ProgettoBo05 22-11-2005 17:15 Pagina 21 L A C U R I O S I T À E L’ I N G E G N O Miscellanea Attività scientifica Conservazione e restauri Museo di Scienze archeologiche e d’Arte Nel 2004 è terminata la prima parte di restauri sui calchi della gipsoteca. Le superfici dei gessi, che nei restauri degli anni’50 erano state trattate con idropittura bianca, sono state uniformate con estese velature eseguite con tempera bianca leggermente pigmentata, mentre i gessi non trattati sono stati rifiniti con la stesura di un sottile strato di talco lucidato con panno. L’intervento è stato sostenuto dall’Ateneo con fondi del CAM e, in misura minore, del Museo. Museo di Storia della Fisica Per il centenario della nascita di Bruno Rossi, figura fra le più illustri della fisica e dell’astrofisica del XX secolo e professore a Padova dal 1932 al 1938, il Dipartimento di Fisica ha fatto restaurare l’elettromagnete voluto dallo scienziato per lo studio di particelle cariche di alta energia; venne utilizzato dopo la guerra in diversi esperimenti, per finire “parcheggiato” nel cortile del Dipartimento. Opportunamente restaurato e illustrato da una stele l’elettromagnete costituisce oggi un omaggio al grande studioso. Museo di Zoologia È stato restaurato il cranio di Capodoglio (Physeter macrocephalus ) conservato nel Museo già facente parte delle raccolte settecentesche di Antonio Vallisneri jr. L’animale venne recuperato nel 1767 vicino alle coste dalmate: la data e la località di cattura sono incise su una costa presente in collezione. Dell’animale è presente solo parte dello scheletro: 13 coste e 14 vertebre, oltre all’imponente cranio e alle mandibole, di recente restaurati ed esposti. Nome scientifico: Physeter macrocephalus. Nome volgare: Capodoglio (Veneto: Cao d’Ogio). Etimologia: da capo d’olio, per la grande quantità di sostanza lipidica contenuta in uno speciale organo del capo, chiamato spermaceti, la cui funzione è ancora discussa, in quanto i cetologi lo ritengono un organo di controllo della galleggiabilità e altri lo collegano alla funzione di ricezione delle onde sonore (ecolocalizzazione). Dimensioni: è il più grande tra i cetacei Odontoceti (forniti di denti); raggiunge la lunghezza massima di 18 metri, con un peso superiore alle 50 tonnellate. Descrizione: colorazione grigio scura; forma del capo squadrata; 20/26 denti presenti solo sulla mandibola, lunga e sottile; pinna dorsale molto arretrata e bassa. Distribuzione geografica: vive in tutti i mari, predilige le acque profonde. Alimentazione: prevalentemente cefalopodi. Caratteristica peculiare: è il campione delle immersioni, potendo raggiungere profondità record tra i 2000 e i 3000 metri, rimanendo sott’acqua anche 2 ore. Convegni Museo di Geologia e Paleontologia Convegno di Primavera, Associazione Nazionale Musei Scientifici - A.N.M.S. -, Palermo, 5-7 aprile 2004: poster “Nani e giganti siciliani nelle collezioni del museo di Geologia e Paleontologia dell’Università di Padova”, a cura di M. Fornasiero e L. Del Favero. Convegno A.N.M.S Conservazione, restauro, preparazione, Pavia, 26 novembre 2004: comunicazione di L. Del Favero “Il cavity packing nella conservazione dei reperti paleontologici”. Museo di Scienze archeologiche e d’Arte Iconografia 2005. Immagini e immaginari dall’antichità classica al mondo moderno, Convegno internazionale, Venezia, 26-28.01.2005: poster di A. Menegazzi “Scelte iconografiche e vicende storiche alle origini della gipsoteca universitaria di Padova”. Museo di Storia della Fisica Scientific Instrument Collections in the University, International Symposium, Dartmouth College, New Hampshire, Stati Uniti, 2427 giugno 2004, partecipazione di S. Talas al workshop “Collection management”. Il patrimonio della Scienza, Le collezioni di interesse storico , 14° Congresso A.N.M.S., Torino, 10-12 novembre 2004, contributo di S. Talas: “Bagliori nel vuoto: un percorso interattivo attraverso la storia dell’elettricità e della pneumatica”. First Dutch International Summer School in the History of Science, Utrecht, 3 16 luglio 2005, lezione di S. Talas sul tema “The Challenges of Collecting and Exhibiting Scientific Instruments Today”. Museo di Zoologia V Congresso Nazionale della Societas Herpetologica Italica, Calci (Pisa) 29 settembre – 3 ottobre 2004. Poster: “La collezione erpetologica del Museo di Zoologia dell’Università di Padova: studio preliminare e catalogo semicritico”, di P. Nicolosi, B. Centis, M. Zuffi, M. Turchetto. 14°Congresso A.N.M.S. Il patrimonio della Scienza, Le collezioni di interesse storico, Torino, 10-12 novembre 2004. Poster: “La collezione zoologica dell’ex Istituto italo-germanico di Rovigno conservata a Chioggia”, di M. Turchetto, M. Meneghini, P. Nicolosi. 36° Congresso Nazionale della Società Italiana di Biologia Marina - SIBM onlus Trieste 9-13 maggio 2005. Poster presentati: “La collezione di invertebrati marini del Museo di Zoologia”, di C.Betto, P. Nicolosi, S. Casellato; “Recupero e catalogazione della storica collezione zoologica di Rovigno conservata a Chioggia”, di M. Meneghini, P. Nicolosi, M. Turchetto. Pubblicazioni Museo dell’Educazione P. Zamperlin, R.Ondertoller, Piccola guida al Museo dell’educazione, Padova 2004 pubblicazione in caratteri braille a cura della Unione Italiana Ciechi. P. Zamperlin, L.Gazzetta, Rime educatrici nell’ottocento italiano: considerazioni a margine di un canzoniere ritrovato , Padova 2004 P. Zamperlin, Gli archivi scolastici, in “ Padova e il suo territorio”, giugno 2005, P. Zamperlin, L’educatore,una presenza importante nei musei e per i musei, in C.Xodo (a cura di), Educatori si diventa, Lecce 2005 Museo di Geologia e Paleontologia M. Fornasiero, G. Forteleoni, Storia paleontologica illustrata della Sardegna , “Museologia Scientifica”, 2003, 20 (1), Museo di Scienze archeologiche e d’Arte A. Menegazzi (a cura di), Museo di Scienze archeologiche e d’Arte dell’Università di Padova. Alla riscoperta di Gio Ponti, in “Archeologia del Museo. I caratteri originali del museo e la sua documentazione storica fra conservazione e comunicazione” Atti del Convegno, Ferrara- Salone Internazionale del Restauro, 5-6 aprile 2002, Bologna 2004, pp.271-278. A. Menegazzi (a cura di), Popoli e civiltà del Veneto antico. III. L’età tardoantica e il medioevo, raccolta di testi dalle conferenze, “Quaderni del Museo” V, Padova 2004. A. Menegazzi, Museo di Scienze archeologiche e d’Arte. Il riallestimento. Note preliminari, “La curiosità e l’ingegno”, suppl. a “Progetto Bo”, aprile 2004, pp.11-13. A. Menegazzi, Gli ossuari e gli elementi di corredo, in A.Menegazzi, N. Carrara, Studio antropologico dei resti ossei cremati contenuti in due olle conservate presso il Museo di Scienze archeologiche e d’Arte dell’Università di Padova, “Qua21 ProgettoBo05 22-11-2005 17:15 Pagina 22 L A C U R I O S I T À E L’ I N G E G N O Miscellanea derni di Archeologia del Veneto”, XX, 2004, pp.205-206. A. Menegazzi, Museo di Scienze archeologiche e d’Arte, in A. Di Mauro (a cura di), Musei e raccolte archeologiche del Veneto, Treviso, 2004, pp.47-49. Museo di Storia della Fisica G. Peruzzi e S. Talas, Bagliori nel vuoto – Dall’uovo elettrico ai raggi X: un percorso tra elettricità e pneumatica dal Seicento a oggi, Catalogo n°1 del Museo di Storia della Fisica, Treviso 2004 G. Peruzzi e S. Talas, Bagliori nel vuoto – Dall’uovo elettrico ai raggi X: un percorso tra elettricità e pneumatica dal Seicento a oggi, Note didattiche, Padova 2004 S. Talas, The creation and the role of Giovanni Poleni’s Teatro di Filosofia Sperimentale, in Bisanzio, Venezia, Nuovo Ellenismo , Atene 2004, pp. 283-293 G. Peruzzi e S. Talas, Bruno Benedetto Rossi – The Italian Years 1928-1938 , Padova 2005 Museo di Zoologia P. Casale, P. Nicolosi, D.Freggi, M. Turchetto, R. Argano, Leatherback turtles (Dermochelys coriacea) in Italy and in the Mediterranean Basin, “Herpetological Journal”, 2003, n. 13, pp. 135-139. M.N. Bradai, P. Nicolosi, P. Casale, I. Jribi, M. Turchetto, A. El Abed, The presence of Leatherback Turtles in the central Mediterranean area: data from Italy and Tunisia, “Biol. Mar. Medit”, 2004, n. 11 (2), pp. 750-753. AA.VV., Morte di un elefante a Venezia. Dalla curiosità alla scienza, a cura di M. Turchetto, Canova, Treviso 2004. 22 progettoBo ottobre2005 Attività didattiche Collaborazioni con altri enti e musei Intensa l’attività didattica per le scuole di ogni ordine e grado: si sono tenute numerose conferenze a carattere divulgativo, talvolta in collaborazione con altri musei, enti e gruppi amatoriali. I Conservatori dei musei naturalistici hanno partecipato all’attività formativa del Master di I livello in Museologia Naturalistica dell’Università di Padova, mentre il conservatore del museo archeologico ha partecipato a quelle del master di II livello in Turismo Culturale Mediterraneo. Museo di Zoologia Di prossima pubblicazione lo studio della storica collezione cetologica del Museo di Storia Naturale e del Territorio dell’Università di Pisa, nell’ambito di una collaborazione iniziata nel 2003 tra i due musei universitari. Museo di Geologia e Paleontologia Si sono svolti seminari per gli studenti del corso di laurea di primo livello in Scienze e Tecnologie per la Natura approfondendo tematiche museali. Museo di Scienze archeologiche e d’Arte Sono stati organizzati, in collaborazione con il Corso di laurea in programmazione e gestione del Turismo culturale, dei seminari su “La pittura di paesaggio dal Mondo classico al Novecento” e su “Musei e disabilità: itinerari didattici per un museo tangibile” in collaborazione con Unione Italiana ciechi e Museo dell’Educazione; e un ciclo di conferenze per adulti dal tema: “La pittura di paesaggio dal Mondo classico al Novecento”, con escursione finale alla Biennale d’Arte Contemporanea di Venezia. Museo di Storia della Fisica Sono state organizzate in Museo per gli studenti dei Corsi di laurea in Fisica e in Matematica delle “visiteseminario” di approfondimento su alcuni temi scelti. Museo di Zoologia Dal 2004 la conservatrice P. Nicolosi svolge attività formative per il corso di “Operatore didattico museale” organizzato dalla Cooperativa Domani Donna di Padova. Nel luglio 2005 ha collaborato alla formazione nel “Corso di aggiornamento per personale tecnico addetto ai laboratori di morfologia” organizzato dall’Università di Padova. Prestiti di materiale Museo Botanico-Erbario Parte delle collezioni vengono spesso inviate ad altri Musei od Università a scopo di studio. La raccolta più richiesta è senz’altro quella micologica appartenuta a P.A. Saccardo (1845-1920). Campioni di funghi sono stati inviati in Olanda (Centraalbureau voor Schimmelcultures, Utrecht), Portogallo (Centro de Recursos Microbiològicos, Caparica), Repubblica Ceca (Institute of Botany, Academy of Sciences, Prühonice) e Svezia (Department of Forest Mycology and Pathology, Uppsala) ma anche ad Hong Kong (Mycological Herbarium, HKUM), Taiwan (Institute of Botany, Taipei) e negli Stati Uniti (Systematic Botany and Mycology Laboratory, Beltsville). Museo di Geologia e Paleontologia È stato prorogato il prestito di 11 esemplari di molluschi fossili dell’Eocene medio di Roncà al rinnovato Museo Paleontologico di Roncà (VR). Museo di Scienze archeologiche e d’Arte Il Museo ha prestato un vaso rinascimentale alla mostra “Miti greci. Archeologia e pittura dalla Magna Grecia al collezionismo” , Milano, Palazzo Reale, 2004-05. Museo di Storia della Fisica Si segnala il prestito di un microscopio (XVIII secolo), di un telescopio astronomico (XVII secolo) e di sette tubi di Geissler (circa 1875) per la mostra “A Luz de Einstein” organizzata per l’Anno Mondiale della Fisica dalla Fondazione Gulbenkian – Lisbona, 2005-06. Museo di Scienze archeologiche e d’Arte. Un gesso in fase di pulitura. Museo di Storia della Fisica. Sala dedicata all’elettricità ProgettoBo05 22-11-2005 17:15 Pagina 23 L A C U R I O S I T À E L’ I N G E G N O Miscellanea Notizie e avvenimenti Museo di Antropologia Il Museo conserva un calco in gesso del cranio di Francesco Petrarca, commissionato nel 1873 dal prof. Giovanni Canestrini, docente di Zoologia e Anatomia Comparata, in occasione dei cinquecento anni dalla scomparsa del poeta. Il calco ha assunto un’importanza notevole quando la Commissione Petrarca, guidata dall’anatomopatologo prof. Vito Terribile Wiel Marin, è arrivata alla conclusione che il cranio ritrovato nel sarcofago di Arquà non apparteneva al poeta. Il cranio originale venne forse distrutto durante i lavori di ricognizione del 1873. Per questa ragione il calco è stato di recente restaurato da parte del dott. Paolo Reggiani e una copia in resina è stata donata alla Commissione Petrarca durante una cerimonia tenutasi presso l’Archivio Antico del Bo’ il 24 maggio di quest’anno. Museo Botanico-Erbario Nel biennio 2004-05, il Museo ha preso parte al progetto didattico “Di foglia in folio” organizzato dalla Biblioteca dell’Orto Botanico di Padova. In tale attività, proposta agli studenti delle scuole medie inferiori e superiori, il Museo ha gestito l’unità didattica: “Erbario Veneto tradizionale”. Gli studenti, attraverso una serie di esperienze ed attività condotte in classe, in Orto Botanico, in Erbario e in Biblioteca, hanno appreso proprietà, uso e nomenclatura, anche popolare, di alcune comuni piante medicinali ed hanno imparato a costruire un erbario. Museo dell’Educazione Il cd-rom “Scuola vicina e lontana, immagini da tempi e luoghi diversi”, frutto della collaborazione tra il Museo dell’Educazione e la classe I AS dell’ITIS Serale “G. Marconi” di Padova si è classificato primo al Concorso “Incontriamoci al Museo” indetto dalla Regione Veneto, dalla Fondazione Querini Stampalia e dall’IRRE del Veneto. La premiazione è avvenuta a Venezia il 5 ottobre 2004. Museo di Geologia e Paleontologia Il Museo ha concesso la duplicazione di alcuni fossili del Pleistocene siciliano appartenenti ad elefante (Elephas mnaidriensis) ed a ghiro gigante (Leithia melitensis), che verranno esposte nel Museo Paleontologico “Gemmellaro” di Palermo e nel Museo Paleontologico dell’Università di Ferrara. È stata concessa la duplicazione dei resti di Megadontosuchus arduini, un coccodrillo dell’Eocene medio di Monte Duello (VR), da esporre nel rinnovato Museo di Roncà (VR). È stato duplicato l’olotipo di Polydopos winecage , un marsupiale dell’Eocene dell’Argentina appartenente alla Collezione Feruglio. La replica è stata donata al Dott. Francisco Goin del Museo Paleontologico di La Plata (Argentina). “Universeum”: creazione e sviluppo del network europeo “Academic Heritage and Universities”. Nel giugno 2004, l’Università di Padova è stata invitata a partecipare al progetto “Universeum” ed è così entrata a far parte del network “Academic Heritage and Universities”, creato nel 2000 da un gruppo di antiche università europee che conservano collezioni legate al loro prestigioso passato. Sancito dalla cosiddetta “Dichiarazione di Halle” del 16 aprile 2000, il network si propone di condividere fra i diversi membri conoscenze ed esperienze. Si intende inoltre elaborare progetti congiunti per potenziare l’accesso alle collezioni a tutti i livelli. I membri del network si riuniscono annualmente: nel 2004 il meeting si è svolto a Wittenberg, nel 2005 a Tartu, in Estonia. Per conto di Padova, Sofia Talas ha partecipato ad ambedue le occasioni. Museo di Scienze archeologiche e d’Arte Il giorno 11.06.2004 si è svolta l’inaugurazione ufficiale delle sale ultimate del Museo alla presenza del Magnifico Rettore, prof. Vincenzo Milanesi Museo di Zoologia Il Museo possiede dal 1968, nella sezione distaccata di Chioggia, la collezione della fauna adriatica già dell’Istituto Italo-Germanico di Rovigno. Parzialmente risanata e catalogata nel 1972, la collezione rimase abbandonata per più di 30 anni. Da ottobre 2004, grazie ad una borsa di studio finanziata dalla Fondazione della Pesca di Chioggia, è in corso il risanamento dei preparati e la catalogazione di tutto il materiale presente, a opera della Dott. Marta Meneghini. Donazioni e nuove acquisizioni Museo dell’Educazione Uno degli oggetti più curiosi giunti quest’anno ad arricchire il Museo dell’Educazione è lo spassezo donato dal dott. Claudio Brogiato. Antesignano del moderno girello, aveva lo scopo di abituare i bambini a muovere i primi passi , di qui il termine dialettale con il quale veniva identificato. Spassezo o spasedo o spaseo o spatez ricordano infatti il passeggiare, quel passeggiare reso possibile dal fatto che il bambino, una volta “infilato” nel foro circolare, poteva, muovendo le gambe, andare avanti e indietro. Museo di Geologia e Paleontologia Nell’aprile del 2004 il Sig. Rolando Periolo ha donato al Museo la collezione di fossili, rocce e minerali appartenuta al padre Paolo. I reperti sono utili per le attività didattiche del Museo. Il Sig. Bruno Bizzotto ha donato al Museo tre importanti resti di parti craniche di sirenio, Prototherium intermedium , rinvenuti nelle Marne di Possagno di età Priaboniana, che permettono di completare le cono- scenze su questa specie ma anche sul genere Prototherium, i cui risultati sono stati pubblicati nella rivista: “Lavori della Società Veneziana di Scienze Naturali”. Museo di Storia della Fisica Il Museo segnala la donazione da parte della famiglia Drigo del materiale strumentale e documentale appartenuto a Angelo Drigo, fisico che lavorò presso l’Università di Padova negli anni ’30 e ’40, diventando poi professore all’Università di Ferrara. Fotografie, manoscritti, articoli originali e strumenti illustrano gli studi sulla radioattività da lui svolti negli anni ’40. Museo di Scienze archeologiche e d’Arte Nell’aprile 2005 il Museo ha ricevuto una donazione di 6 monete (3 magnogreche e 3 romane) effettuata dal prof. Lorenzo Lazzarini di Venezia. Altre Mostre dell’anno Museo Botanico-Erbario A luglio si è conclusa la mostra “Le piante tintorie: i coloranti naturali dell’antichità”. Si è cercato di destare la curiosità del visitatore esponendo 33 campioni essiccati di piante comuni nel nostro territorio ed usate, fin dall’antichità, per colorare tessuti e per dipingere. Di ogni campione si è redatta una scheda, con notizie di carattere storico e sociologico; 6 tabelloni esplicativi hanno fornito notizie generali sull’arte della tintura, la sua storia, i procedimenti e le diverse applicazioni. Per praticità si è scelto di suddividere i campioni in base al colore ricavabile dalle diverse piante presenti; le sezioni pertanto erano 6: i rossi, i neri, i blu, i gialli, i verdi e i bruni. Si è data la preferenza alle specie più conosciute e tuttora diffuse (l’edera, il mirtillo, lo zafferano, l’origano…) allo scopo di sottolineare come, nei paesi industrializzati, l’uso delle piante sia ormai limitato all’ambito alimentare e decorativo, mentre spesso si ignorino altre possibili applicazioni. Museo di Storia della Fisica Progettazione e allestimento, in collaborazione con il dott. G. Peruzzi, della mostra “Bruno Rossi – The Italian Years, 1928-1938”, inaugurata a febbraio 2005 presso l’Istituto Veneto di Lettere, Scienze e Arti e poi riproposta presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Padova in occasione della cerimonia del 26 maggio 2005, dedicata al centenario della nascita di Rossi. Museo Antropologia e Museo Botanico-Erbario Nata dalla collaborazione fra il Museo di Antropologia e quello Botanico, si terrà dal 24.10 al 17.12.2005 la mostra “Una città sull’acqua: uomo e ambiente della palafitta di Ledro” incentrata sul villaggio palafitticolo di Ledro (Tn), scoperto nel 1929 e successivamente oggetto di varie campagne di scavo. I musei approfondiranno due aspetti differenti e complementari dell’insediamento preistorico: il Museo di Antropologia esporrà la collezione paletnologica riguardante l’abitato, composta di vari oggetti d’uso quotidiano che attestano la vita dell’epoca nelle sue varie sfaccettature. Il Museo Botanico completerà l’esposizione con campioni di piante, semi e sezioni di legni a testimonianza dell’ambiente antico e delle specie utilizzate dall’uomo a scopo alimentare, ornamentale, medicinale e artigianale. Si ringraziano Zuleika Murat, Federica Rigobon e Giulia Rossi. La mostra si terrà nell’edificio che ospita i due musei, sito in via Orto Botanico 15. Spatola in osso. Ledro (TN), Collezione paleontologica. Cat. PE3715 23