TRAVEL CHARME MOUNTAIN RESORT WERFENWENG – PROGETTO ARCHITETTONICO RUSTICO RAFFINATO In una delle più belle valli delle Alpi salisburghesi lo studio Architektur Consult ZT srl ha realizzato il nuovo Mountain Resort Werfenweng. Il complesso alberghiero di 120 camere si articola in diversi edifici e con i suoi tetti inclinati e le facciate in larice si inserisce perfettamente nel paesaggio. A sud-ovest una facciata panoramica in vetro regala il sole e la vista sul monte Hochkoenig alle aree della lobby e del ristorante, ed anche la zona Spa si affaccia direttamente sull’esterno. Ci sono, inoltre, tre residenze di 46 appartamenti che usufruiscono del servizio alberghiero. Isabella Marboe La località di Werfenweng vive soprattutto di turismo. Dal 1997 il comune, di appena 900 abitanti, costituisce un modello di mobilità dolce (SAMO): qui chi non usa la macchina o arriva con i mezzi pubblici può usufruire gratis di auto Citroen (le cosiddette “auto per l’erba”) a combustibile bio, bici elettriche, biciclette, pattini a rotelle e altri mezzi alternativi. Per i tratti più lunghi, per esempio verso la ferrovia, Salisburgo o Bischofshofen è in funzione un servizio navetta. Il villaggio si trova a 902 metri di altitudine in una delle più belle valli delle Alpi, e dista solo 45 km da Salisburgo, la famosa città del Festival. Destinazione perfetta per amanti della natura che siano anche interessati alla cultura, qui ci si può dedicare alle escursioni, passeggiare, sciare, andare in slittino, praticare lo sci di fondo e fare molte altre cose ancora. Il monte Bischling, con i suoi 1834 metri di altezza, è la partenza ideale, e molto frequentata, per parapendio e deltaplano. Durante l’alta stagione alberghi, camere e pensioni sono al completo e i bambini si divertono a girare per la piazza con i loro veicoli giocattolo. A Werfenweng si trova anche il museo dello sci della regione del salisburghese e il comune a vocazione ecologica può definirsi con orgoglio località Alpine Pearls. In totale sono 27 le destinazioni alpine cui è stato conferito questo titolo che caratterizza un turismo sostenibile, adatto alle famiglie e rispettoso della natura. QUATTRO STELLE PLUS CON TRAVEL CHARME Fuori stagione però molti abitanti devono spostarsi per lavorare, spopolando la valle. La strategia del sindaco Peter Brandauer per evitare questa situazione è di puntare sul turismo di qualità: si è quindi deciso l’insediamento di un grande albergo, concedendo un terreno vicino al centro di 29.000 mq e che si trova esattamente all’incrocio fra paese, spazi verdi e piste da sci. La gestione è stata affidata al gruppo Travel Charme, mentre lo studio AchitekturConsult ZT srl ha progettato, pianificato e trasformato il Mountain Resort Werfenweng in un hotel quattro stelle S. Uno dei cinque direttori dello studio, Hermann Eisenköck, è proprietario di una casa a Werfenweng e conosce bene la zona. “Il potenziamento del turismo di qualità è necessario per la sopravvivenza del luogo” dice Eisenköck “ Volevamo migliorare l’offerta della destinazione, mantenendo però intatta la qualità del posto.” ArchitekturConsult ha inserito nell’ambiente la cubatura di 25.000 mq di superficie in modo che questa fosse il più compatibile possibile con gli spazi circostanti. Il resort è suddiviso in diversi edifici e asseconda l’inclinazione del terreno, scendendo di circa un piano a partire dal confine nord e fino al limite sud dell’area. Il complesso alberghiero e le case seguono il pendio e sembrano quindi più bassi. “ Volevamo strutturare il complesso aderendo alle forme preesistenti” così il direttore del progetto Herwig Zöhrer. “ Inoltre abbiamo utilizzato materiali di pregio tipici della regione. Questi edifici sono rivestiti di legno locale e non in larice siberiano.” A ovest e a sud le residenze più piccole si adattano ai parametri del villaggio. LEGNO, PIETRA E PANORAMA MONTANO La posizione del terreno è idilliaca: a sud confina con il cuore del villaggio, dove si trovano cimitero, municipio, stazione dei vigili del fuoco, sala comunale e di musica, scuola elementare e materna. A lato della parte ovest scorre la strada di Wengen, con il suo negozio contadino e la fermata dello ski bus. La strada fa una curva verso il confine nordovest del terreno, dove si trova anche la pista di sci da fondo. Un’ala di camere di 23 metri su sei possenti pilastri in cemento armato aggetta sul giardino roccioso del viale d’ingresso dell’hotel. Gli sportivi possono arrivare al resort direttamente con gli sci, mentre tutti gli altri ospiti passano sotto il massiccio soffitto bianco che porta fino alla porta vetrata. L’ingresso è ristretto, così che il panorama sulle montagne che si vede poi dalla lobby è per contrasto ancora più potente. Verso sud ovest, dove l’Hochkönig domina la vista, tutto il vano è vetrato e affinché non ci sia troppo caldo in questo spazioso foyer c’è una tettoia larga 1,60 metri, pensata come una protezione dal sole, che ha anche un effetto di sconfinamento: dà la sensazione che il soffitto continui verso l’esterno. “ Abbiamo lasciato l’atrio volutamente libero da costruzioni” spiega il direttore dei lavori Manfred Schuster. Solo nel centro della lobby e davanti al fronte in vetro si trovano dei pilastri. Il design degli interni si deve all’architetto Lorenzo Bellini, che ha già curato il design di altri Travel Charme Hotels. Il pavimento è in quercia scura, la parete, invece, è rivestita di arenaria quarzifera di colore beige chiaro. Immediatamente a destra dell’ingresso c’è il banco aperto della reception, in mezzo alla lobby si trova un camino: la sera, qui, si possono ammirare le cime attraverso le fiamme che divampano. Il foyer, i ristoranti, la terrazza di ben mille metri quadri e la zona spa sono orientati verso le cime delele montagne e sul sole del pomeriggio-sera. La Spa è adagiata nel terreno digradante in modo tale che l’oasi di benessere nel piano interrato si snoda con una parete curva direttamente lungo il giardino. E’ rivestita di legno e ha grandi finestre e porte vetrate che si affacciano all’aperto. Si può uscire dalla vasca interna nuotando in un canale che porta all’esterno, ed anche l’area sauna continua all’aperto, mentre all’interno il riscaldamento è a pavimento. Tre lampadari ovali illuminano il tutto. Una lunga scala arcuata porta dalla zona spa direttamente nella lobby, che a sud ovest abbraccia la terrazza con vista e finisce al piano terreno con il viale d’ingresso. LOGGE CON VISTA Il resort si struttura in un solido basamento basso dall’intonaco chiaro, che si apre sul panorama montano con una facciata in vetro, e tre ali rialzate con 120 camere di diverse categorie. Questi tre elementi del fabbricato presentano tetti leggermente spioventi, sono rivestiti in larice e misurano 19 metri in larghezza e fra 40 e 50 metri in lunghezza. Ogni ala è orientata in direzioni diverse, così che le logge davanti alle camere hanno viste differenti. L’arredo prevede bagno, toilette separata, gruppo di poltrone, un comodo letto e una porta vetrata sulla loggia privata, dove due poltrone e un tavolino attendono gli ospiti. Per vedere le montagne anche stando nelle sedie a sdraio i parapetti sono stati mantenuti volutamente bassi. Per la sicurezza ci sono delle barre orizzontali in metallo attraverso i quali si vede il panorama anche dal lettino. Nella parte alta delle fiancate longitudinali dell’hotel sono state ritagliate nelle assi di larice delle aperture rotonde a forma di nuvola che ricordano le macule delle mucche, che fanno sembrare la fine dell’edificio più racchiusa e creano un’atmosfera protetta nella loggia. Il legno è stato pretrattato e impregnato in modo che invecchiando ed ingrigendo acquisti una leggera patina color bronzo. Tutte le stanze sono arredate con mobili su progetto di Lorenzo Bellini. Legno chiaro di quercia e faggio, testate e copriletti in feltro, colori della terra, materiali naturali, paralumi in stoffa e forme particolari sono pensati sul tema dei mobili alpini, come la classica sedia da trattoria. Sono pratici, comodi e nelle forme tendono a ricordare, con un pizzico di nostalgia, il periodo del miracolo economico. Dettagli particolari come appoggia-valigie dove ci si può anche sedere comodamente o televisori appesi a parete come quadri incorniciati completano il design. Le suite sono molto più ampie e in versione junior e senior. Queste ultime hanno zone soggiorno e letto chiaramente divise. UN VILLAGGIO NEL VILLAGGIO Tre residenze con appartamenti, collegate fra di loro e con l’hotel tramite ponti, completano l’offerta abitativa. Queste hanno un tetto a due spioventi e rivestimento in legno di larice come l’ala alberghiera, ma, con i loro tre piani, 13 metri di larghezza e una lunghezza da venti a 28 metri al massimo, sono molto più piccole. In questo modo si adattano alla dimensione delle case dei paraggi e rappresentano il passaggio al villaggio che confina con l’area a ovest e a sud. Anche le residenze sono state arredate da Lorenzo Bellini, presentano ampie dimensioni e come caratteristica speciale dispongono del camino nell’area soggiorno. Al resort Werfenweng c’è qualcosa per tutti. Nella parte finale del basamento, a ovest, si trovano un negozio di articoli sportivi e una sala conferenze, mentre nella lobby sono situati uno shop dell’hotel, una biblioteca, una lounge per fumatori e un bar, questo in posizione strategica verso la lobby. Le finestre sono ritagliate come profonde aperture in uno spazio-enoteca a scaffali, il cui soffitto a specchio dà l’impressione di una infinita profondità. Qui, fra le bottiglie, si può guardare il viale di accesso e la pista da fondo mentre si degusta un calice di vino. La zona ristorante con cucina a vista è rivestita di piastrelle di ceramica con incisi cristalli di ghiaccio. Sotto il soffitto a cassettoni, ad est della lobby, è situato un ristorante à la carte aperto al pubblico, da cui si gode una idilliaca vista su una chiesa del villaggio. Nell’antica fattoria risalente a 350 anni fa, infine, si può rivivere il romanticismo alpino; questa è stata ricostruita all’interno della proprietà restando fedele all’originale ma dotata di tutti i comfort e si trova sulla curva di sud ovest del complesso. Finestre piccole, antiche travi di legno scuro, il fuoco che divampa nel camino, la tipica panca ad angolo e cibi saporiti fanno rivivere nella stube della fattoria una atmosfera autentica e rappresentano un contrasto pittoresco allo stile rustico-raffinato del resort, quasi un villaggio nel villaggio. © ArchitekturConsult Arch DI Hermann Eisenköck | Arch DDI Christian Halm | Arch DI Herfried Peyker | Arch DI Thomas Schwed | Arch DI Peter Zinganel [email protected] - www.archconsult.com