meccanismi di incentivazione
de maggioranza (2.434 milioni) assicu-
tricità sul mercato. Le risorse economi-
o ritiro dell’energia elettrica (Cip6, Ta-
rati dalla valorizzazione dell’energia
che necessarie per il finanziamento dei
riffa onnicomprensiva, Ritiro dedicato,
Cip6, altri 738 milioni dall’elettricità
meccanismi gestiti dal Gse, cioè per la
Scambio sul posto), all’incentivazione
gestita in virtù del Ritiro dedicato, 83
copertura degli oneri derivanti dalla
degli impianti fotovoltaici (Conto ener-
milioni relativi alla Tariffa onnicom-
12/2011
storia di copertina
24
prensiva e 27 milioni allo Scambio sul
una grande impresa energivora, con
del Gse disponibili a metà novembre
posto. Per il 2010, dunque, la differen-
circa 123.000 euro di contributo alle
2011, ha già raggiunto un costo annuo
za tra costi (7,2 miliardi di euro) e ricavi
fonti pulite. In rapporto all’elettricità
di quasi 5 miliardi di euro, dunque oltre
(3,3 miliardi di euro) ha determinato un
prodotta è stato decisamente il solare
cinque volte tanto rispetto al 2010.
onere, e dunque un fabbisogno econo-
a costare di più ai contribuenti, con cir-
Quest’evoluzione spiega senz’altro il
mico della componente A3, pari a 3,9
ca 416 euro di oneri per MWh genera-
diffuso allarme tra le associazioni degli
miliardi di euro. Con questi numeri,
to. Molto meno cara l’energia ricavata
industriali e dei consumatori ma, in
evidenzia il Gse, la spesa per il finanzia-
da bioenergie/rifiuti (118 euro per
realtà, nel lungo termine la situazione
mento alle rinnovabili di un cliente do-
MWh) e ancora di meno quella prodot-
dovrebbe tutto sommato stabilizzarsi
mestico tipo si è aggirata nel 2010 tra
ta da idroelettrico (94 euro), eolico e
(seppure verso l’alto), secondo le stime
i 30 e i 50 euro. Per una piccola azienda
geotermico (85 euro). Questa è la si-
di un’istituzione non certo tenera con i
con consumi sino a 15.000 kWh l’an-
tuazione secondo il Gse al 31 dicembre
sussidi come l’Autorità per l’energia.
no, il conto è stato intorno ai 350 euro.
2010 ma, considerato il ritmo attuale
L’Aeeg, nel corso di una recente audi-
Per le medie aziende (500 kW di poten-
delle installazioni delle fonti alternative
zione alla Camera, ha infatti tratteg-
za impegnata e 2.000 ore di utilizzo
e gli obiettivi al 2020, il peso degli in-
giato due diversi scenari al 2020: il pri-
annue) la spesa è stata più salata aggi-
centivi è destinato inevitabilmente ad
mo presuppone che tutta l’energia da
randosi intorno ai 16.700 euro. Non è
aumentare. Basta guardare al fotovol-
fonti rinnovabili necessaria per soddi-
stato da poco neanche l’esborso per
taico che, stando ai dati del contatore
sfare gli obiettivi europei a partire dal
Valutazione del costo totale delle incentivazioni per le fonti rinnovabili:
confronto tra l’ipotesi 1 e l’ipotesi 2 dell’Autorità per l’energia
Fonte: Aeeg
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24 storia di copertina
2013 sia attribuibile soprattutto a impianti di elevata taglia. La seconda ipo-
12/2011
Onere della componente A3 a carico degli utenti finali (2010)
tesi si basa invece sull’assunto che da
Cliente
quella data in poi prevalgano le instal-
Domestico residente con 3 kW di potenza e consumi per 2.640 kWh/anno
30
Domestico residente con 3 kW di potenza e consumi per 3.500 kWh/anno
50
lazioni di piccola dimensione. In entrambi i casi l’andamento dei costi attesi nel periodo 2010-2020 per l’incentivazione della produzione di elettricità
EURO/anno
In bassa tensione con 10 kW di potenza e consumi per 15.000 kWh/anno
In media tensione con 500 kW e 2.000 ore/anno di utilizzazione
350
16.700
Cliente in alta tensione con 3 MW di potenza e 2.500 ore/anno di utilizzazione
123.000
Fonte: Gse
da fonti rinnovabili è prossimo ai 100
miliardi di euro. Nell’anno 2020 gli
oneri degli incentivi dovrebbero essere
compresi tra i 10,5 miliardi di euro (pri-
Onere totale di incentivazione della produzione di energia
elettrica 2010, suddiviso per fonte (milioni di euro)
mo scenario) e i 12 miliardi (seconda
ipotesi). Con consumi elettrici nazionali per quella data pari a 374 TWh l’anno
(come ipotizzato nell’ultimo Pan), si
avrebbe un costo unitario di 2,7/3,2
centesimi di euro per kWh rinnovabile
(il doppio rispetto ad oggi), circa il
17/20% dell’attuale valore del kWh
Fonte: Gse
elettrico al lordo delle imposte. Un
maggiore contributo delle fonti a basso
contenuto di carbonio al mix energeti-
Onere totale unitario di incentivazione della produzione
di energia elettrica 2010, suddiviso per fonte (euro/MWh)
co nazionale avrà però l’effetto di ridurre un’altra componente del prezzo
del kWh elettrico, ovvero le spese per
l’approvvigionamento di combustibile
(gas in primis) dall’estero. La questione
incentivi, insomma, deve essere guardata da diverse angolazioni prima di
trarre delle conclusioni definitive.
Fonte: Gse
Gianluigi Torchiani
I costi dell’incentivazione del fotovoltaico al 15 novembre 2011
Totale Conto energia
Impianti in esercizio: 298.117
Potenza (kW): 11.812.344
Costo annuo (€): 5.178.371.314
quarto Conto energia
terzo Conto energia
secondo Conto energia
primo Conto energia
Impianti in esercizio:
Impianti in esercizio:
Impianti in esercizio:
Impianti in esercizio:
Potenza (kW):
52.459
3.396.728
Costo annuo (€): 1.239.694.784
Potenza (kW):
Costo annuo (€):
38.385
1.598.102
662.677.724
Potenza (kW):
200.621
6.543.292
Costo annuo (€): 3.121.814.995
Potenza (kW):
Costo annuo (€):
5.734
163.878
95.396.022
Fonte: Gse
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