Siena - Chiesa di Sant’Agostino - domenica 24 marzo ore 17.30
Monteriggioni - Abbadia Isola martedì 26 marzo ore 21.00
Firenze - Saloncino della Pergola mercoledì 27 marzo ore 21.15
L’Istituto Clemente Terni
Associazione di cultura e prassi musicale
Presenta
Francesco Corteccia
PASSIONE SECONDO GIOVANNI
Voce recitante
ALESSANDRO BENVENUTI
Quintetto Polifonico Italiano
“Clemente Terni”
Insieme vocale
“Clemente Terni”
Condotti da
Guglielmo Visibelli
Istituto Clemente Terni
Associazione di Cultura e Prassi Musicale
L’Associazione nasce (con il beneplacito della Signora Elisa
Aragone Terni), per iniziativa di un gruppo di musicisti e persone
di cultura che si riconoscono nella figura di Clemente Terni,
musicista, storico, compositore, didatta; in particolare condividono
e fanno propria l’idea di Musica come fenomeno espressivo non
circoscrivibile al solo ambito estetico, ma come categoria sottesa
a tanti aspetti del sapere e della cultura del passato e della
contemporaneità.
In programma musiche
dal Laudario di Cortona e di Bartolomeo Degli Organi,
Giovanni Pierluigi da Palestrina, Francesco De Ana
Prevendita Box Office
Siena: posto unico €16 - ridotto €12
Monteriggioni: posto unico €16 - ridotto €12
Firenze: 1° settore € 18.00 - ridotto € 15.00
2° settore € 12.00 - ridotto € 10.00
Si ringrazia per la collaborazione
Il Comune di Siena, Il Comune di Monteriggioni
La Fondazione Teatro della Pergola
Prima parte
Quintetto Polifonico Italiano
“CLEMENTE TERNI”
La passione Laudario di Cortona (anonimi sec. XIII)
Antifona e lauda Bartolomeo degli Organi (1474 -1539)
Improperia et Hymnus Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525-94)
Sapientissimus Francesco De Ana (sec. XV)
La prima parte del concerto si snoda attraverso un percorso che,
partendo dalla monodia medievale italiana, giunge fino alla grande
polifonia del Cinquecento, seguendo la traccia dei canti devozionali legati
alla Passione. Le voci del Quintetto interpretano nove laude della
Passione tratta dal Laudario di Cortona, Antifona e Lauda di Bartolomeo
degli Organi (1474 -1539), Improperia et Hymnus di Giovanni Pierluigi
da Palestrina e Sapientissimus di Francesco de Ana.
Il Laudario di Cortona custodisce con ogni probabilità la più antica
testimonianza non frammentaria di musica composta su testi in volgare
italiano. Il codice, ad uso delle confraternite dei Laudesi, è una raccolta di
laude polistrofiche databili in vari periodi compresi tra XII e XIV secolo. La
forte caratterizzazione realistica di alcuni testi e il loro indubbio valore
poetico hanno fatto ipotizzare ad alcuni studiosi l’attribuibilità di alcune
laude, come De la crudel morte de Cristo, al grande Jacopone da Todi. Le
melodie ed i testi, alcuni dei quali ancora duecenteschi, sono
testimonianza fondamentale della ricchezza poetica e musicale del
repertorio religioso non liturgico rappresentato dalla produzione delle
compagnie dei laudesi. Nelle modalità esecutive indicate dal Maestro
Terni, l’obiettivo comunicativo recupera la sua attualità nella riflessione
espressiva dei significati, nella giusta riattribuzione del valore sonoro e
ritmico dei testi in interazione con le melodie.
Antifona e Lauda vede il suggestivo accostamento, ideato da
Clemente Terni, di un frammento del salmo Quis dabit capiti meo
acquam, attribuito a Bartolomeo degli Organi, e della lauda dello stesso
Bartolomeo Guardate il Salvatore. Quest’ultima costituisce un documento
di grandissima importanza musicologica, essendovi state riscontrate
proporzioni armoniche e numeriche simili a quelle riscontrabili nella
Crocifissione del Masaccio in Santa Maria Novella.
I brani di Francesco de Ana e di Palestrina (tra cui il celeberrimo
Popule meus) suggeriscono quanto, per composizioni prevalentemente
accordali come queste, il modello della polifonia popolare, anche
all’interno della liturgia ufficiale, non fosse stato dimenticato.
Seconda parte
Francesco Corteccia (1502-1571)
PASSIONE SECONDO GIOVANNI
Per coro virile a quattro voci e voce recitante
La seconda parte del concerto è interamente dedicata alla Passione
secondo Giovanni (Passio secundum Johannem), del fiorentino
Francesco Corteccia (1502-1571), allievo tra gli altri di Bartolomeo degli
Organi. Prima passione cinquecentesca italiana che risulti a tutt’oggi
pervenuta, fu composta nel secolo che vide affermarsi in Italia la Passione
responsoriale, definita anche “drammatica”, e nell’anno, il 1527, che vide
Roma messa a “sacco” dai mercenari di Carlo V d’Asburgo e il Papa
Clemente VII assediato in Castel Sant’Angelo.
Quest’opera viene eseguita col fondamentale supporto, in qualità di
voce recitante, di ALESSANDRO BENVENUTI. Autore, attore, regista
teatrale e cinematografico, benché non sia nuovo a incursioni nel campo
musicale si presenta in questa occasione in un ruolo per lui meno
consueto.