Il nome Campania deriva da campus, parola latina che indicava la pianura aperta. Il termine si riferiva alla Piana di Volturno, dove sorgeva Capua, area che i Romani denominarono Campania felix (= pianura fertile). POSIZIONE CAMPANIA E CONFINI La Campania è situata nella zona sudoccidentale della Penisola italiana. A nord confina con Lazio e Molise; ad ovest e a sud è bagnata dal Mar Tirreno; ad est confina con Puglia e Basilicata. la LO STEMMA Lo stemma della regione riproduce quello della Repubblica marinara di Amalfi (una banda rossa trasversale su sfondo bianco), che visse un lungo periodo di prosperità economica dal X all’XI secolo e costituisce la più antica delle Repubbliche marinare. CAMPANIA % su ITALIA 13 590 4,5% 5 811 390 9,7% 428 198 Superficie (kmq) Popolazione (ab.) Densità (ab./kmq) Zone altimetriche Ambiente fisico e clima storia Le coste della Campania erano abitate nell’antichità dagli Ausoni e dagli Opici. Nell’VIII sec. a.C. vennero colonizzate dai Greci, che vi fondarono Napoli e Cuma. La parte interna della regione venne occupata nel VI sec. a.C. dagli Etruschi. Successivamente la Campania passò sotto il controllo dei Greci. Dopo l’invasione dei Sanniti nel V sec. a.C., la regione venne dominata dai Romani per un lungo periodo. In seguito fu conquistata dai Longobardi. Tra i secoli IX e XI fiorì la Repubblica marinara di Amalfi. Dopo l’invasione normanna di Napoli (1139), la Campania divenne territorio del Regno di Napoli, e venne governata prima dagli Angioini, poi dagli Aragonesi. In seguito la regione subì la dominazione spagnola (1503-1707) e austriaca (1707-1734). L’avvento al trono di Carlo VII di Borbone diede inizio al Regno delle Due Sicilie, che durò fino all’Unità d’Italia. Il territorio della Campania si presenta diviso in due aree: la parte interna è occupata dai sistemi montuosi disposti parallelamente rispetto alla costa; nella fascia litoranea si alternano, invece, pianure e montagne di scarsa altitudine. Le principali catene montuose sono quelle dell’Appennino Campano e dell’Appennino Lucano, separate dalla Sella di Conza; si tratta di una serie di massicci (Monti del Matese, Monti Picentini, Cilento) intervallati tra di loro da ampie conche intermontane e valli. Alla fascia appenninica succede quella collinare costituita dall’Antiappennino Campano, che digrada nelle principali pianure della regione, la Pianura Campana e la Piana del Sele. Quest’ultime sono occupate da isolati rilievi di natura vulcanica che presentano cime arrotondate: il vulcano attivo del Vesuvio (1 279 m), l’apparato vulcanico inattivo di Roccamonfina ed i Campi Flegrei. La costa si estende per 450 km ed è bassa e sabbiosa; è interrotta da numerosi promontori (Capo Miseno, Punta Campanella, Punta Licosa, Capo Palinuro) che formano i suggestivi golfi di Gaeta, Napoli, Salerno e Policastro. www.regione.campania.it © IstItuto ItalIano EdIzIonI atlas Per il patrimonio naturalistico della regione: LA NATURA PROTETTA - Pagg. 42-43 Il Vesuvio è formato dal Monte Somma a nord (residuo dell’antico cratere di 35000 anni fa) e dal cono del Vesuvio. L’ultima eruzione è avvenuta nel 1944. Il 29% del territorio campano è protetto e tutelato. Ci sono due Parchi Nazionali (Vesuvio e Cilento-Vallo di Diano), dieci Riserve Naturali e quindici Parchi Regionali. Tra le molte testimonianze archeologiche della Campania, la più importante è quella relativa a Pompei ed Ercolano: le due città romane furono sommerse dalle ceneri dell’esplosione del Vesuvio la mattina del 24 agosto del 79 d.C. Nella pagina a fianco: Pompei, Tempio di Apollo. Gli scavi archeologici hanno riportato alla luce l’antica città romana. Nel 1997, l’UNESCO ha dichiarato Pompei ed Ercolano Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Leggere la cart a Nel golfo di Napoli si estende l’Arcipelago Campano, formato da isole di origine vulcanica (Procida, Ischia, Vivara e Nisida) e dalla pittoresca Capri. La regione è ricca di fiumi, la maggior parte dei quali ha una portata regolare e costante, garantita dal contributo di diversi affluenti. I principali corsi d’acqua sono il Garigliano, il Volturno (il fiume più lungo della Campania con i suoi 175 km), e il Sele, che sfociano nel Mar Tirreno; l’Ofanto, invece, sfocia nel Mar Adriatico. Il clima della regione è mitigato sulle coste dalla presenza del mare, che rende le temperature gradevoli; nell’entroterra non sono rare, invece, le precipitazioni nevose. La vegetazione è di tipo mediterraneo lungo la fascia litoranea; le pendici dei rilievi appenninici sono, invece, occupati da boschi di faggi e querce. © IstItuto ItalIano EdIzIonI atlas • Quali sono i gruppi mon tuosi importanti? Q uali le cime pi più ù elevate? • Quali fium i attraversano le du pianure princi e pali? • Dove si es tende la Terr a d i Lavoro? • Quali sono i golfi della co sta campana? • Quali isole si trovano ne l Golfo di Napoli? • Quanto è al to il Vesuvio? • Dove si es tende l’area del Cilento? • Quale città antica sorgev a nella Piana del Sele? • Quali sono i Parchi Nazio nali della regione? Campania 81 Popolazione La Campania rappresenta la regione italiana più densamente abitata e la seconda per numero di abitanti (dopo la Lombardia). La popolazione è distribuita sul territorio in modo poco omogeneo: la fascia costiera, in particolare il Golfo di Napoli e quello di Salerno, raccolgono densità abitative elevatissime; le zone montane del Matese e del Cilento sono, invece, scarsamente popolate. La concentrazione degli insediamenti lungo il litorale ha favorito la fusione dei principali centri urbani (Napoli, Caserta e Salerno) dando origine ad una conurbazione, cioè a una specie di grande città ininterrotta. Tra la fine dell’Ottocento e buona parte del XX secolo, la regione ha subìto una massiccia emigrazione, diretta verso il continente americano e le regioni industrializzate del Nord d’Italia. Oggi tale fenomeno si è molto ridotto e viene compensato da una consistente immigrazione straniera (soprattutto nordafricana). Città Veduta aerea dell’isola di Capri. 82 Capoluogo regionale e città metropolitana, napoli (973 132 ab.) si affaccia sull’omonimo golfo. Venne fondata dai Greci nel VII secolo a.C. ed ebbe diverse denominazioni nel corso della sua storia (Parthénope e Neapolis). Definita la capitale del Mezzogiorno, la città rappresenta un importante centro amministrativo, economico e culturale. Napoli è il capoluogo di regione con la maggiore densità abitativa in italia. La caotica espansione della città ha dato vita a nuovi quartieri e centri periferici. Qui, la carenza di servizi e di strutture adeguate è spesso causa di fenomeni di disagio sociale, emarginazione e delinquenza malavitosa. Una metropolitana a più linee (tuttora in fase di lavorazione) attraversa la zona centrale e commerciale della città, collegandola alle aree di periferia. Il centro storico è ricco di monumenti di grande valore storico e artistico (Piazza Plebiscito, Castel dell’Ovo, Chiostro di Santa Chiara) ed è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Il fascino della città è arricchito dalla bellezza del paesaggio naturale (dominato dal profilo del Vesuvio) e delle isole che la fronteggiano. Il turismo nazionale e internazionale rappresenta una importante risorsa economica. Gli altri capoluoghi di provincia sono Salerno (140 580 ab.), Caserta (78 703 ab.), celebre per la sua Reggia (creata da Carlo III di Borbone e ispirata alla Reggia di Versailles, a pochi chilometri da Parigi), Benevento (62 827 ab.) ed Avellino (57 071 ab.). Campania © IstItuto ItalIano EdIzIonI atlas 1. San Francesco di Paola La città di Napoli. 2. Piazza del Plebiscito 3. Palazzo Reale 1 2 3 5 4 © IstItuto ItalIano EdIzIonI atlas 6 4. Teatro San Carlo 5. Galleria Umberto I 6. Castel Nuovo, Maschio Angioino Campania 83 Economia La Campania possiede grandi risorse naturali e culturali, ma la sua economia resta ancora tra le meno produttive d’Italia. Questo ritardo è causato da tanti fattori, tra cui una mancata pianificazione degli investimenti economici della criminalità organizzata, che frena l’attività delle imprese. Il tasso di disoccupazione è tra i più elevati d’Italia (12,6%). Agricoltura ed industria rappresentano i principali settori produttivi. Attività agricole L’agricoltura è sviluppata soprattutto lungo la fertile fascia costiera (soprattutto la Terra di Lavoro). Vengono coltivati principalmente ortaggi (pomodori, piselli, patate), grano duro, olivo, frutta e tabacco. Di grande rilevanza è la produzione vinicola (Irpinia, Benventano, Salernitano). Le zone interne della regione sono, invece, destinate alla coltivazione di cereali e legumi. L’allevamento bovino e suino è poco sviluppato ma importante: dalle bufale si ricava, infatti, il latte per le mozzarelle, prodotto tipico campano. Il pieno sviluppo del settore agricolo appare oggi ancora ostacolato da diversi elementi: l’arretratezza delle strutture e delle tecnologie impiegate; l’eccessiva frantumazione delle aziende agricole, divise in piccole unità produttive; l’utilizzo di una manodopera stagionale extracomunitaria spesso sottopagata. Attività industriali La Campania è una delle regioni maggiormente industrializzate del Sud d’italia. Le principali attività produttive sono concentrate quasi Campania 84 Campania 84 Terrazzamenti per la coltivazione dei limoni nella Costiera Amalfitana. © IstItuto ItalIano EdIzIonI atlas esclusivamente lungo la zona costiera del Napoletano, del Salernitano, di Avellino e di Benevento. I maggiori comparti produttivi sono quelli dei cantieri navali, degli stabilimenti automobilistici e le raffinerie di petrolio. L’industria siderurgica, invece, vive una fase di profonda crisi, ed appare destinata, in larga parte (l’area di Bagnoli è stata chiusa nel 1994), ad un processo di riconversione. Sul territorio sono presenti diverse aree a specializzazione industriale, suddivise in distretti: Nocera Inferiore-Gragnano (agroalimentare), Marcianise (oreficeria), Calitri, San Giuseppe Vesuviano (tessile) e Solofra (concia delle pelli). Appare in crescita il settore del software applicato ai servizi. I servizi Il settore terziario sta conoscendo una fase di sviluppo. I comparti trainanti sono quelli del commercio e del turismo. Il porto di Napoli e l’interporto di Nola garantiscono ogni anno un notevole flusso di scambi commerciali (il porto di Napoli è tra i principali in Italia per traffico di merci e passeggeri). Sempre nell’area di Nola sorge il maggiore centro di distribuzione commerciale all’ingrosso d’Europa (CIS). Il turismo campano punta sull’offerta di località balneari e siti archeologici e culturali di eccezionale rilevanza, che attraggono ogni anno milioni di visitatori da tutto il mondo. Il punto sulle conoscenze • Quale zona della regione i Romani chiamarono “campania felix”? • Quali grandi siti archeologici testimo- niano i periodi greco e romano della storia della Campania? • Qual è il famoso prodotto tipico dell’allevamento bovino campano? • In che situazione si trova l’industria siderurgica? © IstItuto ItalIano EdIzIonI atlas • Quali sono i distretti industriali più importanti? • Quali sono i monumenti più noti della città di Napoli? La realtà italiana è composta da una miriade di aziende artigianali che offrono prodotti di alta qualità, come i pastifici di Gragnano e Nocera Inferiore. Campania 85