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Miscellanea
Attività
scientifica
Conservazione
e restauri
Museo di Scienze
archeologiche
e d’Arte
Nel 2004 è terminata la
prima parte di restauri sui
calchi della gipsoteca. Le
superfici dei gessi, che nei
restauri degli anni’50 erano state trattate con idropittura bianca, sono state
uniformate con estese velature eseguite con tempera bianca leggermente
pigmentata, mentre i gessi non trattati sono stati rifiniti con la stesura di un
sottile strato di talco lucidato con panno. L’intervento è stato sostenuto
dall’Ateneo con fondi del
CAM e, in misura minore,
del Museo.
Museo di Storia
della Fisica
Per il centenario della nascita di Bruno Rossi, figura
fra le più illustri della fisica
e dell’astrofisica del XX secolo e professore a Padova
dal 1932 al 1938, il Dipartimento di Fisica ha fatto
restaurare l’elettromagnete
voluto dallo scienziato per
lo studio di particelle cariche di alta energia; venne
utilizzato dopo la guerra in
diversi esperimenti, per finire “parcheggiato” nel
cortile del Dipartimento.
Opportunamente restaurato
e illustrato da una stele l’elettromagnete costituisce
oggi un omaggio al grande
studioso.
Museo di
Zoologia
È stato restaurato il cranio di Capodoglio (Physeter macrocephalus ) conservato nel Museo
già facente parte delle raccolte settecentesche
di Antonio Vallisneri jr. L’animale venne recuperato nel 1767 vicino alle coste dalmate: la
data e la località di cattura sono incise su una
costa presente in collezione. Dell’animale è
presente solo parte dello scheletro: 13 coste e
14 vertebre, oltre all’imponente cranio e alle
mandibole, di recente restaurati ed esposti.
Nome scientifico: Physeter macrocephalus.
Nome volgare: Capodoglio (Veneto: Cao
d’Ogio).
Etimologia: da capo d’olio, per la grande
quantità di sostanza lipidica contenuta in uno
speciale organo del capo, chiamato
spermaceti, la cui funzione è ancora discussa,
in quanto i cetologi lo ritengono un organo di
controllo della galleggiabilità e altri lo
collegano alla funzione di ricezione delle
onde sonore (ecolocalizzazione).
Dimensioni: è il più grande tra i cetacei
Odontoceti (forniti di denti); raggiunge la
lunghezza massima di 18 metri, con un peso
superiore alle 50 tonnellate.
Descrizione: colorazione grigio scura; forma
del capo squadrata; 20/26 denti presenti solo
sulla mandibola, lunga e sottile; pinna dorsale
molto arretrata e bassa.
Distribuzione geografica: vive in tutti i
mari, predilige le acque profonde.
Alimentazione: prevalentemente
cefalopodi.
Caratteristica peculiare: è il
campione delle immersioni,
potendo raggiungere
profondità record tra i 2000
e i 3000 metri, rimanendo
sott’acqua anche 2 ore.
Convegni
Museo di Geologia
e Paleontologia
Convegno di Primavera, Associazione Nazionale Musei
Scientifici - A.N.M.S. -, Palermo, 5-7 aprile 2004: poster
“Nani e giganti siciliani nelle
collezioni del museo di Geologia e Paleontologia dell’Università di Padova”, a cura
di M. Fornasiero e L. Del Favero.
Convegno A.N.M.S
Conservazione, restauro,
preparazione, Pavia, 26 novembre 2004: comunicazione di L. Del Favero “Il cavity
packing nella conservazione
dei reperti paleontologici”.
Museo di Scienze
archeologiche e d’Arte
Iconografia 2005. Immagini
e immaginari dall’antichità
classica al mondo moderno,
Convegno internazionale,
Venezia, 26-28.01.2005: poster di A. Menegazzi “Scelte
iconografiche e vicende storiche alle origini della gipsoteca universitaria di Padova”.
Museo di Storia
della Fisica
Scientific Instrument Collections in the University, International Symposium,
Dartmouth College, New
Hampshire, Stati Uniti, 2427 giugno 2004, partecipazione di S. Talas al workshop
“Collection management”.
Il patrimonio della Scienza,
Le collezioni di interesse
storico , 14° Congresso
A.N.M.S., Torino, 10-12 novembre 2004, contributo di
S. Talas: “Bagliori nel vuoto: un percorso interattivo
attraverso la storia dell’elettricità e della pneumatica”.
First Dutch International
Summer School in the History of Science, Utrecht, 3 16 luglio 2005, lezione di S.
Talas sul tema “The Challenges of Collecting and
Exhibiting Scientific Instruments Today”.
Museo di Zoologia
V Congresso Nazionale della Societas Herpetologica
Italica, Calci (Pisa) 29 settembre – 3 ottobre 2004.
Poster: “La collezione erpetologica del Museo di Zoologia dell’Università di Padova: studio preliminare e catalogo semicritico”, di P.
Nicolosi, B. Centis, M. Zuffi,
M. Turchetto.
14°Congresso A.N.M.S.
Il patrimonio della Scienza,
Le collezioni di interesse
storico, Torino, 10-12 novembre 2004. Poster: “La
collezione zoologica dell’ex
Istituto italo-germanico di
Rovigno conservata a Chioggia”, di M. Turchetto, M.
Meneghini, P. Nicolosi.
36° Congresso Nazionale
della Società Italiana di Biologia Marina - SIBM onlus Trieste 9-13 maggio 2005.
Poster presentati: “La collezione di invertebrati marini
del Museo di Zoologia”, di
C.Betto, P. Nicolosi, S. Casellato; “Recupero e catalogazione della storica collezione zoologica di Rovigno
conservata a Chioggia”, di
M. Meneghini, P. Nicolosi,
M. Turchetto.
Pubblicazioni
Museo
dell’Educazione
P. Zamperlin, R.Ondertoller,
Piccola guida al Museo dell’educazione, Padova 2004
pubblicazione in caratteri
braille a cura della Unione
Italiana Ciechi.
P. Zamperlin, L.Gazzetta, Rime educatrici nell’ottocento
italiano: considerazioni a
margine di un canzoniere ritrovato , Padova 2004 P.
Zamperlin, Gli archivi scolastici, in “ Padova e il suo territorio”, giugno 2005, P.
Zamperlin, L’educatore,una
presenza importante nei musei e per i musei, in C.Xodo
(a cura di), Educatori si diventa, Lecce 2005
Museo di Geologia
e Paleontologia
M. Fornasiero, G. Forteleoni, Storia paleontologica illustrata della Sardegna ,
“Museologia Scientifica”,
2003, 20 (1),
Museo di Scienze
archeologiche e d’Arte
A. Menegazzi (a cura di), Museo di Scienze archeologiche e d’Arte dell’Università
di Padova. Alla riscoperta di
Gio Ponti, in “Archeologia
del Museo. I caratteri originali del museo e la sua documentazione storica fra
conservazione e comunicazione” Atti del Convegno,
Ferrara- Salone Internazionale del Restauro, 5-6 aprile
2002, Bologna 2004,
pp.271-278.
A. Menegazzi (a cura di),
Popoli e civiltà del Veneto
antico. III. L’età tardoantica
e il medioevo, raccolta di testi dalle conferenze, “Quaderni del Museo” V, Padova
2004.
A. Menegazzi, Museo di
Scienze archeologiche e
d’Arte. Il riallestimento. Note
preliminari, “La curiosità e
l’ingegno”, suppl. a “Progetto Bo”, aprile 2004,
pp.11-13.
A. Menegazzi, Gli ossuari e
gli elementi di corredo, in
A.Menegazzi, N. Carrara,
Studio antropologico dei resti ossei cremati contenuti
in due olle conservate presso il Museo di Scienze archeologiche e d’Arte dell’Università di Padova, “Qua21
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Miscellanea
derni di Archeologia del
Veneto”, XX, 2004,
pp.205-206.
A. Menegazzi, Museo di
Scienze archeologiche e
d’Arte, in A. Di Mauro (a cura di), Musei e raccolte archeologiche del Veneto, Treviso, 2004, pp.47-49.
Museo di Storia
della Fisica
G. Peruzzi e S. Talas, Bagliori nel vuoto – Dall’uovo
elettrico ai raggi X: un percorso tra elettricità e pneumatica dal Seicento a oggi,
Catalogo n°1 del Museo di
Storia della Fisica, Treviso
2004
G. Peruzzi e S. Talas, Bagliori nel vuoto – Dall’uovo
elettrico ai raggi X: un percorso tra elettricità e pneumatica dal Seicento a oggi,
Note didattiche, Padova
2004
S. Talas, The creation and
the role of Giovanni Poleni’s
Teatro di Filosofia Sperimentale, in Bisanzio, Venezia,
Nuovo Ellenismo , Atene
2004, pp. 283-293
G. Peruzzi e S. Talas, Bruno
Benedetto Rossi – The Italian
Years 1928-1938 , Padova
2005
Museo di Zoologia
P. Casale, P. Nicolosi, D.Freggi, M. Turchetto, R. Argano,
Leatherback turtles (Dermochelys coriacea) in Italy and
in the Mediterranean Basin,
“Herpetological Journal”,
2003, n. 13, pp. 135-139.
M.N. Bradai, P. Nicolosi, P.
Casale, I. Jribi, M. Turchetto, A. El Abed, The presence
of Leatherback Turtles in the
central Mediterranean area:
data from Italy and Tunisia,
“Biol. Mar. Medit”, 2004, n.
11 (2), pp. 750-753.
AA.VV., Morte di un elefante
a Venezia. Dalla curiosità
alla scienza, a cura di M.
Turchetto, Canova, Treviso
2004.
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progettoBo ottobre2005
Attività
didattiche
Collaborazioni con altri
enti e musei
Intensa l’attività didattica
per le scuole di ogni ordine
e grado: si sono tenute numerose conferenze a carattere divulgativo, talvolta in
collaborazione con altri
musei, enti e gruppi amatoriali. I Conservatori dei
musei naturalistici hanno
partecipato all’attività formativa del Master di I livello in Museologia Naturalistica dell’Università di
Padova, mentre il conservatore del museo archeologico ha partecipato a
quelle del master di II livello in Turismo Culturale Mediterraneo.
Museo di Zoologia
Di prossima pubblicazione
lo studio della storica collezione cetologica del Museo
di Storia Naturale e del Territorio dell’Università di Pisa, nell’ambito di una collaborazione iniziata nel 2003
tra i due musei universitari.
Museo di
Geologia
e Paleontologia
Si sono svolti seminari per
gli studenti del corso di laurea di primo livello in
Scienze e Tecnologie per la
Natura approfondendo tematiche museali.
Museo di Scienze
archeologiche
e d’Arte
Sono stati organizzati, in
collaborazione con il Corso
di laurea in programmazione e gestione del Turismo
culturale, dei seminari su
“La pittura di paesaggio
dal Mondo classico al Novecento” e su “Musei e disabilità: itinerari didattici
per un museo tangibile” in
collaborazione con Unione
Italiana ciechi e Museo dell’Educazione; e un ciclo di
conferenze per adulti dal
tema: “La pittura di paesaggio dal Mondo classico
al Novecento”, con escursione finale alla Biennale
d’Arte Contemporanea di
Venezia.
Museo di Storia
della Fisica
Sono state organizzate in
Museo per gli studenti dei
Corsi di laurea in Fisica e
in Matematica delle “visiteseminario” di approfondimento su alcuni temi scelti.
Museo di
Zoologia
Dal 2004 la conservatrice
P. Nicolosi svolge attività
formative per il corso di
“Operatore didattico museale” organizzato dalla
Cooperativa Domani Donna di Padova. Nel luglio
2005 ha collaborato alla
formazione nel “Corso di
aggiornamento per personale tecnico addetto ai laboratori di morfologia” organizzato dall’Università
di Padova.
Prestiti di materiale
Museo
Botanico-Erbario
Parte delle collezioni vengono spesso inviate ad altri Musei od Università a scopo di
studio. La raccolta più richiesta è senz’altro quella
micologica appartenuta a
P.A. Saccardo (1845-1920).
Campioni di funghi sono stati inviati in Olanda (Centraalbureau voor Schimmelcultures, Utrecht), Portogallo
(Centro de Recursos Microbiològicos, Caparica), Repubblica Ceca (Institute of
Botany, Academy of Sciences, Prühonice) e Svezia (Department of Forest Mycology
and Pathology, Uppsala) ma
anche ad Hong Kong (Mycological Herbarium, HKUM),
Taiwan (Institute of Botany,
Taipei) e negli Stati Uniti (Systematic Botany and Mycology Laboratory, Beltsville).
Museo di Geologia
e Paleontologia
È stato prorogato il prestito
di 11 esemplari di molluschi fossili dell’Eocene medio di Roncà al rinnovato
Museo Paleontologico di
Roncà (VR).
Museo di Scienze
archeologiche e d’Arte
Il Museo ha prestato un vaso rinascimentale alla mostra “Miti greci. Archeologia
e pittura dalla Magna Grecia
al collezionismo” , Milano,
Palazzo Reale, 2004-05.
Museo di Storia
della Fisica
Si segnala il prestito di un
microscopio (XVIII secolo),
di un telescopio astronomico (XVII secolo) e di sette tubi di Geissler (circa 1875)
per la mostra “A Luz de Einstein” organizzata per l’Anno Mondiale della Fisica dalla Fondazione Gulbenkian
– Lisbona, 2005-06.
Museo di
Scienze
archeologiche e
d’Arte.
Un gesso in
fase di pulitura.
Museo di Storia
della Fisica.
Sala dedicata
all’elettricità
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Miscellanea
Notizie e
avvenimenti
Museo di
Antropologia
Il Museo conserva un calco
in gesso del cranio di Francesco Petrarca, commissionato nel 1873 dal prof. Giovanni Canestrini, docente
di Zoologia e Anatomia
Comparata, in occasione
dei cinquecento anni dalla
scomparsa del poeta. Il calco
ha assunto un’importanza
notevole quando la Commissione Petrarca, guidata
dall’anatomopatologo prof.
Vito Terribile Wiel Marin, è
arrivata alla conclusione che
il cranio ritrovato nel sarcofago di Arquà non apparteneva al poeta. Il cranio originale venne forse distrutto
durante i lavori di ricognizione del 1873. Per questa
ragione il calco è stato di recente restaurato da parte
del dott. Paolo Reggiani e
una copia in resina è stata
donata alla Commissione
Petrarca durante una cerimonia tenutasi presso l’Archivio Antico del Bo’ il 24
maggio di quest’anno.
Museo
Botanico-Erbario
Nel biennio 2004-05, il Museo ha preso parte al progetto didattico “Di foglia in folio” organizzato dalla Biblioteca dell’Orto Botanico di
Padova. In tale attività, proposta agli studenti delle
scuole medie inferiori e superiori, il Museo ha gestito
l’unità didattica: “Erbario
Veneto tradizionale”. Gli studenti, attraverso una serie
di esperienze ed attività condotte in classe, in Orto Botanico, in Erbario e in Biblioteca, hanno appreso proprietà, uso e nomenclatura,
anche popolare, di alcune
comuni piante medicinali
ed hanno imparato a costruire un erbario.
Museo
dell’Educazione
Il cd-rom “Scuola vicina e
lontana, immagini da tempi
e luoghi diversi”, frutto della collaborazione tra il Museo dell’Educazione e la
classe I AS dell’ITIS Serale
“G. Marconi” di Padova si è
classificato primo al Concorso “Incontriamoci al Museo” indetto dalla Regione
Veneto, dalla Fondazione
Querini Stampalia e dall’IRRE del Veneto. La premiazione è avvenuta a Venezia
il 5 ottobre 2004.
Museo
di Geologia
e Paleontologia
Il Museo ha concesso la duplicazione di alcuni fossili
del Pleistocene siciliano appartenenti ad elefante
(Elephas mnaidriensis) ed a
ghiro gigante (Leithia melitensis), che verranno esposte
nel Museo Paleontologico
“Gemmellaro” di Palermo e
nel Museo Paleontologico
dell’Università di Ferrara. È
stata concessa la duplicazione dei resti di Megadontosuchus arduini, un coccodrillo
dell’Eocene medio di Monte
Duello (VR), da esporre nel
rinnovato Museo di Roncà
(VR).
È stato duplicato l’olotipo di
Polydopos winecage , un
marsupiale dell’Eocene dell’Argentina appartenente alla Collezione Feruglio. La replica è stata donata al Dott.
Francisco Goin del Museo
Paleontologico di La Plata
(Argentina).
“Universeum”: creazione e sviluppo del network
europeo “Academic Heritage and Universities”.
Nel giugno 2004, l’Università di Padova è stata invitata a partecipare al progetto “Universeum” ed è così entrata a far parte
del network “Academic Heritage and Universities”, creato nel
2000 da un gruppo di antiche università europee che conservano collezioni legate al loro prestigioso passato. Sancito dalla cosiddetta “Dichiarazione di Halle” del 16 aprile 2000, il
network si propone di condividere fra i diversi membri conoscenze ed esperienze. Si intende inoltre elaborare progetti
congiunti per potenziare l’accesso alle collezioni a tutti i livelli. I membri del network si riuniscono annualmente: nel
2004 il meeting si è svolto a Wittenberg, nel 2005 a Tartu, in
Estonia. Per conto di Padova, Sofia Talas ha partecipato ad
ambedue le occasioni.
Museo di Scienze
archeologiche
e d’Arte
Il giorno 11.06.2004 si è
svolta l’inaugurazione ufficiale delle sale ultimate del
Museo alla presenza del Magnifico Rettore, prof. Vincenzo Milanesi
Museo di
Zoologia
Il Museo possiede dal 1968,
nella sezione distaccata di
Chioggia, la collezione della
fauna adriatica già dell’Istituto Italo-Germanico di Rovigno. Parzialmente risanata
e catalogata nel 1972, la collezione rimase abbandonata
per più di 30 anni. Da ottobre 2004, grazie ad una borsa di studio finanziata dalla
Fondazione della Pesca di
Chioggia, è in corso il risanamento dei preparati e la
catalogazione di tutto il materiale presente, a opera della Dott. Marta Meneghini.
Donazioni e nuove
acquisizioni
Museo
dell’Educazione
Uno degli oggetti più curiosi
giunti quest’anno ad arricchire il Museo dell’Educazione è lo spassezo donato
dal dott. Claudio Brogiato.
Antesignano del moderno
girello, aveva lo scopo di abituare i bambini a muovere i
primi passi , di qui il termine
dialettale con il quale veniva identificato. Spassezo o
spasedo o spaseo o spatez
ricordano infatti il passeggiare, quel passeggiare reso
possibile dal fatto che il
bambino, una volta “infilato” nel foro circolare, poteva, muovendo le gambe,
andare avanti e indietro.
Museo di Geologia
e Paleontologia
Nell’aprile del 2004 il Sig.
Rolando Periolo ha donato
al Museo la collezione di fossili, rocce e minerali appartenuta al padre Paolo. I reperti sono utili per le attività didattiche del Museo. Il
Sig. Bruno Bizzotto ha donato al Museo tre importanti
resti di parti craniche di sirenio, Prototherium intermedium , rinvenuti nelle
Marne di Possagno di età
Priaboniana, che permettono di completare le cono-
scenze su questa specie ma
anche sul genere Prototherium, i cui risultati sono stati pubblicati nella rivista:
“Lavori della Società Veneziana di Scienze Naturali”.
Museo di Storia
della Fisica
Il Museo segnala la donazione da parte della famiglia Drigo del materiale strumentale e documentale appartenuto a Angelo Drigo, fisico che lavorò presso l’Università di Padova negli anni
’30 e ’40, diventando poi
professore all’Università di
Ferrara. Fotografie, manoscritti, articoli originali e
strumenti illustrano gli studi
sulla radioattività da lui
svolti negli anni ’40.
Museo di Scienze
archeologiche e d’Arte
Nell’aprile 2005 il Museo ha
ricevuto una donazione di 6
monete (3 magnogreche e 3
romane) effettuata dal prof.
Lorenzo Lazzarini di Venezia.
Altre Mostre
dell’anno
Museo Botanico-Erbario
A luglio si è conclusa la mostra “Le piante tintorie: i
coloranti naturali dell’antichità”. Si è cercato di destare la curiosità del visitatore
esponendo 33 campioni essiccati di piante comuni nel
nostro territorio ed usate,
fin dall’antichità, per colorare tessuti e per dipingere.
Di ogni campione si è redatta una scheda, con notizie di carattere storico e sociologico; 6 tabelloni esplicativi hanno fornito notizie
generali sull’arte della tintura, la sua storia, i procedimenti e le diverse applicazioni. Per praticità si è scelto di suddividere i campioni in base al colore ricavabile dalle diverse piante presenti; le sezioni pertanto
erano 6: i rossi, i neri, i blu,
i gialli, i verdi e i bruni. Si è
data la preferenza alle specie più conosciute e tuttora
diffuse (l’edera, il mirtillo,
lo zafferano, l’origano…)
allo scopo di sottolineare
come, nei paesi industrializzati, l’uso delle piante sia ormai limitato all’ambito alimentare e decorativo, mentre spesso si ignorino altre
possibili applicazioni.
Museo di Storia
della Fisica
Progettazione e allestimento, in collaborazione con il
dott. G. Peruzzi, della mostra “Bruno Rossi – The Italian Years, 1928-1938”,
inaugurata a febbraio 2005
presso l’Istituto Veneto di
Lettere, Scienze e Arti e poi
riproposta presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Padova in occasione
della cerimonia del 26 maggio 2005, dedicata al centenario della nascita di Rossi.
Museo Antropologia e
Museo Botanico-Erbario
Nata dalla collaborazione
fra il Museo di Antropologia
e quello Botanico, si terrà
dal 24.10 al 17.12.2005 la
mostra “Una città sull’acqua: uomo e ambiente della
palafitta di Ledro” incentrata sul villaggio palafitticolo
di Ledro (Tn), scoperto nel
1929 e successivamente oggetto di varie campagne di
scavo. I musei approfondiranno due aspetti differenti
e complementari dell’insediamento preistorico: il Museo di Antropologia esporrà
la collezione paletnologica
riguardante l’abitato, composta di vari oggetti d’uso
quotidiano che attestano la
vita dell’epoca nelle sue varie sfaccettature. Il Museo
Botanico completerà l’esposizione con campioni di
piante, semi e sezioni di legni a testimonianza dell’ambiente antico e delle specie
utilizzate dall’uomo a scopo
alimentare, ornamentale,
medicinale e artigianale. Si
ringraziano Zuleika Murat,
Federica Rigobon e Giulia
Rossi. La mostra si terrà
nell’edificio che ospita i due
musei, sito in via Orto Botanico 15.
Spatola in osso.
Ledro (TN),
Collezione
paleontologica.
Cat. PE3715
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